Giornale di sicilia
Riforme. Niente più posto sicuro
per i capi, che se restano senza incarico per sei anni possono essere
retrocessi.
Il dirigente pubblico che non raggiunge
gli obiettivi fissati rischia lo stipendio e il posto. Nulla nella
Pubblica amministrazione sembra più scontato nella carriera da capo,
almeno stando alla bozza del decreto di riforma della dirigenza. Il
provvedimento riprende le direttrici della delega Madia, con
l'abolizione delle fasce, la creazione di ruoli unici e nuove
regole sull'accesso. A proposito, vincere il concorso non dà più
una garanzia a 360 gradi, per essere confermati occorre passare anche
un esame. Quanto ai dirigenti «esterni», si va verso una soglia
unica del 10%. Ma la stesura del testo è ancora in corso. Per ora si
tratta quindi solo di un primo quadro che dovrà essere completato, e
soprattutto si dovrà decidere se collegare il decreto al Testo Unico
sul pubblico impiego. Quanto ai tempi, l'obiettivo è quello di
essere pronti entro luglio, insieme al secondo «pacchetto Madia».
Tornando alla dirigenza, trovano conferma le indiscrezioni già
emerse, per cui se un dirigente rimane senza incarico per sei anni e
il suo ultimo mandato si era chiuso con una «bocciatura» allora
decade. Non solo, per ogni anno che passa ci sarà un taglio del 10%
della paga base. Per non perdere il lavoro si potrà anche optare per
un declassamento a funzionario e se c'è l'ac - cordo con
l'amministrazione si potrà essere anche al servizio di enti no
profit. La «vigilanza» sulla dirigenza sarà affidata a una
Commissione ad hoc, che, a livello di PA centrale, terrà le redini
sul conferimento degli incarichi, sulle selezioni e avrà poteri sui
procedimenti disciplinari per il licenziamento. Guardando a chi un
incarico lo ha ottenuto, non è detto che tutto fili liscio: se si
sta sotto i target previsti per quell'ufficio non si può essere
rinnovati (la formula è 4+2) e in relazione «alla gravità dei
casi» può arrivare la revoca. O una decurtazione della paga «fino
all'80%». Tra le altre novità anche la banca dati del sistema
della dirigenza pubblica, con curriculum e «pagelle». Inoltre viene
sancita la cadenza annuale dei concorsi, con l'acces - so
consentito solo ai muniti almeno di laurea specialistica. Intanto, un
secondo emendamento al ddl Concorrenza presentato in Senato dai
relatori Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Pd) ipotizza la
«scatola nera» nelle auto come obbligo e non più solo come
incentivo per ottenere gli sconti sulla polizza rc auto. I primi
veicoli a doverne essere necessariamente dotati, secondo quanto
previsto dall'emenda - mento, saranno quelli pubblici, poi toccherà
anche a quelli privati, «senza maggiori oneri per i cittadini», si
specifica nel testo che non prevede nemmeno nuovi o maggiori oneri a
carico della finanza pubblica. La modifica però non convince i
consumatori; il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, è infatti
convinto che sia «assolutamente impossibile garantire che i costi
relativi alle scatole nere sulle autovetture non ricadano sugli
utenti» e per evitare che vengano traslati sugli utenti finali -
attraverso incrementi di tariffe e prezzi - il Codacons ha chiesto
che l'installazione della scatola nera resti una scelta volontaria.
La commissione Industria del Senato, che sta continuando a esaminare
il provvedimento ormai da diversi mesi, ha nuovamente accantonato gli
emendamenti che riguardano gli articoli 3 e 7 della legge, proprio
quelli sulla trasparenza dei prezzi delle polizze, sugli sconti rc
auto previsti anche a seguito dell'installazione della scatola nera
e su quelli per gli automobilisti virtuosi del Mezzogiorno. Secondo
quanto riferito da fonti parlamentari, questi ultimi nodi saranno
oggetto di una verifica del Pd in una prossima riunione
sull'argomento.
Bagnini nelle spiagge agrigentine, c'è il bando
Il bando è pronto. O quasi. Verranno
sistemati dei dettagli tecnici, circa i requisiti che gli operatori
dovranno avere, e verrà pubblicato la prossima settimana. Sarà in
ritardo, come da tradizione, visto che la prossima settimana sarà
già luglio. Ma almeno, anche per quest'anno, il pericolo è stato
scampato: il servizio di salvataggio e vigilanza nelle spiagge libere
del litorale Agrigento ci sarà. Gli arenili che vanno dalla zona del
Caos a contrada Zingarello saranno "presidiati" dai bagnini
e dunque, per 60 giorni, saranno sicuri. Ieri mattina, s'è tenuta
una riunione operativa in Comune. "Il bando per il servizio di
monitoraggio e salvataggio, ad opera dei bagnini, sarà pubblicato la
prossima settimana - ha garantito l'assessore comunale competente
Francesco Miccichè - . Il bando era già pronto, ma ho chiesto delle
correzioni per avere la garanzia che i baywatch, che entreranno in
servizio, abbiano una maggiore professionalità". Il servizio
verrà garantito, intanto, con i soldi del Comune. Poi arriverà il
terzo della spesa prevista da parte della Regione. La spesa per il
servizio, in linea teorica, dovrebbe essere così ripartita: un terzo
a carico della Regione, un terzo a carico dell'ex Provincia regionale
ed un terzo a carico di palazzo dei Giganti. Anche quest'anno, però,
ci sono gravi difficoltà economiche. Basti pensare al caso della
mancanza di fondi del Libero consorzio comunale. Il Comune, però,
dovrà necessariamente garantire il servizio che, per legge, deve
durare per un minimo di 60 giorni. Lo scorso anno, del servizio di
vigilanza e salvataggio si iniziò a parlare dopo la metà di giugno.
Nel 2014, invece, il servizio venne aggiudicato a fine luglio. In
ritardo, dunque, rispetto all'effettiva frequentazione degli arenili
da parte dei bagnanti. L'estate balneare era esplosa, del resto, un
mese prima. A palazzo dei Giganti, adesso, si cerca di fare in
fretta. Si cerca di far collimare le esigenze burocratiche ed
economiche con l'estate balneare. Perché già negli ultimi week end
le spiagge di Agrigento sono risultate essere super frequentate. La
coop che andrà ad aggiudicarsi l'appalto del nuovo bando dovrà
occuparsi della gestione delle postazioni previste al viale Delle
Dune e a Zingarello, laddove non vi siano stabilimenti balneari.
Anche per questo 2016, dovrebbero essere sedici complessivamente i
bagnini che dovrebbero entrare in servizio. Intanto, su San Leone, in
coincidenza con la bella stagione, si concentrano anche le attenzioni
delle forze dell'ordine. Domenica notte c'è stata la prima maxi
rissa. Al viale Falcone-Borsellino si sono "scontrati" più
gruppi di persone: prima spintonandosi, urlando e picchiandosi
selvaggiamente. Una trentina coloro che sarebbero rimasti coinvolti
nel tafferuglio. Qualcuno, fortunatamente, ha lanciato l'allarme al
113 e sul posto si sono precipitate, prima che fosse troppo tardi e
che si registrasse qualche disgrazia, le pattuglie della sezione
"Volanti" della polizia di Stato. All'arrivo delle
pattuglie, i facinorosi si erano però già allontanati e gli agenti
non hanno praticamente trovato alcun indizio. E non soltanto per
identificarli, ma anche per ricostruire cosa effettivamente fosse
accaduto. I poliziotti hanno cercato di sentire quanti, in
quell'esatto istante, hanno assistito alla maxi rissa. Di acquisire
insomma delle testimonianze utili ai fini investigativi. Nessuno però
avrebbe fornito elementi utili. (*CR*)
pubblica istruzione.
Oggi iniziano
gli esami di maturità. Difficoltà per la composizione delle
commissioni: hanno rinunciato sette presidenti e trenta docenti
Scuola, ecco l'elenco dei
«bravissimi» del liceo Majorana.
L'equipe di assistenza agli esami di
stato fino alla tarda serata di ieri ha dovuto rincorrere
telefonicamente numerosi docenti per surrogare i commissari e
presidenti che hanno rinunciato all'incarico. Hanno rinunciato, ed
il dato è rilevato fino alla giornata di ieri, ben sette presidenti
di commissione ed una trentina di commissari. Sono stati giorni di
intenso e snervante lavoro da parte della squadra che si occupa degli
Esami di Stato composta dalle signore Maria Teresa Sorce, Gerlandina
Tornabene, Ivana Alfano e Luigi Arnone e coordinata dal dirigente
scolastico Mimmo Tuttolomondo. Questa mattina alle 7,30 cancelli
aperti in tutti gli istituti sia statali che legalmente riconosciuti
per consentire ai quasi cinque mila candidati di accedere ai locali .
Completiamo la pubblicazione dei licei con i bravissimi dello
scientifico "Majorana" ubicato in via Panoramica dei templi. Le
medie dei ragazzi oscillano tra gli otto decimi ed i nove e 50. Gli
studenti più bravi del Liceo scientifico "Ettore Majorana" so -
no: Erica Lorenzano e Luigi Cacciatore che hanno riportato una media
di 9,55 scaturente da 7 dieci e cinque nove nelle materie
curriculari. Analizzando le medie balza evidente la supremazia delle
ragazze. Infatti tra i bravissimi primeggiano una cinquantina di
ragazze contro 30 studenti meritevoli. Come a dire che le donne anche
nello studio sono preminenti all'uomo. Questi gli studenti
meritevoli che frequentano le classi del biennio. Prima A indirizzo
musicale: Clelia Cutaia (9.14), Sofia Di Lucia (8.71), Chiara
Ferrante (8.14), Filippo Iannuzzo (8.10), Renzo Miceli (8.38),
Giuseppe Nigrelli (8.08), Giulia Salemi (8.79). Prima A: Matteo
Alongi (9.6), Ilaria Butera (8.9), Danila M. Costanza (9.1), Pietro
Cumbo (9.2), Saverio Iannuzzo (9.5), Carlotta Mira (9.1), Alessandra
Sacco (8.4), Prima B: Denisa Florina Stefan (8."). Prima C: Desirèe
Greco (9.4),Prima D: Gaia Cuffaro (8.8), Miriana Ferro (8), Stefanie
Lo Zito (8.5), M. Federica Vella (8.3). Seconda A: Giovanni Alongi
(8.8), Andrea Avanzato (8.6), Daniela Bellanca (8.6), Giusy Flavia Di
Giacomo (8), Vincenzo Mendola (8.7), Vincenzo Salvaggio (8.9),
Alessandra Tirone (8.9). Seconda A: Raimondo Cipolla (8,2), Sofia
Gangarossa (8.5), Carmelo Salamone (8.2), Katia Terrasi (8.6), Sara
Vizzì (8.1).Seconda C: Flavia Gianforcaro (8.3), Roberta Ginex
(8.5), Mara Pace (8.4), Seconda D: Emanuel Fiorica (8), Giuseppe
Panarisi (8.4). Seconda E: Francesco Milioto (8.2). Terza A: Luigi
Cacciatore (9.50), Erika Cascino (8.18), Luisa Di Carlo (9.09),
Antonino Fiorello (8.45), Davide Greco (8.373), Vincenzo Laezza
(8.64), Viviana Ragusa (9.45), Rosario Sammartino (8.73), Giorgia
Sciarratta (9.36), Elena Seminerio (9.09), Terza B: Marika Mancuso
(8.09), Chiara Terrana (8.55). Terza C: Giorgia Arcuri (.09),
Samantha Alexandra Passarello (8.27), Flavia Salvaggio (8.09), Lorena
Sorce (8.82), Terza D: Laura Castellana (8.45), Nicolò Catalano
(9.09), Giulia Catania (8.27), Giovanni Fantucchio (8.64), Giorgia
Morreale (8.27), Quarta A: Daniela Butera (8.09), Rosa Costanza
(8.64), Doriana Farruggia (9.09), Alessandra Fretto (8.27), Giuseppe
Licata (9.27), Erica Lorenzano (9.55), Emilio Ministeri (8,36), Maria
Giovanna Pantalena (8.27), Gabriele Patti (8.18), Melania Sicurello
(9.27), Vincenzo Tedesco (8,64), Quarta B: Giada Moribondo (8.09).
Quarta C: Angelo Crapanzano (8.09), Pierpaolo Di Stefano (8.09),
Flavia Falci (9.45), Alessia Filippazzo (9,36), Miriam Forte (8.18),
Lorena Frenda (9.09), Valentina Lepore (8.18), Salvatore Renna
(8.09),Luana Salemi (9,27), Giuseppe Zambito (8.18). (*va*)
Elezioni amministrative
A Canicattì passaggio di consegne
ieri.
L'uscente è parso più emozionato del neo sindaco, eletto
con il Pd Corbo cede la fascia a Di Ventura: «Ettore non troverà le
casse vuote»
Si è insediato ieri pomeriggio nella
carica di sindaco di Canicattì l'avvocato Ettore Di Ventura che al
ballottaggio ha avuto la meglio su Ivan Paci. Di Ventura, 44 anni
sposato con figli avvocato libero professionista, è arrivato al
palazzo comunale con un buon quarto d'ora di anticipo rispetto
all'orario previsto. Il corridoio e l'anticamera dell'ufficio
di gabinetto e della sua stanza brulicava ormai di semplici
cittadini, assessori comunali designati e potenziali neo consiglieri
nonché dei più stretti collaboratori che lo hanno sostenuto sin
dalle primarie del PD ad inizio aprile. Numerose anche le presenze di
autentiche opportuniste della politica e di saltimbanchi che in
questi mesi di campagna elettorale come api hanno saltato da un
candidato sindaco all'altro. La politica è anche adattamento. Di
Ventura, che è già stato consigliere comunale a Canicattì e
consigliere provinciale ad Agrigento, non ha tradito emozioni anche
se accanto a se ha voluto la moglie ed i genitori. "Una presenza
costante in questa campagna elettorale e nella mia vita" ha
ricordato il neo sindaco Di Ventura che è ben conscio che la carica
gli sottrarrà molto tempo alle sue abitudini e ritmi familiari. Chi
si è commosso è stato invece il sindaco uscente Vincenzo Corbo. Non
tanto perché interrompe un'atti - vità politica ed amministrativa
durata dieci anni ma soprattutto perché potrà ritornare a tempo
pieno agli affetti della moglie che "impegni istituzionali mi hanno
costretto sottrarle il tempo che avrei voluto dedicarle". Se non da
oggi già domani l'ex sindaco Corbo tornerà ad essere un impiegato
dell'Azienda sanitaria provinciale in uno degli uffici di
Canicattì. L'ex sindaco prima di cedere, di buon grado, la fascia
tricolore al più giovane collega ha voluto ricordare che "la mia
amministrazione ha pagato oltre 11 milioni di euro di debiti fuori
bilancio delle precedenti giunte, alcuni risalenti addirittura a
contenziosi sorti nel 1971". Oggi Di Ventura incontrerà tutti i
dirigenti ed il segretario comunale per una prima conoscenza della
situazione amministrativa, gestionale e politica dell'ente. Domami
pomeriggio è previsto invece il "passaggio di cassa". Un atto
formale che sarà preceduto sicuramente da una certificazione della
situazione patrimoniale e finanziaria dell'ente che da tempo è al
limite del dissesto finanziario. Corbo comunque ha rassicurato il suo
successore. "Et - tore non troverà i cassetti vuoti. Già avrà a
disposizione 2 milioni di euro di fondi ANAS da spendere come vorrà".
Il neo sindaco in campagna elettorale aveva messo tra le priorità
una pulizia straordinaria ed il decoro urbano almeno delle vie di
accesso e di maggiore traffico di Canicattì. Non è detto che questa
somma si rivelerà sufficiente. Già in settimana Di Ventura dovrebbe
adottare la prima determina sindacale di nomina della giunta magari
riservandosi in un secondo momento la distribuzione delle deleghe.
Pronto anche lo "spoil system" negli uffici staff, tra i
dirigenti, funzionari e posizioni organizzative. Tutto per rilanciare
la macchina amministrativa ed adeguarla al progetto politico ed
amministrativo pensato da Di Ventura ed i suoi sostenitori e premiato
con una valanga di voti da un elettorato che ha votato l'uomo senza
tenere conto degli schieramenti politici. (*eg*)
Chiavi della città e fascia
tricolore Alba si insedia al Comune di Favara
Si è formalmente insediato nella tarda
mattinata di ieri il nuovo sindaco di Favara, Anna Alba, dopo la
proclamazione effettuata dal magistrato che sta eseguendo i controlli
dei verbali delle 35 sezioni elettorali. Un controllo reso facile
dalla significativa differenza di voti riportati dal nuovo primo
cittadino (11.395) e dalla sua avversaria, Gabriella Bruccoleri
(4.489). E come primo adempimento è andata dal sindaco uscente,
Rosario Manganella, ricevendo la fascia tricolore e le simboliche
chiavi della città. La cerimonia è avvenuta nella sede municipale
di piazza Cavour alla presenza del segretario comunale Gabriele
Pecoraro, dei consiglieri neoeletti del M5S e della squadra degli
assessori designati. Manca ancora la proclamazione dei nuovi
inquilini dell'aula "Falcone e Borsellino", che sono 24 (6 in
meno rispetto alla legislatura appena terminata), che potrebbe
avvenire nella giornata di oggi. Sposata con un figlio, ad appena 33
anni è una delle più giovani sindaco che Favara abbia mai avuto. E'
sicuramente la prima donna che va ad occupare un ruolo così
importante. Convinta del peso che dovrà sostenere e degli impegni
che dovrà mantenere ribadisce la necessità di non essere
abbandonata dai cittadini perché solo con la partecipazione di tutti
si può tentare di risollevare le sorti di una comunità dove i
servizi stentano a decollare. Il suo primo atto deliberativo
riguarderà l'isti - tuzione del "cittadino in giunta" con la
predisposizione di un albo in cui chi lo vorrà potrà iscriversi e,
quando sarà il suo turno, partecipare alle riunioni della giunta
municipale senza potere di firma ma con la possibilità di esprimere
pareri e suggerimenti. "Tutto ciò rientra nella logica della
trasparenza e della cristallinità degli atti" tiene a precisare
Anna Alba. Intanto, ha già le prime gatte a pelare essendo prossima
la scadenza dei contratti di 69 lsu alle dipendenze del Comune. "Sono
contratti da rinnovare - ag - giunge - perché il pane non si può
togliere a nessuno. Già abbiamo attivato contatti con le deputazioni
di Palermo e Roma". Intanto si registra un intervento del Collegio
dei presbiteri che, con una lettera, esprime compiacimento e fervidi
auguri per la delicata responsabilità che il democratico suffragio
popolare ha affidato al neo sindaco. (*UR*)
PORTO EMPEDOCLE
Carmina: «I consiglieri di M5S
rinunceranno ai gettoni».
"Ci impegneremo a realizzare
insieme ai cittadini il programma presentato in campagna elettorale.
Come segno tangibile sono già pronta a rinunciare almeno al 30
percento dell'indennità di carica. I consiglieri del Movimento 5
stelle rinunceranno ai gettoni di presenza". Lo ha detto il neo
sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina, durante l'affollato comizio
di ringraziamento in piazza Kennedy che ha richiamato nella Vigata
del Commissario Montalbano migliaia di attivisti del Movimento 5
stelle provenienti da ogni parte della provincia. "Con le nostre
rinunce - ha spiegato il neo sindaco a 5 stelle - faremo un fondo che
sottoporremo alla volontà dei cittadini, daremo delle indicazioni e
saranno i cittadini a scegliere: per esempio aiutando i bisognosi,
riparando una strada, creiamo un giardinetto per i bambini.
Decideranno i cittadini come utilizzare questi soldi, così come
fondamentale sarà il contributo dei cittadini nella nostra azione
amministrativa". "Facciamo un appello a tutte le forze sane
di questo paese, a tutti i professionisti, a chi vuole mettere un po'
del proprio tempo e della propria competenza al servizio della
collettività. Ci metteremo subito a lavorare tutti insieme
appassionatamente, saremo sempre gioiosi e col sorriso, per
sconfiggere definitivamente - ha detto Ida Carmina consapevole della
gravità della situazione del Comune sull'orlo del dissesto - quella
cappa di grigiore, di stanchezza, di depressione che sembrava
attanagliare la nostra realtà. Ora ci siamo svegliati. I cittadini
hanno riacquistato dignità e libertà con un voto libero. Abbiamo
già aperto il Comune e siamo entrati tutti dentro il nostro
municipio, che è la nostra casa. E sarà la casa di tutti gli
empedoclini per tutti i cinque anni". A rivolgere gli auguri ad
Ida Carmina anche l'ex primo cittadino Lillo Firetto, che si è
dimesso con un anno e mezzo di anticipo per andare a fare il sindaco
di Agrigento. "Ricordo che proprio Ida Carmina - ha dichiarato
alla stampa - mi regalò un libro su Giorgio La Pira, sindaco di
Firenze, quando fui rieletto con il 94 % dei voti. E' un libro che
in maniera virtuale le riconsegno per dirle vai avanti, impegnati,
adesso è finito il tempo delle chiacchiere da campagna elettorale,
degli sbraiti e del guardarsi indietro, bisogna guardare avanti e
portare i risultati a casa. È quello che serve fare a tutti i
sindaci che sono stati eletti". (*CAGI*)
Sicilia24h
ALONGI chiede al Prefetto un tavolo
con assessori regionali, sindaco e rappresentanti lavoratori e
famiglie per salvare assistenza a studenti disabili
"Il personale specializzato in
assistenza a studenti disabili è insostituibile"
Pietro Alongi chiede un tavolo urgente
al Prefetto di Palermo per salvaguardare il servizio
"Il servizio per l'assistenza agli
studenti delle scuole superiori con handicap particolarmente gravi,
nell'ultimo decennio, è stato brillantemente svolto dagli
operatori di cooperative con specifica qualifica; questi, a causa di
una norma emendata dal Movimento Cinque stelle, sono praticamente
licenziati" lo rende noto Pietro Alongi che "per assicurare la
giusta assistenza come fino a oggi è stato ai giovani portatori di
disabilità nonché per salvaguardare il lavoro di centinaia di
operatori" chiede al "signor Prefetto di Palermo la convocazione
di un tavolo urgente con la presenza del sindaco della città
metropolitana, Leoluca Orlando, dell'assessore alla Famiglia,
Gianluca Micciché, di quello agli Enti locali, Luisa Lantieri, e
dell'assessore all'Istruzione, Bruno Marziano. Con loro, i
rappresentanti sindacali dei lavoratori e delle famiglie degli
studenti".
Scaturigine di questa richiesta è la
decisione del direttore generale dell'Ufficio regionale scolastico,
Maria Luisa Altomonte, di procedere con i corsi di specializzazione
per i bidelli "i quali, malgrado tutta la loro buona volontà, non
potranno farsi trovare pronti a espletare il servizio, alla
riapertura dell'anno scolastico; almeno non quanto chi ha
esperienza decennale".
"Sono certo che Sua Eccellenza -
conclude il deputato Ncd all'Ars - sarà sensibile a trattare un
tema talmente delicato".
LA SICILIA
BONIFICATE LE SPIAGGE LIBERE
Il Comune si è dovuto sostituire al
Libero Consorzio che non ha fondi necessari.
Spiagge libere, la bonifica
straordinaria in vista dalla stagione estiva appena iniziata ha preso
il via da Marianello. Dopo ordinanza urgente emessa da sindaco Angelo
Cambiano in seguito àll'impossibilità ad intervenire da parte del
Libero Consorzio di Agri gento (Ente a cui spètta il servizio), è
stato espletato l'iter burocratico per avviare la pulizia degli
arenili. Il compito è stato assolto dal dipartimento Servizi
finanziari e l'affidamento. mediante cottimo fiduciario, è stato
appannaggio della Società cooperative Edilizia nuova. All'incanto
bandito da Palazzo di Città si è presentata una sola ditta a cui è
stato automaticamente aggiudicato il servizio. Gli inviti da parte
del dipartimento comunale era no stati estesi a sei ditte operanti
tra Licata, Aragona, Joppolo, Casteltermini e Canicattì. C'è
anche l'importo: per far fronte alla bonifica straordinaria dei
tratti di spiaggia liberi. I Comune spenderà 35.866,79 euro. Fondi
che poi l'Ente ridurrà dai previsti trasferimenti dovuti all'ex
Provincia. Il ribasso percentuale proposto dalla ditta aggiudicataria
sull'importo posto a base di gara (38.296,03 euro) è stato del
10,51 per cento. La pulizia ha preso il via da Marianello, a spiaggia
più vicina al centro città, dove già da alcuni giorni hanno
iniziato ad essere presenti i primi bagnanti.
Le prime operazioni hanno riguardato la
raccolta di immondizia sia a l'esterno che all'interno
dell'arenile sabbioso con l'ausilio di mezzi meccanici.
Terminato l'intervento a Marianello, il crono-programma prevede che
uomini e mezzi si spostino alla Playa, a Mollarella, al Pisciotto,
alla Poliscia, a Torre di Gaffe e in contrada Foce Gallina. Erastato
l'ufficio di Igiene Pubblica dell'Azienda sanitaria provinciale
di Agrigento, dopo un soppralluogo, a suggerire che «a tutela della
salute pubblica è indispensabile:
ed urgente puLire le spiagge e le vie
d'accesso. Per quanto concerne invece le parti di spiaggia
lottizzate, alla bonifica penseranno i concessionari a cui
l'assessorato regionale Territorio e Ambiente ha assegnato l 5 -
alla pulizia dei tratti di spiaggia liberi si sta facendo fronte,
tutto tace invece relativamente all'aspetto legato al servizio di
vigilanza. A parte quelli degli stabilimenti balneari privati, non ci
sono bagnini e torrette sugli arenili. Domenica scorsa, complice il
vento e le condizioni critiche del mare, sono stati sei i salvataggi
tra Mollarella (due in zona Baia d'Oro) e Pisciotto (quattro), in
quest'ultimo caso ad opera del proprietario di uno degli
stabilimenti presenti sull'arenile.
GIUSEPPE CELLURA
LA BOZZA DEL DECRETO DI RIFORMA
P. a., stretta sui dirigenti posto e
stipendio a rischio se non si centrano i target.
ROMA. Il dirigente pubblico che non
raggiunge gli obiettivi fissati rischia stipendio e posto: così
stando alla bozza del decreto di riforma delta dirigenza. Il
provvedimento riprende le direttrici della delega Madia, con
l'abolizione delle fasce, la creazione di ruoli unici e nuove
regole sull'accesso. E vincere il concorso non darà più una
garanzia a 360 gradi, per essere confermati bisognerà passare
anche un esame. Quanto ai dirigenti
"esterni", si va verso una soglia unica del 10%, il che
porterebbe a una stretta rispetto alle attuali finestre (fino al 30%
negli enti locali).
Ma la stesura del testo, che perora
conta 23 articoli, è ancora in corso.
Al momento si tratta quindi solo di un
primo quadro che dovrà essere completato, e soprattutto si dovrà
decidere se collegare IL decreto al Testo Unico sul pubblico impiego.
Quanto ai tempi, l'obiettivo è quello di essere pronti con la
versione definitiva entro luglio, insieme al secondo "pacchetto
Madia". Per il TU. su gli statali invece i margini coincido no con
la fine dell'anno.
Tornando alla dirigenza, trovano
conferma le indiscrezioni già emerse, per cui se un dirigente rimane
senza incarico per sei anni e il suo ultimo mandato si era chiuso con
una "bocciatura allora decade. Non solo, per ogni anno che passa ci
sarà un taglio del 10% della paga base. Per non perdere il lavoro si
potrà anche optare per un declassamento a funzionario e se c'è
l'accordo con l'amministrazione, si potrà essere al servizio di
enti no profit. La "vigilanza" sulla dirigenza sarà affidata a
una Commissione ad hoc, che, a livello di P, a. centrale, terrà le
redini sul con ferimento degli incarichi, sulle selezioni e avrà
poteri sui procedimenti disciplinari per il licenziamento.
Guardando a chi un incarico lo ha
ottenuto, non è detto che tutto fili liscio: se si sta sotto i
target previsti per quell'ufficio non si può essere rinnovati (la
formula è 4+2) e in relazione «alla gravità dei casi si può anche
1 alla revoca. Quanto meno si esce con una paga più leggera: la
retribuzione di risultato può essere decurtata «fino all'80%».
Tra le altre novità anche la banca dati del sistema della dirigenza
pubblica. con curriculum e pagelle". Inoltre viene sancita la
cadenza annuale dei concorsi, con l'accesso consentito solo a
quanti muniti almeno di laurea specialistica e la conferma solo dopo
un periodo di prova di r anni. altrimenti si resta quadri. Un artico
Lo, poi, è dedicato alla nuova Scuola nazionale
dell'amministrazione, che dovrebbe diventare un'agenzia.
I sindacati dei dirigenti aspettano di
vedere come si affronterà il tema valutazione, per l'Unadis «il
vero nodo». Fin qui per il segretario generale dell'organizzazione,
Barbara Casa grande, «iL sistema premiale non si intravede col
rischio che si perda l'incarico non "per una vera responsabilità
ma per puro arbitrio».