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rassegna stampa del 22 giugno 2016

Giornale di sicilia

Riforme. Niente più posto sicuro per i capi, che se restano senza incarico per sei anni possono essere retrocessi.

Il dirigente pubblico che non raggiunge gli obiettivi fissati rischia lo stipendio e il posto. Nulla nella Pubblica amministrazione sembra più scontato nella carriera da capo, almeno stando alla bozza del decreto di riforma della dirigenza. Il provvedimento riprende le direttrici della delega Madia, con l'abolizione delle fasce, la creazione di ruoli unici e nuove regole sull'accesso. A proposito, vincere il concorso non dà più una garanzia a 360 gradi, per essere confermati occorre passare anche un esame. Quanto ai dirigenti «esterni», si va verso una soglia unica del 10%. Ma la stesura del testo è ancora in corso. Per ora si tratta quindi solo di un primo quadro che dovrà essere completato, e soprattutto si dovrà decidere se collegare il decreto al Testo Unico sul pubblico impiego. Quanto ai tempi, l'obiettivo è quello di essere pronti entro luglio, insieme al secondo «pacchetto Madia». Tornando alla dirigenza, trovano conferma le indiscrezioni già emerse, per cui se un dirigente rimane senza incarico per sei anni e il suo ultimo mandato si era chiuso con una «bocciatura» allora decade. Non solo, per ogni anno che passa ci sarà un taglio del 10% della paga base. Per non perdere il lavoro si potrà anche optare per un declassamento a funzionario e se c'è l'ac - cordo con l'amministrazione si potrà essere anche al servizio di enti no profit. La «vigilanza» sulla dirigenza sarà affidata a una Commissione ad hoc, che, a livello di PA centrale, terrà le redini sul conferimento degli incarichi, sulle selezioni e avrà poteri sui procedimenti disciplinari per il licenziamento. Guardando a chi un incarico lo ha ottenuto, non è detto che tutto fili liscio: se si sta sotto i target previsti per quell'ufficio non si può essere rinnovati (la formula è 4+2) e in relazione «alla gravità dei casi» può arrivare la revoca. O una decurtazione della paga «fino all'80%». Tra le altre novità anche la banca dati del sistema della dirigenza pubblica, con curriculum e «pagelle». Inoltre viene sancita la cadenza annuale dei concorsi, con l'acces - so consentito solo ai muniti almeno di laurea specialistica. Intanto, un secondo emendamento al ddl Concorrenza presentato in Senato dai relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Pd) ipotizza la «scatola nera» nelle auto come obbligo e non più solo come incentivo per ottenere gli sconti sulla polizza rc auto. I primi veicoli a doverne essere necessariamente dotati, secondo quanto previsto dall'emenda - mento, saranno quelli pubblici, poi toccherà anche a quelli privati, «senza maggiori oneri per i cittadini», si specifica nel testo che non prevede nemmeno nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. La modifica però non convince i consumatori; il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è infatti convinto che sia «assolutamente impossibile garantire che i costi relativi alle scatole nere sulle autovetture non ricadano sugli utenti» e per evitare che vengano traslati sugli utenti finali - attraverso incrementi di tariffe e prezzi - il Codacons ha chiesto che l'installazione della scatola nera resti una scelta volontaria. La commissione Industria del Senato, che sta continuando a esaminare il provvedimento ormai da diversi mesi, ha nuovamente accantonato gli emendamenti che riguardano gli articoli 3 e 7 della legge, proprio quelli sulla trasparenza dei prezzi delle polizze, sugli sconti rc auto previsti anche a seguito dell'installazione della scatola nera e su quelli per gli automobilisti virtuosi del Mezzogiorno. Secondo quanto riferito da fonti parlamentari, questi ultimi nodi saranno oggetto di una verifica del Pd in una prossima riunione sull'argomento.

Bagnini nelle spiagge agrigentine, c'è il bando

 Il bando è pronto. O quasi. Verranno sistemati dei dettagli tecnici, circa i requisiti che gli operatori dovranno avere, e verrà pubblicato la prossima settimana. Sarà in ritardo, come da tradizione, visto che la prossima settimana sarà già luglio. Ma almeno, anche per quest'anno, il pericolo è stato scampato: il servizio di salvataggio e vigilanza nelle spiagge libere del litorale Agrigento ci sarà. Gli arenili che vanno dalla zona del Caos a contrada Zingarello saranno "presidiati" dai bagnini e dunque, per 60 giorni, saranno sicuri. Ieri mattina, s'è tenuta una riunione operativa in Comune. "Il bando per il servizio di monitoraggio e salvataggio, ad opera dei bagnini, sarà pubblicato la prossima settimana - ha garantito l'assessore comunale competente Francesco Miccichè - . Il bando era già pronto, ma ho chiesto delle correzioni per avere la garanzia che i baywatch, che entreranno in servizio, abbiano una maggiore professionalità". Il servizio verrà garantito, intanto, con i soldi del Comune. Poi arriverà il terzo della spesa prevista da parte della Regione. La spesa per il servizio, in linea teorica, dovrebbe essere così ripartita: un terzo a carico della Regione, un terzo a carico dell'ex Provincia regionale ed un terzo a carico di palazzo dei Giganti. Anche quest'anno, però, ci sono gravi difficoltà economiche. Basti pensare al caso della mancanza di fondi del Libero consorzio comunale. Il Comune, però, dovrà necessariamente garantire il servizio che, per legge, deve durare per un minimo di 60 giorni. Lo scorso anno, del servizio di vigilanza e salvataggio si iniziò a parlare dopo la metà di giugno. Nel 2014, invece, il servizio venne aggiudicato a fine luglio. In ritardo, dunque, rispetto all'effettiva frequentazione degli arenili da parte dei bagnanti. L'estate balneare era esplosa, del resto, un mese prima. A palazzo dei Giganti, adesso, si cerca di fare in fretta. Si cerca di far collimare le esigenze burocratiche ed economiche con l'estate balneare. Perché già negli ultimi week end le spiagge di Agrigento sono risultate essere super frequentate. La coop che andrà ad aggiudicarsi l'appalto del nuovo bando dovrà occuparsi della gestione delle postazioni previste al viale Delle Dune e a Zingarello, laddove non vi siano stabilimenti balneari. Anche per questo 2016, dovrebbero essere sedici complessivamente i bagnini che dovrebbero entrare in servizio. Intanto, su San Leone, in coincidenza con la bella stagione, si concentrano anche le attenzioni delle forze dell'ordine. Domenica notte c'è stata la prima maxi rissa. Al viale Falcone-Borsellino si sono "scontrati" più gruppi di persone: prima spintonandosi, urlando e picchiandosi selvaggiamente. Una trentina coloro che sarebbero rimasti coinvolti nel tafferuglio. Qualcuno, fortunatamente, ha lanciato l'allarme al 113 e sul posto si sono precipitate, prima che fosse troppo tardi e che si registrasse qualche disgrazia, le pattuglie della sezione "Volanti" della polizia di Stato. All'arrivo delle pattuglie, i facinorosi si erano però già allontanati e gli agenti non hanno praticamente trovato alcun indizio. E non soltanto per identificarli, ma anche per ricostruire cosa effettivamente fosse accaduto. I poliziotti hanno cercato di sentire quanti, in quell'esatto istante, hanno assistito alla maxi rissa. Di acquisire insomma delle testimonianze utili ai fini investigativi. Nessuno però avrebbe fornito elementi utili. (*CR*)


pubblica istruzione.
Oggi iniziano gli esami di maturità. Difficoltà per la composizione delle commissioni: hanno rinunciato sette presidenti e trenta docenti
Scuola, ecco l'elenco dei «bravissimi» del liceo Majorana.


L'equipe di assistenza agli esami di stato fino alla tarda serata di ieri ha dovuto rincorrere telefonicamente numerosi docenti per surrogare i commissari e presidenti che hanno rinunciato all'incarico. Hanno rinunciato, ed il dato è rilevato fino alla giornata di ieri, ben sette presidenti di commissione ed una trentina di commissari. Sono stati giorni di intenso e snervante lavoro da parte della squadra che si occupa degli Esami di Stato composta dalle signore Maria Teresa Sorce, Gerlandina Tornabene, Ivana Alfano e Luigi Arnone e coordinata dal dirigente scolastico Mimmo Tuttolomondo. Questa mattina alle 7,30 cancelli aperti in tutti gli istituti sia statali che legalmente riconosciuti per consentire ai quasi cinque mila candidati di accedere ai locali . Completiamo la pubblicazione dei licei con i bravissimi dello scientifico "Majorana" ubicato in via Panoramica dei templi. Le medie dei ragazzi oscillano tra gli otto decimi ed i nove e 50. Gli studenti più bravi del Liceo scientifico "Ettore Majorana" so - no: Erica Lorenzano e Luigi Cacciatore che hanno riportato una media di 9,55 scaturente da 7 dieci e cinque nove nelle materie curriculari. Analizzando le medie balza evidente la supremazia delle ragazze. Infatti tra i bravissimi primeggiano una cinquantina di ragazze contro 30 studenti meritevoli. Come a dire che le donne anche nello studio sono preminenti all'uomo. Questi gli studenti meritevoli che frequentano le classi del biennio. Prima A indirizzo musicale: Clelia Cutaia (9.14), Sofia Di Lucia (8.71), Chiara Ferrante (8.14), Filippo Iannuzzo (8.10), Renzo Miceli (8.38), Giuseppe Nigrelli (8.08), Giulia Salemi (8.79). Prima A: Matteo Alongi (9.6), Ilaria Butera (8.9), Danila M. Costanza (9.1), Pietro Cumbo (9.2), Saverio Iannuzzo (9.5), Carlotta Mira (9.1), Alessandra Sacco (8.4), Prima B: Denisa Florina Stefan (8."). Prima C: Desirèe Greco (9.4),Prima D: Gaia Cuffaro (8.8), Miriana Ferro (8), Stefanie Lo Zito (8.5), M. Federica Vella (8.3). Seconda A: Giovanni Alongi (8.8), Andrea Avanzato (8.6), Daniela Bellanca (8.6), Giusy Flavia Di Giacomo (8), Vincenzo Mendola (8.7), Vincenzo Salvaggio (8.9), Alessandra Tirone (8.9). Seconda A: Raimondo Cipolla (8,2), Sofia Gangarossa (8.5), Carmelo Salamone (8.2), Katia Terrasi (8.6), Sara Vizzì (8.1).Seconda C: Flavia Gianforcaro (8.3), Roberta Ginex (8.5), Mara Pace (8.4), Seconda D: Emanuel Fiorica (8), Giuseppe Panarisi (8.4). Seconda E: Francesco Milioto (8.2). Terza A: Luigi Cacciatore (9.50), Erika Cascino (8.18), Luisa Di Carlo (9.09), Antonino Fiorello (8.45), Davide Greco (8.373), Vincenzo Laezza (8.64), Viviana Ragusa (9.45), Rosario Sammartino (8.73), Giorgia Sciarratta (9.36), Elena Seminerio (9.09), Terza B: Marika Mancuso (8.09), Chiara Terrana (8.55). Terza C: Giorgia Arcuri (.09), Samantha Alexandra Passarello (8.27), Flavia Salvaggio (8.09), Lorena Sorce (8.82), Terza D: Laura Castellana (8.45), Nicolò Catalano (9.09), Giulia Catania (8.27), Giovanni Fantucchio (8.64), Giorgia Morreale (8.27), Quarta A: Daniela Butera (8.09), Rosa Costanza (8.64), Doriana Farruggia (9.09), Alessandra Fretto (8.27), Giuseppe Licata (9.27), Erica Lorenzano (9.55), Emilio Ministeri (8,36), Maria Giovanna Pantalena (8.27), Gabriele Patti (8.18), Melania Sicurello (9.27), Vincenzo Tedesco (8,64), Quarta B: Giada Moribondo (8.09). Quarta C: Angelo Crapanzano (8.09), Pierpaolo Di Stefano (8.09), Flavia Falci (9.45), Alessia Filippazzo (9,36), Miriam Forte (8.18), Lorena Frenda (9.09), Valentina Lepore (8.18), Salvatore Renna (8.09),Luana Salemi (9,27), Giuseppe Zambito (8.18). (*va*)



Elezioni amministrative
 A Canicattì passaggio di consegne ieri.
L'uscente è parso più emozionato del neo sindaco, eletto con il Pd Corbo cede la fascia a Di Ventura: «Ettore non troverà le casse vuote»

Si è insediato ieri pomeriggio nella carica di sindaco di Canicattì l'avvocato Ettore Di Ventura che al ballottaggio ha avuto la meglio su Ivan Paci. Di Ventura, 44 anni sposato con figli avvocato libero professionista, è arrivato al palazzo comunale con un buon quarto d'ora di anticipo rispetto all'orario previsto. Il corridoio e l'anticamera dell'ufficio di gabinetto e della sua stanza brulicava ormai di semplici cittadini, assessori comunali designati e potenziali neo consiglieri nonché dei più stretti collaboratori che lo hanno sostenuto sin dalle primarie del PD ad inizio aprile. Numerose anche le presenze di autentiche opportuniste della politica e di saltimbanchi che in questi mesi di campagna elettorale come api hanno saltato da un candidato sindaco all'altro. La politica è anche adattamento. Di Ventura, che è già stato consigliere comunale a Canicattì e consigliere provinciale ad Agrigento, non ha tradito emozioni anche se accanto a se ha voluto la moglie ed i genitori. "Una presenza costante in questa campagna elettorale e nella mia vita" ha ricordato il neo sindaco Di Ventura che è ben conscio che la carica gli sottrarrà molto tempo alle sue abitudini e ritmi familiari. Chi si è commosso è stato invece il sindaco uscente Vincenzo Corbo. Non tanto perché interrompe un'atti - vità politica ed amministrativa durata dieci anni ma soprattutto perché potrà ritornare a tempo pieno agli affetti della moglie che "impegni istituzionali mi hanno costretto sottrarle il tempo che avrei voluto dedicarle". Se non da oggi già domani l'ex sindaco Corbo tornerà ad essere un impiegato dell'Azienda sanitaria provinciale in uno degli uffici di Canicattì. L'ex sindaco prima di cedere, di buon grado, la fascia tricolore al più giovane collega ha voluto ricordare che "la mia amministrazione ha pagato oltre 11 milioni di euro di debiti fuori bilancio delle precedenti giunte, alcuni risalenti addirittura a contenziosi sorti nel 1971". Oggi Di Ventura incontrerà tutti i dirigenti ed il segretario comunale per una prima conoscenza della situazione amministrativa, gestionale e politica dell'ente. Domami pomeriggio è previsto invece il "passaggio di cassa". Un atto formale che sarà preceduto sicuramente da una certificazione della situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente che da tempo è al limite del dissesto finanziario. Corbo comunque ha rassicurato il suo successore. "Et - tore non troverà i cassetti vuoti. Già avrà a disposizione 2 milioni di euro di fondi ANAS da spendere come vorrà". Il neo sindaco in campagna elettorale aveva messo tra le priorità una pulizia straordinaria ed il decoro urbano almeno delle vie di accesso e di maggiore traffico di Canicattì. Non è detto che questa somma si rivelerà sufficiente. Già in settimana Di Ventura dovrebbe adottare la prima determina sindacale di nomina della giunta magari riservandosi in un secondo momento la distribuzione delle deleghe. Pronto anche lo "spoil system" negli uffici staff, tra i dirigenti, funzionari e posizioni organizzative. Tutto per rilanciare la macchina amministrativa ed adeguarla al progetto politico ed amministrativo pensato da Di Ventura ed i suoi sostenitori e premiato con una valanga di voti da un elettorato che ha votato l'uomo senza tenere conto degli schieramenti politici. (*eg*)

Chiavi della città e fascia tricolore Alba si insedia al Comune di Favara

Si è formalmente insediato nella tarda mattinata di ieri il nuovo sindaco di Favara, Anna Alba, dopo la proclamazione effettuata dal magistrato che sta eseguendo i controlli dei verbali delle 35 sezioni elettorali. Un controllo reso facile dalla significativa differenza di voti riportati dal nuovo primo cittadino (11.395) e dalla sua avversaria, Gabriella Bruccoleri (4.489). E come primo adempimento è andata dal sindaco uscente, Rosario Manganella, ricevendo la fascia tricolore e le simboliche chiavi della città. La cerimonia è avvenuta nella sede municipale di piazza Cavour alla presenza del segretario comunale Gabriele Pecoraro, dei consiglieri neoeletti del M5S e della squadra degli assessori designati. Manca ancora la proclamazione dei nuovi inquilini dell'aula "Falcone e Borsellino", che sono 24 (6 in meno rispetto alla legislatura appena terminata), che potrebbe avvenire nella giornata di oggi. Sposata con un figlio, ad appena 33 anni è una delle più giovani sindaco che Favara abbia mai avuto. E' sicuramente la prima donna che va ad occupare un ruolo così importante. Convinta del peso che dovrà sostenere e degli impegni che dovrà mantenere ribadisce la necessità di non essere abbandonata dai cittadini perché solo con la partecipazione di tutti si può tentare di risollevare le sorti di una comunità dove i servizi stentano a decollare. Il suo primo atto deliberativo riguarderà l'isti - tuzione del "cittadino in giunta" con la predisposizione di un albo in cui chi lo vorrà potrà iscriversi e, quando sarà il suo turno, partecipare alle riunioni della giunta municipale senza potere di firma ma con la possibilità di esprimere pareri e suggerimenti. "Tutto ciò rientra nella logica della trasparenza e della cristallinità degli atti" tiene a precisare Anna Alba. Intanto, ha già le prime gatte a pelare essendo prossima la scadenza dei contratti di 69 lsu alle dipendenze del Comune. "Sono contratti da rinnovare - ag - giunge - perché il pane non si può togliere a nessuno. Già abbiamo attivato contatti con le deputazioni di Palermo e Roma". Intanto si registra un intervento del Collegio dei presbiteri che, con una lettera, esprime compiacimento e fervidi auguri per la delicata responsabilità che il democratico suffragio popolare ha affidato al neo sindaco. (*UR*)


PORTO EMPEDOCLE
   

Carmina: «I consiglieri di M5S rinunceranno ai gettoni».

"Ci impegneremo a realizzare insieme ai cittadini il programma presentato in campagna elettorale. Come segno tangibile sono già pronta a rinunciare almeno al 30 percento dell'indennità di carica. I consiglieri del Movimento 5 stelle rinunceranno ai gettoni di presenza". Lo ha detto il neo sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, durante l'affollato comizio di ringraziamento in piazza Kennedy che ha richiamato nella Vigata del Commissario Montalbano migliaia di attivisti del Movimento 5 stelle provenienti da ogni parte della provincia. "Con le nostre rinunce - ha spiegato il neo sindaco a 5 stelle - faremo un fondo che sottoporremo alla volontà dei cittadini, daremo delle indicazioni e saranno i cittadini a scegliere: per esempio aiutando i bisognosi, riparando una strada, creiamo un giardinetto per i bambini. Decideranno i cittadini come utilizzare questi soldi, così come fondamentale sarà il contributo dei cittadini nella nostra azione amministrativa". "Facciamo un appello a tutte le forze sane di questo paese, a tutti i professionisti, a chi vuole mettere un po' del proprio tempo e della propria competenza al servizio della collettività. Ci metteremo subito a lavorare tutti insieme appassionatamente, saremo sempre gioiosi e col sorriso, per sconfiggere definitivamente - ha detto Ida Carmina consapevole della gravità della situazione del Comune sull'orlo del dissesto - quella cappa di grigiore, di stanchezza, di depressione che sembrava attanagliare la nostra realtà. Ora ci siamo svegliati. I cittadini hanno riacquistato dignità e libertà con un voto libero. Abbiamo già aperto il Comune e siamo entrati tutti dentro il nostro municipio, che è la nostra casa. E sarà la casa di tutti gli empedoclini per tutti i cinque anni". A rivolgere gli auguri ad Ida Carmina anche l'ex primo cittadino Lillo Firetto, che si è dimesso con un anno e mezzo di anticipo per andare a fare il sindaco di Agrigento. "Ricordo che proprio Ida Carmina - ha dichiarato alla stampa - mi regalò un libro su Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, quando fui rieletto con il 94 % dei voti. E' un libro che in maniera virtuale le riconsegno per dirle vai avanti, impegnati, adesso è finito il tempo delle chiacchiere da campagna elettorale, degli sbraiti e del guardarsi indietro, bisogna guardare avanti e portare i risultati a casa. È quello che serve fare a tutti i sindaci che sono stati eletti". (*CAGI*)  
Sicilia24h
ALONGI chiede al Prefetto un tavolo con assessori regionali, sindaco e rappresentanti lavoratori e famiglie per salvare assistenza a studenti disabili "Il personale specializzato in assistenza a studenti disabili è insostituibile" Pietro Alongi chiede un tavolo urgente al Prefetto di Palermo per salvaguardare il servizio "Il servizio per l'assistenza agli studenti delle scuole superiori con handicap particolarmente gravi, nell'ultimo decennio, è stato brillantemente svolto dagli operatori di cooperative con specifica qualifica; questi, a causa di una norma emendata dal Movimento Cinque stelle, sono praticamente licenziati" lo rende noto Pietro Alongi che "per assicurare la giusta assistenza come fino a oggi è stato ai giovani portatori di disabilità nonché per salvaguardare il lavoro di centinaia di operatori" chiede al "signor Prefetto di Palermo la convocazione di un tavolo urgente con la presenza del sindaco della città metropolitana, Leoluca Orlando, dell'assessore alla Famiglia, Gianluca Micciché, di quello agli Enti locali, Luisa Lantieri, e dell'assessore all'Istruzione, Bruno Marziano. Con loro, i rappresentanti sindacali dei lavoratori e delle famiglie degli studenti".
Scaturigine di questa richiesta è la decisione del direttore generale dell'Ufficio regionale scolastico, Maria Luisa Altomonte, di procedere con i corsi di specializzazione per i bidelli "i quali, malgrado tutta la loro buona volontà, non potranno farsi trovare pronti a espletare il servizio, alla riapertura dell'anno scolastico; almeno non quanto chi ha esperienza decennale".
"Sono certo che Sua Eccellenza - conclude il deputato Ncd all'Ars - sarà sensibile a trattare un tema talmente delicato".

LA SICILIA

BONIFICATE LE SPIAGGE LIBERE
Il Comune si è dovuto sostituire al Libero Consorzio che non ha fondi necessari.
Spiagge libere, la bonifica straordinaria in vista dalla stagione estiva appena iniziata ha preso il via da Marianello. Dopo ordinanza urgente emessa da sindaco Angelo Cambiano in seguito àll'impossibilità ad intervenire da parte del Libero Consorzio di Agri gento (Ente a cui spètta il servizio), è stato espletato l'iter burocratico per avviare la pulizia degli arenili. Il compito è stato assolto dal dipartimento Servizi finanziari e l'affidamento. mediante cottimo fiduciario, è stato appannaggio della Società cooperative Edilizia nuova. All'incanto bandito da Palazzo di Città si è presentata una sola ditta a cui è stato automaticamente aggiudicato il servizio. Gli inviti da parte del dipartimento comunale era no stati estesi a sei ditte operanti tra Licata, Aragona, Joppolo, Casteltermini e Canicattì. C'è anche l'importo: per far fronte alla bonifica straordinaria dei tratti di spiaggia liberi. I Comune spenderà 35.866,79 euro. Fondi che poi l'Ente ridurrà dai previsti trasferimenti dovuti all'ex Provincia. Il ribasso percentuale proposto dalla ditta aggiudicataria sull'importo posto a base di gara (38.296,03 euro) è stato del 10,51 per cento. La pulizia ha preso il via da Marianello, a spiaggia più vicina al centro città, dove già da alcuni giorni hanno iniziato ad essere presenti i primi bagnanti.
Le prime operazioni hanno riguardato la raccolta di immondizia sia a l'esterno che all'interno dell'arenile sabbioso con l'ausilio di mezzi meccanici. Terminato l'intervento a Marianello, il crono-programma prevede che uomini e mezzi si spostino alla Playa, a Mollarella, al Pisciotto, alla Poliscia, a Torre di Gaffe e in contrada Foce Gallina. Erastato l'ufficio di Igiene Pubblica dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, dopo un soppralluogo, a suggerire che «a tutela della salute pubblica è indispensabile:
ed urgente puLire le spiagge e le vie d'accesso. Per quanto concerne invece le parti di spiaggia lottizzate, alla bonifica penseranno i concessionari a cui l'assessorato regionale Territorio e Ambiente ha assegnato l 5 - alla pulizia dei tratti di spiaggia liberi si sta facendo fronte, tutto tace invece relativamente all'aspetto legato al servizio di vigilanza. A parte quelli degli stabilimenti balneari privati, non ci sono bagnini e torrette sugli arenili. Domenica scorsa, complice il vento e le condizioni critiche del mare, sono stati sei i salvataggi tra Mollarella (due in zona Baia d'Oro) e Pisciotto (quattro), in quest'ultimo caso ad opera del proprietario di uno degli stabilimenti presenti sull'arenile.
GIUSEPPE CELLURA

LA BOZZA DEL DECRETO DI RIFORMA
P. a., stretta sui dirigenti posto e stipendio a rischio se non si centrano i target.
ROMA. Il dirigente pubblico che non raggiunge gli obiettivi fissati rischia stipendio e posto: così stando alla bozza del decreto di riforma delta dirigenza. Il provvedimento riprende le direttrici della delega Madia, con l'abolizione delle fasce, la creazione di ruoli unici e nuove regole sull'accesso. E vincere il concorso non darà più una garanzia a 360 gradi, per essere confermati bisognerà passare
anche un esame. Quanto ai dirigenti "esterni", si va verso una soglia unica del 10%, il che porterebbe a una stretta rispetto alle attuali finestre (fino al 30% negli enti locali).
Ma la stesura del testo, che perora conta 23 articoli, è ancora in corso.
Al momento si tratta quindi solo di un primo quadro che dovrà essere completato, e soprattutto si dovrà decidere se collegare IL decreto al Testo Unico sul pubblico impiego. Quanto ai tempi, l'obiettivo è quello di essere pronti con la versione definitiva entro luglio, insieme al secondo "pacchetto Madia". Per il TU. su gli statali invece i margini coincido no con la fine dell'anno.
Tornando alla dirigenza, trovano conferma le indiscrezioni già emerse, per cui se un dirigente rimane senza incarico per sei anni e il suo ultimo mandato si era chiuso con una "bocciatura allora decade. Non solo, per ogni anno che passa ci sarà un taglio del 10% della paga base. Per non perdere il lavoro si potrà anche optare per un declassamento a funzionario e se c'è l'accordo con l'amministrazione, si potrà essere al servizio di enti no profit. La "vigilanza" sulla dirigenza sarà affidata a una Commissione ad hoc, che, a livello di P, a. centrale, terrà le redini sul con ferimento degli incarichi, sulle selezioni e avrà poteri sui procedimenti disciplinari per il licenziamento.
Guardando a chi un incarico lo ha ottenuto, non è detto che tutto fili liscio: se si sta sotto i target previsti per quell'ufficio non si può essere rinnovati (la formula è 4+2) e in relazione «alla gravità dei casi si può anche 1 alla revoca. Quanto meno si esce con una paga più leggera: la retribuzione di risultato può essere decurtata «fino all'80%». Tra le altre novità anche la banca dati del sistema della dirigenza pubblica. con curriculum e pagelle". Inoltre viene sancita la cadenza annuale dei concorsi, con l'accesso consentito solo a quanti muniti almeno di laurea specialistica e la conferma solo dopo un periodo di prova di r anni. altrimenti si resta quadri. Un artico Lo, poi, è dedicato alla nuova Scuola nazionale dell'amministrazione, che dovrebbe diventare un'agenzia.
I sindacati dei dirigenti aspettano di vedere come si affronterà il tema valutazione, per l'Unadis «il vero nodo». Fin qui per il segretario generale dell'organizzazione, Barbara Casa grande, «iL sistema premiale non si intravede col rischio che si perda l'incarico non "per una vera responsabilità ma per puro arbitrio».



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