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Rassegna stampa del 7 aprile 2017

Livesicilia.it

Province, affitti d'oro e contributi
Tutte le novità della finanziaria

Tra finanziaria e disegno di legge collegato c'è davvero un po' di tutto nei disegni di legge che approderanno a Sala d'Ercole dopo essere stati varati nella notte tra giovedì e venerdì dalla commissione Bilancio. Una macedonia di norme che dovrà prima passare dalla mannaia della presidenza dell'Ars, in passato molto severa e selettiva. Giovanni Ardizzone è già al lavoro e presto comunicherà quali articoli verranno stralciati e quali saranno invece affrontati da Sala d'Ercole. Tra le norme approvate alle tre di notte in commissione (contrari i 5 Stelle che però, partecipando alla votazione, hanno consentito che vi fosse il numero legale malgrado le assenze della maggioranza) ci sono anzi tutto gli "schiaffi" a Crocetta e ai suoi fedelissimi. A partire dalla liquidazione di Riscossione Sicilia, decisione che ha suscitato la durissima reazione di Antonio Fiumefreddo ("Brindano i poteri criminali", ha commentato l'avvocato catanese). Proseguendo con la chiusura dell'Aran Sicilia e ancora con la bocciatura della fusione tra Cas e Anas che avrebbe portato a introdurre i pedaggi nelle autostrade siciliane fin qui esenti. Ma nei documenti varati dalla seconda commissione, e in particolare nel collegato alla manovra, c'è davvero di tutto. Gli stessi 5 Stelle enumerano alcune misure di cui rivendicano una qualche forma di paternità. Esenzione ticket per gli inoccupati, indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche, biglietti on line per musei e aree turistiche. E ancora stop agli affitti d'oro per gli immobili in uso alla Regione, possibilità di pagamento dei ticket sanitari nelle tabaccherie, scomputo dei canoni di locazione nell'acquisto dei capannoni industriali e correttivi per fare ripartire la legge sulle professioni motorie, cosa che permetterà numerose assunzioni nelle palestre dell'isola. "C'è tanta roba targata M5s nelle pieghe della manovra finanziaria uscita stanotte dalla commissione Bilancio e attesa ora al vaglio dell'Aula", dice una nota dei grillini. L'esenzione del ticket sanitari prevede una copertura iniziale di 3 milioni di euro, contempla la gratuità delle cure sanitarie, non solo per i disoccupati, ma anche per chi un lavoro non lo ha mai trovato e per i liberi professionisti, che hanno cessato l'attività. Attualmente in Sicilia, in tema sanitario, si fa distinzione tra inoccupati (coloro in cerca di prima occupazione) e disoccupati, garantendo l'esenzione dal ticket solo a questi ultimi. L'indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche è una norma attesa da tante imprese che hanno visto le loro attività fortemente penalizzate dalla realizzazione di opere pubbliche, come le aziende del Palermitano che stanno facendo i conti con i lavori dell'anello ferroviario, quelle penalizzate dai lavori sulla Caltanissetta-Agrigento e quelle messe in crisi dal raddoppio ferroviario Palermo-Punta Raisi. Professioni motorie. Riparte la legge M5S sulle professioni motorie, attualmente congelata in attesa del regolamento a causa di alcuni dettagli che ieri sono stati corretti da un emendamento passato in commissione. La legge, che inquadra obbligatoriamente, all'interno delle strutture sportive (per la prima volta in Sicilia) la figura dei laureati in scienze motorie, può così ripartire e dovrebbe portare a breve termine a numerose assunzioni di personale qualificato nelle palestre e nei centri fitness, dove spesso hanno fatto il bello e cattivo tempo operatori improvvisati, sfuggendo ad ogni controllo in materia di sicurezza e professionalità delle prestazioni erogate ai cittadini. Biglietti on line per musei e siti archeologici siciliani. La norma prevede la stipula di convenzioni tra l'assessorato dei Beni culturali e società che offrono servizi di teleticketing, per consentire agli utenti di acquistare i biglietti per i musei e le aree turistiche siciliane direttamente on line. "Praticamente un farmaco di grande efficacia e senza effetti collaterali per curare il nostro turismo malato", hanno commentato i deputati M5S. Affitti d'oro. Prevede lo stop per la Regione, per gli enti del settore sanitario (nonché per le società a partecipazione totale o maggioritaria della Regione e degli enti locali), dei contratti di locazione particolarmente onerosi, con la rescissione unilaterale dell'atto davanti al giudice, ove non si sia raggiunto un accordo tra le parti entro il 31 dicembre del 2020. Capannoni industriali. Prevede la possibilità per chi acquista i capannoni utilizzati per l'esercizio della propria attività di scomputare dalla somma da erogare alla Regione le somme versate negli anni per la locazione della struttura. Soldi anche per le malconce ex Province. Sono stati stanziati oltre 122 milioni di euro, così suddivisi : 91 milioni e mezzo proveniente dall'accordo con lo Stato , 12 milioni di euro da risorse provenienti dalla sanità e 19 milioni 150 mila euro per i ragazzi e le ragazze diversamente abili. Oltre 50 milioni di euro per i consorzi di bonifica , 26 milioni di euro per Riscossione Sicilia di cui si è proposta la chiusura a partire dal 1 luglio così come previsto nel resto del Paese con la salvaguardia dei posti di lavoro - ha riassunto il presidente della commissione Vincenzo Vinciullo - Per le spettanze dovute agli Asu e alle varie categorie di precari sono state individuate le risorse anche per il pagamento degli emolumenti della mensilità di dicembre 2016, attraverso il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 2 milioni e mezzo di euro così come per i consorzi di bonifica sono state individuate le risorse per pagare gli arretrati del 2015 e del 2016". Ci sono anche risorse per gli sportellisti ed è' stata rifinanziata la legge per Ortigia insieme a quella per Agrigento e Ragusa. Enti regionali. Vinciullo prosegue nell'enunciazione delle misure approvate. Stanziati oltre 10 milioni per l'Irsap, 1 milione e 700 mila euro per il Ciapi, oltre 11 milione per l'Esa, incrementate le risorse per i non vedenti , 459 mila euro per l'Inda , 10 milioni per l'Ersu, 5 milione e 700 mila euro per i carabinieri , contributi per le associazioni per le vittime di fenomeni criminali, riconosciuto interamente il vitalizio in favore dei talassemici, oltre 11 milioni ai comuni per il ricovero dei minori, contributi ai Consorzi Universitari Siciliani e altre somme necessarie al funzionamento di Assessorati, Enti, Associazioni e altro. Disabili e patrimonio immobiliare Passa la norma voluta dall'Ars in sostituzione di quella proposta dal governo per l'assistenza ai disabili. Una cifra di circa 700 milioni di euro l'anno verrà garantita ma senza alzare le tasse, come inizialmente indicato dall'esecutivo di Crocetta. Via libera anche alla norma che porterà alla creazione di un Fondo immobiliare del Fondo pensioni Sicilia: il riacquisto dei beni immobiliari dovrebbe portare nelle casse della Regione oltre 22 milioni di euro. Liquidazioni e soppressioni Nel testo della finanziaria è prevista, di fatto, la "chiusura" dell'Eas, in liquidazione ormai da diversi anni. La norma in particolare prevede la riconsegna delle reti idriche ai Comuni attualmente serviti dall'Ente acquedotti. Il personale attualmente assunto a tempo indeterminato, invece, passerà all'Ente per lo sviluppo agricolo (Esa). Prevista anche la soppressione delle Terme di Acireale e Sciacca, e il mantenimento di un unico Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu). I soldi "virtuali" Se ne è discusso molto nel corso delle audizioni in commissione Bilancio. Si tratta di una posta in bilancio che di fatto non esiste. O meglio, i 162 milioni di euro previsti, attendono di essere sbloccati. Manca al momento la firma dell'accordo tra il presidente della Regione Crocetta e il presidente del Consiglio Gentiloni, sul riconoscimento degli introiti provenienti dall'Iva, frutto dell'intesa Stato-Regione. Così, l'Ars ha deciso di "congelare" queste somme in un accantonamento: se non dovessero arrivare, si opereranno tagli per una cifra corrispondente, ai veri enti contenuti nell'allegato alla Finanziaria: da enti regionali come Esa e Irsap, passando per i teatri siciliani. Soldi a enti e Comuni Oltre a un finanziamento complessivo di 340 milioni per il 2017 e di circa 212 milioni per i due anni successivi destinato ai Comuni, è stata anche prevista qualche "riserva": somme che potranno essere utilizzante esclusivamente per interventi specifici. E' il caso dei 250 mila euro che andranno al Comune di Canicattì per ammodernare lo stadio, ma anche quelli destinati a interventi più legati all'emergenza, come quelli necessari a ripagare i danni delle alluvioni a Barcellona Pozzo di gotto (300 mila euro) o quelli causati dall'incendio che ha colpito Cefalù nell'estate scorsa. In quest'ultimo caso, è previsto un indennizzo pari al 50 per cento della spesa necessaria per la riparazioni di abitazioni o uffici commerciali. Previsti anche finanziamenti per il "Castelbuono jazz festival" (100 mila euro), per il Banco alimentare (200 mila), per i Consorzi agrari (100 mila) e per il Centro studi Sturzo (150 mila euro). Ora la palla passa ad Ardizzone e all'Aula di Sala d'Ercole, convocata per oggi.  


Giornale di Sicilia

Il cammino della finanziaria regionale
Solo tre i voti del pd in commissione bilancio. crocetta ai deputati: «Si bloccherebbe il piano di investimenti»


Alla fine in commissione Bilancio all'Ars è passato praticamente di tutto. Senza una maggioranza, nell'anno elettorale e con la tradizionale maratona notturna, le proposte dei deputati hanno preso il largo a vele spiegate. Gli unici articoli finiti nel mirino dei  deputati sono stati quelli che politicamente hanno colpito il governo Crocetta: la liquidazione di Riscossione Sicilia del fedelissimo Antonio Fiumefreddo, la chiusura dell'Aran di Claudio Alongi, marito del segretario generale di Palazzo d'Orleans, Patrizia  Monterosso, e lo stop alla fusione tra Cas e Anas che avrebbe portato nuovi investimenti ma introdotto anche pedaggi nelle autostrade. Ieri Crocetta ha reagito duramente  scrivendo una lettera ai parlamentari e avvertendoli dei rischi nel caso di riconferma in Aula. Oggi i documenti  contabili saranno incardinati, il dibattito inizierà la prossima settimana quando probabilmente molti emendamenti incapperanno nella scure del presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Crocetta spera per quella data di ricompattare la maggioranza, ieri letteralmente andata in frantumi. Alla fine la finanziaria è stata votata solo da 3 deputati del Pd, con sei deputati di  maggioranza assenti, i 5 Stelle che hanno assicurato il numero legale e i deputati Vinciullo e Di Giacinto, all'opposizione, che hanno votato «per senso di responsabilità verso i siciliani».
Secondo il presidente della Regione in Aula bisognerà però rivedere certe scelte. Sulla fusione Cas-Anas bocciata, per esempio, «si bloccherebbe il  piano degli investimenti per la rete autostradale siciliana, causando un danno economico all'occupazione, al Pil e alla crescita della Sicilia». Ieri l'assessore Giovanni Pistorio ha incontrato a Roma il ministro Graziano Delrio concordando un piano B: a Roma sarà approvata una norma che in pratica imporrà  la fusione. «Ma ho grande rispetto del Parlamento - dice Pistorio - vorrei che fosse una scelta condivisa all'Ars. La fusione avrebbe grandi effetti  a livello di investimenti e aiuterebbe un ente, il Cas, in forte difficoltà». Il Cas conta 340 dipendenti e la Fit Cisl, per voce del segretario Amedeo  Benigno, ieri ha ribadito che «sulla fusione bisogna andare avanti». Crocetta e Pistorio chiariscono inoltre che «nella nuova società la Regione avrebbe la maggioranza e la mission sarebbe quella di rendere un servizio pubblico,  per cui niente pedaggi per fare profitto ma solo, eventualmente, per nuovi investimenti». Crocetta punta poi il dito su Riscossione Sicilia, spiegando che «al momento tutta l'attività di riscossione in  Italia viene effettuata da Equitalia, che essendo in liquidazione, non può allargare le proprie competenze. Di fatto, si creerebbe una paralisi in una fase molto delicata che interessa centinaia  di migliaia di siciliani che vorrebbero rottamare il proprio debito nei confronti di riscossione Sicilia». Inoltre «a livello finanziario a partire dal 2017, attraverso  l'accordo con lo Stato, la Regione preleva direttamente le proprie entrate fiscali senza passaggi intermedi nazionali. È evidente, che riportando  la riscossione sistema nazionale, si introduce un passaggio intermedio che priva la regione di tale diritto». Riscossione  era finita al centro delle polemiche dopo le accuse di Fiumefreddo a diversi deputati di evasione. Crocetta  aveva comunque rassicurato su un'operazione che avrebbe riconosciuto alla società un vecchio credito milionar io con Monte dei Paschi riportando i conti in attivo. «La casta di Palazzo dei Normanni - attacca Fiumefreddo si è compattamente difesa dalla lesa maestà subita in questi mesi con il pignoramento delle indennità dei loro inquilini». Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia, però non ci  sta: «Le motivazioni del presidente sono infondate. Riscossione è sempre in forte perdita, chiudendola avremo maggiore gettito per la Sicilia, ridurremo  l'agio sui balzelli e abbasseremo i costi della stessa azienda . Inoltre salvaguardiamo il personale. Ricordo pure  che l'emendamento è stato condiviso coi sindacati». E il il deputato di Forza Italia, Vincenzo Figuccia, sostiene  che «su Riscossione Sicilia e Cas assicuro tutta l'attenzione ma Crocetta riconosca  di non avere più una maggioranza e si dimetta un minuto dopo l'approvazione del bilancio».  

Il cammino della finanziaria regionale

Solo tre i voti del pd in commissione bilancio. crocetta ai deputati: «Si bloccherebbe il piano di investimenti»
Dall'Ars tutele agli addetti della formazione
Salta la norma sulla stabilizzazione degli Asu. La manovra andrà in aula e poi a Roma per il giudizio di costituzionalità


Tutele per i lavoratori della formazione, promozioni dei dirigenti regionali, nuove opportunità di lavoro per i laureati in scienze motorie. E poi  contributi a enti regionali, dai consorzi di bonifica ai teatri passando per Esa, Irsap ed Ersu. Centinaia gli articoli della manovra approvati nella  notte. Dovranno adesso superare il vaglio del presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, il voto dell'Aula e infine l'esame di Roma su eventuali problemi di incostituzionalità.
Formazione
Il governo aveva presentato una norma per tutelare il personale licenziato dagli enti e inserito in un albo  che prevedeva che le strutture assumessero questo personale in via prioritaria. «Questo perché ogni obbligo  sarebbe stato incostituzionale» spiega l'assessore Bruno Marziano. Ma in commissione un emendamento del presidente Vincenzo Vinciullo ha ristretto il campo delle assunzioni ai soli  iscritti all'albo annullando eventuali bandi che hanno fatto già ricorso all'esterno. Marziano valuterà «coi legali dell'assessorato se questa formula ci espone al rischio di ricorsi e impugnativa. Se non lo sarà meglio così, se ci sono criticità le faremo notare». L'assessore aggiunge che «l'importante è anche avere assicurato che nel caso di revoca dell'accreditamento, i lavoratori e le attività dell'ente passeranno in campo ad altro soggetto tramite bando». Marziano intanto annuncia 250 mila euro per l'assistenza ai disabili in conservatori e accademie delle belle arti e ricorda che è diventata obbligatoria la spesa di 1,5 milioni ai carabinieri per controllare la regolarità dei corsi di formazione.
Norme sui regionali
Passano poi le norme sulla dirigenza. Una prevede che la prima e la seconda fascia vengano unificate e vi accedano solo 450 dirigenti. «Così ci  avviciniamo alla normativa nazionale e valorizziamo i dirigenti» dice il deputato del Pd, Luca Sammartino. Ma  secondo il sindacato Dirsi in realtà i 450 dirigenti sarebbero scelti in base a criteri che ne escluderebbero altri  800, «i più giovani e motivati». La norma consentirebbe anche di sbloccare  concorsi all'esterno. Un altro articolo prevede invece la promozione dei funzionari direttivi a dirigenti senza concorso, nel caso di bisogno. «Ma è incostituzionale» attacca ancora il Dirsi.
Ex Province
Stanziati oltre 122 milioni di euro per i Liberi consorzi ma secondo i sindacati «sono insufficienti, non si conosce ancora se e come il governo troverà i 165 milioni necessari». Lo dichiarano i segretari regionali Agliozzo e Croce della Fp Cgil, Caracausi e Montera della Cisl Fp, Tango e Crimi della Uil Fpl, per i quali «non si conosce il destino dei lavoratori in esubero,  esubero di cui non se ne comprendono le ragioni, visto che le competenze sono rimaste tutte in capo agli enti. Bisogna chiarire quali sono i criteri seguiti per i "trasferimenti" dei dipendenti, avvenuti senza nessun coinvolgimento dell'unica sede prevista dalle leggi: l'osservatorio. Non vorremmo che le scelte di qualche commissario risponda a logiche elettorali e finalizzate a garantire a qualche "fortunato" una precedenza rispetto ai colleghi».
Precari e lavoro
Stanziati circa 3 milioni per gli stipendi di dicembre degli Asu e altrettanti per evitare che il problema si ripeta. Salta la norma sulla stabilizzazione degli Asi. Sei milioni di euro sono stati destinati agli ex sportellisti che potranno essere subito utilizzati  presso il Ciapi di Priolo.
Agricoltura
Stanziati 50 milioni per i consorzi  di bonifica «e altri 5 milioni per pagare gli arretrati del 2015 e del 2016» dice il presidente della commissione Bilancio, Vincenzo Vinciullo. Per quanto riguarda i 150 dipendenti dell'Aras, l'associazione degli allevatori siciliana fallita, sono state stanziate le risorse  in attesa che si definisca la vicenda presso il tribunale di Palermo e con l'associazione italiana allevatori. Una  corsa contro il tempo per evitare che, in assenza di controlli sugli allevamenti, le aziende vengano sanzionate  dall'Ue e perdano contributi. Una norma prevede la riclassificazione di  una decina di dipendenti del Corpo Forestale che saranno aumentati in  sostanza di grado. «Provengono dallo Stato, era dovuto, così si evitano contenzioni » spiega Maggio.
Sanità
Circa 11,5 milioni per le comunità alloggio per disabili. L'Arpa diventa uno strumento riconducibile al servizio sanitario e ai 350 dipendenti si applicherà  il Contratto collettivo nazionale di lavoro della Sanità. Pd e Cinque Stelle hanno promosso una norma che stanzia 3 milioni di euro per l'esenzione ticket sanitario per gli inoccupati.
Altre norme
Giancarlo Cancelleri dei 5 Stelle annuncia una norma per risarcire le imprese danneggiate dalle opere pubbliche e riprovano rendere obbligatoria l'assunzione di laureati in  scienze motorie nelle palestre. Sempre dei grillini una legge che consente la vendita on line dei biglietti dei musei. Un emendamento proposto da Giuseppe Lupo e sostenuto dalla commissione salva i medici ammessi in sovrannumero al corso di medicina generale. Sempre a firma di Lupo una  proposta che risarcisce fino al 50 per cento i danni subiti a Cefalù durante l'incendio del giugno 2016. Pino Apprendi ha proposto l'istituzione di un osservatorio contro i suicidi. Un emendamento di Mimmo Turano dà la possibilità di realizzare lavori in deroga ai vincoli delle sovrintendenze se rispondono a interesse pubblico e sono realizzati da aziende pubbliche.
Soldi agli enti
Una nota del presidente della commissione Bilancio comunica tutta un a serie di contributi provvisori: «Un milione di euro per gli oratori, i consultori  e il recupero degli organi delle chiese, l'incremento delle risorse destinate alle donne vittime di violenza. Stanziati oltre 10 milioni per l'Irsap,  1,7 milioni per il Ciapi, oltre 11 milione per l'Esa, incrementate le risorse per i non vedenti , 459 mila euro per l'Inda, 10 milioni per l'Ersu, 5,7 milioni per i carabinieri, riconosciuto interamente il vitalizio in favore dei talassemici, oltre 11 milioni ai Comuni per il ricovero dei minori».


Assistenza. L'assessore: «Non abbiamo dati certi»


«I dati che abbiamo in mano non consentono un quadro chiaro. Dobbiamo creare un Osservatorio regionale permanente sulla disabilità per una programmazione efficace. La vera sfida è mettere a sistema tutte le risorse, questa prima riunione è una base di partenza. È arrivato il tempo di parlarci ». Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro e alle politiche sociali, Carmencita Mangano, che ieri a Palermo ha partecipato alla prima riunione della consulta regionale per la disabilità. Presenti dirigenti regionali, il Garante regionale per la disabilità, Giovanna Gambino, il coordinamento H per i diritti delle persone con disabilità nella Regione siciliana, il Forum Terzo settore, l'Anffas, i rappresentanti di Anci Sicilia, Università di Palermo, Catania e Messina. All'ordine del giorno «la costituzione di un comitato tecnico, con finalità di analisi e di indirizzo, per la costituzione di un osservatorio per la disabilità e il nuovo piano triennale per le persone con disabilità della Regione siciliana». Intanto il comitato «Siamo handicappati no cretini», nato dopo la manifestazione davanti a Palazzo d'Orleans per rivendicare il diritto all'assistenza ai disabili, contesta la norma in Finanziaria che secondo la commissione Bilancio stanzia circa 700 milioni per il settore. «Solo per l'assistenza ai disabili gravissimi ci vogliono in Sicilia 318 milioni l'anno. Le somme che i deputati e il governo hanno previsto includono somme già impegnate, altre già spese e somme senza copertura finanziaria. Ci riferiamo ai 50 milioni di risparmi della centrale degli acquisti, alle ipotesi di gettito Iva e di vendita di immobili del fondo pensione che non hanno copertura finanziaria. Queste operazioni sono vietate dalla legge. Ci stanno raccontando - concludono le associazioni - che loro hanno trovato dei fondi, ma le cifre funanboliche propagandate sono una menzogna. Anche per questo scendiamo in piazza il prossimo 12 aprile alle 11, partendo dalla cattedrale di Palermo». Ri. Ve.


Strada a rischio
Sit in di protesta per gli interventi sulla Provinciale 6

Domattina, alle 10, sarà il momento della protesta. Abitanti, amministratori, politici, appartenenti alle comunità ecclesiali e perfino il prefetto Nicola Diomede saranno al  bivio Tumarrano di Cammarata-SanGiovanni Gemini per alzare la voce e  chiedere interventi immediati sulla disastrata strada provinciale 26. Intanto, però, è scontro. Il Libero consorzio comunale, nei giorni scorsi,  ha rigettato le accuse di inerzia - sollevate dall'amministrazione di San Giovanni Gemini - ed ha formalmente spiegato quali sono stati gli intoppi per l'iter di manutenzione. Il gruppo consiliare «Insieme per San Giovanni Gemini», però, non ci sta e controbatte: «Va precisato che l'ex Provincia regionale di Agrigento, il 15 dicembre del 2004, a firma del dirigente del settore IX - Viabilità - con determina n. 378 - scrive il capogruppo di "Insieme per San Giovanni" Liborio Giracello (nella foto) - ha approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di "ammoder - namento della provinciale 26, tratto dalla statale 189 all'ab tato del Comune di San Giovanni Gemini" per un importo complessivo di 2.623.846,61 euro. Tali lavori non sono stati appaltati per inerzia e responsabilità delle ultime due amministrazioni provinciali. A nulla vale  quanto detto dal Libero consorzio comunale di Agrigento - ha rincarato la dose Giracello - relativamente al fatto che abbia dovuto far fronte a  spese impreviste e non derogabili ed alle problematiche sorte negli ultimi anni in merito al patto di stabilità. La verità è una: nonostante gli abitanti di Cammarata e San Giovanni Gemini abbiano votato in massa gli ultimi due presidenti sono territori marginali della provincia di Agrigento e politicamente irrilevanti  ». (*CR*)

Orizzontescuola


ATA, ok immissioni in ruolo sul turn over: posti dipendenti ex province già accantonati
Com'è noto, è in atto una procedura di transito del personale delle province da queste ultime alle scuole, procedura che ha determinato una riduzione dei posti da destinare alle immissioni in ruolo.
I posti per il suddetto personale sono stati già accantonati per cui, riferisce la Flc Cgil, i posti derivanti dal turn over saranno disponibili per le immissioni in ruolo.
Diverso il discorso delle nomine fino ad avente diritto, che il Miur manterrà ancora così sino a quando non avrà il via libera dalla Funzione pubblica.
Questo quanto riferito dalla Flc Cgil: "Il MIUR ci ha informati di avere nuovamente sollecitato il Dipartimento Funzione Pubblica, che sta attendendo la conclusione delle procedure di transito, per sbloccare i posti con nomina fino all'avente diritto, dal momento che dovrebbero essere solo alcune unità residuali a fare il passaggio nella scuola.
Senza il via libera il Ministero non intende trasfomare le nomine fino all'avente diritto. Questo però, ha precisato il Ministero, non ostacolerà le nomine in ruolo di quest'anno sul turn over, poiché i posti dei transiti sono già stati accantonati lo scorso anno."

Livesicilia

I sindacati
Province, attacco di Cgil, Cisl e Uil:
"Dai soldi ai lavoratori: tanti dubbi"
Le sigle: "Ombre di manovre elettorali: bisogna azzerare tutto e far partire l'Osservatorio".

PALERMO - "Non si conosce ancora se e come il governo intenda trovare i 165 milioni necessari per le ex Province. Non si conosce il destino dei lavoratori in esubero, esubero di cui non se ne comprendono le ragioni, visto che le competenze sono rimaste tutte in capo agli enti. Non si è dato seguito all'entrata in funzione dell'Osservatorio. E' il momento di azzerare tutto e ricominciare da capo". Lo dichiarano i segretari regionali Agliozzo e Crocè (Fp Cgil), Caracausi e Montera (Cisl Fp), Tango e Crimi (Uil Fpl) "Bisogna chiarire innanzitutto - aggiungono - quali sono i criteri seguiti per i 'trasferimenti' dei dipendenti, avvenuti senza nessun coinvolgimento dell'unica sede prevista dalle leggi: l'osservatorio. Non vorremmo che le scelte di qualche commissario, che ha inviato alcuni dipendenti in comando attraverso convenzioni con enti statali e regionali, risponda a logiche elettorali e finalizzate a garantire a qualche 'fortunato' una precedenza rispetto ai colleghi. È il momento - concludono i leader regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil fpl, - di fermare tutto. Ecco perché abbiamo già chiesto all'assessore Lantieri di intervenire e di convocare urgentemente l'osservatorio. Siamo pronti alla mobilitazione dei lavoratori, auspicando l'adesione delle altre Organizzazioni sindacali."

Cronache parlamentari siciliane

Finanziaria approvata in Commissione Bilancio
Crocetta: riflettete su Cas e Riscossione

E' stata approvata intorno alle 3 di notte in commissione Bilancio dell'Ars la manovra finanziaria. Alla fine a votare sono stati in nove, sei i deputati assenti nelle fila della maggioranza: i documenti finanziari e il cosiddetto "collegato" sono passati con 5 voti a favore, 2 contrari e 2 astenuti. Fondamentali le opposizioni, la presenza fino al voto finale dei 2 componenti dei 5stelle ha consentito il mantenimento del numero legale. Determinanti i voti a favore del presidente della commissione, Vincenzo Vinciullo (Ncd), e del deputato del Psi Giovanni Di Giacinto, che pur non condividendo l'impostazione della manovra data dal governo, hanno deciso di votarla per evitare il tracollo. A favore i tre deputati del Pd presenti: Giuseppe Lupo, Nello Dipasquale e Giovanni Panepinto.
Da domani inizia dunque l'esame dell'Aula per approvare la manovra entro la fine del mese, ultima data disponibile per la chiusura dell'esercizio provvisorio. Tra le misure della manovra approvata dalla Commissione Bilancio, previsti 700 milioni in tre anni a favore dei disabili e la ri-costituzione dell'ufficio stampa della Regione formato da giornalisti reclutati sulla base dei curricula che saranno assunti con contratto a tempo determinato. Approvato anche un emendamento che allinea Riscossione Sicilia all'ente nazionale, un primo passo verso la liquidazione della partecipata regionale.
E' stata data copertura a tutte le richieste fatte pervenire dal Governo per i diversamente abili che ammontano, quest'anno, a 84 milione 670 mila euro, a 158 milioni per il 2018 e 2019. Inoltre 11 milioni e mezzo di euro per le comunità alloggio per disabili e ulteriori 50 milioni di euro derivanti dai risparmi delle gare della centrale acquisti del settore sanitario. Sono stati stanziati, oltre 122 milioni di euro per le ex Province, cosi' suddivise: 91 milioni e mezzo proveniente dall'accordo con lo Stato, 12 milioni di euro da risorse provenienti dalla sanità e 19 milioni 150 mila euro per i ragazzi e le ragazze diversamente abili, inoltre sono state previste 47 milioni per 2018 e 2019. Oltre 50 milioni di euro per i consorzi di bonifica, 26 milioni di euro per Riscossione Sicilia di cui si è proposta la chiusura a partire dal 1 luglio cosi' come previsto nel resto del Paese con la salvaguardia dei posti di lavoro. Per le spettanze dovute agli Asu e alle varie categorie di precari sono state individuate le risorse anche per il pagamento degli emolumenti della mensilità di dicembre 2016, attraverso il riconoscimento di un debito fuori bilancio di 2 milioni e mezzo di euro cosi' come per i consorzi di bonifica sono state individuate le risorse per pagare gli arretrati del 2015 e del 2016. Sempre per la categoria dei precari sono previsti maggiori impegni a partire da quest'anno per 3 milioni e 700 mila euro. 6 milioni di euro sono stati destinati agli sportellisti, in maniera tale che al più presto possano partire le attività legate alla Politiche Attive del Lavoro. Un milione di euro per gli oratori, i consultori e il recupero degli organi delle Chiese oltre all'incremento, su mio proposta, delle risorse destinate alle donne vittime di violenza. Sono stati assunti provvedimenti per istituire l'albo dei lavoratori del servizio idrico che hanno perso il posto di lavoro.
"Questa notte per assenza della maggioranza che sostiene questo Governo, sono stato costretto a votare la legge di stabilità". Lo dichiara Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio dell'Ars. "Infatti - sottolinea -, il provvedimento è passato con il mio voto favorevole, con quello di Di Giacinto e di tre esponenti del Pd presenti e grazie al fatto che i 5 stelle sono rimasti in commissione per garantire il numero legale. Ho dovuto votare, altrimenti i diversamente abili, le province, le imprese, gli sportellisti, i precari, i lavoratori dei consorzi di bonifica sarebbero rimasti privi degli strumenti finanziari e amministrativi. Domani la manovra arriva in aula e speriamo che la maggioranza sia presente perché non è ammissibile ne sopportabile l'idea che chi è all'opposizione debba essere violentato dalla indifferenza della maggioranza".
"Abbiamo, in Commissione Bilancio, cercato di aggiustare nei limiti del possibile e del consentito la manovra - aggiunge Vinciullo - per renderla meno indigesta ai Siciliani, apportando modifiche sostanziali come quelle legate ai capitoli di bilancio su cui sono stati prelevate le risorse destinate ai diversamente abili. La manovra del governo prelevava lo stanziamento per il 2018 e 2019 sulla mancata riduzione dell'Irpef e l'Irap, abbiamo cambiato questa impostazione prelevando quanto necessario da una rimodulazione di risorse interne a cominciare dall'Iva e ciò per evitare che non venisse mantenuto l'impegno che era stato assunto con i siciliani, quello di ridurre dall'anno prossimo le tasse cosi' come era stato stabilito con una legge Regionale".
I Cinquestelle sottolineano in una nota ufficiale che molte norme contenute nella manovra sono "grilline":  "esenzione ticket per gli inoccupati, indennizzo per le imprese danneggiate dalle opere pubbliche, biglietti on line per musei ed aree turistiche. E ancora stop agli affitti d'oro per gli immobili in uso alla Regione, possibilità di pagamento dei ticket sanitari nelle tabaccherie, scomputo dei canoni di locazione nell'acquisto dei capannoni industriali e correttivi per fare ripartire la legge sulle professioni motorie, cosa che permetterà numerose assunzioni nelle palestre dell'isola. C'e' tanta roba targata M5S nelle pieghe della manovra finanziaria uscita stanotte dalla commissione Bilancio e attesa ora al vaglio dell'Aula".
Il presidente della Regione Rosario Crocetta nel pomeriggio ha inviato una lettera aperta ai deputati, chiedendo di rivedere in aula la loro posizione su due norme bocciate in Commissione: la trasformazione del Consorzio autostrade Siciliane in società e la messa in liquidazione di Riscossione Sicilia.
"La bocciatura della proposta di trasformazione del Cas in società per dare origine a una società unica con Anas - sottolinea il Governatore -, blocca tutto il piano degli investimenti per la rete autostradale siciliana, causando un danno economico all'occupazione, al Pil e alla crescita della Sicilia. La situazione attuale è veramente paradossale. Da un lato l'Anas possiede le risorse per fare gli investimenti, ma non ha la concessione per la rete autostradale siciliana; dall'altro il Cas è titolare della concessione, ma non ha le risorse necessarie. Nel recente passato, si e' tentato anche di avviare in project financing il progetto di completamento della rete autostradale siciliana, ma da indagini di mercato e' venuto, con chiarezza, fuori che tale rete si rivela antieconomica per i privati". "Le questioni relative, poi, al pagamento del pedaggio, da estendere a tutta la rete, sono irrilevanti - aggiunge Crocetta -, se si considera che alcun pedaggio può essere imposto se non esistono arterie stradali alternative, alla tratta di autostrada sottoposta a pedaggio. Si sottolinea che nella tratta Palermo-Catania non esistono vie alternative e che l'imposizione del pagamento di un pedaggio puo' essere effettuata solo quando tali vie saranno create. In atto rimane la questione di un Cas indebitato e costretto a pagare i debiti dell'Anas per contenziosi pregressi relative alla rete autostradale costruita nel passato e che e' impossibilitato a fare investimenti. Credo che sia importante rivedere la decisione presa in commissione approvando tale progetto di trasformazione, per consentire alla Sicilia di avere una rete stradale degna di questo nome, tale da favorire lo sviluppo dell'Isola"
"Relativamente alla liquidazione di Riscossione Sicilia - prosegue Crocetta -, occorre valutare le conseguenze di un percorso repentino e non concordato con lo Stato. E' evidente che per fare un accordo con l'agenzia nazionale, occorre intanto che tale agenzia esista. In atto tutta l'attivita' di riscossione in Italia viene effettuata da Equitalia, che essendo in liquidazione, non puo' allargare le proprie competenze. Di fatto, si creerebbe una paralisi in una fase molto delicata che interessa centinaia di migliaia di siciliani che vorrebbero rottamare il proprio debito nei confronti di riscossione Sicilia. L'altro elemento su cui riflettere e il fatto che, a partire dal 2017, attraverso l'accordo con lo Stato, la Regione preleva direttamente le proprie entrate fiscali senza passaggi intermedi nazionali. E' evidente, che riportando la riscossione sistema nazionale, si introduce un passaggio intermedio che priva la regione di tale diritto. Sta da se' che per l'anno in corso si determinera', in assenza di un ente che gestisca la riscossione, un incentivo a non pagare che avra' conseguenze terribili sul bilancio consuntivo, che puo' vanificare tutti gli sforzi effettuati, in questi anni per il risanamento finanziario delle casse della Regione". "Voglio, infine, sottoporre alla vostra valutazione - conclude Crocetta -, la questione del contenzioso, in via di definizione, con Montepaschi, per centinaia di milioni di euro, che verrebbe sottratto alla regione, per diventare tutto di gestione nazionale. Invito pertanto, con la visione esclusiva della difesa degli interessi della Sicilia, a riconsiderare la questione di Riscossione Sicilia, sottraendola alla polemica sulla sua governance per riportarla nell'ambito della difesa degli interessi della nostra Regione".

Gds.it


In Finanziaria una norma per il ripristino dell'ufficio stampa
di Riccardo Vescovo

PALERMO. La Regione acquisterà fino a seimila copie dei giornali stampati da alcune cooperative editoriali. Assunzioni immediate di giornalisti, a tempo determinato, negli uffici della Regione. Un ufficio multimediale al dipartimento della programmazione per salvare l'Istituto di giornalismo. Sono le norme approvate in finanziaria rivolte ai giornalisti siciliani. Torna l'ufficio stampa alla Regione. La norma del governo però prevede che vengano scelti "operatori dell'informazione professionale e della comunicazione istituzionale" mediante ricorso a "figure professionali iscritte all'ordine dei giornalisti sulla base dell'esame del curriculum, da assumere con contratto a tempo determinato secondo le norme regolamentari vigenti per gli uffici di diretta collaborazione del presidente della Regione".
A disposizione 350 mila euro per il 2017 e 650 mila per il 2018. Nella stessa norma un comma promuove le assunzioni nei Comuni e negli enti regionali già previsti dalla legge. Secondo diversi deputati in questo modo si favorirebbe anche l'assunzione fiduciaria di portavoce nei Comuni.
L'altro articolo, a firma di Riccardo Savona, prevede che la Regione acquisti a un prezzo pari all'80 per cento del prezzo di copertina, per un massimo di un euro a copia, fino a seimila copie di giornale edito da cooperative editoriali composte da almeno il 51 per cento di iscritti all'albo dei giornalisti registrate da almeno 5 anni e con pubblicazione settimanale o mensile. A disposizione ci sono 90 mila euro l'anno per tre anni.
Infine un emendamento del socialista Giovanni Di Giacinto prevede la creazione di una struttura intermedia, un ufficio multimediale, per promuovere la spesa dei fondi Ue attraverso enti di diritto pubblico controllati dalla regione. Il riferimento, spiega il deputato, è all'Istituto di giornalismo i cui dipendenti da mesi sono senza stipendio. A disposizione ci sono 300 mila euro.

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