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rassegna stampa del 23-24-25 luglio 2016

GIORNALE DI SICILIA

Sabato 23 luglio 2016

Rifiuti, tagli ai Comuni che non pagano gli Ato
Il governo affiderà la raccolta alla Protezione civile che porterà l'immondizia in un deposito a Castelvetrano
Riccardo Vescovo
palermo
L'emergenza rifiuti sarà superata con una raccolta straordinaria gestita dalla Protezione civile che per qualche giorno si sostituirà ai sindaci, noleggerà i mezzi da ditte private e toglierà l'immondizia che si trova sulle strade di diversi Comuni siciliani. I rifiuti saranno portati in un'apposita area a Castelvetrano, dove verranno trattati e smaltiti in discarica a poco a poco. Il problema è che la struttura non era utilizzabile a causa della crisi economica della società proprietaria, l'Ato Belice Ambiente guidato da Sonia Alfano, che ha i conti pignorati anche a causa dei debiti non pagati dai Comuni. Così il presidente Rosario Crocetta e l'assessore Vania Contrafatto hanno usato il pugno duro: La Regione destinerà direttamente alle società di gestione una parte dei trasferimenti che vanno annualmente ai sindaci. Per il 2016 ci sono ancora in ballo quasi 300 milioni. È stata dunque accantonata l'ipotesi che era stata discussa al ministero dell'Ambiente di portare i rifiuti in altre regioni. Già il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, aveva dato la sua disponibilità ad accogliere e incenerire quasi 20 mila tonnellate di rifiuti. L'operazione avrebbe però richiesto troppo tempo oltre che dei costi non indifferenti stimati in almeno 5 milioni, ma in diversi Comuni la situazione è insostenibile a causa di circa 4 mila tonnellate di rifiuti ancora in strada. Raccoglierli però significava rallentare la gestione quotidiana creando una nuova emergenza. Le discariche dell'Isola, da Siculiana a Gela passando per Bellolampo, pur essendo in grado adesso di smaltire tutti i rifiuti prodotti quotidianamente, non sono in grado di smaltire l'arretrato. Nell'incontro di giovedì col ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, si era aperta la possibilità di portare tutto in Piemonte. E ieri dalla Regione Piemonte assicuravano di avere inviato l'ok all'accordo tramite posta elettronica certificata (l'equivalente di una raccomandata). Dalla Regione, dicono da Torino, non è però arrivata risposta, anche perchè gli uffici regionali nel frattempo avevano trovato un'altra soluzione, probabilmente meno costosa. La giunta regionale ha infatti autorizzato la Protezione civile siciliana guidata da Lillo Foti «a supportare le strutture locali pubbliche, fornendo i mezzi necessari a svolgere l'attività, provvedendo eventualmente anche al nolo dei mezzi stessi, nei limiti previsti dalla legge per somma urgenza». In sostanza una sorta di «commissariamento» dei sindaci ma solo nella raccolta straordinaria dei rifiuti arretrati in strada, con la possibilità di rivolgersi a ditte private per noleggiare i mezzi adatti. I rifiuti saranno trasferiti in quello che tecnicamente si chiama «deposito preliminare e transitorio» capace di accogliere circa duemila tonnellate e situato presso il Polo tecnologico di contrada Airone, a Castelvetrano. «L'impianto - spiega Crocetta - è sicuro, rispetta tutte le indicazioni di legge». Il sito accoglierà da domani prima di tutto i rifiuti della provincia di Trapani quantificati sulle mille tonnellate, poi qqelli dei Comuni agrigentini e altri della provincia di Palermo. «Riusciremo a ripulire le strade con le nostre forze e risparmiando» assicura Crocetta, che darà il via libera all'operazione che coinvolgerà i Comuni che avevano già dato comunicazione dei problemi nelle strade. Nel frattempo la gestione ordinaria sarà ulteriormente facilitata dal via libera a un impianto di trattamento presso una discarica situata a Melilli, provincia di Siracusa, che consentirà di accogliere altre 300 tonnellate al giorno di rifiuti. Per il dipartimento regionale guidato da Maurizio Pirillo dunque l'emergenza sembra superata. Si apre adesso una nuova fase, quella legata alla normalizzazione di un sistema che per evitare nuove emergenze dovrà spingere al massimo la raccolta differenziata nei Comuni e potenziare l'impiantistica per ridurre i rifiuti da conferire in discarica.

Summer school. Oltre trenta le candidature
Turismo, iniziano lunedì le giornate di formazione
I
niziano lunedì, i sei giorni di formazione intensiva dedicati al turismo e al futuro del settore, con particolare riguardo ai beni culturali, con diverse esperienze sul campo al Parco archeologico della Valle dei Templi, a Farm Cultural Park, al Mudia- Museo Diocesano di Agrigento, al Giardino della Kolymbethra e al Museo Petix di Milena. La Summer School è proposta da A.R.Tu', Associazione Ricercatori Turismo, con l'Università degli Studi di Catania, CoopCulture, il Distretto Turistico Valle dei Templi, l'Ente Parco e Cultural Park e vedrà coinvolti docenti universitari, esperti del settore, operatori culturali e testimonial. Al momento inoltre, sono 33 le candidature per concorrere alle borse di studio messe in palio per partecipare alla Summer School. Quattro persone sono state selezionate secondo i criteri stabiliti. Diverse candidature sono pervenute da fuori Distretto, da Milano, Parma, Firenze, e dalla vicina Racalmuto, e quindi non è stato possibile ammetterle. Ai candidati non ammessi che risiedono nell'area Distrettuale è stata offerta una contribuzione del 50% alla quota di iscrizione, che sarà a carico del Distretto uristico. 

Igiene urbana. A Sciacca una nuova ordinanza per gli esercizi commerciali. Ma continuano i roghi
Rifiuti, i Comuni spingono sulla differenziata
Per fronteggiare l'emergenza dell'ultimo mese e prevenire analoghe situazioni future, molti comuni dell'agrigentino, stanno accellerando le procedure per incrementare la raccolta differenziata, così come previsto dalle nuove disposizioni di legge. A Sciacca, ad esempio, è stata emessa ieri una nuova ordinanza per le attività commerciali per il conferimento dei rifiuti urbani e azioni immediate per l'avvio della raccolta differenziata nel territorio comunale. Ristoranti, bar, trattorie, pizzerie e strutture alberghiere, ricadenti all'interno dell'anello del centro storico, delimitato tra la via Licata, piazza Marconi, via Conzo, piazza Carmine, via Incisa, piazza Mariano Rossi, corso Vittorio Emanuele e piazza Saverio Friscia, dovranno rispettare le modalità di raccolta differenziata porta a porta. Sciacca ha ottenuto un aumento, da 38 a 60 tonnellate, del quantitativo di rifiuti che può conferire giornalmente in discarica. Una forte accelerazione alla raccolta differenziata è arrivata anche a Ribera dove si pntare a migliorare il dato attuale, che è del 35 per cento. A Menfi istituiti punti di raccolta anche nelle località balneari. Il centro belicino sta per superare il 50 per cento della differenziata. Più di quindici cassonetti sono stati dati alle fiamme nella notte tra giovedì e venerdì a Canicattì. A prendere fuoco, ovviamente, oltre ai contenitori sono stati anche i cumuli di rifiuti che si trovano ormai da giorni sui marciapiedi delle strade cittadine. I roghi si sono verificati in via Guicciardini, Inghilterra , Resistenza ed in alcune strade del centro storico. Nel primo caso sono andati in fiamme cinque cassonetti, altrettanti in via Inghilterra e tre in via Resistenza mentre diversi altri sono stati dati alle fiamme nel centro storico. I roghi, per i quali appare scontata la matrice dolosa, si sono tutti autoestinti. I responsabili del cantiere canicattinese che si occupa del servizio di igiene - ambientale hanno sporto denuncia ai Vigili Urbani che hanno avviato le indagini. In particolare, per il rogo di via Inghilterra, un fondamentale aiuto arriverà dalla visione delle immagini registrate da una telecamera del sistema di videosorveglianza comunale che si trova proprio in prossimità del luogo dove erano sistemati i cassonetti. A Palma di Montechiaro, data, anche se ieri la città è stata ripulita completamente, dal punto di vista dei rifiuti rimane un fronte caldo. Non si sa, infatti, se oggi sarà possibile per gli autocompattatori palmesi conferire nella discarica di Lentini, perciò c'è il rischio che i cassonetti tornino ad essere stracolmi. Va decisamente meglio, invece, a Licata. Qui, grazie all'ordinanza del sindaco Angelo Cambiano  che stabilisce il conferimento momentaneo in "scarrabili", nell'attesa che tornino gli autocompattatori vuoti, di fatto i cassonetti non sono mai pieni. 


Domenica 24 luglio 2016

Giustizia. Domani si insedia nel Nisseno Amedeo Bertone, nella città dei Templi Renato Di Natale dal primo agosto sarà in pensione, ma già da ieri l'ufficio guidato da Ignazio Fonzo
Caltanissetta ed Agrigento, cambi al vertice delle procure
Cambio al vertice nelle Procure di Caltanissetta e Agrigento. Si insedierà domani il nuovo procuratore capo di Caltanissetta Amedeo Bertone. La cerimonia, con l'udienza di immissione in possesso del ruolo, è in programma alle 11 nell'aula magna del palazzo di giustizia di via Libertà. Il magistrato ha già prestato servizio a Caltanissetta come procuratore aggiunto, occupandosi di indagini importanti a cominciare da quelle sulle stragi di mafia del '92; adesso prende il posto lasciato libero da Sergio Lari, nominato un anno fa procuratore generale a Caltanissetta. In questi mesi a capo della procura nissena è stato chiamato, nella veste di facente funzione, l'aggiunto Lia Sava. Il ritorno di Bertone a Caltanissetta è frutto di un voto a maggioranza da parte del plenum del Consiglio superiore della magistratura, con 17 preferenze ottenute a fronte delle sei andate a Marcello Viola, procuratore a Trapani, che gli ha conteso la poltrona negli uffici giudiziari che stanno ancora coordinando importanti indagini sulle stragi di mafia del '92 e delicatissime inchieste tuttora in corso. Ad Agrigento, intanto, ha già lasciato il suo ufficio il procuratore capo Renato Di Natale, che va in pensione il primo di agosto. La Procura agrigentina, già da ieri, è nelle mani dell'aggiunto  Ignazio Fonzo in attesa dell'insediamento del nuovo procuratore capo di Agrigento già designato all'unanimità dalla quinta commissione dal Csm, Luigi Patronaggio, che  si insedierà a settembre. Per il magistrato, che lascia l'incarico di sostituto procuratore generale a Palermo, si tratta di un ritorno nella città dei templi  dove negli anni passati è stato già capo dell'ufficio Gip e presidente dello storico maxi processo antimafia Akragas. «Rivolgo un messaggio di grande affetto e di grande simpatia al  nuovo procuratore, un magistrato di cui conosco le particolari qualità professionali », ha detto Di Natale formulando l'augurio di buon lavoro al nuovo procuratore e ricordandogli quanto sia «estremamente difficile lavorare in questo territorio».
La Procura continua ad essere oberata di lavoro anche per via della continua emergenza immigrazione  che costringe ad aprire numerosi fascicoli d'inchiesta contribuendo notevolmente ad intasare gli uffici giudiziari.  Lo stesso procuratore Renato Di Natale è l'aggiunto Ignazio Fonzo  hanno più volte ribadito la necessità di depenalizzare il reato di «immigrazione clandestina», spesso nstaurando un confronto serrato con il governo  azionale che ha accolto l'appello,ma ancora non ha approvato la legge di modifica. Negli ultimi tempi la Procura agrigentina ha aperto dei fronti caldi sul tema delle demolizioni degli immobili abusivi: in questi giorni a Licata, poi continueranno a Palma di  Montechiaro e a Favara. Le ruspe hanno già abbattuto gli ecomostri alla Scala dei Turchi di Realmonte e nella zona del parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. (*CAGI*)  

Niente bagnini a mare
Esposto alla Procura
Noi con Salvini. «Il servizio è previsto dalla legge»
Un esposto scritto sulla mancata attivazione di un servizio di sicurezza e tutela della salute dei cittadini che frequentano le spiagge agrigentine e stabilito per legge è stato inviato alla Procura della Repubblica di Agrigento. L'espo - sto, porta la firma del coordinamento provinciale del movimento «Noi con salvini» guidato da Giuseppe di Rosa che lo scorso 10 luglio, aveva diffidato l'amministra - zione Firetto ad applicare, entro una settimana, la legge regionale n.17 del 98 in materia. Il coordinamento provinciale di Noi Con Salvini stigmatizza il comportamento della Giunta e del sindaco Firetto ma anche del Consiglio. «Rimaniamo sbigottiti - scrive Di Rosa - dal comportamento anticostituzionale dell'in - tero consiglio comunale con a capo la presidente Catalano alla quale chiediamo fermamente un sussulto di dignità nella difesa dei diritti dei cittadini agrigentini che non meritano di essere lasciati in balia di un sindaco che non amministra ma che fa solo campagna elettorale ed anche maldestra».

Lunedì 25 luglio

Resta l'emergenza. Da Agrigento a Santa Margherita Belice, da Porto Empedocle a Sciacca ci sono zone nelle quali i cumuli rimangono ancora per strada
Rifiuti, un'altra domenica «difficile»
Da Agrigento a Santa Margherita Belice, da Porto Empedocle a Sciacca ci sono zone nelle quali i rifiuti rimangono ancora per strada. E' stata un'altra domenica difficile sul fronte dell'emer - genza rifiuti e ormai le amministrazioni locali, ottenuto un aumento della quota giornaliera da poter conferire in discarica, hanno capito che l'obiettivo è l'au -  ento della differenziata. A Ribera in due settimane la percentuale della raccolta differenziata, nelle  località balneari di Seccagrande e Borgo Bonsignore, è schizzata dal 35 al 70 per cento. Dal primo agosto raccolta porta a porta in tutta Ribera. A Sciacca, anche ieri, volontari in azione per stimolare la gente a fare la differenziata. E' il gruppo di Sciacca Pulita, guidato da Rino Marinello e Piera Catanzaro, che svolge una vasta attività di sensibilizzazione e che ha piazzato banchetti al mercato di San Michele. E pure la chiesa scende in campo per la differenziata. "Ho parlato con don Stefano Nastasi - dice l'assessore alla Sanità di Sciacca, Gaetano Cognata - e mi ha assicurato che a giorni mi organizza un incontro con altri parroci per spiegare la differenziata". Giuseppe Dimino, commissario della Sogeir, la società, in liquidazione, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in 17 Comuni dell'Agrigentino, guarda agli aspetti positivi: "Oggi i dati dell'umido sono confortanti - dice - e tanti amici mi hanno riferito che in città si parla di differenziata". Luci e ombre, però, a Sciacca, sulla differenziata perché vicino a bar, pub e pizzerie, attività per le quali c'è un'apposita ordinanza riguardante la differenziata, anche ieri mattina si vedevano sacchi neri pieni di rifiuti. "La gente - dice Piera Catanzaro, di Sciacca Pulita - sta cominciando a recepire il messaggio. Devo dire che rispetto a una settimana fa qualche passo avanti è stato compiuto". Ogni giorno in più che passa senza una soluzione piena del problema equivale, però, a un notevole danno d'immagine nelle località turistiche. A Sciacca in alcune strade di accesso al mare ci sono cumuli di rifiuti. A Menfi già da una settimana sono operative le aree di conferimento delle frazioni differenziate di rifiuti lungo la fascia costiera. I punti di raccolta, delimitati, videosorvegliati e presidiati, sono fruibili quotidianamente, ma soltanto dalle 19 alle 22. Quattro aree sono ubicate, in contrada Fiori, lungo via dei Pioppi, due a Porto Palo ed una in contrada Cipollazzo. L'attivazione delle  aree ha comportato l'eliminazione di tutti i contenitori di rifiuti presenti nelle aree costiere. "Si tratta di una misura di emergenza - dice il sindaco, Vincenzo Lotà - che mira a minimizzare la quantità di rifiuti indifferenziati e che è  volta a rispondere alle criticità cheil sistema di smaltimento di rifiuti sta manifestando su tutto il territorio regionale. Per questo invitiamo a cittadinanza a prendere attentamente visione del vademecum predisposto nel quale si chiariscono le modalità di conferimento dei rifiuti ed il sistema di sanzioni che la Polizia Locale potrà elevare". (*GP)

23 luglio - sabato

Sicilia24h

"Rifiuti", si naviga a vista
Altra giornata di tentativi di rimedio, a testimonianza che in Sicilia contro i sacchetti dell' immondizia in strada si naviga a vista. E Crocetta, il presidente della Regione, navigando, è stato folgorato dall' idea di mobilitare la Protezione civile. E così, penna in pugno, come tra Totò, Peppino e la lettera, la presidenza della Regione ha scritto e diffuso : "In considerazione della grave situazione igienico sanitaria creatasi in diversi comuni siciliani a causa della mancata raccolta dei rifiuti per alcuni giorni, e dovendo procedere alla rimozione dei rifiuti dalle aree urbane, per evitare danni alla salute pubblica e provvedere al deposito transitorio finalizzato al trattamento e al conferimento dei rifiuti, la Giunta di governo ha autorizzato la Protezione civile regionale a supportare le strutture locali pubbliche, fornendo i mezzi necessari a svolgere l'attività, provvedendo eventualmente anche al nolo dei mezzi stessi, nei limiti previsti dalla legge per somma urgenza". Il punto ? No, solo una virgola, e il Governo siciliano prosegue così : "Considerato che alcune Srr e Ato non sono in grado di operare per il mancato pagamento da parte di alcuni Comuni delle somme relative ai servizi, determinando una situazione gravissima sia per quanto riguarda il personale che i mezzi a disposizione, l'assessorato Enti locali, su richiesta dell'assessorato all'Energia, è autorizzato a trattenere una parte dei trasferimenti ai Comuni da destinare direttamente a Srr e Ato per superare le situazioni emergenziali di alcuni territori". Adesso davvero punto. E se non dovesse bastare, anche se si ritiene che basti, ma è sempre meglio attendersi che non basterà perché al momento non è bastato nulla, è pronto un piano B, così per almeno due giorni non sarà necessario spremersi per ricercare altri rimedi. Dunque, la Regione Sicilia è pronta a spedire i suoi rifiuti in Piemonte. Il ministero dell' Ambiente sarebbe mediatore della trattativa, e il Piemonte sarebbe disposto ad accogliere la spazzatura siciliana. Punto ? No, anche dalla Toscana (no, non ridete, non è una barzelletta)...anche dalla Toscana vi è disponibilità a ricevere i rifiuti siciliani. Ok, bene, almeno fino a lunedì, martedì il governo regionale navigherà serenamente. Poi bisognerà escogitare altro.

La sicilia

IERI POMERIGGIO LA FIRMA
Agrigento entra nella governance sulla mobilità
Si punta a un collegamento diretto con Palermo e Trapani.

Anche Agrigento è entrata a far parte del progetto di Governance" per la promozione e lo sviluppo della mobilità sostenibile. delle infrastrutture. dei trasporti e della logistica di persone e merci, pro mosso dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando. nella cosiddetta Area Vasta della Sicilia Occidentale.
Ieri pomeriggio, in una delle sale dell'ex Convento del Carmine di Marsala, il sindaco della Città dei templi, Calogero Firetto, ha sottoscritto l'intesa assieme ad altri sindaci, che sostengono « progetto e l'istituito Tavolo Tecnico Parteneriale che ha di fatto anche lo scopo di valorizzare le attività culturali ed il turismo quali fattori di crescita economica del territorio di riferimento.
tra i soggetti coinvolti nel protocollo d'intesa, che per il momento interessa un territorio compreso tra Termini Imerese e Agrigento. ci sono anche i ministeri delle infrastrutture e dei Tra sporti e dell'Ambiente, l'Ancì, le due società che gestiscono gli aeroporti di Palermo e Trapani (Gesap e Airgest) e la Regione Siciliana.
Al Tavolo tecnico che ha compiti di monitoraggio, indirizzo e controllo negli ambiti delle infrastrutture, mobilità. turismo, cultura e scuola, il sindaco Firetto ha portato una serie di proposte: in particolare, alla società Princewarwaterhouse Coopers Advisory che sta dirigendo il progetto per conto della Regione in tema di trasporti, e che sta raccogliendo gli obiettivi da inserire nel Piano dei Tra sporti Regionale in prossima approvazione, è stato chiesto di considerare come prioritari la velocizzazione della tratta ferroviaria Agrigento-Palermo. con un treno diretto veloce rapace di percorrere la distanza in onora e 15-20 minuti, con il prosieguo tino alla fermata dello scalo aeroportuale il completamento della metropolitana leggera Aragona-Porto Empedocle e Agrigento bassa- Agrigento centrale, oltreché la realizzazione di uno snodo di interscambio con il trasporto su gomma in prossimità di un'ampia area di sosta della Stazione Bassa, il dragaggio dei porto ritenuto indispensabile per favorire le tappe delle più importanti navi da crociera, e infine la realizzazione di un'aviosuperficie nell'area di Agrigento. L'inserimento nel Piano regionale dei Trasporti è uno dei presupposti perchè poi il tavolo tecnico prosegua l'attività con (approntare progetti e avanzare istanze all' Europea per ottenere i finanzia menti e per poter accedere ai fondi della programmazione 2024—2020. La firma apposta ieri è propedeutica alla possibilità di accesso alle risorse perché rientra in una pianificazione che è parte di un'unica strategia terrItoriale, che è proprio quella di area vasta della Sicilia Occidentale. Il Ministero dell'Ambiente, in particolare, ha in programma sulla mobilità sostenibile di utilizzare fondi su progetti di ampio respiro e ciò coincide con i principi sanciti dal protocollo.

24 luglio - domenica

LA SICILIA

LIBERO CONSORZIO
Firetto probabile primo presidente.
Libero consorzio di Agrigento, per la presidenza si vota l'11 settembre. O forse no. E' l'unico candidato "eletto" (in tutti i sensi) potrebbe essere il sindaco Lillo Firetto. O forse no.
Nella lunghissima "farsa" della riforma delle ex Province, in fatti. la Regione nei giorni scorsi ha tentato un — goffo — passo avanti, al quale però dovrà seguire nel breve periodo un passo indietro.
Sì, perché se il decreto dì indizione delle elezioni di secondo livello è stato pubblicato, è probabile che a questo seguirà una proroga. Prima di rendere operativa la legge, infatti, bisognerà votare all'Ars le modifiche volute dal Governo nazionale per avvicinare, quanto più è possibile, lì disegno alla riforma Delrio. Proprio tra queste modifiche, ci dice qualche sindaco, potrebbe
essere inserita la possibilità per i sindaci dei comuni capoluogo di ottenere la presidenza
dei Liberi consorzi come già avviene in pratica per le città metropolitane. Idee in libertà, al momento, prive di sostegni non solo giuridici, ma anche di riscontro effettivo. Più concreto è il problema di dare pari rappresentatività anche ai comuni le cui amministrazioni si sono insediate a giugno: questi, infatti, sono primi ad aver subito il taglio dei consiglieri comunali eletti e rischiano. quindi. Di essere discriminati rispetto agli altri centri di pari popolazione. Favara, Porto Empedocle,
Canicattì e Montevago, infatti, hanno perso per strada un numero importante di rappresentanti, che andrebbe quindi garantire a questi centri una minore incidenza numerica. Un insieme di cose che contribuisce a sostenere le tesi di coloro i quali non credono che, anche questa volta. si vada realmente al voto. Così cercare sindaci potenzialmente interessati a dire si, mi candido è un esercizio inutile, mentre si moltiplicano le defezioni tra coloro che, pure in una prima fase, sembravano interessati a tentare la sorte.
Unico finora a non essersi spostato da questa volontà è stato il primo cittadino di Agrigento che ha sempre invocato una sorta di manifesto destino affinché il sindaco del capoluogo ricopra
- l di presidente dell'ex Provincia.
Ad ogni modo, stando at decreto, le operazioni dovrebbero svolgersi dalle 8 alle 22 del settembre. Quindi, se questa rimarrà l'ipotesi, entro l'undici agosto dovranno essere pubblicati gli elettori tutti i consiglieri comunali e i sindaci del territorio) ed entro il 21 agosto bisognerà presentare le candidature.
Tre gli organi, ad oggi. I presidente—che può essere eletto tra sindaci e consiglieri comunali incarica -il Consiglio del Libero consorzio (dove dovrebbero trovare spazio 12 componenti) e- letti e l'assemblea, che è il plenum della rappresentanza degli Enti. Per la guida dei Liberi consorzi non sarà prevista alcuna indennità.
G.SCH.

SARÀ LANCIATA AD AGOSTO DAL DIPARTIMENTO RECIONALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
App per segnalare incendi e dissesto del territorio.
GIUSEPPE BIANCA
PALERMO. Un'applicazione che sia in grado di segnalare situazioni di rischio nel territorio della regione siciliana. Dagli incendi, al rischio idrogeologico, alla presenza di livelli eccessivi di amianto. La sta predisponendo il Dipartimento della protezione civile siciliana come confermato stesso responsabile Calogero Foti "Ad agosto sarà nella disponibilità di tutti i cittadini. Si scarica gratuitamente su tutti i sistemi operativi dei cellulari e serve a responsabilizzare la gente. All'utente verrà chiesto di effettuare La registrazione, condizione essenziale è che sia aperto nel dispositivo il posizionamento, per consentire una verifica incrociata che garantisca che non ci si trovi n presenza di un mitomane che ci venga inviata almeno una foto attraverso l'applicazione'.
Sta entrando inoltre a pieno funzionamento la piattaforma Gecos che mette in condivisione una serie di dati che riguardano qualunque tipologia dì rischio. Nel geoportale saranno contenute una serie di notizie con individuazione delle zone del territorio che presentano un grado di pericolosità differenziato. L'emergenza-incendi in Sicilia è solo attenuata, ma senza una prevenzione compiuta e strut turale il rischio di tornare in balia delle circostanze negative rimane alto come conferma lo stesso Foti: "Stiamo perfezionando sempre di più il concetto di Piano che definisce lo scenario di rischio ed una serie di procedure per capire chi deve fare cosa. Ad una azione deve essere associato un nome di chi fa l'azione".
Una considerevole attenzione va estesa anche a- gli interventi struttura ed alle opere che possono mitigare il rischio nel caso degli incendi ad esempio un viale tagliafuoco , ribadisce Fot che annuncia che da qui a dicembre verrà rivoluzionata la sala operativa: "Si sta creando a regime uno strumento che rende il contrasto più efficace. Per alcune questioni non è un problema di organico e neanche di fondi. Quello che a noi manca è un corretto approccio al problema".


25 luglio - lunedì

GLI ORGANI POLITICI. Il costo di amministratori e consiglieri provinciali si aggirava globalmente intorno ai 2,5 milioni l'anno .
Ma il vero spreco non stava negli stipendi della casta
CATANIA. Ma alla fine di questa lunga storia delle Province (o quasi fatti tutti i conti che riguardano organizzazione, logistica, affitti, resta un grande interrogativo legato alle Province che sono state abolite quanto merlo sotto aspetto politico: quanto costava la casta? Aboliti gli organi istituzionali, le ex Province regionali hanno [ sui costi che il Siepe individua con i codi ce 1325, ovvero spese relative alle "Indennità di carica ai componenti de Consiglio provinciale, della giunta, del presidente, dell'Organo di revisione economico finanziario e dai compensI relativi a tutte e funzioni di carica", come le commissioni, i gettoni di presenza e i rimborsi, questi ultimi evidenziati con una rilevazione a parte.
Ma attenzione, quello che agli occhi dei cittadini sembra un in- verecondo spreco di denaro, tra dotto in cifre vale mediamente circa 2,5 milioni Fanno (circa 15% del totale delle spese) fino a 15 giugno del 2013, giorno in cui so no decaduti tutti mandati dei rappresentanti dei cittadini eletti democraticamente.
Insomma, come era del resto abbondantemente prevedibile semplicemente dando un'occhiata ai conti ai bilanci ufficiali, non erano tanto gli organi politici a pesare, quanto le strutture.
A Catania il Consiglio provinciale aveva 46 consiglieri, la giunta era composta dal presidente e 9 assessori. # Palermo oltre al presidente con la giunta di 12 assessori, c'erano 55 consiglieri A Messina gli eletti erano 45 e la giunta era composta dal presidente e da 15 assessori. Dal 2014 in poi sono subentrati commissari nominati da Regione, per ognuno dei tre l'indennità di carica non ha mai superato i 188 mila euro l'anno. Crocetta aveva stimato complessivamente un risparmio di circa 10,3 milioni di euro su scala regionale abolendo i 9 presidenti di Provincia e 355 consiglieri.
MISSIONE IMPOSSIBILE
Finiti i politici, cessati anche i viaggi e le trasferte Istituzionali, che alle casse provinciali sono Costate in anno anche 450 mila euro, è il caso del 2010 a Catania, con commissari straordinari le spese sì sarebbero dovute azzera re, Palermo nel 2015 ha speso quasi 30 mila curo contro i 9 mila. Dell'anno precedente. Catania e passata dai 32 mila euro del 2014 ai 9.364,12 del 2015. Curioso, In vece, Come il commissario d Messina sia riuscito a spendere 51 mila euro nel 2014 e 43 mila euro nel 2015 in missioni e rimborsi spese viaggi (codice 1330 Siope).
L. CIL.

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