Giornale di Sicilia
I nodi della regione
la cessione degli immobili dovrebbe assicurare 70 milioni di euro. Dai «cinque stelle» proposti tagli ai vitalizi
Finanziaria, in vendita 6 mila case popolari
Approvato in commissione Lavoro un emendamento per la stabilizzazione degli Asu: firmata la convenzione con l'Inps
Stefania Giuffrè
La vendita degli alloggi popolari porterà nelle casse della Regione oltre 70 milioni di euro almeno. È una delle norme previste dal governo fra i nuovi emendamenti alla Finanziaria. Fra gli emendamenti presentati dai deputati invece arriva un piano per la fuoriuscita di Asu ed Lsu dal bacino del precariato, grazie ad un emendamento approvato in commissione Lavoro. E ancora un taglio ai vitalizi e l'esenzione ticket per gli inoccupati fra le proposte del Movimento 5 Stelle. Edilizia popolare Gli immobili di edilizia popolare di proprietà della Regione nell'Isola sono 6.224. La loro cessione, prioritariamente ai locatari, deve avvenire in base al valore catastale abbattuto del 20% se gli edifici hanno più di vent'anni, fattispecie in cui ricadono tutti gli immobili siciliani da vendere. Il governo stima che, applicando questi criteri, si possa incassare una cifra pari a 87,9 milioni di euro. Un'ulteriore riduzione del 10% è prevista per chi paga in contanti, in questo caso la Regione incasserebbe poco meno di 8
milioni di euro. Dal piano restano esclusi gli immobili vincolati con "patto di futura vendita", che "valgo - no" sette milioni circa. In questo modo si calcola che, al netto di tutto, la Regione potrebbe incassare 71,7 milioni. La norma prevede che la Regione autorizzi Iacp e Comuni a trasferire gli immobili. Le entrate saranno destinate dalla Regione per il 60 per cento al finanziamento di programmi triennali di edilizia economica e popolare, per il 30 per cento alla manutenzione degli immobili e per il restante 10 per cento per coprire i costi di gestione dell'operazione in capo agli Iacp. Stabilizzazione Asu ed Lsu Dalla commissione Lavoro esce un emendamento che dà il via libera alla stabilizzazione degli Asu i cui costi sono a carico della Regione. Una platea di 5 mila persone per le quali, entro sei mesi dall'approvazione della legge, gli enti utilizzatori dovranno aggiornare il piano di fuoriuscita già predisposto. Tre le strade percorribili. A chi sceglierà di stabilizzare questi precari la Regione concederà un contributo per i prossimi tre anni, pari all'assegno erogato ai lavoratori (che attualmente è di 580 euro): la condizione è che questi vengano assunti con contratto a tempo indeterminato e un compenso di 750 euro al mese. Il lavoratore può anche scegliere di uscire dal bacino portandosi via un bonus da 40 mila euro, somme che saranno erogate a sportello: per questa misura saranno stanziati 4 milioni di euro. Si potrà anche scegliere di transitare in Resais attraverso un bando pubblico. Convenzione con l'Inps Per tutti questi lavoratori intanto ieri mattina è stata firmata la convenzione tra l'Inps e la Regione Siciliana che consentirà il pagamento degli assegni mensili arretrati. Un piano parallelo è quello approvato invece in giunta per la fuoriuscita dal bacino dei precari a carico del fondo nazionale (Fondo Sociale per l'Occupazione e la Formazione), quei 251 Lsu per i quali nei giorni scorsi era arrivata la sospensione proprio perché mancava il programma di stabilizzazione. Anche in questo caso è previsto un pacchetto di incentivi: gli enti che stabilizzeranno i lavoratori con contratto full time avranno un contributo pari a 8 mila euro annui per due anni; il contributo scende a 4 mila euro annui (sempre per due anni) se il contratto è part time. Per agevolare l'autoimpiego invece ai lavoratori che optano per uscire dal bacino verrà corrisposto un bonus di 20 mila euro. Per attuare il piano la Regione mette sul piatto quasi due milioni di euro di fondi nazionali di cui l'amministrazione dispone. L'approvazione del piano consentirà di procedere alla stipula della convenzione con l'Inps e il loro riavvio al lavoro. Proprio ieri l'Anci Sicilia aveva chiesto un incontro all'assessore al Lavoro, Gianluca Miccichè, per "trovare una soluzione immediata per i lavoratori Asu che non percepiscono il sussidio da dicembre". «Rispondo con un atto concreto all'Anci Sicilia replica Miccichè -. Con la stipula della convenzione i pagamenti torneranno ad essere erogati regolarmente, nelle more che si completi l'iter parlamentare per lo svuotamento del bacino». Tagli ai vitalizi e esenzione ticket La sforbiciata sui vitalizi erogati dall'Ars è prevista da un emendamento a firma del deputato Stefano Zito he prevede il taglio del 30 per cento sia per quelli diretti che per quelli di reversibilità. «Il risparmio che ne deriverebbe per la casse pubbliche - dice il deputato - si aggirerebbe intorno ai 5 milioni di euro». Fra le norme proposte dal gruppo 5 Stelle anche l'esenzione ticket agli inoccupati. La norma, a firma della deputata Vanessa Ferreri, prevede una copertura di 5 milioni di euro per garantire cure sanitarie gratuite, non solo per i disoccupati, ma anche per chi un lavoro non lo ha mai trovato e per i liberi professionisti che hanno cessato l'attività.
I nodi della regione
oltre mille gli emendamenti. Oggi si riuniscono i capigruppo, Cancelleri: «Inevitabile la proroga dell'esercizio provvisorio»
La manovra arenata all'Ars: un nuovo rinvio
La prima giornata di lavoro in commissione Bilancio si è risolta con un nulla di fatto. I lavori sono stati rinviati prima di un'ora, poi spostati ad oggi alle 15. Causa del rinvio l'assenza del governo. Slittamento non senza polemiche all'interno della stessa commissione, con il presidente Vincenzo Vinciullo che premeva per fissare i lavori alle 10 di oggi ma si è trovato di fronte un muro, una maggioranza trasversale che ha scelto per le 15, come proposto da Giancarlo Cancelleri del «Movimento 5 Stelle». Proposta motivata da Cancelleri con la necessità di aspettare le decisioni della conferenza dei capigruppo che si riunirà sempre oggi alle 12. Il cammino di bilancio e Finanziaria sembra insomma sempre più destinato ad andare a rilento. In commissione è una pioggia di emendamenti, oltre un migliaio quelli presentati dai deputati a cui si aggiungono quelli proposti dal governo, dopo una seconda riscrittura. Il rischio di non farcela entro fine mese, quando scadrà l'esercizio provvisorio, è sempre più concreto. «Molti degli emendamenti non sono stati trattati nelle commissioni di merito - spiega Vinciullo - , se vi dovranno essere rimandati i tempi si allungano ancora, scatteranno nuove scadenze per eventuali sub emendamenti. Il rischio di arrivare oltre febbraio è concreto. Io ho programmato lavori della commissione Bilancio anche di notte ma non so se ce la faremo». Degli emendamenti presentati dal governo, un pacchetto di quaranta proposte, sono almeno 15 quelle che devono ripartire da zero, passando per le commissioni legislative. «Ho chiesto al presidente dell'Assemblea Giovanni Arrdizzone - ha detto Vinciullo durante i lavori - quale iter adottare. Secondo me questi emendamenti devono essere rimandati nelle commissioni di merito ma non devo stabilirlo io. Ho chiesto al presidente di convocare per domani (oggi per chi legge) la conferenza dei capigruppo. È chiaro che il governo ha messo i deputati in condizione di presentare sub-emendamenti». Oggi quindi sarà la conferenza dei capigruppo a dettare i temi e le procedure, il cammino da seguire per esaminare la manovra finanziaria. In commissione i lavori sono programmati anche per sabato e domenica "ma a condizione che il governo sia presente così come i direttori generali", avverte Vinciullo. «Dubito fortemente che si riesca ad approvarla entro febbraio - conferma il grillino Cancelleri - . La proroga dell'esercizio provvisorio, vista la vergognosa gestione dei tempi da parte del governo, ormai sembra inevitabile. E questo a dispetto delle grida di dolore che si levano da ogni parte della Sicilia. Evidentemente Crocetta e la sua giunta usano tappi per le orecchie a prova di tutto». Intanto ieri la commissione ha deciso di istituire una sottocommissione che esaminerà i conti delle Asp siciliane: ne fanno parte i deputati Savona (Forza Italia), Di Giacinto (Pse), Turano (Centristi per la Sicilia), Di Mauro (Mpa), Tancredi (Movimento 5 Stelle) e Cimino (Pdr - Sicilia Futura). Dovranno essere ancora indicati due rappresentanti del Partito democratico.
Raccolta dei rifiuti.
I creditori hanno chiesto al giudice di utilizzare 80 mila euro per pagare una mensilità. Proposta accolta, sarà liquidata la mensilità di dicembre
«Sogeir, sbloccate i fondi pignorati per pagare gli stipendi»
I creditori della Sogeir chiedono al giudice di sbloccare circa 80 mila euro delle somme pignorate sui conti del Comune di Sciacca per consentire alla società di pagare una mensilità arretrata agli operai. Nella controversa vicenda riguardante i rapporti tra le società che svolgono i servizi per conto della Sogeir, costrette al pignoramento delle somme presso i comuni, ed il gestore della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ieri è accaduto anche questo. Il giudice, Grazia Scaturro, ha autorizzato ed il Comune di Sciacca, trasferendo queste somme alla Sogeir che, a sua volta, pagherà la mensilità di dicembre agli operai, spera di evitare lo sciopero già indetto dai lavoratori per il 20 e il 21 febbraio. «Anche le società che io assisto, la Sam, la Bono e la Sea - di - ce l'avvocato Alfonso Fiorica - devono pagare gli stipendi ai loro operai, ma si è deciso di compiere quest'ulteriore gesto per cercare ancora una volta una soluzione». Le somme pignorate dalle società ammontano a poco più di 2 milioni di euro. Il loro credito, invece, è di un milione e 400 mila euro. Alla luce di questa novità lo sciopero potrebbe saltare.Non esclude questa ipotesi Enzo Iacono, della Funzione pubblica Cgil. «Riunirò i lavoratori - dice il sindacalista - e saranno loro a decidere. Certo, si tratta di un passo avanti anche se i lavoratori devono riscuotere due mensilità». Sono quelle di dicembre 2016 e gennaio 2017. La vicenda si è complicata perché i Comuni dell'Ato sono impossibilitati, al momento, anche ad effettuare trasferimenti alla società in liquidazione perché c'è un pignoramento sui conti correnti, effettuato da creditori della Sogeir, che svolge il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. I debiti della Sogeir nei confronti delle tre società che hanno effettuato il pignoramento, Bono, Sea e Sam, ammontano a circa un milione e 400 mila euro, riguardanti gli ultimi 9 mesi di servizi svolti per la società d'ambito. Il pignoramento, però, è stato effettuato presso diversi comuni e questo ha bloccato ogni ente dal potere trasferire somme alla Sogeir. «La Sogeir - afferma l'avvocato Ignazio Mistretta, che rappresenta il commissario liquidatore della società - avendo appreso che era intenzione delle ditte creditrici farsi assegnare le somme dal Comune di Sciacca non oggi (ndr, ieri per chi legge) ma all'udienza del 24 febbraio, ha ritenuto di rinviare il tutto a quella data, confidando che, intanto, si possa trovare un accordo. Fermo restando - aggiunge - che senza le somme del Comune di Sciacca ad oggi non è possibile una soluzione». I creditori sperano nella prossima udienza, il 24 febbraio, di ottenere l'assegnazione delle somme. (*GP*)
Livesicilia
Mancato passaggio personale ex Ato
Srr a rischio commissariamento
di Salvo Toscano
Ordinanza di Palazzo d'Orleans. L'Anci contro la Regione: "Così si alimenta la confusione".
Le Società per la Regolamentazione dei Rifiuti che non hanno, ancora, avviato il processo di trasferimento dei lavoratori dai vecchi Ato alle nuove Srr rischiano, da oggi, di essere commissariate. Questo stabilisce la nuova ordinanza firmata il primo febbraio scorso dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, integrata dalla quella che aveva concesso, una proroga di quindici giorni finalizzata all'avvio delle pratiche per il traghettamento del personale alle nuove strutture. Una mossa quella della Regione che non piace ai Comuni. "Si tratta di un provvedimento che aumenta la condizione di confusione istituzionale, già in atto, delineando un quadro, se possibile, ancora più complesso e disorganico, che non agevola certamente il passaggio alle nuove forme di gestione. Ma ciò che è più grave incide sull'autonomia istituzionale e finanziaria dei Comuni, il cui ruolo verrebbe esautorato da un soggetto esterno che impegnerebbe finanziariamente i comuni nella creazione di società in house, che replicherebbero, in sostanza, gli ex Ato". Dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di Anci Sicilia. La vicenda riguarda i circa tremila lavoratori degli ex Ato, in liquidazione da anni. Il loro personale dovrebbe transitare per legge alle nuove Ssr. Una situazione che produce aggravi di spesa e soprattutto un caos gestionale dal quale non si riesce a venire fuori. Le nuove società, che stanno vedendo la luce con un certo ritardo, non si occupano però della gestione del servizio di raccolta, ma devono bandire le gare per affidarlo. A quel punto, il personale degli Ato impegnato nella raccolta dovrebbe transitare attraverso le Srr a chi si aggiudica le gare (per piccoli contingenti qua e là questo è già avvenuto) - o alle società partecipate pubbliche che nasceranno per gestire la raccolta in house -, mentre gli amministrativi potrebbero entrare nelle stesse Srr. Tutto ciò ancora tarda a realizzarsi, salve rare eccezioni.
"I provvedimenti di proroga concessi e i temuti commissariamenti dei prossimi giorni - continuano Orlando e Alvano - non potranno certamente accelerare la gestione integrata dei rifiuti in Sicilia, ma creeranno un ulteriore impasse in attesa che venga approvato il ddl di riforma che è attualmente fermo nelle commissioni di merito all'Ars". Sul tema le Srr erano state più volte sollecitate con atti di indirizzo dalla Regione. Ma secondo i vertici dell'Anci "per intervenire efficacemente nella ottimizzazione di un servizio vitale per la salute pubblica, come il servizio integrato dei rifiuti, non è necessario ricorrere alle ordinanze, strumento utile e indispensabile per gli eventi imprevedibili, è auspicabile, invece, un'adeguata programmazione fatta di provvedimenti strutturali che mantengano l'autonomia gestionale e finanziaria di ciascun ente. Interventi straordinari e farraginosi possono solo contribuire alla paralisi dell'intero sistema dei rifiuti in Sicilia - conclude Orlando- con il rischio concreto che si inneschi una nuova emergenza rifiuti, come quella dell'estate scorsa e che avrebbe la grave conseguenza di mettere a repentaglio la salute dei nostri concittadini".
Sicilia24h
Programma Scopri-Tarta: proseguono
gli incontri formativi per i docenti.
Penultimo appuntamento settimanale con
la formazione dei docenti delle scuole siciliane che hanno aderito al
programma di Educazione Ambientale "Scopri-Tarta". Oggi lo staff
del Settore Ambiente del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che
coordina per tutta la Sicilia l'azione E3 del progetto UE
"Tartalife -Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle
attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), si sposta
a Trapani, nella sede del 1° Circolo Didattico "Leonardo da
Vinci", per la terza delle nove giornate formative previste dalla
seconda edizione dello Scopri-Tarta. Ieri invece, nella sede
dell'Istituto Comprensivo "Amari Roncalli Ferrara" di Palermo,
è stata la volta delle scuole palermitane, che numerose hanno
aderito al programma e hanno espresso soddisfazione per i contenuti
tecnici dell'incontro, e in particolare per i dettagli sulla
biologia e sullo status della Tartaruga marina nel Mediterrano
illustrati dall'esperta dott.ssa Daniela Freggi.
Come nei precedenti incontri, è stato
consegnato ai docenti il "Tartakit", che contiene un manuale per
gli insegnanti, un manifesto dedicato al progetto e il gioco da
tavolo "Tartagame" completo di istruzioni, tutti ideati ed
elaborati dal Settore Ambiente del Libero Consorzio.
Ultimo appuntamento, per questa
settimana, domani a Linguaglossa (Catania) nell'Istituto
Comprensivo "Santo Calì", mentre la prossima settimana, invece,
sono previsti gli incontri nelle province di Siracusa, Ragusa e
Messina.
Ricordiamo che al concorso
"Scopri-Tarta" partecipano le classi terza, quarta e quinta della
Scuola Primaria e le classi prima, seconda e terza della Scuola
Secondaria di Primo Grado di tutta la Sicilia. Oltre alle giornate
formative, è prevista l'attivazione di un help desk per
informazioni e supporto didattico agli insegnanti.
Scrivolibero
Agrigento, borse di studio
2015-2016: disponibile l'elenco degli aventi diritto
Regioni ed Enti Locali0 Disponibile sul
sito internet www.provincia.agrigento.it del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento l'elenco degli aventi diritto alle borse di
studio 2015/2016. L'elenco è stato pubblicato nella sezione "primo
piano" nella home page e all'albo pretorio on line dello stesso
sito.
L'elenco è visionabile anche
nell'account twitter del Libero Consorzio "Stampa_LibConsAg".
Sono in tutto 2.526 i soggetti ai quali sarà corrisposto un importo
di 51euro, quando saranno disponibili i fondi regionali, a fronte di
2.706 istanze presentate. La verifica della documentazione è stata
fatta dai funzionari del settore "Politiche del lavoro e
dell'Istruzione". L'apposito elenco è stato inviato alla
Regione.
Le domande, corredate dalla
documentazione richiesta, erano state inviate al Libero Consorzio
Comunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di 2° grado
della provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese di
novembre 2016.
Secondo il bando pubblicato dalla
Regione Siciliana, le istanze dovevano essere presentate dalle
famiglie degli studenti alle scuole superiori di appartenenza entro
il 30 settembre 2016. Le borse di studio sono riservate a quelle
famiglie in possesso di un indicatore della Situazione Economica
Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94, redatto sulla base
dei redditi conseguiti nell'anno 2014. Le borse di studio vengono
assegnate quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei
propri figli per l'anno scolastico 2015/2016.
Infoagrigento
Viabilità provinciale, nota di
Vincenzo Fontana (NCD)
"Serve un monitoraggio urgente sul
sistema viario della nostra provincia - dichiara il deputato
agrigentino Vincenzo Fontana - che chiede un tavolo tecnico con
l'assessore Giovanni Pistorio, al fine di stilare la lista degli
interventi urgenti".
"La viabilità provinciale -
riprende il deputato Ncd - ha subìto un duro colpo dalle alluvioni
di novembre aggravato da quelle delle scorse settimane. L'incontro
in Prefettura, con sindaci, amministratori, Protezione civile e Anas,
è stato un primo passo importante cui, però, devono necessariamente
seguire sopralluoghi urgenti alla presenza dell'assessore
Pistorio".
"Continuerò a tenere alta
l'attenzione sul problema - conclude Fontana - affinché alle
migliaia di utenti che ogni giorno percorrono il nostro territorio
sia concesso di farlo in totale sicurezza".
Grandangolo
Ex Provincia di Agrigento,
pubblicato elenco ammessi a borse studio 2015/2016
Disponibile sul sito internet
www.provincia.agrigento.it del Libero Consorzio Comunale di Agrigento
l'elenco degli aventi diritto alle borse di studio 2015/2016.
L'elenco è stato pubblicato nella sezione "primo piano" nella
home page e all'albo pretorio on line dello stesso sito. L'elenco
è visionabile anche nell'account twitter del Libero Consorzio
"Stampa_LibConsAg". Sono in tutto 2.526 i soggetti ai quali sarà
corrisposto un importo di 51euro, quando saranno disponibili i fondi
regionali, a fronte di 2.706 istanze presentate. La verifica della
documentazione è stata fatta dai funzionari del settore "Politiche
del lavoro e dell'Istruzione". L'apposito elenco è stato
inviato alla Regione.
Le domande, corredate dalla
documentazione richiesta, erano state inviate al Libero Consorzio
Comunale di Agrigento dalle Istituzioni scolastiche di 2° grado
della provincia, come previsto dal bando regionale, entro il mese di
novembre 2016.
Secondo il bando pubblicato dalla
Regione Siciliana, le istanze dovevano essere presentate dalle
famiglie degli studenti alle scuole superiori di appartenenza entro
il 30 settembre 2016. Le borse di studio sono riservate a quelle
famiglie in possesso di un indicatore della Situazione Economica
Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94, redatto sulla base
dei redditi conseguiti nell'anno 2014. Le borse di studio vengono
assegnate quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei
propri figli per l'anno scolastico 2015/2016.
Agrigento, 400 offerte di lavoro
all'Urp dell'ex Provincia.
Nuove offerte di lavoro. Sono circa 400
quelle visionabili all'Ufficio Relazioni con il pubblico del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento e che sono distribuite su tutto il
territorio nazionale in enti pubblici e aziende private. Si tratta di
offerte lavorative a tempo determinato o part-time per diversi
livelli professionali e titoli di studio in aziende di diverse
regioni d'Italia. Il Comune di Milano, ad esempio, ha pubblicato i
bandi per 174 nuove figure professionali con assunzione a tempo
indeterminato mentre l'Azienda sanitaria di Pavia ha messo a
concorso 4 posti di collaboratore professionale sanitario di
ostetricia, categoria D da assegnare alle strutture ospedaliere
dell'Azienda socio-sanitaria territoriale. Per consultare le
offerte di lavoro basterà recarsi all'Ufficio relazioni con il
pubblico di piazza Vittorio Emanuele, ad Agrigento, tutti i giorni in
orario di ufficio. I bandi e le offerte di lavoro saranno
consultabili anche nelle Urp periferiche di Canicattì, Bivona,
Sciacca, Cammarata, Licata e Ribera. Telefonicamente, si possono
contattare i numeri verdi 800-315555 oppure 800-236837. Il personale
dell'ente è a disposizione dell'utenza anche per la compilazione
delle istanze.
Agrigentoweb
Sistema viario della provincia di
Agrigento, Fontana: "Urge tavolo tecnico con l'Assessore
Pistorio.
"Serve un monitoraggio urgente sul
sistema viario della nostra provincia che chiede un tavolo tecnico
con l'assessore Giovanni Pistorio, al fine di stilare la lista
degli interventi urgenti".
Lo dichiara il deputato
agrigentino Vincenzo Fontana.
"La viabilità provinciale -
riprende il deputato Ncd - ha subìto un duro colpo dalle alluvioni
di novembre aggravato da quelle delle scorse settimane. L'incontro
in Prefettura, con sindaci, amministratori, Protezione civile e Anas,
è stato un primo passo importante cui, però, devono necessariamente
seguire sopralluoghi urgenti alla presenza dell'assessore
Pistorio".
"Continuerò a tenere alta
l'attenzione sul problema - conclude Fontana - affinché alle
migliaia di utenti che ogni giorno percorrono il nostro territorio
sia concesso di farlo in totale sicurezza".
Al Giardino Botanico si rinnova il
mito di Proserpina
Al Giardino Botanico, incastonato nella
Valle dei Templi, si rinnova il Mito di Proserpina.
Da qualche giorno, infatti, un velo
bianco ricopre le decine di alberi di mandorlo che vegetano
nell'antico giardino.
Un rituale che ogni anno annuncia il
precoce arrivo della primavere che ad Agrigento culmina con la festa
del Mandorlo in Fiore.
Il mandorlo fiorito, però, che oggi
rimanda alla festa ed al folklore, in passato era soprattutto
sinonimo di economia.
La coltivazione del mandorlo, infatti,
ha rivestito un ruolo economico di primo piano nella provincia di
Agrigentino. La sua coltivazione ricopriva diversi ettari di
territorio rappresentando, come nel caso di Agrigento, un vero e
proprio presidio di tutela ambientale e del paesaggio in aree non
destinabili ad altre coltivazioni.
Per parlare della coltivazione del
mandorlo all'interno del Giardino Botanico bisogna fare un passo
indietro fino alle origini di quello che oggi è un vero e proprio
"polmone verde" della città. Nell'area, originariamente
adibita a colonia agricola degli ospiti dell'Ospedale Psichiatrico,
vennero, infatti, piantumati decine di alberi di mandorlo. Oggi la
coltivazione è stata implementata con la messa a dimora di specie
autoctone di grande varietà (con qualche rarità, per esempio una
varietà di "Cercis siliquastrum" o Albero di Giuda a fiori
bianchi, e diversi esemplari ultrasecolari di essenze mediterranee),
secondo un progetto coerente di sistemazione di un'area. La
naturale scenografia del costone in calcarenite, che delimita l'area
del giardino, la sua particolare posizione orografica e la sua
vicinanza alla Valle dei Templi, ne determinano un particolare
microclima e ne fanno un luogo magico che rimanda al mito di
Proserpina, la dea rapita che torna in primavera.
Secondo la mitologia classica greco -
latina Plutone, dio degli Inferi, vide la bella Proserpina,figlia
della dea dell'abbondanza, Cerere, mentre passeggiava in un prato
della Sicilia che raccoglieva fiori. Subito se ne innamorò e decise
di rapirla. La portò con sè nell'Ade e la sposò.
Gli uomini si rivolsero a Giove
chiedendogli di far tornare Proserpina.
Ma Plutone le aveva fatto mangiare il
melograno, simbolo d'amore, e Proserpina non poteva più tornare
dalla madre.
Giove, commosso dal dolore di Cerere,
risolse il problema decidendo che Proserpina sarebbe rimasta per otto
mesi, da gennaio ad agosto, sulla terra assieme alla madre.
Quando Proserpina è sulla terra,
Cerere è felice e cosparge la terra di fiori e di frutti.
Agrigentonotizie
FRA INDENNIZZI MANCATI E RICHIESTE
DI RISARCIMENTO, ECCO IL FUTURO DEL POLO UNIVERSITARIO
Di Maida: "Se avessimo
disponibilità dei 7 milioni che ci spettano potremmo programmare al
meglio, invece siamo chiamati a difenderci davanti al Tar per
respingere la richiesta di 9 milioni avanzata dall'Unipa.
Ha diritto ad un indennizzo di 7
milioni di euro per l'anno accademico 2016. Dovrà però difendersi,
davanti al Tar, per una richiesta - avanzata dall'università di
Palermo - di oltre 9 milioni. Il futuro del polo universitario di
Agrigento sembra essere legato, a doppio nodo, esclusivamente, ad una
questione di soldi.
L'università di Palermo, per l'anno
accademico 2016, secondo i parametri di un decreto interministeriale
del 2014 che tra le varie voci prevede i costi di docenza e
didattica, ha ricevuto 7.281 euro per ogni studente in corso.
Considerando che gli studenti in corso,
iscritti al polo di Agrigento, sono 1.024 i conti sono pressoché
fatti. Cifre importanti che permetterebbero la salvezza del polo,
alle quali poi bisogna sommare le tasse degli studenti - in corso e
fuori corso - ed i contributi di partecipazione versati dagli enti
consorziati.
A denunciare questa situazione è il
vicepresidente del polo universitario Giovanni Di Maida che afferma:
"Ho cercato più volte di interloquire con i vertici
dell'università di Palermo per capire quali siano i costi
complessivi di gestione e che fine abbiano fatto queste somme, ma il
mio appello è rimasto sempre inascoltato". Il costo complessivo di
un corso di laurea magistrale è di 1.067.000 euro, cifra alla quale
il Cupa partecipa al 35 per cento, versando dunque annualmente
373.000 euro; mentre per un corso di laurea triennale il Cupa sborsa
224.000 euro a fronte di 640.000 complessivi.
Se avessimo disponibilità dei 7
milioni che ci spettano - dichiara Di Maida - potremmo
programmare al meglio il futuro del Cupa senza dover ricorrere ogni
anno a salvataggi in extremis, ma viene spontaneo chiedersi che fine
abbiano fatto e come siano stati investiti i soldi che il Miur ha
destinato a Palermo, negli anni in cui il Cupa aveva oltre cinquemila
studenti e dodici corsi di laurea attivi. Alla luce di queste cifre
il paradosso è che, il prossimo febbraio, - aggiunge - saremo
chiamati a difenderci davanti al Tar per respingere la richiesta di
oltre nove milioni di euro avanzata da Unipa nei nostri confronti per
il pagamento dei docenti incardinati. Una pretesa assurda visto che,
già col precedente consiglio d'amministrazione, avevo chiesto a
Palermo di fornire nome e cognome di tutti i docenti incardinati
destinati ad Agrigento, perché non è possibile che di 64 titolari
di cattedra, soltanto 21 vengano qui a svolgere servizio,
costringendoci a chiamare e pagare per le supplenze. Ragion per cui -
afferma Di Maida - il 24 febbraio chiederemo al Tar di aver
riconosciuto un risarcimento danni per questo comportamento
scandaloso da parte di Unipa.
Il vicepresidente del polo di Agrigento
non esclude che nel futuro, saldati i contenziosi economici con
Palermo, si possa valutare l'ipotesi di una convenzione con altri
atenei per garantire condizioni più vantaggiose, come avviene già
per il CUMI di Priolo che riceve dall'università di Messina l'80
per cento delle tasse degli studenti iscritti al distaccamento
siracusano.
Sempre da Palermo giungono notizie poco
rassicuranti per il polo universitario di Agrigento. L'articolo 9
della Finanziaria regionale prevede infatti un taglio sensibile delle
somme destinate ai consorzi universitari. Secondo il decreto
regionale inoltre, per avere accesso al milione di euro di
finanziamento, le sedi distaccate dovrebbero rinunciare ai
contenziosi economici in corso con l'ateneo di dipendenza.
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO
Offerte di lavoro da tutta Italia.
Sono circa 400 le nuove offerte di
lavoro in enti pubblici ed aziende private, distribuite su tutto il
territorio nazionale, visionabili all'Ufficio Relazioni coni!
Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento. Si tratta di offerte che
riguardano s il settore pubblico che privato, impieghi a tempo
determinato o a part-time per diversi livelli professionali e titoli
di studio in aziende di diverse regioni d'Italia. Il Comune di
Milano, ad esempio, ha pubblicato i bandi per 174 nuove figure
professionali con assunzione a tempo indeterminato mentre l'Azienda
sanitaria di Pavia, ha messo a concorso, 4 posti di collaboratore
professionale sanitario di ostetricia, categoria D da assegnare alle
strutture ospedaliere dell'Azienda socio sanitaria territoriale.
Il Ministero degli Esteri ha invece
pubblicato un bando di concorso per titoli ed esami, per l'assunzione
di 35 Segretari di Legazione in prova mentre l'Epso, l'ufficio
europeo di selezione del personale, ha aperto un concorso generale
per titoli ed esami, per costituire elenchi di riserva dai quali
l'ufficio Euipo attingerà per l'assunzione di nuovi funzionari
amministrativi e assistenti. L si di Lecce ha indetto un concorso
pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato per 7 collaboratori
professionali sanitari tecnico della prevenzione nell'ambiente e
nei luoghi di lavoro mentre l'Egas, l'ente per la gestione
accentrata dei servizi condivisi di Udine, ha indetto un concorso per
8 posti di assistente amministrativo. Per consultare le offerte di
lavoro, basterà recarsi all'ufficio relazioni con il pubblico di
Piazza Vittorio Emanuele tutti i giorni in orario di ufficio. (bandi
e le offerte dì lavoro saranno consultabili anche nelle Urp
periferiche di Canicattì, Bivona, Sciacca, Cammarata, Licata e
Ribera.
CONSORZIO UNIVERSITARIO
La Regione accelera l'azzeramento
dei vertici del Cda.
Consorzio universitario di Agrigento,
azzera mento dei vertici in vista.
No, niente rimpasto, né frutto di
esigenze politiche. Semmai scelte a più alto giro di competenza. A
cambiare le modalità di formazione dei Cda è la stessa Regione
Siciliana. Tutto è contenuto nell'articolo 9 della Finanziaria
2016/20 almeno nella versione proposta dal Governo.
Nello scindere in modo definitivo
qualunque rapporto tra Consorzi universitari e Liberi consorzi
(passaggio già consumato nella nostra città da quasi un anno), la
proposta di legge toglie qualunque potere di governance ai Comuni e a
gli altri Enti locali,spostando il timone nelle mani della Regione e
delle Università. Nessun obbligo, in realtà, ma un vero e proprio
aut aut":
nel modificare la struttura del
contributo regionale per le università decentrate (che si sdoppia,
dato che in parte verrà destinato direttamente alle Università per
sostenere i costi di trasferta delle docenze nelle sedi decentrate,
ed in parte ai consorzi per sostenere le spese di funziona mento) si
prevede che per 'potere beneficiare del contributo consorzi devono
riformare lo Statuto e prevedere l'ingresso, in quota
maggioritario, delle Università nel Consiglio di Amministrazione.
Ciò significa, dice la Regione, che dei 5 componenti del Cda, 3
dovranno essere nominati dalla Università di riferimento". uno
dall'Assessore regionale per l'istruzione e Formazione
professionale, ed uno dai soci.
Modifiche che, dall'approvazione
della legge - se non sarà successivamente emendata - dovranno essere
attuate entro il 31 marzo, pena l'esclusione dai contributi.
Non solo, ma alla fine il Governo ha
perseverato anche rispetto ad una scelta che sembrava non volesse
portare a termine e che, come già annunciato, potrebbe danneggiare i
progetti del Cupa: il vincolo al rapporto con università siciliane.
Bere, o affogare.
G.S.
L'ENTE HA NOMINATO IL LEGALE
GRAZIA ZARBO PER RESISTERE IN GIUDIZIO DINANZI AL GIUDICE DEL LAVORO
L'ex segretario Vella avvia un
contenzioso con il Comune.
Contenzioso legale avviato tra il
Comune di Licata e l'ex segretario generale dell'Ente, il dottor
Giuseppe Vella. A certificare l'inizio del procedi mento intentato
dall'ex segretario generale le «arte» rese note sia dal Comune di
Licata che dalla Provincia Regionale di Agrigento. Andiamo con
ordine, spiegando i fatti. Il ricorso reca come data il 23 settembre
scorso quando, si legge in una determina del commissario
straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, «il dottor ha
proposto ricorso al Giudice del Lavoro contro questa Provincia
regionale e contro il Comune di Licata per il riconoscimento del
diritto alla corresponsione delle somme allo stesso dovute a titolo
di diritti di segreteria in particolare diritti di rogito scaturenti
dall'attività svolta quale Segretario generale dell'ex Provincia
di Agrigento». Nella determina del Libero Consorzio non sono
specificate le somme in ballo ma solo la nomina dell'avvocato Diega
Martello Alaimo per «costituirsi e resistere nel giudizio proposto
dal dottor Giuseppe Vella innanzi il Giudice del Lavoro del Tribunale
di Agrigento». Dinamiche che trovano medesima conferma anche sul
sito istituzionale del Comune di Licata. Anche qui risulta infatti
che il Comune ha nominato l'avvocato Grazia Zarbo per resistere in
giudizio nei confronti del ricorso alla Sezione I2voro del Tribunale
di Agrigento promosso dal dottore Giuseppe Vella. Le motivazioni
della citazione del Comune si discostano di poco rispetto a quelle
proposte per citare in giudizio la Provincia. «Ricorso promosso al
fine di far condannare le Amministrazioni, ognuno per le rispettive
competenze, a corrispondergli le somme dovute a titolo dì diritti di
rogito. scaturenti dalle attività svolte quale Segretario del Comune
di Licata. oltre interessi legali e rivalutazione monetaria dalla
data di maturazione del credito fino all'effettivo soddisfo». Da
lì, la nomina dell'avvocato Grazia Zarbo per difendere l'Ente
nel procedimento intentato da segretario generale. La «partita» si
giocherà pertanto su due fronti: sia il Libero Consorzio di
Agrigento che il Comune di Licata dovranno comparire davanti al
Giudice de! Lavoro del Tribunale di Agrigento per difendersi. Per il
Comune si tratta del secondo procedimento giudiziario avviato a
stretto giro di posta. Come si ricorderà, la scorsa settimana era
stata la volta dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento che
si era vista recapitare il pagamento dell'i del 2011 per immobili
che attualmente ospitano presidi sanitari regolarmente attivi e,che
ha dato mandato a un legale per presentare il ricorso.
SLITTA LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI
Milleproroghe verso la fiducia, ecco
le novità previste nel testo.
ROMA. Pensioni, affitti, ma anche vino
e pesca: come è tradizione, nel decreto legge Milleproroghe c'è
spazio per una grande varietà di misure. Il provvedimento, su cui il
governo chiederà la fiducia su un maxiemendamento che ricalcherà il
testo originario, sarà approvato dal Senato entro oggi e poi passerà
alla Camera per un esame superblindato. Il testo infatti deve essere
convertito in legge definitivamente entro fine febbraio. Critici i
grillini, che a più riprese hanno parlato di «marchettifìcio».
Ecco le novità principali approvate in commissione Affari
costituzionali a Palazzo Madama:
PENSIONI- Stop al recupero dello 0,1
nel 2017 per quanto riguarda le pensioni.
LAVORO- Garantita l'indennità di
disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi fino
all'entrata in vigore della misura strutturale.
PRECARI - Salvi i lavoratori a tempo
dell'Istat. Si anche alla stabilizzazione dei precari dell'istituto
Superiore d Sanità: 230 saranno assunti subito.
CASA, BONUS IVA E AFFITTI - Proroga al
2017 della detrazione iva al 50% per l'acquisto di nuove case in
classe energetica A e B. Niente obbligo di indicare nel 730 la
registrazione del contratto di affitto per usufruire della cedoLare
secca al 30% del reddito imponibile derivante da contratti di affitto
a canone concordato.
ASILI, SCUOLE, ALBERGHI - Slitta di un
anno, a fine 2017, l'adeguamento delle nuove norme antincendio,
LOTTERIA SCONTRINI - Anche chi paga con
bancomat e carta d credito dovrà aspettare ancora qualche mese per
poter partecipare alla lotteria degli scontrini: la nuova scadenza è
fissata al primo novembre.
CHIARA SCALISE
sicilia24h.it
Sicilia, evasione e appalti irregolari
L'avvocato Antonio Fiumefreddo è stato un fiume in piena, tutt'altro che freddo, anzi caldo bollente e
prorompente, in Commissione nazionale antimafia, dove è stato ascoltato e ha lanciato fiondate con
sassi pesanti come macigni. A Rosy Bindi e ai suoi colleghi, il presidente di "Riscossione Sicilia" ha
dichiarato che tutti gli appalti in Sicilia sono irregolari, che negli ultimi 10 anni in Sicilia non sono stati
riscossi 52 miliardi di euro, che finanche i deputati regionali sono debitori fiscali per milioni di euro,
che le piattaforme petrolifere operanti in Sicilia sono state esentate e hanno negato l'accesso
all'Ufficio riscossione, e che un professionista 50enne, Mario Capitani, appena a capo di un Ufficio
centrale contro le maxi evasioni, si è suicidato nel luglio 2015 dopo avere comunicato di essersi
imbattuto in scoperte molto gravi. Il contenuto dell'audizione, come secondo rituale, è stato secretato,
ed è lo stesso avvocato catanese a rilevarlo in parte, e le sue parole sono: "Abbiamo segnalato alla
Regione che in Sicilia gli appalti pubblici, qualunque sia la stazione appaltante, si tengono con
autocertificazioni relative alla cosiddetta regolarità fiscale. L'Anac ha precisato che l'aggiudicazione
provvisoria va sospesa fintanto che l'aggiudicatario non si mette in regola col fisco. In Sicilia non è
mai pervenuta una sola istanza all'esattoria di regolarizzazione fiscale, sono tutte autocertificazioni.
Abbiamo preso un campione: sono tutte false" - ha concluso Fiumefreddo scatenando l'immediata
reazione dell'Ance, l'Associazione dei Costruttori edili, che replica: "Non è vero: ogni stazione
appaltante prima di pagare le fatture emesse dalle imprese, dopo l'esecuzione dei lavori o per stati
d'avanzamento, chiede l'attestato di regolarità fiscale a Equitalia, come avviene per legge nelle altre
parti d'Italia." E poi l'amministratore unico di "Riscossione Sicilia" ha rivelato la pecca dell'evasione in
Sicilia, e spiega: "All'atto del mio insediamento, Riscossione Sicilia, che avrebbe dovuto incassare 5
miliardi e 700 milioni l'anno, riusciva ad incassare solo 480 milioni ovvero l'8% di quanto avrebbe
dovuto riscuotere. Adesso quella percentuale è salita al 14% ma siamo lontanissimi da quella che
dovrebbe essere la raccolta vera. E la percentuale dell'8% diventava ancora più scandalosa man
mano che si saliva di reddito: per chi dichiarava più di mezzo milione di euro, la riscossione era ferma
al 3,66%. Riscossione Sicilia, che nel 2015 aveva 887 consulenze su 700 dipendenti, assunti al 75%
per chiamata diretta, negli ultimi 10 anni non ha riscosso 52 miliardi di euro. Di questi, 22 miliardi sono
ancora non prescritti, ma ci siamo imbattuti in resistenze fortissime e i maggiori debitori sono i comuni,
in testa Catania con 19 milioni, poi Messina, Siracusa e ultima Palermo. C'è un sistema per il quale il
poveretto paga mentre si tendono a salvaguardare i grandi capitali. Occorre ripulire la macchina ma
bisogna avere la volontà di farlo altrimenti non ho motivo di restare. C'è stata e c'è una gestione
opaca e si devono trovare gli strumenti per cambiare." E alle dichiarazioni di Fiumefreddo seguono
interventi politici, come da parte di Forza Italia e del coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè, che
afferma: "Forza Italia chiede l'immediato trasferimento della riscossione in Sicilia ad una struttura di
pronto intervento dello Stato anche attraverso l'utilizzo di forze di Polizia. Le dichiarazioni rese dal
Presidente di Riscossione Sicilia, l'avvocato Fiumefreddo, sono di una gravità tale da richiedere
misure straordinarie a salvaguardia dei 22 miliardi di euro a rischio di prescrizione e per accertare le
responsabilità dei 30 già prescritti."