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Rassegna stampa del 28, 29 e 30 gennaio 2017

Sabato 28 gennaio 2017

Belicenews.it

ATI Agrigento: Passaggio di consegne. Piena operatività dal 1° febbraio. Venerdì incontro con Girgenti Acque

Oggi, 27 gennaio, presso la sede del Consorzio d'ambito, è avvenuto il passaggio di consegne fra il Commissario straordinario liquidatore dell'ATO, dr. Barberi, ed il Presidente dell'Assemblea Territoriale Idrica - ATI, Arch. Lotà. L'ATI sarà dunque pienamente operativa dal 1 febbraio pv. L'ATI dell'Ambito territoriale ottimale, coincidente con il Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, è il primo organismo, nella Regione Siciliana, a dare attuazione alla LR 19/2015 nella gestione del Servizio Idrico Integrato. Il Commissario Barberi ed il Presidente Lotà hanno avuto occasione di sottolineare l'importanza di una nuova collaborazione per facilitare azioni ed atti, tuttora in itinere, al fine di rendere operativi i rispettivi ruoli.
Il Presidente Lotà ha convocato oggi stesso il gestore del Servizio Idrico Integrato, Girgenti Acque spa, ed il Consiglio Direttivo ad un incontro, fissato per il 3 febbraio pv, per esaminare alcune problematiche urgenti ed improcrastinabili legate alla gestione del servizio idrico nei comuni della ex Provincia di Agrigento.

Agrigentonotizie

Assistenza per gli alunni disabili, c'è l'intesa fra Libero consorzio e Comune

Il Comune di Canicattì potrà utilizzare le associazioni iscritte presso il registro del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per assicurare i servizi agli alunni disabili gravi. Le prestazioni riguardano gli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado che si trovano in condizioni di disabilita grave e che hanno bisogno dell'assistenza all'autonomia e alla comunicazione.
Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto tra il Libero consorzio comunale di Agrigento ed il Comune di Canicattì. D'ora in avanti, dunque, il Comune di Canicattì potrà accedere ed utilizzare il registro provinciale degli enti autorizzati per garantire i servizi a favore degli alunni disabili gravi.
Alla firma erano presenti il commissario del Libero consorzio Roberto Barberi ed il sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura accompagnato dall'assessore alla Solidarietà Sociale Davide Lalicata.
Le prestazioni, di competenza comunale, saranno liquidate direttamente dal Comune di Canicattì. Il Municipio, di conseguenza, potrà gestire in autonomia i rapporti con gli enti iscritti nel registro per realizzare l'assistenza per i giovani alunni con disabilità grave.


Giornale di Sicilia

Sabato 28 gennaio 2017

Turismo. Una manifestazione che si colloca in un periodo carente di offerte da parte del mercato e pertanto diventa appetibile rispetto a questa tipologia di viaggiatori
Pendolino: «Mandorlo in Fiore brand da spendere meglio»

Gli operatori turistici si preparano al «Mandorlo in Fiore». Una manifestazione che si colloca in un periodo carente di offerte da parte del mercato e pertanto diventa appetibile rispetto a questa tipologia di viaggiatori. «Il brand della sagra - dice Gaetano Pendolino, amministratore del distretto turistico Valle dei Templi di Agrigento - tra l'altro è ben posizionato nel mercato e la richiesta è costante e continua durante tutto l'anno». Ma perché dunque il Mandorlo in fiore non riesce a decollare e a far registrare numeri importanti in termini di visite? «Se non si è sviluppato il flusso dai grandi numeri -aggiunge Pendolino - è colpa dell'incertezza dell'organizzazione e della data di svolgimento che sono i primi nemici di un'offerta strutturata e che chiaramente fa nutrire non poche perplessità negli utenti e negli operatori che rischiano di organizzarsi  per poi non trovare nulla. Lo scorso anno si era avviato un percorso virtuoso che ha trovato tutti concordi, organizzatori e filiera turistica per la r alizzazione di un evento che occupasse uno spazio di offerta dilatato rispetto alla settimana classica. Sembrerebbe che questo abbia portato i risultati attesi  se è vero come è vero che quasi tutta la filiera ha manifestato pubblicamente  il disappunto per la mancanza di continuità rispetto alla strutturazione avviata lo scorso anno. Anche in questo caso è necessario mettere fine all'incertezza per l'ottenimento dei risultati  attesi ed auspicati». L'ammini - stratore del distretto inoltre interviene sull'ente gestore della kermesse:  «Se deve essere il Parco ad organizzare nulla questio - purchè sia condiviso il percorso organizzativo con tutta la filiera pubblica e privata sia perchè la Sagra è patrimonio comune della città e sia perchè, comunque, utilizza risorse pubbliche destinate allo sviluppo turistico e quindi non può rimanere patrimonio di pochi ma deve interessare necessariamente tutta la collettività.  Oggi a maggior ragione dopo l'annuncio del sindaco dell'avvio della procedura per l'iscrizione al Rei prima per poi far seguire l'iscrizione al Rei e quindi tentare il riconoscimento Unesco diventa indifferibile la tempestiva ed adeguata organizzazione nei "tempi europei"perchè si possano ottenere i risultati da tutti auspicati e possibili. Intanto è necessario riorganizzare tutti i servizi della destinazione cercando di migliorare la rete ed il sistema territoriale per una offerta sempre più rispondente ai crescenti bisogni del mercato. Poi è necessario lavorare per sviluppare, in questo momento di debolezza di molti nostri competitor del mediterraneo, nuovi contesti del sistema territoriale che possano sfruttare al meglio tutte le opportunità strettamente connesse alla nostra destinazione fino ad ora dormienti o solo in parte fruite. Penso ai 700 ettari di aree del Parco con straordinari giacimenti culturali (Ipogei, spazi chiusi ed aperti oggi non fruiti) che andrebbero messi a reddito con concessioni a piccole cooperative di giovani intraprendenti e qualificati, in città ci sono centinaia di queste risorse, che certamente alimenterebbero l'offerta con ulteriore e straordinario risultato legato alla fruizione che indirettamente aiuterebbe anche la conservazione ed il miglioramento del bene. Oggi invece assistiamo ad investimenti costanti per il recupero di  spazi che poi rimangono abbandonati a se stessi». (*PAPI*)

Domenica 29 gennaio 2017

Pubblico impiego. Il decreto a febbraio: nel mirino pure i casi di esodi dall'ufficio, tutti assenti lo stesso giorno
«FURBETTI» MALATI NEL WEEK-END ARRIVA LA STRETTA
Il 2014 l'anno più caldo con l'avvio dell'inchiesta siciliana denominata «La carica delle 104» e il famigerato San Silvestro dei vigili urbani nella capitale. Novità anche per i licenziamenti rapidi.
ROMA

Ecco perché e quanto si assentano gli statali. Tutto quello che si può sapere è contenuto nel megadatabase della Ragioneria generale dello Stato, il cosiddetto Conto annuale, a cui non sfugge nulla in fatto di giornate passate a casa piuttosto che a lavoro. Dalle cifre aggiornate al 2015, risulta che per la malattia se ne vanno circa 9,2 giorni a testa, 3 per la maternità, 2,1 in virtù della legge 104 e uno per congedi straordinari. Il tema è anche al centro dell'attenzione del governo: entro febbraio è in arrivo undecreto che renderà la vita dura ai «furbettì del week end e per le assenze di massa. Novità anche sui licenziamenti più rapidi per chi effettua abusi. I dati estrapolati della Ragioneria sono ovviamente medie, ottenute rapportando le giornate saltate al numero dei dipendenti pubblici, 3,2 milioni di lavoratori,e, ovviamente, non tutti usufruiscono dei permessi per la disabilità o per l'assistenza dei familiari. Quindi sono da prendere con le pinze, ma danno l'idea della dimensione del fenomeno. Per vederci più chiaro un raffronto con lo scorso anno può aiutare. Di certo rispetto al 2014 gli statali si sonoammalati di meno: si è passati da circa 32 milioni di giornate a 30 milioni, con la media pro capite che si è abbassata da 9,8 ad, appunto, 9,2 giornate perse. Oltre al caso, magari un'annata più fortunata in fatto di salute, nel 2015 potrebbero essersi fatti sentire gli effetti di un cambiamento del clima politico dopo un «caldo 2014. Anno a cui risale l'avvio dell'inchiesta siciliana denominata «La carica delle 104» e anno che si è chiusocon il famigerato San Silvestro dei vigili urbani della capitale, che ha portato il Governo ad annunciare una stretta con la riforma Madia. Per stanare i furbetti delle assenze il governo sta preparando misure ad hoc, che avranno la loro cornice nel decreto sul pubblico impiego che arriverà entro metà febbraio: un giro di vite per chi salta puntualmente i giorni di lavoro a ridosso del weekend o per casi di esodi dall'ufficio (tutti assenti lo stesso giorno). Anche i nuovi contratti, così prevede l'accordo del 30 novembre tra sindacati e governo, dovranno «contrastare fenomeni anomali di assenteismo». Il meccanismo dovrebbe essere quello dei premi ai virtuosi. D'altra parte è noto il gap storico tra pubblico e privato e difficilmente il calo registrato nel 2015 (le giornate di assenza retribuite sono passate da 18,8 a 17,8) potrà segnare un vero recupero: due anni fa un rapporto di Confindustria segnalava tra gli statali un tasso doppio. Anche se bisogna sempre fare attenzione a mettere a confronto voci comparabili. Un capitolo diverso, che riguarda la falsificazione delle presenze, si è aperto con il caso dei dipendenti del Comune di Sanremo, i cosiddetti furbetti del cartellino, da cui è disceso il decreto sui licenziamenti lampo, da chiudere in 30 giorni. Espulsioni sprint che, come noto, saranno estese anche ad altre tipologie, a tutti coloro che vengono  sorpresi con le mani nel sacco: assenteisti ma anche chi ruba o si macchia di peculato o corruzione. Insomma in tutti i casi accertati in flagranza. Il tutto dovrebbe essere graduato a seconda delle situazioni. L'articolo 18 per gli statali resterà salvo ma, e anche questo è già stato anticipato nei mesi scorsi, i cavilli giuridici, i vizi di forma, non potranno cancellare il licenziamento, rendendo di fatto più difficile la reintegra. Sarebbe confermata anche la riduzione dei termini per i procedimenti disciplinari ordinari (da 120 a 90 giorni). Si va quindi verso una revisione generale dei licenziamenti, come massima punizione prevista già oggi dalla legge Brunetta per una serie di condotte, dal rifiuto del trasferimento allo scarso rendimento. Il valore del database della Ragioneria sta nella possibilità di avere un'idea chiara di quel che accade, a prescindere dagli avvenimenti che trovano spazio nelle cronache, l'ultimo in ordine cronologico quello di un prof di Padova assente tutto l'anno. L'Rgs passa in rassegna tutte le tipologie di assenza, dalle ferie agli scioperi. Il totale del 2015 ammonta a 126,5 milioni, erano 132,8 nel 2014, in diminuzione del 4,8% rispetto all'anno precedente (quasi 133 milioni). Certo è calato anche un pò il personale, ma a ritmo decisamente inferiore (-0,1%). Guardando più da vicino i dati, comparto per comparto e focalizzando l'attenzione sulle assenze per malattia, emerge come spesso le donne si assentino di più: ad esempio, nella scuola le giornate saltate sono state, in media, 7,5 per gli uomini e 9,7 per le donne, nei ministeri 9,9 per i lavoratori e 11,7 per le lavoratrici, nella sanità 8,6 per i dipendenti e 11,6 per le dipendenti. Naturalmente le differenze tra i settori risentono anche degli orari di lavoro, dei turni e dell'età media, che, come noto, nella P.a non fa altro che alzarsi.

Lunedì 30 gennaio 2017

Provvedimenti del commissario. Modifiche all'ordinamento e ai servizi. L'organismo di controllo riguarda tutti i dipendenti anche quelli con qualifica dirigenziale
Ex Provincia, nasce l'ufficio per i procedimenti disciplinari
Nuove competenze attribuite al settore delle risorse umane

Provvedimenti del commissario. Modifiche all'ordinamento e ai servizi. L'organismo di controllo riguarda tutti i dipendenti anche quelli con qualifica dirigenziale
L'ex Provincia di Agrigento istituisce l'ufficio per i procedimenti disciplinari nei confronti dei dirigenti e dei dipendenti che non risultata nell'organigramma dell'ente. È stato il commissario straordinario, Roberto Barberi ad approvare la modifica all'articolo 40 del regolamento sull'ordina - mento degli uffici e dei servizi. L'ufficio è sdoppiato. Una prima articolazione si occuperà dei procedimenti disciplinari per il personale con qualifica dirigenziale. Il secondo ufficio invece tratterà i procedimenti disciplinari per i dipendenti. L'ufficio di controllo per i dirigenti sottoposti a procedimento disciplinare è composto dal segretario generale (che è il presidente), dal dirigente dell'area finanziaria, e dal dirigente titolare dell'incarico di posizione organizzativa dell'area Risorse umane. «Il componente temporaneamente impedito - si legge nella delibera del commissario Barberi - è sostituito dal vice segretario generale e vicario. In caso di impedimento del segretario generale,  il ruolo di preside te viene assunto dal dirigente dell'area finanziaria. Le determinazioni conclusive del procedimento, conformi alle decisioni prese a maggioranza dai componenti dell'ufficio sono adottate dal presidente». L'ufficio per i procedimenti disciplinari per il personale delle categorie è composto dal dirigente dell'aria finanziaria (che assume il ruolo di presidente), dal vice segretario generale vicario e dal dirigente dell'area Risorse umane. Anche in questo caso «Il componente temporaneamente impedito è sostituito dal  vice segretario generale aggiunto. In caso di impedimento del dirigente dell'area finanziaria, il ruolo di presidente viene assunto vice segretario generale aggiunto. Le determinazioni conclusive del procedimento, conformi alle decisioni prese a maggioranza dai componenti dell'ufficio sono adottate dal presidente». Secondo le disposizioni inserite nella modifica al regolamento,all'ufficio per i procedimenti disciplinari per il personale con la qualifica dirigenziale è addetto un dipendente con qualifica non inferiore alla categoria C confunzioni di segretario individuato dal segretario generale tra quelli in servizio presso la direzione generale. All'ufficio per i procedimenti disciplinari per il personale delle categorie è addetto un dipendente di categoria non inferiore alla C, individuato dal titolare della posizione organizzativa area Risorse umane, tra quelli in servizio presso lo stesso settore. Inoltre è stato modificato il comma 7 dell'articolo 48 del regolamento sull'ordinamento degli uffici. Alla direzione Risorse umane sono state attribuite specifiche competenze: gli atti relativi alla gestione giuridica del rapporto di lavoro, dall'assunzione del dipendente alla cessazione del rapportodi lavoro, gli atti relativi alla gestione del trattamento economico fondamentale ed accessorio del personale. La formazione e i provvedimenti di mobilità. (*PAPI*)


La Sicilia

CENSIMENTO REGIONALE     
Protezione Civile
Su 43 comuni solo in 16 hanno piani di intervento
Il dato statistico in se, se bastasse, sarebbe incoraggiante

Su 43 comuni della provincia di Agrigento, stando al censimento del dicembre 2016 della Protezione civile regionale, tutti sono dotati di strumenti di "pianificazione di protezione civile". Quindi. tutto bene? E invece no. Perché, invece, a guardare i dati disaggregati emerge un territorio tutt'altro che tutelato da specifici strumenti di gestione delle emergenze. Nel dettaglio, infatti, solo 16 comuni della nostra provincia possiedono piani di protezione civile esecutivi, cioè approvati dai rispettivi Consigli comunali. I "fortunari" sana Agrigento, Bivona, Caltabellotta, Campobello di Licata, Canicatti, Casteltennini, Favara, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Unosa, Palma di Montechiaro, Ribera, Santo Stefano Quisquina, Santa Margherita Belice, Sambuca di Sicilia. San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro. Ci sono poi una fetta di enti che possiedono si un piano di protezione civile, ma questo è connesso solamente ad una delibera di Giunta a ad una delibera sindacale, spesso anche risalenti negli anni. In questa categoria rientrano, stando al censimento della Protezione civile regionale (che riceve le segnalazioni da parte degli stessi Comuni), Alessandria della Rocca. Lucca Sicula, Ravanusa, Sciacca, Siculiana, Villafranca Sicula.
Dotati di singoli piani "speditivi", ovvero di strumenti di pianificazione che si occupano unicamente di individuare le procedure necessarie per il coordinamento dei soccorsi ed il superamento di un'emergenza in corso e consentire l'allontanamento delle persone, sono Aragona, Cammarata, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Comitini, Menfi. Montallegro, Naro, Porto Empedocle, Raffadali, Realmonte, San Giovanni Gemini. Ancora meno sana gli enti che possono contare su singoli piani destinati a precise emergenze, a partire da quella idrogeologica. In tal senso a possedere un piano sono solo Racalmuto e Raffadali, mentre piu folto e il numero di enti che possiedono un piano per il contenimento del rischio incendi: Burgio, Calamonaci, Camastra, Cammarata, Castrofilippo, Cianciana, Cemitini, Grotte, Menfi, Montallegro, Montevago, Naro, Porto Empedeele, Realmonte e San Giovanni Gemini. Insomma, il bicchiere è mezzo pieno. "L'attività di sollecitazione nel tempo sta avendo effetto - spiegano dalla Protezione civile provinciale di Agrigento-, sebbene ci siano ancora diversi comuni che stanno facendo orecchie da mercante alle nostre richieste di dotarsi dei piani. Purtroppo riscontriamo come spesso agiscano solo dopo che si so no trovati a fronteggiare delle specifiche emergenze". Non è per il solo un problema di "cosa", ma anche di "come": la Protezione civile regionale ha inviato a tutti i Comuni una nota con cui chiede di revisionare i piani e verificare se rispondano alle richieste di reale gestione delle emergenze.
GIOACCHINO SCHICCHI

Scrivolibero

Agrigento, Ato idrico: "Avviso" per la designazione dei componenti della "Commissione tecnica"

Il presidente del Consorzio d'Ambito del Servizio Idrico Integrato, Roberto Barberi, ha pubblicato un "Avviso" invitando i comitati cittadini per l'acqua pubblica e le organizzazioni sindacali a comunicare il nominativo designato quale rappresentante per le "Commissioni tecniche" previste dall'art. 12 della Legge Regionale 11 agosto 2015 n. 19
Le Commissioni avranno il compito di verificare eventuali inadempimenti contrattuali sulla base delle convenzioni stipulate e in ottemperanza alle previsioni di cui all'art. 49 della L.R. 12 maggio 2010 n. 11 (art.12, comma 1). Le Commissioni, sono presiedute dai Commissari dell'Ato in liquidazione e sono composte anche da un rappresentante delle organizzazioni sindacali e da un rappresentante dei comitati cittadini per l'acqua pubblica. Nel caso in cui, rende noto il Commissario liquidatore, dovessero pervenire più richieste, giorno 24 febbraio alle ore 10 presso la sede del Consorzio d'Ambito in liquidazione, si procederà a pubblico sorteggio.

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