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rassegna stampa del 30 giugno 2016

GIORNALE DI SICILIA precari. Oggi manifestazione a Palermo
«Assumeremo a tempo indeterminato tutti i precari degli enti locali. Abbiamo un nuovo piano per trasferire questi dipendenti nella Resais»: nel giorno in cui contrattisti, sindaci e sindacati invadono Palermo, Crocetta annuncia una manovra per le stabilizzazioni. Il presidente ieri ha riunito la giunta e con gli assessori all'Economia e al Personale, Alessandro Baccei e Luisa Lantieri, ha messo a punto un nuovo piano. La Regione non seguirà la proposta fatta a Roma da Davide Faraone («una nuova Agenzia che assuma tutti e introduca flessibilità nell'impiego») ma non se ne discosterà molto: «Una nuova Agenzia - spiega Crocetta sarebbe dispendiosa. Noi abbiamo già un contenitore in cui trasferire questo personale a costi invariati. È la Resais». Un ente nato negli anni Ottanta proprio per assorbire il personale di enti in via di chiusura. Alla manifestazione di oggi parteciperanno anche gli amministratori degli enti locali siciliani. Appuntamento a piazza Marina alle 9.30. In testa i gonfaloni dei Comuni e i sindaci con le fasce tricolore che arriveranno in piazza Indipendenza, sede della presidenza della Regione. "Alla manifestazione - spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'AnciSicilia - parteciperanno i precari dei comuni e il personale a tempo indeterminato e determinato delle ex Province". Tutti insieme per evitare che nei prossimi mesi si possa dare vita ad una "guerra tra poveri. In molti, a livello regionale e nazionale, hanno fatto finta e, nella migliore delle ipotesi, continuano a far finta di non sapere che il fenomeno del precariato ha origini molto lontane nel tempo. Nasce, infatti, molto prima della legislazione nazionale che negli ultimi anni ha imposto limiti sempre più stringenti alla spesa per il personale. Nasce da leggi regionali che hanno previsto contributi finanziari per i comuni e che hanno consentito che i contratti di lavoro venissero rinnovati di anno in anno. Ma è bene ricordare che tale Home › Speciali › In Sicilia così › Precari siciliani, oggi la manifestazione Crocetta: saranno assunti alla Resais 30/6/2016 Precari siciliani, oggi la manifestazione Crocetta: saranno assunti alla Resais - Giornale di Sicilia http://gds.it/2016/06/30/precari-siciliani-oggi-la-manifestazione-crocetta-saranno-assunti-alla-resa... 2/3 Contribuisci alla notizia: meccanismo si è consolidato anche grazie a leggi nazionali che, anno dopo anno, hanno confermato le peculiarità del precariato siciliano legittimandone la sua stessa esistenza".
Livesicilia.it
Precari, Crocetta ci ha ripensato 
Rispunta l'Agenzia di Faraone

PALERMO - Pochi mesi fa per Crocetta si trattava solo di un "un modo clientelare per affrontare la questione". E invece adesso proprio il governatore sta pensando di riciclare l'idea del sottosegretario Davide Faraone e creare, così, la cosiddetta "Agenzia dei precari". Una idea che era finita dentro un emendamento firmato da Faraone già durante i lavori della scorsa legge di stabilità nazionale. Una proposta ritenuta poi inammissibile dalla commissione bilancio, e accompagnata da critiche e dubbi. Giunti soprattutto dal mondo della politica. Per il Movimento cinque stelle, infatti, quella Agenzia era poco più che "una sparata". Per Crocetta, come detto, una boutade clientelare. Che adesso, però, rischia di tornare buona proprio al governo regionale. Ieri, a Palazzo d'Orleans, doveva tenersi un incontro a tre tra il presidente della Regione, l'assessore all'Economia Alessandro Baccei e l'assessore alle Autonomie locali Luisa Lantieri, per parlare proprio della rinascita dell'Agenzia, che presto potrebbe vedere la luce. Una riunione poi rinviata a data da destinarsi. Ma l'idea non è tramontata. Anzi. E l'Agenzia potrebbe coincidere con un trasferimento di risorse e funzioni alla Resais, la società regionale che svolge compiti simili, e oggi guidata dall'ex assessore di Lombardo, Nicola Vernuccio. "Dovrà trattarsi però - precisa Luisa Lantieri - di una proposta seria e fattibile:non abbiamo intenzione di cadere negli slogan o negli annunci puramente propagandistici". E in effetti, la strada verso l'Agenzia unica dei precari, un soggetto "misto" pubblico-privato che fungerà, sostanzialmente, da ente per la somministrazione del lavoro per gli oltre 14 mila precari degli enti locali, è ancora lunga. "Intanto - spiega ad esempio Lantieri - dobbiamo ricordarci che c'è una legge in vigore per regolamentare il settore, ed è la cosiddetta 'legge D'Alia' che fissa termini e paletti. Servirà, quindi, innanzitutto una deroga". Ma non solo. Perché poi bisognerà opeare il monitoraggio dei posti effettivamente liberi nelle piante organiche degli enti. "Difficilmente - afferma l'assessore alle Autonomie locali - possiamo pensare che quei precari possano trovare tutti posto nei Comuni". E poi, non mancano le altre difficoltà, come quelle relative alla mobilità dei dipendenti, che non possono al momento essere inviati in sedi lavorative più distanti di 50 chilometri da quella d'origine. Ma il governo regionale adesso sta prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi-agenzia, nonostante il gelo col quale il governatore aveva accolto la proposta di Faraone. E potrebbe essere questa una delle risposte che Crocetta riserva a sindaci e lavoratori che oggi sfileranno per il centro di Palermo, proprio per protestare contro i ritardi e le inefficienze dell'esecutivo sul tema dei precari. Una manifestazione che si terrà nonostante le notizie provenienti dall'Ars, dove i deputati hanno approvato una norma che sposta dal 30 giugno al 30 settembre la data per l'avvio, da parte dei Comuni, dei processi di stabilizzazione: "Forse non appare chiaro - hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'AnciSicilia - che avere spostato la data non affronta né tantomeno risolve il problema dei precari. Non è più tempo di 30/6/2016 Precari, Crocetta ci ha ripensato Rispunta l'Agenzia di Faraone - Live Sicilia http://livesicilia.it/2016/06/30/precari-crocetta-ci-ha-ripensato-rispunta-lagenzia-di-faraone_76383... 2/2 'contentini' che servono solo a perdere tempo e a 'tirare a campare'. Tale modifica normativa non può in alcun modo rappresentare una soluzione né per i precari dei comuni né per il personale - tutto - delle ex province. Per questi motivi - proseguono Orlando e Alvano - confermiamo le ragioni della manifestazione unitaria, organizzata dalla nostra Associazione e da tutte le rappresentanze dei lavoratori, che si svolgerà domattina con l'obiettivo di trovare, una volta per tutte, una soluzione al dramma degli oltre 14 mila precari dei comuni senza togliere certezze ai lavoratori delle ex province, chiediamo, quindi, ancora una volta, - aggiungono - un'assunzione di responsabilità per una soluzione strutturale anche rispetto ai comuni in dissesto e pre-dissesto, che, in considerazione del fatto che sono destinati ad aumentare sempre di più, non possono essere considerati come una categoria isolata". E la partita è anche, ovviamente, politica. Proprio pochi giorni fa il sottosegretario Faraone aveva puntato l'indice contro il governo Crocetta: "I soldi alla regione il governo nazionale li ha già dati, gli ormai famosissimi 500 milioni di euro previsti nel dl enti locali, e abbiamo già fornito anche, bello e fatto, un piano sulle piante organiche e sulla ipotesi di creazione dell'agenzia che stabilizzi tutti i precari e li renda funzionali al servizio dei cittadini. Eppure nonostante questo tutto è fermo in una condizione di stallo dannoso e immotivato. Cosa aspettano in Regione? Le risorse ci sono - ha aggiunto - e con gli assessori regionali Lantieri e Baccei, insieme al Sottosegretario Rughetti, abbiamo avviato un tavolo di lavoro per definire l'Agenzia dei precari che consentirebbe di risolvere la questione". L'Agenzia che non piaceva a Crocetta. Ma adesso, a quanto pare, il governatore ha cambiato idea. E ha deciso di affrontare la questione in maniera "clientelare" .

Agrigentonotizie.it Girgenti Acque, stretta contro gli abusivi e chi non paga le bollette Pugno duro contro gli allacci abusivi e i cittadini che non pagano. Girgenti Acque ha riorganizzato gli operatori in campo istituendo una task force, composta da circa cento unità lavorative, con l'incarico di effettuare i distacchi della fornitura idrica in tutti i comuniserviti, a quegli utenti che "volutamente" non rispondono ai diversisolleciti per regolarizzare la propria posizione amministrativa e che non pagano, quindi, le bollette per iservizi utilizzati. Contestualmente - fa sapere la società -sono stati rafforzati i controlli nel territorio per eliminare il fenomeno degli allacci abusivi e la disuguaglianza tra cittadini adempienti e inadempienti. "Chi non paga le bollette dell'acqua e usufruisce abusivamente delservizio idrico integrato (acqua, fognatura e depurazione) -si legge in una nota - danneggia principalmente l'intera collettività, perché fa pagare l'acqua ed iservizi di fognatura/depurazione di cui gode agli utenti regolari che pagano la bolletta". "Tutti gli utenti - prosegue la società - vengono messi dalla Girgenti Acque nelle condizioni di regolarizzare la propria posizione contabile. In ogni caso, gli utenti che sono in difficoltà economica, anche temporanea, oltre ad avere la possibilità di attingere agli specifici fondi comunali, vengono tutelati comunque da Girgenti Acque, oltre ogni previsione di legge, con la concessione di dilazioni e comodi piani di rientro. Èormai consolidato il dato che coloro che non pagano le bollette sono utenti benestanti". "L'azienda - concludono - non vuole più far gravare sulle tasche dei tanti utenti virtuosi il costo del mancato incasso di coloro che 'rubano' l'acqua e che non pagano le bollette. La morosità e l'abusivismo troppo spesso riguardano condomini e case signorili, ville con piscina e prato inglese, attività commerciali per le quali l'acqua rappresenta materia ad altissimo valore aggiunto. L'obiettivo che si deve perseguire è quello di "pagare tutti per pagare meno".  

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