Giornale di Sicilia
Giornale di sicilia
I nodi della regione. Il cammino della finanziaria parte con una proposta della commissione Bilancio dell'Ars: per i contribuenti sgravio da oltre 150 milioni di euro
In Sicilia si torna al taglio dell'Irap e dell'Irpef
Corsa contro il tempo: centinaia di emendamenti bocciati in blocco, dei duemila presentati ne sono rimasti circa 200
Riccardo Vescovo -Palermo
Dalla proposta di mantenere in Sicilia le tasse al massimo, il prossimo anno, per garantire l'assistenza ai disabili al cambio totale di rotta: via libera al taglio di Irap e addizionale Irpef, i soldi per i disabili si troveranno in altro modo e la Sicilia diventerà una delle regioni coi tributi più bassi d'Ita - lia, con uno sgravio per le tasche dei contribuenti di oltre 150 milioni di euro. La proposta è arrivata dalla commissione Bilancio all'Ars, presieduta da Vincenzo Vinciullo, nel secondo giorno di lavori per l'approvazione dei documenti contabili che venerdì arriveranno in Aula. Un termine perentorio quello stabilito dai capigruppo, che sta spingendo i deputati a velocizzare le procedure. Così centinaia di emendamenti sono stati bocciati in blocco e delle duemila proposte dei parlamentari ne sono rimaste circa 200. «In Aula sarà battaglia - annuncia Sergio Tancredi dei Cinque Stelle - a causa del contingentamento dei tempi si sta procedendo con estrema velocità anche bocciando emendamenticon valutazione sommaria». Per accelerare i lavori i deputati hanno concentrato l'attenzione su poche norme ritenute prioritarie. Tra queste quella che stanzia 6 milioni per gli ex sportellisti «che saranno impiegati negli uffici del lavoro», ha spiegato il deputato Giovanni Di Giacinto, tornando a svolgere quelle attività di orientamento in cui sono specializzati. Spazio anche alla norma sponsorizzata dal Pd che garantirà l'esenzione dei ticket agli inoccupati e che secondo il deputato Giovanni Panepinto dovrebbe prevedere uno stanziamento di almeno tre milioni. Atteso anche il voto sul salvataggio del personale dell'Aras, l'associazione degli allevatori, che potrebbero essere trasferiti all'Istituto zootecnico, e su nuove risorse per i consorzi di bonifica. Se n'è discusso ieri fino a tarda sera con l'obiettivo di esitare i documenti contabili entro oggi. La proposta più importante riguarda però le risorse da destinare ai disabili. Il governo nei giorni scorsi aveva proposto di creare un fondo unico nel quale far confluire tutte le risorse oggi destinate al settore più delle integrazioni. Una parte consistente di questo fondo sarebbe arrivata dalle tasse addizionale Irpef e Irap, che fino ad oggi sono state utilizzate per pagare i debiti della sanità. Ora questi debiti sono stati azzerati, ma invece di tagliare le due imposte, nel 2018 sarebbero state tenute ai massimi ottenendo così 150 milioni. Secondo la commissione Bilancio però questo aumento si può evitare destinando ai disabili 50 milioni di euro di risparmi della centrale unica degli appalti, 47 milioni frutto di un accordo con Roma e quasi 60 milioni ottenuti da un'operazione che sposterà al fondo pensione il valore derivato da alcuni immobili regionali in cambio di denaro liquido. La proposta della commissione prevede di destinare dal prossimo anno 713 milioni ai disabili e 591 quest'anno. Ieri gli uffici dell'Economia hanno lavorato per verificare la fattibilità della proposta della commissione. «Non sembrano esserci problemi» ha detto l'assessore Alessa dro Baccei. Così la Sicilia potrebbe riuscire ad azzerare lo 0,92 per cento di Irap di competenza della Regione (resterà quella statale pari al 3,90 per cento del valore della produzione) sgravando le imprese di circa 62 milioni. Inoltre sarà dimezzata l'addizionale Irpef che passerà dallo 0,50 allo 0,25 per cento per un valore pari a una novantina di milioni di tasse che non saranno pagate. Questa imposta dunque potrebbe scendere in Sicilia all'1,48 per cento e in questo caso sarebbe tra le più asse d'Italia (meglio stanno Veneto, Sardegna e Valle d'Aosta con la tassa all'1,23 per cento, e Lombardia e Toscana ma solo per i redditi più bassi). Protestano intanto le sigle rimaste fuori dalla manovra. A cominciare dai 5.300 Asu: il sindacato Csa ha annunciato una manifestazione «perché la commissione ha stralciato l'emendamento che dava diritto al percorso di stabilizzazione, precedentemente approvato in commissione Lavoro all'unanimità». Per il deputato Tancredi «tra l'altro il percorso era previsto da una norma nazionale».
Trasporti. L'ente spiega le ragioni che hanno portato alla scarsa manutenzione al percorso che collega Cammarata e San Giovanni Gemini con la statale «189»
Sabato mattina sarà il giorno della protesta. Plateale, compatta, per richiamare l'attenzione sulle disastrose condizioni della strada provinciale 26 che collega Cammarata eSan Giovanni Gemini con la statale 189. Il Libero consorzio comunale, tirato in "ballo" dall'amministrazione di San Giovanni Gemini, ieri, ha "condiviso nella sostanza la protesta visto le precarie condizioni della strada", ma ha voluto anche chiarire dei passaggi sull'iter dei lavori di ammodernamento della provinciale ed ha annunciato interventi per 950 mila euro per eliminare frane e dissesti sulla provinciale 26 e per 400 mila per la manutenzione straordinaria. «Le somme a disposizione per l'ammodernamento della provinciale 26, con un progetto esecutivo già approvato e corredato dei pareri tecnici e amministrativi, ammontavano a poco più di 2.600.000 euro, ma in seguito alla revisione del prezzario regionale è stato necessario un ulteriore stanziamento di somme previsto nel bilancio del 2004: circa 900.000 euro - hanno scritto, spie ando l'iter del mancato avvio dei lavori, dal Libero consorzio che respinto le accuse di inerzia - . L'ente non ha mai speso 2 milioni di euro in 20 anni di progetto - è stato chiarito - . Il problema vero è che, in seguito a impreviste e non derogabili spese per altri investimenti e al successivo subentro del patto di stabilità, l'ex Provincia, pur avendo a disposizione le somme per effettuare gli interventi previsti, non era in grado di bandire la gara d'appalto, pur essendo stato avviato il relativo iter. Purtroppo i paletti fissati dal patto di stabilità sono molto rigidi e anche negli anni successivi l'ente si è trovato nella situazione paradossale di avere in cassa somme che non poteva spendere». Motivo per il quale sulla viabilità provinciale, negli ultimi anni, sono stati effettuati solo interventi di manutenzione ordinaria. «Sulla provinciale 26 - scrive il Libero consorzio - sono stati effettuati, più volte, interventi per poche decine di migliaia di euro per garantire il transito degli automezzi. nterventi che sono sempre più difficili a causa della drastica riduzione nei trasferimenti di fondi da Stato e Regione». Il Libero consorzio continua a richiedere fondi alla Regione e, di recente, ha ricevuto rassicurazioni dal dipar- Un tratto di strada bloccato timento alle Infrastrutture. (*CR*)
Progetto Confort. Spicca Ribera con oltre il 65 per cento, seguita da Siculiana. Riconoscimenti anche ad altri undici che hanno raggiunto più del 50 per cento
Tra i Comuni siciliani virtuosi con raccolta differenziata dei rifiuti oltre il 65 per cento spicca Ribera che domani, al centro fieristico "Le Ciminiere" di Catania, sarà premiato in occasione della nona edizione del salone internazionale "Progetto Comfort". Ribera ha organizzato un sistema di porta aporta in tutto il territorio comunale e un servizio di raccolta, durante la stagione estiva, anche nelle località balneari, che ha ottenuto risultati significativi. E poi tra i comuni agrigentini con una differenziata oltre il 65 per cento nell'ultimo trimestre del 2016 c'è anche Siculiana. In questi 90 giorni oltre il 50 per cento e dunque tra i Comuni che saranno premiati gli agrigentini sono Santa Margherita Belice, Caltabellotta, Villafranca Sicula, Menfi,Montevago, Grotte, Sambuca di Sicilia, Calamonaci, Santo Stefano di Quisquina, Comitini e Lucca Sicula. Menzione per i Comuni con performance mensili elevate, oltre il 50 per cento, a Bivona, Montallegro e Realmonte. A Catania ci saranno, tra gli altri, il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, l'assessore regionale dell'Energia, Vania Contrafatto, e il dirigente generale del dipartimento dell'Acqua e dei rifiuti, Maurizio Pirillo, oltre a rappresentanti di associazioni ambientaliste. I Comuni del versante agrigentino del Belice hanno ottenuto, nei mesi successivi, performance ancora migliori con Montevago che nel piano finanziario approvato in consiglio comunale ha inserito una riduzione della Tari del 17 per cento per i cittadini grazie a un risparmio di 70 mila euro. Santa Margherita ha risparmiato, grazie alla differenziata al 75 per cento, considerando il dato complessivo dello scorso anno, 93 mila euro che impiegherà una parte, 50 mila euro, per ridurre la Tari, e un'altra, 43 mila euro, per investimenti. Sambuca ha già previsto un risparmio in bolletta tra il 15 e il 20 per cento. Menfi ha una differenziata al 65 per cento e lavora a sistemi di raccolta innovativi dei materiali ingombranti in diverse zone della città. Tra gli argomenti che verranno sviluppati nel corso della manifestazione di domani a Catania anche quelli relativi al ruolo dei consorzi che operano nel settore rifiuti, alle associazioni con la presenza di Legambiente, Rifiuti Zero Sicilia, Zero Waste Sicilia ed alle Srr. Una voce fuori dal coro si leva da Villafranca Sicula dove Filippo Trafficanti, delegato di Alleanza Popolare, fa notare che questo comune nel 2010 era al 75 per cento di differenziata, mentre adesso è inserito tra quelli che superano la soglia del 50 per cento.
Ex Provincia
Protezione civile, nuovo incontro per la formazione
Continua senza sosta l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento nella formazione dei volontari di protezione civile. Il Gruppo di Protezione Civile, coordinato dal funzionario responsabile dr. Marzio Tuttolomondo, ha infatti organizzato un incontro di formazione-informazione su "Bisogni Formativi Psicologici in Emergenza" in collaborazione con il Gruppo di Lavoro di Psicologia dell'Emergenza dell'Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana. L'incontro è rivolto a tutti i volontari delle associazioni di volontariato di protezione civile della provincia ed è finalizzato alla formazione di un aspetto non secondario nella gestione dell' emergenza di massa: la prevenzione dell'insorgenza dei disturbi d'ansia e dei disturbi post-traumatici che interessano i soccorritori, generalmente dopo l'intervento, anche a causa della mancanza di conoscenze e competenze specifiche nella gestione degli aspetti psicologici. I contenitori per la differenziata (*GP*) Giuseppe Pantano
Sicilia24h
Proteste per le condizioni della
Strada Provinciale n. 26: precisazioni del Libero Consorzio.
A seguito delle proteste
dell'Amministrazione comunale di San Giovanni Gemini sui lavori di
rifacimento della SP n. 26 mai effettuati, il Libero Consorzio
Comunale di Agrigento ritiene necessario precisare che quanto
espresso dal sindaco Panepinto è condivisibile nella sostanza,
essendo la SP n. 26 in precarie condizioni, ma contiene anche alcune
inesattezze. Innanzitutto il progetto prevedeva l'ammodernamento
della strada, cosa diversa dalla manutenzione straordinaria, con
previsione di espropri il cui iter ha richiesto diversi anni per la
sua definizione. Le somme a disposizione per l'ammodernamento della
SP n. 26, con un progetto esecutivo già approvato e corredato dei
previsti pareri tecnici e amministrativi, ammontavano a poco più di
2.600.000 euro, ma in seguito alla revisione del prezzario regionale
era necessario un ulteriore stanziamento di somme previsto nel
bilancio del 2004 (circa 900.000 euro).
Non risponde in ogni caso a verità che
l'Ente abbia speso, come riportato da alcune dichiarazioni su
testate giornalistiche, 2 milioni di euro in 20 anni per il progetto.
Il problema vero è che, in seguito a
impreviste e non derogabili spese per altri investimenti e al
successivo subentro del Patto di Stabilità, l'ex Provincia, pur
avendo a disposizione le somme per effettuare gli interventi
previsti, non era in grado di bandire la gara d'appalto, pur
essendo stato avviato il relativo iter procedurale. Purtroppo i
paletti fissati dal Patto di Stabilità sono molto rigidi, e anche
negli anni successivi l'Ente si è trovato nella situazione
paradossale di avere in cassa somme che non poteva spendere.
Per questo motivo negli ultimi anni
sulla viabilità provinciale sono stati effettuati soltanto
interventi di manutenzione ordinaria con progetti ad ampio raggio che
comprendevano varie strade, tra cui la stessa SP n. 26 (sulla quale
sono stati effettuati più volte interventi per poche decine di
migliaia di euro), per garantire quantomeno il transito degli
automezzi. Interventi che, come più volte comunicato agli stessi
sindaci e agli organi di stampa, sono sempre più difficili a causa
della drastica riduzione nei trasferimenti di fondi da Stato e
Regione.
Nel condividere in pieno il disagio e
la protesta dei cittadini e delle Amministrazioni dei comuni montani,
il Libero Consorzio respinge l'accusa di inerzia su questa come su
altre analoghe vicende, peraltro smentite dal continuo lavoro di
richiesta di fondi alla Regione Siciliana per migliorare la viabilità
interna altrimenti destinata al collasso, con serio rischio di totale
isolamento di interi comprensori già duramente provati dai dissesti
provocati dagli eventi atmosferici degli ultimi anni. Dissesti che
hanno reso ancora meno praticabili gran parte delle strade di
competenza del Libero Consorzio (provinciali, ex consortili ed ex
regionali) portando anche alla chiusura di numerosi tratti.
In questo senso sono state ricevute
ampie rassicurazioni dal Dipartimento Regionale delle Infrastrutture
sull'emanazione entro il 2017 dei decreti di finanziamento di
diversi progetti redatti dal Settore Infrastrutture Stradali. Tra
questi, sono previsti in particolare 950.00 euro per interventi
puntuali sulle criticità della SP n. 26 (rimozione di frane e
dissesti) e circa 400.000 euro per la manutenzione straordinaria
della stessa strada.
Scrivolibero
Proteste per la SP 26, il Sindaco
Panepinto: "Chiediamo al Libero Consorzio come siano stati spesi i
soldi"
"Esprimo gratitudine nei confronti
del Libero Consorzio, per aver condiviso il disagio vissuto dalle
comunità di San Giovanni Gemini e Cammarata a causa della precarietà
della SP 26, ma non giustifico un iter burocratico che dura due
decenni e ancora non intravede l'obiettivo".
E' il commento di Carmelo Panepinto,
Sindaco di San Giovanni Gemini, Comune in testa alle manifestazione
che sabato 8 aprile radunerà in protesta, al Bivio Tumarrano,
Amministrazioni dei comuni di Mussomeli, Castronovo di Sicilia, Santo
Stefano Quisquina, Cammarata, San Giovanni, i partiti politici, le
comunità ecclesiali e associazioni.
"L'Amministrazione ha il dovere di
chiedersi quale destinazione più opportuna hanno avuto i due milioni
di euro. E se sono stati spesi , come mai in questo caso non hanno
inciso tempi per espropri, revisione del prezziario regionale e patto
di stabilità? - commenta Panepinto in risposta alla nota diramata
dal Libero Consorzio - Di difficoltà legate al patto di stabilità
si parla per la prima volta nel 2014, quando l'allora Commissario
della Provincia Regionale di Agrigento, comunica il ritiro del
finanziamento di Euro 500.000/00 , destinati alla messa in sicurezza
di alcuni tratti di strada , per problemi legati al patto di
stabilità. Considerato che il progetto per l'ammodernamento della
SP 26 inizia nel 1998 , lo straordinario ritardo registrato, non può
certo attribuirsi al Patto Stabilità, meccanismo finanziario che
avrebbe visto la luce dopo qualche decennio. Meraviglia invece un
fatto: come mai la Giunta Regionale con delibera n° 64 del 2015 ,
nell'elenco delle strade ammesse a finanziamento, fa slittare la SP
26 dal 2° al 10° posto? Nessuna ipotesi è comprensibile -
conclude Panepinto - sia che l'Amministrazione Regionale abbia
operato in maniera disgiunta dal Libero Consorzio, sia che lo stesso
non abbia rappresentato l'indispensabilità di intervenire su un
asse viario che è unica via di fuga, e sullo stesso insiste un
traffico veicolare da metropoli".
Agrigento, presentato al Cupa il 46°
Report Economico della Sicilia
Si è svolto ieri mattina 4 aprile
2017, presso il Consorzio Universitario di Agrigento, la
presentazione del 46° Report Economico della Sicilia, redatto dalla
Diste Consulting s.r.l. diretta dal Dott. Alessandro La Monica.
Nel corso degli interventi il Prof.
Pietro Busetta ha parlato ampiamente della realtà della provincia di
Agrigento dichiarando che :"questa realtà deve cambiare passo,
continua a perdere residenti, ha uno dei redditi pro capite più
bassi d'Italia ed un numero di addetti molto contenuto. Lavora
soltanto una persona su quattro e per creare i 100.000 posti di
lavoro che servono, bisogna puntare alla attrazione di investimenti
dall'esterno dell'area, che consentano un incremento dei posti
letto delle attività produttive, dei porti della provincia. Serve
sopratutto un piano di sviluppo economico che punti alla Piena
occupazione nel 2025".
Ad avvalorare questa ipotesi, le
dichiarazioni del Presidente della Diste Consulting che dal 1995 si
occupa del rilevamento di dati nel campo delle analisi economiche
territoriali a cadenza semestrale, denominata Report Sicilia: " Dal
2007 in poi la nostra economia si è ridotta ad un ammasso di
macerie, con la perdita di 12 punti percentuali di Pil, un
manifatturiero che ha distrutto quasi un quarto del suo potenziale
produttivo, le costruzioni con il 44% in meno di valore aggiunto e il
mercato del lavoro che ha visto sparire 212.000 occupati. Oggi però,
sulla base delle analisi e delle previsioni riportate dall'ultimo
Report Sicilia, ci sono le condizioni per avviare un nuovo progetto
di sviluppo. Allora, 'Andiamo a cominciare', il titolo del Report
è un'esortazione a tutti gli attori del contesto, ad intraprendere
questo percorso, cogliendo gli elementi positivi rilevati e
valorizzando quelle potenzialità e quelle eccellenze di cui il
territorio ancora dispone".
A conclusione dei lavori il Presidente
del Consorzio Universitario Prof. Gaetano Armao, accogliendo le
proposte fatte durante gli interventi, precisa che "intende
muoversi in sinergia con le indicazioni fornite dai tecnici, puntando
alla creazione di professionalità capaci di operare all'interno
delle prospettive economiche ipotizzate.
GdSonline
PROVINCIALE 26
"Non ci sono fondi",
niente lavori sulla strada Cammarata-San Giovanni
SAN GIOVANNI GEMINI. Sabato mattina
sarà il giorno della protesta. Plateale, compatta, per richiamare
l'attenzione sulle disastrose condizioni della strada provinciale 26
che collega Cammarata e San Giovanni Gemini con la statale 189.
Il Libero consorzio comunale, tirato in
"ballo" dall'amministrazione di San Giovanni Gemini, ieri,
ha "condiviso nella sostanza la protesta visto le precarie
condizioni della strada", ma ha voluto anche chiarire dei
passaggi sull'iter dei lavori di ammodernamento della provinciale ed
ha annunciato interventi per 950 mila euro per eliminare frane e
dissesti sulla provinciale 26 e per 400 mila per la manutenzione
straordinaria.
ANSA Sicilia
SICILIA: MANOVRA ECONOMICA NEL CAOS.
Come ai tempi del governo Capodicasa
quando si approvò 5 maggio
(ANSA) - PALERMO, 5 APR - Una valanga
di emendamenti alla finanziaria, un migliaio circa, ridotti a poco
più di un centinaio dalla commissione Bilancio dell'Ars che però
non ha ancora preso in mano il testo della manovra. La commissione
tornerà a riunirsi a metà mattinata, i tempi appaiono lunghi: c'è
chi paventa il rischio che alla fine si superi il record del governo
Capodicasa quando si approvarono i documenti finanziari il 5 maggio,
mantenendo la seduta aperta oltre il termine ultimo del 30 aprile.
LA SICILIA
Il Libero consorzio ha attivato un
canale Youtube.
Migliorare e rafforzare attraverso
Internet il dialogo e la comunicazione con il cittadino-utente. A tal
fine il Libero Consorzio Comunale di Agrigento potenzia la sua
presenza sui social network e attiva il canale You Tube
istituzionale: «ufficiostampaproag». Il canale raggiungibile anche
attraverso un link posizionato nella home page del sito istituzionale
dell'Ente, consente di condividere,visualizzare e commentare in
rete filmati realizzati dall'ufficio stampa dell'ex Provincia. I
video propongono approfondimenti culturali; eventi di spettacolo,
itinerari turisti, inchieste su fatti storici curati da giornalisti
ed esperti, interviste ad autorità e personalità ed un
videogiornale settimanale realizzato dagli studenti del Liceo Scienti
e delle Scienze Umane «Politi»di Agrigento che svolgono un progetto
di Alternanza Scuola - Lavoro nell'ufficio Stampa dell'ex
Provincia. Questo nuovo «canale» di comunicazione integra e
rafforza la presenza del Libero Consorzio sui social. Da diversi
mesi, infatti, sono attivi la pagina Facebook e l'account
Instagram; «Urp informa Agrigento» e l''account twitter
«Stampa_LibConsAg. Attraverso i suddetti social gli utenti possono
reperire anche gli indirizzi ed i contatti istituzionali dei diversi
punti informativi operanti in provincia.
GIUNTA REGIONALE
Approvato piano rifiuti speciali
Evitate sanzioni Ue
PALERMO. Un traguardo centrato. Vania
Contrafatto, assessore regionale ad Acqua e rifiuti, non nasconde la
propria soddisfazione per l'approvazione in giunta ieri del piano
rifiuti speciali: «Adesso potendo disporre di questo strumento,
abbiamo dato un importante accelerazione e un fondamentale impulso
alla regolamentazione del settore, evitando soprattutto l'aggravio
delle procedure di infrazioni comunitarie che vede interessate anche
altre regioni d'Italia e la Sicilia in particolare per il piano
rifiuti speciali. In questo modo si pongano le basi per evitare le
sanzioni da parte dell'Unione europea. Contrafatto poi ha
proseguito: «Non va inoltre dimenticato che il piano rappresenta una
condizione essenziale posta, "ex ante" dai regolamenti per la
spesa dei fondi comunitari e i relativi investimenti
infrastrutturali».
Ci sono voluti oltre sei mesi per
completare l'iter in questione. Questo è il quarto piano adattato
da quando Contrafatto è assessore. Arriva dopo l'approvazione dei
piani di bacino idrografico. di quello dei rifiuti urbani e quello
relativo alle bonifiche dei siti contaminati. Il piano rifiuti
speciali. caratterizzato da un percorso amministrativo e di
burocrazia articolato e complesso, ha visto la partecipazione e il
contributo per a parte ambientale dell'Assessorato al Territorio.
Recentemente il presidente di Mci Sicilia Leoluca Orlando aveva
affondato i colpi sulla carenza di impiantistica e sulle stazioni
trasferenza che penalizzerebbero in particolare alcuni Comuni in
luogo di altri con specifico e consistente aggravio dei costi.
Rimane inoltre da capire quaLe sarà
l'incidenza della saturazione di alcune vasche come Bellolampo
nell'economia della gestione della stagione estiva dei rifiuti,
ormai quasi alle porte, ieri intanto Amedeo Benigno segretario
generale Fit Cisl Sicilia aveva aperto i lavori dell'undicesimo
congresso regionale della Federazione Trasporti al Mondello Palace di
Palermo, alla presenza del segretario cisl Sicilia Minimo Milazzo e
del segretario nazionale FitCisl Antonio Piras, proprio parlando del
tema nevralgico dei rifiuti in Sicilia: Per il rilancio della
Sicilia. occorre urgentemente un'attenta politica dei trasporti che
si concretizza nel Piano dei trasporti della Sicilia. solo cosi si
può innescare un circo lo virtuoso che partendo dagli investi menti
infrastrutturali generi crescita e occupazione» e ha poi aggiunto:
Occorre una ridefinizione del settore con impianti da realizzare e
migliorare e il ciclo integrato da rivedere».