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Rassegna stampa del 4 ottobre 2016

 

GIORNALE DI SICILIA

Cupa
Va in Consiglio la discussione sull'università

Il vice presidente del Consiglio comunale di Agrigento, Gianluca Urso, ha accolto la richiesta di inserire tra i punti all'ordine del giorno della prossima seduta, l' 11 ottobre, proposta dalla quinta commissione consiliare, la trattazione della situazione del Cupa. «L' incontro - commenta il consigliere Giovanni Civiltà - sarà utile, soprattutto per le famiglie e gli studenti che hanno investito nell'Università ad Agrigento». (*AMM*)

Riunione a Roma per il Progetto Tartalife
Presente anche il Libero Consorzio

Si è svolta a Roma nella sede di Legambiente la riunione dei partner del progetto comunitario «Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale», a cui ha partecipato in qualità di partner il Libero Consorzio di Agrigento. Nel corso della riunione, è stato fatto il punto del progetto a 3 anni dal suo effettivo inizio, con un'analisi delle singole azioni e del nuovo assetto del partenariato. Positivo il riscontro delle sperimentazioni finalizzate alla riduzione dell'impatto della pesca professionale sulla popolazione mediterranea della Tartaruga marina Caretta caretta. 

Rifiuti, da oggi si torna a scaricare a Siculiana

Da questa mattina, sono autorizzati a scaricare anche gli autocompattatori provenienti dal capoluogo e da Favara
Nella città marinara intanto, prosegue lo sciopero ad oltranza degli operatori ecologici senza stipendio da 6 mesi. «La situazione igienico sanitaria- dice Umberto Nero della Cisl - è disastrosa».

Annamaria Martorana
Cancelli aperti, da questa mattina, anche per gli autocompattatori provenienti da Agrigento e da Favara con il loro carico di rifiuti.  ntra infatti in vigore, la disposizione attuativa n. 70, con cui, il dirigente generale del Dipartimento  rifiuti Maurizio Pirillo, stabilisce che anche questi due comuni possano mettere fine, almeno fino al 22 ottobre, ai lunghi e dispendiosi viaggi giornalieri da e per la discarica di Coda di Volpe nei pressi di Lentini i cui costi verranno inglobati nelle prossime bollette dei rifiuti dei contribuenti. Da qui al 22 ottobre, si spera arrivino i risultati delle analisi dell'Arpa sull'impianto di biostabilizzazione di Siculiana in modo da capire cosa biosgna attendersi dal prossimo futuro. In realtà, la disposizione del Dipartimento, riguarda anche Porto Empedocle, ma in questo caso, la situazione è diversificata rispetto agli altri due centri. Esiste infatti, un contenzioso che vede il Comune empedoclino, debitore nei confronti del Gruppo Catanzaro che gestisce l'impianto, per circa un anno e 4 mesi di fatture arretrate. Situazione questa che ha fatto mettere alla Catanzaro, il veto nei confronti dei rifiuti provenienti dalla città marinara. Città dove da mercoledì scorso, la raccolta dei rifiuti è praticamente ferma. Le ditte Iseda, Icos ed Ecoin, con gli operai «impegnati » in uno sciopero non autorizzato,  riescono ad effettuare soltanto i servizi essenziali con la raccolta nelle adiacenze di scuole, porto e caserme. Tutto il resto della città è praticamente sommerso dalla spazzatura così come successo durante l'estate appena trascorsa. Gli operatori ecologici, che il 28 settembre scorso avevano scioperato per una giornata insieme alle organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl e Uil, stanno incrociando ancora le braccia. Per loro infatti, non ci sono stipendi ormai  a sei mesi così come non ci sono soldi per le rispettive imprese di appartenenza cui il Comune deve oltre 1 milione di euro. «La situazione della città è al collasso - ha spiegato il sindacalista della Cisl Umberto Nero - e non vediamo una via d'uscita a breve viste le condizioni economiche disastrose in cui si trova il Comune che non riesce nemmeno a pagare gli stipendi agli impiegati. Non sappiamo fino a quando gli operai del comparto di igiene urbana potranno reistere a questo stato di cose. A questo aspetto, si lega anche la situazione igienico sanitaria della città che è ormai ad un livello di allerta molto alto anche   cause delle temperature quasi estive che ancora persistono. Sarebbe opportuno che la Prefettura tornasse ad occuparsene per capire almeno lo stato dell'arte della situazione nel suo complesso». (*AMM*)

Giardino Botanico
Venerdì sera iniziativa dell'Accademia

Venerdì alle 18, al Giardino Botanico del Libero Consorzi, è in programma una manifestazione dell'Accademia di Belle Arti "Michelan - gelo" di Agrigento. Si tratta del premio di pittura estemporanea «Una dozzina di giovani artisti alla scoperta del Giardino Botanico», organizzata dalle associazioni "Agrigento punto e a capo" e "Nonsostare".  Sono previste esibizioni musicali e letterarie, visite guidate nelle varie aree del Giardino e degustazioni.   

Turismo
Iscrizioni aperte per gli incontri formativi

C'è tempo fino al 6 ottobre per iscriversi agli incontri formativi in materia di autorizzazione, classificazione e vigilanza sulle strutture ricettive nel settore turistico in programma il 12 e 13 ottobre. Gli incontri organizzati dal settore Turismo del Libero Consorzio di Agrigento si svolgeranno dalle ore 9 alle 14, nell'aula Pellegrino in via Acrone ad Agrigento.

Repubblica Palermo

Regione, via libera del governo Crocetta al nuovo piano rifiuti

Possibilità di realizzare i termovalorizzatori oppure impianti alternativi per la "valorizzazione del rifiuto". Il numero non è stato fissato, ma devono essere almeno sette. Previsto l'esproprio dei terreni dove sorgeranno queste strutture per "evitare speculazioni"
Via libera in giunta al nuovo piano rifiuti che comprende anche la "valorizzazione dei rifiuti", cioè la possibilità di realizzare i termovalorizzatori. Nella relazione "apprezzata" dalla giunta e che adesso sarà inviata al ministero dell'Ambiente per l'approvazione definitiva, si parla di almeno sette impianti senza mai citare la parola "termovalorizzatore", dei quali due da 200 mila tonnellate di capacità di "valorizzazione" dei rifiuti a Catania e Palermo. Per questi quantitativi elevati di rifiuti non vi sono tecnologie alternative ai termovalorizzatori, ma il governatore non vuole essere criticato come colui che dà il via libera a questo tipo di impianti molto contestati. Così Crocetta  ha voluto inserire nel testo in extremis una modifica che consentirebbe alle Srr di Palermo e Catania di poter realizzare più impianti di piccole dimensioni, in modo da non essere obbligati a fare i termovalorizzatori. Come per gli altri impianti, che saranno interprovinciali, e per i quali si potranno utilizzare tecnologie alternative come la "gassificazione". Ma al di là del giro di parole, la verità è che in questo piano il governo demanda la responsabilità di avviare questi impianti alle 18 Società di gestione, le Srr partecipate dai Comuni: saranno queste che dovranno stabilire se e come realizzare i termovalorizzatori o gli altri impianti alternativi necessari  a chiudere il ciclo dei rifiuti senza le vecchie e inquinanti discariche.
Nel piano, in sintesi, si prevede comunque la realizzazione di almeno sette impianti e le Srr di Palermo e Catania possono, se lo vorranno, avviare la realizzazione di due termovalorizzatori da 200 mila tonnellate l'uno. Il problema però è uno: questo piano rifiuti prevede una differenziata di almeno il 65 per cento, e a oggi l'Isola è ferma al 10 per cento. Risultato? Anche in questo caso il piano, come quello del governo Lombardo, sembra tanto un libro dei sogni,mentre la Sicilia rischia di avere le discariche piene nei prossimi sei mesi, come denunciato al Senato dal ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti.
Ecco il comunicato della giunta: "La Giunta regionale, riunita in data odierna, ha completato la trattazione del piano dei rifiuti presentato dall'assessore all'Energia, individuando la mappatura dei siti idonei per la realizzazione degli impianti di valorizzazione, che saranno installati preferibilmente in discariche dismesse o presso impianti industriali in disuso, lontani dai centri abitati.Sono stati indicati i limiti di emissione, che dovranno essere il 70% in meno rispetto a quanto previsto dalle direttive europee, puntando a impianti di valorizzazione di piccola entità.  La previsioni sono di impianti per la
valorizzazione di duecentomila tonnellate annue, da individuare tra Catania e Palermo, anche ipotizzando la costruzione di più impianti di minore portata e per circa trecentomila tonnellate nel resto dell'Isola.
Al fine di evitare speculazioni sulle aree dove verranno realizzati gli impianti, non occorrerà essere detentore delle aree stesse, poiché queste, se di proprietà privata, saranno soggette a esproprio per pubblica utilità".

Giornale L'Ora

Precari, CISL: un fantasma la proposta del governo

Nel pomeriggio incontro tra assessore regionale Lantieri e sindacati, sui precari di enti locali e Liberi consorzi. Ma prima ancora della verifica con il governatore. Perplessità sull'ipotesi Resais. Domani faccia a faccia con Baccei
"Un confronto acceso su una proposta virtuale. Un fantasma che s'aggira. E che non ci piace granché". Così Mimmo Milazzo e Gigi Caracausi, segretari, della Cisl Sicilia il primo, della Cisl Fp regionale l'altro, a conclusione dell'incontro svoltosi nel pomeriggio tra sindacati e assessore regionale alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, sui precari degli enti locali e dei Liberi consorzi. L'assessore, informa la Cisl, ha comunicato la propria disponibilità al confronto "ma non abbiamo capito bene su cosa, dal momento che doveva ancora verificare ipotesi di lavoro e contenuti del ddl sul precariato, col presidente della Regione". In ogni caso, dichiarano Milazzo e Caracausi, "suscita perplessità l'eventuale trasferimento alla Resais, ventilato dall'assessore, dei precari di Regione ed enti locali". Anche perché "non si capisce bene come il Governo intenda procedere al trasferimento".
Domani pomeriggio nuovo round con l'assessore all'Economia, Alessandro Baccei. Sul tavolo le poste finanziarie che il Governo punta a impegnare sulla questione precari. E i nodi legati all'assestamento 2016 e alla legge di bilancio per il 2017. (UG)

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