1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2016 » Giugno » 14 » rassegna stampa del 15 giugno 2016
 

rassegna stampa del 15 giugno 2016


Giornale di sicilia

Emergenza rifiuti. Vertice a Sciacca sulla discarica.
   
Un vertice Comune di Sciacca-Sogeir per fare il punto sull'emergenza rifiuti, varare misure per aumentare le percentuali della raccolta differenziata e riaprire la discarica Salinella. Un vertice necessario anche per dare delle risposte a tutto il comparto che ruota attorno alla raccolta e la gestione dei rifiuti ma anche a i cittadini dei tanti Comuni. Risposte che molto spesso arrivano in un clima di grande confusione e incertezza generale. Si è tenuto a palazzo di città presenti il sindaco Fabrizio Di Paola, l'assessore all'Ecologia Gaetano Cognata, il commissario straordinario di Sogeir Giuseppe Dimino, il dipendente della stessa Sogeir Salvatore Montalbano, il dirigente e il responsabile del servizio del Settore Ecologia del Comune, Nando Rapisardi e Vincenzo Saladino. «Abbiamo, innanzitutto - dice il sindaco di Sciacca Frabrizio Di Paola - fatto il punto sulla situazione dell'emergenza rifiuti che si è venuta a creare dopo la chiusura della discarica di Siculiana. Abbiamo preso atto che gran parte dei rifiuti accumulati è stata smaltita. La situazione si sta normalizzando dopo le azioni della scorsa settimana. Con Sogeir, l'amministrazione comunale ha poi messo a punto numerose iniziative per aumentare le percentuali di raccolta differenziata che, se incrementate, consentirebbero un notevole risparmio di spesa. Abbiamo così individuato un percorso per il miglioramento di tutto il sistema, anticipando anche gli effetti degli interventi previsti nel nostro Piano Aro». Scendendo più sul concreto delle iniziative che saranno messe in atto per ampliare la differenziata Fabrizio Di Paola ha fatto sapere che si amplierà il servizio porta a porta, «comprendendo altre parti del centro storico finora non comprese nello stesso servizio. Si procederà, comunque, con la raccolta differenziata in tutto il territorio comunale attraverso i cassonetti stradali che nei prossimi giorni saranno caratterizzati per tipo di raccolta. Saranno avviate apposite misure per le attività commerciali. È stata, inoltre valutata l'opportunità di accelerare l'iter amministrativo finalizzato a ogni ulteriore e migliore utilizzo della discarica di Sciacca. Saranno, infine, promosse iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza e avviati specifici controlli». Il piano discusso al Comune vedrà la luce nelle prossime settimane con l'adozione dei relativi provvedimenti. Intanto, il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha chiesto al presidente della società di regolamentazione del servizio dei rifiuti 'Agrigento Ovest Ato 11', Vincenzo Marinello, la convocazione dell'assemblea dei soci per discutere «sulle modalità di verifica della compatibilità dei Piani Aro rispetto al piano d'ambito della Srr e sulle procedure all'uopo adottate». Il servizio di raccolta dei rifiuti oggi non subirà alcuno stop per lo sciopero nazionale degli operatori del settore. Ieri operai del cantiere di Sciacca, riuniti con Enzo Iacono, della Funzione Pubblica Cgil, hanno deciso di non aderire. «Il sindaco di Sciacca Di Paola - dice il sindacalista della Cgil Iacono - si è impegnato da luglio a versare la quota del Comune alla Sogeir non oltre il giorno 5 di ogni mese. Questo consentirà alla società di essere puntuale nei pagamenti». Al momento gli operai Sogeir devono riscuotere la mensilità di maggio e alcune indennità riguardanti anche gli anni passati. (*GP*)


Rifiuti, tutto da rifare anche con le nuove Srr.
Dopo aver messo in liquidazione l'Ato Gesa Ag2, la nuova legge abolisce anche la società nata fra molte difficoltà.
Piove sul bagnato sul comparto rifiuti agrigentino. In attesa di capire come i comuni hanno deciso di organizzarsi per cercare di tamponare i danni economici causati dall'aumento esponenziale dei costi di conferimento in discarica, dopo la chiusura di Siculiana, è l'intera "filiera" ad essere rimessa in discussione. Quando si pensava di esserci liberati dagli Ato, da più parti definiti "carrozzoni, assumifici e mangisaoldi", le speranze erano state relegate alla costituzione delle Srr, due nell'agrigentino, una per la parte Est con il capoluogo e l'al - tra Ovest con in testa Sciacca. Mesi e mesi di chiacchiere, discussioni poco produttive, verbali e carte per arrivare a poco più che alla nomina di un presidente e di due membri del cda e adesso è tutto da rifare. La nuova, ennesima, legge di riforma del comparto rifiuti, chiude definitivamente gli Ato e abolisce le Srr. Il tutto, in ottemperanza agli obblighi posti dallo Stato alla Regione Sicilia in occasione del via libera all'ultima ordinanza sui rifiuti. Il nuovo disegno di legge, prevede infatti la creazione di un solo Ente regionale e 9 Bacini territoriali di affidamento, uno per provincia. Previsto anche un elenco unico dei lavoratori delle ex Srr. Inizialmente resteranno tutti a lavoro. Ma più in là bisognerà fare selezioni. Anche ad Agrigento ci sarà un'Assemblea d'Ambito, con poteri decisionali e di nomina del presidente e una conferenza territoriali, una per ogni bacino territoriale di affidamento con prerogative limitate e solo propositive. Ogni Bacino territoriale provinciale sarà composto da una Conferenza territoriale, espressione dei Comuni della zona. Sarà però sempre l'ente di governo a provvedere ad affidare il servizio alla raccolta-spazzamento-trasporto, con specifico riferimento ad ogni bacino. La scelta decisionale, insomma, rimane sempre in capo all'unico Ente di Governo. Intanto, nelle more che i Comuni decidano cosa fare con l'ipo - tesi dell'utilizzo di centrali di trasferenza dove raccogliere i rifiuti in camion più grossi e limitare le trasferte di automezzi verso Lentini, ad Agrigento le aziende continuano a lavorare con servizi di pulizia e discerbamento. Oltre alla pulizia quotidiana delle spiagge e del lungomare delle Dune, gli operai di Iseda e Sea, stanno eseguendo interventi di pulizia, potatura, discerbamento e spazzamento straordinario, oltre che nella frazione balneare del capoluogo, anche in molte vie del centro e di alcune frazioni. Gli operai sono al lavoro al Villaggio Mosè nelle zone di piazza vespro, via Dioscuri, al Villaggio Peruzzo, nel quartiere dello Stadio Esseneto, piazzetta Don Guanella e ancora via Demetra, via Tommaso Gallo Afflitto, via Oblati, via penna, discesa Seminario e altre ancora.Nei prossimi giorni gli interventi riguarderanno i quartieri di Villaseta e Monserrato con via delle Fosse Ardeatine.


Rifiuti.
 L'Anci impugnerà l'ordinanza sulle discariche.

L'Anci è pronta a impugnare l'ordinanza d'emergenza con cui Crocetta ha disposto deroghe e chiusure delle principali discariche siciliane. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che è anche presidente dell'associazione dei primi cittadini. Si va quindi verso un nuovo duro braccio di ferro fra Regione e Comuni. I sindaci si ritengono penalizzati dalla decisione di chiudere la discarica di Siculiana: mossa che costringe parecchi Comuni della Sicilia occidentale a trasferire ogni giorno i rifiuti a Lentini, nel Catanese. Il Comune di Palermo contesta a sua volta l'obbligo di dover accogliere gran parte dei rifiuti degli altri centri palermitani: il timore è che così si esaurisca rapidamente anche l'impianto di Bellolampo. Da qui l'annuncio di una imminente impugnativa dell'or dinanza di Crocetta. Il presidente della Regione ha replicato: «Ho comprensione per i comuni che in questo momento sono in difficoltà perché devono trasferire i propri rifiuti in discariche lontane dai propri territori, ma l'alternativa era quella di lasciare la spazzatura per le strade. Il problema è solo uno: la discarica di Siculiana non è in regola e dunque è stata chiusa. Ciò ha causato lo spostamento di circa mille tonnellate di rifiuti al giorno dalla Sicilia occidentale a quella orientale. Ma questa fase emergenziale non durerà molto, la discarica di Gela non appena si doterà del biostabilizzatore mobile sarà riaperta». Crocetta ha anche aggiunto che «i rifiuti verranno portati all'estero solo se ci sarà un risparmio rispetto ai costi di smaltimento in discarica»  



SCRIVOLIBERO.

Rivoluzione Rifiuti: addio Ato e Srr, nasce l'Eser

Regioni ed Enti Locali0 Addio ai 27 Ato e anche alle 18 Srr. Sarebbe questo il destino della gestione dei rifiuti in Sicilia dopo il piano predisposto dall'assessore regionale Vania Contraffatto (in foto), che dovrebbe permette la nascita di un unico nuovo colosso che servirà ad organizzare il servizio di raccolta e gestione degli appalti.
La giunta regionale siciliana ha infatti pronta la bozza della nuova legge sul sistema integrato per la raccolta, lo smaltimento e l'impiantistica del servizio rifiuti nell'isola che prevede la nascita dell'Eser, un nuovo ente che sarà l'unico che tramite gara pubblica potrà bandire le gare pubbliche per l'affidamento del servizio e per stabilire le tariffe in nove "marco-aree" corrispondenti territorialmente alle ex province.
Oggi dovrebbe essere il giorno dell'approvazione in giunta; dopo il passaggio in Aula all'Ars. Tempi stretti comunque per l'approvazione visto che il "via libera" dovrebbe arrivare entro la fine dell'estate. La riforma prevede un impianto completamente rinnovato sulla gestione dei rifiuti e degli appalti. Dell'Eser saranno soci i comuni siciliani che singolarmente non potranno più affidare il servizio e neanche applicare le tariffe.
"Si riparte da zero - ha affermato Vania Contrafatto - cancellando anni di cattiva gestione e norme difficilmente applicabili".


LA SICILIA


UNIVERSITÀ. La Camera di Commercio attende chiarimenti sulle condizioni dettate dal Municipio sulla nuova assemblea dei soci.
CUPA, IL PIANO DEL COMUNE NON CONVINCE.
Ancora al lavoro la "commissione" composta dai consiglieri camerali.


Consorzio Universitario, le condizioni"de Comune non convincono la Camera di Commercio.
Se ieri, all'improvviso, era stata convocata d'urgenza un'assemblea dei soci per questa mattina è toccato a presidente (eternamente uscente) dell'ente camerale spiegare con una email che era necessario rinviare tutte ancora di alcuni giorni. Questo per ché è ancora al lavoro la commissione" composta dai consiglieri camerali che si sta occupando di valutare la proposta di modifica dello statuto del Cupa che è al momento il primo e unico punto all'ordine del giorno dell'assemblea. Una proposta che, come noto, traccia un Consorzio a due, con Comune e Camera di commercio unici soci fondatori e vede il Municipio coprire complessivamente 270mila euro di quote, ovvero l2OmiLa euro più di quanto non versi oggi. Probabilmente, comunque, non si tratterà di fondi 'cash": nella proposta recapitata all'ente camerale, infatti, si parla della concessione gratuita al Consorzio di Palazzo Tomasi, il cui canone è stimato in, appunto, l20mila euro l'anno. Nella distribuzione dei seggi, poi, il Municipio richiede 3 poltrone, tra le quali quelle di presidente e vicepresidente, mentre 2 posti spetterebbero a Camera e uno al privato, grazie alla modifica dello statuto che prevederà nuovamente la partecipazione dei soggetti non pubblici. Non so stando a quanto dice il testo.
il Comune si riserva anche una certa discrezionalità nell'indicazione del personale da utilizzare. Questi e altri sono punti dì seria frizione", anche perché la commissione in atto non avrebbe abbastanza documentazione per poter deliberare,. Così è stata inoltrata proprio ieri una richiesta formale di integrazione degli atti forniti, anche perché il margine della Camera di commercio è abbastanza ristretto al netto della volontà politica, infatti, c'è stato un formale parere negativo alla possibilità di un rientro nella compagine societaria per mancanza di risorse atte a coprire le quote. Questo, ennesimo, quadro di incertezza, però, pare stia nuocendo al progetto fin qui portato avanti di ristrutturazione del Consorzio. Ad esempio, le università esterne (a partire da "Kore", ma ancora di più quelle private), potrebbero non solo essere scoraggiate da questo ulteriore rimpallo di competenze, ma potrebbero semplicemente non avere margine di tempo per strutturare nuovi corsi di laurea ad Agrigento. Tutto, comunque, è , inviato ai la prossima settimana.
G. SCHICCHI


NUOVI CONSORZI PROVINCIALI
L'Ars blocca l'iter, Comuni denunciano il governatore.

Gela. I sindaci e i comitati di Cela, Niscemi e Piazza Armerina città che hanno scelto di migrare nell'a rea metropolitana di Catania ed il sindaco di Licodia Eubea, comunità che ha optato di entrare nel Libero Consorzio di Ragusa, hanno annunciato ieri, nel corso di una conferenza stampa tenutasi Cela, l'avvio di azioni legali contro il presidente della Regione Rosario Crocetta e il sindaco dell'area metropolitana di Catania Enzo Bianco allo scopo di bloccare le elezioni dell'ente intermedio ( dovrebbero celebrarsi entro settembre) se queste dovessero svolgersi senza che r Ars abbia licenziato «d sulle migrazioni previsto dalla Legge 15 del 2015.
La prima commissione all'Ars un mese fa ha bocciato il ddl con cui, prendendo atto della volontà dei consigli comunali, si dava il via libera all'abbandono dei liberi Consorzi di appartenenza per aderire a quelli scelti democraticamente dalla popolazione cioè Ragusa e Catania.
Da allora l'iter; si è bloccato ed i 4 Comuni vivono in una sorta di limbo, tagliati fuori nella fase progammatoria e dei vecchi Consorzi e dei nuovi. Mentre a Catania e Ragusa si progetta il futuro Cela, Mi scemi, Piazza Armerina e Licodia Eubea stanno a guardare dalla finestra.
Il legale dei Comuni, avv. Guglielmo Piazza ha inoltrato una diffida all'Ars a dare corso al ddl sulle migrazioni. Crocetta e Bianco sono stati diffidati a mettere in atto iniziative per le elezioni degli enti intermedi se non prima sia stato completato l'iter della legge 15 con la presa d'atto della volontà dei cittadini dei 4 Comuni.
In sostanza nel momento in cui Crocetta e Bianco, ciascuno per e loro competenze, firmeranno i provvedimenti per dare corso alle elezioni i 4 Comuni li impugneranno davanti al Tar chiedendone la sospensione. Il sindaco di Niscemi Francesco La Rosa è andato oltre annunciando di aver dato incarico ad un legale per l'azione di risarcimento dei danni materiali ed al l'immagine della sua città causati dalla condotta ondivaga della Regione. Durante la conferenza stampa sono state lanciate dure accuse a governatore Crocetta.
MARIA CONCETTA GOLDINI

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO