1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2017 » Giugno » 5 » Rassegna stampa del 2, 3, 4 e 5 giugno 2017
 

Rassegna stampa del 2, 3, 4 e 5 giugno 2017

Giornale di Sicilia

Venerdì 2 giugno 2017

Sicilia, sui rifiuti è emergenza: discariche chiuse e nuovi disagi
Da Palermo a Trapani, da Siracusa ad Agrigento, porte sbarrate negli impianti. Il ministero dell'Ambiente firma la proroga. Ma i gestori: a noi non è arrivato ancora nulla

Gli autocompattatori pieni di rifiuti sono stati costretti a  tornare indietro. Ieri hanno trovato le porte chiuse delle discariche. Ai gestori infatti non era arrivata l'ordinanza con la proroga al servizio disposta dal ministero dell'Ambiente e dalla Regione. Da Trapani a Lentini passando per Siculiana e in parte anche Palermo e Castellana Sicula: la Sicilia si è risvegliata con un nuovo caos rifiuti. Nella discarica di Bellolampo, a Palermo, non hanno potuto scaricare la spazzatura diversi comuni del Palermitano: da Monreale a Cefalù passando per Bagheria. Mentre la chiusura parziale di quella di Castellana ha provocato lo stop ai rifiuti di altri comuni del Palermitano come Castelbuono e Montemaggiore. Stop anche ai rifiuti di molti centri dell'Agrigentino e non solo che conferiscono a Siculiana. Caos pure a Messina, Catania, Enna e Siracusa che scaricano la spazzatura a Lentini. Cosa è successo? L'ordinanza di proroga era scaduta mercoledì. E non vedendo arrivare altre comunicazioni e deroghe, i gestori hanno chiuso le porte. «C'è una evidente difficoltà a dare risposte in tempi corretti» afferma Marco Morabito della Sicula Trasporti che gestisce la discarica di Lentini a cui fa riferimento quasi mezza Sicilia. «Abbiamo dovuto bloccare tutto - spiega Morabito - e bisogna capire che non è facile riprendersi e servono giorni per tornare a regime dopo questi blocchi». Morabito punta il dito contro la carenza di impianti e «noi - afferma - non possiamo farci carico sempre di 2800 tonnellate di rifiuti a fronte di una portata standard di 2000. La nostra discarica usata così ha solo un anno di vita».  Roberto Dolce, presidente della Rap che opera attraverso Bellolampo sottolinea che «senza l'ordinanza non si può operare in deroga e siamo stati costretti a dire di no ai rifiuti di Monreale, Cefalù e Bagheria ». I gestori dell'impianto di Castellana rimarcano che se le attrezzature vengono usate oltre i limiti finiscono col guastarsi provocando disagi e problemi  economici. Ieri non hanno potuto conferire la spazzatura da Gratteri, Lascari, Resuttano, Castelbuono, Aliminusa e Montemaggiore. Ma il dirigente generale dell'assessorato, Maurizio Pirillo, è di diverso parere rispetto ai gestori degli impianti: «Sulla base delle autorizzazioni in loro possesso, le discariche avrebbero potuto aprire comunque». L'ordinanza con la deroga è stata firmata. Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha annunciato che oggi le discariche potranno riaprire. Ma i gestori, fino a tarda sera, hanno detto di non aver ancora ricevuto ufficialmente la comunicazione. La proroga andrà avanti estendendo lo stato di «emergenza» fino al 30 novembre. La concomitanza con il ponte per la Festa della Repubblica rischia di peggiorare la situazione. Tra gli impianti c'è chi resterà chiuso. E poi ci sono due festivi vicini in cui la raccolta in molti  casi si ferma. Nella deroga firmata dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti sono fissati diversi paletti. Entro il 1 luglio dovrà essere avviata all'Ars la riforma, si dovranno obbligare gli impianti a sottoporre al trattamento nei Tmb i rifiuti indifferenziati prima dello smaltimento. Dovrà essere inviato un report ogni mese sul trattamento della biostabilizzazione. Entro 30 giorni la Regione dovrà attivarsi per l'autorizzare di nuovi impianti mobili di biostabilizzazione. Il presidente Crocetta, un anno fa aveva annunciato che entro due mesi sarebbero stati emessi due bandi per realizzare 5 mini termovalorizzatori capaci di smaltire ognuno 150 tonnellate di rifiuti al giorno. Ma tutto poi si è fermato. La Regione si era anche impegnata con il ministero a introdurre un'ecotassa sul conferimento dei rifiuti in discarica entro il 30 ottobre scorso. Per farlo serve una legge. Ma il primo tentato è fallito perché la norma, inserita in Finanziaria, è stata impugnata dallo Stato. La legislatura volge al termine ma. La riforma che il ministero aveva chiesto di approvare all'Ars entro il prossimo 15 giugno ancora è bloccata. E adesso dal ministero arriva una nuova proroga: la discussione in aula dovrà partire entro il primo luglio. Ma uno dei punti della riforma del settore è il completamento della creazione degli ambiti territoriali di dimensione ultraprovinciale per garantire economie di scala nella gestione dei rifiuti. Dall'assessorato hanno già sottolineato che la riforma è stata fortemente osteggiata da diverse forze politiche. E adesso, in un clima elettorale infuocato, appare molto difficile che si riesca a trovare un accordo su temi spinosi la cui soluzione viene ormai da tempo rinviata di anno in anno. (SAFAZ)

Il caos negli uffici
Dopo lo stop ai sistemi informatici partono le vertenze. i sindacati chiedono una soluzione in sede di contratto
Cambio di mansioni, i regionali fanno causa
Primi ricorsi dei dipendenti delle fasce più basse che hanno svolto incarichi superiori. Un legale: per 10 anni diritto a 86 mila euro
Riccardo Vescovo

Mentre i sindacati si preparano a scendere in piazza, partono i  primi ricorsi dei regionali delle fasce più basse che hanno svolto mansioni superiori. È una valanga che sembra ormai inarrestabile quella che sta interessando 4.500 dipendenti regionali di categoria A e B impiegati spesso a supporto dei dirigenti. Per provare a trovare una via d'uscita, martedì è previsto un vertice tra l'assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri e quello al Lavoro, Carmencita Mangano alla presenza dei dirigenti generali Luciana Giammanco e Maria Antonietta Bullara. La soluzione dovrebbe arrivare  dalla trattativa sul rinnovo dei contratti ma, nonostante il via libera dell'assessore Lantieri, dall'Aran, l'agenzia che discuterà coi sindacati, non è arrivata ancora alcuna convocazione. La vertenza è esplosa dopo che in un ufficio del Lavoro della provincia di Catania alcuni dirigenti hanno vietato l'accesso ai sistemi informatici alle fasce più basse. La dirigente Bullara ha chiesto alla Funzione pubblica un parere sulla vicenda e nei giorni scorsi è arrivato il chiarimento piuttosto scontato: le categorie A e B non possono svolgere mansioni superiori. Si tratta di 4.500 impiegati stabilizzati negli anni passati proprio nelle fasce più basse che comunque in molti casi reggono interi uffici. Ne sono un esempio i Centri per l'impiego e la Motorizzazione civile, dove stanno partendo i primi ricorsi, una decina in tutto. A seguirli è l'avvocato Salvatore D'Angelo, sia a titolo privato sia per conto dell'Ugl, che ha già diffidato la Regione a Caltanissetta e Catania mentre a Trapani il procedimento presso il Tribunale del lavoro è già iniziato. «Secondo una perizia di parte - dice D'Angelo - un lavoratore di fascia A che svolge mansioni da categoria D ha diritto a ricevere 86 mila euro di arretrati per gli ultimi dieci anni di lavoro svolti. È chiaro che comunque la somma sarà determinata dal giudice, ma i lavoratori che stanno presentando i ricorsi sono prevalentemente interessati al riconoscimento delle mansioni». Del resto secondo i sindacati senza questo personale l'amministrazione si bloccherebbe. «Si rischia la paralisi nei Centri provinciali per l'impiego - dice Clara Crocè della Cgil Fp - in questi anni i lavoratori di fascia A e B sono stati sfruttati espletando mansioni superiori, senza riconoscimento giuridico ed economico, come è avvenuto anche nelle motorizzazioni e negli Ispettorati del lavoro e in altri uffici per coprire i vuoti di organico». A questo punto la vicenda potrà essere risolta in sede di rinnovo contrattuale assieme a tutta una serie di altre questioni  irrisolte, dalla mobilità d'ufficio alla riclassificazione del personale. Non a caso già ieri i sindacati hanno iniziato a organizzare una manifestazione che dovrebbe svolgersi la  prossima settimana in piazza Indipendenza, con un sit-in davanti a Palazzo d'Orleans. Da Dario Matranga dei Cobas Codir a Luca Crimi della Uil Fp passando per Gigi Caracausi della Cisl Fp, l'obiettivo comune annunciato è quello di serrare le fila in vista del confronto sui rinnovi. E sarà una settimana caldissima. Perché oltre ai regionali, anche i forestali scenderanno in piazza. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno proclamato per lunedì lo sciopero dei lavoratori a tempo indeterminato del comparto antincendio. I sindacati rivendicano istituti contrattuali, accordi sindacali regionali e provinciali e protestano contro le decurtazione di salario. (*RIVE*)

Città a secco. Girgenti Acque: «La distribuzione tornerà regolare non appena Siciliacque avrà ripristinato l'ordinaria fornitura». Non è stata comunicata alcuna data
Guasto al fanaco, stop all'erogazione idrica
Concetta Rizzo

Nuovo guasto all'acquedotto «Fanaco». La fornitura idrica - ha avvisato, ieri, Girgenti Acque - è sospesa.  Le turnazioni subiranno, dunque, delle limitazioni e degli slittamenti. Non passa ormai un solo giorno in cui non arrivino comunicazioni di questo genere: una volta è l'acquedotto, un'altra la condotta di adduzione. Di fatto, ad Agrigento e in provincia ci sono sistematicamente limitazioni sulle turnazioni idriche previste.
«Da Girgenti Acque, nella tarda serata di mercoledì - hanno scritto ieri dalla società che gestisce il servizio idrico - è stata da Siciliacque Spa che a causa di un nuovo guasto dell'acquedotto "Fanaco" è stata momentaneamente sospesa la fornitura idrica. Per tali ragioni le turnazioni idriche subiranno delle limitazioni e quelle previste per i prossimi giorni degli slittamenti. La distribuzione tornerà regolare non appena Siciliacque avrà ripristinato l'ordinaria fornitura idrica alle zone interessate, ristabilendo la funzionalità dell'acquedotto "Fanaco", tenendo in considerazione che per la normalizzazione, saranno necessari dei tempi tecnici». Il gestore, naturalmente, come ha sempre fatto, comunicherà il ripristino dell'erogazione. Ma ieri, Girgenti Acque ha tenuto a precisare, in maniera chiara, che «i guasti a gli impianti fatiscenti, ereditati dai precedenti gestori, e la limitatezza della risorsa idrica della provincia, purtroppo non si possono superare se non con la collaborazione di tutti. Il riferimento va al mancato finanziamento, per la parte pubblica, degli interventi previsti per l'ammodernamento ed efficentamento delle infrastrutture. La società, da sempre, ha fatto la sua parte - viene sottolineato - . Per quanto riguarda le segnalazioni  pervenute all'azienda, nel recente periodo, e le relative problematiche comunque circoscritte a zone idraulicamente svantaggiate, Girgenti Acque si sta adoperando alacremente per accertare la natura di tali disagi agli utenti per eliminare  gli inconvenienti eventualmente riscontrati. Purtroppo, troppo spesso, si tende a generalizzare specifiche criticità che sono invece circoscritte a singoli punti della rete di distribuzione e che vengono aggravate anche dalle diverse sospensioni alla fornitura di acqua, dagli acquedotti di adduzione». Al «Fanaco» questa volta si è registrato un guasto. Ma appena pochi giorni prima, sempre Girgenti Acque aveva informato, dopo averne ricevuto comunicazione da Siciliacque, che per «un improcrastinabile intervento era stata momentaneamente sospesa la fornitura idrica al Comune di Canicattì». È scontato dunque che fra interventi di sistemazione e guasti, adesso, i tempi tecnici per la normalizzazione della fornitura idrica si dilateranno. Negli ultimi giorni, inoltre, un guasto era stato riscontrato lungo la condotta di adduzione ai Comuni di Raffadali, Joppolo Giancaxio e nelle frazioni periferiche di Agrigenti: Giardina Gallotti e Montaperto dove, appunto, era stata momentaneamente sospesa la fornitura idrica. Ed in questo caso, la stessa società aveva avvisato che avrebbero potuto anche esserci «delle refluenze » sulla fornitura idrica al partitore di Aragona e dunque sui Comuni di Agrigento, Favara, Comitini, Aragona e Porto Empedocle. (*CR*)

Libero Consorzio
Liquidazione per un revisore dei conti

Il Libero consorzio comunale di Agrigento, guidato ha liquidato al dottor Francesco Di Giacomo , l'importo di 5.075 euro, quale compenso professionale per aver espletato l'incarico di componente
del Collegio dei Revisori dei Conti dell'ente, per il periodo da gennaio ad aprile 2017. Di Giacomo è stato nominato, per un triennio, componente del Collegio dei Revisori dei Conti dell'ex Provincia, assieme ad Alfredo Batticani (Presidente) e Francesco Marcone. (*PAPI*)



Nell'ambito delle attività del progetto «Tartalife», finanziato  dalla Comunità Europea, coordinato da Anna Capizzi, è stata liberata  a San Leone una tartaruga marina che è stata salvata e curata presso il  centro di Recupero di Lampedusa. Per liberare la tartaruga «Leone» è arrivata Daniela Freggi in persona, responsabile del Centro, accompagnata del personale della Ripartizione Faunistica e dai giovani volontari del WWF.
Solo pochi giorni fa questi volontari si erano incontrati a Siculiana nel summit formativo sulle Caretta caretta destinato ai soggetti indicati nel progetto del WWF Italia autorizzato dal Ministero in deroga al DPR 357/97. Una marea di bambini  provenienti da tutta la Sicilia ha assistito alla liberazione della tartaruga che il WWF ha trasformato in un momento formativo sulla tutela ambientale e sull'importanza della biodiversità. Il Commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Giuseppe Marino, che ha promosso l'iniziativa legandola al Concorso «Scopritarta», si è detto commosso quando nel pomeriggio ha salutato le scuole per la premiazione al Teatro Pirandello, insieme alla Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, Maria Luisa Altomonte. Anche Giuseppe Mazzotta, Presidente del WWF Sicilia  Area Mediterranea, ha ricordato sul palco come queste iniziative sono considerate fondamentali dai volontari del WWF per costruire una nuova generazione sensibile ai problemi ambientali e consapevole delle problematiche sui  cambiamenti climatici.

Comunicazione
Nomina al Comune di Canicattì

L'esecutivo che guida il comune di Canicattì si è dotato di un importante strumento di comunicazione e trasparenza. Nell'atto deliberativo che dovrebbe essere all'albo pretorio nelle prossime ore si ufficializza la scelta nell'impiegata Teresa Monaca che nell'organigramma dell'ente è l'unica ad avere l'iscrizione all'Albo dei Pubblicisti dell'Ordine dei Giornalisti. (*EG*)


Sabato 3 giugno 2017

Ambiente. La bella giornata ieri ha indotto migliaia di persone a raggiungere i lidi tra San Leone e le Dune. I primi interventi di pulizia, però, sono iniziati solo giovedì
Prove d'estate, ma le spiagge sono sporche

Concetta Rizzo
Le spiagge non erano pronte. In alcuni tratti c'erano ancora, sparpagliati fra la sabbia, dei rifiuti, in altri dei pezzi di legna. Ieri, però, le spiagge di San Leone hanno ospitato" quella che è stata un'autentica anteprima estiva. Non c'è stata l'invasione di luglio ed agosto, ma in tantissimi - approfittando della giornata festiva e dunque dell'anticipo di week end - hanno scelto l'arenile di San Leone per la prima tintarella e per i primi bagni. Qualcuno, inevitabilmente, ha però storto il naso: «Ci sono bottiglie e lattine di plastica - reclamava, nella tarda mattinata di ieri, la diciottenne Lucia - . Abbiamo preferito spostarci e trovare un tratto di arenile un po' più pulito. Oggi (ieri ndr.) è il 2 giugno, non è così che doveva certamente presentarsi una parte della spiaggia di San Leone». Non tutto l'arenile era sporco, ma soltanto alcuni tratti. Quei tratti dove l'Iseda - l'impresa che si occupa anche della pulizia della  spiaggia - non è ancora arrivata. Perché il servizio di pulizia dell'arenile è partito soltanto un giorno prima rispetto all'anteprima estiva, ossia il primo di giugno. «Abbiamo avviato il servizio, esattamente per come era previsto, il primo di giugno - confermava l'amministratore delegato dell'Iseda Giancarlo Alongi - . Per 15 giorni è prevista la pulizia straordinaria di tutto l'arenile Agrigentino, da Maddalusa e Cannatello, passando per San Leone. Durante questa prima fase utilizzeremo i mezzi meccanici e contestualmente il personale, specie per dove non possiamo arrivare con i mezzi. Poi, dopo questa full immersion, la pulizia diverrà ordinaria. Vi sarà l'intervento quotidiano, festivi compresi, del "pulisci spiagge" e lo spazzamento delle terrazze del lungomare Falcone-Borsellino, così come di viale Delle Dune. I mezzi meccanici, quotidianamente, entro le 9 dovranno lasciare l'arenile»«. Qualcuno, ieri, protestava anche per la presenza delle erbacce fra la sabbia. Ma a
questa presenza gli agrigentini dovranno rassegnarsi. «Estirperemo le erbacce al viale Delle Dune e agli ingressi all'arenile - ha garantito ieri Giancarlo Alongi - . La vegetazione Mediterranea presente sulla spiaggia non potrà invece essere rimossa perché si tratta, appunto, di vegetazione Mediterranea e dunque va salvaguardata ». Naturalmente, ieri, non c'era neanche l'ombra dei bagnini. Del resto, lo scorso anno i baywatch a San Leone presero servizio il 12 agosto, di fatto in super ritardo rispetto alla stagione estiva e balneare. Il servizio di monitoraggio e salvataggio, nel 2016, durò poco meno di un mese. A complicare, negli ultimi anni, l'avvio del servizio è l'assenza dei fondi da parte della Regione e dell'ormai ex Provincia regionale. Il Comune, seppur fra tante difficoltà finanziarie, si sobbarca, infatti, un servizio che è obbligatorio per legge. (*CR*)

Festa della repubblica
le celebrazioni si sono svolte in piazza Vittorio Emanuele, erano presenti anche numerose scolaresche
«Il futuro si costruisce rispettando le regole»
Il prefetto Diomede: «I valori Costituzionali parlano di diritti e doveri». Mattarella nomina 15 cavalieri ed un ufficiale
Giuseppe Pantano

«I valori della Repubblica sono da tutelare, conservare e valorizzare tutti i giorni. Il 2 di giugno festeggiamo l'insieme dei principi, dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini perché sono ciò che ci consente di vivere nel miglior modo possibile, nonostante le difficoltà, all'interno di un sistema di regole a presidio della convivenza». A richiamare l'attenzione sui valori della Repubblica, ieri, durante le celebrazioni in piazza Vittorio Emanuele, è stato il prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Tante le scolaresche che hanno riempito il piazzale e «respirato" il significato della "festa». Fra loro anche il coro e l'orchestra del liceo scientifico e musicale "Ettore Majorana" che hanno eseguito l'inno di Mameli e l'inno alla Gioia di Beethoven. Anche ad Agrigento, in piazza Vittorio Emanuele prima ed all'interno del cortile della Prefettura dopo, ieri mattina, si sono tenute le celebrazioni per il 71esimo anniversario della fondazione della Repubblica italiana. Ad organizzare la cerimonia è stata la Prefettura con la collaborazione del comando provinciale dei carabinieri e del Comune. Il momento centrale della mattinata è stato quello della consegna  delle onorificenze dell'ordine al merito della Repubblica italiana, nel corso del quale sono stati insigniti quindici cavalieri ed un ufficiale. Tutti nominati dal presidente Sergio Matatrella. L'onorificenza di "cavaliere" è andata all'appuntato scelto dell'Arma dei  Carabinieri, Domenico Avallone; all'assistente capo della polizia
di Stato, Antonino Alletto; al funzionario della Motorizzazione Giuseppe  Comignano; all'appuntato scelto della Guardia di finanza, Giuseppe Di Pasquale; al luogotenente in congedo dei carabinieri, Giuseppe Fazio; all'appuntato scelto dell'Arma Francesco Funaro; al luogotenente in congedo dell'Arma Giuseppe La Mattina; al presidente del Consolato dei maestri del lavoro di Agrigento, Franco Messina; al luogotenente della Guardia di finanza, Vincenzo Micciché; al maresciallo aiutante dell'Arma dei carabinieri, Giuseppe Salvatore Murè; al brigadiere dei carabinieri, Salvatore Picone; all'assistente capo della polizia
Piero Roccaforte; al maresciallo aiutante dei carabinieri, Vincenzo Rossello; al brigadiere capo dell'Arma Giacomo Sica; al sostituto commissario di polizia, Salvatore Taffaro. L'onorificenza di "Ufficiale" è stata conferita, invece, al maresciallo aiutante dell'Arma dei carabinieri, Roberto Violante. Per l'occasione, nell'androne della Scala Reale è stata esposta la Gazzetta ufficiale del 20 giugno 1946 che ha attestato la proclamazione della Repubblica Italiana, mentre la direzione provinciale di Poste italiane ha proceduto all'annullo filatelico di un francobollo celebrativo della ricorrenza.L'evento è stato arricchito da momenti musicali ed artistici eseguiti dagli studenti dell'istituto superiore di studi musicali "Arturo Toscanini" di Ribera e del liceo classico "Empedocle" di Agrigento. Il ricordo della valenza storica del 2 giugno è stato
valorizzato dalle testimonianze di alcuni storici agrigentini che hanno ripercorso i momenti salienti del periodo di riferimento e della presidente del Soroptimist che ha proposto una breve riflessione sul diritto di voto esteso per la prima volta alle donne. Gli studenti dell'"Empedocle" hanno realizzato due brevi rappresentazioni sceniche sull'esito del referendum del 2 giugno 1946. Consegnata anche la Costituzione ad alcuni stranieri che, quest'anno, sono diventati cittadini italiani. (*CR*)

Istruzione. Appena un anno fa rischiava la chiusura per mancanza di fondi, ora dal Parlamento arriva la notizia dell'approvazione della legge sulla statalizzazione
Istituto «Toscanini», già trecento iscritti
Giuseppe Pantano  - Ribera

Sono diventati ben 22 i corsi di strumento attivi presso 'istituto musicale "Toscanini" di Ribera con l'ampliamento dei dipartimenti di archi, ottoni, percussioni e jazz e le iscrizioni sono schizzate da 250 dello scorso anno a 300 per il nuovo anno accademico, 2017/2018. E ci sarà tempo fino al 30 giugno con 100 universitari che si sono già iscritti. Numeri importanti per l'istituto riberese che un anno e mezzo rischiava la chiusura per mancanza di risorse e che adesso si avvia verso la statalizzazione. La notizia più importante delle ultime ore, infatti, è arrivata da Roma con l'approvazione, da parte della Camera dei Deputati, della conversione del decreto legge che prevede l'avvio della graduale  statalizzazione di una parte degli istituti musicali. "E' una notizia che attendevamo da tempo, per la quale abbiamo lavorato senza sosta sin dal nostro  insediamento - dice il direttore del Toscanini, Mariangela Longo - e che ci dà una concreta speranza per la risoluzione definitiva della gravissima criticità economica in cui improvvisamente si è trovato l'istituto a partire dal 2014 con la riduzione prima e l'azzeramento dopo del finanziamento da parte del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento. Confidiamo che ora anche il Senato faccia la sua parte e approvi al più presto la legge che verrà poi applicata con un decreto ministeriale con cui ci aspettiamo che, come già dichiarato recentemente dalla ministra Fedeli, si dia priorità alle gravissime emergenze già accertate dal Miur  negli ultimi due anni, tra cui quella del Toscanini, e a cui la stessa ministra ha fatto espresso riferimento in commissione Istruzione alla Camera quando ha annunciato la presentazione dell'emendamento contenuto nella "manovrina" adesso approvata". Intanto, il pianista Giuseppe Francolino, studente universitario del Toscanini, vincitore di diversi premi in concorsi nazionali e del primo premio assoluto all'International Marlow Festival of Drama e Musica tenutosi a novembre 2016 nei pressi di Londra, farà parte dei 22 studenti, selezionati tra tutti i conservatori  italiani, che il prossimo 21 giugno saranno premiati alla Camera dalla Presidente, Laura Boldrini, per essersi distinti particolarmente in concorsi musicali di rilevanza internazionale. La premiazione avverrà nell'ambito di una importante cerimonia con cui, in occasione della giornata nazionale della Festa della Musica, si renderà omaggio al talento "made in Italy", patrimonio artistico-culturale nazionale. Il "Toscanini" adesso ha ampliato il numero delle sedi convenzionate con l'istituto (5 in tutto: Agrigento, Sciacca, Menfi, Vittoria e Mazara del Vallo) oltre la convenzione appena siglata con il liceo musicale di Agrigento. Prosegue anche l'importante attività di internazionalizzazione Erasmus che proprio in questi giorni vede impegnati il direttore e il docente Mario Arcidiacono, insieme alla docente Marzia Manno del conservatorio Bellini di Palermo, nella commissione dell'International Windsor Piano Festival a Windsor. "Manca solo la definizione della statalizzazione - afferma il direttore, Mariangela Longo - per completare un percorso straordinario". Il "Toscanini" ha un ottimo rapporto con don Luigi Ciotti, che ha partecipazione all'inaugurazione dell'anno scolastico sia al teatro "Samonà" di Sciacca che al "Pirandello" di Agrigento. E il "Toscanini" è stato in prima fila, così come don Ciotti, anche nella vicenda riguardante i dipendenti della Calcestruzzi Belice, che rischiavano il posto di lavoro. I giovani dell'istituto musicale di Ribera si sono esibiti nell'aula consiliare del Comune di Montevago, accogliendo l'invito del sindaco, Margherita la Rocca Ruvolo.
(*GP*) Giuseppe Pantano

Emergenza rifiuti
Leoluca Orlando, presidente dell'Anci, contrattacca: «Si vogliono scaricare le responsabilità sui comuni» Gestione discariche, scontro Regione-sindaci
Il ministero ha chiesto che entro il 20 giugno gli uffici regionali presentino un cronoprogramma con le iniziative per aumentare la differenziata e un quadro degli impianti esistenti e di quelli da realizzare indicando i tempi.
Salvatore Fazio - Palermo

Non si placa, anzi si infiamma, lo scontro sui rifiuti in Sicilia. La nuova battaglia si disputa sulla riforma del settore che non arriva. Il ministero dell'Ambiente nella proroga concessa alla Regione chiede di rivedere il sistema delle Ssr, le società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti che avrebbero dovuto ridurre i costi soppiantando gli Ato. Ma restano tanti nodi da sciogliere. A partire da quello del personale degli Ato che doveva essere riassorbito in nuove aziende attraverso la gestione delle Srr. Il dirigente generale dell'assessorato ai Rifiuti, Maurizio Pirillo, punta il dito contro i sindaci: «Il territorio si lamenta - afferma Pirillo - ma poi non fa le cose. Il numero di Srr doveva essere dimezzato ma finora non è stato fatto niente». Secondo Pirillo «nessuna di queste società funziona e la colpa non è certo della Regione ma dei Comuni che ne fanno parte». I sindaci però non ci stanno e contrattaccano. Il presidente dell'Anci Sicilia, l'associazione dei comuni, Leoluca Orlando non le manda a dire: «Come sempre la Regione manifesta il suo stato confusionale
rispetto alla gestione dei rifiuti, cercando di scaricare sui Comuni le proprie responsabilità». Per il rappresentante dei sindaci dell'Isola «la verità è che continua a mancare un piano organico di intervento, che dia, al di là dei vuoti proclami, strumenti per incrementare la differenziata e soprattutto la riduzione e il riciclo». Orlando chiede alla Regione piuttosto di «prendere esempio dai Comuni che nonostante tante difficoltà e in un quadro complessivo di carenza normativa e strutturale, comunque stanno facendo di tutto per aumentare la raccolta differenziata». Anche il sindaco di Trapani, Vito Damiano respinge ogni accusa e anzi rilancia: «La Regione si ricordi - dice Damiano - che un anno fa ho chiesto l'autorizzazione per un impianto di dissociazione molecolare, che non è un inceneritore, ma un impianto innovativo per smaltire i rifiuti e produrre energia come avviene in altre regioni italiane». Il sindaco di Trapani sottolinea che «le discariche non hanno futuro e bisogna puntare su queste nuove tipologie di impianti ma - rivela con amarezza Damiano - non abbiamo ottenuto risposte».  Poi Damiano aggiunge: «Certo non  può essere che i sindaci si siano coalizzati a non fare differenziata. Ma invece - continua Damiano - la Regione sa bene quanto è difficile e se ci aiutasse di più potremmo fare meglio». Il ministero, nel concedere la proroga, ha chiesto che entro il 20 giugno la Regione presenti un cronoprogramma con le iniziative previste  per aumentare la raccolta differenziata e un quadro complessivo degli impianti esistenti e di quelli da realizzare indicando i tempi. Pirillo spiega che il piano è pronto: «Entro la fine dell'anno - assicura il dirigente regionale - saranno pronti i nuovi impianti». Pirillo fa notare che quando si è insediato «neppure era stata fatta la consegna dei lavori». E aggiunge: «Ora il cronoprogramma sarà rispettato: entro la fine dell'anno ad Enna sarà ampliata la vecchia discarica e pure a Gela sarà pronto l'impianto per il trattamento meccanico biologico». Quanto a Messina, Pirillo conta di sbloccare la consegna dei lavori subito dopo l'attesa sentenza del Cga». L'assessore regionale ai Rifiuti, Vania Contrafatto, commentando la proroga concessa dal ministero ha spiegato che «in Sicilia mancava un'attività di programmazione. Finalmente - ha detto Contrafatto - si raggiungeranno i livelli previsti di raccolta differenziata. Un domani si avranno anche risparmi in tariffa. Prima avevamo una media regionale di differenziata del 9%. Ora siamo al 21%. E non è facile guadagnare 12 punti in meno di un anno con l'impiantistica esistente». L'assessore ha anche precisato che «nell'ordinanza legata alla proroga del ministero abbiamo previsto l'aumento degli impianti di trattamento dei rifiuti differenziati. Raggiungeremo questo obiettivo facendo prima possibile dei bandi specifici». Intanto la legislatura volge al termine e la riforma del settore rifiuti che lo scorso anno il ministero aveva chiesto di approvare all'Ars entro il prossimo 15 giugno ancora è bloccata. Adesso dal ministero è arrivata una nuova proroga: la discussione in aula dovrà partire entro il primo luglio. Ma appare improbabile che l'Ars possa riuscire ad affrontare un tema così spinoso in così poco tempo.

Lunedì 5 giugno 2017

Volontari puliscono le spiagge di Sciacca e Menfi
Ventitrè sacchi stracolmi di rifiuti sono stati raccolti al lido dello «Stazzone», oltre quaranta nell'arenile di Porto Palo
Giuseppe Pantano - Sciacca

Ventitre sacchi pieni di rifiuti allo Stazzone di Sciacca dove in spiaggia avevano abbandonato anche un copertone di camion e cartelli stradali, sdradicati dalle zone vicine. Una quarantina di sacchi a Porto Palo di Menfi. Volontari in azione, ieri mattina, nelle due spiagge per una prima pulizia in attesa dell'inizio della stagione estiva, ma anche un'approfondita riflessione su comportamenti che non andrebbero assunti perché danneggiano l'immagine di alcuni tra i luoghi più belle delle città. Allo Stazzone ieri mattina è entrato in azione il gruppo  di Sciacca Pulita, capitanato da Rino Marinello. «Abbiamo voluto iniziare da questa zona - dice Marinello - e abbiamo fatto bene perché c'erano anche tanti rifiuti, come lattine e bottiglie,  che non dovevano rimarere sulla spiaggia». Con Sciacca Pulita e con Sciacca senza Frontiere, componenti storiche del gruppo di volontari, ieri anche Marevivo con i giovani guidati da Stefano Siracusa. «Quello che si verifica facendo la pulizia in questa zona è che la gente continua a non capire del danno ambientale che si può fare anche gettando un bicchiere - dice Stefano Siracusa - perché le microplastiche sono entrate nella catena alimentare di molti esseri marini e dunque, ben presto, le mangeremo anche noi. La cosa paradossale è che allo Stazzone ci sono cestini, ma se si abbandona una bottiglia di vetro sul muretto il vento fa il resto». Del gruppo in azione ieri allo Stazzone facevano parte anche alcuni stranieri, tra questi Ecaterina Marcova, che vive da alcuni anni a Sciacca: «Amo Sciacca, ma vorrei vederla più pulita -afferma - e secondo noi non lo è abbastanza. Non possiamo dire che Sciacca è pulita,ma la nostra associazione vuole vederla pulita e faremo il possibile anche noi per migliorare la situazione». Marta Russo è tra i volontari che con maggiore costanza hanno sempre assicurato il proprio impegno nelle varie iniziative svolte da Sciacca Pulita. «E continuerò a farlo - afferma - portando anche mio figlio. Ognuno di noi deve fare qualcosa per migliorare l'aspetto della città e queste occasioni consentono di poterlo fare. Dovremmo essere in numero maggiore». Tra i partecipanti anche un docente universitario, Salvarore La Bella, della facoltà di Scienze Agrarie dell'università di Palermo. «Tutti dovremmo essere presenti - afferma - e chi ama Sciacca non può tirarsi indietro». La mattinata è stata di grande impegno, in spiaggia, anche per i volontari di Legambiente con l'iniziativa "Spiagge e Fondali Puliti"che è stata svolta a  Porto Palo di Menfi. Ha aderito l'amministrazione comunale. Sono stati raccolti una quarantina di sacchi di rifiuti. A Menfi la pulizia delle spiagge partirà tra una decina di giorni. «Una bella giornata di lavoro per quest'attività di educazione ambientale da parte di  tanti volontari - commenta l'assessore comunale  all'Ecologia, Rossella Sanzone - che abbiamo svolto assieme al Wwf, alle associazioni Poseidon e Porto Palo, al club La Tartaruga e che ha visto impegnati anche i sub. Sono stati raccolti rifiuti di ogni genere lungo il litorale di Porto Palo. Sono molto soddisfatta della partecipazione, ringrazio tutti i volontari e adesso l'appuntamento è per domenica 11 giugno a Bertolino di Mare e Lido Fiori sperando che l'iniziativa sia ancora più partecipata. Un altro auspicio è che la gente tratti sempre bene le spiagge, non abbandoni rifiuti e capisca che per noi, che abbiamo ottenuto tanti riconoscimenti, un comportamento corretto da parte di chi frequenta le spiagge è fondamentale per continuare a mantenere un  livello qualitativo dell'offerta turistica sempre molto alto». (*GP*)

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO