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rassegna stampa del 17 ottobre 2017

larepubblica.it
Ex Province, Crocetta nomina i commissari, strappo con Orlando e Bianco

Lo sgarbo fra alleati è compiuto. Lo scontro fra Rosario Crocetta e Leoluca Orlando si traduce nella nomina dei commissari delle ex Province: dopo l'impugnativa della legge da parte della presidenza del Consiglio dei ministri, il governatore ha di fatto deposto i tre sindaci metropolitani (oltre a Orlando, il catanese Enzo Bianco e il messinese Renato Accorinti) indicando alla guida delle ex Province tre uomini molto vicini a lui, Girolamo Di Fazio, Francesco Calanna e Salvatore Cocina. La nomina, formalmente, è condivisa con l'assessora alle Autonomie locali Luisa Lantieri, ma i rumors del palazzo parlano di un blitz del governatore. Di Fazio, che va a Palermo, è infatti considerato molto vicino a Beppe Lumia, l'altro uomo di punta del Megafono. Ex questore di Agrigento ed ex commissario del Comune di Termini Imerese dopo il mandato di Salvatore Burrafato, assumerà (come del resto tutti gli altri) anche le funzioni del Consiglio. Molto più nettamente riconducibile a Crocetta è invece Calanna, che va a Messina: ex deputato regionale, a lungo direttore dell'Esa nell'era del governatore di Gela, è tanto apertamente un uomo del Megafono da essere stato il dirigente che ha rilasciato le dichiarazioni pubbliche a nome del movimento dopo l'esclusione della lista a Messina. Alla fine dell'estate si era anche candidato a guidare il Partito democratico nella sua provincia, ma alla fine si era ritirato dalla competizione. Chiude l'elenco un dirigente regionale di lungo corso: Salvatore Cocina - che si occuperà dell'ex provincia di Catania - guida infatti l'ufficio speciale creato da Crocetta per il monitoraggio e lo stimolo della raccolta differenziata, ma in passato ha guidato anche la Protezione civile. La questione, però, è anche politica. Orlando e Bianco, nelle scorse settimane, non avevano fatto mistero di ritenere uno sgarbo il commissariamento, e qualche giorno fa il sindaco di Palermo aveva fatto filtrare il messaggio che l'impugnativa del governo (giunta proprio sulla parte della riforma che riguarda le tre Città metropolitane) avrebbe depotenziato la legge. Crocetta, però, aveva anticipato l'intenzione di tirare dritto: «La norma - era più o meno il suo ragionamento - rimane in vigore nonostante l'impugnativa. Se non lo facessi compirei un atto illegittimo, e dunque commissarierò le tre Province». Detto, fatto.


Giornale di Sicilia

Le voci in bilancio. Dopo 8 anni di blocco il Governo riavvia la contrattazione nel pubblico impiego. Confermate le risorse per le aziende che investono in innovazione
Sì agli aumenti di 85 euro agli statali, 10 miliardi per le imprese


Lavoro, imprese, povertà e  statali. È una manovra «snella», come l'ha definita il premier Paolo Gentiloni, quella approvata dal Consiglio dei ministri, e che concentra le risorse «limitate ma ben utilizzate», come ha sottolineato il ministro Pier Carlo Padoan, in pochi capitoli fondamentali. Ecco nel dettaglio le misure principali: Giovani e sgravi La decontribuzione è la più importante delle misure per la crescita messa in campo. Dovrebbe costare 338 milioni il primo anno che salgono a 2,1 miliardi nel 2019. Lo  sgravio permanente per le assunzionistabili sarà al 50% per tre anni e per il solo 2018 si potranno incentivare le assunzioni dei giovani under 35, quindi fino a 34 anni compiuti. Il «bonus giovani» sale al 100% per le assunzioni al Sud, e nelle stesse aree resta al 100% anche per tutti i disoccupati da almeno  sei mesi, indipendentemente dall'età. Confermati anche i «paletti» per evitare licenziamenti con i quali fare posto alle nuove assunzioni col bonus. Obiettivo annunciato dal governo nelle scorse settimane è quello di incentivare 300mila assunzioni nel 2018. Altri 10 miliardi a Impresa 4.0  Tanto vale l'intero pacchetto «Impresa 4.0» tra 2018 e 2028 per le imprese che investiranno in innovazione,  ricerca e formazione negli ambiti e nelle tecnologie che caratterizzano la quarta rivoluzione industriale. Con la legge di bilancio si confermano gli incentivi agli investimenti, con l'iperammortamento che rimane al 250%, mentre il super ammortamento scende dal 140% al 130%. Nel provvedimento, come annunciato, sarà previsto anche il credito di imposta per la formazione digitale, che dovrebbe essere stabilito al 50% delle spese destinate dall'impresa a questo scopo. Istituito il «Fondo per il capitale immateriale, la competitività e la produttività». Redditi ai poveri: 600 milioni Per la lotta alla povertà sul piatto i sono altri 600 milioni che andranno in prima battuta al nuovo reddito di inclusione, che parte da gennaio. L'obiettivo è quello di allargare la platea. Previste anche misure per la famiglia. Aumenti da 85 euro agli statali Dopo otto anni di blocco il Governo riavvia la contrattazione nel pubblico impiego. La manovra stanzia la terza e ultima tranche di risorse da destinare agli statali. La  cifra si aggira intorno a 1,7 miliardi e si somma ai finanziamenti precedenti. In tutto gli incrementi stipendiali per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici varranno circa 5 miliardi. L'aumento medio mensile è di 85 euro. La ministra Madia parla di «impegno mantenuto » visto che l'aumento era stato definito insieme con i sindacati, nell'accordo del 30 novembre scorso. Lo scatto non dovrebbe comportare la perdita del bonus  80 euro per coloro che hanno redditi tra i 23 e i 26 mila euro annui, quindi a rischio di superare la soglia per il riconoscimento del beneficio. Madia ha infatti sempre assicurato che le fasce più deboli saranno tutelate. Il capitolo statali sarà arricchito anche da altre misure, tra cui l'allineamento delle buste paga dei presidi con quelle degli altri dirigenti Pa. Al momento infatti i manager delle scuole hanno stipendi molto meno pesanti. I dettagli degli incrementi saranno poi affidati alla trattativa tra i sindacati e l'Aran, l'agenzia che rappresenta il governo nei tavoli negoziali. Si attende, infatti, una nuova convocazione.

Lavori pubblici. Finanziati progetti strategici della viabilità, serviranno per incrementare le zone turistiche
S. Stefano, arriva un milione per le strade rurali


SANTO STEFANO QUISQUINA
Oltre un milione e 200 mila euro.  E' quanto arriverà a Santo Stefano Quisquina i cui progetti di adeguamento strategico della viabilità sono stati ammessi a finanziamento. Progetti che aiuteranno, concretamente, lo sviluppo del turismo rurale e sosterranno concretamente le numerose aziende produttive, agricole e  zootecniche che sono il "volano" della comunità.  Si tratta dei piani dei lavoro sulla viabilità interaziendale e strade rurali previsti dal P.S.R. 2014/2020 nella sottomisura 4.3 «Sostegno a investimenti nell'infrastruttura necessaria allo sviluppo, all'ammodernamento e all'adeguamento dell'agricoltura e della selvicoltura, azione 1: viabilità interaziendale e strade rurali per l'accesso ai terreni agricoli e forestali». Il primo progetto, redatto dall'ufficio tecnico del Comune di Santo Stefano Quisquina, è di 652.440, 27 euro e riguarda gli interventi di manutenzione per la strada che collega l'area attrezzata del belvedere con la zona Buonanotte/ Molinazzo . Il secondo intervento, per un importo complessivo di 614.568,80 euro, è stato redatto e presentato dall'associazione interpoderale "Contuberna/Leone" per interventi di manutenzione nella omonima zona. Soddisfatta l'amministrazione comunale di Santo Stefano Quisquina. «Si tratta di interventi che potranno essere effettuati in due aree strategiche del nostro territorio - ha spiegato il sindaco Francesco Cacciatore - e che  potranno sicuramente incidere per migliorare la fatiscente viabilità, favorendo, quindi, il turismo rurale e sostenendo le numerose aziende produttive , agricole e zootecniche che sono state e sono ancora volano di sviluppo per la nostra comunità». (*CR*)


Libero Consorzio Comunale di Agrigento
Selezione per i revisori dei conti


Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha indetto una selezione per la nomina, in seguito a dimissioni, di un componente del Collegio dei Revisori dei Conti. Il termine per la presentazione della domanda scade alle 12 del 26 ottobre prossimo. Entro tale data le domande dovranno pervenire esclusivamente a mezzo di posta elettronica certificata all'indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@pec.provincia.agrigento.it. Alla selezione possono partecipare gli iscritti da almeno 10 anni nel registro dei revisori legali o all'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili soggetti residenti inSicilia, abilitati a ricoprire la carica di componente del Collegio dei Revisori dei Conti. Inoltre i candidati devono aver svolto almeno due incarichi di revisori dei conti presso altri enti locali, ciascuno per la durata di 3 anni . (*PAPI*)

Livesicilia.it

Ex Province. Città metropolitane: i commissari Arrivano Di Fazio, Calanna e Cocina

Il presidente della Regione Rosario Crocetta e l'assessore regionale alla Funzione pubblica Luisa Lantieri hanno scelto i nuovi commissari delle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. Si tratta rispettivamente di Girolamo Di Fazio, Salvo Cocina e Francesco Calanna. I tre commissari prenderanno quindi il posto di Leoluca Orlando, Enzo Bianco e Renato Accorinti. Anche se una di queste nomine appare già in bilico. La scelta di commissariare le città metropolitane, ha spiegato Crocetta alcuni giorni fa, è una sorta di "atto dovuto", dopo l'approvazione da parte dell'Ars della legge che riforma ancora una volta le ex Province reintroducendo il voto diretto e l'elezione anche per i sindaci metropolitani. Che quindi, norma alla mano, devono decadere automaticamente. Una legge, a dire il vero, impugnata dalla Presidenza del consiglio dei ministri, ma che rimane in vigore in attesa della pronuncia della Corte costituzionale. E così, Crocetta ha scelto, individuando - come da tradizione in questa legislatura - i nuovi commissari anche nella cerchia dei suoi fedelissimi o di quelli di Beppe Lumia, braccio destro del governatore. Girolamo Di Fazio è un ex questore di Agrigento, poliziotto di grande esperienza e già nominato commissario del Comune di Termini Imerese, lo stesso comune d'origine di Lumia al quale il nuovo commissario della Città metropolitana di Palermo sembra essere molto gradito. Di Fazio sostituisce quindi Orlando, con il quale nei giorni scorsi Crocetta aveva pesantemente polemizzato, anche a causa della gestione della lista "comune" a sostegno del candidato Fabrizio Micari: "Devo commissariare gli enti - ha spiegato Crocetta - e non posso fare altrimenti. Orlando, Bianco e Accorinti non hanno titolo per stare lì. Non mi possono chiedere anche questo sacrificio".
Certamente un fedelissimo di Lumia e uno dei più attivi militanti del Megafono è invece Francesco Calanna, capace di ottenere in questa legislatura e da esterno alla Regione, qualcosa come una dozzina di proroghe dell'incarico di commissario straordinario dell'Ente per lo sviluppo agricolo. Recentemente, Crocetta, in occasione di una infornata di nomine che ha coinvolto quasi esclusivamente componenti degli uffici di gabinetto e uomini vicini al movimento del presidente, ha nominato Calanna anche commissario dell'Istituto autonomo case popolari di Messina. Un incarico, quest'ultimo, però, che rischia di compromettere proprio la nomina di Calanna al posto di Renato Accorinti: per gli esterni (ossia per i burocrati che non fanno parte del ruolo dei dipendenti regionali) è possibile ricoprire un solo incarico di commissario. Un fatto che era emerso clamorosamente in un'altra occasione, e anche in quel caso c'entravano le ex Province: si tratta della nomina di Antonio Ingroia al vertice del Libero Consorzio di Trapani, poi saltata, appunto, a causa del "cumulo" di incarichi. Resta da capire se, come fatto in altre occasioni, il governatore intenderà considerare Calanna un "interno" per via dell'incarico attuale - e sono tre - nell'ufficio di gabinetto dell'assessore regionale alle Infrastrutture e uomo del Megafono, Luigi Bosco. Stando al sito ufficiale della Regione, aggiornato al primo settembre scorso, Calanna è attualmente il capo della segreteria particolare dell'assessore. Non è escluso che la sua nomina adesso passi attraverso un'analisi degli uffici dell'assessorato della Funzione pubblica. Infine, ecco la nomina di Salvo Cocina, ex dirigente generale, oggi cura l'ufficio dedicato alla verifica dei dati sulla raccolta differenziata. Prenderà il posto di Enzo Bianco, il sindaco (e sindaco metropolitano) di Catania al quale Crocetta, fino a pochi giorni fa, non ha risparmiate critiche e frecciate anche riguardo al mezzo flop della formazione della lista "Micari presidente" per le elezioni regionali.

agrigentonotizie.it
ambiente
Raccolta differenziata, Realmonte "fa scuola" per un Comune del Varesotto

Il servizio di raccolta differenziata di Realmonte diventa "apripista" per un consorzio che, in provincia di Varese, gestisce il "porta a porta"  in circa 30 Comuni. Lo rende noto l'Iseda.Una delegazione del consorzio Coinger di Brunello, ha infatti visitato il Comune di Realmonte, per verificare la bontà del sistema integrato "Waste Monitoring System" adottato ed andato a regime ormai da diversi mesi, e che serve per la tracciabilità ed il monitoraggio dei servizi di raccolta differenziata nei territori sia di Realmonte che di Porto Empedocle.Il sistema che il consorzio del Varesotto ha voluto testare "sul campo", consente infatti di rilevare in tempo reale il percorso della flotta degli automezzi adibiti alla raccolta, la lettura dei microchip istallati nei mastelli e la geo-localizzazione degli stessi utilizzati dalle utenze, con possibilità di segnalazione al sistema di controllo delle difformità.Un sistema che è stato possibile mandare a regime fin da subito attraverso un dispositivo elettronico, una sorta di braccialetto che viene messo al polso dall'operatore ecologico che, in tempo reale, acquisisce la lettura dei microchip. La delegazione,  di cui faceva parte l'amministratore unico di Coinger Fabrizio Taricco ed il direttore generale Paride Magnoni, hanno fin dal mattino monitorato il servizio di raccolta nel territorio di Realmonte, verificando la funzionalità e l'efficienza del sistema. Motivo della visita è stato proprio l'avvio da parte del consorzio Coinger, della tariffa puntuale, dove la conoscenza dei dati di raccolta è fondamentale per una corretta applicazione della tariffa.Nei 30 comuni serviti dalla Coinger, si arriva a percentuali di raccolta differenziata superiori al 78% e con la restante parte, avviata ad impianti per la trasformazione in combustibile da rifiuti. La delegazione è stata ricevuta dal sindaco di Realmonte Calogero Zicari, insieme  al presidente di Iseda Alfredo Consiglio, al direttore tecnico Michele Genuardi, all'ingegnere progettista Pasquale Lepore e al tecnico informatico Alfredo Salvatore.In particolare, il primo cittadino di Realmonte ha evidenziato "i miglioramenti ottenuti dopo l'avvio della raccolta differenziata", mentre la delegazione si è complimentata "per i risultati raggiunti dalla sinergia messa in campo a Realmonte dal Comune e dalle imprese della Realmarina che curano il servizio, Iseda, Icos ed Ecoin". "




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