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Rassegna stampa del 7 marzo 2017

Giornale di sicilia

Il contenzioso
La Sicilia potrebbe perdere 100 milioni, il governatore: A rischio gli interventi per scuole e assistenza sociale
Altra scure da Roma sui conti regionali,
Crocetta impugna la legge di Stabilità. Esteso di un anno il taglio ai finanziamenti dello Stato
Giacinto Pipitone - Palermo

Si riapre lo scontro fra Regione e Stato sui finanziamenti. Uno scontro che può far perdere alla Sicilia poco più di un centinaio di milioni, nella peggiore delle ipotesi, e compromettere di nuovo i conti regionali.  Tutto nasce da un articolo dell'ultima legge di Stabilità passato fino a ora sotto silenzio: precisamente è il comma 528 dell'articolo 1. Prevede che lo Stato prolunghi di un anno i  tagli alle Regioni. Si tratta dei tagli ai finanziamenti che erano stati decisi alcuni anni fa per far contribuire le Regioni al cosiddetto risanamento del bilancio pubblico nazionale. I nuovi tagli da Roma Ogni Regione cede dunque ogni anno parte dei finanziamenti che erano previsti a suo vantaggio. Un meccanismo che alla Sicilia costa circa un miliardo e 400 milioni e che doveva interrompersi nel 2019. Invece la norma nazionale inserita nella  legge di Stabilità prevede un ulteriore anno di tagli: si andrà avanti fino al 2020 e questo costerà alla casse regionali una cifra ancora da determinare e comunque non inferiore ad altri 50 milioni e non superiore a 150. Questo è il calcolo fatto dagli uffici del dipartimento Finanze guidato da  Giovanni Bologna. I timori della Cgil In realtà c'è anche chi fa un calcolo molto diverso e soprattutto molto più costoso per la Sicilia. Secondo Michele Pagliaro, segretario regionale  della Cgil, «lo Stato si sta riprendendo quanto ha concesso l'anno scorso con l'accordo che stanzia un miliardo e 600 milioni di nuove entrate  per la Sicilia». Pagliaro parla di bluff da parte del governo nazionale e ricostruisce così il meccanismo di dare/avere che regola i rapporti finanziari fra Roma e Palermo: «La Regione incasserebbe dallo Stato 4,2 miliardi nel 2016, 5 miliardi nel 2017 e 5,3 miliardi nel 2018. Il prelievo dello  Stato passerebbe da 3,6 miliardidel 2016 a 2,2 del 2018. Una differenza di 1,4 miliardi in meno compensata però dal prelievo forzoso che con l'ultima legge di Stabilità lo Stato estende al 2020 che è superiore a 1,5 miliardi». Le rassicurazioni di Baccei L'assessore all'Ec nomia, Alessandro Baccei, contesta queste cifre: «Il prelievo forzoso c'è da anni e i soldi dell'accordo non c'entrano nulla. L'articolo inserito nella legge di Stabilità non sappiamo ancora quanto ci costerà e comunque non certo il miliardo e 400 milioni che invece riceveremo ». Baccei precisa anche che «la Regione ha deciso di impugnare ugualmente la legge di stabilità nazionale perché è prassi che quando ci sono norme che intaccano rapporti finanziaria si tenti un ricorso. Ma va detto onestamente che di solito la Corte Costituzionale respinge  questi ricorsi. Vedremo cosasuccederà stavolta». Il ricorso di Crocetta È un fatto, tuttavia, che dopo gli accordi dell'anno scorso e il ritrovato clima di collaborazione sul risanamento economico della Regione, Crocetta torni a impugnare una norma nazionale. Il presidente della Regione ha fatto approvare nei giorni scorsi in giunta una delibera che prevede appunto il ricorso alla Consulta. Teme, Palazzo d'Orleans, che aumentando i tagli Roma possa compromettere serv zi essenziali come quelli previsti nel campo sanitario proprio in un momento in cui la Regione sta provando ad accelerare l'erogazione di servizi assistenziali, soprattutto quelli destinati ai disabili. Nella delibera con cui la giunta lo autorizza a proporre il ricorso, Crocetta ha fatto scrivere che «la legge di  tabilità nazionale dispone un ulteriore concorso alla finanza pubblica comportando la sottrazione unilaterale di quote di gettito spettanti alla  Regione e non individua i capitoli di spesa sui quali si va ad incidere». Per Crocetta sono a rischio soprattutto gli interventi in settori come scuola e assistenza sociale: «Dai tagli previsti nella legge di Stabilità deriva una pesantissima riduzione della possibilità di questa Regione di erogare servizi anche in settori di prima importanza. Tra l'altro - conclude la delibera - le riduzioni incidono anche su diritti fondamentali dei cittadini, la cui affermazione è tutelata e garantita dalle disponibilità economiche della Regione che effettua i relativi  interventi in base alle proprie disponibilità in settori di propria competenza  come istruzione e assistenza sociale».

Impegni della regione. Per quanto riguarda le statali e autostrade ci sono 41 interventi in corso, per un investimento complessivo pari ad oltre 2,1 miliardi di euro
Strade provinciali, 235 milioni di euro per sistemarle
Palermo

Nel 2017 arriveranno in Sicilia  235 milioni di euro per la viabilità "secondaria", per quelle provincialiche sono in realtà il cuore pulsante della viabilità dell'Isola e non solo. Arterie però troppo spesso dimenticate, in mano ad una burocrazia che, soprattutto dopo l'addio all'istituzione della Provincia, è diventata ancor più farraginosa.  Dunque, al netto di lavori iniziati e mai conclusi, interruzioni e quant'altro, la Regione ha confermato che questi fondi ci saranno, e che saranno utilizzati per risollevare la viabilità secondaria. Novantotto milioni arriveranno dall'accordo di programma per le province con l'Anas, un accordo che sarà firmato a breve. L'assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Giovanni Pistorio è stato più volte a Roma per seguire  da vicino l'evolversi della situazione. A parte i 98 milioni, entro quest'anno, arriveranno altri 137 milioni per le strade provinciale provenienti dal Patto per il Sud. La Regione ha già scritto alle ex Province siciliane per adeguare i loro progetti,  perché per accedere ai fondi tutte le opere devono essere, secondo le "regole" stabilite da Roma, tutte cantierabili, cosa non del tutto scontata, visto che a quanto pare lo scorso anno solo la metà dei progetti delle strade provinciali lo erano. Sono già pronte quindici milioni di euro per far partire i lavori, per i progetti già avviabili. Questo pacchetto dovrebbe essere esecutivo entro il 2017. Per quanto riguarda le statali e autostrade, in Sicilia, ci sono 41 interventi in corso, per un investimento complessivo pari ad oltre 2,1 miliardi di euro. Sette interventi riguardano nuove opere, per oltre 2 miliardi. Ci sono 34 interventi in manutenzione straordinaria, per circa 90 milioni. Sono in fase di attivazione ulteriori 134 interventi, per 337 milioni  di euro, e che riguardano tutte le province. Sono in corso le procedure di gara per il risanamento del Viadotto Tre Pietre, per la galleria Fortolese, e per tutte le opere d'arte comprese tra lo svincolo  "Irosa" e lo svincolo "Ponte Cinque Ar hi", compreso anche il viadotto Cannatello, in carreggiata  in direzione Catania. Sbloccate le somme per un valore complessivo  tra lavori e progettazioni di 470 milioni di euro per la sulla ss115 Trapani- Mazara del Vallo, per ss284  Adrano-Bronte e per ss117bis Licodia Eubea-A19. Interventi sulle strade statali 117, cosiddetta «Centrale  Sicula», la 117/bis, che comprende il tratto tra Enna bassa e Caltanissetta, la 121 «Catanese», che comprende la Leonforte-Enna  e che collega Enna a Catania tramite varie cittadine della zona sud-orientale della provincia C'è anche il piano #bastastradeabbandonate, con 105 milioni di euro stanziati per la riapertura di venti  strade chiuse, di cui sette in Sicilia. Il viadotto «Ponte Cinque Archi» sull'autostrada Palermo-Catania (*LANS*)  

Al Cupa
Oggi un convegno sull'autonomia

Oggi, dalle 9 in poi al Consorzio Universitario di Agrigento in via Quartararo, si svolgerà un convegno su "L'Autonomia siciliana ed il futuro della specialità regionale tra esigenze unitarie ed istanze autonomistiche". Si tratta di un confronto per avviare una riflessione sulle autonomie differenziate dopo l'esito del referendum costituzionale. (*ACAS*)

Ex Provincia
Alla Scala reale mostra sulla Sagra

La Galleria espositiva della Scala Reale del Libero Consorzio di Agrigento, in piazza Aldo Moro, rende omaggio al settantaduesimo «Mandorlo in Fiore» con la mostra «Dal Folklore all'arte -impressioni sulla Sagra del Mandorlo in Fiore nella pittura del Novecento». In vetrina 35 dipinti ad ingresso libero. La visita va prenotata chiamando lo 0922/593303. (*ACAS*)

Ex Provincia
Autotrasportatori Già nominata la commissione

È stata scelta la commissione d'esame per l'accesso alla professione di autotrasportatore merci su strada in scadenza di mandato. Il Commissario Roberto Barberi, con propria determinazione, ha nominato la nuova commissione che risulta composta da Achille Contino, direttore del Settore "Promozione Turistica del Territorio, Filippo Collura, Direttore della Motorizzazione Civile di Agrigento e da Giuseppe Santamaria, funzionario M.C. di Agrigento. Nominati anche i componenti supplenti. Sono Salvatore Fucà, Dirigente della Motorizzazione Civile di Agrigento e Giovanni Librici, funzionario della motorizzazione di Agrigento. Angelo Di Mauro, responsabile del servizio dell'Ente, competente in materia di trasporti svolgerà le funzioni di Segretario della Commissione d'esami, mentre Cinzia Provenzali dipendente dell'Ente, con competenza in materia di trasporti, è stata nominata Segretario supplente. (*PAPI*)

La Sicilia

LIBERO CONSORZIO. L'ente fa propria una legge della Regione risalente al2014
Alcuni gioielli dell'ex Provincia riuniti per fame un ecomuseo
    
L'ex Provincia regionale di Agrigento avrà un proprio museo. Anzi, un "eco-museo". Con propria determinazione nei giorni scorsi il commissario Roberto Barberi ha infatti approvato la proposta avanzata dal dirigente del settore Stampa, Urp e Giardino Botanico, Ignazio Gennaro per la creazione del primo ecomuseo istituito in provincia di Agrigento. Tutto sfruttando una legge regionale che, sebbene risalga a12014, è divenuta realmente operativa solo da alcuni mesi, ovvero dopo il passaggio in commissione Cultura dell'Ars e dopo la successiva circolare dell'Assessorato ai beni culturali che stabilisce le caratteristiche necessarie per la creazione di un ecomuseo.
La norma comunque consente la creazione di specifici percorsi di visita "volti alla conoscenza e alla comprensione degli ambienti naturali, del patrimonio territoriale nelle sue componenti ambientali, storico culturali, produttive e demoantropologiche", rendendo beni tra loro distinti (ma dotati di uno dei requisiti previsti per legge, ovvero, "omogeneità culturale, geografica e paesaggistica del territorio in cui si propone l'Ecomuseo) comunque parte di un solo unirum di fruizione. I beni che andranno a comporre questo "museo diffuso" del Libero Consorzio saranno infatti la biblioteca e l'archivio storico dell'ente, il Palazzo di Provincia, la Scala reale, l'orto botanico e il suo erbario; cui aggiungere comunque eventuali altri beni che privati o enti pubblici volessero mettere a disposizione per rientrare nella stessa rete. La direzione dell'ecomuseo, dice ancora la determina, sarà assegnata a chi oggi ha competenze per conto dell'ex Provincia in materia di gestione dei beni culturali.
Ovviamente l'istituzione sarà tale solo dopo il parere da parte dell'Assessorato e di una commissione di esperti (da nominare ovviamente a discrezione dell'assessore), i quali tra l'altro avranno anche il compito di svolgere funzioni di coordinamento e di esprimere pareri sull'assegnazione di contributi per i progetti presentati dai vari ecomusei siciliani anche da recuperare sulla progettazione europea. Il termine per la presentazione delle istanze progettuali va dall'uno al trenta aprile prossimi.
CIOACCHINO SCHICCHI
 
RIBERA

"La Donna in Musica" al Toscanini
Domani, alle ore 19, presso l'auditorium dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Arturo Toscanini" di Ribera, si celebra la festa della donna con un evento tutto al femminile, con un concerto che spazierà dal repertorio pianistico e chitarristico al repertorio del "bel canto". Parteciperanno alla manifestazione musicale, con ingresso gratuito, alcune delle migliori allieve dell'istituto come Eliana Borsellino, Giuliana Arcidiacono (pianoforte), Alida Capobianco, Rossana La Corte, Stefania Maltese, Giulia Alletto, Jole Pinto; Giovanna Nuara, (soprani), Noemi Nobile (chitarra), Maria Elena Carmella, Marina Tesè (violino). Invece, Giusy Ines Tuttolomondo sarà il maestro accompagnatore al pianoforte. «"La Donna in Musica" è una lodevole iniziativa - afferma la direttrice dell'Istituto MariangeIa Longo - incentivata dalla nostra istituzione su proposta delle nostre studentesse, iniziativa che intende valorizzare questa giornata con un momento musicale significativo a sostegno dell'essere "donna" in una società in cui, purtroppo, continuano a persistere atti di discriminazione e di violenza, e non solo contro le donne. L'arte è di per sè contro ogni forma di discriminazione, considerando che il talento, per fortuna, non fa distinzione di genere e che la musica è da sempre un linguaggio universale di unione, pace e condivisione fruibile da tutti indistintamente». Mariangela tengo. inoltre, annuncia un'altra importante conquista dell'Istituto: «L'avvio della Scuola di Musica "Notevoli Note", sede convenzionata di Agrigento con il nostro istituto e con l'associazione "Ad Maiora", è un importante obiettivo raggiunto per il territorio».
ENZO MINIO

Sicilia24h

Nominata la commissione d'esame per l'accesso alla professione di Autotrasportatore

Scelta la commissione d'esame per l'accesso alla professione di autotrasportatore merci su strada in scadenza di mandato. Il Commissario Roberto Barberi, con propria determinazione, ha nominato la nuova commissione che risulta composta da Achille Contino, direttore del Settore "Promozione Turistica del Territorio, Attività Produttive e Trasporti" del Libero Consorzio, in qualità di presidente, da Filippo Collura, Direttore  della Motorizzazione Civile di Agrigento e da Giuseppe Santamaria, funzionario M.C. di Agrigento. Nominati anche i componenti supplenti. Sono Salvatore Fucà, Dirigente della Motorizzazione Civile di Agrigento e Giovanni Librici, funzionario della M.C. di Agrigento. Angelo Di Mauro, responsabile del servizio dell'Ente, competente in materia di trasporti  svolgerà le funzioni di Segretario della Commissione d'esami, mentre Cinzia Provenzali dipendente dell'Ente, con competenza in materia di trasporti, è stata nominata Segretario supplente.
Come si ricorderà la composizione delle commissioni d'esame, ai sensi della normativa vigente, prevede la presenza del Dirigente del Settore Trasporti del Libero Consorzio competente che la presiede; di un Dirigente del dipartimento trasporti designato dal Dirigente generale della Regione e un funzionario del dipartimento trasporti designato dal Dirigente Generale della Regione oltre ad un segretario scelto fra i dipendenti della Provincia, nonché dai componenti supplenti. Nei prossimi giorni sarà approvato il nuovo bando per stabilire la data degli esami della prima sessione per l'accesso alla professione di autotrasportatore merci su strada per il 2017.


e20sicilia

Strade provinciali, arrivano i Fondi
Ragusa

A breve arriveranno in Sicilia 235 milioni di euro per la viabilità secondaria, ossia per le strade provinciali che sono in realtà il cuore pulsante della viabilità nell'isola. Strade spesso dimenticate e in mano ad una burocrazia che con la fine delle province regionali è diventata ancor più farraginosa. La Regione ha già scritto alle ex province oggi Liberi Consorzi comunali per invitarle ad adeguare i loro progetti pechè per accedere ai fondi tutte le opere devono essere cantierabili, cosa non del tutto scontata visto che lo scorso anno solo la metà dei progetti delle strade provinciali lo erano. Strade provinciali- basta attraversare il tratto ragusano dall'ipparino per rendersene conto- a livello di arterie da terzo mondo, con manto stradale dissestato e arbusti e sterpaglie disseminate ovunque. Un velo pietoso va poi steso sulle indicazioni stradali, alcuni assolutamente illegibili o vandalizzate.
E sono già pronti 15 milioni di euro per far partire i lavori per i progetti già avviabili. Pacchetto questo che dovrebbe essere entro il 2017. Per statali e autostrade invece, sempre in Sicilia ci sono 41 interventi in corso per un investimento complessivo di 2 miliardi e 100 milioni di euro.

Repubblica - Palermo

Province: inizia in Commissione la riscrittura della riforma, verso l'elezione diretta

Retromarcia quasi certa. Comincia agli Affari istituzionali all'Ars la riscrittura delle regole elettorali
di CLAUDIO REALE

Dopo i rinvii, l'inizio di una retromarcia. Adesso quasi certa. Comincia in commissione Affari istituzionali all'Ars la riscrittura delle regole per l'elezione delle ex Province: stamattina i deputati regionali hanno gettato le basi per l'elezione diretta di tutti e nove i consigli e dei sei presidenti dei Liberi consorzi (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani), con una legge che nei prossimi giorni muoverà i primi passi proprio in commissione. L'accordo di massima regge ed è bipartisan, anche se resta da sciogliere un nodo marginale: tornare ai minuscoli collegi previsti per le ultime elezioni oppure istituirne uno cumulativo, un'opzione che al momento sembra privilegiata sia per la maggioranza che per l'opposizione.
Di certo c'è che l'Assemblea regionale si prepara a chiudere la legislatura cancellando una delle leggi che l'hanno aperta. Sulla carta - dopo numerosi rinvii e diverse riforme della riforma - le elezioni delle ex Province si sarebbero dovute tenere alla fine di febbraio, ma appena un mese prima l'Ars ha deciso (ancora una volta) di bloccare tutto, aprendo una discussione con il governo nazionale per cancellare un'abolizione annunciata per la prima volta a marzo del 2013, quando ancora il resto d'Italia non l'aveva fatto. Da allora, dopo la prima approvazione avvenuta nella seduta del 20 marzo, la riforma è tornata varie volte all'Ars, ma soprattutto sono stati celebrati vari referendum comunali - poi annullati - in centri che volevano cambiare l'ente d'appartenenza.
Il pasticcio delle ex Province, finora, è costato tantissimo ai siciliani.
La spesa è stata di almeno 10 milioni, solo contando le indennità dei commissari e quelle dei deputati che hanno discusso la riforma, che ha impegnato l'Ars per 40 sedute, con ben sette leggi sul tema. Nel frattempo, rimangono congelati servizi essenziali garantiti dagli enti intermedi: fra gli altri, la manutenzione delle strade locali, l'assistenza ai disabili e l'edilizia scolastica. E adesso l'ipotesi di rimangiarsi tutto. Un'ipotesi che adesso si fa concreta.

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