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rassegna stampa del 5 ottobre 2017

Grandangoloagrigento.it

Cancelleri: "Ex Province? Al loro posto dipartimenti"

Sulle difficolta' economiche che attraversano i liberi consorzi in Sicilia "lo Stato ha una grande responsabilita' perche' ha fatto i prelievi forzosi prendendosi i soldi per rimpinguare il bilancio dello Stato ma nel momento in cui doveva fare gli stanziamenti alle province siciliane non ha mandato un centesimo di euro lasciando la Regione da sola, che a sua volta non ha saputo dare una risposta concreta". Lo ha detto il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Siciliana, Giancarlo Cancelleri, durante un forum organizzato dall'ITALPRESS. "Le competenze sono rimaste le stesse: strade, scuole, trasporto alunni disabili - ha continuato - e se questi servizi non vengono piu' svolti non e' stato certo perche' chi ci lavora ha deciso di interromperli o perche' la Regione ha tolto le competenze ma solo perche' la Regione non ha trasferito i fondi necessari. La risposta della politica e' stata grottesca: di fronte alla richiesta dei commissari delle province di ripristinare i fondi, la politica ha pensato alle poltrone istituendo di nuovo le elezioni".

Scrivolibero.it
Bivona.
Un nuovo servizio a favore dell'utenza per l'Ufficio relazioni con il pubblico che, a Bivona, si avvale della sinergia tra Comune e Libero Consorzio di Agrigento. Il personale dell'ufficio di piazza Pio del Bono infatti, ha adesso, anche il compito di distribuire il materiale informativo per la raccolta differenziata in paese. I cittadini infatti possono rivolgersi ai dipendenti dell'Urp per avere i calendari e le linee guide per il servizio "porta a porta" che si svolge a Bivona. Nelle prossime settimane, l'Urp si occuperà anche della distribuzione dei buoni pasto delle scuole comunali non appena verrà attivato il servizio mensa. Il Libero Consorzio di Agrigento ed il Comune di Bivona, avevano sottoscritto la scorsa settimana, un protocollo d'intesa per la gestione dei compiti dell'Ufficio relazioni con il pubblico del Comune montano da parte dell'ex Provincia tramite il proprio ufficio Urp. In particolare, il Comune di Bivona si impegna a fornire all'Urp del Libero consorzio, tutta la modulistica riguardante i propri servizi, nonché il materiale promozionale su iniziative culturali, turistiche, sportive ed eventi. Il Comune inoltre, ha affidato la gestione dei compiti del proprio Urp all'ex Provincia, che lo gestirà tramite il proprio ufficio relazioni con il pubblico. Il protocollo d'intesa, prevede inoltre che Libero Consorzio, possa rilasciare all'utenza, copia degli atti del Comune di Bivona che siano reperibili sul sito istituzionale o con altra modalità che non richieda il pagamento di diritti di segreteria.



Giornale di Sicilia

Il mare di Sciacca diventa più «povero» di pesce
Gli esperti: «I banchi a 40 miglia dalla costa aggrediti da attrezzature di natanti nordafricani che usano attrezzature vietate»
Manuela Falautano: « Loro utilizzano cianciolo e palangari. C'è più  un'affluenza di barche magrebine nella zone che della nostra marineria. I danni contribuiscono al depauperamento delle risorse»
Giuseppe Pantano - Sciacca

Il quantitativo di pesce nel mare di Sciacca continua a diminuire, i banchi che si trovano in una zona tra 20 e 40 miglia dalla costa sono aggrediti da attrezzature di pesca dei natanti del nordafrica che utilizzano anche attrezzature vietate per i pescatori italiani. Una buona notizia è rappresentata dalla posidonia sempre maggiore al largo di Capo San Marco e questo testimonia buone condizioni di salute del mare ed un argine all'erosione della costa. E' questa la fotografia scattata dall'Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero dell'Am - biente. L'attività è stata completata ieri e a bordo della nave capo missione era la ricercatrice dell'Ispra Manuela Falautano, saccense. "L'interesse è di studiare la biodiversità delle aree dove si trovano i banchi - dice Manuela Falautano - che sono aree di estremo interesse, di alta valenza ecologica e biologica. C'è una grande vegetazione di alghe e transito di pesce e in alcuni è stata rilevata anche un'attività termale in atto con dei coni vulcanici". Venendo alle questioni più strettamente legate alla pesca, è stato rilevato che "la pesca se è ben gestita e sostenibile non crea danni. Noi, invece, abbiamo rilevato un'attività di pesca delle imbarcazioni magrebine. Loro pescano con tutti gli attrezzi, dal cianciolo ai palangari. C'è più un'affluenza di barche del nordafrica che della nostra marineria. Questo porta danni e ci sono più fattori che contribuiscono al depauperamento delle risorse. Poi abbiamo riscontrato un inquinamento anche determinato dalla presenza di microplastiche. Abbiamo visto rifiuti sott'acqua e meno pesce rispetto al passato". E' stata effettuata un'indagine su alcune aree costiere "ed è qui - dice Manuela Falautano - che si è rilevata una buona prateria di posidonia oceanica in ottime condizioni. Non sono stati riscontrati, in questo sito, segni di reti o di lenze e questo vuol dire che i pescatori hanno rispetto di quest'area. La posidonia è un bene anche se ai bagnanti può dare qualche fastidio. Per il mare, però, è importantissima". La tutela dell'area oltre le 12 miglia, in acque internazionali, invece, è più difficile da garantre. "Il paradosso è che i nostri pescatori - dice Manuela Falautano - devono rispettare tutto ciò che dispone la comunità europea. Ci sono altre flotte come quelle magrebine che, invece, tutto questo non devono rispettarlo e che si spingono fino alle acque nazionali. Basti pensare che loro pescano con le reti derivanti, da noi bandite fino al 1992. Sono reti lunghe parecchi chilometri lasciate in mare in balia delle correnti, delle trappole per i pelagici, ma anche per le tartarughe. Nella parte orientale della Sicilia questa pesca era molto sviluppata. In Paesi che non rientrano  nell'Unione Europea tutto questo ancora si continua a fare con la presenza di queste imbarcazioni che non hanno restrizioni. Le imbarcazioni magrebine pescano in una maniera che ai nostri natanti è vietata". Il monitoraggio della nave dell'Ispra è stato completato ieri e qualche attività, al largo, non è stata svolta nella maniera prevista per le avverse condizioni meteomarine. Soltanto un paio di giorni la nave ha potuto spingersi ad alcune decine di miglia dalla costa. Poi ha dovuto effettuare attività sottocosta e valutazione a bordo di quanto emerso con tutta la strumentazione impiegata. A bordo della nave Astrea assieme a Manuela Falautano, capo missione della campagna, Luca Castriota, Mauro Sinopoli, anche loro ricercatori Ispra. Franco Andaloro è il responsabile scientifico del progetto. Dell'equipaggio fanno parte anche il comandante Giuseppe Coppola, il direttore di macchine Mariano Manfredi e il marinaio Nello Manzueto. Nel gruppo anche due ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Cinzia Caruso e Andreo Corbo. Per la Soprintenza del Mare Claudio Di Franco. Infine, di due operatori del Rov, Giuseppe Arena ed Ermes Arena. E' stato impiegato un robot subacqueo,  a collaborato il sub di Sciacca Santo Tirnetta per la localizzazione di relitti sommersi. (*GP*) Giuseppe Pantano

Viabilità. Si svolgerà martedì al Dipartimenti dei Trasporti. Il sindaco di Bivona Milko Cinà: «La Regione deve dare i fondi necessari per appaltare la manutenzione»
Strade dissestate nella zona montana, vertice a Palermo
BIVONA

Vertice a Palermo sulla viabilità dissestata delle aree interne dell'Agrigentino e sui fondi per sbloccare gli appalti. I sindaci dei comuni dei Monti Sicani saranno ricevuti dai dirigenti del Dipartimento Regionale  elle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, martedì mattina, 10 ottobre, per affrontare le criticità del sistema  viario provinciale e soprattutto capire la situazione relativamente all'atteso sblocco dei fondi per dare il via alle gare d'appalto, risorse per diversi milioni di euro della Regione desinati  agli interventi per i miglioramento della viabilità provinciale. La riunione a Palermo è stata convocata dopo la nota congiunta con cui i sindaci dei comuni di Bivona, San Biagio Platani, Cianciana, Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Burgio, Calamonaci, Cammarata, Ribera e San Giovanni Gemini, hanno chiesto al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta un "incontro urgente per lo sblocco dei fondi necessari affinché il Libero Consorzio Comunale di Agrigento possa avviare le procedure per appaltare i lavori di manutenzione sulla viabilità provinciale, nello specifico la strada Bivona-Ribera, la strada Santo Stefano Quisquina- Cammarata e la strada Cammarata-San Giovanni Gemini". Ma necessitano di interventi urgenti anche altre strade interne della provincia, come la Cattolica Eraclea-Cianciana o Cattolica- Raffadali. Strade interne da sistemare anche tra i comuni del Belice da Montevago a Menfi. Diversi i  progetti presentati e ancora non finanziati. «Si spera che la Regione siciliana  roceda, in tempi brevi, allo sblocco delle risorse necessarie affinché si possano finalmente definire le procedure per appaltare i lavori di manutenzione di quelle arterie di fondamentale  importanza per la viabilità nell'entroterra della nostra provincia », ha dichiarato in una nota il sindaco di Bivona Milko Cinà. Sulla vicenda, con un post su Facebook è intervenuto il deputato regionale Giovanni Panepinto. «La gente che  lavora e produce - ha detto - giustamente chiede le strade. Diffiderò il  commissario del Libero Consorzio di Agrigento perché non procede con le gare d'appalto, i fondi ci sono». Intanto, "dei disagi e delle difficoltà esistenti per i cittadini della montagna di potere accedere alle strutture ospedaliere a causa delle condizioni fatiscenti di una viabilità, che rende quasi impossibile in caso di emergenza raggiungere, in tempi certi, questi presidi" si è discusso nei giorni durante un incontro tra i sindaci dei comuni del Distretto Sanitario di Bivona, e il commissario straordinario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento Gervasio Venuti. (*CAGI*)

Piccoli abusi edilizi a Licata, assegnato l'appalto
Ma il primo intervento in programma è saltato perché il proprietario della casa ha ottenuto la sospensiva dal Tar


Dopo aver demolito circa 70 immobili abusivi, realizzati nella fascia dei 150 metri dalla battigia, con vincolo ad inedificabilità assoluta, il Comune di Licata attiva le «ruspe» anche per far ripristinare la legalità in quei casi in cui i cittadini hanno agito costruendo in difformità con quanto autorizzato dall'ufficio tecnico. Si tratta dei «piccoli abusi» così chiamati e gli interventi riguarderanno le porte e le finestre realizzate in maniera difforme rispetto alla concessione edilizia, le tettoie abusive, le coperture delle verande che occupano uno spazio maggiore rispetto a quello autorizzato. Ad aggiudicarsi questo appalto, dopo il controllo della documentazione la Commissione di gara composta da: Vincenzo Ortega, dirigente del servizio finanziarioe Lavori pubblici del Comune di Licata, con funzioni di presidente, da Mario Concilio, dirigente dell'area contratti del Libero consorzio comunale di Agrigento, esperto in gare d'appalto ed Eduardo Martines, funzionario dell'ufficio contratti e gare del Libero consorzio, è stata l'impresa «Antonino Tindaro Donato - Consorzio stabile costruendo », con sede a Rodi Milici nel Messineseche ha offerto il ribasso del 34,3637%  sull'importo soggetto a ribasso di 368.000 euro, per un importo netto di 241.541 euro, al quale vanno aggiunti 32.000 euro per oneri di sicurezza (importo contrattuale complessivo pari a 273.541 euro più Iva).  Il primo intervento era in programma lunedì scorso ma il proprietario dell'immobile che doveva essere «regolarizzato » attraverso l'intervento degli operai dell'impresa messinese, un ex assessore comunale di Licata, ha presentato ricorso al Tar ed il tribunale ha accolto la sospensiva in attesa di entrare nel merito del giudizio. A «stoppare» ruspe ed operai dunque è stato il Tar che ha condiviso la tesi difensiva dell'avvocato Stefano Polizzotto, che difende l'ex assessore comunale, secondo cui gli interventi per la messa in pristino potrebbero compromettere l'intera stabilità dell'immobile che rischierebbe di crollare. Ed in questo caso si potrebbe generare un danno economico imputabile alla responsabilità dell'ente che quindi sarebbe chiamato in causa in prima persona per il potenziale risarcimento dei danni al proprietario del villino. La ditta non si è presentata nemmeno e l'ufficio tecnico, al quale è stata notificata l'ordi - nanza del Tar ha desistito in attesa della pronuncia definitiva del Tribunale amministrativo. Nel frattempo, comunque, andranno avanti gli interventi di demolizione previsti dal primo appalto, di mezzo milione di euro, che il 30 ottobre del 2015 il Comune ha aggiudicato alla ditta Patriarca Salvatore. Le demolizioni vanno avanti ormai dal 20 aprile scorso ed hanno già interessato 70 villette al mare su una lista di 219 immobili acquisiti al patrimonio del Comune. Negli ultimi giorni i magistrati della Procura della Repubblica di Agrigento, che coordinano l'attività posta in essere dal dipartimento Urbanistica del Comune, hanno inviato all'ente unnuovo elenco con altre villette al mare, abusive, da demolire. Si stanno ultimando i lavori di demolizione in via Paraninfo alla Playa e poi si attiverà un nuovo cantiere per l'abbattimento di un altro manufatto. (*PAPI*)

Menfi
Messa in sicurezza la SP42

Le infiltrazioni di acque meteoriche hanno provocato un profondo indebolimento della sottostruttura stradale al centro della carreggiata nel tratto di strada che da Menfi conduce a Partanna. Ieri pomeriggio, l'amministrazione comunale si è attivata con un tempestivo intervento di messa in sicurezza e ripristino del tratto di strada al km 0+180. La SP42 è un'arteria strategica che collega il centro abitato di Menfi anche con le contrade Agareni, Cinquanta e Stoccatelo. (*FCA*)

Sit in di protesta
Venerdì sciopero dei lavoratori delle ex Province

È fissato per venerdì lo sciopero nazionale dei dipendenti delle Province e delle Città metropolitane. A Palermo si terrà un sitin di protesta dei dipendenti della ex provincia davanti alla Prefettura, in via Cavour, dalle 10 alle 14. A promuovere la giornata di mobilitazione sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per denunciare «la crisi drammatica in cui versano gli enti interessati, dimostrazione palese di
quanto abbiano inciso negativamente le scellerate scelte politiche adottate in questi anni e che hanno condotta al collasso queste istituzioni». I sindacati consegneranno una nota al Prefetto per mettere in evidenza che la mancanza di un progetto di riordino da parte della Regione siciliana sta provocando una gravissima situazione economica che sta investendo ormai tutte le ex province.

Agrigentonotizie

Lampedusa, bilancio positivo per l'ufficio provinciale di Protezione civile

Bilancio positivo per l'Ufficio Provinciale di Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento a Lampedusa in occasione  del quarto anniversario del naufragio che costò la vita a 366 migranti. Il Gruppo coordinato dal funzionario responsabile Marzio Tuttolomondo ha supportato il Comune di Lampedusa nella stesura del piano socio sanitario redatto in occasione dell'evento, e in particolare per il concerto di Claudio Baglioni e della Polizia di Stato. Nonostante il violento acquazzone abbia costretto gli organizzatori ad interrompere il concerto dopo una decina di brani, non si sono avuti problemi nella gestione dell'evento, che si è svolto nella massima sicurezza grazie alla collaborazione tra tutte le istituzioni (Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Capitaneria di porto, Vigili del Fuoco, Polizia locale) e all'indispensabile e prezioso supporto delle associazioni di volontariato attivate. I funzionari del Libero Consorzio hanno accompagnato anche il Presidente del Senato Piero Grasso e la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, nonché i sopravvissuti alla tragedia del 3 ottobre presenti, sull'imbarcazione della capitaneria di porto. Soddisfatto per il prezioso contributo di uomini e mezzi il Commissario Straordinario dr. Giuseppe Marino, che ha evidenziato come ancora una volta, e nonostante le scarse risorse a disposizione, il Libero Consorzio di Agrigento sia riuscito ad assicurare un valido contributo nell'attuazione del piano di sicurezza in una importante manifestazione con presenza di un pubblico numeroso e di varie autorità.

Sicilia 24H

Comune Bivona ed ex Provincia. Gestione Urp, firmato protocollo d'intesa

Il Libero Consorzio di Agrigento ed il Comune di Bivona, hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per la gestione dei compiti dell'Ufficio relazioni con il pubblico del Comune montano da parte dell'ex Provincia tramite il proprio ufficio Urp. A sottoscrivere l'accordo, sono stati il dirigente del settore Stampa e Urp del Libero consorzio, Ignazio Gennaro ed il Segretario generale del comune di Bivona, Salvatore Vasile.
In particolare, il Comune di Bivona si impegna a fornire all'Urp del Libero consorzio, tutta la modulistica riguardante i propri servizi, nonché il materiale promozionale su iniziative culturali, turistiche, sportive ed eventi. Il Comune inoltre, affida la gestione dei compiti del proprio Urp all'ex Provincia, che lo gestirà tramite il proprio ufficio relazioni con il pubblico. Il protocollo d'intesa, prevede inoltre che Libero Consorzio, possa rilasciare all'utenza, copia degli atti del Comune di Bivona che siano reperibili sul sito istituzionale o con altra modalità che non richieda il pagamento di diritti di segreteria. Si tratta di un ulteriore passo in avanti nella politica di sinergia tra il Libero Consorzio e gli enti locali del territorio provinciale che evidenzia ancora una volta il ruolo degli Uffici relazioni con il pubblico. Recentemente è stata infatti rinnovata la convenzione con il Comune di Sciacca per lo sportello Informagiovani e Microcredito mentre da circa due anni, è attiva la collaborazione con il Comune di Agrigento, che vede il personale dell'Urp dell'ex Provincia, gestire l'ufficio informazioni turistiche di Porta di Ponte.

www.altrogiornalemarche.it

Anche nelle Marche il concorso di educazione ambientale dedicato alla salvaguardia delle tartarughe marine che premia le scuole
4 ottobre 2017 Elpidio

ANCONA - Il Mare Adriatico è un bacino ad altissima presenza di tartarughe marine. E proprio in quest'area le catture realizzate in maniera accidentale dalla pesca professionale sono piuttosto numerose, pertanto è essenziale informare e sensibilizzare cittadini e pescatori sull'importanza della salvaguardia delle tartarughe marine, specie fondamentale per la biodiversità e l'ecosistema marino.
Da qui la scelta di coinvolgere le scuole della Regione Marche nello "Scopri-Tarta", il concorso di educazione ambientale previsto dal progetto "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale", finanziato dalla Commissione Europea attraverso i fondi LIFE.
L'Istituto di Scienze Marine del CNR-ISMAR di Ancona, ente capofila del progetto, ha deciso infatti di replicare nelle scuole marchigiane l'attività ludico educativa già svolta con successo in Sicilia nel biennio 2015/2017 dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, dove l'iniziativa ha visto la partecipazione di decine di scuole con il concreto coinvolgimento di centinaia di alunni e docenti.
Lo Scopri-Tarta prevede un percorso di formazione per docenti e alunni volto in particolare a comprendere le problematiche legate alla conservazione della tartaruga marina e più in generale alla salvaguardia dell'ambiente marino. I docenti parteciperanno a giornate formative durante le quali saranno consegnati il manuale didattico per i docenti e il gioco da tavolo "Scopri-Tarta", ideato per guidare gli studenti in un divertente percorso educativo. Inoltre, è prevista una giornata di approfondimento in ogni provincia riservata ai docenti che parteciperanno al concorso e l'attivazione di un help desk che fornirà informazioni e supporto didattico ai partecipanti, curati dalla Fondazione Cetacea di Riccione, che ha un'esperienza più che ventennale nella cura e riabilitazione delle tartarughe marine.
Ogni classe iscritta sarà poi chiamata a realizzare un elaborato finale che sarà valutato da un'apposita Commissione. Per i vincitori sono previsti premi utili a migliorare l'attività didattica in aula e gadget per gli alunni. Nelle Marche, il concorso rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado (classi 3^, 4^ e 5^ della Scuola Primaria e delle classi 1^, 2^ e 3^ della Scuola Secondaria), sarà curato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in collaborazione con il CNR-ISMAR di Ancona e la Fondazione Cetacea di Riccione. Le domande di adesione al concorso per l'anno scolastico 2017/2018 dovranno pervenire entro il 20 ottobre 2017 tramite scheda di partecipazione allegata al bando scaricabile anche dal sito www.tartalife.eu da inviare all'indirizzo e-mail: ambiente@provincia.agrigento.it oppure al numero di fax 0922593584.
Il bando, con i relativi allegati, è consultabile sul sito www.tartalife.eu e sulla pagina facebook del progetto.

Agrigentoweb

Bilancio positivo per l'Ufficio Provinciale di Protezione Civile a Lampedusa

Bilancio positivo per l'Ufficio Provinciale di Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento a Lampedusa in occasione  del quarto anniversario del naufragio che costò la vita a 366 migranti. Il Gruppo coordinato dal funzionario responsabile Marzio Tuttolomondo ha supportato il Comune di Lampedusa nella stesura del piano socio sanitario redatto in occasione dell'evento, e in particolare per il concerto di Claudio Baglioni e della Polizia di Stato. Nonostante il violento acquazzone abbia costretto gli organizzatori ad interrompere il concerto dopo una decina di brani, non si sono avuti problemi nella gestione dell'evento, che si è svolto nella massima sicurezza grazie alla collaborazione tra tutte le istituzioni (Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Capitaneria di porto, Vigili del Fuoco, Polizia locale) e all'indispensabile e prezioso supporto delle associazioni di volontariato attivate. I funzionari del Libero Consorzio hanno accompagnato anche il Presidente del Senato Piero Grasso e la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, nonché i sopravvissuti alla tragedia del 3 ottobre presenti, sull'imbarcazione della capitaneria di porto. Soddisfatto per il prezioso contributo di uomini e mezzi il Commissario Straordinario dr. Giuseppe Marino, che ha evidenziato come ancora una volta, e nonostante le scarse risorse a disposizione, il Libero Consorzio di Agrigento sia riuscito ad assicurare un valido contributo nell'attuazione del piano di sicurezza in una importante manifestazione con presenza di un pubblico numeroso e di varie autorità.

Risoluto.it

Oggi evitata la chiusura Menfi - Partanna

È in corso un intervento di messa in sicurezza e ripristino di un tratto di strada della provinciale che collega Menfi a Partanna, un'arteria strategica che collega il centro abitato menfitano con le contrade Agareni, Cinquanta e Stoccatello. In corrispondenza di questo tratto di strada, le infiltrazioni di acque meteoriche hanno provocato un profondo indebolimento della sottostruttura stradale al centro della carreggiata. L'amministrazione comunale di Menfi, al fine di evitare la chiusura al transito, anche temporanea, come da ordinanza del Libero Consorzio Comunale di Agrigento emessa proprio oggi, si è  mpegnata, con risorse comunali, all'immediata messa in sicurezza e ripristino del tratto di carreggiata interessata dai cedimenti. Sul posto tecnici e operai sia comunali che del Libero Consorzio di Agrigento a seguire i lavori di ripristino e consentire il deflusso veicolare.

Gds.it


Ex Province e Città metropolitane in crisi, venerdì sciopero in tutta Italia
Sicilia, Economia

ROMA. Il prossimo sarà un venerdì di protesta per i dipendenti di Province e città metropolitane: per ora infatti lo sciopero nazionale, indetto unitariamente quest'estate, risulta confermato. A proclamarlo sono stati i sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil. Lo stop è previsto per l'intera giornata del 6 ottobre, dopodomani.
La Fp Cgil stima che saranno circa "22 mila i lavoratori che incroceranno le braccia", per denunciare "la 'migrazione forzata' di oltre 16 mila dipendenti da Province e Città metropolitane verso altri enti, una riduzione di spesa pari a 4,3 miliardi dal 2013 a oggi, 38 province 'ordinarie' in un pericoloso stato di squilibrio economico".
Tra le rivendicazioni del sindacato, anche la questione rappresentata dai centri per l'impiego, per cui si chiedono "risorse e la stabilizzazione dei precari".
"Organici ridotti all'osso per il blocco del turnover, confermato anche per quest'anno, un riflesso inevitabile sui servizi offerti ai cittadini, spesso cancellati, e sui restanti lavoratori, in alcuni casi senza stipendio da mesi", sottolinea la Funzione pubblica della Cgil, annunciando "manifestazioni territoriali".
Secondo il sindacato "dalla legge Delrio a oggi" si sono succeduti una serie di fatti che "hanno portato le Province e le città metropolitane sull'orlo di un baratro: tra tagli alle risorse, servizi che arrancano e lavoratori sempre più a rischio". La Fp Cgil calcola come si sia "passati da una spesa corrente pari a 7,5 miliardi nel 2013 a una di 4,8 miliardi nel 2016 mentre una stima relativa al 2017 del 'prelievo forzoso' dalle casse delle Province porta il calo della spesa corrente a 3,2 miliardi, per un sottrazione dal 2013 a oggi di meno 4,3 miliardi". Per il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, Federico Bozzanca, si è davanti a un punto di non ritorno: "servono risorse per consentire l'erogazione dei servizi ai cittadini, per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dal pagamento degli stipendi, per salvare gli enti con i bilanci in dissesto".


Agrigentoweb
Bilancio positivo per l'Ufficio Provinciale di Protezione Civile a Lampedusa Bilancio positivo per l'Ufficio Provinciale di Protezione Civile del Libero Consorzio di Agrigento a Lampedusa in occasione del quarto anniversario del naufragio che costò la vita a 366 migranti. Il Gruppo coordinato dal funzionario responsabile Marzio Tuttolomondo ha supportato il Comune di Lampedusa nella stesura del piano socio sanitario redatto in occasione dell'evento, e in particolare per il concerto di Claudio Baglioni e della Polizia di Stato. Nonostante il violento acquazzone abbia costretto gli organizzatori ad interrompere il concerto dopo una decina di brani, non si sono avuti problemi nella gestione dell'evento, che si è svolto nella massima sicurezza grazie alla collaborazione tra tutte le istituzioni (Polizia, Guardia di Finanza, Carabinieri, Capitaneria di porto, Vigili del Fuoco, Polizia locale) e all'indispensabile e prezioso supporto delle associazioni di volontariato attivate. I funzionari del Libero Consorzio hanno accompagnato anche il Presidente del Senato Piero Grasso e la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, nonché i sopravvissuti alla tragedia del 3 ottobre presenti, sull'imbarcazione della capitaneria di porto. Soddisfatto per il prezioso contributo di uomini e mezzi il Commissario Straordinario dr. Giuseppe Marino, che ha evidenziato come ancora una volta, e nonostante le scarse risorse a disposizione, il Libero Consorzio di Agrigento sia riuscito ad assicurare un valido contributo nell'attuazione del piano di sicurezza in una importante manifestazione con presenza di un pubblico numeroso e di varie autorità.

LA SICILIA
LA DENUNCIA DI PIPPO DI FALCO «Sono nulli gli atti del Gai Sicilia emanati dal Cda».

«Tutti gli atti emanati dal nuovo cda del Gai Sicilia Centro Meridionale sono da considerarsi nulli». Ha esordito con queste parole Pippo Di Falco (socio di parte privata ed ex segretario provinciale della Cia) che abbiamo contattato a pochi giorni dall'assemblea che si è tenuta 1128 di settembre. Infatti, è stato da poco eletto il consiglio d'amministrazione del Gai Sicilia Centro Meridionale. L'organismo che gestisce i fondi del Piano di Sviluppo Rurale dell'hjnterland. Sono stati eletti consiglieri d'amministrazione della parte privata: Francesco Pi- scopo, perla Confagricoltura: Minimo Randisi, perla Cna; e Alfonso Vassallo, per l'associazione Artigianato e Piccole Imprese. La parte pubblica ha invece eletto il sindaco di Naro Lillo Cremona e il sindaco di Racalmuto Emilio Messana, che ha indicato, in sua sostituzione come presidente, il consigliere comunale di Racalmuto Giuseppe Guagliano che ha già presieduto il cda del 12 settembre. nel corso del qua le sono stati approvati i nuovi avvisi di selezione per l'assunzione a tempo determinato dei dirigenti e del personale della struttura organizzativa del Gal. Proprio su questi ultimi punti si è soffermato Di Falco che ha sottolineato come «lo statuto del Gal non preveda che un consigliere comunale possa, in luogo del Sindaco, essere nominato presidente del Cda e che (in base all'art 12 comma 3 della legge regionale n. 7 gli assessori e i consiglieri comunali non possano essere nominati in altri enti, in rappresentanza del Comune». «Durante la seduta — dice Di Falco — ho segnalato ufficialmente la nullità degli atti fino ad allora deliberati dal nuovo consiglio di amministrazione per i motivi sopra citati. Ho fatto, inoltre, verbalizzare che: avere revocato atti del passato cda che rendeva no la selezione del personale (5 unità) per sostituirli con nuovi bandi molto più restrittivi e che prefigura no i vincitor del concorso rappresenta una palese turbativa delle procedure concorsuali. E' vergognoso predisporre bandi che prevedono la selezione per 180% dei titoli; questo significa avvantaggiare una fascia specifica da selezionare. L precedente consiglio di amministrazione per rendere il concorso più libero aveva previsto la selezione per titoli limitata al 50%». Di Falco, inFine, si è detto disposto a rivolgersi alla Procura della Repubblica per far svolgere i lavori nel migliore dei modi.

IlFattoQuotidiano

Elezioni Sicilia, la commissione Antimafia monitorerà tutte le liste dei candidati

La richiesta di un esame delle liste era stata avanzata alla commissione presieduta da Rosy Bindi da Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, e da Giancarlo Cancellieri, candidato governatore del Movimento 5 Stelle Le liste dei candidati alle elezioni regionali in Sicilia saranno passate al setaccio dalla commissione parlamentare Antimafia. Lo ha deciso lo stesso ufficio di presidenza di Palazzo San Macuto che la prossima settimana si recherà in missione a Palermo, quando mancherà meno di un mese alle regionali del 5 novembre. La richiesta di un esame delle liste era stata avanzata alla commissione presieduta da Rosy Bindi da Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea regionale siciliana, e da Giancarlo Cancellieri, candidato governatore del Movimento 5 Stelle. "Evviva, sono particolarmente contento visto che la richiesta di questi controlli era partita da me e dal presidente dell'Ars, Ardizzone. Qualcuno invece starà tremando", scrive su facebook il leader dei pentastellati siciliani. "Chissà se Musumeci - aggiunge - ha accolto la notizia col mio stesso entusiasmo. Ma forse poco gli importa perché in ogni caso, come Ponzio Pilato, se ne laverà le mani. Il giorno della verità sta arrivando". Soddisfatto della decisione della commissione Antimafia è lo stesso Ardizzone, che lo definisce come "un intervento necessario, vista l'incapacità di alcuni partiti e candidati presidenti a fare una rigorosa selezione dei propri candidati. L'auspicio è che il lavoro di controllo sulle liste termini prima del 5 novembre, consentendo in questo modo ai cittadini siciliani di poter scegliere i propri rappresentanti con serenità". La presentazione delle liste dei candidati alla carica di deputato regionale e di quelli alla carica di presidente della Regione, comincerà alle ore 9 di domani, giovedì 5 novembre, e scadrà alle ore 16 di venerdì 6 ottobre. Il lavoro dell'Antimafia sarà dunque complicato non solo per il numero dei candidati ma soprattutto per lo scarso tempo a disposizione. Secondo l'agenzia Ansa è stato stabilito che qualora il lavoro di monitoraggio terminasse troppo "a ridosso" della data del voto, i nomi degli eventuali "impresentabili" verrebbero resi noti dopo la competizione elettorale. Anche perché nel frattempo, palazzo San Macuto monitorerà anche le liste dei candidati che verranno presentate alle elezioni di tre enti già sciolti per mafia: il municipio di Ostia, e i comuni di Nardodipace (Vibo Valentia) e Mazzarrà Sant'Andrea (Messina). La commissione Antimafia ha già fatto un lavoro di esame delle liste in occasione delle comunali del 2016, quando vennero esaminate le posizioni di oltre 3.200 candidati, di cui 2.220 solo a Roma. Il lavoro sulle liste per le regionali del 2015, invece, scatenò numerose le polemiche: in quell'occasione l'Antimafia rese noti i nomi di 16 candidati impresentabili dopo un lavoro svolto su circa 4.000 aspiranti consiglieri. Tra quei nomi c'era anche quello di Vincenzo De Luca, ex sindaco di Salerno candidato dal Pd a governatore della Campania, sostenuto in campagna elettorale dall'allora premier Matteo Renzi. Dopo essere stato inserito nella "lista dei cattivi" De Luca attaccò violentemente la Bindi facendo deflagrare un botta e risposta lungo alcune settimane. Per l'Antimafia i cosiddetti "impresentabili", sono coloro che pure essendo candidabili dovrebbero poi essere sospesi in caso di elezione in virtù della legge Severino. Sono considerati "impresentabili" anche i candidati che hanno commesso reati previsti dal codice di autoregolamentazione delle candidature votato all'unanimità da tutti i partiti e che è più restrittivo delle stesse leggi esistenti.

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