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Rassegna stampa dell'8 novembre 2016

Sicilialive24.it.

Comparto rifiuti. Lavoratori in agitazione

La Uil di Agrigento con il segretario generale territoriale Gero Acquisto e con il segretario territoriale dei trasporti Nino Stella ha incontrato, sulla vertenza nettezza urbana al Comune, i lavoratori iscritti al sindacato per fare il punto della situazione alla luce di una possibile crisi occupazionale che non soddisfa né la forza lavoro né l'organizzazione sindacale, annunciando da subito lo stato di agitazione dei netturbini. "Annunciamo subito, dicono i due sindacalisti, lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto dopo le dichiarazioni dell'Amministrazione Comunale su ipotesi della riduzione del quinto dell'appalto del servizio di raccolta,spazzamento e conferimento della nettezza urbana al comune di Agrigento,che potrebbe avere conseguenze nefaste sulla garanzia dei livelli occupazionali,che vogliamo subito scongiurare. Alla luce già di precedenti situazioni poco rassicuranti,non vogliamo assistere a nuove azioni che possano riverberarsi negativamente sul personale e le loro famiglie. Infatti la Uil ha più volte scritto e ribadito a questa amministrazione comunale che gli aspetti occupazionali non devono essere toccati assolutamente,come prevede la normativa vigente,(il Ccnl,la Legge regionale 9/2010 e l'accordo quadro sottoscritto da tutti i soggetti in campo),che ha dato in maniera chiara una serie di garanzie e tutele ai lavoratori che non possono essere smontate sic et simpliciter. Tanto è vero che questa confederazione ha richiesto un incontro urgente all'Amministrazione comunale proprio per sedersi ad un tavolo ed evitare sorprese o fughe in avanti unilaterali da parte di qualcuno che vede come la strada della spending review dell'appalto dei rifiuti possa riguardare dei tagli anche al personale.

PROGETTO UE TARTALIFE.

Sono stati pubblicati all'albo pretorio on-line e nella sezione "Primo piano" del sito
internet www.provincia.agrigento.it gli avvisi di selezione per gli incarichi professionali relativi al programma di Educazione Ambientale "Scopritarta", giunto alla seconda edizione e previsto dall'azione E3 del  progetto UE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937)". Il primo avviso riguarda la figura professionale di un Formatore (attività di formazione rivolta a docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado della Sicilia che aderiranno al progetto, coordinato dal Libero Consorzio). Possono partecipare i laureati (vecchio ordinamento o Laurea specialistica) in Biologia Marina, Scienze Biologiche, Scienze Naturali, Scienze ambientali, Ingegneria ambientale e relative equipollenze secondo le indicazioni del MIUR e competenze specifiche specificate nell'avviso. Gli argomenti da approfondire in sede di formazione sono: la rete Natura 2000, l'educazione ambientale e la biodiversità, lo sviluppo sostenibile: educare alla biodiversità; la tartaruga marina, l'impatto delle attività umane sulla tartaruga marina, i sistemi di pesca sostenibile. L'incarico prevede un impegno di 9 giornate di formazione che si terranno nel territorio siciliano. Il secondo avviso riguarda invece un incarico per un Tutor didattico on line, con assistenza e tutoraggio rivolti ai docenti delle scuole aderenti al progetto sugli stessi argomenti del precedente incarico, e con la messa a disposizione di un help desk. Le domande dovranno pervenire entro le ore 14.00 del 28 novembre prossimo, in busta chiusa indirizzata al Settore Territorio e Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Piazza Aldo Moro, 1, 92100 Agrigento. Tutti gli interessati possono consultare i bandi pubblicati sul sito internet www.provincia.agrigento.it. Ricordiamo che il programma "Scopritarta"è finalizzato all'informazione e sensibilizzazione dei ragazzi sui pericoli che minacciano la popolazione mediterranea della Tartaruga marina, in particolare quelli strettamente legati alle attività di pesca professionale. Diverse, in questo senso, le attività delegate al Libero Consorzio di Agrigento, partner del progetto europeo che ha nel CNR-ISMAR l'ente capofila, e tra queste anche le attività di informazione sulle opportunità offerte ai pescatori professionisti dai nuovi fondi europei, per i quali sono stati attivati i desk informativi nelle marinerie di Licata, Sciacca e Porto Empedocle.


Il sole24ore.it
Festività infrasettimanale? Il dipendente può rifiutarsi di lavorare

Un contratto collettivo di lavoro non può prevedere l'obbligo di lavorare nei giorni di festività infrasettimanali; durante queste giornate, quindi, la prestazione può essere resa solo con il consenso del dipendente. Nel caso specifico, è nulla la norma contenuta nel contratto collettivo dei metalmeccanici nella parte in cui stabilisce che «nessun lavoratore può rifiutarsi, salvo giustificato motivo, di compiere lavoro straordinario, notturno e festivo». Con queste conclusioni la Corte di cassazione (sentenza 22481/2016 depositata il 4 novembre) ribadisce la propria lettura - già affermata in alcune sentenze precedenti - molto rigorosa delle norme che regolano il lavoro durante le festività (nozione che ricomprende, tra gli altri, capodanno, Epifania, 25 aprile, lunedì di Pasqua, Primo Maggio, il giorno di Ognissanti, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano). La questione, sul piano normativo, riguarda la possibilità di trattare il lavoro festivo allo stesso modo del riposo settimanale o domenicale. Le due fattispecie - lavoro festivo e riposo settimanale - sono, infatti, disciplinate molto diversamente. Per quanto riguarda il giorno di riposo settimanale (la domenica o il diverso giorno individuato dalle parti), la legge consente al datore di lavoro di imporre la prestazione lavorativa, in presenza di alcune specifiche esigenze (legge 370 del 1934, come integrata dal decreto legislativo 66/2003, che ha reso flessibile il giorno di fruizione del riposo). Invece, per quanto riguarda i giorni di festività settimanale, la normativa vigente (legge 260 del 1949) non prevede alcuna facoltà di deroga, lasciando aperto il dubbio sulla possibilità di estendere, per analogia, il principio vigente per il lavoro domenicale. Alcuni contratti collettivi, come quello esaminato dalla sentenza, hanno tentato questa estensione, assimilando le due situazioni e riconoscendo, in entrambi i casi (giorno festivo o riposo settimanale), la facoltà del datore di lavoro di obbligare il dipendente a lavorare. Queste clausole contrattuali, ribadisce la corte di Cassazione, sono nulle, in quanto dispongono di un diritto che ha natura individuale e, come tale, non è rimesso alla disponibilità delle parti che stipulano accordi collettivi, ma può essere ceduto dal lavoratore solo sulla base di un accordo sottoscritto personalmente con l'azienda. Pertanto, la possibilità di svolgere attività lavorativa nelle festività infrasettimanali - riconosciuta da molte norme recenti, nell'ambito dei processi di liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali - non significa che l'attività lavorativa sia rimessa esclusivamente alla volontà del datore di lavoro, ma deve scaturire da un accordo tra le parti. 



Giornale di Sicilia

Regione, 15 milioni per assistere i disabili gravi

Il numero maggiore di richieste è arrivato da Agrigento: 323 portatori di handicap da sostenere, stanziati un milione e 363 mila euro

Quindici milioni di euro per l'assistenza ai disabili gravissimi. Il decreto del dirigente generale del Dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali è stato pubblicato sul sito della Regione, i fondi serviranno per l'assistenza a 3682 persone. Le somme sono destinate ai Distretti socio-sanitari e sono proporzionali al numero dei disabili destinatari dei progetti di assistenza presentati da ciascun distretto. Poco più di tredici milioni derivano dal Fondo per la non autosufficienza, attraverso cui si attuano appunto prestazioni e servizi per persone non autosufficienti e disabili considerati gravi e gravissimi. Altri due milioni e mezzo sono altri fondi regionali attraverso cui vengono cofinanziati quelli nazionali. La prima tranche di finanziamento, pari all'80%, verrà erogata all'avvio dei progetti, il restante 20% al termine dell'attività e dopo la rendicontazione. «Non appena c'è stata la disponibilità dei fondi abbiamo provveduto al decreto d'impegno per trasferirli ai distretti - dice l'assessore Gianluca Miccichè - . Abbiamo messo in campo, nel più breve  tempo possibile, tutte le risorse che la Regione poteva elargire a sostegno di questi soggetti, dando loro risposte concrete». Il numero maggiore di richieste è arrivato dal distretto di cui è capofila Agrigento: 323 i disabili da assistere, sono stati stanziati un milione e 363 mila euro. A Siracusa andranno 675 mila euro per erogare servizi a 160 persone, a Partinico poco più di 637 mila euro per 151 persone. Per Caltagirone stanziati 620 mila euro per prestazioni a 147 persone, a Licata 607 mila euro per l'assistenza a 144 disabili. Sono 130 i richiedenti del distretto socio-sanitario di Alcamo, per loro sono disponibili oltre  548 mila euro. E ancora 119 persone da assistere a Modica per le quali sono previsti 502 mila euro, 115 a Ragusa con uno stanziamento di 485 mila euro. A Catania andranno quasi 477 mila euro per l'assistenza a 113 persone, sono 110 gli aventi diritto invece sia a  Misilmeri che a Messina e per i due distretti è stata sta ziata un'analoga somma pari a poco più di 464 mila euro. A Palermo andranno 30 mila euro per 102 disabili. Cento i richiedenti a Sciacca, al distretto arriveranno 422 mila euro. L'elenco dei distretti beneficiari è lungo. In provincia di Agrigento ci saranno fondi anche per Bivona (156 mila euro), Canicattì (139 mila), Casteltermini (122 mila), Ribera (223 mila). Nel Nisseno finanziati i distretti di Caltanissetta (337 mila euro), Mussomeli (219 mila euro), San Cataldo (quasi 190 mila euro). Nessuna richiesta dal distretto di Gela a cui non vanno finanziamenti. In provincia di Catania figurano in elenco anche Adrano (37 mila), Acireale (130 mila), Bronte (329 mila), Giarre (quasi 304 mila), Paternò (59 mila), Gravina di Catania (329 mila), Palagonia  (circa 401 mila). Nell'Ennese finanziati i progetti di Agira (118 mila), Enna (320 mila), Nicosia (59 mila), Piazza Armerina (189 mila). Fondi per i distretti di Lipari (33 mila), Milazzo (405 mila), Barcellona Pozzo di Gotto (185 mila), Mistretta (84 mila), Patt  (164 mila), Sant'Agata di Militello (325 mila), Taormina (303 mila). Nel Palermitano ci sono pure Cefalù (287 mila), Carini (312 mila), Petralia Sottana (126 mila), Termini Imerese (109 mila), Lercara Friddi (130  mila), Bagheria (118 mila), Corleone (113 mila). A Vittoria destinati 189 mila euro. Nel Siracusano finanziati anche i distretti di Noto (84 mila euro), Augusta (206 mila), Lentini (88 mila). Infine la provincia  di Trapani con i distretti di Trapani (346 mila), Pantelleria (21 mila, l'importo più basso con soli 5 disabili da assistere), Marsala (257 mila euro), Mazara del Vallo (206 mila) e Castelvetrano (71 mila euro). (*STEGI*)


Turismo. Dopo l'approvazione del nuovo tributo
Tassa di soggiorno, Messina:
«Serve un vademecum»

Già nel settembre del 2014, dicendosi "attoniti", parlavano di "punizione per un settore che potrebbe essere trainante per lo sviluppo economico e sociale del territorio", ossia il turismo. Adesso, pur rimanendo "completamente contrari alla tassa di soggiorno"  hiedono "una revisione generale della leggeche l'ha istituita e delle modalità con cui i ricavi vengono poi impiegati". E' la Confesercenti Sicilia. «Il vademecum che propone Confesercenti - spiega il presidente Vittorio Messina - può essere il primo passo in questa direzione. Soprattutto quando si tratta di applicare ulteriori imposte che si vanno a sommare alla già pesante pressione fiscale, è molto importante almeno adottare tariffe contenute e modalità di gestione semplificate ed eque, che non ostacolino la promozione turistica. Anzi, occorre far percepire e rendere evidente ai turisti e agli imprenditori che i proventi dell'imposta siano stai investiti direttamente nel settore». Confesercenti è da sempre contraria a questa imposta a carico del set tore turistico. «Perché - chiarisce Confesercenti - non solo penalizza gli operatori che si vedono costretti ad abbassare i prezzi per rimanere competitivi, ma anche perché non è specificato in quale modo il ricavato venga utilizzato dagli enti locali: nonostante infatti esista da regolamento un "vincolo di destinazione" dei proventi, è vero che i Comuni non sono obbligati a fornire il "rendiconto d'utilizzo». Motivo per il quale Confesercenti ha proposto un vademecum. (*CR*)

Scrivolibero.it

Associazione antiraket. Nuovi organismi dirigenti.

Alla vigilia del processo scaturito dall'operazione Icaro, che ha colpito alcune cosche dell'agrigentino, LiberoFUTURO costituisce un nuovo gruppo dirigente e si prepara a costituirsi parte civile a fianco di alcuni imprenditori che hanno collaborato in fase di indagini.
Il nuovo gruppo dirigente dell'associazione composto da Gerlando Gibilaro Pres., Angelo Russello vice e Giuseppe Gaglio tesoriere, oltre ad impegnarsi per la diffusione della cultura della denuncia garantirà assistenza a tutte le vittime del racket delle estorsioni. Nei prossimi mesi lavorerà, inoltre, per rilanciare il consumo critico antiracket che tanti risultati positivi ha prodotto a Palermo dove i denuncianti negli ultimi anni sono più di 400. Il nuovo gruppo dirigente dell'associazione rivolge un invito ai tanti colleghi che subiscono in silenzio le imposizioni mafiose a prendere esempio da chi si è già liberato, a fidarsi della competenza e capacità delle Forze dell'Ordine ed a contattare LiberoFUTURO che saprà consigliarli ed indirizzarli.



Il Libero Consorzio di Agrigento approda anche sul social network Instagram con l'intento di avviare un nuovo canale di comunicazione con i cittadini - utenti.

L'ex Provincia ha attivato il profilo "URP informa Agrigento" curato dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico e che segue quello recentemente attivato su Facebook. Il profilo Instagram "Urp informa", è raggiungibile anche attraverso un link posizionato nella homepage del sito istituzionale dell'Entewww.provincia.agrigento.it. Sul profilo del social media, è possibile consultare un ricco book fotografico sui siti di interesse culturale e paesaggistico, le sedi istituzionali, il patrimonio artistico, naturalistico, i personaggi della cultura e della vita sociale e culturale dell'agrigentino.
Il profilo è inoltre corredato da un galleria fotografica in cui viene brevemente ripercorsa la storia dello storico edificio che ospita l'ex Provincia, dalle foto sulla galleria espositiva "Scala Reale", alle opere di interesse artistico che arredano gli ambienti di rappresentanza dell'Ente. Una ricca rassegna fotografica illustra ai visitatori del profilo anche l'attività di comunicazione istituzionale posta in essere dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico attraverso le diverse sedi. Una particolare sezione fotografica è inoltre dedicata alle diverse attività di comunicazione attive sul territorio come l' unità mobile, il punto informativo della Stazione centrale del capoluogo, il punto informazioni di Porta V nel cuore della Valle dei Templi ed in ultimo, anche attraverso il punto informativo recentemente attivato, grazie ad una convenzione tra Libero Consorzio e Comune di Agrigento, nel chiosco di Porta di Porte. Attraverso questo nuovo "canale" di comunicazione offerto dai social. il Libero Consorzio intende intensificare il proprio dialogo, soprattutto con le nuove generazioni, con l'intento di meglio radicare negli stessi una nuova coscienza civica ed uno spirito di "cittadinanza attiva".

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