GIORNALE D ISICILIA.
Università. È stato eletto ieri
mattina al termine dell'assemblea dei soci su proposta del sindaco
Firetto.
L'ex assessore era stato indicato
anche dal deputato Gallo Cupa, Gaetano Armao è il nuovo presidente.
Nel Consiglio d'amministrazione
siederanno inoltre Giovanni Di Maida, Paolo Minacori e il medico
Giovanni Vaccaro
Gaetano Armao, avvocato ed ex assessore
regionale, è il nuovo presidente del Consorzio universitario della
provincia di Agrigento. È stato eletto stamattina al termine dell'as
- semblea dei soci su proposta del socio di maggioranza, il sindaco
del Comune di Agrigento, Lillo Firetto. Nel Consiglio
d'amministrazione siederanno inoltre: Giovanni Di Maida (vice
presidente riconfermato), Paolo Minacori e Giovanni Vaccaro. Inoltre
Giovanni Patti è stato chiamato a far parte del collegio dei
revisori dei conti. L'elezione del management del Cupa rappresenta
il primo passo per il rilancio dell'attività dell'università
agrigentina dopo la fuoriuscita dell'ex Provincia. Ieri Armao è
stato ad Agrigento per incontrare il sindaco Firetto ed iniziare a
programmare una serie di iniziative per il rilancio del Consorzio.
«Innanzitutto devo capire - ha detto il neo presidente del Cupa -
qual è la situazione dei conti partendo da una analisi finanziaria
dettagliata che tiene conto dell'otti - mo lavoro svolto da chi mi
ha preceduto, Maria Immordino che ha davvero tagliato tutte le spese
superflue ed ha rimesso a posto i conti del Cupa. Ci sono debiti e
crediti pregressi che devo analizzare. Con la professoressa Immordino
concorderemo le modalità per il passaggio di consegne. Ma l'aspetto
che assieme ai soci - aggiunge - ed assieme al Consiglio di
amministrazione dobbiamo sin da subito attenzionare è legato ai
finanziamenti per il sostegno delle attività formative del Polo
universitario. L'ex Provincia si è disimpegnata ma deve ancora far
fronte al debito pregresso. E se ha intenzione di rientrare. Per
questo motivo incontrerò il commissario Roberto Barberi. Infine
incontrerò ufficialmente, nella veste di presidente del Cda del
Cupa, il rettore dell'universi - tà di Palermo, Fabrizio Micari,
che è stato mio compagno di scuola e con il quale ho già in maniera
informale discusso del rapporto tra Polo universitario ed Ateneo di
Palermo. Abbiamo in mente di non avere solo un rapporto esclusivo con
Palermo ma di aprire anche ad altre realtà accademiche che vorranno
investire su questo territorio. Cercheremo una interlocuzione anche
con altre università per ampliare l'offerta formativa». La nomina
del presidente Gaetano Armao, a cui si è arrivati grazie
all'indicazione del socio di maggioranza, cioè il Comune
rappresentato da Lillo Firetto, mette in evidenza come sia passata
per intero la linea di azione politica portata avanti dal deputato
nazionale di Forza Italia, l'onorevole Riccardo Gallo, che è stato
il principale fautore di questa operazione. Ed è proprio da ambienti
di Forza Italia che giunge la soddisfazione per l'elezione di Armao e
del Cda. Il commissario provinciale di Forza Italia di Agrigento,
Vincenzo Giambrone, esprime apprezzamento e condivisione a seguito
della nomina dell' avvocato ed ex assessore regionale, Gaetano
Armao, a presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio
universitario di Agrigento. «Il prestigioso, quanto arduo, incarico
affidato all'avvocato Gaetano Armao, al fianco dei consiglieri Di
Maida, Minacori e Vaccaro - dice Giambrone - testimonia la volontà
politica di porre solide e valenti basi a fondamento del percorso di
riassetto sociale e finanziario del Consorzio universitario
agrigentino, e del suo rilancio nel panorama accademico siciliano, a
favore e a sostegno del diritto allo studio degli agrigentini e non
solo. Le capacità professionali e la lungimiranza del presidente
Armao e dei consiglieri che lo coadiuveranno sono un'ottima
garanzia di fiducia e di prospettiva verso quanti, come Forza Italia,
ritengono l' Università ad Agrigento un valore aggiunto
imprescindibile e irrinunciabile. Augurando un proficuo lavoro al
nuovo Cda del Polo universitario, offriremo la massima collaborazione
per alimentare con costanza il progresso culturale e umano del
territorio, che non può che fondarsi sul Consorzio universitario».
(*PAPI*)
Libero consorzio
Il regolamento sul sito internet
Trasportatori merci per conto terzi.
Un nuovo bando della ex Provincia.
L'ex assessore: Con la professoressa
Immordino concorderemo le modalità per il passaggio di consegne.
L'ex Provincia si è disimpegnata ma deve ancora far fronte al
debito pregresso».
Secondo bando per accedere alla professione
di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei
trasporti nazionali ed internazionali in detto dal Libero consorzio
comunale di Agrigento. Gli interessati potranno presentare, entro
mezzogiorno del 15 luglio le domande. Per consultare il bando di
partecipazione e scaricare il modello di domanda basta collegarsi,
via internet, nella home page del sito del Libero Consorzio Comunale
di Agrigento. Agli esami per il conseguimento dell'idoneità
professionale possono prendere parte i soggetti in possesso dei
seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti
giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un
titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito
di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale ovvero di
avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di
istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame
presso un organismo appositamente autorizzato. I partecipanti devono,
inoltre, avere la residenza anagrafica nella provincia di Agrigento o
in province che hanno stipulato con l'Ente un'apposita convenzione.
Coloro che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di
trasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio
dell'Unione Europea. L'esame verte su due le prove scritte da
svolgersi in un unico giorno per una durata massima, per ogni prova,
di due ore. Per qualsiasi altra informazione in merito agli esami gli
interessati potranno rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo,
Attività Produttive e Trasporti - Ufficio Autotrasporti conto terzi
e Marketing sito alla via Crispi, 46 - Agrigento - responsabile Di
Mauro - tel. 0922/593134 - Fax: 0922- 593133. (*PAPI*)
Lavoratori ex Province «Gestione
disastrosa».
Grido d'allarme delle ex Province
siciliane. Un coro che all'unisono si leva da tutte e nove gli enti
locali isolani. Tutti pronti a dichiarare lo stato di dissesto
economico in caso di mancato intervento da parte della Regione. I
conti sono più che in rosso. E ieri le rappresentanze si sono
ritrovate a Caltanissetta. Alla fine sono state deliberate alcune
iniziative. A cominciare da un altro vertice in programma a Siracusa
per il 15 luglio, quando peraltro i dipendenti dell'ex Provincia
aretusea dovrebbero essere ricevuti dal prefetto perché da tre mesi
sono senza stipendio. «In occasione della seconda riunione
dell'Osservatorio regionale per le Province - ha spiegato il
segretario regionale funzione pubblica della Cisl, Gianfranco Di
Maria - sindacati e delegazioni di lavoratori saremo lì davanti
all'assessorato per un sit-in continuo, che si ripeterà per ogni
riunione. In quella sede - ha aggiunto riferendosi all'Osservatorio
- si dovrà scongiurare il pericolo mobilità e in Sicilia,
peraltro è di difficile applicazione». Indice puntato anche «sulle
nuove funzioni ricevute e tagli di risorse economiche, con a monte un
prelievo forzoso doppio rispetto all'anno precedente, che non
intaccano solo gli stipendi dei dipendenti ma anche i servizi sul
territorio», ha aggiunto Di Maria. Tutti al capezzale delle ex
province morenti. E il vertice nisseno di ieri mattina ha
rappresentato l'occasione per esprimere «il forte disappunto per
la disastrosa condotta da parte del governo regionale nella vicenda
delle ex province e per valutare le azioni di protesta da mettere in
atto per denunciare la grave situazione finanziaria degli enti». Le
stesse firme sindacali sarebbero pronte ad affilare le armi. A
intraprendere pure una linea dura perché il dialogo, fin qui, non
avrebbe prodotto alcun effetto. Tant'è che secondo gli stessi
sindacati la situazione sarebbe ormai al collasso. E cresce la paura.
Salgono allarme e timore per un futuro che pare farsi buio.
«Chiediamo di conoscere il progetto», è l'appello di sindacati e
lavoratori. (*VIF*)
Agrigentonotizie.it
Consorzio universitario, Armao è il
nuovo presidente.
L'ex assessore regionale Gaetano
Armao è il nuovo presidente del consorzio universitario di
Agrigento. E'stato nominato insieme all'intero consiglio di
amministrazione. A far parte del cda sono stati chiamati: Giovanni Di
Maida, il farmacista Paolo Minacori edil medico Giovanni Vaccaro. La
nomina è stata fatta dai componenti dell'assemblea deisoci, alla
quale hanno partecipato anche ilsindaco Calogero Firetto ed il
presidente della Camera di commercio Vittorio Messina. La Regione
nominerà il quinto componente del Cda. Per Vincenzo Giambrone,
commissario provinciale di Forza Italia, "il prestigioso, quanto
arduo, incarico affidato all'avvocato Gaetano Armao, al fianco dei
consiglieri Di Maida, Minacori e Vaccaro, testimonia la volontà
politica di porre solide e valenti basi a fondamento del percorso di
riassetto sociale e finanziario del consorzio universitario
agrigentino, e delsuo rilancio nel panorama accademico siciliano".
livesicilia.it
Rifiuti, vergogna
dell'estate.
Personaggi e interpreti del disastro.
L'esponente
di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto oggi a proposito del disastro
dei rifiuti in Sicilia e della sua gestione da parte dei governi
nazionale e regionale ha parlato di "un teatrino
inaccettabile".
.
Purtroppo, però, a proposito di teatro quella che è stata a lungo
una commedia degli equivoci, per poi trasformarsi in farsa grottesca,
sta ormai assumendo i contorni della tragedia. Quella di un Sicilia
che, come ampiamente previsto da molti mesi, è letteralmente invasa
dai rifiuti. Tra le code chilometriche davanti alla discarica di
Lentini e le strade stracolme di sacchetti di spazzatura, la politica
continua a litigare, giocare a scaricabarile ("ridicoli e
surreali", dice Gianpiero D'Alia, leader dell'Udc che però
sostiene i governi di Roma e Palermo) e arrancare accumulando
ritardi.
Di
"emergenza" in questa tragedia è sbagliato parlare. Visto
che i fatti di questi giorni sono il prevedibilissimo esito di un
processo in corso da anni. Oggi però il teatro impone maschere di
stupore. E reciproci scambi d'accuse. Maestro d'arte in questo è
Rosario Crocetta. La firma sul disastro l'hanno messa i suoi governi.
Ben tre gli assessori che si sono succeduti sulla polveriera dei
rifiuti, nel balletto dei rimpasti: Nicolò Marino, Salvatore Calleri
e Vania Contrafatto. I risultati di cotanto turn over sono sotto gli
occhi di tutti. Un pantano il cui olezzo nauseabondo avvolge
l'Isola.
Il
protagonista assoluto della maleodorante piece teatrale,
Crocetta Rosario da Gela, per mesi ci ha spiegato che avrebbe risolto
lui la faccenda, che
Roma non poteva e non doveva imporre decisioni, che i
termovalorizzatori non si possono fare, e invece sì, o magari ni,
perché in effetti i rifiuti si potrebbero portare all'estero, ma
anche no, e via discorrendo. La colpa è sempre di qualcun altro, di
chi c'era prima, di Orlando, di Faraone, di Catanzaro, o magari del
destino. Il governatore negli ultimi tempi ha trovato un altro
arcinemico. Orlando, appunto, accusato di avere agito da "capopopolo"
per mascherare le sue responsabilità, in particolare quella di
respingere a Bellolampo i rifiuti da altri Comuni. Un problema che si
è risolto oggi, dopo una riunione tra Regione, Comune di Palermo e
Rap, che ha sbloccato la situazione della discarica palermitana.
L'accordo, che dovrà passare da un'ordinanza della Regione,
permetterà ai Comuni della Provincia di conferire a Bellolampo,
uscendo dall'emergenza che ha provocato scenari apocalittici in
questi giorni.
Già,
Leoluca Orlando. Il sindaco oggi ha anche incontrato il governo
nazionale per chiedere un intervento. Anche
lui da tempo va appioppando responsabilità ad altri. A Crocetta, in
primis, certo. E poi ai privati signori delle discariche. A proposito
dei quali Orlando, tirando in ballo espressamente " cosiddetti
confindustriali antimafiosi" ha parlato di "sistema di potere
cianciminiano", con annunciata querela da parte di Confindustria. I
privati come male assoluto nella retorica del sindaco che controlla
Rap e discarica di Bellolampo, anche se il pubblico nella Sicilia del
disastro è tutt'altro che un esempio virtuoso. Basta guardare per
questo ai numeri vergognosi della raccolta differenziata a
Palermo.
La
differenziata, questa sconosciuta.
Il disastro dei numeri di Palermo è in buona compagnia. I sindaci
che oggi si stracciano le vesti perché devono fronteggiare il
disastro sui territori su questo fronte non hanno brillato. Non
tutti, diciamo. Anche i primi cittadini cercano di liberarsi da ogni
ombra di responsabilità. Eppure, nella tragedia del sistema
siciliano dei rifiuti, i sindaci oggi vestono i panni del coro greco,
tra pianti e lamentazioni, sorvolando sul passato, ricordato oggi
dall'ex deputato Pino Apprendi, che ha parlato dei "sindaci seduti
nei consigli di amministrazione degli ex ATO complici, non
disinteressati, della pessima gestione, che li ha portati al
fallimento".
Ma
la colpa, nella tragedia un po' farsa, è sempre di qualcun
altro. Come
ricorda, a proposito di protagonisti, Davide Faraone, che sulla
vicenda duella con Crocetta da un pezzo, attaccando ad alzo zero il
governo regionale, dimenticandosi che l'assessore al ramo, Vania
Contrafatto, è stato messo lì (e tenuto) dalla sua corrente. Anche
se Crocetta pian piano la va esautorando e dai banchi di Ncd e Forza
Italia la si vuole impallinare. Ma già ai tempi della legge
sull'acqua, quando fu inascoltata Cassandra, s'è visto quale
evanescente ascendente eserciti l'assessore sulla politica.
Intanto,
da Roma abbiamo registrato irritazione, preoccupazione, impazienza e
chi più ne ha più ne metta. Lo
spauracchio del commissariamento è apparso e riapparso come uno
spettro, ma ancora si aspetta. E il tempo passa, che è poi il leit
motiv di questo disastro, il passare del tempo senza che nulla cambi.
A partire dalla differenziata, che dovrebbe essere il punto di
partenza per uscire dal disastro. E invece la Sicilia è ormai da
quasi vent'anni in coda alle classifiche nazionali e non migliora.
Tutto finisce in discarica, ingrassando il redditizio business dei
privati, su cui in questi anni si sono affacciate molte ombre. E se
il governo Crocetta è stato accusato di eccessiva morbidezza verso i
privati, il presidente della Regione ora alza la voce, intimando alla
famiglia Catanzaro che gestisce il maxi-impianto di Siculiana di
approntare subito un impianto mobile di trattamento che separi i
rifiuti riciclabili da quelli da smaltire in discarica, altrimenti
"ci penserà la Regione con i poteri sostitutivi". Ci penserà.
Sempre al futuro si parla su questo palcoscenico. Al futuro parlano i
nemici Crocetta e Faraone, al futuro parla il governo nazionale.
Intanto il tempo passa. E la tragedia continua.
scrivolibero.it
Libero
Consorzio Agrigento, il 30 luglio il termine per le domande per il
trasporto scolastico e i servizi di assistenza specialistica per
l'anno scolastico 2015/2016
Dovranno
essere presentate entro il 30 luglio le domande per il trasporto
scolastico e servizi di assistenza specialistica relative all'anno
scolastico 2015/2016. Entro quella data le famiglie degli alunni,
anche con disabilità delle scuole statali e paritarie secondarie di
primo e secondo grado, dovranno consegnare alla Segreteria della
Scuola di appartenenza dello studente la documentazione richiesta.
Sono interessati gli studenti che appartengono a famiglie, in
possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente
(I.S.E.E.), con reddito non superiore ad € 10.632,94 e che non
ricevano o che non abbiano ricevuto nell'anno scolastico 2015/2016
altri analoghi benefici erogati da Amministrazioni pubbliche per le
medesime finalità.
Il
bando con la relativa domanda si trova pubblicato nella home page del
sito dell'ente www.provincia.agrigento.it,
nella sezione primo piano. Riguarda
il servizio di trasporto urbano ed extraurbano per raggiungere la
sede scolastica, anche con riferimento alle particolari esigenze
degli studenti con disabilità. Inoltre il bando è relativo anche ai
servizi di assistenza specialistica, anche attraverso mezzi di
trasporto attrezzati con personale specializzato con riferimento alle
peculiari esigenze di studenti con studenti in condizione di grave
disabilità. Il Libero Consorzio Comunale, sulla base delle domande
pervenute nei termini stabiliti dal bando, provvederà
all'istruttoria delle istanze pervenute, predisponendo la relativa
graduatoria in base alle condizioni economiche e, a parità di
condizioni economiche, in base al requisito della distanza tra
l'abitazione e la scuola frequentata, per gli alunni della scuola
secondaria di secondo grado.