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rassegna stampa del 3 novembre 2017

Giornale di Sicilia

Ambiente
Fiumi inquinati, Mareamico scrive ai sindaci

«Fiumi Naro e Magazzolo inquinati dall'olio", Mareamico scrive ai sindaci sulla situazione dei corsi d'acqua inquinata a causa delle acque di vegetazione dei frantoi. L'associazione ambientalista Mareamico Agrigento, che pochi giorni fa aveva segnalato il caso, ha scritto ai sindaci del bacino idrografico del fiume Naro (Agrigento, Favara, Naro e Canicattì) e a quelli del bacino idrografico del fiumeMagazzolo (Ribera, Cianciana, Lucca sicula e Burgio) per informarli che «i loro corsi d'acqua risultavano  neri ed inquinati per colpa delle  acque di vegetazione sversate da alcuni imprenditorio del settore oliario». «Questo grave inquinamento - scrive Mareamico - causa problemi anche di salute pubblica. E pertanto abbiamo chiesto quali iniziative intendessero promuovere per risolvere tale problematica».

Emergenza crolli
In testa al corteo ci sarà il cardinale montenegro: «Per noi è come un faro, non sappiamo più dove andare»
Cattedrale, è il giorno della marcia silenziosa Firetto: «Invito gli agrigentini a partecipare, tranne i mestatori che giocano a confondere le acque. Sarò presente perché è sul sindaco che grava la responsabilità dell'incolumità delle persone»
Elio Di Bella

Oggi la città guarda con preoccupazione alla Cattedrale di San Gerlando in pericolo. È il giorno della marcia silenziosa di protesta per i ritardi nella messa in sicurezza del monumento e del colle. In prima fila ci sarà il cardinale, monsignor Franco Montenegro, che ieri,  prima della celebrazione della messa per la festività dei defunti, ha detto ai giornalisti: «La marcia è stata organizzata dagli agrigentini perché vogliono far sentire la loro voce. La salvezza della Cattedrale interessa tutti - ha detto il Cardinale ieri in una intervista - La storia della città è legata al Duomo di San Gerlando. È come un faro per noi e quando spegni il faro non sai dove andare. Si faccia di tutto per mettere in sicurezza la collina e la Cattedrale». Dopo la sua denuncia, con cui ha chiesto alla Regione siciliana di sbloccare l'iter burocratico e avviare al più presto i lavori, monsignor Montenegro non ha finora ottenuto alcuna garanzia dalle autorità competenti. È contento della risposta degli agrigentini, che si mobilitano per sollecitare burocrati e politici a fare presto. Accanto al Cardinale ci sarà oggi il Sindaco di Agrigento. «Alla Regione Siciliana hanno messo le lancette indietro di due anni e mezzo - dice Lillo Firetto - Con una nota ci comunicano che la competenza sui progetti e i lavori per salvare la Cattedrale non è della Protezione Civile ma dell'assessorato Territorio ed Ambiente. I nostri uffici comunali sono al lavoro per verificare l'opportunità di ricorrere al Tar perché si nomini un commissario ad acta che valuti quanto sta accadendo e abbia poteri di intervento per dare soluzione alla vicenda. I muri di gomma hanno fatto la loro parte, adesso i cittadini scendono in strada per fare sentire forte il loro grido di protesta». La Curia agrigentina chiede a tutti i partecipanti di non esporre, durante la marcia, bandiere e simboli di appartenenza per evitare ogni forma di strumentalizzazione. Numerosi in questi giorni gli interventi di associazioni e professionali  che aderiscono all'iniziativa. «Dopo 15 anni di silenzi, di false promesse, di disinteresse da parte della politica è giunto il momento che i cittadini lottino per difendere il proprio territorio e uno dei suoi monumenti principali ed il centro storico su cui si trova la cattedrale che rischia veramente di crollare verso valle andando a rovinare sulla sottostante via XXV Aprile», scrive il geologo Antonio Calamita, presidente del Lions Club Agrigento Host. Le liste "Agrigento rinasce" ed "Agrigento cambia" ritengono che " il richiamo della Chiesa Agrigentina e soprattutto del Cardinale Franco Montenegro siano la conferma della necessità di dare una svolta ed uno scossone alle forze politiche che devono abbandonare il gioco delle parole e delle dichiarazioni senza alcun seguito per mettere in cantiere tutte le azioni ed iniziative necessarie per schiodare la Regione e tutti gli Enti competenti  dal torpore e dall'inerzia con cui è stata gestita questa grande criticità". Nella sua nota stampa la consigliere comunale Nuccia Palermo sottolinea che "Una marcia, una manifestazione importante quella che si terrà oggi pomeriggio ma ancor più importante sarebbe fare un'azione verità sulle responsabilità e sulle motivazioni per le quali oggi la città sia quasi costretta a mostrare il proprio  risentimento verso una politica assente  cercando di spingere le autorità politiche competenti ad un'azione concreta". La Camera Civile di Agrigento nell'aderire alla marcia silenziosa si augura che «alla marcia partecipino solo i cittadini comuni e quanti anche se facenti pare di associazioni, o ordini non hanno per la funzione od il ruolo il dovere - potere di intervenire, di fare. Chi ha un ruolo deve dare alla Comunità agrigentina il risultato che il lavoro è stato cantierizzato con data vicina e certa della conclusione dei lavori». «Oggi - dice il sindaco Firetto - saremo chiamati ad una marcia silenziosa per salvare la Cattedrale e un pezzo di storia della città. Invito tutti gli agrigentini  a partecipare, tranne i mestatori chegiocano a confondere le acque. Parteciperemo perché sin dal principio abbiamo seguito incessantemente l'assurdità di questo gioco al rimpiattino, sollecitando energicamente e ricevendo la solita risposta contenente le parole "immediatamente" "urgentemente", "con estrema urgenza". Parteciperò alla marcia perché è proprio sul sindaco che oggi grava laresponsabilità  dell'incolumità delle persone».
(EDB)

Il turismo della sera lla Scala dei turchi, progetto del Comune
Calogero Giuffrida
REALMONTE

Nuova luce per la Scala dei Turchi. L'amministrazione comunale di Realmonte, guidata dal sindaco Lillo Zicari, ha già presentato due progetti di illuminazione pubblica per il belvedere panoramico realizzato in collaborazione con il Fai e per la strada che porta alla scogliera di marna bianca tra le più famose nel mondo e ogni anno meta di migliaia di turisti. Il piano di illuminazione per il belvedere, realizzato dal Fondo per l'ambiente italiano e dal comune  di Realmonte nel luogo incui fu abbattuto un immobile abusivo,  è stato presentato nell'ambitodel progetto "Consume Less in Mediterranean Touristic Communities" che si pone l'obiettivo di ridurre in maniera significativa gli sprechi a livello energetico, idrico e dei rifiuti a livello locale. Il costo complessivo dell'intervento è di circa 15.000 euro e prevede l'istallazione di dodici pali per l'illuminazione. «Il progetto - ha spiegato il sindaco di Realmonte Lillo Zicari - si concentra in particolare sulla specificità delle aree turistiche, all'interno delle quali è necessario definire ed implementare politiche per la sostenibilità mirate alla riduzione dei consumi di acqua, energia e alla produzione dei rifiuti, attraverso la messa in campo di differenti tipi di azioni che tengano conto delle peculiarità delle aree turistiche come la nostra Scala dei Turchi ormai conosciuta in tutto il mondo e meta di migliaia di turisti non solo nel periodo estivo». Obiettivo dell'iniziativa è la promozione  di una crescita sostenibile delle città turistiche costiere del Mediterraneo attraverso uno sviluppo di strategie integrate di gestione sostenibile delle risorse energetiche e per la promozione di modelli di turismo basati sulla valorizzazione del patrimonio storico, delle risorse naturali e dei prodotti. La strategia di comunicazione si incentra nell'introduzione di un marchio territoriale consumeless, assegnato ai soggetti privati o pubblici che hanno aderito all'iniziativa, impegnandosi a realizzare azioni di gestione sostenibile delle risorse energetiche, idriche e di riduzione dei rifiuti. L'altro progetto, invece, è stato presentato dall'amministrazione comunale nel contesto delle iniziative promosse dal Gruppo di Azione Costiera "Il Sole e l'Azzurro" che raggruppa comuni della fascia costiera che va da Selinunte a Porto Empedocle. Il costo complessivo di questo progetto ammonta  a circa 50.000 euro e prevede il potenziamento dell'illuminazione della strada provinciale che porta alla Scala dei Turchi. La scogliera bianca, di sera e di notte, è già illuminata grazie all'iniziativa dei proprietari di due strutture turistiche; prima era illuminata solo da un lato, da qualche settimana è illuminata da entrambi i lati. «I due progetti per l'illuminazione  pubblica alla Scala dei Turchi - ha detto il primo cittadino di Realmonte - hanno l'obiettivo di richiamare visitatori e turisti anche di sera e non solo di giorno, questa è un'altra delle iniziative che stiamo portando avanti per rendere più accogliente la nostra località turistica, fiore all'occhiello non solo per Realmonte ma per tutta la provincia, su cui negli ultimi stanno puntando molti imprenditori del settore turistico con significativi investimenti». (*CAGI*)


Agrigentonotizie.it

Fusione di San Giovanni e Cammarata, passo decisivo: convocati i Consigli

Fusione di San Giovanni e Cammarata, passodecisivo: convocati i ConsigliSi attendono quindi ledecisioni che scaturiranno dalle due assemblee per la prosecuzionedell'iter burocratico di quello che potrebbe essere il primotentativo in Sicilia per l'unificazione di due Comuni


Sono stati convocati per il 7 e l'8 novembre 2017 iconsigli comunalidi Cammarata e San Giovanni Gemini, perdeliberare sulla proposta di fusione e avvio dell'iniziativa delprocedimento di fusione dei due Comuni.La legge regionale prevede, infatti, che nel caso divariazioni territoriali e di denominazione dei Comuni si provveda conlegge, previo referendum delle popolazioni interessate, intendendoper "Variazioni territoriali"  la fusione di due o piùComuni in uno nuovo. Spetta adesso ai due consigli comunali  dipronunziarsi in merito, in quanto per portare avanti il progettodovranno adottare ciascuno, apposita delibera con il voto favorevoledella maggioranza assoluta dei consiglieri in carica.
Si attendonoquindi le decisioni che scaturiranno dalle due assemblee, per laprosecuzione dell'iter burocratico di quello che potrebbe essere ilprimo tentativo in Sicilia per l'unificazione di due Comuni

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