gds.it
Giardino botanico sette ettari di terra tra palazzi e cemento pieni di tante rarità.
di Calogero Giuffrida
Dagli ulivi all'annona, dalle mandorle alle banane, dai fichi d'india alle mele: circa 20mila piante, sparse in 7 ettari di terreno, riferibili ad oltre 300 colture ed messenze diverse espressioni tipiche della vegetazione mediterranea e tropicale. "E' un importante polmone verde a due passi dalla Valle dei Templi che merita di essere valorizzato", dice l'agronomo Giovanni Alletto che si occupa del Giardino botanico del Libero Consorzio (ex Provincia regionale) in questi giorni in progressiva ascesa nella classifica provinciale del concorso dei «Luoghi del Cuore» del FAI. In vista della chiusura del censimento 2016, previsto per il 30 novembre prossimo, il Libero Consorzio agrigentino ha anche inviato una lettera aperta a tutti i Dirigenti scolastici della provincia "per sensibilizzare docenti e studenti - viene spiegato in una nota - a valorizzare i siti di interesseartistico ed ambientale del territorio agrigentino, evidenziando il valore culturale e di crescita del territorio che da tale valorizzazione scaturisce per l'intera collettività. Tutti possono votare collegandosi al sito iluoghidelcuore.it. Il Giardino botanico rappresenta una sorta di "oasi" nel contesto urbano della città. Si trova in via Demetra, nel cuore della Vale dei Templi, a poche decine di metri dalla linea delle fortificazioni e dai templi, proietta i suoi contrasti cromatici, dal verde intenso della macchia mediterranea al colore rosso del tufo arso dal sole, sull'azzurro del mare mediterraneo, poco distante, con vista panoramica sul Parco archeologico. Oltre al patrimonio vegetale sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. All'interno del Giardino sono inoltre visitabili anche una serie "terrazze" che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori una ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi. È visitabile inoltre un "erbario" con diverse centinaia di essenze erbacee essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai visitatori. «Il Giardino botanico - spiega Alletto - si estende su una superficie di circa 7 ettari di terreno, 5 ettari di superficie utile coltivata, e 2 ettari di edifici e percorsi turistici. In questi anni anche grazie, a un progetto approvato e finanziato dalla Commissione Europea, abbiamo lavorato per la riqualificazione del Giardino botanico. Abbiamo inserito nuove piante cercando di dare anche un senso al percorso proposto ai visitatori. Mentre prima era una giungla, ora il giardino è diviso per aree tematiche. C'è l'area dell'agrumeto, quella del palmeto, le piante autoctone, le piante esotiche, i frutteti. Ci sono pere, mele, mele cotogne, melograni, mandorle, olive, e tante varietà di fichi d'india, una pianta di fico d'india ha più di cento anni. Come piante tropicali abbiamo anche il banano e l'annona ». «Ogni anno - racconta l'agronomo - facciamo la raccolta delle olive e l'olio che produciamo lo doniamo alla mensa della solidarietà di Agrigento, a raccogliere la frutta invece sono gli stessi visitatori del giardino che hanno così la possibilità di gustare i prodotti in loco. Naturalmente non c'è una grande produzione di frutta, ma molte varietà e tutti prodotti bio. Ritengo sia importante far conoscere questa struttura, che rappresenta un importante polmone verde per la città, una struttura che si può utilizzare in diverse forme, dal punto d vista ludico, perché ci sono dei giochi dei bambini, dal punto di vista naturalistico perché ci sono dei percorsi ad hoc per delle splendide passeggiate all'aria aperta, dal punto di vista squisitamente botanico. Ci sono testimonianze archeologiche, gli ipogei, è una struttura che va certamente valorizzata ma prima ancora dobbiamo fare in modo che venga conosciuta non solo dagli agrigentini ma anche in tutta Italia e la candidatura de I Luoghi del Cuore va certamente in questa direzione». (*CAGI*)
Parla il responsabile Ignazio Gennaro: «Diverrà teatro»
Il Giardino botanico pronto a "trasformarsi" in teatro e galleria all'aperto. Una nuova arena immersa nel verde con vista panoramica sulla Valle dei Templi, palcoscenico ideale per eventi culturali en plein air. Lavori in corso per il rilancio del Giardino botanico del Libero Consorzio comunale di Agrigento. «Abbiamo un discorso aperto con alcuni imprenditori locali e con il Teatro Pirandello per l'organizzazione di rappresentazioni teatrali all'aperto. Ad Agrigento non c'è più un'arena, uno spazio dove poter promuovere una rassegna teatrale all'aperto, questo è certamente il luogo adatto e ci stiamo attivando affinché la struttura venga sempre più utilizzata per manifestazioni artistiche e culturali», ha annunciato il vice segretario generale del Libero Consorzio, Ignazio Gennaro, dirigente del Settore stampa, Urp, comunicazione, accoglienza e cerimoniale che si occupa della gestione del Giardino botanico. «Mi sono già sentito con il sindaco, ho già parlato con il direttore del Teatro Pirandello, presto - ha piegato Gennaro - faremo un sopralluogo per capire se ci sono le condizioni per poter promuovere già dalla prossima estate una stagione teatrale all'aperto. Le porte sono aperte ad artisti e associazioni culturali per l'organizzazione di mostre e gallerie d'arte all'aperto, siamo ben felici di poter ospitare iniziative di questo tipo. In primavera, in collaborazione con alcuni imprenditori locali, saranno organizzati degli eventi culturali e artistici all'interno del Giardino botanico». (*CAGI*)
Realmonte.
Il sindaco ha dato mandato a un legale di procedere per vie giudiziarie contro l'affidamento a MareAmico della zona, meta preferita di migliaia di turisti
Gestione della Scala dei Turchi
Il Comune presenta un ricorso
Altro che collaborazione tra pubblico e privato per la gestione della Scala dei Turchi. E' tutt'altro che concluso il braccio di ferro tra il "proprietario" della scogliera di marna tra le più conosciute nel mondo candidata a diventare patrimonio dell'Unesco, e il sindaco di Realmonte Lillo Zicari che ha già dato mandato a un legale di procedere per vie giudiziarie contro il piano di gestione dell'area della Scala dei Turchi. Con un atto firmato davanti a un notaio agrigentino, il signor Ferdinando Sciabbarrà, ex dirigente della Camera di Commercio in pensione, proprietario delle particelle catastali su cui ricade l'intera scogliera di marna, ha concesso l'area di sua proprietà all'associazione Mareamico Agrigento rappresentata da Claudio Lombardo e ha illustrato il nuovo piano la gestione auspicando la collaborazione da parte del Comune di Realmonte a cui sono stati concessi 45 giorni di tempo per la risposta. Mail sindaco fa sapere che l'amministrazione non accetta la proposta di collaborazione e che a decidere sulla questione "sarà un giudice". «Noi auspichiamo la massima collaborazione da parte del Comune, in ogni caso andremo avanti», ha spiegato ieri Claudio Lombardo. «La proprietà privata non può essere messa in discussione, su tutto il resto possiamo discutere», ha sottolineato il responsabile di Mareamico Agrigento aggiungendo che «comunque la situazione non può restare così, con la Scala dei Turchi abbandonata a se stessa". Il piano di gestione presentato nelle scorse settimana prevede il pagamento di un ticket d'ingresso di almeno 3 euro. Al Comune potrebbero andare il 30% degli introiti, le altre risorse incassate serviranno per coprire i costi gestione, sorveglianza, assicurazione per i visitatori e una parte andrà al privato ». «Non abbiamo nessuna intenzione di accettare la proposta di Sciabbarrà, né dei suoi avvocati e nemmeno di Mareamico. Anzi, li porteremo in tribunale", ha detto ieri il sindaco di Realmonte spiegando di aver già dato mandato all'avvocato Enzo Caponnetto di avviare la "procedura" per opporsi ai piani annunciati. "Avvieremo una procedura per fare in modo che sia un giudice a decidere chi effettivamente abbia titoli nell'area della Scala dei Turchi. Sulla base della documentazione che verrà prodotta dalle parti e sulla base dell'uso pubblico che finora si è fatto della Scala dei Turchi ci affideremo alla decisione di un giudice». (*CAGI*)
Polo Universitario
«Dall'ammuina all'ordine sociale»
Oggi incontro
Nell'ambito della IX edizione delle Giornate dell'Economia del Mezzogiorno, che quest'anno ha per titolo "Dall'ammuina al nuovo ordine sociale", oggi alle 10, nel Polo Universitario di Agrigento (via Quartararo 6) si discute su "L'utilizzo dei Beni culturali quali "drivers" per lo sviluppo economico". Ore 10.30 Apertura dei lavori del professore Pietro Busetta, presidente Fondazione Curella. Introduce e coordina il professore Gaetano Armao, presidente Consorzio Universitario. Tavola Rotonda con Antonio Cognata, Università degli Studi di Palermo, Giuseppe Parello, direttore Ente Parco Valle dei Templi Agrigento, Filippo Salvia, Università degli Studi di Palermo, Giuseppe Taibi, capo delegazione Fai Agrigento. Interviene Carlo Vermiglio, assessore regionale Beni Culturali e dell'Identità siciliana. Nel corso della sessione verrà intitolato l'intero plesso del Polo didattico di Agrigento al professore Ignazio Melisenda Giambertoni, già rettore dell'Università di Palermo.
Scrivolibero
TURISMO AD AGRIGENTO: CLASSIFICATE
NUOVE STRUTTURE RICETTIVE.
Il Settore Promozione Turistica del
Libero Consorzio Comunale ha classificato diverse nuove strutture
ricettive in vari Comuni della provincia.
Nel caso del Grand Hotel Mosè di
Agrigento si tratta di una nuova classificazione che porta
l'importante albergo nella categoria dei 4 stelle, con standard
qualitativi dei servizi migliorati rispetto al passato. Grand Hotel
Mosè conta su 102 camere per complessivi 194 posti letto.
L'attività del Settore Promozione
Turistica, prevista dalla Legge Regionale n. 27/1996 che assegna
questa competenza alle Province Regionali (oggi Liberi Consorzi) ha
consentito anche la classificazione di numerosi nuovi Bed and
Breakfast, Case Vacanza e Affittacamere per complessivi 153 nuovi
posti letto, che incrementano ulteriormente la disponibilità in
provincia.
Trend positivo, dunque, per questo
settore che assume sempre maggiore importanza nel panorama
dell'offerta turistica.
I nuovi Bed and Breakfast classificati
sono:
- B&B "Baciato dal Sole", ad
Agrigento in via Neve n. 77, Due Stelle, 2 camere e 4 posti letto;
- B&B "Palazzo del Teatro",
ad Agrigento in vicolo Teatro n. 4, Tre Stelle, 3 camere e 6 posti
letto;
- B&B "Montemare", ad
Agrigento in via Pola, Tre Stelle, 3 camere e 6 posti letto;
- B&B "Giardino dei Lauri",
ad Agrigento in via delle Stelle Alpine n. 1, Tre Stelle, 2 camere e
4 posti letto;
- B&B "Back Packers", ad
Agrigento in via Terone n. 1, Tre Stelle, 1 camera e 2 posti letto;
- B&B "Del Centro", ad
Agrigento in Piazzale F. Rosselli, Una Stella, 3 camere e 7 posti
letto;
- B&B "Salita Metello", ad
Agrgento in via Salita Metello, Due Stelle, 2 camere e 4 posti letto;
- B&B "Terrazza di Agrigento ",
ad Agrigento in viale dei Pini Maggiore, Due Stelle, 2 camere e 3
posti letto;
- B&B "Le Maioliche", ad
Agrigento in via Pirandello n. 64, Tre Stelle, 2 camere e 3 posti
letto;
- B&B "Playa dei Turchi", a
Realmonte in Contrada Punta Grande, Due Stelle, 4 camere e 8 posti
letto;
- B&B "Del Corso", a Sambuca
di Sicilia in Corso Umberto, Tre Stelle, 3 camera e 8 posti letto;
- B&B "Arenella", a Sciacca
in via Arenella, Tre Stelle, 5 camere e 8 posti letto;
- B&B "Olivella", a Sciacca
in via Olivella, Tre Stelle, 4 camere e 9 posti letto;
- B&B "Vista sul mare", a
Porto Empedocle in via delle Acacie n. 14, Tre Stelle, 3 camere e 9
posti letto;
- B&B "A due passi dalla Scala
dei Turchi", a Porto Empedocle in via dei Pini, Due Stelle, 2
camere e 4 posti letto;
- B&B "Margherita", a Porto
Empedocle in via Fede, Una Stella, 2 camere e 4 posti letto.
Il Settore Promozione Turistica ha
inoltre classificato nella tipologia "Case ed appartamenti per
vacanze" le seguenti strutture:
- "Villa Maragani", a Sciacca in
Contrada Maragani, Una Stella, 6 unità abitative e 19 posti letto;
- "San Marco", a Sciacca in
contrada San Marco, 1 Stella, 2 unità abitative e 6 posti letto;
- "Colle dei rustici", ad
Agrigento in via M. Pascal, Una Stella, 3 unità abitative e 4 posti
letto.
Classificate, infine, alcune strutture
nella categoria "Affittacamere". Nell'ordine:
- "Community", a Favara in
Cortile Bentivegna, Una Stella, 2 camere e 4 posti letto;
- "Porta di Ponte", ad Agrigento
in via C. Battisti, Tre Stelle, 4 camere e 6 posti letto;
- "Tre colonne", ad Agrigento in
via Traversa Ortolani 13, Una Stella, 2 camere e 5 posti letto;
- "Fiore di Girgenti", ad
Agrigento in via Traversa Ortolani 15, Una Stella, 3 camere e 5 posti
letto;
- "Camere a sud", ad Agrigento in
via Ficani 6, Tre Stelle, 5 camere e 13 posti letto;
- "Lattuca Giuseppe", ad
Agrigento in via Delle Nereidi n. 2, Una Stella, 1 camera e 2 posti
letto.
Le determinazioni dirigenziali relative
alle nuove classificazioni sono state trasmesse ai Comuni competenti
per territorio e ai Servizi Turistici Regionali.
SiciliaLive
"Disabili, pasticcio di
Crocetta
Sottratte funzioni a ex Province"
PALERMO - "Oggi in commissione
Bilancio all'Ars la maggioranza Pd-Ncd ha fatto approvare una norma
con la quale la regione sottrae alle ex province le funzioni relative
ai disabili, accentrando il tutto a Palermo, e ponendo le basi per un
grosso pasticcio a discapito di chi ogni giorno deve affrontare mille
difficoltà. Anche questa volta, come accadde lo scorso anno quando
la maggioranza approvo' una norma che assegnava l'assistenza
igienico-personale degli studenti disabili a personale scolastico non
qualificato, per poi dovere fare marcia indietro, il governo rischia
di cadere nuovamente in errore. In un momento in cui la Regione
siciliana è ultima in termini di capacità gestionale, cerca anche
di annullare ciò che ben funziona, forse nella speranza di poter
fare alcune assunzioni. Forza Italia si opporrà in Aula per
contrastare un provvedimento scellerato", così l'onorevole
Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all'Ars.
LA SICILIA
REGIONE
Ars, maggioranza sempre latitante
Giunta: per Licata stato calamità.
PALERMO. Anche il disegno di legge per
i debiti fuori bilancio dell'Expò di Milano, cade sotto il magio
del voto segreto. Per due volte consecutive, in Aula, è mancato il
numero legale e al presidente Giovanni Ardizzone non è rimasto altro
da fare che rinviare la seduta alle ore 16 di oggi con lo stesso
ordine del giorno. A sala d'Ercole erano presenti le forze di
opposizione, che non inserito la tessera elettronica nell'apposito
alloggio, mentre erano assenti ben 26 deputati della maggioranza. Un
malessere che continua a serpeggiare tra i corridoi di Palazzo dei
Normanni, mentre stringono i tempi per l'approvazione del bilancio
di previsione e del disegno di legge di stabilità per il 2017.
Provvedimenti che dovranno essere preceduti dall'approvazione
dell'assestamento di bilancio del quale la competente commissione
ha iniziato ieri esame. In mattinata erano stati approvati 5
articoli. Il presidente Vincenzo Vinciullo, ha ripreso i lavori dopo
la chiusura dell'Aula. L'obiettivo sarebbe quello di incardinare
il provvedimento, a Sala d'Ercole, domani. Ma incombe la richiesta
di sospendere i lavori in coincidenza della settimana di campagna
elettorale per il referendum costituzionale. Per valutare il da
farsi, i! presidente Ardizzone ha convocato per le ore 5 di oggi, la
conferenza dei capi- gruppo.
La giunta regionale, presieduta da
Rosario Crocetta, ha approvato lo stato di calamità per danni subiti
dal comune di Licata dopo l'inondazione dei giorni scorsi. Inoltre,
è stato deciso di destinare 60 degli 85 milioni del Poc, alla messa
in sicurezza dì infrastrutture in caso di calamità naturali 15
milioni sono stati utilizzati per finanziare l'albergo diffuso 6
milioni per una strada nell'Agrigentino che era rimasta fuori dal
Patto per la Sicilia.
Dopo le proteste degli assessori
Barbagallo (Turismo) Gucciardi (salute) e Pistorio (Infrastrutture) è
stato ritirato il fondo premiale per la dirigenza, perché i
dipartimenti che fanno capo ai tre assessori sarebbero stati
penalizzati. l'assessore all'Economia. Alessandro Baccei è stato
incaricato di rimpinguare la somma. L'assessore Barbagallo.
contestualmente, ha firmato il decreto per l'istituzione delle
guide di media montagna.
Infine, dopo il tentativo di
insabbiarlo, in seduta congiunta la commissione regionale Antimafia e
quella agli Affari istituzionali, hanno ripreso l'esame del Codice
etico ed è stato stabilito che non potranno fare parte dell'ufficio
di presidenza dell'Ars, i deputati "avvisati" per reati di
mafia.