1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2016 » Giugno » 23 » rassegna stampa del 23 giugno 2016
 

rassegna stampa del 23 giugno 2016

GIORNALE DI SICILIA

Vertenza dei precari dell'ex Provincia, sindacati determinati.

«E' il momento di essere uniti. Una piccola parte non può lottare per tutti. E' necessario che il Libero consorzio di Agrigento, giorno 30, garantisca soltanto i servizi essenziali. Tutti gli altri lavoratori dovranno scendere in piazza». E' con queste parole che Lorena Midulla delle Rsu ha lanciato un appello a tutto il personale dell'ex Provincia regionale di Agrigento. Il 30 giugno ci sarà, infatti, la marcia su Palermo. «E' necessaria un'azione forte e decisa, l'obiettivo è la stabilizzazione, dopo 27 anni di precariato, dei lavoratori a tempo determinato - ha spiegato - . C'è uno spettro che aleggia, e con insistenza ormai. Si parla di una agenzia nella quale dovrà transitare tutto il personale precario. Se così fosse il lavoratore perderebbe lo status di lavoratore del pubblico impiego. Sarebbe un contratto di tipo privatistico, facendogli perdere ogni benefit. Così come, ad esempio, è successo ai lavoratori delle Ato. Sarebbero più precari di quanto lo sono stati fino ad adesso». Ad organizzare e condividere la marcia su Palermo del 30 giugno tutte le sigle sindacali, autonomi compresi e l'Anci. «Serve una norma straordinaria per il problema - ha aggiunto - . Una norma speciale che dovrà essere fatta di concerto dalla Regione e dal Governo». Cgil, Cisl e Uil vogliono salvaguardare i livelli occupazionali delle ormai ex Province e dunque tutelare sia i lavoratori precari che quelli a tempo indeterminato. Verrà rivendicata, insomma, una soluzione definitiva e non più transitoria. «Con questa fantomatica agenzia di cui tanto si parla - ha aggiunto Lorena Midulla - non si comprende neanche chi, come e dove dovrebbe andare il lavoratore. E, dal nostro punto di vista, non potrà che avere una spesa maggiore. C'è una sentenza del Cga, inoltre, che sancisce che la stabilizzazione del personale precario non costituisce nuova assunzione. Si deve pertanto mirare alla stabilizzazione». Ad Agrigento, precari ed impiegati di ruolo si sono già coalizzati. L'obiettivo è far fronte comune. Perché se da un lato è più imminente e drammatica la situazione dei dipendenti a tempo determinato, il cui contratto potrebbe anche venire rescisso per mancanza di finanziamenti, dall'altro, gli impiegati di ruolo rischiano concretamente l'avvio di procedure di mobilità e prepensionamenti.
"Il problema è comune. Siamo figli dello stesso ente» - aveva spiegato Lorena Midulla delle Rsu - . L'unione dovrebbe fare la forza, se non altro per far passare il messaggio - chiaro, inequivocabile, - che i dipendenti dell'ormai ex Provincia - tutti, in maniera compatta - non ci stanno. E l'appoggio dei lavoratori a tempo indeterminato servirà, naturalmente, anche per la manifestazione di protesta organizzata per il 30 giugno. «Se i colleghi ci daranno una mano, per come garantito, la nostra voce - ha concluso Midulla - sarà più forte». (*CR*)


Polizia provinciale.
Sigilli all'interno dell'area di una impresa di Siculiana, con 35 metri cubi di rifiuti.

Impianti di depurazione delle acque reflue. Attività di gestione, intermediazione e commercio dei rifiuti. Stabilimenti per la molitura delle olive. E' su questi "caldi" temi - a presidio dell'ambiente - si stanno concentrando i controlli dei tecnici del settore Territorio ed Ambiente e del corpo della polizia provinciale. Dopo le direttive del commissario straordinario del Libero consorzio, Roberto Barberi, è stato già stilato un calendario dei controlli. Ispezioni che hanno già portato al sequestro giudiziario di un'area, all'interno di una impresa di Siculiana, nella quale era stato depositato un cumulo di circa 35 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi. Rifiuti provenienti da costruzione e demolizione. I controlli che gli organismi del Libero consorzio stanno portando avanti riguarderanno, appunto, la verifica degli impianti di depurazione delle acque reflue di tutti i 43 Comuni dell'ambito; le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti ed il controllo delle ditte che hanno richiesto l'iscrizione nel registro provinciale per lo svolgimento dell'attività di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi. I controlli - secondo quanto annuncia il Libero consorzio comunale di Agrigento - saranno effettuati anche su centri di rottamazione dei veicoli fuori uso e sugli impianti artigianali e industriali autorizzati. Confermati anche i controlli sugli oleifici da effettuare nel periodo della molitura delle olive. Già nei giorni scorsi il corpo di polizia provinciale ha posto sotto sequestro giudiziario un'area, all'interno di una impresa di Siculiana, nella quale era stato depositato un cumulo di circa 35 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, provenienti da costruzione e demolizione. Ma per gli agenti della polizia provinciale di Agrigento questo sarà anche il tempo delle consuete attività di vigilanza su parchi e riserve per la tutela dell'ambiente, comprese flora e fauna. Il corpo di polizia provinciale assolve anche, in questo senso, a funzioni di polizia giudiziaria e di polizia ambientale. (*CR*)


Sicilia24h
POLIZIA PROVINCIALE, PROSEGUONO I CONTROLLI SULL'AMBIENTE.
Continuano senza sosta le attività di controllo sull'ambiente da parte del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I controlli sono eseguiti, secondo le rispettive competenze, dai tecnici del Settore Territorio e Ambiente e dal Corpo di Polizia Provinciale, che, in seguito alla direttiva emanata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio dr. Roberto Barberi, hanno già stilato un calendario dei controlli. Questi riguardano, in particolare, la verifica degli impianti di depurazione delle acque reflue di tutti i 43 Comuni dell'Ambito, le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, e il controllo delle ditte che hanno richiesto l'iscrizione nel registro provinciale ai sensi dell'art. 216 del D.Lgs 152/2006, per lo svolgimento dell'attività di messa in riserva e/o recupero di rifiuti speciali non pericolosi.
I controlli saranno effettuati anche su centri di rottamazione dei veicoli fuori uso e sugli impianti artigianali e/o industriali autorizzati alle emissioni ai sensi dell'art. 269 del D. Lgs n. 152/2006. Confermati anche i controlli sugli oleifici da effettuare nel periodo della molitura delle olive.
Già nei giorni scorsi il Corpo di Polizia Provinciale ha sottoposto a sequestro giudiziario un'area, all'interno di una impresa di Siculiana, nella quale era stato depositato un cumulo di circa 35 mc di rifiuti speciali non pericolosi classificati con CER 170107, provenienti da costruzione e demolizione. Il sequestro è stato effettuato per violazione dell'art. 2 (c. 1 e 2) del D.Lgs. n. 152/06, che assegna alle ex Province la competenza su monitoraggio e controllo ambientale.
Ricordiamo che, oltre alle consuete attività di vigilanza su parchi e riserve per la tutela dell'ambiente (comprese flora e fauna) il Corpo di Polizia Provinciale assolve anche, in questo senso, a funzioni di polizia giudiziaria e di polizia ambientale.

AGRIGENTOWEB
POLIZIA PROVINCIALE, PROSEGUONO I CONTROLLI SULL'AMBIENTE
Continuano senza sosta le attività di controllo sull'ambiente da parte del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I controlli sono eseguiti, secondo le rispettive competenze, dai tecnici del Settore Territorio e Ambiente e dal Corpo di Polizia Provinciale, che, in seguito alla direttiva emanata dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio dr. Roberto Barberi, hanno già stilato un calendario dei controlli. Questi riguardano, in particolare, la verifica degli impianti di depurazione delle acque reflue di tutti i 43 Comuni dell'Ambito, le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, e il controllo delle ditte che hanno richiesto l'iscrizione nel registro provinciale ai sensi dell'art. 216 del D.Lgs 152/2006, per lo svolgimento dell'attività di messa in riserva e/o recupero di rifiuti speciali non pericolosi. I controlli saranno effettuati anche su centri di rottamazione dei veicoli fuori uso e sugli impianti artigianali e/o industriali autorizzati alle emissioni ai sensi dell'art. 269 del D. Lgs n. 152/2006. Confermati anche i controlli sugli oleifici da effettuare nel periodo della molitura delle olive. Già nei giorni scorsi il Corpo di Polizia Provinciale ha sottoposto a sequestro giudiziario un'area, all'interno di una impresa di Siculiana, nella quale era stato depositato un cumulo di circa 35 mc di rifiuti speciali non pericolosi classificati con CER 170107, provenienti da costruzione e demolizione. Il sequestro è stato effettuato per violazione dell'art. 2 (c. 1 e 2) del D.Lgs. n. 152/06, che assegna alle ex Province la competenza su monitoraggio e controllo ambientale. Ricordiamo che, oltre alle consuete attività di vigilanza su parchi e riserve per la tutela dell'ambiente (comprese flora e fauna) il Corpo di Polizia Provinciale assolve anche, in questo senso, a funzioni di polizia giudiziaria e di polizia ambientale.

AGRIGENTONOTIZIE
GESTIONE E COMMERCIO DI RIFIUTI, SCATTA SEQUESTRO A SICULIANA La polizia provinciale sta portando avanti anche una raffica di ispezioni e verifiche sugli impianti di depurazione delle acque reflue in tutti i 43 Comuni della provincia". Ispezioni e verifiche sugli impianti di depurazione delle acque reflue. Controlli sulle attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti e sulle ditte. Ma anche vigilanza su parchi e riserve per la tutela dell'ambiente, comprese flora e fauna. La polizia provinciale di Agrigento ed i tecnici del settore Territorio ed Ambiente del Libero consorzio comunale, dopo le direttive del commissario straordinario del Libero consorzio, Roberto Barberi, hanno già stilato un calendario dei controlli. Già nei giorni scorsi il corpo di polizia provinciale ha sottoposto a sequestro giudiziario un'area, all'interno di una impresa di Siculiana, nella quale era stato depositato un cumulo di circa 35 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi, provenienti da costruzione e demolizione. Controlli saranno effetuati anche sui centri di rottamazione dei veicoli fuori uso e sugli impianti artigianali o industriali. Confermati, anche per la prossima stagione di molitura delle olive, anche i controlli sugli oleifici.

LA SICILIA
PORTO EMPEDOCLE si è insediata ieri mattina ufficialmente la nuova sindaca Ida Carmina, ma senza passaggio di consegne Per la fascia tricolore deve aspettare. Il Commissario Rizza arriverà lunedì per formalizzare tutte le consegne.
PORTO EMPEDOCLE. La fascia tricolore ancora non l'ha potuta indossare, ma Ida Carmina, neo portavoce sindaco del Movimento 5 Stelle come 'ben venuto"al Comune ha ricevuto ben di peggio. Dopo la proclamazione effettuata presso la prima sezione elettorale, invia Roma, il nuovo primo cittadino si è seduto ad un bar con familiari e simpatizzanti e ha uscito dalla borsa una spessa carpetta azzurra. Dentro, tre "robuste" relazioni firmate dal commissario regionale Margherita Rizza — che sarà presente lunedì per formalizzare il passaggio di consegne - nelle quali sono tracciate, senza possibilità di equivoco, le gravi condizioni delle casse dell'Ente. In una di queste il dirigente regionale si spinge anche ad individuare il dissesto come unica strada praticabile. Versione che, comunque, viene respinta dal dirigente finanziario Alesci, che da tempo - in gran silenzio mediatico -conduce un lungo "braccio" di ferro su questo tema con il commissario, ritenendo piuttosto che vi siano margini per un piano di riequilibrio. Gli atti di Rizza, tra l'altro, sono stati firmati tra il 18 e il 20 giugno, a cavallo cioè della nomina della nuova Amministrazione. La situazione del "dare-avere", parlando di numeri, è comunque pesantemente squilibrata: nelle casse dell'ente ci sono attualmente Z3Gmila euro, e se si auspica l'arrivo da parte della Regione di altri 600mila euro da dire che il Comune è letteralmente assediato dai creditori. Ci sono i lavoratori, che at tendono ancorato stipendio di maggio e a breve si troveranno a chiedere quello di giugno più la tredicesima (quindi in totale oltre un milione e trecentomila euro), ci sono le ditte della raccolta rifiuti, e c'è, addirittura, (a di- scarica della Sicula Trasporti, a Lentini, la quale attende oltre 110milaeuro risalenti al 2014, ovvero quando i comuni dell'Agrigentino furono costretti a spostarsi a causa, come adesso, della chiusura dell'impianto di Sicu liana. Non ho ancora avuto modo di studiare le carte — spiega Carmina poco — e non siamo quindi nelle condizioni di valutare se è veramente inevitabile il dissesto o vi sono dei margini. Porterò le carte con me a Roma e le sottoporrò ai portavoce nazionali per avete un parere".
G. SCHICCHI

BUONE NOTIZIE. dopo il rientro delle procedure di infrazione da parte della Commissione Europea Il Cipe finanzia sedici depuratori Sono previsti impegni finanziari per83 milioni di euro. Interessate Sciacca e Porto Empedocle.
Buone notizie per la depurazione dell'Agrigentino.
Ci sono infatti anche impianti in provincia di Agrigento tra il 6 interventi finanziati dal Cipe nel contesto del rientro delle procedure di infrazione da parte della Commissione Europea sugli scarichi fognari. L'ultima notifica da parte del Governo nazionale al commissario peri depuratori, Vania Contrafatto, è di alcuni giorni fa e riguarda, appunto, 16 interventi per un totale di 83milioni di euro Tra questi ci sono gli adeguamenti dei depuratori di Ribera, Sciacca e Porto Empedocle, i cui progetti esecutivi da tempo attende vano di essere operativamente autorizzati per poter partire. Lo «sprint» è connesso all'utilizzo dei poteri commissariali dello stesso assessore al— l'Energia della Regione Siciliana. Complessivamente, si ricorderà, i progetti inseriti nella delibera Cipe per essere finanziati erano 12. gran parte dei quali già esecutivi. Per ricordare i principali, la realizzazione della rete di pompaggio dei reflui di Villaggio Peruzzo (completata), la realizzazione delle fogne di Agrigento Nord, quindi Quadrivio Spinasanta, Calcarelle e via Ragazzi del '99 (in corso), adeguamento del depuratore dì Fontanelle (in corso). Fermi alla fase progettuale, invece sono i progetti per il depuratore consortile di Villaggio Mosè, la realizzazione del la rete di adduzione a quest'ultimo dei reflui provenienti da Favara e la rete fognante di Zingarello e Cannatello. «Per tutti i progetti - spiegano dalla società di gestione del servizio idrico integrato, la Girgenti Acque —è stata trovata la copertura finanziaria proprio con i fondi Cipe ma, al mo mento, sono in attesa del completa mento dell'iter burocratico o dell'e missione del decreto di finanzia mento». Per opere come il grande depuratore. invece, come è noto a causa di una modifica progettuale che porterà ad un aumento del costo di circa 800 mila euro la «palla» è tornata alla Regione e all'Accordo di programma quadro per l'approvazione definitiva. In tal senso, si ricorderà, a mutare il quadro complessivo sono stati gli interventi di sequestro da parte della Procura della Re pubbLica di Agrigento per varie ipotesi di violazione ambientale degli impianti, tra i quali proprio Favara e Villaggio Mosè. Se una parte dei progetti, diceva mo, sarà finanziata con fondi esterni, una larga parte dei depuratori sotto posti a provvedimenti della magistratura saranno adeguati da parte del gestore —così come prescritto loro — spalmando gli interventi di adeguamento nel costo delle bollette.
GIOACCHINO SCHICCHI

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO