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rassegna stampa del 12 luglio 2016

GIORNALE D ISICILIA.

Università. È stato eletto ieri mattina al termine dell'assemblea dei soci su proposta del sindaco Firetto. L'ex assessore era stato indicato anche dal deputato Gallo Cupa, Gaetano Armao è il nuovo presidente. Nel Consiglio d'amministrazione siederanno inoltre Giovanni Di Maida, Paolo Minacori e il medico Giovanni Vaccaro

Gaetano Armao, avvocato ed ex assessore regionale, è il nuovo presidente del Consorzio universitario della provincia di Agrigento. È stato eletto stamattina al termine dell'as - semblea dei soci su proposta del socio di maggioranza, il sindaco del Comune di Agrigento, Lillo Firetto. Nel Consiglio d'amministrazione siederanno inoltre: Giovanni Di Maida (vice presidente riconfermato), Paolo Minacori e Giovanni Vaccaro. Inoltre Giovanni Patti è stato chiamato a far parte del collegio dei revisori dei conti. L'elezione del management del Cupa rappresenta il primo passo per il rilancio dell'attività dell'università agrigentina dopo la fuoriuscita dell'ex Provincia. Ieri Armao è stato ad Agrigento per incontrare il sindaco Firetto ed iniziare a programmare una serie di iniziative per il rilancio del Consorzio. «Innanzitutto devo capire - ha detto il neo presidente del Cupa - qual è la situazione dei conti partendo da una analisi finanziaria dettagliata che tiene conto dell'otti - mo lavoro svolto da chi mi ha preceduto, Maria Immordino che ha davvero tagliato tutte le spese superflue ed ha rimesso a posto i conti del Cupa. Ci sono debiti e crediti pregressi che devo analizzare. Con la professoressa Immordino concorderemo le modalità per il passaggio di consegne. Ma l'aspetto che assieme ai soci - aggiunge - ed assieme al Consiglio di amministrazione dobbiamo sin da subito attenzionare è legato ai finanziamenti per il sostegno delle attività formative del Polo universitario. L'ex Provincia si è disimpegnata ma deve ancora far fronte al debito pregresso. E se ha intenzione di rientrare. Per questo motivo incontrerò il commissario Roberto Barberi. Infine incontrerò ufficialmente, nella veste di presidente del Cda del Cupa, il rettore dell'universi - tà di Palermo, Fabrizio Micari, che è stato mio compagno di scuola e con il quale ho già in maniera informale discusso del rapporto tra Polo universitario ed Ateneo di Palermo. Abbiamo in mente di non avere solo un rapporto esclusivo con Palermo ma di aprire anche ad altre realtà accademiche che vorranno investire su questo territorio. Cercheremo una interlocuzione anche con altre università per ampliare l'offerta formativa». La nomina del presidente Gaetano Armao, a cui si è arrivati grazie all'indicazione del socio di maggioranza, cioè il Comune rappresentato da Lillo Firetto, mette in evidenza come sia passata per intero la linea di azione politica portata avanti dal deputato nazionale di Forza Italia, l'onorevole Riccardo Gallo, che è stato il principale fautore di questa operazione. Ed è proprio da ambienti di Forza Italia che giunge la soddisfazione per l'elezione di Armao e del Cda. Il commissario provinciale di Forza Italia di Agrigento, Vincenzo Giambrone, esprime apprezzamento e condivisione a seguito della nomina dell' avvocato ed ex assessore regionale, Gaetano Armao, a presidente del Consiglio di amministrazione del Consorzio universitario di Agrigento. «Il prestigioso, quanto arduo, incarico affidato all'avvocato Gaetano Armao, al fianco dei consiglieri Di Maida, Minacori e Vaccaro - dice Giambrone - testimonia la volontà politica di porre solide e valenti basi a fondamento del percorso di riassetto sociale e finanziario del Consorzio universitario agrigentino, e del suo rilancio nel panorama accademico siciliano, a favore e a sostegno del diritto allo studio degli agrigentini e non solo. Le capacità professionali e la lungimiranza del presidente Armao e dei consiglieri che lo coadiuveranno sono un'ottima garanzia di fiducia e di prospettiva verso quanti, come Forza Italia, ritengono l' Università ad Agrigento un valore aggiunto imprescindibile e irrinunciabile. Augurando un proficuo lavoro al nuovo Cda del Polo universitario, offriremo la massima collaborazione per alimentare con costanza il progresso culturale e umano del territorio, che non può che fondarsi sul Consorzio universitario». (*PAPI*)

Libero consorzio Il regolamento sul sito internet Trasportatori merci per conto terzi.
 Un nuovo bando della ex Provincia.

L'ex assessore: Con la professoressa Immordino concorderemo le modalità per il passaggio di consegne. L'ex Provincia si è disimpegnata ma deve ancora far fronte al debito pregresso».
 Secondo bando per accedere alla professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali in detto dal Libero consorzio comunale di Agrigento. Gli interessati potranno presentare, entro mezzogiorno del 15 luglio le domande. Per consultare il bando di partecipazione e scaricare il modello di domanda basta collegarsi, via internet, nella home page del sito del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Agli esami per il conseguimento dell'idoneità professionale possono prendere parte i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: maggiore età, non essere interdetti giudizialmente, non essere inabilitati, essere in possesso di un titolo di studio di istruzione superiore di secondo grado a seguito di corso di durata triennale, quadriennale o quinquennale ovvero di avere assolto all'obbligo scolastico e superato un corso di istruzione di secondo grado o un corso di preparazione all'esame presso un organismo appositamente autorizzato. I partecipanti devono, inoltre, avere la residenza anagrafica nella provincia di Agrigento o in province che hanno stipulato con l'Ente un'apposita convenzione. Coloro che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di trasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea. L'esame verte su due le prove scritte da svolgersi in un unico giorno per una durata massima, per ogni prova, di due ore. Per qualsiasi altra informazione in merito agli esami gli interessati potranno rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo, Attività Produttive e Trasporti - Ufficio Autotrasporti conto terzi e Marketing sito alla via Crispi, 46 - Agrigento - responsabile Di Mauro - tel. 0922/593134 - Fax: 0922- 593133. (*PAPI*)


Lavoratori ex Province «Gestione disastrosa».

Grido d'allarme delle ex Province siciliane. Un coro che all'unisono si leva da tutte e nove gli enti locali isolani. Tutti pronti a dichiarare lo stato di dissesto economico in caso di mancato intervento da parte della Regione. I conti sono più che in rosso. E ieri le rappresentanze si sono ritrovate a Caltanissetta. Alla fine sono state deliberate alcune iniziative. A cominciare da un altro vertice in programma a Siracusa per il 15 luglio, quando peraltro i dipendenti dell'ex Provincia aretusea dovrebbero essere ricevuti dal prefetto perché da tre mesi sono senza stipendio. «In occasione della seconda riunione dell'Osservatorio regionale per le Province - ha spiegato il segretario regionale funzione pubblica della Cisl, Gianfranco Di Maria - sindacati e delegazioni di lavoratori saremo lì davanti all'assessorato per un sit-in continuo, che si ripeterà per ogni riunione. In quella sede - ha aggiunto riferendosi all'Osservatorio - si dovrà scongiurare il pericolo mobilità e in Sicilia, peraltro è di difficile applicazione». Indice puntato anche «sulle nuove funzioni ricevute e tagli di risorse economiche, con a monte un prelievo forzoso doppio rispetto all'anno precedente, che non intaccano solo gli stipendi dei dipendenti ma anche i servizi sul territorio», ha aggiunto Di Maria. Tutti al capezzale delle ex province morenti. E il vertice nisseno di ieri mattina ha rappresentato l'occasione per esprimere «il forte disappunto per la disastrosa condotta da parte del governo regionale nella vicenda delle ex province e per valutare le azioni di protesta da mettere in atto per denunciare la grave situazione finanziaria degli enti». Le stesse firme sindacali sarebbero pronte ad affilare le armi. A intraprendere pure una linea dura perché il dialogo, fin qui, non avrebbe prodotto alcun effetto. Tant'è che secondo gli stessi sindacati la situazione sarebbe ormai al collasso. E cresce la paura. Salgono allarme e timore per un futuro che pare farsi buio. «Chiediamo di conoscere il progetto», è l'appello di sindacati e lavoratori. (*VIF*)

Agrigentonotizie.it Consorzio universitario, Armao è il nuovo presidente.
L'ex assessore regionale Gaetano Armao è il nuovo presidente del consorzio universitario di Agrigento. E'stato nominato insieme all'intero consiglio di amministrazione. A far parte del cda sono stati chiamati: Giovanni Di Maida, il farmacista Paolo Minacori edil medico Giovanni Vaccaro. La nomina è stata fatta dai componenti dell'assemblea deisoci, alla quale hanno partecipato anche ilsindaco Calogero Firetto ed il presidente della Camera di commercio Vittorio Messina. La Regione nominerà il quinto componente del Cda. Per Vincenzo Giambrone, commissario provinciale di Forza Italia, "il prestigioso, quanto arduo, incarico affidato all'avvocato Gaetano Armao, al fianco dei consiglieri Di Maida, Minacori e Vaccaro, testimonia la volontà politica di porre solide e valenti basi a fondamento del percorso di riassetto sociale e finanziario del consorzio universitario agrigentino, e delsuo rilancio nel panorama accademico siciliano".


livesicilia.it Rifiuti, vergogna dell'estate.
Personaggi e interpreti del disastro.

L'esponente di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto oggi a proposito del disastro dei rifiuti in Sicilia e della sua gestione da parte dei governi nazionale e regionale ha parlato di "un teatrino inaccettabile".
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Purtroppo, però, a proposito di teatro quella che è stata a lungo una commedia degli equivoci, per poi trasformarsi in farsa grottesca, sta ormai assumendo i contorni della tragedia. Quella di un Sicilia che, come ampiamente previsto da molti mesi, è letteralmente invasa dai rifiuti. Tra le code chilometriche davanti alla discarica di Lentini e le strade stracolme di sacchetti di spazzatura, la politica continua a litigare, giocare a scaricabarile ("ridicoli e surreali", dice Gianpiero D'Alia, leader dell'Udc che però sostiene i governi di Roma e Palermo) e arrancare accumulando ritardi.
Di "emergenza" in questa tragedia è sbagliato parlare. Visto che i fatti di questi giorni sono il prevedibilissimo esito di un processo in corso da anni. Oggi però il teatro impone maschere di stupore. E reciproci scambi d'accuse. Maestro d'arte in questo è Rosario Crocetta. La firma sul disastro l'hanno messa i suoi governi. Ben tre gli assessori che si sono succeduti sulla polveriera dei rifiuti, nel balletto dei rimpasti: Nicolò Marino, Salvatore Calleri e Vania Contrafatto. I risultati di cotanto turn over sono sotto gli occhi di tutti. Un pantano il cui olezzo nauseabondo avvolge l'Isola.

Il protagonista assoluto della maleodorante piece teatrale, Crocetta Rosario da Gela, per mesi ci ha spiegato che avrebbe risolto lui la faccenda, che Roma non poteva e non doveva imporre decisioni, che i termovalorizzatori non si possono fare, e invece sì, o magari ni, perché in effetti i rifiuti si potrebbero portare all'estero, ma anche no, e via discorrendo. La colpa è sempre di qualcun altro, di chi c'era prima, di Orlando, di Faraone, di Catanzaro, o magari del destino. Il governatore negli ultimi tempi ha trovato un altro arcinemico. Orlando, appunto, accusato di avere agito da "capopopolo" per mascherare le sue responsabilità, in particolare quella di respingere a Bellolampo i rifiuti da altri Comuni. Un problema che si è risolto oggi, dopo una riunione tra Regione, Comune di Palermo e Rap, che ha sbloccato la situazione della discarica palermitana. L'accordo, che dovrà passare da un'ordinanza della Regione, permetterà ai Comuni della Provincia di conferire a Bellolampo, uscendo dall'emergenza che ha provocato scenari apocalittici in questi giorni.

Già, Leoluca Orlando. Il sindaco oggi ha anche incontrato il governo nazionale per chiedere un intervento. Anche lui da tempo va appioppando responsabilità ad altri. A Crocetta, in primis, certo. E poi ai privati signori delle discariche. A proposito dei quali Orlando, tirando in ballo espressamente " cosiddetti confindustriali antimafiosi" ha parlato di "sistema di potere cianciminiano", con annunciata querela da parte di Confindustria. I privati come male assoluto nella retorica del sindaco che controlla Rap e discarica di Bellolampo, anche se il pubblico nella Sicilia del disastro è tutt'altro che un esempio virtuoso. Basta guardare per questo ai numeri vergognosi della raccolta differenziata a Palermo.

La differenziata, questa sconosciuta. Il disastro dei numeri di Palermo è in buona compagnia. I sindaci che oggi si stracciano le vesti perché devono fronteggiare il disastro sui territori su questo fronte non hanno brillato. Non tutti, diciamo. Anche i primi cittadini cercano di liberarsi da ogni ombra di responsabilità. Eppure, nella tragedia del sistema siciliano dei rifiuti, i sindaci oggi vestono i panni del coro greco, tra pianti e lamentazioni, sorvolando sul passato, ricordato oggi dall'ex deputato Pino Apprendi, che ha parlato dei "sindaci seduti nei consigli di amministrazione degli ex ATO complici, non disinteressati, della pessima gestione, che li ha portati al fallimento".

Ma la colpa, nella tragedia un po' farsa, è sempre di qualcun altro. Come ricorda, a proposito di protagonisti, Davide Faraone, che sulla vicenda duella con Crocetta da un pezzo, attaccando ad alzo zero il governo regionale, dimenticandosi che l'assessore al ramo, Vania Contrafatto, è stato messo lì (e tenuto) dalla sua corrente. Anche se Crocetta pian piano la va esautorando e dai banchi di Ncd e Forza Italia la si vuole impallinare. Ma già ai tempi della legge sull'acqua, quando fu inascoltata Cassandra, s'è visto quale evanescente ascendente eserciti l'assessore sulla politica.

Intanto, da Roma abbiamo registrato irritazione, preoccupazione, impazienza e chi più ne ha più ne metta. Lo spauracchio del commissariamento è apparso e riapparso come uno spettro, ma ancora si aspetta. E il tempo passa, che è poi il leit motiv di questo disastro, il passare del tempo senza che nulla cambi. A partire dalla differenziata, che dovrebbe essere il punto di partenza per uscire dal disastro. E invece la Sicilia è ormai da quasi vent'anni in coda alle classifiche nazionali e non migliora. Tutto finisce in discarica, ingrassando il redditizio business dei privati, su cui in questi anni si sono affacciate molte ombre. E se il governo Crocetta è stato accusato di eccessiva morbidezza verso i privati, il presidente della Regione ora alza la voce, intimando alla famiglia Catanzaro che gestisce il maxi-impianto di Siculiana di approntare subito un impianto mobile di trattamento che separi i rifiuti riciclabili da quelli da smaltire in discarica, altrimenti "ci penserà la Regione con i poteri sostitutivi". Ci penserà. Sempre al futuro si parla su questo palcoscenico. Al futuro parlano i nemici Crocetta e Faraone, al futuro parla il governo nazionale. Intanto il tempo passa. E la tragedia continua.

scrivolibero.it


Libero Consorzio Agrigento, il 30 luglio il termine per le domande per il trasporto scolastico e i servizi di assistenza specialistica per l'anno scolastico 2015/2016
Dovranno essere presentate entro il 30 luglio le domande per il trasporto scolastico e servizi di assistenza specialistica relative all'anno scolastico 2015/2016. Entro quella data le famiglie degli alunni, anche con disabilità delle scuole statali e paritarie secondarie di primo e secondo grado, dovranno consegnare alla Segreteria della Scuola di appartenenza dello studente la documentazione richiesta. Sono interessati gli studenti che appartengono a famiglie, in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.), con reddito non superiore ad € 10.632,94 e che non ricevano o che non abbiano ricevuto nell'anno scolastico 2015/2016 altri analoghi benefici erogati da Amministrazioni pubbliche per le medesime finalità.
Il bando con la relativa domanda si trova pubblicato nella home page del sito dell'ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione primo piano. Riguarda il servizio di trasporto urbano ed extraurbano per raggiungere la sede scolastica, anche con riferimento alle particolari esigenze degli studenti con disabilità. Inoltre il bando è relativo anche ai servizi di assistenza specialistica, anche attraverso mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato con riferimento alle peculiari esigenze di studenti con studenti in condizione di grave disabilità. Il Libero Consorzio Comunale, sulla base delle domande pervenute nei termini stabiliti dal bando, provvederà all'istruttoria delle istanze pervenute, predisponendo la relativa graduatoria in base alle condizioni economiche e, a parità di condizioni economiche, in base al requisito della distanza tra l'abitazione e la scuola frequentata, per gli alunni della scuola secondaria di secondo grado.

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