Livesicilia.it
Formazione,ospedali, rifiuti
Nessuno decide, Sicilia allo sbando.
L'esercizioprovvisorio che l'Ars si appresta ad approvare è, a suo modo, unametafora.Quella di una Sicilia in bilico. Con tante questioni lasciate insospeso, come fossero palle di un albero di Natale allestito quattroanni fa. Già, perché nel frattempo siamo entrati nell'ultimo giro.L'ultimo anno solare del governo Crocetta.
Eppuredopo quattro anni tante questioni sono ancora lì: icorsi di Formazione, le assunzioni nella Sanità, le stabilizzazionidei precari, la vicenda dei rifiuti e dei termovalorizzatori inSicilia. E ancora, a queste si sono aggiunte altri problemi mairisolti: che fine ha fatto la riforma dei Forestali? Dopo l'annuncio,il nulla. Come al solito, il cammino è stato fatto solo ametà.
Corsie ricorsi della Formazione
Duegiorni fa, l'assessore Marziano ha lanciato l'allarme a Salad'Ercole, chiedendo l'approvazione urgente della "legge sul sistemadi certificazione regionale, senza la cui approvazione - haspiegato - non si rispetta una condizionalità ex ante e si blocca laspesa del Fondo Sociale Europeo, con tutte le conseguenze del caso".Conseguenze scongiurate dall'approvazione ieri del ddl. Evitato,così, un nuovo ostacolo sul cammino di questi corsi, fermi peròormai da un anno e mezzo a causa dei "problemi" patiti dagliultimi bandi. Pubblicati e per due volte ritirati, anche in seguito auno strano ricorso al Tar.
Fattosta che ancora oggi, l'Avviso 8, quello che avrebbe dovuto finalmentesbloccare le lezioni, non è partito.Ecosì restano in sospeso i circa 5 mila operatori. Anche in questocaso a frenare l'avvio, i dubbi sulla graduatoria e le polemichesorte in seguito alla presenza attorno agli enti, di persone vicine aesponenti politici. Tra l'altro, ormai coperta dalla polvere è lalegge sulla Formazione che fu voluta da Nelli Scilabra. Rimasta in uncassetto di Palazzo dei Normanni. La Formazione, insomma, da un annoe mezzo, è in esercizio provvisorio.
Larete ospedaliera? Nel 2017
E'stato ufficialmente rimandato tutto nel 2017, invece, nel settoredella Sanità. "Insieme con l'assessore Gucciardi abbiamotracciato una sorta di 'scadenziario' per concludere entro lafine di gennaio il percorso di approvazione della nuova Reteospedaliera, che porterà fra l'altro allo sblocco delle procedureconcorsuali". Sono le parole di Pippo Digiacomo, presidente dellacommissione Sanità all'Ars. Parole che confermano quello cheLivesicilia dice da tempo. Eppure, un anno e mezzo fa, i nuoviconcorsi nella Sanità siciliana sembravano "cosa fatta".Soprattutto per alcuni manager forse eccessivamente ottimisti. Einvece, siamo ancora lì. Con la rete ospedaliera che sarebbe pronta,ma che in realtà - stando all'esito dell'incontro di pochi giornifa tra Digiacomo e Gucciardi - non è ancora stata approvata. Primale reazioni polemiche sulla prima "versione" della rete inviataal Ministero, poi la crisi di governo nazionale hanno rallentatoulteriormente il cammino. Ma le cinquemila assunzioni sono ancoralontane. E, anzi, tra due giorni scadono le graduatorie giàconcluse: chi attende da tanti anni, rischia di vedere vanificate leproprie speranze.
Provinceferme, termovalorizzatori in arrivo
Insomma,non sembra nemmeno di essere entrati ufficialmente nell'ultimo annodi legislatura. Negli ultimi tre anni, ad esempio, per le Provincenon è cambiato nulla. Se si escludono, ovviamente, scuole ridotte incondizioni fatiscenti, strade crollate, problemi per i disabili. Madopo l'annuncio, nel 2013, dell'abolizione dell'ente, i commissari -sebbene mutati nelle facce e nei nomi - sono sempre lì. E diproroga in proroga, tra una modifica e una impugnativa, le elezionidegli organi non si sono mai svolte: se ne parlerà l'annonuovo.
Quel2017 che dovrà finalmente dare una risposta a domande cheinteressano e in qualche caso inquietano i siciliani: sorgerannoin Sicilia i termovalorizzatori? Quanti? E dove? Una risposta chedovrà arrivare insieme a tante altre: c'è da capire dove vuoleandare la Regione sul tema dei rifiuti, mentre le percentuali diraccolta differenziata sono in qualche caso imbarazzanti. Un settore,quello, "ostaggio" delle guerre politiche tutte interne al Pd ecombattute sul ponte che unisce Palermo e Roma.
Forestalie nuovi precari
Comese non fossimo all'ultimo giro. Un'altra delle riforme annunciate erimaste al momento nell'etere - oltre che in uno schema approvatodalla giunta di governo - è la tanto strombazzata legge suiForestali. In buona compagnia, a dire il vero. Perché nel frattempo,ad esempio, per i precari di Regione ed enti locali è arrivata unaproroga che rimanda al 2018 il termine ultimo per la stabilizzazione.Ma nel frattempo, l'Ars ha anche approvato una norma che "apre" anuove assunzioni precarie nei Comuni. Si riparte da capo, quindi. Nonsolo i problemi non vengono risolti, ma in qualche caso governo eparlamento si sforzano di tenerli lì, appesi all'albero, tuttosiciliano, della provvisorietà.
La Repubblica.it
"Salvataggio"per 40 mila precari della pubblica amministrazione: è questa unadelle missioni più importanti del decreto milleproroghe oggi sultavolo del Consiglio dei ministri. Dal primo gennaio infatti, a causadi una norma contenuta nel Jobs act, sarà vietato il rinnovo deicontratti a termine e delle collaborazioni con la pubblicaamministrazione: risulta dunque urgente una proroga dei lorocontratti chiesta ieri a viva voce dalla Cgil. Linea condivisadalla ministra della Funzione pubblica, Marianna Madia. Cherecentemente aveva assicurato l'intenzione del governo di arrivare aduna proroga dei precari almeno fino al varo del "Testo unico"del pubblico impiego che aprirà la strada ai concorsi sulla base diun nuovo criterio: non più assunzioni in base alla pianta organicama sulle effettive necessità.
Il decreto di oggi, almenonella versione che entra in Consiglio dei ministri, prevede unintervento anche a favore delle due categorie "disagiate"di vincitori di concorsi (circa 4.500) e di coloro che sono statidichiarati "idonei" in un concorso (circa 150 mila):entrambe le categorie saranno "prorogate" per tutto il2017.
Il "milleproroghe" è l'ultimo trenodell'anno, ma anche il primo decretone omnibus del nuovo governo. Eoltretutto arriva dopo una legge di Bilancio condotta in porto intutta fretta, per via della crisi, e che ha così accantonato moltiproblemi. La vigilia è segnata da un clima di classico "assaltoalla diligenza": dalle banche popolari alla Legaanti-vivisezione, dalla trasmissione delle fatture telematiche allostop alle rate per i mutui nelle zone terremotate. In bilico anche ladelicata questione delle slot machine: rinviare l'obbligo di un supercontrollo a distanza oppure no? Adottare subito il taglio del 30 percento delle macchinette, già slittato dalla legge di Bilancio, oricorrere ad un altro decreto?
In campo anche la norma cheprevede la possibilità per i magistrati di restare in servizio finoal 31 dicembre dell'anno in cui compiono i 70 anni per andare inpensione. L'Anm, l'associazione dei magistrati, è tuttavia critica:chiede l'elevazione a 72 anni per far fronte alatrasformazione in spa da 8 a 30 miliardi di attivo "salvando"le due banche. llecarenze di organico.
Nella bozza del decreto viene ancheammorbidito il meccanismo anti-evasione (in legge di Bilancio ècifrato circa 2 miliardi) che obbliga la trasmissione telematica ditutti i dati delle fatture all'Agenzia delle entrate. La norma vienevissuta come un ulteriore adempimento da parte di commercianti,artigiani e commercialisti (che hanno addirittura scioperato) edunque il debutto della misura viene rinviato: stando alleindiscrezioni la comunicazione diventerebbe semestrale (invece checadere tre volte all'anno), inoltre il termine per il primo invioslitterebbe dal 25 luglio al 16 settembre del 2017.
Frontecaldo pure quello delle banche. La legge impone la trasformazione inspa entro la fine dell'anno delle popolari con più di 8 miliardi diattivo. Quasi tutte hanno adottato la nuova forma societaria tranneBari e Sondrio che avevano fissato le assemblee in dicembre quandouna ordinanza del Consiglio di Stato ha bloccato i regolamentiattuativi. Di conseguenza le assemblee sono state rinviate, ancheperché sulla questione pende una sentenza della Cortecostituzionale.
Giornale di sicilia
Passano stabilizzazioni e proroghe fino al 2018. Ma è polemica sulla possibilità di creare altri bacini di contrattisti a termine
Sulle norme varate pende il rischio di una impugnativa da parte del governo: le norme approvate all'Ars sono la riedizione di quelle che Roma non ha inserito nella legge di Stabilità nazionale nei giorni della crisi di governo.
Giacinto Pipitone palermo
Ci sono le proroghe degli attuali contratti fino (almeno) al 2018 e ci sono anche le autorizzazioni a stabilizzare gran parte degli attuali precari degli enti locali. Ma c'è soprattutto, nella legge che avrebbe dovuto scrivere la parola fine al precariato, la possibilità di fare subito nuove assunzioni con contratti a termine. L'Ars decide di avviare una staffetta, in tanti (secondo deputati e governo) si avviano a uscire dal precariato ottenendo il posto fisso, tanti altri si apprestano a entrarci. Quanti? Impossibile calcolarlo. La norma approvata dice solo che «in deroga alle disposizioni sul blocco di nuovi contratti, qualora tra il personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato non siano presenti figure professionali necessarie all'espletamento delle funzioni e dei servizi istituzionali, le amministrazioni interessate possono instaurare rapporti di lavoro flessibile». Questo l'emendamento proposto dal Pd con Giovanni Panepinto («si evita così di fare a meno di figure come gli assistenti sociali che ora non sono più prorogabili, il tutto senza derogare ai paletti di bilancio») e sostenuto da Pdr e altre anime della maggioranza. Ncd, con il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo, ha fatto aggiungere un rigo in cui si precisa che le nuove assunzioni devono avvenire «senza alcun onere a carico della Regione». Basterà a evitare la ressa alle porte di Comuni, aziende ospedaliere e Regione? Si vedrà. Vinciullo ne è sicuro ma il leader grillino Giancarlo Cancelleri si è detto certo che «ci saranno infornate di nuovi precari che tra 20 anni chiederanno la stabilizzazione esattamente come sta avvenendo per i contrattisti attuali». Il no dei grillini è stato sostenuto da pezzi di Forza Italia (Marco Falcone è fra i contrari mentre Giuseppe Milazzo è fra i favorevoli) e dal socialista Antonio Venturino. Ma il fronte del No è statosconfitto in aula al momento del voto. La logica dei contrari alle nuove assunzioni è quella di non sprecare risorse che potrebbero invece andare investite nelle stabilizzazioni. Una posizione fatta propria dalla Cisl: per Gigi Caracausi e Paolo Montera «è stata approvata una porcheria». Non fosse stata per questa norma, la votazione all'Ars (terminata a sera inoltrata insieme al varo dell'esercizio provvisorio per due mesi) sarebbe stata rapidissima. Visto che su tutto il resto il Parlamento è andato avanti compatto: salvi tutti i precari di qualsiasi sigla, origine geografica e specializzazione. Quella approvata è una norma che costa alla Regione 262 milioni e 469 mila euro all'anno per vent'anni. I precari dei Comuni, i principali favoriti dalla norma sulle stabilizzazioni, sarebbero scesi a poco meno di 14 mila. Il loro costo, a carico della Regione, è di 182 milioni. Per loro scatta una prorogafino alla fine del 2018. Nel frattempo però i sindaci potranno stabilizzare gran parte di questa platea grazie a deroghe enormi sui limiti di bilancio da investire nella concessione del posto fisso: il governo calcola che almeno la metà dei precari possa avere un contratto a tempo indeterminato entro due anni mentre con le vecchie norme i posti liberi non avrebbero superato i 1.500. Una parte dei posti nei Comuni deve però andare ad almeno 750 dipendenti delle ex Province: l'operazione costa 6 milioni e mezzo all'anno e sarà interamente a carico della Regione. L'obiettivo è alleggerire di almeno il 15% le spese dei nascenti Liberi Consorzi. I Comuni che non stabilizzeranno perderanno i finanziamenti regionali. I precari che non troveranno il posto fisso nei Comuni potranno essere stabilizzati in enti regionali, società partecipate e alla Resais. In alternativa potranno ottenere potranno ottenere 5 anni di stipendio e dimettersi. Potrà stabilizzare i propri precari anche la Regione e per permettere il posto fisso in categorie alte è stata approvata una deroga al turn over dei dirigenti: il 60% può essere sostituito nel 2017 e nel 2018. E potranno stabilizzare anche i Comuni in dissesto e pre-dissesto, visto che i soldi li mette la Regione. Su tutto queste pende ora il rischio di una impugnativa da parte del governo nazionale. Le norme approvate all'Ars sono infatti la riedizione di quelle che Roma non ha inserito nella legge di Stabilità nazionale nei giorni caldi della crisi di governo.Mapuò la Regione approvare una legge normalmente di competenza statale? Secondo molti all'Ars, no. Anche se Crocetta e l'assesso - re all'Economia Alessandro Baccei si sono detti forti di un accordo politico sui precari da tempo raggiunto col governo nazionale. La legge dà il via libera anche alle proroghe e alle stabilizzazioni di Lsu in Asp e ospedali. In generale, i 5.268 Lsu ottengono la proroga fino a tutto il 2019 al costo di 36,4 milioni all'anno. Via libera anche alle proroghe per i circa 2.700 operai precari impiegati nei cantieri di servizio a Enna e Caltanissetta. E c'è un'ultima carezza a Lsu, Pip di Palermo e operai di Enna e Caltanissetta: potranno assentarsi per malattia senza perdere l'assegno e potranno anche assentarsi (sempre senza perdere l'assegno) per partecipare ad assemblee sindacali. Infine, il testo fatto approvare dal governo prevede che «potranno godere di un adeguato periodo di riposo retribuito». Ieri l'Ars ha approvato anche il Dpf e la mini-riforma delle qualifiche della formazione professionale, che sblocca i corsi di quest'anno. Il Parlamento va ora in vacanza. Della riforma degli appalti si discuterà il 10 gennaio.
Infrastrutture.
I fondi per la Palermo-Catania, Palermo-Mazara e strade statali e provinciali. Nuova pavimentazione e segnaletica
«Basta buche», l'Anas stanzia altri 30 milioni
Trenta milioni di euro sulla Palermo-Catania, sulla Palermo-Mazara del Vallo e sulle strade statali e provinciali della Regione per una nuova pavimentazione e per rifare la segnaletica orizzontale. Anas ha avviato la terza fase dell'operazione "#bastabuche" perun valore complessivo di 295 milioni di euro in tutta Italia. Sulla Gazzetta Ufficiale di ieri sono stati pubblicati cinque nuovi bandi di gara d'appalto per lavori di risanamento della pavimentazione e rifacimento della segnaletica orizzontale su tutto il territorio nazionale che saranno affidati in regime di accordo quadro di durata triennale. Il nuovo appalto prevede per la Sicilia un investimento per il rifacimento della pavimentazione e della segnaletica orizzontale suddiviso in due lotti da 15 milioni di euro ciascuno. Il primo lotto riguarda le autostrade A19 "Palermo- Catania" e A29 "Palermo-Mazara del Vallo", mentre il secondo lotto riguarda il resto della rete siciliana di competenza Anas. Nell'Isola la prima fase ha comportato l'espletamento i 8 gare da cinque milioni di euro ciascuna, i cui lavori sono già in corso. La seconda fase ha reso possibile bandire una ulteriore gara da 40 milioni. In totale, quindi, l'impegno di Anas in Sicilia per l'operazione #bastabuche ammonta a 110 milioni di euro. Il progetto #bastabuche, che riguarda l'intero territorio nazionale, comprende una prima fase, che è stata avviata da Anas a fine dicembre 2015 per un valore di circa 300 milioni di euro. La seconda fase del progetto, invece, è stata avviata a fine luglio 2016 con un valore di 295 milioni di euro. Con la terza fase da 295 milioni gli investimenti complessivi salgono a 890. (lans)
Ponte «Canne»
Decisa la chiusura
I responsabili del Libero Consorzio: «La struttura portante del ponte si presenta in buone condizioni e non è assolutamente pericolante ».
La prudenza non è mai troppa. Dopo la segnalazione dell'associazione "Mare Amico" che ha lanciato l'allarme sul rischio crollo del ponte sul torrente Canne lungo l'ex statale 115 oggi declassata a strada provinciale, e quindi di competenza del Libero consorzio comunale di Agrigento, il funzionario tecnico responsabile del Settore Infrastrutture Stradali, Michelangelo Di Carlo, con propria ordinanza ha disposto la chiusura del viadotto che percorre la provinciale 75 Siculiana-Montallegro (km 1+190 al km 1+560). «La chiusura -si legge in una nota dell'ex Provincia - è stata disposta come misura esclusivamente cautelativa per l'esecuzione delle opportune verifiche, anche se il sopralluogo eseguito da tecnici e cantonieri ha evidenziato che la struttura portante del pontesi presenta in buone condizioni e non è assolutamente pericolante, mentre alcuni elementi sovrastrutturali, in particolare sulla parte superiore della campata, presentano diversi distacchi di calcinacci che non influiscono assolutamente sulla str ttura. Si tratta - aggiunge la nota - di uno dei ponti già da molto tempo sottoposti a continuo monitoraggio dal Libero Consorzio, che ha elaborato da tempo diversi progetti per la ristrutturazione (come avvenuto, ad esempio, per il ponte sul Drago lungo la provinciale 1) non ancora finanziati dal Governo Regionale nonostante le ripetute sollecitazione degli uffici competenti». Era stato Claudio Lombardo, presidente di Mare Amico a documentare le condizioni di criticità del ponte. «Il cemento superficiale - dice Lombardo - è caduto da tempo ed i ferri esposti alle intemperie sono corrosi e in qualche caso sono spariti. Mancano del tutto le banchine laterali e chi passa rischia di cadere giù. I nostri tecnici affermano che non è ancora caduto perché il suo arco funziona al contrario ed è tenuto in vita solo dalle travi superiori che funzionano da tiranti. Probabilmente non appena gli passerà sopra un carico pesante o qualche trattore, con le sue caratteristiche vibrazioni, il ponte crollerà». Replicano i tecni i della Provincia: «Il risalto mediatico dato alle condizioni del ponte dall'associazione Mare Amico non trova effettivo riscontro nelle condizioni strutturali, che in ogni caso, a partire da domani, saranno verificate con gli strumenti a disposizione dei tecnici. Il ponte rimane dunque chiuso, mentre dal km 1+560 al km 7+370 è stato interdetto il transito alle biciclette e imposto il limite massimo di velocità di 30 km/h a causa delle deformazioni del manto stradale e dell'ag - gravarsi del quadro fessurativo in seguito alle ultime piogge». Infine l'atto di difesa e di accusa dell'ex Provincia: «Prosegue senza sosta il lavoro di monitoraggio lungo le strade provinciali, senza inutili clamori mediatici, peraltro in questo caso fuori luogo, considerato anche che le associazioni che si occupano di ambiente ben conoscono la qualità del lavoro svolto dal Libero Consorzio in questo senso e la quasi totale mancanza di risorse finanziarie per la manutenzione ordinaria e straordinaria dell'estesa rete viaria provinci le, che comprende anche le ex consortili, ex regionali ed ex Esa. Strade per le quali da anni sono stati richiesti finanziamenti alla Regione Siciliana, senza riscontri, se non parziali e assolutamente insufficienti a garantire la manutenzione e di conseguenza la sicurezza, dettaglio che porterà inevitabilmente, nel tempo alla chiusura parziale o totale di buona parte della rete viaria secondaria. Gli interventi eseguiti infatti sono finalizzati solo a garantire il transito degli automezzi». (*PAPI*)
Dopo il nubifragio. Avanzata alla Regione la richiesta dello stato di emergenza per effettuare le manutenzioni
Molte strade provinciali in precarie condizioni
Versano in precarie condizioni parte delle strade provinciali agrigentine. Il nubifragio del 25 novembre scorso ha aggravato, nel versante orientale, una situazione già critica e sono stati stimati in 3 milioni e 276 mila euro i danni provocati alle strade provinciali dal nubifragio del 25 novembre scorso. Il commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha avanzato alla Regione la richiesta dello stato di emergenza per riparare i danni alla viabilità nei territori di Caltabellotta, Sciacca, Ribera, Lucca Sicula, Burgio, Cianciana, Cattolica Eraclea, Villafranca Sicula.La richiesta è stata avanzata con un apposito atto, su proposta del settore Infrastrutture Stradali. I danni, secondo quanto reso noto dal Libero Consorzio, hanno aggravato il dissesto idrogeologico dei territori di molti comuni della provincia, causando movimenti franosi che hanno interessato le strade provinciali e consortili. In particolare, sono stati valutati i danni e le somme per ripristinare la corretta viabilità sullastrade"Sciacca- Caltabellotta-San Carlo" (un milione 900 mila euro); "Sant'Anna-Villafranca Sicula" (50 mila); collegamento tra la provinciale 36 e la "Sant'Anna-Villafranca Sicula" (25 mila euro); "Portella di Burgio-Lucca Siculabivio 386" (24 mila); "Ribera-Cianciana" (300 mila euro); "Sciacca- Salinella bivio Sant'Anna" ed ex "Regionale Sciacca-Salinella" (400 mila euro); "Cattolica Eraclea- Cianciana" (100 mila euro) "Ribera- Magone statale 115" (80 mila euro); "Bivio Tamburello-Bivona"( 34 mila); Bivio Verdura-Caltabellotta" (13.490); "Montallegro- Ribera", "Castellana-Camemi", "Ponte Magazzolo - provinciale 32" e "Strasatto-Piano Povero" (300 mila euro). "Le esigue risorse finanziarie del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, purtroppo, non consentono di fronteggiare l'attuale stato di emergenza, potendo solo assicurare - si sottolinea in una nota stampa diramata ieri sera - alcuni interventi minimali mirati all'apertura delle strade per consentire, ove possibile, il passaggio delle autovetture". Le richieste sono state inviate agli assessoati regionali delle Infrastrutture e Mobilità, della Protezione Civile, del Territorio e Ambiente e dell'Agricoltura e dello SviluppoRurale oltre che alla Presidenza della Regione Siciliana "per richiedere un apposito contributo sulle spese per gli interventi urgenti diretti a fronteggiare l'emergenza a seguito del dichiarato stato di calamità naturale, per intervenire sul territorio e ripristinare le strade fortemente danneggiate". La Caltabellotta-Sciacca è stata riaperta al transito pochi giorni fa. Ed a Sciacca ci sono ancora mezzi in azione per liberare dal fango alcune strade. (*GP*)
Ribera
Iscrizioni al Toscanini entro gennaio
Iscrizioni prorogate al Toscanini. Lo ha il direttore, Mariangela Longo. Grazie ai contributi di emergenza statali e regionali , l'istituto è riuscito ad uscire dalle gravi difficoltà economiche rilanciando la sua attività. «Ha raddoppiato l'utenza universitaria, potenziato l'attività di produzione e di internazionalizzazione con eventi anche all'estero, triplicato l'offerta formativa, da 7 a 19 corsi -ha aggiunto il direttore - e le richieste di ammissione, per cui è stato necessario riaprire i termini d 'iscrizione fino al 20 gennaio 2017». (*GP*)
La Sicilia
La Sicilia
Emergenza Occupazione
Un lungo dibattito. Ieri sera finalmente approvata la mini-finanziaria che prevede la proroga dei contratti dei lavoratori impegnati negli enti locali
Solita manfrina, poi 'Ars salva i precari
La passa ai Comuni che dovranno entro il 31 dicembre del 2018 provvedere alla stabilizzazione
LILLO MICELI
E' stato necessario un lungo e snervante dibattito, prima che ieri sera l'Ars. approvasse l'articolato della cosiddetta "mini-finanziaria" che prevede la proroga dei contratti dei precari che dovranno essere stabilizzati entro il 31 dicembre 2018. Giusto occuparsi di questa categoria di lavoratori, ma non sana l'unico problema della Sicilia. Anzi, sarebbe necessario dedicare il massimo tempo possibile ai temi della sviluppo, della crescita e del lavoro "vero". I siciliani sono stanchi di assistere a lunghe sedute del Parlamento che non affrontano le questioni piu importanti.
"Quamdiu etiam furor iste tuttus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audadat"(Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prendera gioco di noi? Fino a che punto si spingera la (tua) sfrenata audacia?) si potrebbe dire prendendo in prestito le dure parole rivolte da Cicerone al demagogo Catilina-Ars: dove, dopo un defatigante dibattito, anche le opposizioni, tranne i grillini che comunque si sono astenuti, hanna votato a favore della norma che proroga e avvia verso la stabilizzazione i precari degli enti locali, della Protezione civile, Irsap, Asp ... Esattamente su 63 votanti 49 hanno votato 51. mentre 14 (i grillini) si sono astenuti. Diversa la votazione sull'esercizio provvisorio di due rnesi: 46s1. 14 no e 5 astenuti. Inoltre, e state approvato un emendamento firmato da Luca Sammartino (Pd)e Vincenzo Vinciullo(Ncd) per la proroga dei 47 "doposcuolisti" di Paterno e S. Maria di Licodia. Uno stanziamento di 800 mila euro per gli ex dipendenti della Pumex di Lipari, che estraeva pornice da una cava, rna che ha dovuto sospendere l'attivita su
imposizione dell'Unesco che altrimenti non avrebbe inserito Ie Isole . Eolie nella lista dei beni dell'Umanità. Adesso la palla, nell'attesa che si pronunci il Consigliodei rninistri sulla legittimita della proroga dei contratti e sui percorso di stabilizzazione dei precari; la palla passa ai comuni che dovranno entro il 31 dicembre del 2018 provvedere alia stabilizzazione dei precari. Con un emendamento del presidente della commissione Bilancio, Vinciullo, sono stati stanziati circa 3 milioni di euro per i precari dei comuni in dissesto. L'Aula si è a lunge soffermata sul terzo comma dell'art, 3 (proprio quello che detta Ie regole della stabilizzazione), perche da un lato impone aile amministrazioni locali il divieto di instaurare "nuovi rapporti di lavoro flessibile", ma nello stesso tempo, "ln deroga alle disposizioni.. .. qualora tra il personale con contratto di lavoro subordinate a tempo determinato di cui al presente articolo non siano presenti figure professionali necessarie all'espletamento delle funzioni e dei servizi istituzionali, Ie amministrazioni interessate possono instaurare rapporti di lavoro flessibile». Un passaggio che ha allarmato i segretari della Cisl-Funzione pubblica, Gigi Caracausi e Paolo Montera, che ha dato la stura ad un lunge dibattito, fino a quando il presidente della commissione Affari lstituzionali, Salvatore Cascio, che nel caso in cui i sindaci avessero bisogno di particolari Professionalita, potranno fare dei contratti a tempo determinato, ma a carico dei comuni e non della Regione. «La stabilizzazione dei precari e legge - ha detto a conclusione dei lavori assembleari iI presidente della Regione, Rosario Crocetta - èe iI nostro augurio di fine anno per tutta la fascia del precariato". Tutti i precari, gli Rmi, ex Pip, Asu vengono prorogati e, soprattutto, nei confronti di queste ultime categorie viene ammesso il diritto aile ferie, alia malartia, alia maternita che fino ad oggi non era state riconosciuto. E' una grande pagina di dignita, che abbiamo volute dare a tutti i lavoratori precari della Sicilia. Adesso pensiamo ai disoccupati. Che in Sicilia sono decine di migliaia. La grande occasione è il Patto per la Sicilia".
In breve
SICULIANA MONTALLEGRO
Chiuso per verifiche strutturali il ponte sul torrente "Canne"
Disposta ieri la chiusura del ponte suI torrente Canne lunge la strada provinciale n. 75 Siculiana-Montallegro. «La chiusura - si legge in una nota del Libero Consorzio - è stata disposta come misura esclusivamente cautelativa per I'esecuzione delle opportune verifiche strurturali, anche se il sopralluogo eseguito stamani da tecnici e cantonieri del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha evidenziato che la struttura portante del ponte si presenta in buone condizioni e non e assolutamente pericolante, mentre alcuni elementi sovrastrutrurali. in particolare sulla parte superiore della campata, presentano diversi distacchi di calcinacci che non influiscono assolutamente sulla strurtura. Si tratra di uno dei ponti gia da malta tempo sottoposti a continuo monitoraggio dal Libera Consorzio, che ha elaborate da tempo diversi progetti per la ristrutturazione (come avvenuto, ad esempio, per il ponte sui Drago lunge la Sp n.1) non ancora finanziati dal governo regionale nonostante le ripetute sollecitazione degli uffici competenti. II risalto mediatico data alle condizioni del ponte non trova effettivo riscontro nelle condizioni strutturali, che in ogni caso, a partite da dornani, saranno verificate con gli strurnenti a disposizione dei tecnici. II ponte rimane dunque chiuso, mentre dal km 1+560 al km 7+370 e stare interdetto il transito alle biciclette e impasto il limite massimo di velocità di 30 km/h a causa delle deformazioni del manto stradale e dell'aggravarsi del quadro fessurativo in seguito alle ultime piogge».
Cronache Parlamentari Siciliane
Esercizio provvisorio e precari approvati all'Assemblea Regionale
Aula ars [mer 28 dic 2016] L'Ars ha approvato con 49 sì e 14 astenuti la proroga e stabilizzazione dei circa 25 mila precari degli enti locali siciliani. Contrari solo i grillini, Antonio Venturino (Pse) e alcuni deputati di Forza Italia.Ok anche all'esercizio provvisorio sino al 28 febbraio con 46 favorevoli, 14 contrari e astenuti.
La legge più attesa era certamente quella sui precari che da anni attendevano certezze sul loro futuro. Il dibattito si è inasprito all'articolo 3 comma 3, che secondo l'opposizione è un modo per riaprire le maglie del precariato, per la maggioranza una possibilità per i comuni di reperire figure importanti, tra queste citati gli assistenti sociali. Il comma recita così: "In deroga alle disposizioni sul blocco di nuovi contratti, qualora tra il personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato non siano presenti figure professionali necessarie all'espletamento delle funzioni e dei servizi istituzionali, le amministrazioni interessate possono instaurare rapporti di lavoro flessibile".
Una norma contro la quale si sono schierate tutte le opposizioni. Il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha presentato un emendamento, poi approvato, che impone in caso di assunzioni di non far aumentare la spesa a carico della Regione.
Approvato anche un emendamento firmato da Luca Sammartino (Pd) e ancora da Vincenzo Vinciullo (Ncd) per la proroga dei 47 lavoratori del doposcuola di Paternò e S. Maria di Licodia.
La legge varata prevede anche 800 mila euro per gli ex dipendenti della Pumex di Lipari, che estraeva pomice, ma che ha dovuto sospendere l'attività poiché che l'Unesco non avrebbe inserito le Eolie nella lista dei patrimoni dell'Umanità.
La legge adesso passerà al vaglio del Consiglio dei Ministri a Roma.
Definito inoltre il futuro dei dipendenti delle ex Province, con la possibilità di trasferimento ai comuni. Una norma che che permetterebbe di spostare 750 persone con un risparmio per la Regione di circa il 15 per cento. Entro 4 mesi saranno individuati i lavoratori da trasferire.