1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2016 » Settembre » 13 » rassegna stampa del 13 settembre 2016
 

rassegna stampa del 13 settembre 2016

GIORNALE DI SICILIA

emergenza lavoro
L'uscita sarà più conveniente per le categorie disagiate, per chi ha perso il lavoro ed esaurito gli ammortizzatori sociali
Pensioni, c'è l'accordo: chi ha 63 anni godrà dell'anticipo di 3 anni e 7 mesi
Intesa tra governo e sindacati: ci sarà più flessibilità

Alessia Tagliacozzo
ROMA
L'Ape, l'anticipo pensionistico potrà essere chiesto dall'anno prossimo  a partire dai 63 anni di età, quindi fino a 3 anni e sette mesi prima del raggiungimento della pensione di vecchiaia (per gli uomini, le donne la raggiungono ancora l'anno prossimo a 65 anni e 7 mesi). Questa flessibilità - secondo quanto emerso dall'incontro che si è tenuto ieri tra Governo e sindacati - sarà molto conveniente per le categorie disagiate, come coloro che a pochi anni dalla pensione hanno persoil lavoro e esaurito tutti gli ammortizzatori sociali, ma potrebbe essere molto costosa, fino al 25% dell'importo della pensione secondo alcune stime, per coloro che volontariamente decidono di lasciare il lavoro e non appartengono a nessuna delle categorie che il Governo deciderà di proteggere come, appunto i disoccupati, i precoci e i lavoratori impegnati in attività usuranti. La sperimentazione per l'Ape dovrebbe durare due anni, ovvero nel 2017 e 2018. La stima sulla rata di restituzione del prestito fino al 25% dell'importo della pensione deriva dal calcolo sulla restituzione netta (oltre il 16% in caso di tre anni di anticipo) maggiorata del tasso di interesse e del premio assicurativo. La percentuale può arrivare fino al 25% dell'importo di pensione se si considera un'uscita anticipata fino a tre anni e sette mesi. La percentuale così alta dipende dal fatto che nel caso di anticipo di tre anni e sette mesi si prende la pensione per quasi un quarto in più anche in termini di tempo. L'incontro «politico» con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sulla materia previdenziale in vista dell'inserimento delle misure in manovra è fissato per il 21 settembre ma ieri si sono comunque delineati i principali interventi confermando anche l'intenzione del Governo di intervenire sulle pensioni basse. Lo strumento sarà quello dell'estensione della platea della «somma aggiuntiva», la cosiddetta quattordicesima, a coloro che hanno redditi personali complessivi inferiori a 1.000 euro al mese (due volte il minimo) rispetto ai 750 euro attuali. Potrebbe esserci anche un lieve aumento dell'importo della quattordicesima (al momento è ferma a 336 euro per chi ha meno di 15 anni di contributi, 420 euro fino a 25 anni di contributi e 504 euro oltre i 25 anni di contributi, erogati una volta l'anno) e l'innalzamento della no tax area per equipararla a quella dei lavoratori dipendenti (8.000 euro) per tutti i pensionati e non solo per quelli over 75. Le risorse per l'Ape stanziate per il 2017 (concentrata su coloro che hanno perso il lavoro) saranno pari a circa 400 milioni. Per la quattordicesima si spenderanno in più circa 600 milioni, mentre altri 250 milioni saranno destinati all'ampliamento della no tax area. Circa 100 milioni sono previsti per rendere le ricongiunzioni tra diversi periodi assicurativi non onerose, mentre altri 100 milioni circa serviranno per allargare le maglie delle attività usuranti. È probabile infatti che possano avere vantaggi sull'uscita anticipata rispetto all'età di vecchiaia anche categorie come gli operai edili, le maestre d'asilo e gli infermieri. La discussione è invece aperta sulle nuove regole per i lavoratori precoci. Si sta discutendo se considerare precoci i lavoratori che hanno effettuato almeno 12 mesi di lavoro prima dei 18 anni di età o se chiedere un periodo di lavoro di almeno 24 mesi prima della maggiore età. Non è chiaro neanche se si fisserà l'asticella per l'uscita in anticipo per questa categoria a 41 anni di contributi o a 41 anni e 10 mesi «abbonando» in questo secondo caso solo un anno rispetto ai 42 anni e 10 mesi previsti per la pensione anticipata degli uomini.

Igiene urbana e burocrazia. Oggi scade il termine fissato dall'ordinanza del Dipartimento regionale per il conferimento in tre diversi impianti per 19 comuni
La Catanzaro Costruzioni, che gestisce l'impianto di Siculiana, sabato scorso, ha comunicato alla Regione di essere pronta a riaprire accogliendo, ad ora, 140 tonnellate di spazzatura al giorno.
Rifiuti, discarica pronta a riaprire
Annamaria Martorana
È appeso ad un filo sottile, lo spettro di una nuova emergenza igienico sanitaria per una parte dei comuni della provincia di Agrigento. Oggi infatti, scade il termine fissato dalla disposizione attuativa n.60 del Dipartimento rifiuti con cui si autorizzano 19 paesi a conferire a Lentini, Melilli e Trapani. Quello che si aspetta, è una nuova ordinanza con cui si disponga il trasferimento dei rifiuti in qualsiasi discarica disponibile, sia che quella di Siculiana venga autorizzata a riaprire o meno. E proprio il Gruppo Catanzaro, che gestisce l'impianto di contrada Matarana, già sabato scorso, avevano informato il dipartimento che erano nella disponibilità di aprire già oggi con la capacità di 140 tonnellate giornaliere. La Catanzaro Costruzioni, è riuscita in pratica ad anticipare di due giorni il raddoppio della capacità di accoglienza dei rifiuti che era d 280 tonnellate al giorno che tuttavia, per via delle risposte che si spettano ancora sugli indici respirometrici, si riduce alla metà. Le indicazioni sembrano essere quelle che a Siculiana, una volta autorizzata a riaprire, andranno gli stessi comuni che vi conferivano prima della chiusura del primo settembre e che per quanto riguarda la provincia di Agrigento, sono quelli di Siculiana, Casteltermini, Camastra, Cammarata, Aragona, Castrofilippo, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa, Montallegro, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Santa Elisabetta, Sant' Angelo Muxaro e San Giovanni Gemini. Tutti comuni che dal primo settembre e per una settimana, sono stati lasciati senza una discarica di riferimento per scaricare la propria spazzatura. Nei giorni scorsi i sindaci avevano organizzato una manifestazione congiunta venendo poi ricevuti dal prefetto Diomede che è riuscito ad ottenere dal dipartimento, la predisposizione di un piano di conferimento ma solo per una settimana. Anche ieri, gli amministratori di questi centri, hanno provato con poco successo per la verità, ad avere un'interlocuzione telefonica con gli uffici palermitani ma non hanno potuto fare altro che restare in attesa dei provvedimenti del Dipartimento che deve decidere in merito. «Speriamo - ha detto al telefono il sindaco di Joppolo Giancaxio Giuseppe Portella - che non ci lascino ad aspettare per un'altra settimana senza avere un posto dove scaricare i rifiuti lasciando i nostri paesi in un'altra emergenza igienico sanitaria. sarebbe la goccia che farebbe traboccare il vaso». Intanto per altri comuni come Agrigento e Porto Empedocle, si continua con le lunghe e costosissime trasferte da e per la discarica di Coda di Volpe a Lentini. (*AMM*)

Registro per i servizi a favore dei disabili gravi
Le iscrizioni entro venerdì prossimo
Scade il 16 settembre il termine per la presentazione delle richieste di iscrizione al Registro Provinciale degli enti accreditati per il servizio di assistenza in favore degli studenti con disabilità grave che frequentano le scuole medie superiori della provincia. Come si ricorderà il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Roberto Barberi, su proposta del settore Solidarietà Sociale dell'Ente, aveva già disposto, anche per l'anno scolastico 2016/2017, l'attivazione con procedura d'urgenza dei servizi scolastici in favore degli alunni disabili gravi che frequentano le scuole superiori del territorio provinciale (servizio igienico-personale e servizio di Autonomia e comunicazione). Da qui l'esigenza di ampliare il registro degli enti che possono svolgere il servizio di assistenza, nonostante la gravissima situazione economica del Libero Consorzio, con lo scopo di continuare ad offrire servizi di qualità, seppure in maniera ridotta rispetto agli anni passati. Le ditte interessate possono accreditarsi attraverso la presentazione di un'apposita istanza ese ritenute idonee, verranno iscritte nel "registro provinciale degli Enti autorizzati allo svolgimento dei servizi a favore dei disabili gravi". Le modalità di presentazione dell'istanza, le caratteristiche del servizio da svolgere, e tutta la modulistica necessaria sono pubblicati sul sito www.provincia.agrigento.it.

Alternanza scuola - lavoro all'ex provincia
Oggi parla il prefetto Diomede
È iniziata ieri, nell'aula "Giglia"del Libero Consorzio di Agrigento, la prima delle cinque giornate del nuovo progetto di Alternanza scuola-lavoro. Allo stage, prenderanno parte, per tutta la settimana, due classi del Liceo classico Empedocle di Agrigento, la 1°A e la 3°G accompagnate rispettivamente, dai docenti Giovanna Gentile e Santina Bennardo, e da Gaetano Marino e Giuseppe Di Paola. Ieri gli interventi dei dirigenti del Libero Consorzio Aldo Cipolla ed Ignazio Gennaro, di Pier Filippo Spoto, di Giuseppe Taibi e del giornalista Alan David Scifo. Oggi gli interventi sono affidati al prefetto Nicola Diomede per parlerà di immigrazione, al giornalista Stelio Zaccaria e a Pietro Fattori.

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO