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Rassegna stampa del 3 marzo 2017

Giornale di Sicilia

Il caso. Il sottosegretario Sbobba alla grillina Di Vita: «Nessuna richiesta al Fondo per i non autosufficienti». Nuovi dati: in calo il numero di chi ha gravi patologie
Disabili, il rebus dei soldi che la Sicilia non chiede a Roma
Palermo

Palazzo d'Orleans continua a ricevere dati corretti che dimezzano il numero dei disabili considerati gravissimi e quindi meritevoli di assistenza H24. E tuttavia ora piovono critiche su Crocetta perchè si scopre che la Regione non ha mai chiesto allo Stato i fondi per l'assistenza e ha allargato le maglie dei requisiti per ottenerla. L'emergenza disabili vive ogni giorno un nuovo colpo di scena. La grillina Giulia Di Vita, deputata alla Camera, ha diffuso la risposta che il sottosegretario Luigi Bobba ha fornito a una sua interrogazione sulla carenza di fondi in Sicilia: «Le risorse relative al Fondo per le non autosufficienze per il 2016 sono state erogate al termine dell'anno alle sole regioni che hanno presentato la programmazione richiesta. La Sicilia non è tra queste» ha fatto sapere il sottosegretario alle Politiche sociali. Significa che la Sicilia non ha ancora riscosso una buona fetta dei contributi nazionali al settore per il 2016: si tratta di 32 milioni e 400 mila euro. Alla Regione si difendono confermando che la richiesta non è stata fatta ma spiegando che «i soldi non sono persi e che lo Stato attende solo l'approvazione di una delibera di giunta che sta per essere fatta». È un altro segnale, tuttavia,dei ritardi che hanno condizionato la regolare assistenza ai disabili negli ultimi anni. Rispondendo alla Di Vita, Sbobba ha anche aggiunto che lo Stato ha erogato alla Sicilia altri 32 milioni per il 2015 ma che «non si hanno notizie sulle attività effettivamente realizzate». Saranno i distretti socio-sanitari a dover illustrare queste attività. Anche se gli stessi distretti socio-sanitari sono finiti nel mirino di Crocetta per i dati «pompati» sui disabili gravi. Il presidente ha scoperto che nell'Agri - gentino sarebbero 262 invece che 719 come comunicato inizialmente. A Misilmeri i disabili gravissimi sarebbero 47 e non 110. A Partinico 56 invece di 149. E ieri è emerso che nel Catanese sarebbero 295 invece di 637. Tutti gli altri sarebbero casi di disabili gravi o meno gravi, dunque non necessariamente da assistere H24.  Ma le cifre che ormai quotidianamente  rocetta fornisce sono state contestate dai sindaci, che il presidente ritiene i responsabili dell'errore. Ieri 11 primi cittadini che ruotano intorno al distretto socio-sanitario di Misilmeri  hanno smentito che siano stati dati soldi a disabili in realtà morti. I sindaci hanno precisato che i 15 deceduti individuati negli elenchi sarebbero disabili morti solo dopo l'iscrizione e che comunque di soldi non ne hanno mai  ricevuti. Proprio perchè la Regione non ha mai fatto partire i progetti. Di più, come già aveva fatto il sindaco di Giarre, anche gli undici sindaci del Palermitano segnalano che l'au - mento dei disabili iscritti nell'elenco degli aventi diritto all'assistenza sarebbe frutto di una cambio delle regole deciso proprio dalla Regione: «Nel  febbraio 2016 l'assessorato regionale alla Famiglia ha diramato una nota in merito ai bandi che i distretti dovevano pubblicare, definendo in manieraoggettiva i criteri e l'elenco delle patologie che danno diritto all'accesso ai servizi». Da qui secondo i sindaci l'aumento di richieste da parte delle famiglie dei disabili. E tuttavia, proprio per i ritardi della Regione nel chiedere e stanziare i fondi, i soldi per l'assistenza non sono mai arrivati ai Comuni. «La valutazione di tutti i disabili - concludono i sindaci - dovrà essere effettuata dopo l'assegnazione dei fondi». Gia. Pi.

Uffici. Domenico Falzone arriva da Caltanissetta, dove ha diretto dal 2009 la sede provinciale dell'istituto
Inps provinciale, si è insediato il nuovo direttore

Si è insediato ieri mattina il nuovo direttore provinciale dell'Inps Domenico «Mimmo» Falzone. Arriva da Caltanissetta, dove ha diretto dal 2009 la sede provinciale dell'istituto previdenziale e sostituisce Gerlando Piro che è stato trasferito a Catania, nella guida della sede agrigentina dell'istituto di via Picone. Per Falzone, licatese ed ex consigliere provinciale della Margherita, oltre ad essere candidato a sindaco della sua città, Licata, si tratta di un ritorno alla sede di Agrigento, dove è stato reggente negli anni dal 2007 al2009. Nato ad Agrigento il 23 giugno del 1960, Domenico Falzone si è laureato in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo, conseguendo successivamente l'abilitazione forense. È stato assunto all'Inps nel 1988 come funzionario amministrativo presso la sede di Varese. È stato direttore delle Agenzie di produzione di Luino, Gela, Ragusa ed in ultimo Caltanissetta. Ieri il neo direttore della sede di Agrigento ha ricevuto le congratulazioni dal deputato nazionale del Partito democratico  Tonino Moscatt. "Esprimo grande soddisfazione per la nomina di Falzone a nuovo direttore dell'Inps di Agrigento - commenta il parlamentare. Grazie al suo bagaglio di esperienze e alla serietà dimostrata negli anni in qualità di funzionario, il neo direttore della sede di Agrigento darà sicuramente un ottimo contributo. Falzone rappresenta la persona più adatta a guidare la sede di via Picone, avendo sempre dimostrato grande competenza e professionalità. A lui porgo i migliori auguri di buon lavoro"- conclude il deputato nazionale Pd Tonino Moscatt. Anche la Uil, con tutta la segreteria provinciale ed il segretario generale Gero Acquisto hanno salutato positivamente  l'arrivo ad Agrigento di Falzone. «In continuità con le importanti ed innovative iniziative intraprese con il direttore uscente, Gerlando Piro -si legge in una nota - l'auspicio per la Uil di Agrigento è che venga implementata l'attenzione dedicata alle esigenze dei cittadini dei Comuni della provincia che si rivolgono all'istituto previdenziale nelle sue diverse articolazioni territoriali. E' con questo spirito che in  questi anni abbiamo elaborato con l'Inps di Agrigento -aggiunge la Uil - protocolli d'intesa che hanno iniziato in percorso di collaborazione per  coniugare l'impegno al miglioramento dei servizi con l'ottimizzazio - ne dei tempi di evasione delle prestazioni richieste. Confidando in una sempre più proficua collaborazione  ed in attesa di un prossimo incontro, la Uil di Agrigento esprime i migliori auguri per un produttivo lavoro  per il nuovo incarico di direttore a Domenico Falzone». Le sfide che attendono il nuovo direttore sono tante: questa è la provincia con il più basso reddito, con le pensioni più basse d'Italia, che non ha spiragli di ripresa, dove la disoccupazione è alta e la gente emigra. (*PAPI*)

Barberi resta all'ex Provincia

Roberto Barberi è stato confermato alla guida del Libero consorzio comunale di Agrigento. Trasmesso dalla Regione il decreto di proroga del Dirigente Regionale nella qualità di Commissario dell'ex Provincia. Il decreto è stato firmato dal Presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall'Assessore alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri. Il decreto di proroga prevede una durata dell'incarico, nelle more dell'insediamento degli organi degli Enti di Area, che non potrà superare il 31 dicembre 2017. Barberi era stato nominato commissario il 23 marzo 2016. Laureato in giurisprudenza nel 1981,  Avvocato e Revisore dei Conti, è Dirigente Regionale dal 1990. Attualmente è Capo di Gabinetto dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione. (*PAPI*)


Viabilità. I sindaci chiederanno, ed a gran voce, immediati interventi di messa in sicurezza che consentano di riaprire, fin da subito, le strade colpite da provvedimenti di chiusura
Strade Provinciali disastrate, vertice a Palermo
Prima il vertice in Prefettura. Oggi, al dipartimento della Protezione civile regionale per capire come si può intervenire
Concetta Rizzo

Prima il vertice in Prefettura. Oggi, al dipartimento della Protezione civile regionale. Finisce a Palermo, sul tavolo della Regione, il "caso" della disastrata viabilità provinciale dell'Agrigentino. E ad incontrare la Protezione civile regionale, oggi, saranno proprio i  sindaci della montagna. L'iniziativa è stata portata avanti e concretizzata dal sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia. «Domani (oggi ndr.) - annuncia Sapia - incontreremo l'ingegnere Foti. Oggetto del vertice sarà l'esame della situazione di estrema precarietà in cui versa la viabilità provinciale. Le strade, in molti casi, hanno una viabilità compromessa a causa di frane,  smottamenti, invasione di detriti provocati dalle recenti ondate di maltempo. Molti collegamenti stradali, infatti, tra i centri montani  e tra questi e l'asse viario 189, la Agrigento-Palermo, - entra nel dettaglio Nuccio Sapia -sono saltati con notevoli disagi per le popolazioni interessate». I sindaci chiederanno, ed a gran voce, immediati interventi di messa  in sicurezza. Interventi che consentano di ripristinare la viabilità e, soprattutto, di riaprire, fin da subito,  le strade colpite da provvedimenti di chiusura al transito. Saranno presenti al tavolo pure i tecnici del Libero consorzio comunale di Agrigento che forniranno dati e rilievi tecnici delle strade che necessitano  di interventi immediato. «Era necessario dare seguito alla riunione tenutasi in Prefettura, alla presenza del prefetto Nicola Diomede  - ha spiegato il sindaco di Casteltermini, Nuccio Sapia - . In questo momento è necessario trovare le risorse per effettuare lavori di somma urgenza. La Protezione  civile regionale è l'interlocutore giusto per ottenere risposte immediate. Naturalmente, per quanto mi riguarda, chiederò che sia datapriorità all'intervento sulla Casteltermini- Cozzo Disi-zona industriale  che si collega alla statale 189. Strada che, a causa della caduta massi, è stata chiusa al traffico. I disagi che si registrano sono enormi ed insopportabili per cui è estremamente urgente che si proceda alla sua riapertura». Nei giorni scorsi, i tecnici del settore Infrastrutture stradali del Libero consorzio comunale hanno ultimato la ricognizione sulle strade provinciali, ex consortili ed ex regionali. Servono muri di sostegno in cemento armato, gabbionate di contenimento in pietrame e serve pulire  tombini e cunette ed in certi punti sistemare l'asfalto. Le nevicate di gennaio e gli alluvioni di febbraio hanno compromesso una già difficile situazione di viabilità. La ricognizione è stata fatta per la  richiesta dello stato di calamità naturale, che sarà inoltrata alla Regione e al dipartimento regionale della Protezione civile per ottenere i finanziamenti indispensabili alla messa in sicurezza e al ripristino dei tracciati stradali danneggiati. Richiesta che si aggiungerà a quella inoltrata lo scorso dicembre dal commissario straordinario Roberto Barberi per l'alluvione che colpì il 24 e 25 il comprensorio di Sciacca e Ribera. Anche la ricognizione è arrivata dopo la riunione convocata, nei giorni scorsi, dal prefetto Nicola Diomede per fare il punto dei danni riportati dalle strade statali e provinciali. Particolarmente lungo - circa un centinaio - l'elenco delle schede tecniche redatte dal settore Infrastrutture stradali per la stima degli interventi urgenti  di messa in sicurezza. Fra le emergenze, spiccano in particolare la provinciale 14, la Racalmuto-Montedoro e la provinciale 37, la Sciacca- Caltabellotta-San Carlo, per le quali sono stati richiesti finanziamenti di maggior consistenza. (*CR*)

Agrigentonotizie

Emergenza viabilità, il "caso Agrigentino" sul tavolo della Protezione civile regionale

Oggetto dell'incontro sarà l'esame della situazione di estrema precarietà in cui versa la viabilità provinciale che in molti casi si presenta compromessa a causa di frane, smottamenti, invasione di detriti
Su iniziativa del sindaco di Casteltermini, Nuccio Sapia si terrà domani a Palermo alle 10, nella sede del dipartimento di protezione civile regionale una Importante riunione dei sindaci dei comuni montani con il direttore Foti. Oggetto dell'incontro sarà l'esame della situazione di estrema precarietà in cui versa la viabilità provinciale che in molti casi si presenta compromessa a causa di frane, smottamenti, invasione di detriti provocati dal maltempo. Molti collegamenti stradali, infatti, tra i centri montani e tra questi e l'asse viario Agrigento -Palermo sono saltati con notevoli disagi per per le popolazioni interessate.
I sindaci chiederanno a gran voce immediati interventi di messa in sicurezza che consentano di ripristinare la viabilità e, soprattutto, di riaprire sin da subito le arterie colpite da provvedimenti di chiusura al transito. Saranno presenti al tavolo pure i tecnici della provincia che forniranno dati e rilievi tecnici delle strade che necessitano di intervento immediato. In proposito Nuccio Sapia dichiara "era necessario dare seguito alla riunione tenutasi in Prefettura alla presenza di Nicola Diomede. In questo momento è necessario trovare le risorse per effettuare lavori di somma urgenza. La protezione civile regionale è l'interlocutore giusto per ottenere risposte immediate. Naturalmente, per quanto mi riguarda, chiederò che sia data priorità all'intervento sulla A Casteltermini-Cozzo Disi - zona industriale che si collega alla statale 189 che a causa caduta massi è stata chiusa al traffico. I disagi che si registrano sono enormi ed insopportabili per cui è estremamente urgente che si proceda alla sua riapertura".

Ex Provincia, c'è la proroga: Barberi resta commissario fino al 31 dicembre

Il provvedimento, trasmesso dalla Regione, è stato firmato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall'assessore alle Autonomie locali, Luisa Lantieri
È stato trasmesso dalla Regione il decreto di proroga del commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Roberto Barberi
Il provvedimento è stato firmato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall'assessore alle Autonomie locali, Luisa Lantieri.
Il decreto di proroga prevede una durata dell'incarico, nelle more dell'insediamento degli organi degli enti di area vasta, che non potrà superare il 31 dicembre 2017.
Barberi era stato nominato commissario il 23 marzo 2016. Laureato in giurisprudenza nel 1981, avvocato e revisore dei conti, è dirigente regionale dal 1990. Attualmente è capo di gabinetto dell'assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale.

Malgradotutto

Agrigento, Barberi riconfermato Commissario Straordinario del Libero Consorzio

Trasmesso dalla Regione il decreto di proroga firmato dal presidente Rosario Crocetta e dall'Assessore alle Autonomie Locali Luisa Lantieri.
Resta in carica il Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento Roberto Barberi.
La Regione ha trasmesso il decreto di proroga del dirigente regionale che prevede "una durata dell'incarico, nelle more dell'insediamento degli organi degli Enti di Area vasta, che non potrà superare il 31 dicembre 2017". Il Dr. Barberi era stato nominato commissario il 23 marzo 2016.
"Il Dott. Barberi laureato in giurisprudenza nel 1981, Avvocato e Revisore dei Conti,  è Dirigente Regionale dal 1990. Attualmente è Capo di Gabinetto dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale".

Sudpress

Rifiuti, personale, ex province e bilanci. Orlando: "Stato di calamità istituzionale diffuso nei comuni"
 
"Nei comuni siciliani, nelle ultime settimane, si stanno verificando situazioni di grave disagio dovute ai troppi elementi di incertezza derivanti dall'attuazione di leggi della Regione Siciliana. Nei giorni scorsi avevamo già lanciato, divulgando i dati di una nostra indagine, un allarme circa le conseguenze dell'assenza di figure apicali in diverse decine di comuni siciliani. Questo appello è stato raccolto dal presidente dell'Associazione nazionale, Antonio Decaro, ma non possiamo nasconderci che in Sicilia la situazione presenta criticità maggiori e problematiche diverse".
Lo hanno detto Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell'AnciSicilia, che aggiungono: "Negli altri comuni italiani non si registrano, infatti, né  il fenomeno del precariato né le difficoltà derivanti dalle procedure collegate alle proroghe e alle stabilizzazioni in base alla legge regionale n.27 del 29 dicembre 2016. Su questo, infatti, gli amministratori locali non possono accontentarsi della mancata impugnativa da parte del Governo nazionale, ma hanno bisogno di regole chiare per l'attuazione delle norme: circolari, linee guida e procedure chiaramente definite".
"I comuni del resto d'Italia  - continuano Orlando e Alvano - non hanno vissuto neanche lo stallo prodotto dalla mancata attuazione in Sicilia delle norme sulla mobilità del personale delle ex province che, negli ultimi anni, ha impedito ai comuni, da un canto, di potere utilizzare il personale dell'ente intermedio e, dall'altro, di poter destinare le risorse, rese disponibili dai pensionamenti, per effettuare nuove assunzioni di figure professionali essenziali. In questa materia è utile evidenziare che i maggiori disagi sono vissuti dai sindaci dei comuni in dissesto o in piano di riequilibrio che, come è noto, sono soggetti ad una normativa particolare e sono tenuti a dare periodicamente conto delle incertezze e delle anomalie della normativa regionale alla Commissione Stabilità Finanziaria del Ministero dell'Interno".
"A questa condizione di impossibilità nella gestione delle funzioni fondamentali demandate ai comuni,  - precisano il presidente e il segretario generale dell'Associazione dei comuni siciliani - si aggiunge la fase di prolungata incertezza che caratterizza, tuttora, l'attuazione della riforma delle ex province regionali siciliane. Siamo stati abituati, già da qualche anno, all'assenza di figure istituzionali poste alla guida dei liberi consorzi ma è singolare che in questi giorni a rappresentare le ex province non vi siano neanche gli stessi commissari. Manca, di fatto, un qualunque legale rappresentante in enti che restano un punto di riferimento istituzionale per i comuni. Così come nelle città metropolitane oggi manca il commissario facente funzioni del consiglio metropolitano".
"Vi è, poi, una situazione di estrema incertezza sotto il profilo finanziario  - proseguono Orlano e Alvano - che per il 2017 si prospetta anche più marcata rispetto agli altri anni. Come è noto, infatti, la Regione siciliana ha approvato la legge per la proroga dell'esercizio provvisorio per l'anno 2017 che non metterà i comuni siciliani in condizione di approvare i bilanci di previsione entro il previsto termine del 31 marzo 2017. Se è vero che, sotto la spinta delle inchieste giornalistiche, è stato istituito il fondo regionale per la disabilità, sulla cui attuazione però permangono profili di incertezza, non si ha invece alcuna notizia circa le risorse che saranno destinate ai comuni dell'Isola e sull'ammontare del Fondo per investimenti. Si tratta, ancora una volta, di una situazione che impedirà ai comuni di programmare la gestione dei servizi e che, nei casi più gravi, favorirà la dichiarazione di dissesto o l'approvazione di piani di riequilibrio pluriennali. In tutto ciò va ricordato che ancora non sono state neppure trasferite importanti risorse relative al 2016: si pensi alla quarta trimestralità (a valere sulle risorse ordinarie) e ai 115 milioni per investimenti, ottenuti l'anno scorso con un provvedimento last minute. Anche sul fronte della gestione integrata dei rifiuti  la musica non cambia: se è vero che recenti ordinanze prevedono il commissariamento nel caso in cui non sia stato avviato il processo di trasferimento del personale dai vecchi ATO alle SRR (ordinanza 1/rif 2017, firmata il primo febbraio scorso dal presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta,  integrata dalla 2/rif 2017, che aveva concesso, una proroga di quindici giorni per l'avvio delle pratiche per il traghettamento del personale alle nuove strutture), ancora oggi  non sono stati nominati i commissari. Questa condizione di incertezza sul piano istituzionale sovraespone i sindaci nei confronti dei cittadini a cui non possono chiudere la porta in faccia e rispetto ai quali sono costretti, per cause altrui, a negare diritti o ad erogare servizi essenziali con piena assunzione di responsabilità amministrativa, civile contabile, penale e politica".
"Ancora una volta - conclude il presidente Orlando - si ripropone il tema di uno stato di "calamità istituzionale" della Regione Siciliana che oggi si è esteso agli enti locali. Enti in cui i sindaci,  in assenza di norme chiare e in mancanza di un interlocutore istituzionale capace di definire l'attuazione delle norme da esso stesso previste, sono costretti, comunque, assumendosene direttamente la responsabilità, a trovare soluzioni che diano risposte ai cittadini".

LA SICILIA

LIBERO CONSORZIO
Barberi rimane Commissario
Trasmesso dalla Regione il decreto di proroga del Dirigente regionale Roberto Barberi nella qualità di Commissario Straordinario dei Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il decreto 28 febbraio è stato firmato dal presidente della Regione Rosario Crocetta e dall'Assessore alle Autonomie Locali on. Luisa Lantieri. Il decreto di proroga prevede una durata dell'incarico, nelle more dell'insediamento degli organi degli Enti di Area vasta, che non potrà superare il 31 dicembre 2017. Il  Dr. Barberi era stato nominato commissario il 23 marzo 2016. Barberi laureato in giurisprudenza nel 1981, Avvocato e Revisore dei Conti, è Dirigente regionale dal 1990. Attualmente è Capo di Gabinetto dell'Assessorato Regionale dell'istruzione e della Formazione Professionale.

DOMENICO FALZONE ERA ACALTANISSEJTA
Inps, si è insediato il nuovo direttore.
Si è insediato questa mattina il nuovo di rettore dell'Inps di Agrigento. Si tratta di Domenico Falzone, licatese di 57 anni, che dal 2009 dirigeva la se de dell'istituto previdenziale sociale di Caltanissetta. Domenico Falzone era stato già ad Agrigento dal 2007 al 2009 come reggente.
Prende il posto di Gerlando Piro, originario di Siculiana, adesso trasferito a Catania e che per molti anni ha diretto la sede di via Picone ad Agrigento. Falzone ha anche un passato nella politica. Ha ricoperto il ruolo di consigliere provinciale nelle fila de La Margherita ed è stato anche candidato sindaco a Licata, sua città d'origine. Ieri mattina dopo l'insediamento il neo direttore ha tenuto le prime riunioni organizzative e da subito si metterà al lavoro, dovendo affrontare temi estremamente delicati quali, ad esempio, quelli connessi all'abuso delta legge 104 nella nostra provincia.
In molti hanno espresso soddisfazione per la nomina di Falzone. Oltre ai segretari delle principali sigle sindacali, anche il deputato nazionale del Partito democratico Tonino Moscatt..
G.S.

ITCET "LEONARDO SCIASCIA": PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Trasporti carenti e disagi per i pendolari
Quotidianamente centinaia di studenti devono raggiungere a piedi,gli istituti scolastici decentrati e siti in contrada Calcarelle, Un problema che investe i pendolari, di Aragona, Favara,  Realmonte, Cattolica Eraclea e dai quartieri satellite, penalizzati non solo dalla mancanza di bus di collegamento tra il capolinea e l'istituto, ma anche dalla salita (circa 300 metri che i ragazzi devono affrontare per raggiungere la scuola, ubicata in cima alla collina. Il problema si aggrava nelle giornate di pioggia abbondante, quando il fango e le pozze di acqua, rendono la via impraticabile.  Inoltre, i mezzi pubblici sono irrisori e arrivano a destinazione sempre in ritardo. Una serie di problemi che ogni giorno, affliggono i ragazzi. "Arrivo a scuola in ritardo, a causa del disservizio pubblico ed inoltre, quando le lezioni terminano devo aspettare il bus per i rientro per circa un'ora", dice Davide, studente favarese che raggiunge la scuola con i mezzi pubblici. «Penso che gli autobus siano comodi, l'unico problema è la mancanza di posti e spesso mi capita di dover viaggiare in piedi», aggiunge Valerio di Realmonte. Ma c'è anche chi a pensa diversa mente. Luca, di Porto Empedocle afferma: «Il servizio è molto comodo e non posso lamentarmi, i continui ritardi, sono spesso causati dai lavori nelle strade, le interruzioni e le deviazioni ormai presenti da mesi. Anche chi viaggia in treno va incontro ad ulteriori disagi: «I treni non sono abbastanza capienti, spesso vengono utilizzati modelli obsoleti che procedono lentamente e per noi il problema dell'arrivo puntuale a scuola è frequente, poiché il treno arriva alla stazione bassa e noi dobbiamo raggiungere a la scuola a piedi, arrivando spesso in ritardo», dice Salvatore studente racalmutese.
ANDREA CARDILICCHIA, KAMAL AAMARI, CALOGERO JERIK SCOZZARO, DAVIDE CANTA, DAVIDE VIRONE, VALERIO SCHILLACI, ANTONIO LUPARELLO, GIOVANNI SIRAGUSA, LEONARO ANSELMO ( Studenti IV Itcet "Sciascia")

Legge elettorale all'anno zero, prevale la tattica del rinvio.
L'ITER. E' cominciato ieri alla Camera, ma la data per l'approdo in Aula è già slittata a fine marzo
ROMA. Legge elettorale, anno zero. L' iter alla Camera è ricominciato ieri, con una sfilza di audizioni degli esperti in materia che hanno delineato il quadro in cui il Parlamento dovrà legiferare.
Ma il punto critico è l'intesa politica ancora in alto mare: non solo ha già provocato uno slittamento dei tempi, ma potrebbe risolversi alla fine in qualche minima modifica a ciò che resta dell'Italicum.
Ancora una volta,alla fretta verbale non corrispondono le azioni. Dopo la bocciatura referendaria, e soprattutto dopo la sentenza della Consulta a fine gennaio, sembrava che la riforma elettorale fosse la priorità assoluta. Alla Camera era stata perfino fissata la data del 27 febbraio per l'approdo della legge in Aula e una rapida approvazione. Invece, la scadenza è stata aggiornata a fine marzo. con l'opzione di contingentare i tempi ad aprile. Se questa tabella di marcia sarà rispettata,il testo dovrà passare poi al Senato e, in caso di modifiche, tornare alta Camera. La previsione, insomma, è di chiudere i lavori entro la pausa estiva. Salvo ulteriori rinvii che, oltretutto, potrebbero fare conti con l'ipotesi. non troppo remota, di elezioni in autunno. Per questo c'è già chi sospetta che, anziché trovare una mediazione, tra le forze politiche potrebbe prevalere la convenienza a ritoccare l'Italicum. Il testo sopravvissuto ai rilievi della Consulta prevede un proporzionale con soglie di sbarramento e premio di maggioranza a chi supera il 40%. Ed è un testo base, per così dire, che piace ai gruppi maggiori, Pd e FI, intenzionati a favorire le coalizioni. Ma con alcuni distinguo rispetto a la scelta del candidato leader: i "forzisti" puntano a indicarlo a urne chiuse, sulla base della lista che avrà preso più voti: il Pd prima de elezioni, ma attraverso primarie che stanno coinvolgendo solo concorrenti del partito.
Spiega Onida, presidente emerito della Consulta ascoltato ieri in commissione Affari costituzionali: «Il problema della stabilità della maggioranza parlamentare andrebbe realizzato con formazioni di coalizioni pre- o post-elettorali. Così avremmo una maggioranza coesa, perché ha contrattato un programma. Tuttavia, avverte " il  premio dì maggioranza al 40% è difficile da raggiungere, e hi lo raggiunge lo fa a spese della sua compattezza". La nota dolente potrebbe essere la governabilità che l'Italicum renziano aveva imposto con misure incostituzionali (il ballottaggio) e che il Parlamento dovrà ora risolvere in modo funzionale e legittimo.
Tra le  proposte in esame, oltre a quelle depositate in commissione da tutti i gruppi, c'è anche il contributo del capo di "Energie per l'Italia", Parisi, che suggerisce d'inserire in Costituzione la sfiducia costruttiva. GA.BE.

Strada degli scrittori, disagi continui
SS640. Anas ha avvisato che per i lavori per il raddoppio da oggi fino al 6 marzo chiusi al traffico 6km
«Strada degli Scrittori», continuano i disagi. Anas ha infatti comunicato che dalle 7 di stamattina alle 7 di lunedì 6 marzo, nell' ambito dei lavori di realizzazione della nuova strada statale 640, occorrerà procedere alla chiusura, in entrambe le direzioni, della nuova sede stradale nel tratto compreso tra il km 9800 (rotatoria San Pietro) e il km 16,400 (svincolo Caldare). Il provvedimento è necessario per consentire l'ultimazione dell'innesto tra la nuova sede stradale e il tracciato preesistente, tramite la rotatoria «San Pietro». Durante la chiusura, i veicoli provenienti da Porto Empedocle potranno percorrere le statali 115 quater. 122, 189 e la strada provinciale 3 sino allo svincolo di Caldare. I veicoli provenienti da Caltanissetta e diretti ad Agrigento dovranno percorrere la strada provinciale sp3 e le statali 189 e 122. Inoltre, per consentire le operazioni di posa della pavimentazione definitiva, sino al 26 marzo e per il tempo strettamente necessario alle lavorazioni nei tratti di volta in volta interessati dai lavori, tra il km 25700 (svincolo di Castrofilippo) e il km 29,000 (svincolo di Aquilata) è prevista la chiusura al transito in entrambe !e direzioni, con deviazioni sulla viabilità complanare a margine del tratto interdetto; tra il km 16,400 e il km 25,700 è prevista la chiusura di una delle due carreggiate, in tratti saltuari, con deviazione dell'intero  traffico, nei due sensi, sulla carreggiata opposta.
Infine, gli svincoli Caldare, Noce, Castrofilippo, Aquilata e Cannemaschi potranno essere parzializzati o provvisoriamente chiusi, uno per volta, in relazione alle necessità di cantiere.
Intanto si continuano ad attendere notizie sulla situazione dello svincolo di Petrusa, chiuso nei giorni scorsi senza preavviso e ancora, fino a ieri, totalmente sigillato nella direzione Favara-Agrigento. Fatto che sta provocando grosse difficoltà soprattutto ai lavoratori del carcere Petrusa che sono costretti a tornare indietro di oltre 10 chilometri per poter raggiungere il capoluogo e altri comuni della zona orientale della provincia. R.A.

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