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Rassegna stampa del 19, 20 e 21 novembre 2016

Magaze.it

Anas, accordo per il finanziamento della "Mare e monti" e svincolo Tumarrano
PALERMO - All'interno dell'Accordo di programma quadro "rafforzato" sul trasporto stradale e firmato durante la visita del premier Matteo Renzi ai cantieri della superstrada Agrigento-Caltanissetta-A19, ci sono anche 1.600.000 euro per i lavori dell'itinerario Agrigento - Palermo - destinati alla sistemazione e messa in sicurezza dello svincolo Tumarrano al km 23+450 della SS.189.
3.000.000 di euro sono invece destinati allo studio di fattibilità e progettazione preliminare del collegamento tra la SS.189 (svincolo Tumarrano) e la SS. 115 in località Borgo Bonsignore di Ribera, al servizio delle aree interne dei Monti Sicani. Altri 3.000.000 euro rappresentano invece l'importo complessivo da destinare allo studio di fattibilità, progettazione preliminare e prefattibilità ambientale del collegamento tra la SS.189 (km 45+000 circa) e la SS 118 (km 114+200 circa), a servizio delle aree interne dell'agrigentino. lavori-per-il-collegamento-ss-189-118-115
L'Accordo ha messo fine ad un contenzioso tra Anas e Regione siciliana che ad oggi bloccava risorse per il completamento dei lavori nei cantieri: alla base della mancata intesa tra Regione ed Anas c'era la richiesta da parte dell'ente stradale del 15% sulle progettazioni. Un contenzioso che ha portato Anas a minacciare il di revocare al Cas la concessione delle autostrade.
Il nuovo accordo - raggiunto grazie all'interesse dall'assessore alle Infrastrutture e mobilità, Giovanni Pistorio, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio e il nuovo Presidente Anas Vittorio Armani - c'è la costituzione di una nuova società tra Regione Sicilia e Anas che sarà concessionaria unica delle autostrade siciliane e la contemporanea uscita di scena del Cas (Consorzio autostradale siciliano). I lavori previsti dall'Accordo di programma quadro per gli interventi sulle "grandi incompiute" del sistema stradale siciliano ammontano a 472 milioni 892 mila euro.

Grandangolo

Maltempo e pioggia nell'agrigentino, numerosi disagi per le strade della provincia
Una forte perturbazione e' in corso nell'agrigentino, dove si registrano numerosi problemi alla viabilita'. Lo rende noto il Libero Consorzio, ex provincia di Agrigento, segnalando che i comparti Est e Ovest sono quelli che presentano i maggiori problemi. In particolare nel Riberese sulla SP 61 Montallegro-Ribera e sulla SP 30 Cattolica Eraclea- SS 115 -rovine di Eraclea Minoa, vengono segnalati allagamenti della sede stradale in piu' punti, con rischio di aquaplaning per gli automobilisti, e abbondante presenza di fango e detriti. Nella stessa zona si consiglia di evitare il tracciato della SPC 19 Strasatto-Piano Povero, se non per effettive necessita'. Personale stradale all'opera anche su SPR 10 Sciacca-Salinella, SPC 9 Pantaliano-Scunchipiano, SP 29 Cattolica Eraclea-Montallegro, la SP n. 87 Montallegro-Bovo Marina, nelle quali e' stata segnalata presenza di fango sulla carreggiata. Notevoli danni anche nel comparto orientale, con allagamenti e cadute di fango e detriti in tutto il Licatese, in particolare sulla SP 6 Licata-Ravanusa, gia' parzialmente chiusa al traffico da qualche tempo, sulla NC 10 Cianciaramito, sulla SPC 53 (dalla SP 6 alla contrada Quattro Finaite), nei tratti A, B e C della SP 63 in territorio di Campobello di Licata, e sulla SPR 60 Naro-Figotto. Su quest'ultima in particolare si raccomanda la massima prudenza e il rigoroso rispetto dei limiti di velocita' imposti con le varie ordinanze a causa del manto stradale fortemente dissestato in prossimita' delle pendenze piu' accentuate e il rischio di slittamento dei veicoli. Sempre a causa del maltempo, e' stata momentaneamente interrotta la rimozione del fango dalla sede stradale della SPC 68 (da SS 123 alla strada vicinale Burdi), sulla quale, nonostante la carenza di mezzi, si era intervenuto da qualche giorno in seguito alle segnalazioni degli agricoltori della zona. Inoltre viene consigliata prudenza in prossimita' dei ponti che attraversano torrenti e valloni a causa del possibile rischio di esondazione degli stessi.

Agrigentotv

Quattro classi dell'Esseneto in visita al Giardino botanico del Libero Consorzio.
Per votarlo come "luogo del cuore" c'è tempo fino al 30 novembre
Oltre 80 alunni di due classi dell'Istituto comprensivo Esseneto di Agrigento, sono stati in visita al Giardino Botanico del Libero consorzio in via Demetra ad Agrigento. A visitare il "parco" sono stati gli alunni delle seconde classi dei corsi A, B, C e D accompagnati da 8 dei loro insegnanti. Intanto continua a salire il numero di voti che sta raccogliendo proprio il Giardino Botanico a circa dieci giorni dalla presentazione della propria candidatura nell'ottavo censimento dei Luoghi del cuore indetto dal Fondo per l'Ambiente Italiano. Questa mattina infatti, le preferenze del Giardino, sono salite ad 82. Per votare, è sufficiente collegarsi al sito del FAI "www. I luoghi del cuore.it " cliccando la propria preferenza sul "giardino botanico" di Agrigento. Per votare c'è tempo sino al 30 novembre prossimo.Tutti possono esprimere la propria preferenza per il Giardino Botanico dell'Ente collegandosi al sito "www.i luoghi del cuore.it".

Scrivolibero

Il Libero Consorzio di Agrigento ricerca un formatore-docente esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento cerca un formatore-docente esperto in materia di salute e sicurezza sul lavoro per organizzare corsi di formazione, riservati ai propri dipendenti.Per questa attività, resa obbligatoria dalla legge, l'Ente ha previsto l'organizzazione di 18 corsi di formazione generale della durata di 4 ore ciascuno, riservati ad un numero massimo di 35 lavoratori. I corsi, si terranno nell'Aula di Formazione dell'Ente ad Agrigento in Via Acrone. Alla selezione possono partecipare i soggetti in possesso dei requisiti di cui al D.M. 6 Marzo 2013 del Ministero della Salute e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Inoltre saranno valutati la laurea coerente con le materie oggetto della docenza e i corsi post-Laurea (dottorato di ricerca, perfezionamento, master, specializzazione) nel campo della salute e sicurezza sul lavoro. Saranno valutate anche precedenti esperienze come docente esterno nell'area tematica e l'esperienza lavorativa oggetto della docenza, nonché esperienza nel ruolo di Responsabile e/o Addetto al Servizio di prevenzione e protezione. I candidati dovranno presentare apposita domanda e dettagliato curriculum vitae, oltre ad un progetto di programma didattico. La suddetta documentazione dovrà pervenire entro le ore 12:00 del 28 Novembre 2016 esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo: provincia.agrigento@akranet.it.
Per tale attività formativa è previsto un compenso complessivo del docente fissato in € 4.950,00 oltre IVA. e cassa di previdenza. Per ogni corso non tenuto verrà decurtata la somma di € 275,00. Tale compenso verrà corrisposto in tre trance, al completamento di 6 corsi e a seguito di verifica da parte dell'Amministrazione.
Per qualsiasi informazione i potenziali candidati possono consultare la home page dell'Ente www.provincia.agrigento.it dove nella sezione primo piano è pubblicata tutta la documentazione relativa all'affidamento dell'incarico di formatore oppure rivolgersi all'Ufficio Formazione del Libero Consorzio che ha sede nel Piazzale Aldo Moro ad Agrigento.


Giornale di Sicilia

Sabato 19 novembre 2016

I nodi della regione
La manovra vale 35 milioni: una fetta serve a dare ossigeno agli enti locali e per i corsi dell'obbligo formativo
Precari, disabili, Riscossione Sicilia: sulla finanziaria già 400 emendamenti
Stefania Giuffrè
Palermo
Una pioggia di emendamenti e una manovra da approvare in tempi brevissimi per non paralizzare la spesa. Sono 400 gli emendamenti arrivati in commissione bilancio, a Palazzo dei Normanni gli uffici lavorano per metterli insieme. Obiettivo cominciare con l'esame in commissione Bilancio martedì. A premere sull'acceleratore è proprio il presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo, che ha programmato un fitto calendario dei lavori: da martedì, si proseguirà a oltranza, anche  con con sedute notturne. «La commissione ha chiesto alla presidenza l'autorizzazione a lavorare anche di notte», dice Vinciullo. Autorizzazione che formalmente non è necessaria, se non in caso di coincidenza dei lavori d'aula con quelli di commissione, ma la cui richiesta rientra fra  quei gesti di «garbo istituzionale». La manovra è già passata al vaglio delle commissioni di merito (Affari istituzionali; Attività produttive; Cultura, Formazione e Lavoro; Servizi sociali e sanitari). In aula potrebbe approdare già giovedì. «Di fronte all'emergenza - dice ancora Vinciullo - dobbiamo approvarla entro il 30, in alternativa l'Ars non chiuda prima del referendum». L'ipotesi infatti è quella di uno stop di qualche giorno dell'aula in concomitanza con il referendum. Fare presto quindi è la parola d'ordine nella maggioranza e nei partiti che la sostengono, prima della chiusura tecnica delal cassa regionale (nella seconda decade di dicembre) che comporta lo sto alla spesa. «La data del 30 è auspicabile - dice il capogruppo del Ncd - ma ancora il percorso è tutto da definire. In ogni caso siamo contrari a una manovra che non prevede sviluppo ma serve solo a tappare buchi di bilancio». La manovra vale 35 milioni, una buona fetta serve a dare ossigeno a Comuni e Province, ben 17 milioni per far partire i corsi dell'obbligo formativo. Poi un lungo elenco di contributi. Sui tempi però il capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone, è scettico. «Il 30 novembre? Impossibile. Credo non prima di una data fra il 7 e il 16 dicembre». Segno che in aula le opposizi oni sono pronte a dare battaglia. Dubbi anche dal M5S: «Mi pare difficile» dice Giancarlo Cancelleri. Grillini pronti a dare battaglia: «Tolte due o tre norme, il resto è ridicolo», aggiunge  Cancelleri. Pd e Centristi per la Sicilia (gli ex Udc, guidati da Mimmo  Turano) sono sulla stessa lunghezza d'onda di Vinciullo e ipotizzano che la manovra potrebbe vedere la luce entro fine mese. Una settantina degli emendamenti presentati sono targati proprio Forza Italia. «Innanzitutto Riscossione  Sicilia - dice il capogruppo azzurro, Falcone - : la società va messa in liquidazione, personale e piattaforma passino al nuovo ente nazionale. In questo modo si avrà un risparmio sui costi e maggiori percentuali di riscossione». E ancora fondi per le comunità alloggio per minori («Due milioni e 400 mila euro per 51 istituti, per evitare nuovi debiti fuori bilancio», dice ancora Falcone) e per le scuole paritarie (4,4 milioni per le primarie e 2,4 per quelle dell'infanzia). FI propone anche un tetto ai canoni irrigui pagati ai consorzi di bonifica, riportandolia quelli del 2014: canoni lievitati negli ultimi due anni, dopo la riduzione dei trasferimenti. Fra le proposte del Pd c'è quella che riguarda una ventina di precari della Protezione civile. «La proroga scade il 31 dicembre - dice il vicecapogruppo Giovanni Panepinto - , senza una ulteriore proroga si rischia la chiusura della sala operativa ». Altra proposta è quella di aumentare i fondi ai consorzi di bonifica. «Un milione - dice Panepinto - più altri 400 mila euro per ampliare il comprensorio irriguo, operazione che permetterebbe di incassare più canoni». Un pacchetto di emendamenti arrivano dall'assessorato Lavoro e Politiche sociali: 14 milioni per i pazienti psichiatrici ricoverati in case famiglia, 320 mila euro per l'assistenza ai disabili che vivono in famiglia, 200 mila euro per le imprese che denunciano il racket. «Abbiamo dato voce alle istanze di territori e categorie diverse, criterio che adotteremo anche per la Finanziaria 2017», dice l'assessore Gianluca Miccichè. Dai grillini la proposta di tagliare gli stipendi dei deputati regionali per garantire l'esenzione del ticket sanitario agli inoccupati. «Come già previsto per i disoccupati - precisa Cancelleri - , riducendo le indennità da 11 mila lordi a 7 mila recuperiamo 4 milioni e mezzi». Fra i contributi che i deputati vogliono aumentare ci sono quelli a Unione dei Ciechi (300 mila con emendamenti proposti da Di Mauro, Vinciullo, Clemente; 100 mila la proposta di Forza Italia); centro Helen Keller (200 mila con emendamenti proposti da Di Mauro, Vinciullo, Clemente; 100 mila la proposta di Forza Italia); Fondazione Piccolo di Calanovella (160 mila, proposto dai deputati Formica, Musumeci e Barbagallo); Ente Luglio Musicale Trapanese (300 mila, firmato da Fazio); Biblioteca Fardelliana (250 mila, presentato da Fazio); Consorzi universitari (un milione, ancora Fazio); Aras (700 mila, firmato da Vinciullo; Teatro Biondo di Palermo (200 mila euro, due gli emendamenti firmati da Di Giacomo e Savona); Castelbuono Jazz festival (100 mila euro, primo firmatario Savona); il Teatro Pirandello di Agrigento (100 mila, primo firmatario Di Mauro); le farmacie rurali (200 mila euro in più chiesti da Fontana); il Corfilac (300 mila euro in più da stornare dai capitoli destinati all'Irsap su proposta di Di Pasquale e Digiacomo).

Domenica 20 novembre 2016

Calamità naturale. Durante la mattinata sono caduti 160 millimetri di pioggia, un evento eccezionale: durante tutto l'anno ne cadono circa 400. La zona più colpita è la Playa
Maltempo, Licata sotto due metri d'acqua
Crolli, strade e scuole chiuse, negozi allagati dopo il temporale, il sindaco: «La città provata, dopo i recenti danni di una tromba d'aria»
Concetta Rizzo
Licata è stata messa in ginocchio da tre ore di pioggia. Tre ore, ieri mattina, durante le quali «sono caduti 160 millimetri di acqua - ha detto, nel pomeriggio, il sindaco Angelo Cambiano - . Un evento eccezionale se si considera che tutto l'anno cadono 400 millimetri di pioggia. Ed oggi (ieri ndr.), in tre ore, è caduta l'acqua di metà anno».  Chiuse le scuole. Acqua che, nel quartiere Playa, ha raggiunto i due metri d'altezza, sommergendo, di fatto, ogni cosa. Sono dovuto intervenire il nucleo fluviale dei vigili del fuoco e gli uomini della Protezione civile per aspirare l'acqua piovana e fronteggiare i rischi. Per fortuna - nonostante l'allerta fosse massima ed il monitoraggio praticamente continuo - non è esondato il fiume Salso. Moltissimi i mezzi rimasti in panne, per strada. Davanti al porto turistico, lungo la carreggiata, si è formato un vero e proprio lago. Gravi i disagi sulle strade statali 115 e 123. Sulla prima, lungo circa 5 chilometri, si sono riversate montagne di detriti e fango. La polizia Stradale l'ha presidiata, evitando incidenti stradali, fino a quando gli operai dell'Anas non l'hanno ripulita. Chiusa per quasi mezza giornata, sempre a causa delle colate di fango, anche la statale 123 fra Campobello di Licata e Licata. Nel pomeriggio, dopo che l'ondata di maltempo si è allontanata verso Est, è stato il momento della drammatica conta dei danni. I commercianti di corso Argentina e dell'intero centro hanno praticamente perso ogni cosa. Disperati, alcuni in lacrime, cercavano di mettere al riparo quel poco che si era salvato. Poco appunto. Molti esercenti hanno, infatti, perso tutto o quasi. Ed avvenuto in una realtà già fortemente provata da una forte crisi economica. «Una città - ha detto Cambiano - che il 10 ottobre dell'anno scorso subì la devastazione di una tromba d'aria che ha messo in ginocchio 120 aziende. Adesso - aggiungeva Cambiano - un altro evento calamitoso. Licata sconta un deficit infrastrutturale, non c'è un sistema di raccolta delle acque piovane, cosa che genera questi danni ingenti e questa situazione di emergenza e di pericolo. E' una triste eredità e dobbiamo colmare un gap notevole: spero che le istituzioni pensino meno agli slogan e siano più vicini ai territori che sono in grossa difficoltà e che non riescono più a garantire la sicurezza». Cambiano ha già chiesto l'intervento del Governo regionale e nazionale per finanziare ed inserire queste opere all'interno del Patto per il Sud. «Mi sono dovuto scontrare con il presidente della Regione per ricevere un minimo di attenzione - ha spiegato - ma ad oggi non ci sono risposte concrete. Spero che l'ennesima emergenza, l'ennesima situazione di pericolo possa sensibilizzare le istituzioni e far capire che è meglio mettere in sicurezza i territori. La sicurezza dei cittadini viene prima di qualsiasi opera». Ieri pomeriggio sembrava essere presto per ipotizzare una richiesta di aiuto per calamità naturali. Ma non è escluso che ciò possa accadere. I soccorritori - tantissimi i volontari arrivati da tutto l'Agrigentino e le squadre dei pompieri giunte anche dal Nisseno - nel primo pomeriggio di ieri hanno portato in salvo una famiglia che era rimasta prigioniera del fango e dei detriti nella loro abitazione di contrada San Michele. Non ci sono stati - per fortuna - feriti. Al pronto soccorso sono arrivate meno di una decina di persone per fatti di lievissima entità, malori - dovuti all'agitazione e allo spavento - soprattutto. A Messina, al villaggio Giampilieri, quello maggiormente colpito dall'alluvione del 2009 nel quale morirono 37 persone, un'autovettura - travolta e trascinata dalla pioggia - è finita in un torrente ed il proprietario che ha cercato di recuperarla con un altro mezzo, con una jeep, è rimasto bloccato ed è stato portato in salvo soltanto grazie all'intervento dei vigili del fuoco. (*CR*)

lunedì 21 novembre 2016

Maltempo
Licata, il giorno dopo
di Paolo Picone
Scuole chiuse anche oggi La Cna: «economia in ginocchio»
Anche oggi le scuole di Licata resteranno chiuse. Dopo la "bomba d'acqua" che ha colpito duramente la città di Licata, mettendo in ginocchio l'economia e buttando sul lastrico centinaia di commercianti che hanno dovuto buttare molti prodotti danneggiati dalla pioggia che ha invaso i negozi, soprattutto quelli del centro, il sindaco Angelo Cambiano ha annunciato di aver firmato una ordinanza che dispone la chiusura delle scuole comunali e provinciali, ed ha invitato i dirigenti delle paritarie a fare lo stesso. "In via del tutto cautelativa, al fine di effettuare le necessarie verifiche nelle strutture scolastiche - spiega Cambiano - prima della ripresa delle attività didattiche, è stata disposta con apposita ordinanza sindacale la chiusura per un giorno delle scuole di ogni ordine e grado". L'amministrazione comunale vuole verificare la situazione strutturale degli edifici scolastici, con le prive di carico dei solai, per evitare rischi. In città è arrivato anche il presidente regionale della Protezione civile Calogero Foti. Ed ha assistito alle operazioni per liberare una sessantina di ospiti della "Baia d'oro"a Mollarella, dove la strada di accesso era impraticabile. Fanno parte di alcuni gruppi di preghiera del ragusano che si sono riuniti proprio venerdì sera nell'hotel sul mare di Licata. La zona, nella qualeconfluisce l'acqua di numerosi canali di scolo, a causa dell'eccezionalitàdella pioggia di sabato, è rimasta completamente allagata. Allagati i terreni ed anche la strada consortile che conduce alla spiaggia ed all'hotel. Sul posto, per coordinare gli interventi necessari per liberare l'intera zona dell'acqua, anche ilsindaco Angelo Cambiano, il direttore del Genio civile di Agrigento Duilio Alongi, l'ingegnere capo del Comune Vincenzo Ortega. Ieri è stata la giornata della conta dei danni. E della solidarietà. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta ha promesso aiuti per la città in ginocchio, pari a 30 milioni di euro. L'assessore all'Agricoltura, Antonello Cracolici ha invece annunciato che gli operai dell'Esa saranno da domani a Licata per liberare le strade di campagna da massi, detriti e fango che si sono accumulati a causa della pioggia caduta in maniera abbondante su tutto il licatese. "Continua l'emergenza maltempo su tutta la provincia - fanno sapere dal Libero consorzio comunale di Agrigento - ma è nella zona orientale, e in particolare a Licata e nel suo comprensorio, che attualmente si registrano i danni maggiori con allagamenti un po'ovunque e riversamento di abbondante materiale fangoso sulle strade". Il sindaco Cambiano ha voluto ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per evitare danni maggiori. "Grande èstato l'impegno degli addetti ai lavori e non. Voglio ringraziare - dice il sindaco - la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, i dipendenti comunali, i Volontari, i cittadini. Grazie a loro si è evitato il peggio ed il loro impegno testimonia che quando si lavora tutti insieme, è la collettività a trarne benefici e profitto.Si continua a lavorare per tornare alla normalità. Avremo modo di spiegare dettagliatamente ed in un momento successivo a chi invece il proprio impegno lo ha speso per criticare tutti gli interventi portati avanti da questa amministrazione". E sulla conta dei danno interviene la Cna provinciale, pronta a scendere in campo, a mobilitarsi a sostegno delle attività produttive, colpite pesantemente dall'emergenza maltempo. "L'economia licatese -sottolineano i vertici provinciali della Confederazione - ha subito una nuova, dura, mazzata per via dell'abbondante pioggia caduta sulla città che si è rivelata non adeguatamente protetta. E' presto per avere una stima precisa dei danni subiti. L'acqua ha invaso i negozi, le sedi delle attività, rovinando merci e deteriorando impianti e attrezzature, oltre a danneggiare gli stessi ambienti di lavoro. Lo stesso presidente della Cna di Licata, Piero Caico, rimasto lievemente ferito nel tentativo di mettere a riparo i macchinari della sua falegnameria, è già li, assieme a tantissimi altri artigiani e imprenditori, a fare il bilancio di un dramma che non può essere comunque attribuito soloe soltanto all'eccezionale evento meteorologico. Purtroppo Licata sconta un deficit infrastrutturale, che la rende particolarmente vulnerabile". "Siamo vicini ai cittadini licatesi, colpiti dal violento nubifragio -scrivo - no in una nota i parlamentari del Movimento 5 Stelle a Palazzo dei Normanni. Polemiche da parte dell'opposizione consiliare. "Non è ammissibile tutto questo nel 2016 in una città notoriamente a rischio esondazioni e alluvioni - dice Angelo Vincenti, consigliere comunale". Gli fanno eco i consiglieri Giuseppe Russotto e Lillo Scrimali: "Da cittadini, padri e consiglieri comunali oggi ci domandiamo cosa è stato fatto da chi ha la responsabilità di amministrare questo paese per evitare tutto ciò? Infine le segreterie cittadine "Fratelli d'Italia" e " Noi con Salvini rilevano l'assoluta improvvisazione nelle opere di soccorso, la mancanza di coordinazione di tutti i mezzi impegnati nella operazione in urgenza, la cosa ancora più grave la mancanza di informazione prima dell'evento calamitoso. (*papi*)

Sabato


LA SICILIA


A CALTACIRONE, AVEVA 86 ANNI
È morto Parisi, il "papà"delle Province
CALTAGÌRONE. È scomparso ieri,all'età di 86 anni, nella sua abitazione a Caltagirone. Francesco"Ciccio" Parisi, politico di razza e per quasi 40 armi indiscussoprotagonista della vita politica siciliana.
Parisi formatosi in una 'scuola"politica, popolare prima e democristiana dopo, di grande rilievo —a Caltagirone nacquero e operarono. infatti, personaggi della staturadi Luigi Sturzo e Mario Scelba, - è stato per 20 anni(dal 1967al1987)deputato all'Ars rivestendo ruoli di primo piano: presidente dellacommissione Sanità, assessore allo Sviluppo economico, allaPresidenza e agli Enti locali. Nella sua intensa attivitàlegislativa è stato il "padre" delle legge di riforma dei sevizisociali e delle autonomie locali con la leg 9/86,istitutiva delleprovince regionali in Sicilia, che aprì a Caltagirone laprospettiva, a lungo inseguita ma mai concretizzatasi, di di venirela decima provincia dell'isola. Dopo l'Ars, l'approdo al Parlamento nazionale, con l'elezione — nel 1987— al Senato (primodegli e- letti in Sicilia) e la conferma nella successivalegislatura. Nel 1993 c'è la delusione della sconfitta aiballottaggio. nella corsa a sindaco dì Caltagirone a opera diMarilena Samperi. Ma Parisi tra l'agosto del 1993 e il settembre1994 è protagonista della nascita del Ppi tra il 94e il 96 èdeputato alla Camera. Infine, tre anni in Consiglio comunale. Parisiè anche il fondatore della Banca di credito cooperativo "LuigiSturzo", di cui diviene presidente.
Oggi Caltagirone gli renderàomaggio:camera ardente dalle 11 al le 15, nel salone dìrappresentanza del municipio. Funerali alle 15,30, nella Chiesa deiPadri Cappucci «La città rimane orfana di uno dei suoi figli migliori» ha detto il sindaco Gino Ioppolo.
L.S.


Visitatori della Valle dei Templiverso la quota settecentomila
Il sito è sempre più rinomato nonsolo in Italia, ma anche all'estero.
Accessi al Parco Archeologico, per laprima volta il numero dei ticket staccati 'rischia" di arrivare aquota settecentomila.
Una prospettiva che, dati alla mano, èpraticamente ad un passo anche grazie ai dati anomali (ma inpositivo) riscontrati questo autunno.
Per il solo mese di ottobre, infatti,la Valle ha registrato 63300 ingressi, contro i 54.600 dell'annopassato. Ovvero il 15% in più. Un trend positivo che si staconfermando anche a novembre dall'1 al 14 del mese i bigliettistaccati sono stati infatti oltre l2mila. Nel 2015 lo stesso numerodi visite si erano registrate nell'intero mese di novembre. E'evidente — spiega il direttore Giuseppe Parello — che poi gliaccessi si andranno assottigliando con il proseguire delle setti maneda ora a dicembre, ma è comunque un dato che ci incoraggia non poco,anche s guardiamo al dato complessivo degli accessi sui primi ldell'anno. Se nel 2105 ad ottobre i visitatori erano stati 587mila,nello stesso lasso di tempo nel 2016 sono stati 660mila, con unacrescita di ben 73mila ticket staccati".
Un trend che è, a spanne, superiore aquello registrati da altri parchi archeologici di grande richiamodell'isola e che, soprattutto, conferma che il 2015 è stato per laValle un anno straordinario in termini di dati. Già ad agosto ivisitatori della Valle erano stati circa 504mila, contro i 454miladello stesso periodo nel 2015. Dato che, all'epoca era comunque giàin crescita rispetto al passato: per farsi un'idea, nell'intero2013 gli accessi dei visitatori (sia gratuiti che paganti) eranostati solo 543.879. Ottimi risultati si sono ottenuti, inoltre, dallevi s Il progetto, avviato il 13 luglio, si è concluso il l a fine haportato 29.400 accessi a pagamento "secchi", cioè solofinalizzati alla visita notturna della Valle. L'anno precedenteerano stati 26300.
Ma è una crescita fisiologica, cherientra in un periodo positivo per il patrimonio culturale siciliano,o ci sono riscontri della maggior appetibilità di Agrigento, anchealla luce delle nuove campagne di scavo?
"E' complicato filtrare l'originedei flussi turistici —spiega Parello - per quanto sia innegabileuna maggio l'attenzione nei confronti del Parco da parte deivisitatori nonostante le difficoltà connesse ai collegamentistradali".
GIOACCHIINO SCHICCHI


Domenica

LIVESICILIA


Dopo il nubifragio
Fango e strade distrutte
Licata si scopre fragile
di Alan David Scifo
LICATA (AGRIGENTO) - Il pericolo èscampato a Licata. La notte di paura è passata senza pioggia,contrariamente alle previsioni che annunciavano ancora temporali. Laprotezione civile, però, ha esteso l'allarme fino al pomeriggio dioggi. Questa mattina splende il sole nella cittadina agrigentinamessa in ginocchio da un nubifragio nella giornata di sabato: l'acquaè stata fatta defluire e il fiume Salso è ritornato sotto i livellidi guardia. La luce del sole mostra però una città ferita, sommersadal fango e con cittadini e commercianti che devono fare i conti concase e negozi allagati. Intere coltivazioni devastate, muri crollati,strade distrutte e periferie piene di fango. Quello che appare ilgiorno dopo davanti agli occhi dei cittadini licatesi è un vero eproprio scenario di guerra.
I più danneggiati sono i licatesi cheabitano nei pressi del fiume, dove le case sono state letteralmentesommerse dall'acqua caduta fin dalle prime ore di sabato. Nellaserata di ieri il Comune, guidato dal sindaco Angelo Cambiano,annunciava una situazione ancora pericolosa per le strade: "Cisono ancora delle criticità in atto e alcune strade allagate - sonostate le parole del sindaco -. Abbiamo attivato in somma urgenza dueimprese per liberare le strade del centro urbano e delle periferieoccluse dai detriti e per la pulizia. L'emergenza è stata declassatada arancione a giallo ma consideriamo che sono in corso le condizionimetereologiche avverse".
Allo stato attuale non è stato datoordine di chiudere le scuole per la giornata di lunedì, ma ladecisione definitiva sarà presa dopo le 16 di oggi. Per tutta lanotte i mezzi incaricati dal Comune hanno ripulito le strade,togliendo i primi detriti dalle vie cittadine. Ma il lavoro,soprattutto nelle periferie, è ancora lungo. La conta dei danniverrà fatta soltanto a partire da lunedì quando, dopo un giro diperlustrazione da parte dei tecnici, si faranno le primeconsiderazioni. Tra la rabbia e la disperazione di chi ha subitodanni enormi, c'è anche spazio per le polemiche, alimentate daprogetti sempre annunciati e mai attivati: "Da cittadini -scrivono i consiglieri comunali d'opposizione Russotto e Scrimali -padri e consiglieri comunali oggi ci domandiamo cosa è stato fattoda chi ha la responsabilità di amministrare questo paese per evitaretutto ciò. Le denunce su Facebook di tombini otturati, di condotte ecanaloni ostruiti sono all'ordine del giorno! Perche questa giuntaappena insediatasi non ha pensato che l'inverno alle porte crea lanecessità di interventi di bonifica? Sono queste le esigenze chedovrebbero allarmare il sindaco per andare a battere i pugni peravere risorse economiche da utilizzare per il paese". Lapolemica, pur nel momento di emergenza, si sposta anche sul pianopolitico: "Il sindaco non immaginava che, azzerando la giuntasenza avere alcun piano politico per ricomporla, ampliando lamaggioranza, avrebbe lasciato il paese senza governo causando unpantano politico che adesso si è trasformato in realtà? Questigiochetti e balletti di rimpasti di giunta appartengono alla peggiorevecchia politica fatta piccoli politicanti". Cambiano nonreplica.
Intanto, il governatore Crocettaannuncia all'Ansa: "Il governo regionale vuole manifestarevicinanza alla città di Licata, già devastata. In giuntaapproveremo la dichiarazione dello stato di emergenza per Licata, enella stessa giornata presenteremo un emendamento alla manovra diassestamento con cui stanzieremo 30 milioni di euro di fondi Pac, giàdestinati al dissesto, per la città di Licata".


LA SICILIA


BIVONA
Strada "Mare-Monti" disponibili6 milioni
Il recente viaggio del presidente delConsiglio Matteo Renzi ha portato dei finanziamenti, annunciati, diopere e lavori che interesseranno l'area e i collegamenti viari trai paesi dell'interno montano agrigentino e il litorale del Canaledi Sicilia, inerenti specificatamente le strade statali 189.118.115 ein parti colare la decantata "Mare-Monti" che dovrebbe nasceretra Ribera, Bivona e Santo Stefano Quisquina. Nel l'accordo diprogramma quadro, firmato da Renzi nel cantiere della superstradaAgrigento-Caltanissetta, vi sono già disponibili 6 milioni di eurodi cui tre destinati allo studio di fattibilità e progettazionepreliminare del collegamento tra la Ss189 (svincolo Tumarrano) e laSs 115 in località Borgo Bonsignore di Ribera, al servizio dellearee interne dei Monti Sicani. Gli altri tre milioni di eurorappresentano invece l'importo complessi- vada destinare allostudio di fattibilità, progettazione preliminare e prefattibilitàambientale del collegamento tra la Ss 89 (km 45+000 circa) bivioTumarrano e Manganaro e la Ss 118 (km 114+200 circa) Bivona, SantoStefano, Corleone, a servizio delle aree interne dell'agrigentino.
"Si tratta di interventi cheaspettavamo da decenni — ci dice Giovanni Panepinto, sindaco diBivona e parlamentare regionale del Pd — in parti colare la strada"Mare—Monti", tra Ribera e Bivona, lungo la vallata del fiumeMagazzolo. la cui prima delibera dell'ex Provincia Regionale diAgrigento risale al 1990. L'asse viario montagna-costa dovrebbemigliorare i collegamenti e i rapporti turistici, commerciali edeconomici tra l'interno agrigentino e palermitano e il lItorale traRibera, Sciacca ed Agrigento"
ENZO MINIO


IL CDM LA VARERÀ IN SETTIMANA
Riforma dirigenza incarichi a tempoe niente fasce
ROMA Rush finale per la riforma delladirigenza. che in settimana tornerà in Cdm, con un testo aggiustatorispetto a versione originale, presentata a fine agosto, maconfermato nel suo impianto: ruolo unito, abolizione delle fasce,eincarichiatempo4anni più 2 di proroga. I primi a testare le novitàsaranno i dirigenti dello stato dei ministeri mentre verrà concessopiù tempo a Regioni e Comuni, che potranno anche contare su un fondoper fare fronte a chi resta senza incarico.
!n rampa di lancio, per il via liberafinale, da parte del Cdm, ci sono altri 4 decreti Pa: riordino deiservizi pubblici locali, la razionalizzazione delle Camere dicommercio, la mappatura dei procedimenti amministrativi, chiamataScia Bis, e il restyling degli enti di ricerca. Tutti provvedimentiattuativi della riforma Madia.
Non finisce qui: in settimana potrebbefare un passo in avanti la trattativa sui contratti. I negoziatiufficiali non sono ancora partiti tuttavia dall'estate le partilavorano per trovare una quadra sia sulla parte economica chenormativa (si parta di rivedere la legge Brunetta). I sindacatichiedono di sancire un accordo politico, in modo da spianare lastrada ai tavoli di contrattazione. patto dovrebbe essere raggiuntoin un vertice, per cui si aspetta a giorni la convocazione da partedella ministra Marianna Madia,
Prima però tocca alla dirigenza. testoche ha ricevuto il primo si a fine agosto riapproda a palazzo Chigiper quello che dovrebbe essere il passaggio finale, a meno che ilgoverno decida di non recepire le condizioni dei pareri parlamentari.Non pochi paletti ma abbastanza larghi da rientrare, in qualche modo.Ad esempio, non ci sarebbero problemi ad accogliere le richiestesulla commissione per la dirigenza, l'organo chiamato a vigilaresulla categoria, i membri saranno aumentati a 9 da 7, e sarannoaffiancati da uno staff tecnico. Tra i compiti della commissione c'èla selezione della rosa da cui pescare i direttori generali,verràchiarito che la scelta sarà tra 5 e non 3 candidati,
L'attuazione della riforma verràscandita in tappe: entrerà subito in vigore per lo Stato, mentre sulterritorio si rimanda a .intese forti» a livello di Conferenzaunificata. Ma anche per la p.a. centrale subito non significaimmediatamente, visto che ci sono dei tempi già fissati perl'entrata a regime delle commissioni (3 mesi per l'insediamento epoi 36mesi per l'operatività).Dovrebbero poi essere riconosciutepiù tutele ai dirigenti che restano senza ufficio. Per dirigenti diprima fascia si sta pensando a un modello che consenta dì allargarele garanzie. il testo attuale prevede una corsia preferenzialenell'assegnazione di nuovi incarichi solo per il 30%.


Lunedì


AGRIGENTONOTIZIE


Premiati a Londra studentidell'Istituto "Toscanini" di Ribera
Soddisfatta la direttrice MariangelaLongo: ""È un grande successo, la nostra attivitàconcertistica e di produzione prosegue infaticabilmente.
Gli studenti della Scuola di Pianofortedell'Istituto Superiore di Studi Musicali "A. Toscanini" diRibera sono stati pluripremiati al Marlow Competitive Piano Festivalche si è tenuto il 19 novembre scorso allo Shelley Theatre nellacittà di Marlow, nei pressi di Londra, dove attualmente si trovanoper frequentare uno stage Erasmus di due mesi tenuto dai docentidella prestigiosa Windsor Piano Academy.
Giuseppe Francolino, neodiplomato eattualmente iscritto al Secondo Livello Universitario diSpecializzazione al Toscanini, ha conseguito ben due primi premiassoluti in entrambe le categorie sena limiti di età (Open PianoRepertoire e Open Piano Recital) ottenendo un pieno riconoscimentodai membri della Giuria tra cui Timothy Barrat, insigne concertistadi livello mondiale nonché Professore della prestigiosa RoyalAcademy of London; Giuseppe Spataro, studente dell'Istituto alCorso Universitario di Primo Livello, ha conseguito il Secondo eTerzo Premio in entrambe le categorie; Ines Tuttolomondo, exstudentessa del Toscanini già laureata, e Giuliana Arcidiacono,studentessa del Conservatorio di Stato "V.Bellini " di Palermohanno conseguito due menzioni speciali.
È un grande successo per entrambe leistituzioni, - afferma il direttore del Toscanini, Mariangela Longo -il Toscanini e la Piano Windsor Academy, e per i rispettivi docenti.Ringrazio il maestro Giulio Potenza e la direttrice dell'Accademianonché docente mastro Edita Stankeviciute per il lavoro svolto incollaborazione e per avere creduto e investito nel comune di progettodestinato ai nostri giovani talenti con la finalità di dare lorooccasione di crescita, confronto e di partecipazione ad importantieventi come il Concorso sopra menzionato. Il 27 novembre GiuseppeFrancolino prenderà parte al concerto finale per il Marlow Festivalof Music and Drama 2016 che si terrà allo Shelley Theatre e il 28novembre, insieme a Giuseppe Spataro si esibirà in concerto per unoSpecial Event presso la St Martin-within. Ludgate a Londra che livedrà interpreti di musiche di F. Chopin, E. Porrino, B. Bartokoltrechè protagonisti di una esecuzione in prima assoluta della"Circus Suite" (per pianoforte a 4 mani) composta per l'occasionedal compositore Gaetano Randazzo e del Notturno n.1 per pianoforte composta da Simone Piraino. Ai due giovani pianisti, provenientirispettivamente da Favara e Ribera, si unirà in concerto la giovanepianista palermitana Giuliana Arcidiacono con musiche di F.Chopin eR.Schumann .
La nostra attività concertistica e diproduzione - aggiunge Longo - prosegue infaticabilmente anche qui conun nutrito calendario di eventi: la partecipazione, il 21 Novembre,all'inaugurazione dell'Anno scolastico della Scuola S.Agostino diSciacca e, il 24 Novembre, al Circolo Culturale Pirandello di Ribera dei nostri talentuosi studenti ( Giuseppe Infantino, tenore-Stefania Maltese, Soprano- Salvatore Gaglio, pianoforte- PaoloAlongi, Chitarra); Laboratorio sull'Improvvisazione Barocca cheil Maestro Paolo Springhetti terrà presso l'Auditorium dell'Istituto il 23 novembre alle ore 16,30; dal 28 novembre l'Itinerarioorganistico del maestro Franco Vito Gaiezza che si svolgerà nellecittà di Roma, Milano e Palermo con la partecipazione del nostrotenore Giuseppe Infantino e del nostro soprano Klizia Prestia; perarrivare, il 19 dicembre alle ore 17,30, al grande eventod'inaugurazione dell'anno accademico 2016/17 che terremo alTeatro Pirandello di Agrigento alla presenza del sottosegretarioDavide Faraone e di Don Luigi Ciotti con un concerto per Coro,Solisti e grande Orchestra Sinfonica e Jazz dell'Istituto direttadal maestro Gaetano Randazzo: "Music in progress..." un eventoassolutamente da non perdere con tanti artisti di altissimo livellosul palco e un programma molto ricco e variegato ad ingresso libero.


LA SICILIA


CONSORZIO UNIVERSITARIO
Il Cda approva il bilancio 2015 masi continua a navigare a vista
g.s.) Il bilancio 2015 adesso c'è,ma trovare gli equilibri — e soprattutto i soldi — per portareavanti il Consorzio universitario, è un altro paio di maniche. IlCda del Cupa nei giorni scorsi, dopo una lunghissima parentesi, èriuscita a chiudere il cerchio sul documento finanziario dell'annopassato, lasciando però appunto totalmente aperto il fronte sul2016. oggi caratterizzato da un poco rassicurante segno "meno".
Le motivazioni sono diverse, comeemerge dai verbali delle sedute del Consiglio. Innanzitutto c'è dafermare una vera e propria "emorragia" di risorse, che è quellaprevista dalla convenzione con l'università di Palermo per ilpagamento dei docenti incardinati. Centinaia di migliaia di euro cuisi sono aggiunte, negli anni, le somme connesse alle numerosissimesupplenze e che oggi appaio no antistoriche", Sì. perché come è stato fatto emergere durante i lavori di Cda, ad oggi al Cupa, dopola chiusura dei corsi, restano solo 28 docenti. mentre negli accordicon Palermo ne è previsto il pagamento di 40. Una partita dagiocarsi tutta con Unipa nei prossimi mesi nel contesto di unpercorso però già tracciato, ovvero quel lo della rimodulazionedella convenzione.
C'è poi il problema dei fondidell'ex Provincia, Quando la cor data Comune-Camera di Commerciocacciò il Libero consorzio dal l'Assemblea dei soci (applicando,tuttavia, solo quanto l'ex commissario Maisano aveva già previstoa causa delle condizioni economiche dell'Ente), probabilmentecontava su una più celere nomina dei nuovi vertici politici dellastruttura di area vasta, con il sindaco di Agrigento Lillo Firettopronto a ricoprire l'incarico di presidente. Passaggio che, inrealtà, non si è ancora consumato, insieme ad una apertura delLibero consorzio verso il Cupa, soprattutto d un punto di vistaeconomico. Ad oggi. infatti, nulla è stato trasferito in termini dicontributi e dalla Regione, si annuncia un taglio pesante dellerisorse destinate ai consorzi universitari.
Quindi, ancora, si naviga a vista,dovendo comunque fare anche i conti con un passato "complicato",partendo dal contenzioso ancora pendente: cause e ricorsi sostenutinegli anni passati. alcuni dei quali, secondo il Cda, necessitano dichiarimenti. Tra questi, un'attività stragiudiziale inerente losvincolo di una polizza fidejussoria di progetti finanziatidall'unione europea rispetto la quale sarà inviata unasegnalazione alla Procura della Corte dei conti, Ma non solo, c'èancora da risolvere a causa con la società "DiPorto",affidataria della residenza universitaria (il Cupa, tuttavia, non haancora ottenuto le chiavi).

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