AGRIGENTONOTIZIE.IT
Ferragosto 2017, le nuove disposizioni: niente falò e
accampamenti "selvaggi"
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A pochi giorni dal Ferragosto, al via con i primi divieti e
con le nuove disposizioni. Per il terzo anno consecutivo saranno
vietati i falò, ma anche tende e accampamenti vari.Questo
sarà utile ad evitare incendi e altro ancora. Il divieto
vale non solo per Agrigento, ma per tutti i paesi limitrofi. Vietato
anche vendere bibite e perfino acqua in bottiglie di vetro.
Per questa mattina, il questore
Maurizio Auriemma ha convocato una riunione. Saranno
presenti, in Questura, tutti i sindaci dei Comuni costieri, tutti i
rappresentanti delle forze dell'ordine, la Capitaneria di
porto di Porto Empedocle, il comando provinciale dei vigili del
fuoco, l'azienda sanitaria provinciale, l'ispettorato
Foreste, l'ufficio Demanio marittimo, il comando della polizia
provinciale, il dirigente del servizio provinciale del dipartimento
regionale di Protezione civile ed il dirigente della Protezione
civile del Libero consorzio comunale.
Domani, invece, dovrebbe tenersi un
vertice alla Guardia costiera per pianificare, concretamente, i
servizi di vigilanza giornaliera delle spiagge. Quest'anno sarà,
infatti, un lungo week end di Ferragosto e i controlli mirati - per
evitare accampamenti selvaggi - dovrebbero partire già nel tardo
pomeriggio di sabato. Ogni sindaco dei Comuni costieri,
verosimilmente già da oggi, dopo la riunione in Questura, firmerà
la propria ordinanza. Ordinanza che vieta i falò, gli accampamenti
selvaggi, l'utilizzo di barbecue e fornelli vari, alimentati con
qualsiasi combustibile, l'utilizzo di gruppi elettrogeni, nonché
l'emissione di suoni e rumori oltre i limiti e fuori dagli orari
previsti.
Nuove cartine turistiche in città, ne sono state stampate più
di tremila
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Al momento, sono 3.200. Sono state stampate
dall'assessorato regionale al Turismo, il cui servizio si trova in
via Empedocle, e verranno distribuite anche al Collegio dei
Filippini, domani, alle 18,30, durante l'inaugurazione della mostra
fotografica e grafica "Volti e luoghi di Sicilia". Sono le
nuove cartine turistiche, con indicazioni dei monumenti e percorsi
semplificati per la fruizione del patrimonio di Agrigento, con
particolare riferimento al centro storico. Il servizio
Turistico regionale della città dei Templi, di cui è dirigente
Giuseppe Cigna, ha lavorato a stretto gomito con il Comune e
con il Libero consorzio. I turisti, d'ora in avanti, potranno,
dunque, ritirare le cartine al museo dei Filippini, al museo di Santo
Spirito ed al teatro Luigi Pirandello. Non si tratta di semplici
cartine, ma c'è anche uno stradario e c'è anche l'offerta
turistica. I turisti vengono rinviati anche ad un sito per i
necessari approfondimenti. È presente, dunque, anche un
Qr per una migliore guida ai siti da visitare e per un
approfondimento storico. Anche la mostra fotografica e grafica "Volti
e luoghi di Sicilia", durante la cui inaugurazione si
potranno avere le cartine turistiche, è promossa dell'assessorato
regionale Turismo, Sport e Spettacolo e sarà realizzata in
collaborazione col Comune. Fino a giorno 19, la mostra offrirà
all'osservatore una prospettiva autentica ed emozionale della
Sicilia, ritraendo luoghi, volti, mestieri e tradizione.
Livesicilia.it
CORTE DEI CONTI
Gentile e lo scandalo Ciapi
Condanna
da 340 mila euro
Assolto nel processo penale, ma
condannato in quello contabile. L'ex assessore regionale Luigi
Gentile deve pagare 340 mila euro per il danno erariale
provocato alle casse della Regione. La sentenza è della Corte dei
Conti presieduta da Giuseppe Cernigliaro. Gentile
nell'ottobre scorso è stato uno dei pochi assolti nel processo
nato dallo scandalo giudiziario che travolse il Ciapi di Palermo. Tra
gli imputati, anche il manager della pubblicità Faustino Giacchetto.
L'ex assessore all'Istruzione e formazione e formazione professionale
fu scagionato nel merito per un'ipotesi di reato e per prescrizione
per un'altra. Secondo l'accusa, il politico avrebbe ricevuto da
Giacchetto, tramite delle società da lui controllate, alcune
"utilità" tra cui il rimborso di alcune spese
elettorali.
Gentile, nel corso del suo interrogatorio,
produsse dei documenti per dimostrare che si era dimesso dal Comitato
tecnico scientifico del progetto Co.Or.Ap già nel febbraio
del 2008. Da qui l'assoluzione nel processo penale.
Nel
frattempo sono fioccate condanne definite per un danno erariale
da 15 milioni di euro, tanto quanto era costato il progetto
considerato "costoso" e "inutile". L'unico non
condannato era stato Gentile: per lui la vicenda era stata dichiarata
prescritta, ma dopo l'appello della Procuraregionale della Corte dei
Conti, è stata dichiarata "l'infondatezza dell'eccezione di
prescrizione". Gentile si è difeso sostenendo
"che il Comitato di cui era componente aveva funzioni consultive e
come tali marginali; il potere gestionale, infatti, era stato
esercitato dal Consiglio di amministrazione del Ciapi, al quale
andava, pertanto, imputata la responsabilità di eventuali
illegittimità". Di avviso opposto il collegio che lo ha
condannato. La sentenza non è definitiva, visto che può essere
appellata.
Gds.it
Ars, corsa prima della chiusura estiva:
approvati rendiconto e nuovo regolamento
Dopo che in
mattinata all'Assemblea regionale siciliana era mancato il numero
legale nel pomeriggio l'Ars ha approvato il nuovo
regolamento e il rendiconto. Il nuovo regolamento prevede cambiamenti
delle funzioni di alcune commissioni e vengono riorganizzati i posti
per la prossima legislatura: i deputati passeranno da 90 a
70.
Viene approvato il rendiconto, che era
stato impugnato in appello dalla Procura generale della Corte dei
Conti, con 42 voti a favore. Approvata anche una norma contabile per
un debito fuori bilancio di un centinaio di milioni. L'Assemblea deve
ora approvare l'assestamento di bilancio. Quattro giorni fa
l'assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei aveva inviato
una lettera ai deputati regionali in cui diceva tra l'altro: ''La
prossima sarà una settimana decisiva: è l'ultima occasione per
approvare Rendiconto e Assestamento. Dopo l'ultima settimana di
inutili tentativi, l'Assemblea Regionale è stata riconvocata
per martedì prossimo, l'ultima occasione che rimane a quei Deputati
della maggioranza fin qui spesso (o sempre) assenti dai lavori d'aula
di esprimere dignitosamente il proprio ruolo e dare finalmente le
risposte attese dai cittadini siciliani''.
Grandangolo
Agrigento, si dichiarano B&B ma non
lo sono: 16 strutture "nei guai"
La notizia è riportata dal giornale La
Sicilia, in un ampio articolo pubblicato questa mattina. Ad
Agrigento, 16 strutture si sarebbero spacciate per B&B pur non
avendo i requisiti. A "pizzicare" le stesse, un controllo
eseguito dal Libero Consorzio (ex Provincia Regionale di Agrigento).
Le strutture avrebbero utilizzato il termine Bad and Breakfast pur
non avendone i diritti.
LA SICILIA
IL LIBERO CONSORZIO li ha pizzicati a
seguito di un controllo ori line.
Si tratta di strutture ricettive
non classificate Si spacciano per bed and breakfast ma non lo sono.
Si «spacciavano" per bed and
breakfast sui siti di prenotazioni on line, ma in realtà, erano
semplici strutture ricettive non classificate.
A rilevare la presenza di una trentina
di casi ad Agrigento è stato il settore Promozione Turistica del
libero Consorzio Comunale di Agrigento, il quale nelle scorse settima
ne ha effettuato un monitoraggio delle strutture ricettive presenti
sul territorio, riscontrandole con quel le che si auto-promuovono sui
siti di prenotazioni on line come "booking". I controlli non
hanno evidenziato situazioni di abusivismo, ma, hanno consentito di
accertare abuso del termine bed and breakfast. Un titolo del quale si
possono fregiare solo le strutture classificate, quelle cioè che
hanno ottenuto specifico via da parte degli enti di controllo in
primis la stessa ex Provincia) e che quindi rispondono ad una serie
di precise caratteristiche tecniche e di offerta turisti ca. E
invece, hanno accertato i tecnici. in molti chiamavano "b&b"
anche semplici strutture recettive " che la nuova normativa
nazionale fa rientrare nella categoria dei cosiddetti affitti a fini
turistici
Un problema dì forma che è ovviamente
anche una questione di assoluta sostanza, dato che quella che si
compiva era una vera e pro pria concorrenza sleale (dato che si
vendeva come classificata" una struttura che nonio era), con
potenziali ripercussioni anche su monitoraggio dei dati del sistema
ricettivo agrigentino. I bed and breakfast apocrifi adesso sono stati
diffidati dal Libero consorzio, e sono stati obbligati a rimuovere la
dicitura non solo dalle proprie pagine multi mediati, ma anche da
tabellonistica stradale, Il rischio, per queste strutture, è di
subire un provvedimento di chiusura da parte del Municipio. Resta,
tuttavia, un vero e proprio vuoto burocratico sulla vicenda, tanto
che l'ex Provincia ha inviato un'apposita informativa su questa
attività e sui suoi risvolti all'Assessorato Regionale al Turismo,
Nella speranza. verosimilmente, che qualcuno legiferi. Prima o poi.
G.S.