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Rassegna stampa del 6 giugno 2017

Giornale di Sicilia


Il guasto. La Girgenti interrompe l'erogazione
Crisi idrica da Canicattì a Racalmuto, autobotti in piazza per i rifornimenti


Ancora una crisi idrica nell'Agrigentino e questa volta riguarderà diversi comuni. Girgenti Acque, che gestisce il servizio idrico integrato in buona parte del territorio provinciale, ha fatto sapere che, a causa di un'interruzione dell'acquedotto «Tre Sorgenti», per lavori urgenti di riparazione, sarà momentaneamente sospesa la fornitura idrica ai Comuni di Grotte, Racalmuto, Castrofilippo, Naro, Canicattì,
Campobello di Licata e Ravanusa. Per queste ragioni la turnazione idrica subirà delle limitazioni e quella prevista per i prossimi giorni degli slittamenti. I lavori inizieranno questa mattina e dovrebbero
andare avanti per almeno 24 ore. Subito dopo il completamento verrà ripresa la distribuzione idrica, ma affinché si normalizzi con i turni regolari come prima della sospensione ci vorranno uno o due giorni. Soltanto nel fine settimana tutto dovrebbe tornare alla normalità. Per minimizzare il periodo di sospensione ai Comuni interessati, i lavori saranno effettuati a cura di Girgenti Acque in via sostitutiva.
Nei Comuni interessati dalla momentanea sospensione saranno inviate, secondo quanto annunciato dal gestore idrico, delle autobotti «che stazioneranno nelle piazze cittadine al fine di rifornire tutti gli utenti che si recheranno al presidio». Nei giorni scorsi un guasto all'acquedotto Fanaco ha causato disagi in altri comuni dell'Agrigentino. (*GP*)
Giuseppe Pantano

Lavoro. Giovedì mattina la manifestazione proclamata dai sindacati davanti a Palazzo d'Orleans, la protesta per il rinnovo dei contratti e le indennità in busta paga
Personale della Regione, i dipendenti in rivolta
Riccardo Vescovo - Palermo

Rinnovo dei contratti, assunzioni, indennità: la galassia di lavoratori in orbita regionale è sul piede di guerra per rivendicare i propri diritti. Un esercito di 50 mila persone pronto a scendere in strada per vedere esaudite le proprie richieste. Giovedì toccherà ai regionali e ai dipendenti di enti e società partecipate. Dalle 8 tutte le sigle hanno organizzato un sit-in davanti a Palazzo d'Orleans durante il quale è prevista un'assemblea del personale. La manifestazione è promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fp, Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Ugl e Dirsi. La protesta dunque è unitaria e arriva all'indomani della polemica sullo stop alle mansioni superiori per i lavoratori delle fasce più basse. È quanto contenuto in un parere della Funzione pubblica richiesto dal dipartimento del Lavoro che rischia di paralizzare centinaia di uffici e ha già dato il via a numerosi ricorsi. I 4.500 impiegati di categoria A e B reggono infatti interi uffici, dalla Motorizzazione ai Centri per l'impiego, ma di fronte a un dubbio sollevato da un ufficio provinciale del Lavoro sul loro utilizzo è arrivato il parere del capo del personale, Luciana Giammanco, chiaramente negativo. Da qui la decisione della dirigente del Lavoro, Maria Antonietta Bullara, di frenare sull'utilizzo di questo personale che supporta dirigenti e funzionari nel lavoro quotidiano.  Era pronta una circolare da emanare a tutti gli uffici ma di fronte al rischio della paralisi di attività fondamentali il provvedimento è stato congelato. L'assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, ha proposto di riqualificare questi lavoratori nell'ambito dei lavori per il rinnovo del contratto. E ieri ha convocato tutte le sigle per un vertice preliminare al rinnovo che si terrà martedì prossimo in assessorato. In quell'occasione si parlerà anche delle categorie A e B. Intanto l'assessore attende i lavori d'Aula del 14 giugno per capire che fine faranno le norme sulla dirigenza e sulla soppressione dell'Aran dalle quali dipende la trattativa. I sindaca i però sono sul piede di guerra e rivendicano «il mancato rinnovo dei contratti di lavoro, giuridici ed economici, del comparto e della dirigenza, scaduti da oltre 10 anni, e nel mancato riconoscimento delle professionalità del personale dipendente in stallo da oltre 26 anni e che sta causando una paralisi irreversibile della macchina amministrativa». Oggi intanto protesteranno i lavoratori delle  ocietà partecipate che hanno chiuso i battenti. Si tratta di 150 persone circa iscritte in un albo unico in attesa di transitare nella Sas, una delle più grandi società regionali. Tra questi lavoratori ci sono ex dipendenti del Cerisdi, del Ciem, di Lavoro Sicilia, di Sviluppo Italia, delle Terme di Sciacca, Quarit, Spi e Iridas. Il sit-in organizzato dalla Cgil Sicilia e dalla Uil Sicilia si terrà in mattinata davanti alla sede  dell'assessorato all'Economia a Palermo, in via Notarbartolo. «C'è la norma, c'è la dotazione finanziaria, ci sono le richieste dei dipartimenti regionali - dicono i sindacati - non è possibile che non si riesca in tempi brevi a chiudere il cerchio e a ridare immediata operatività alle tante professionalità tra i lavoratori in questione ».
Soddisfatti invece i forestali che nei mesi scorsi erano stati interessati da verifiche degli uffici per tutta una serie di indennità, di straordinari e di reperibilità erogati a pioggia, anche quando in inverno la minaccia di un incendio era piuttosto remota. Somme che rischiavano di restituire. I segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali, Alfio Mannino, Calogero Cipriano e Antonio Marino, hanno comunicato che «è stato siglato un verbale di intesa che accoglie le principali richieste dei sindacati nella giornata dello sciopero della categoria. Si mette un punto fermo sulla questione dell'indennità onnicomprensiva del 20 per cento che verrà riconosciuta a tutti i lavoratori a tempo indeterminato che svolgono in maniera funzionale e di supporto attività antincendio. E l'indennità di reperibilità e chilometraggio e di lavoro straordinario - dicono - sono di competenza esclusiva dei responsabili provinciali dei Sirf, nel rispetto delle norme contrattuali e della funzionalità del servizio
mentre la figura del capo operaio è prevista dal contratto e vanno corrisposte le indennità derivanti dall'attività svolta».

Strade degli scrittori
Il Festival approda a Caltanissetta

Conclusa la tappa agrigentina dedicata a Luigi Pirandello, da giovedì il Festival della Strada degli Scrittori si sposta a Caltanissetta per una serie di appuntamenti ispirati a Pier Maria Rosso di San Secondo. Tra gli eventi la cena letteraria interamente dedicata a Rosso, promossa da Eugenio Cancemi, a cura di Totò Collura ed Elisa Carlisi, con le performance degli attori Casa del Musical di Marco Savatteri. Sono stati i versi dei "Poeti di Strada" i protagonisti ieri pomeriggio, nell'atrio dell'ex collegio dei Filippini di Agrigento, del quarto appuntamento con i talk del Festival della Strada degli Scrittori. L'incontro ha offerto all'attento pubblico presente momenti di reading, durante i quali gli autori hanno cantato versi e interpretato strofe della propria raccolta. Il talk è stato condotto dal giornalista e critico Gero Micciché. All'incontro, ha preso parte anche il poeta e critico Beniamino Biondi, assessore al Comune di Agrigento.  

Fondo ambiente
Venerdì incontro con il presidente  Andrea Carandini

Il presidente nazionale del Fai, fondo per l'ambiente italiano, Andrea Carandini terrà una conferenza stampa il prossimo venerdì 9 giugno alle 18.30 presso il Colleverde Hotel di Agrigento. L'incontro si inserisce nella cornice del primo Convegno Regionale Fai che vedrà la partecipazione ad Agrigento di 200 delegati siciliani e di tutti i dirigenti nazionali del Fai. (*PAPI*)

Sicilia24h

NUOVI CORSI DI LAUREA E MIGRAZIONI, DOMANI CONFERENZA STAMPA AL POLO UNIVERSITARIO

Nella sede del Consorzio Universitario di Agrigento si terrà la conferenza stampa per la presentazione della prima CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLE MIGRAZIONI, promossa insieme al Consorzio da cinque Atenei italiani, dalla Stony brook University di New York e dalla Fondazione Migrantes. Tante e tutte importanti le iniziative che sta portando avanti il Consorzio Universitario per rilanciare le attività culturali e le prospettive per i ragazzi che vorranno intraprendere nuove occasioni di studio. Nel corso della conferenza, verranno presentate alla stampa, oltre le otto sessioni di studio in due giorni affrontando il tema delle migrazioni, anche altre novità inerenti corsi di laurea perfettamente calati nel nostro territorio. La conferenza stampa si terrà nella stanza del Presidente Gaetano Armao.

LA SICILIA
UNIVERSITÀ Il presidente del Cupa potrebbe annunciare quattro nuovi corsi.

Offerta formativa accademica 2017/2018, quattro i corsi che potrebbe ospitare il Consorzio universitario di Agrigento. Questa mattina le prime con ferme potrebbero arrivare da una conferenza stampa convocata dal presidente Gaetano Armao per annunciare il programma di una conferenza internazionale sul tema delle migrazioni, promossa insieme al Consorzio da cinque Atenei italiani, dalla "Stony brook University" di New York e dalla Fondazione Migrantes. Facile immaginare la grande attesa di buone notizie, specie dopo la crisi che ha attanagliato lente negli anni scor si. Due corsi confermati dalla odiata-amata università di Palermo saranno la triennale in Servizi sociali e la biennale in Beni culturali (la triennale è stata trasferita" la altri Lidi. così come Architettura e Giurisprudenza), cui aggiungere il già annunciato corso dì laurea in mediatore linguistico culturale, proposto dalla scuola superiore di Sant'Agata Militello. Ma non solo. Pare ci sia in cantiere (e si at tende in tal senso l'annuncio ufficiale di Armao) un nuovo corso da realizzare forse con una importante università privata, che nelle scorse settimane è stata ad Agrigento per un incontro riservato. Confermata, inoltre, la trattativa in corso con la Kore di Enna, sebbene la stessa sia ad uno stato estremamente embrionale. E possibile, tuttavia, che già dall'anno accademico2018/2018 si possa già concretizzare qualcosa ad Agrigento, Se vi saranno tutti i dovuti pareri da parte del Ministero e, soprattutto, se si rileverà una Sostenibilità economica dell'iniziativa. G.S.

RINNOVO DEL CONTRATTO Protestano i Regionali. PALERMO

Per protestare contro il mancato rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti regionali, tutti i sindacati (Cgil. Cisl, Uil, Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Ugl e Dirsi) hanno indetto per giovedì prossimo un sit in davanti a palazzo d'Orléans, sede della presidenza della Regione. L'ultimo contratto di lavoro approvato che si applica a dipendenti della Regione, Partecipate, Enti regionali e Camere di commercio risale al 2007, ma si riveriva al quadriennio 2002-2005. Sono trascorsi 12 anni dall'ultimo contratto, mentre dal 1983 non si fanno concorsi interni. A beneficiare del contratto dì lavoro collettivo dei regionali, sono: 15 mila dipendenti del comparto, più 1.400 dirigenti; 2 mila dipendenti delle partecipate; 500-600 degli enti regionali: Ersu, Irsap, 

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