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rassegna stampa del 6 luglio 2016

Giornale di sicilia.

Turismo. Disponibili altri 19 posti letto complessivi

Il settore promozione turistica del Libero Consorzio ha classificato alcune nuove strutture ricettive nella città di Agrigento, nel rispetto delle competenze assegnate dalla Legge Regionale n. 27/1996 alle ex Province Regionali. Si tratta di nuovi bed and Breakfast che vanno ad arricchire ulteriormente il quadro delle strutture presenti nel comune capoluogo, per complessivi 19 nuovi posti letto, a conferma del lento ma costante incremento dell'offerta turistica in provincia. Non si ferma, dunque, l'impe - gno del Libero Consorzio in questa direzione, grazie al lavoro dello staff del Settore Promozione Turistica e nonostante il perdurare del clima di incertezza sul futuro delle ex Province. Le nuove strutture ricettive sonoB&B "Agrigento", in via Regione Siciliana n. 109/C, Tre Stelle, 1 camera e 2 posti letto; - B&B "La Terrazza sulla Valle", in via Dante n. 109, Tre Stelle, 1 camere e 3 posti letto; - B&B "Amuri e Vita ", in via Gioeni n. 150/152, Tre Stelle, 4 camere e 9 posti letto; - B&B "Talete Home", in via Talete n. 3, Una Stella, 1 camera e 2 posti letto; - B&B "Le Notti di Morfeo ", in via dei Giacinti n. 4, Tre Stelle, 2 camere e 4 posti letto.

Beni culturali, la nuova mappa dei dirigenti.

Nove «macroaree» accorperanno musei e siti archeologici.
A Palermo saranno due, affidate ad Aguglia e Spatafora

E alla fine il cataclisma è arrivato, anche se è stato meno sconvolgente del previsto. Riconferme nelle soprintendenze, nomine importanti ai poli regionali: è stato quindi disegnato il nuovo organigramma dei Beni Culturali in Sicilia. Ai dirigenti è arrivata ieri mattina via mail la proposta di nomina che dovrà essere accettata; se il dirigente non è d'accordo, rifiuterà e il servizio sarà affidato ad un altro collega rimasto al palo, su decisione del dirigente generale Gaetano Pennino. Di fatto, la divisione in 39 Servizi; e nove macroaree. A Palermo ne nascono due, una sui Beni culturali, onnicomprensiva di tutti i musei cittadini compreso l'Aba - tellis, affidata a Stefano Aguglia; e una che comprende il museo Salinas (di prossima riapertura) e tutte le aree archeologiche (Solunto, Monte Jato e Parco di Himera), affidata a Francesca Spatafora. Fumata bianca anche per i dieci soprintendenti, per i quali c'era stata la guerra dei coltelli fino a lunedì pomeriggio. Due soli nuovi arrivi, quello di Vincenzo Caruso a Siracusa, e quello di Mirella Patanè a Catania. Per il resto, sono tutte riconferme: dalla poltrona più ambita, quella di Maria Elena Volpes alla Soprintendenza di Palermo (mentre il suo concorrente più netto, Sebastiano Tusa è da sempre sulla poltrona della soprintendenza del mare) ad Enna, dove resta Salvatore Gueli. A Messina e Siracusa altre due riconferme, rispettivamente Orazio Micali e Rosalba Panvini; così come a Trapani con Paola Misuraca; a Ragusa con Calogero Rizzuto e ad Agrigento con Gabriella Costantini. Per il resto, andiamo per provincia: Valeria Li Vigni resta a Palazzo Riso, ma riaccoglie il museo di Storia naturale di Terrasini che dirigeva tempo fa. Grosso balzo in avanti lo fa Stefano Biondo che va a dirigere il «Centro regionale per la progettazione e il restauro» che diventa anche per le Scienze naturali e applicate ai beni culturali; Caterina Greco, che aspirava anch'essa alla soprintendenza di Palermo, va invece al Centro regionale Inventario, catalogazione e documentazione di Palermo (ex centro del catalogo); Carlo Pastena resta alla biblioteca regionale. A Catania, Maria Costanza Lentini va alla guida del nuovo polo regionale per i siti culturali che comprende anche il parco archeologico di Catania e della Valle dell'Aci, con Casa-museo di Verga, ma anche con il Museo della ceramica di Caltagirone (che la Lentini ha già diretto in passato) e il museo regionale di Adrano. Carmelo Di Stefano resta alla biblioteca regionale di Catania. Grossi cambiamenti nell'Enne - se: un solo polo regionale accoglie la Villa del Casale e parco archeologico di Morgantina, ma anche il museo archeologico di Aidone (con la Venere, gli argenti, e presto anche la famosa Testa di Ade) e il neonato museo regionale della Villa del Casale. Va tutto sotto la guida di Giovanna Susan, ex direttore del museo di Palazzo Bellomo. A Messina, Maria Amalia Mastelloni resta alla guida dei siti archeologici delle Eolie e del museo Bernabò Brea di Lipari. Vera Greco è in ascesa grande: perché va alla guida del parco archeologico di Naxos, ma soprattutto al Teatro Greco di Taormina, coinvolto nel G7; mentre Caterina Di Giacomo guiderà il nuovo Polo regionale che racchiude i siti culturali della provincia, il museo interdisciplinare di Messina e il museo delle tradizioni silvo-pastorali di Mistretta. Infine Maria Teresa Rodriquez resta alla guida della biblioteca regionale universitaria. A Siracusa Mariella Musumeci guiderà di fatto tutto: i siti e i musei archeologici, dunque il Teatro Antico, il "Paolo Orsi", il parco archeologico di Lentini, e quelli di Eloro e Villa del Tellaro. Al parco archeologico di Segesta è confermata Agata Villa, a Selinunte Enrico Caruso e al Pepoli Luigi Biondo, che guiderà il polo regionale. Nessun cambiamento a Ragusa dove Carmela Bonanno va alla guida del polo regionale che racchiude tutti i siti culturali e i parchi archeologici di Kamarina e Cava d'Ispica. Ad Agrigento, Giuseppe Parello resta alla Valle dei Templi e Giovanna Cassata va sulla poltrona del Polo regionale che racchiude tutto il resto, compreso il museo archeologico e la casa di Pirandello. Chiude Caltanissetta dove alla guida del polo regionale onnicomprensivo (con il parco archeologico di Gela e il museo di Caltanissetta) ci sarà Emanuele Turco.

il sole24ore.it

Chi attesta falsamente la presenza è licenziato senza preavviso

La falsa attestazione della presenza in servizio porta direttamente al licenziamento senza preavviso del dipendente pubblico; si tratta della conferma di una fattispecie sanzionatoria già presente nell'ordinamento. La novità consiste nell'introduzione di un procedimento disciplinare speciale ed "accelerato" riservato ad un comportamento infedele ritenuto particolarmente grave sia per l'opinione pubblica che per l'efficienza stessa della PA. Quello che nel gergo giornalistico viene additato come "furbetto del cartellino", tecnicamente è definito come "falsa attestazione della presenza in servizio". Locuzione che il Governo ha voluto riempire di contenuti specificando che si verifica con qualunque modalità fraudolenta tesa ad ingannare l'amministrazione sull'orario di lavoro o sulla presenza in servizio. Perché scatti la procedura speciale è necessario che l'inganno venga accertato in flagranza ovvero tramite sistemi automatici di sorveglianza o rilevazione delle presenze. Il primo che scopre il fatto, sia esso il responsabile del servizio o l'ufficio per i procedimenti disciplinari, deve immediatamente attivarsi adottando, con lo stesso atto, la sospensione del dipendente e la contestazione degli addebiti. Tempo massimo 48 ore e il dipendente è a casa senza stipendio, fatto salvo l'assegno alimentare pari al 50% del tabellare. Ma il termine è solo ordinatorio e il ritardo non avrà effetti invalidanti sul procedimento disciplinare ma, eventualmente, ne farà partire uno nuovo nei confronti del responsabile (la norma non prevede una specifica sanzione). Al contrario il dirigente verrà licenziato qualora non si attivi nei confronti dell'UPD, non contesti gli addebiti o non sospenda il dipendente senza giustificato motivo. Se l'allontanamento del dipendente in 48 ore ha un effetto mediatico importante, non si deve sottovalutare che una contestazione degli addebiti frettolosa e potenzialmente imprecisa può rischiare di buttare nel cestino l'intero procedimento disciplinare. Sempre nelle 48 ore e con lo stesso atto il dipendente dovrà essere convocato a sua difesa davanti all'UPD non prima di 15 giorni, rinviabili una sola volta al massimo di altri 5. Evidente a tutti l'ossessione per una tempistica "accelerata". In un procedimento ordinario che porti al licenziamento, la contestazione degli addebiti può avvenire entro 40 giorni e la convocazione ha un preavviso minimo di 20. Con lo stesso spirito il licenziamento dovrà avvenire entro 30 giorni dalla contestazione dell'addebito contro i 120 ordinariamente previsti. Ma ancora una volta il termine è indicativo poiché può essere tranquillamente superato ad libitum, salvo garantire il diritto alla difesa da parte del dipendente. Il ritardo non è neppure sanzionabile nei confronti del o dei responsabili. 6/7/2016 Chi attesta falsamente la presenza è licenziato senza preavviso - Il Sole 24 ORE http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2016-06-16/chi-attesta-falsamente-presenza-e-licenzia... 2/2 Licenziato il dipendente il lavoro non è ancora finito perché i fatti dovranno passare al vaglio sia dell'Autorità giudiziaria che della Corte dei Conti. La prima dovrà valutare la sussistenza di fattispecie penalmente rilevanti, mentre ai magistrati contabili spetterà il compito di valutare il danno all'immagine che dovrà tenere in debita considerazione la rilevanza che l'episodio ha avuto sui mezzi di informazione. Se accertato, il danno non potrà comunque essere quantificato in meno di sei mensilità che, tradotto in soldoni, vuol dire, per un impiegato, una somma tra i 10 e i 15.000 euro. 

Agrigentonotizie.it


Regione, valanga di nomine: alla Sovrintendenza torna Gabriella Costantino

Avviata la riforma della pubblica amministrazione della dirigenza regionale anche in provincia di Agrigento. La sovrintendente Caterina Greco è stata trasferita a Palermo.  Alla Sovrintendenza ai beni culturali della città dei Templi torna Gabriella Costantino che, fino a qualche giorno addietro, era il direttore del museo regionale archeologico "Griffo". Giovanna Cassata, invece, va al Polo regionale di Agrigento per i siti culturali con il Museo archeologico di Agrigento e la biblioteca museo "Luigi Pirandello". Dallo scorso primo luglio, la Protezione civile regionale ha accorpato la provincia di Caltanissetta ed Agrigento ed è stato confermato, quale responsabile, l'ingegnere Maurizio Costa.  Definito anche un altro assetto dirigenziale, quello dell'ispettorato Forestale dove rimane Calogero Crapanzano. Work in progress, invece, per quanto riguarda la dirigenza regionale del Genio civile.


Livesicilia.it

COMMISSIONE AMBIENTE Rifiuti, regna il caos 
Audizione urgente all'Ars



"Ho convocato un'audizione urgente per domani in commissione Ambiente e Territorio dell'Ars con l'Assessore Regionale all'energia Vania Contraffatto e il dirigente generale del dipartimento rifiuti Maurizio Pirillo perché, 'sui rifiuti, la confusione sembra regnare sovrana'. Tutto questo, mentre siamo ancora in attesa dell'approvazione da parte della Giunta del ddl sui rifiuti". Lo dice il presidente della commissione Ambiente e Territorio dell'Ars Mariella Maggio (Pd). "Al governo chiederemo delucidazioni sulle notizie stampa che continuano a susseguirsi - prosegue - sulla mappa dei termovalorizzatori e sul numero di impianti da realizzare, insieme a un'analisi costi e benefici sullo smaltimento all'estero dei rifiuti prodotti in Sicilia". "Mentre l'industria del riciclo dei rifiuti, altrove, apre nuovi segmenti di mercato e diventa volano di sviluppo e di opportunità di lavoro - conclude la parlamentare dem -, in Sicilia continua a mancare l'impiantistica di base e nella stragrande maggioranza dei comuni la differenziata è all'anno zero". Oggi su un quotidiano regionale si ipotizzava la realizzazione di cinque termovalotrizzatori a Palermo, Lentini, Sciacca, Castellana Sicula e Campobello di Mazara, ma il presidente della Regione ha detto che al riguardo non c'è ancora niente di deciso e che si prendono in  considerazione anche soluzioni alternative.
"Sappia Crocetta che la Cisl si metterà di traverso, che siamo contro la nomina del presidente della Regione a commissario straordinario per i rifiuti. Il riordino è necessario e urgente e ci auguriamo non serva un commissario. Ma se commissario deve essere, la nomina vada a una personalità terza, esterna alla Regione".
Così Cisl e Fit siciliane in una nota in cui si definisce "gravissimo e irresponsabile lo slittamento in Giunta regionale, per la terza volta, della riforma del sistema dei rifiuti".
"Se i nostri autocompattatori domani saranno lasciati nuovamente dietro ai cancelli della discarica di Catania, porteremo i rifiuti davanti a Palazzo d'Orleans. Crocetta si assuma le responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte improvvisate". Questo l'ultimatum indirizzato a Crocetta dal sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, che ha visto i "suoi" autocompattatori, colmi di rifiuti, bloccati davanti alla discarica di Catania.
Torna a chiedere le dimissioni del presidente della Regione, il M5S: "Crocetta - dice il deputato all'Ars Giampiero Trizzino - ha dimostrato di non essere capace, rendendosi autore solo di scelte scellerate e nulla più: si dimetta. In 4 anni l'emergenza anziché diminuire è aumentata. I Comuni sono letteralmente strozzati dai rifiuti. Scaricare su di loro le responsabilità è pretestuoso. I Comuni sono tenuti a raccogliere i rifiuti; la Regione, invece, deve pianificare le attività di recupero e di smaltimento. La Sicilia, sotto la guida del Pd, in 4 anni, non ha fatto alcun passo in avanti, anzi le condizioni preesistenti si sono addirittura aggravate. La vicenda di Bagheria è emblematica: un Comune dell'area metropolitana di Palermo, costretto ad abbancare rifiuti a Catania. Questa mattina addirittura gli autocompattatori del Comune bagherese hanno trovato i cancelli della discarica chiusi. Ciò vuol dire che Bagheria attualmente è priva delle condizioni minime per la raccolta dei rifiuti".
 

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