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rassegna stampa del 3 Agosto 2016

Giornale di Sicilia

Si cambia discarica, da oggi si va a Melilli.
Si cambia di nuovo. Da oggi, mercoledì 3 agosto, gli autocompattatori di Agrigento avranno una nuova discarica per il conferimento dei rifiuti. Ed è, se si poteva immaginare possibile, addirittura più lontana rispetto a quella di Lentini. Si tratta dell'impianto di Melilli in provincia di Siracusa gestita da Cisma Ambiente. La notizia si è appresa nel tardo pomeriggio di ieri, lasciando abbastanza sorpresi sia le aziende che il sindaco Firetto che la stessa Catanzaro. La novità è arrivata al termine di una giornata convulsa, caratterizzata anche da un'inutile attesa per gli autisti degli autocompattatori di Iseda, Sea e Seap, che hanno aspettato invano, per ore, di potere entrare nella discarica di Siculiana. Per loro, i cancelli sono rimasti chiusi per «una questione formale», come ha spiegato il Gruppo Catanzaro che gestisce l'impianto. Una questione formale, legata alle modalità di trattamento e trasferimento dei rifiuti su cui Catanzaro aveva fatto delle precise richieste che non sono state autorizzate dalla Regione. Poi la novità di Melilli che avrà costi e elevati come e più di Lentini. Sempre ieri, non era andata meglio, sempre per questo problema formale, ai mezzi di Canicattì, Favara, Campobello, Lampedusa, Raffadali, Licata e Palma di Montechiaro. Da oggi andranno a Siculiana i rifiuti di Aragona, Camastra, Cammarata, Casteltermini, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Montallegro, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Realmonte, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Siculiana, Lampedusa e Linosa, Raffadali. Per tutto il pomeriggio le ditte avevano atteso che il Dipartimento rifiuti desse a Catanzaro le risposte che aspettava, una sorta di atto di indirizzo su come comportarsi rispetto al trattamento e al successivo trasferimento dei rifiuti a Lentini per i comuni, come Agrigento, che sono interessati al piano di conferimento che prevede sia Siculiana che Coda di Volpe. Poi la notizia che per Agrigento, e verosimilmente per altri comuni interessati da questo «doppio binario», di dovere andare a Melilli e probabilmente di appoggiarsi ad una centrale di trasferenza. A Lentini continuano ad andare Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Ribera, Sambuca, San Biagio Platani, S. Margherita Belice, S. Stefano Quisquina, Sciacca e Villafranca Sicula. Intanto, ieri è stato nominato un nuovo commissario straordinario, Salvatore Gueli, unico per tutti gli Ato rifiuti della provincia di Agrigento. Gueli è un funzionario regionale come Giuseppe Dimino che ha guidato, in un periodo di emergenza, l'Ato di Sciacca e che adesso tornerà ad occuparsi, alla Regione, di pesca. «Accetto la decisione che è stata assunta - dice Dimino - ma fare scaricare a Lentini comuni molto vicini alla discarica di Siculiana aumenta i costi i termini economici e direi anche ambientali. Mi auguro che questa decisione venga rivista dalla Regione ». «È alquanto inaccettabile tutto ciò - rilancia il sindaco di Ribera, Carmelo Pace - appunto per questo i 17 sindaci, appartenenti alla Sogeir, critichiamo fortemente tale azione e ci autoconvochiamo giovedì 11 presso l'assessorato di riferimento ». Stupore viene espresso anche dal sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola. Nel centro termale c'è una discarica, quella di Salinella-Saraceno, ma che deve essere dotata di trattamento biologico meccanizzato per essere riaperta e ci vorranno alcuni mesi.


Porto Empedocle, oggi terzo giorno con i rifiuti per strada.

Terzo giorno di stop per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a Porto Empedocle. La vertenza infatti, non si è ancora sbloccata nonostante l'in - contro svoltosi nella tarda mattinata di ieri tra il sindaco Ida Carmina e i rappresentanti delle aziende dell'Associazione temporanea di imprese. «Il sindaco -ha spiegato Giancarlo Alongi di Iseda - ha detto di avere tutte le intenzioni per trovare quanto prima i soldi necessari per riprendere il mantenimento degli impegni presi in sede di firma del piano di rientro. Noi non possiamo fare altro che prenderne atto e ringraziarla per l'impegno che sta mettendo anche in considerazione della difficile situazione economica dell'Ente, ma non possiamo riprendere il servizio perchè abbiamo anticipato già sette mesi di servizio e nostro malgrado al momento, non siamo nelle condizioni di andare avanti». La città di Camilleri sta dunque sprofondando, ogni giorno di più in un baratro da cui sembra difficile uscire. Si teme una nuova emergenza igienico sanitaria che in pieno agosto verrebbe accelerata dalle alte temperature di questi giorni e dall'allarme dovuto ai piromani che continuano ad appiccare il fuoco ai cassonetti e alle discariche via via si formano in molte zone della città marinara. A ribadire in cosa consiste il credito che le imprese vantano nei confronti del comune, è l'impresa capofila dell'Ati, Icos. «Ad oggi - spiega l'amministra - tore delegato di Icos Giuseppe Gaglio - siamo creditori delle mensilità di gennaio, febbraio, marzo, maggio, giugno e luglio che va a scadere mentre il personale ha già avuto corrisposte le mensilità di gennaio e febbraio. In merito ai crediti pregressi, L'impegno assunto da questa amministrazione comunale, consisteva nel ripianare i debiti con le nostre aziende mediate il pagamento di 8 rate mensili che includevano il mese corrente più il 50 per cento di una mensilità pregressa. Entro il 15 luglio scorso, l'amministrazione avrebbe dovuto corrispondere il 50 per cento della mensilità di gennaio 2016 oltre al corrispettivo del mese di maggio. Come ci si può ancora chiedere di anticipare somme di migliaia e migliaia di euro al giorno se non vengono date garanzie sul pagamento del lavoro che viene effettuato giornalmente? Siamo felici che il sindaco di Porto Empedocle ci abbia voluto incontrare anche se noi avevamo scritto al Comune lo scorso 25 luglio, ma l'interlocuzione su una vertenza così delicata va fondata sul mantenimento degli impegni presi col piano di rientro. Tutto il resto - conclude Gaglio - sono soltanto belle parole".

Aggiudicato il servizio di salvataggio in mare

Ad estate inoltrata. Gli arenili che vanno dalla zona del Caos a contrada Zingarello saranno «presidiati» dai bagnini: appalto alla ditta «Mediterranea Mdo»
La ditta aggiudicataria, adesso, c'è. E' "La Mediterranea Mdo" che ha offerto un ribasso dello 0,50 per cento, arrivando, dunque, ad un importo netto di aggiudicazione di 23.264,19 euro. Si tratta però, naturalmente, di una aggiudicazione provvisoria. «Qualora dovessero emergere irregolarità- hanno scritto nell'atto di aggiudicazione del Comune di Agrigento - che inficiano il  ossesso dei requisiti generali comprovati dalla documentazioneprodotta, si procederà alla revoca dell'affidamento del serviz». Un "tradizionale" ritardo, visto che siamo già ad agosto, - e nonostante le molteplici, agguerrite, polemiche - anche quest'anno il pericolo è scampato: il servizio di salvataggio e vigilanzanelle spiagge libere del litorale Agrigento ci sarà. Lunedì, la procedura negoziata e l'affidamento del servizio. Appena due le ditte che avevanofatto un'offerta. La società cooperativa "Ulisse", che ha offerto un ribasso, dello 0,1 per cento, si è, dunque, piazzata seconda. Seppur in ritardo, dunque, gli arenili che vanno della zona del Caos a contrada Zingarello saranno "presidiati" dai bagnini. La legge regionale, istitutiva del servizio, prevede normalmente un tempo minimo di 60 giorni. Ad Agrigento, il servizio durerà un mese scarso. Ad occuparsi anche del bando per il servizio di monitoraggio e salvataggio, ad opera dei bagnini, è stato l'assessore comunale competente Francesco Miccichè. Il servizio verrà garantito, intanto, con i soldi del Comune. La spesa per il servizio, in linea teorica, dovrebbe essere così ripartita: un terzo a carico della Regione, un terzo a carico dell'ex Provincia regionale ed un terzo a carico di palazzo dei Giganti. Anche quest'anno, però, ci sono gravi difficoltà economiche. Basti pensare al caso della mancanza di fondi del Libero consorzio comunale. Il Comune doveva, però, necessariamente garantire il servizio. Nelle scorse settimane il coordinamento provinciale del movimento "Noi con Salvini" aveva anche trasmesso alla Procura un esposto contro l'amministrazione comunale per la mancata attivazione del servizio. E già il 10 luglio il movimento aveva fatto una lettera di diffida con la quale chiedeva "entro e non oltre 7 giorni l'immediata applicazione della legge regionale numero 17 del 1998". Lo scorso anno, del servizio di vigilanza e salvataggio si iniziò a parlare dopo la metà di giugno. Nel 2014, invece, il servizio venne aggiudicato a fine luglio. In ritardo, dunque, rispetto all'effettiva frequentazione degli arenili da parte dei bagnanti. A palazzo dei Giganti si è, comunque, cercato di fare in fretta e di far collimare - nonostante le polemiche politiche e gli esposti - le esigenze burocratiche ed economiche con l'estate balneare. La ditta che si è aggiudicata l'appalto dovrà occuparsi della gestione delle postazioni previste al viale Delle Dune e a Zingarello, laddove non vi siano stabilimenti balneari. Anche per questo 2016, dovrebbero essere 16 complessivamente i bagnini che dovrebbero entrare in servizio. (*CR*)

LA SICILIA
POTREBBERO SLITTARE TRA OTTOBRE E NOVEMBRE Rischio-rinvio per le elezioni dei liberi consorzi. PALERMO. Potrebbero slittare - dall'i di ottobre al 30 di novembre - le elezioni di secondo grado per eleggere presidenti dei Liberi consorzi comunali e le assemblee degli stessi Liberi consorzi comunali e quelle delle Città metropolitane. I s metropolitani, per legge, coincidono con i sindaci di Palermo. Catania e Messina.
Le elezioni degli organi dei nuovi enti una serie di rinvii, secondo la legge in vigore, le elezioni dovrebbero svolgersi entro il 30 settembre. L alle Autonomie locali, Luisa Lantieri, di concerto con il presidente della regione, Rosario Crocetta, ha già indetto la consultazione di secondo grado per il prossimo 9 settembre. Pertanto, tutti gli adempimenti preparatori (liste, accordi tra partiti, ecc.) avrebbero dovuto essere compiuti durante i giòrni di Ferragosto. Per evitare ciò, ieri la commissione Affari istituzionali, presieduta da Salvatore Cascio, ha approvato un disegno di legge stralcio che prevede il rinvio delle elezioni (voteranno solo i sindaci ed i consiglieri comunali)in una domenica compresa nel periodo che va dall'1 ottobre al 30 novembre, non essendo stata presa in considerazione la pro posta di un rinvio di sole due settimane. Sarà la conferenza dei capigruppo, a stabilire se iscrivere il ddl stralcio all'ordine del giorno. Altrimenti, si voterà il 9 settembre.
L.M.

EX PROVINCIA REGIONALE Giardino botanico ok con lo «sconto». Nell'era in cui tutte le amministrazioni pubbliche si vantano di risparmiare di qua e di la, non poteva mancare all'appello il Libero Consorzio comunale di Agrigento, ovvero l'ex Provincia regionale. E' infatti di alcuni giorni fa la presa d'atto ufficiale, pubblicata sull'albo pretorio dell'ente, del risparmio decisamente corposo compiuto per la riqualificazione del Giardino Botanico di via Demetra ad Agrigento. Un intervento per il quale era stata preventivata una somma di oltre 450 mila euro e che alla fine si è «contenuta» in 340.940, 86 euro. Un motivo d'orgoglio dunque per il Libero consorzio e per chi ha firmato tale presa d'atto sul risparmio, ovvero il responsabile unico del procedimento l'agronomo Giovanni Alletto. Ma non finisce qui. Sempre all'insegna del massimo orgoglio nell'evidenziare i denari fatti risparmiare all'ente, nella stessa determinazione dirigenziale di presa d'atto delle spese sostenute per sistemare il Giardino Botanico si ricorda anche un risparmio di appena 8 euro e 25 centesimi rispetto ai 340, 949,11 che si era ipotizzato di spendere. Da evidenziare come l'opera di riqualificazione del Giardino Botanico sia stata effettuata dalla ditta «Vivai del sole» di Marsala.

TURISMO Nascono nuovi B&B. Continua il lavoro del Settore Promozione Turistica del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella classificazione di nuove strutture ricettive in provincia di Agrigento. I nuovi Bed and Breakfast, per 72 nuovi posti letto, vanno dunque ad aumentare ulteriormente la disponibilità in provincia, in particolare nei Comuni di Licata, Realmonte, Favara e Agrigento, migliorando l'offerta turistica complessiva. Le nuove strutture ricettive sono: B&B Villa Maiolica", ad Agrigento in via Novaro n.3, Tre Stelle, 2 camere e 3 posti letto; B&B "Al Mare", ad Agrigento in De Chirico n. 8, Tre Stelle 1 camera e 2 posti letto: B&B "La Finestra sul teatro", ad Agrigento in via Barone n. 10, Tre Stelle, 3 camere e 10 posti letto; B&B "Le stanze dello Scirocco", ad Agrigento in via Vullo n.1, Tre Stelle, 2 camere e 7 posti letto; B&B "Parco dei Templi ", ad Agrigento in Contrada Penino n. 11, Tre Stelle, 3 camere e 6 posti letto; B&B "Bellavista", a Licata, in contrada Montesole, una Stella. 2 camere e 5 posti letto; B&B "Buenos Aires", a Licata, in via Buenos Aires n. 4, Una Stella, 1 camera e 2 posti letto; B&B "Il Porto" , a Licata in via Maggiore La Villa n. 27, Tre Stelle, 3 camere e 6 posti letto; B&B "Il Conte", a Licata in via Caduti in guerra n, 107, Una Stella, 1 camera e 2 posti letto; B&B Monterosso , a Realmonte in Contrada Monterosso via Giallonardo i 66, Tre Stelle, 3 camere e 6 posti letto: B&B "La casa di Carlo", a Realmonte in Contrada Punta Grande SP. n. 30, Tre Stelle, I camera e 4 posti letto; B&B "Easy Dream", a Favara in via Aldo Moro n. 234/A, Tre Stelle, 2 camere e 3 posti letto; B&B Villa Alba Sunrise", a Favara in Contrada Crocca, Tre Stelle, 4 camere e 8 posti letto.

Crocetta: «Emergenza superata»
E nomina i commissari delle Srr
Il sistema conta su Otto discariche con impianti di biostabilizzazione
PALERMO Con il ritorno di 20 Comuni su 43 dell'Agrigentino nella discarica di Siculiana e da venerdì della maggior parte dei centri del Palermitano a Bellolampo, nel breve-medio periodo non dovrebbero esserci più problemi per il conferimento dei rifiuti in Sicilia, Il sistema può contare su atto di scariche con impianti di biostabilizzazione. Tanto che, a detta del governatore Rosario Crocetta, assurdo continuare a parlare di crisi dei rifiuti. Chiedetevi piuttosto. caso per caso, per quale ragione qualche Comune è sporco. Nei prossimi 15 giorni attive- remo l'impiantistica su Enna, Castelvetrano e Sciacca per avere margini sufficienti nel caso in cui qualche di scaricava da insofferenza».Adesso, ha aggiunto, non esiste più alibi per nessuno". Parole che sono il preludio a una nuova presa di posizione sull'export dei rifiuti definita una procedura "immorale", salvo in caso di emergenza». «Sin dall'inizio — ha sottolineato Crocetta — ho detto a tutti che il trasferimento dei rifiuti fuori dall'Isola sarebbe stato molto più difficile della risoluzione in loco dell'emergenza. Non dobbiamo scaricare su altre regioni i nostri problemi, la questione rifiuti va affrontata in Sicilia. Dopo aver varato il nuovo piano dei conferimenti (e relativa liberalizzazione dei quantitativi che ogni comune potrà portare in discarica), il presi dente della Regione ha messo mano alla governance del settore rifiuti, Lo ha fatto nominando i commissari straordinari delle Srr (Società per la regolamentazione dei rifiuti), enti che devono subentrare agli Ato Salvatore Cocina è stato nominato a capo delle Srr di Catania (Area metropolitana, Provincia Nord e Sud); Francesco Mannone alle Srr di Palermo (Area metropolitana, Provincia Este Ovest); Ettore Ragusa alle Srr di Messina (Area metropolitana e Provincia), più quella delle Isole Eolie; Enrico Vella alle Srr di Caltanissetta (Provincia Nord e Sud): Totò Gueli alle Srr di Agrigento (Provincia Est e Ovest): Sonia Alfano alla Srr di Enna e alla Srr Trapanì Sud; Gaspare Noto alla Srr Trapani Nord: Nicola Russo alle Srr di Siracusa e Ragusa, Rispetto ai precedenti commissari, sono state accentrate su un'unica fi gura sia le responsabilità dei piani d'ambito e delle dotazioni Organiche sia la gestione della raccolta. La nuova raffica di nomine ha pure un risvolto politico, in quanto segna una linea di demarcazione netta con l'assessore al ramo Vania Contrafatto (vicina al sottosegretario Faraone). Nominando alle Srr uomini di sua fiducia, ma soprattutto concentrando tutto nelle sue mani, Crocetta ha tenuto a debita di stanza la Contrafatto. Una seconda lettura sulle ultime decisioni del governatore è arrivata dai sindacati: per Dionisio Giordano, segretario regionale Fit-Cisl Ambiente, «togliendo ai sindaci i poteri in materia di rifiuti, che aveva assegnato conlalegge3 del 2013, Crocetta è tornato sui suoi passi. Auspichiamo ora il passaggio dei lavoratori dagli Ato alle Srr per dare reale avvio alla riforma del settore. Nessuno ha più alibi, a partire dallo stesso Crocetta che a col pi di ordinanze ha concentrato il ciclo dei rifiuti sotto la sua egida». Il presidente "con delega ai rifiuti"— che ieri ha riferito in commissione nazionale Antimafia anomalie e presunti sabotaggi sulla raccolta dell'immondizia — dalla prossima settimana spingerà l'acceleratore sulla differenziata; «Non si può lavorare solo con le discariche. Serve immediatamente o n'impiantistica alternativa. La crisi è servita a potenziare le strutture, a conferire in modo legale, senza deroghe e nel rispetto dell'ambiente. Spero che da oggi si passi alla fase della responsabilità collettiva e della collaborazione.. Riferimento ai grillini siciliani, che hanno sostenuto il no" del sindaco dì Torino, Chiara Appendino, all'invio dei rifiuti in Piemonte: «In momenti particolari — ha concluso Crocetta —deve scattare la solidarietà ringrazio Chiamparino per la serietà solidale con la quale ha affrontato i fatti; ringrazio un po' meno chi si è opposto, non comprendendo che la partita era meramente emergenziale. Mi riferisco al MSS, che ha scelto la solidarietà di partito rispetta alla solidarietà che avrebbe dovuto avere nei confronti della Sicilia».

Fidest.wordpress

Sicilia: Su liberi consorzi regione nel caos.

 "Sui liberi consorzi dei Comuni, la Regione continua a non smentirsi per incapacità e approssimazione: una legge presentata come la soluzione di tutti i mali e che, grazie all'ardire del legislatore, si è trasformata in assurdità con le sembianze della burla e soprattutto che ha causato danni non indifferenti ai territori".
Lo afferma Nino Minardo, deputato di Area popolare, riferendosi alla continua confusione che regna attorno all'argomento ex Province.
"La ciliegina sulla torta è il voto del prossimo 11 settembre: anche in questo caso non si sa come organizzare le elezioni, perché ancora non si è capito per chi si voterà e quanto varrà la propria preferenza, punto fondamentale, soprattutto per i Comuni che hanno visto i cambi in amministrazione con l'ultima tornata elettorale e che, di conseguenza, hanno meno consiglieri rispetto a chi non è stato coinvolto nelle ultime amministrative. Da più parti, infatti, si invoca il rinvio di queste elezioni con le conseguenze che tutti sappiamo: ancora commissariamento e stallo totale dei servizi di cui hanno stretta competenza i liberi Consorzi; mi riferisco alle scuole, alla manutenzione stradale ordinaria e straordinaria, ai servizi socio-assistenziali necessari ai cittadini per i quali non si danno da tempo risposte concrete". "I danni creati per la mancanza di rappresentanze istituzionali sono inenarrabili - prosegue Minardo - e l'esempio più palese è quello della ex provincia regionale di Ragusa, commissariata da 4 anni; status che non ha prodotto nulla, nemmeno gli sprechi si sono arginati, anzi si è speso tanto in sostanziosi stipendi dirigenziali senza che la collettività abbia avuto qualcosa in cambio. Eppure il libero consorzio, come pubblicizzato dal Governatore Crocetta, avrebbe dovuto esprimere e sintetizzare gli interessi delle collettività territoriali e l'indirizzo politico degli amministratori locali. Un ente intermedio al territorio ed ai cittadini rendendo il processo decisionale più rapido ed efficiente. Un ente "fantasma" sarebbe meglio definirlo, che non ha dato nessuna spinta verso l'innovazione e nella lotta agli sprechi". "E' uno dei peggiori 'pastrocchi' della storia della Sicilia, conclude Minardo, il cui risultato finale è la gestione caotica frutto di inettitudine governativa".

Cronache parlamentari Siciliane


Ars, ok a testo unico edilizia senza sanatoria
Recepisce circa 130 norme nazionali

L'Ars ha approvato oggi il recepimento del testo unico sull'edilizia con 60 favorevoli e un contrario, Giovani Greco (Pds Mpa). La legge, composta da 30 articoli, recepisce circa 130 norme. Tutti i gruppi si sono detti soddisfatti del testo, qualche distinguo solo sul tanto discusso "emendamento Fazio". Il Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone ha comunicato in aula le motivazioni di inammissibilità della norma presentata da Girolamo Fazio (Misto), da molti definito "sanatoria", sulle costruzioni realizzate nella fascia costiera dei 150 metri dalla riva. In un articolo a parte potete consultare le motivazioni integrali dell'inammissibilità lette in aula dal Presidente Ardizzone. Motivazioni ampiamente contestate in un lungo intervento dallo stesso Fazio.
Approvate anche le mozioni 589 (Rafforzamento interventi nel settore scolastico, a firma di Mariella Maggio del Pd ed altri) e 592 (Piano straordinario di mobilità territoriale e professionale per l'anno scolastico 2016-2017, a firma di Cancelleri del M5S ed altri).
In aula si è discusso su quali disegni di legge affrontare prima della pausa estiva, prevista per il 10 agosto. Diversi i disegni di legge già esitati dalle commissioni, tra questi la legge elettorale per i comuni e la proroga dei commissari dei Liberi consorzi per consentire di spostare le elezioni da settembre a novembre. Dopo i numerosi interventi di deputati, il Presidente Ardizzone ha comunicato che domani, mercoledì 3 agosto, una nuova Conferenza dei capigruppo deciderà quali dei tanti ddl affrontare. Ardizzone ha informato l'aula che anche il governo sollecita la trattazione di due testi, quello sui trasferimenti alle province e quello sulle partecipate.
A seguito delle dimissioni del neo sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo (lista Musumeci), domani intanto si riunirà la Commissione Verifica Poteri che dovrà valutare i requisiti di eleggibilità del subentrante. Il primo dei non eletti è l'ex consigliere provinciale catanese Alfio Barbagallo. Se quest'ultimo non dovesse aderire al gruppo Lista Musumeci, il gruppo verrà sciolto perchè composto da soli due deputati, Santi Formica e Nello Musumeci.
I lavori sono stati infine rinviati a domani, mercoledì 3 agosto alle ore 16.


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