1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2017 » Aprile » 1 » Rassegna stampa del 1, 2 e 3 aprile 2017
 

Rassegna stampa del 1, 2 e 3 aprile 2017

Giornale di Sicilia

01 Aprile 2017

I nodi della regione. Firmato il decreto che stanzia 36 milioni di euro per l'assistenza. Le Aziende sanitarie provinciali forniranno i nominativi degli aventi diritto
Crocetta: via agli assegni per i disabili, ne controlleremo l'uso

«Ho firmato il decreto che stanzia i 36 milioni per contribuire all'assistenza ai disabili. Dalla prossima settimana partiranno i primi assegni». Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, annuncia il via libera al provvedimento adottato il primo marzo scorso per far fronte all'emergenza sull'assistenza ai disabili e dare una risposta alle associazioni. Le Asp forniranno i nominativi degli aventi diritto e la Regione erogherà le risorse che potranno essere di 3 mila euro o di 5.400 euro in base alla gravità del caso. L'assegno coprirà tre mesi di assistenza, saranno le aziende sanitarie a contattare i disabili quando sarà pronto. Crocetta rassicura i disabili e le associazioni spiegando che «è prevista una forma di controllo. Le risorse  saranno erogate direttamente alla persona con disabilità o al rappresentante legale ma sulla base di un patto, di un accordo che dimostriche le risorse vengono destinate al benessere della persona con disabilità. E il patto di cura sarà sottoposto a controlli periodici e  dovessero essere verificate inosservanze, verrà sospeso l'assegno». Secondo Crocetta «è una risposta, l'unica possibile se non si vogliono perdere dei mesi, perché le forme di assistenza indiretta sono sottoposte ad adempimenti burocratici che non sono compatibili con la risposta immediata che dobbiamo a quei disabili gravissimi che in questi anni non hanno ricevuto livelli adeguati di solidarietà». Nel frattempo la Regione metterà a punto i piani individuali di assistenza, regolati cioè sulla base delle esigenze di ogni singolo utente. Dal  prossimo anno, però, secondo i piano del governo il piano costerà 500 milioni di euro di cui la metà alimentato da risorse erogate direttamente dalla Regione. Per trovare la copertura finanziaria il governo ha proposto di non abbassare le tasse, addizionale Irpef e Irap che dal 2018 sarebbero state tagliate. In tutto si tratta di circa 150 milioni di tributi che non saranno cancellati. Una scelta che ha scatenato la dura reazione di Confcommercio e ieri della Cgil. «Prima di pensare di tenere alteIrap e addizionale Irpef per finanziare il fondo per i disabili - ha detto il segretario generale Michele Pagliaro - il presidente dovrebbe fare un mea culpa, visto che il suo governo  non è stato in grado di mettere a regime la spesa ordinaria per i servizi socio assistenziali, né di fare una seria programmazione degli interventi. Anche la spesa sociale dei distretti  socio-sanitari - aggiunge - registra continui ritardi, tant'è che di alcuni di essi abbiamo in passato chiesto il commissariamento. Per affrontare la tematica della disabilità servono certo risorse, efficienza amministrativa e soprattutto una seria programmazione degli interventi. Mantenere l'aggravio sulle tasse oltre il periodo previsto per risanare i conti della sanità, non è misura condivisibile». Secondo Crocetta però «bisogna decidere, il tema è che qualunque decisione prendiamo veniamo criticati. Vorrei ricordare che il bilancio è destinato per la gran parte a pagare stipendi. Se prendiamo le somme dalla formazione dicono che siamo assassini dei formatori, se poniamo un contributo di solidarietà  non va bene. Le entrate sono quelle che sono, ci dicano da dove prendere le risorse, sono tutti bravi  ma bisogna dare delle risposte immediate, ci indichino da dove prendere i soldi». Il comitato Siamo handicappati no cretini, che da mesi conduce la battaglia per l'assistenza, continua però a esprimere perplessità: «Non ci sono controlli, solo soldi erogati col rischio di irregolarità. Un'ottima mancia pre-elettorale ». Ri. Ve.

Libero Consorzio
Si è dimesso il commissario Barberi

Dopo più di un anno alla guida del Libero consorzio comunale di Agrigento, Roberto Barberi ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di commissario straordinario dell'Ente. E lo ha fatto attraverso una nota che è stata inviata, tra gli altri, al presidente della Regione ed all'asses - sore per le Autonomie locali. Barberi ha precisato che la sua decisioneè stata presa in considerazione della sua nomina a direttore generale dell'Irsap, avvenuta con deliberazione della Giunta Regionale il 22 marzo scorso. Barberi era stato nominato alla guida del Libero Consorzio dei Comuni, l'ex Provincia, dal presidente della Regione, Rosario Crocetta e dall'assessore regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Luisa Lantieri, il 23 marzo dello scorso anno. (*PAPI*)   

02 aprile 2017

Libero Consorzio
Un «decalogo» per non catturare le tartarughe marine
Sono preoccupanti i dati sulle catture accidentali di tartarughe marine da parte dei pescatori professionali nel Mediterraneo, e in particolare nel Canale di Sicilia. I dati emergono dal lavoro dello staff tecnico-scientifico del progetto comunitario "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga  marina nelle attività di pesca professionale". Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sta portando avanti le attività tecniche e di divulgazione finalizzate alla limitazione delle catture accidentali di questa specie inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione. Accanto al disturbo antropico, in particolare del turismo balneare, all'inquinamento e al degrado dell'habitat nei siti di nidificazione, i dati confermano che la minaccia principale è rappresentata dalla mortalità indotta dalla cattura accidentale con attrezzi da pesca, in particolare palangaro derivante, strascico, palangaro di fondo e reti fisse. (*PAPI*)

Ambiente. Intanto l'area di Sovareto è stata ripulita dai privati, mentre alcuni volontari hanno raccolto rifiuti nella zona Foggia: restano però altri 20 chilometri da bonificare
Spiagge sporche a Sciacca, Cognata: «Entro aprile si potrà avviare l'iter»
Sciacca
C'è una sola spiaggia già pulita a Sciacca, quella di Sovareto. Ma l'intervento non è stato disposto dal Comune. È il tratto di spiaggia gestito dall'Aerobiaggi per gli ospiti che soggiornano nei suoi quattro alberghi. Tutto il resto dei circa 20 chilometri di spiagge della città è pieno di canne, rifiuti di ogni genere lasciate da mareggiate e alluvioni e quella della Foggia presenta anche profondi solchi causati dalla furia del fango che, il 25 novembre  dello scorso anno, arrivava dalla parte più alta della città. Un intervento, alla Foggia, è stato effettuato dai volontari di Sciacca, ma è ben poca cosa rispetto alle necessità perché, come rileva il presidente del comitato di quartiere, Mauro Butera, «bisogna programmare non solo un intervento di puliziacon rimozione delle canne e di tutto quanto si trova nella spiaggia, ma anche lavori di sistemazione della spiaggia. Questi solchi rappresentano anche pericolo». E un ulteriore pericolo alla Foggia è rappresentato anche dalle canne che si trovano in spiagg e che vengono bruciate. L'assessore comunale ai Servizi a rete, Gaetano Cognata, tirato in ballo più volte negli ultimi giorni per la pulizia delle spiagge, afferma: «Da oltre vent'anni la pulizia  delle spiagge è sempre iniziata, con i primi interventi, a metà maggio. Capisco che ci sono già le belle giornate, ma in questo momento non è facile intervenire. Com'è noto il servizio rientra  nell'appalto che è stato espletato dall'Urega, ma con il contratto che non è stato ancora sottoscritto tra il  Comune e la ditta aggiudicataria per un ricorso al Tar che è stato proposto. Ebbene, il Tar, com'è noto, ha respinto la richiesta di sospensiva,  il ricorrente non si è rivolto al Consiglio di giustizia amministrativa  e dunque, nell'attesa del giudizio di merito, a nostro parere si può stipulare il contratto. Abbiamo chiesto un parere al legale che ha assistito il Comune dinanzi  al Tar e dovrebbe arrivarci entro qualche giorno. Ritengo che entro fine aprile - conclude l'assessore Gaetano Cognata - si possa procedere al contratto e poi iniziare a programmare anche la pulizia Mauro Butera e Florina Toma raccolgono rifiuti alla Foggia (*FOTO PANTANO*) delle spiagge». (*GP*)

1 aprile - sabato

LA SICILIA

LIBERO CONSORZIO
Si è dimesso Barberi.
Comanda il segretario.
Il commissario dei Libero Consorzio Roberto Barberi ha presentato le sue dimissioni dall'incarico ricoperto ormai da un anno. Una decisione che deriva unicamente, si apprende da una nota dell'Ente dalla sopravvenuta nomina di Barberi a direttore genera dell'Irsap. Questo nono stante, vada precisato, la stessa nomina sia stata duramente contestata ad esempio dal presidente della 2° commissione Ars, Vinciullo, il quale riteneva illegittima la nomina di un dirigente esterno all'istituto (che per quanto regionale resta una struttura privata).
Le dimissioni di Barberi comunque, non sono arrivate a sorpresa. Anzi, un colpo d'avvertimento si era consumato nei giorni scorsi, quando l'ormai ex commissario aveva revocato una delle sue ultime deliberazioni che rimaneggiava la struttura interna dell'Ente. Proprio per motivare quell'annullamento si indicava la possibilità che Barberi potesse accettare un incarico diverso da quello ricoperto.
Adesso non rimane altro che aspettare che la Regione nomIni un nuovo commissario, per quanto in questa fase Ente rimarrà privo di guida politica" (per quanto commissariale) e tutto sarà trasferito nelle mani de segretario generale.

Scrivolibero

Sciacca, Polizia Provinciale e Settore Ambiente eseguono sopralluogo sul torrente Cansalamone
E' stato eseguito ieri un accurato sopralluogo sul torrente Cansalamone di Sciacca, nel quale in questi giorni era stato segnalato, in particolare dall'associazione "Mareamico" di Agrigento, lo sversamento di liquidi di probabile provenienza fognaria. 
Il sopralluogo è stato eseguito dalla Procura di Sciacca unitamente a Polizia Provinciale, Settore Ambiente del Libero Consorzio di Agrigento, Guardia Costiera e ARPA. 
Sono stati eseguiti da valle a monte del torrente diversi campionamenti di liquidi, che saranno sottoposti alle analisi da parte dei tecnici dell'ARPA.
Continua dunque l'impegno del Libero Consorzio di Agrigento nelle attività di controllo ambientale, a tutela della salute dei cittadini.

Agrigentoweb

Libero Consorzio: Roberto Barberi si dimette da Commissario Straordinario
La decisione presa in considerazione della nomina a Direttore Generale dell'IRSAP.
Roberto Barberi ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento con una nota inviata, tra gli altri, al Presidente della Regione, all'Assessore Regionale per le Autonomie Locali e al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Barberi ha precisato che la sua decisione è stata presa in considerazione della sua nomina a Direttore Generale dell'IRSAP, avvenuta con deliberazione della Giunta Regionale del 22 marzo 2017.
Barberi era stato nominato alla guida dell'Ente, dal Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta e dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica On. Luisa Lantieri, il 23 marzo 2016 .

3 aprile - lunedì

Scrivolibero

150° anniversario Luigi Pirandello: ad Agrigento anche il presidente Mattarella
Regioni ed Enti Locali0 Ci sarà anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello.
A riportare la notizia il quotidiano "La Sicilia". Il capo dello Stato, secondo quanto appreso, sarà ad Agrigento il prossimo 7 luglio probabilmente insieme al presidente del Senato Pietro Grasso e al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini.

LA SICILIA

LICATA
Amianto, sinergia pubblico-privati per sensibilizzare la gente.
LICATA. Continua a rimanere alta l'attenzione sul terna dell'amianto. Il coordinamento composto da diverse associazioni che operano sul territorio e l'amministrazione comunale proseguono la campagna di sensibilizzazione. Cittadinanza attiva, Consulta. A Testa Alta, Wwf e Comitati ambientalisti — è il commento dell'assessore all'Amianto Enzo Ripellino — al fianco dell'amministrazione hanno, a vario modo. portato avanti iniziative di comunicazione e formazione cercando di incentivare le auto-no tifiche richieste dalla legge regionale 10 del 2014, Certo, spiace dover rilevare un certo disinteresse che si percepisce in quelle sedi che dovrebbero essere parte attiva in questo gene re di iniziative o le ripetute assenze della presidenza del Consiglio comunale, che potrebbe svolgere un ruolo fondamentale di coinvolgi mento di tutti i consiglieri, per temi così importanti che interessano la salute dei cittadini".
In uno degli ultimi incontri svolti a Palazzo di Città, è stato inoltre stilato un nuovo calendario di incontri che verranno svolti nelle scuole licatesi. In questo senso, le associazioni nei me si scorsi hanno già tenuto varie sedute nei p si. L'attenzione continua a rimanere alta come testimonia anche l'interrogazione presentata dal Comitato nazionale amianto a vari Ministeri per evidenziare la situazione della spiaggia della Playa dove sono stati abbandonati diversi conglomerati di amianto che ad oggi permangono sull'arenile sabbioso quando manca or mai pochissimo all'avvio della nuova stagione estiva, Amianto individuato e fotografato poco prima di un convegno svolto qualche settimana fa al teatro Re con il patrocinio del Comune e l'organizzazione dell'associazione Contro- vento. L'associazione, proprio ieri, è intervenuta con una nuova nota stavolta sul canalone di via Soldato Gallo.
"Nel comunicato stampa del 1 marzo abbiamo denunciato la situazione del canale — si legge — il Comune ha fatto recapitare ai cittadini una lettera di diffida a pulire il canale dalle sterpaglie entro 10 giorni pena la denuncia. I cittadini hanno effettuato le operazioni di pulizia come intimato dal comune, invece Girgenti Acque ancora non ha effettuato la bonifica del canale, inoltre negli scorsi giorni, l'Arpa Regionale si è recata nel luogo per fare dei prelievi per appurare l'inquinamento proveniente dalla stazione di pompaggio",
GIUSEPPE CELLURA

Sabato 1 aprile 2017

Infoagrigento

Libero Consorzio di Agrigento, lascia Roberto Barberi
Il commissario lascia l'incarico all'ex provincia di Agrigento dopo la nomina a direttore generale dell'IRSAP
Il Dott. Roberto Barberi ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento con una nota inviata, tra gli altri, al Presidente della Regione, all'Assessore Regionale per le Autonomie Locali e al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Dott. Barberi ha precisato che la sua decisione è stata presa in considerazione della sua nomina a Direttore Generale dell'IRSAP, avvenuta con deliberazione della Giunta Regionale n. 141 del 22 marzo 2017.
Il Dr. Barberi era stato nominato alla guida dell'Ente, dal Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta e dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica On. Luisa Lantieri, il 23 marzo 2016 .

Grandangolo

Libero Consorzio di Agrigento, dimissioni del Commissario Barberi

Il Dott. Roberto Barberi ha comunicato le proprie dimissioni dalla carica di Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento con una nota inviata, tra gli altri, al Presidente della Regione, all'Assessore Regionale per le Autonomie Locali e al Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Dott. Barberi ha precisato che la sua decisione è stata presa in considerazione della sua nomina a Direttore Generale dell'IRSAP, avvenuta con deliberazione della Giunta Regionale n. 141 del 22 marzo 2017.
Il Dr. Barberi era stato nominato alla guida dell'Ente, dal Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta e dall'Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica On. Luisa Lantieri, il 23 marzo 2016 .

Comunicalo

Tartalife: dati preoccupanti sulla popolazione di tartaruga marina, rischio di estinzione nel giro di pochi anni

Sono preoccupanti i dati sulle catture accidentali di tartarughe marine da parte dei pescatori professionali nel Mediterraneo, e in particolare nel Canale di Sicilia. I dati emergono dal corposo lavoro dello staff tecnico-scientifico del progetto comunitario LIFE "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" (LIFE12 NAT/IT/000937), e che sono oggetto, tra gli altri, di una pubblicazione dell'Istituto di Scienze Marine del CNR di Ancona, ente capofila del progetto, che insieme agli altri partner, e tra questi il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sta portando avanti con successo le attività tecniche e di divulgazione finalizzate alla limitazione delle catture accidentali di qusta specie inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature).
Accanto al disturbo antropico, in particolare del turismo balneare, all'inquinamento e al degrado dell'habitat nei siti di nidificazione, i dati confermano che la minaccia principale è rappresentata dalla mortalità indotta dalla cattura accidentale con attrezzi da pesca, in particolare palangaro derivante, strascico, palangaro di fondo e reti fisse. Le stime di bycatch delle tartarughe marine nei mari italiani sono state realizzate nell'ambito del progetto Tartalife basandosi sull'esperienza diretta dei pescatori. Quasi 600 interviste, perfezionate con un questionario di venti domande sulla tematica dell'interazione pesca-tartaruga marina, sono state realizzate in più di 100 marinerie italiane, distribuite in tutte le regioni che si affacciano sul mare. Le stime ottenute dall'azione del Tartalife sembrano delineare una situazione ben più allarmante rispetto a quanto si ritenesse in passato. Gli eventi di cattura riportati per la sola area del Canale di Sicilia nel 2014 sono circa 4500. La quasi totalità delle catture accidentali è dovuta alla pesca a strascico (2839 catture) e alla pesca con i palangari (1188), mentre risulta inferiore l'interazione con le reti da posta. Nel Canale di Sicilia è, dunque, l'interazione con i palangari il fattore di rischio più importante, con stime inferiori solo all'area Ionica e all'area meridionale del Tirreno. E' verosimile, quindi, che tra 700 e 1200 tartarughe possano morire ogni anno nel solo Canale di Sicilia per gli effetti della pesca. Un dato preoccupante, se non catastrofico, che giustificherebbe tra l'altro un altro dato: da diversi anni ormai gli esemplari feriti recuperati e trasportati ai centri di recupero (compresi quelli di Lampedusa, Linosa e Cattolica Eraclea) hanno dimensioni decisamente minori rispetto al passato. Si tratta dunque, il più delle volte, di esemplari immaturi, con una drastica diminuzione degli adulti in grado di riprodursi. Il rapido declino e il serio rischio di estinzione della Tartaruga marina Caretta caretta vengono dunque confermati dalle ricerche, che confermano come sia necessario ridurre le catture e di conseguenza il trend negativo della popolazione, già pesantemente condizionato, come detto, da altri fattori.


Agrigentonotizie

L'allarme degli esperti: tartarughe marine a rischio estinzione in pochi anni
Sono preoccupanti i dati sulle catture accidentali da parte dei pescatori professionali nel Mediterraneo emerse dal progetto "Tartalife"

Sono preoccupanti i dati sulle catture accidentali di tartarughe marine da parte dei pescatori professionali nel Mediterraneo, e in particolare nel Canale di Sicilia. I dati emergono dal corposo lavoro dello staff tecnico-scientifico del progetto comunitario Life "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale" e che sono oggetto, tra gli altri, di una pubblicazione dell'Istituto di scienze marine del Cnr di Ancona, ente capofila del progetto, che insieme agli altri partner, e tra questi il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, sta portando avanti le attività tecniche e di divulgazione finalizzate alla limitazione delle catture accidentali di qusta specie inserita nella Lista Rossa delle specie a rischio di estinzione dalla Iucn.
"Accanto al disturbo antropico, in particolare del turismo balneare, - si legge in una nota dell'ex Provincia - all'inquinamento e al degrado dell'habitat nei siti di nidificazione, i dati confermano che la minaccia principale è rappresentata dalla mortalità indotta dalla cattura accidentale con attrezzi da pesca, in particolare palangaro derivante, strascico, palangaro di fondo e reti fisse. Le stime di bycatch delle tartarughe marine nei mari italiani sono state realizzate nell'ambito del progetto Tartalife, basandosi sull'esperienza diretta dei pescatori. Quasi 600 interviste, perfezionate con un questionario di venti domande sulla tematica dell'interazione pesca-tartaruga marina, sono state realizzate in più di 100 marinerie italiane, distribuite in tutte le regioni che si affacciano sul mare".
Le stime ottenute dall'azione del Tartalife sembrano delineare una situazione ben più allarmante rispetto a quanto si ritenesse in passato. "Gli eventi di cattura riportati per la sola area del Canale di Sicilia nel 2014 - fa sapere il Libero Consorzio - sono circa 4500. La quasi totalità delle catture accidentali è dovuta alla pesca a strascico (2839 catture) e alla pesca con i palangari (1188), mentre risulta inferiore l'interazione con le reti da posta. Nel Canale di Sicilia è, dunque, l'interazione con i palangari il fattore di rischio più importante, con stime inferiori solo all'area Ionica e all'area meridionale del Tirreno. È verosimile, quindi, che tra 700 e 1200 tartarughe possano morire ogni anno nel solo Canale di Sicilia per gli effetti della pesca".
"Un dato preoccupante, se non catastrofico, - avverte l'ex Provincia - che giustificherebbe tra l'altro un altro dato: da diversi anni ormai gli esemplari feriti recuperati e trasportati ai centri di recupero (compresi quelli di Lampedusa, Linosa e Cattolica Eraclea) hanno dimensioni decisamente minori rispetto al passato. Si tratta dunque, il più delle volte, di esemplari immaturi, con una drastica diminuzione degli adulti in grado di riprodursi. Il rapido declino e il serio rischio di estinzione della Tartaruga marina Caretta caretta vengono dunque confermati dalle ricerche, che confermano come sia necessario ridurre le catture e di conseguenza il trend negativo della popolazione, già pesantemente condizionato, come detto, da altri fattori".

Scrivolibero

Sciacca, Polizia Provinciale e Settore Ambiente eseguono sopralluogo sul torrente Cansalamone

E' stato eseguito ieri un accurato sopralluogo sul torrente Cansalamone di Sciacca, nel quale in questi giorni era stato segnalato, in particolare dall'associazione "Mareamico" di Agrigento, lo sversamento di liquidi di probabile provenienza fognaria. Il sopralluogo è stato eseguito dalla Procura di Sciacca unitamente a Polizia Provinciale, Settore Ambiente del Libero Consorzio di Agrigento, Guardia Costiera e ARPA.
Sono stati eseguiti da valle a monte del torrente diversi campionamenti di liquidi, che saranno sottoposti alle analisi da parte dei tecnici dell'ARPA. Continua dunque l'impegno del Libero Consorzio di Agrigento nelle attività di controllo ambientale, a tutela della salute dei cittadini.







Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO