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rassegna stampa dal 4 al 6 novembre 2017

Grandangolo

Il Libero Consorzio provvederà ad eseguire, tramite un pubblico appalto, i lavori di manutenzione straordinaria nell'Istituto Tecnico Commerciale Federico II di Naro. I lavori prevedono il restauro e la manutenzione dell'immobile dell'Istituto, gli impianti termici e di riscaldamento e la fornitura e posa in opera degli infissi. L'importo complessivo dell'appalto, compresi gli oneri per la sicurezza, ammonta ad oltre 304 mila euro. Si tratta di fondi provenienti dal bilancio provinciale. Il termine per l'esecuzione dei lavori è stato fissato in 270 giorni consecutivi e continui, a decorrere dal giorno del verbale di consegna dei lavori.La presentazione dei plichi di partecipazione alla gara dovrà avvenire entro le ore 12:00 del giorno 3 gennaio 201. Le offerte vanno inviate al Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Gruppo Contratti, Via Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà nella prima seduta pubblica nella Sala Gare del Gruppo Contratti del Libero Consorzio alle ore 09:00 del giorno 09/01/2018.Per ulteriori informazioni basta consultare la home page del sito istituzionale dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione gare e appalti, dove è possibile visionare tutta la documentazione necessaria perr partecipare alla gara.

Agrigentonotizie

Valle dei Templi patrimonio Unesco, il ministro Franceschini concede il patrocinio per l'anniversario
Negli uffici del Libero Consorzio comunale di Agrigento, è arrivata la nota del Mibact che comunica la concessione in occasione del ventesimo anniversario.

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha concesso il patrocinio alle celebrazioni in programma per il ventesimo anniversario del riconoscimento della Valle dei Templi come Patrimonio mondiale dell'umanità.
Questa mattina negli uffici del Libero Consorzio comunale di Agrigento, è arrivata la nota del Mibact che comunica la concessione del patrocinio e detta le direttive per l'uso del logo del Ministero. Nella lettera, indirizzata al commissario straordinario del Libero Consorzio, Giuseppe Marino, a firma del capo di gabinetto del ministro, Giampaolo D'Andrea, si legge: "Sono lieto di comunicarle che l'onorevole Dario Franceschini ha concesso il patrocinio del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all'evento. Nel formulare i migliori auguri per il successo dell'iniziativa, colgo l'occasione per inviarle cordiali saluti".
La manifestazione, che ha assunto dimensioni internazionali grazie al patrocinio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione la Scienza e la Cultura (Unesco), ha già ricevuto il patrocinio dell'assessorato ai Beni culturali ed ambientali della Regione Siciliana, mentre, è in fase di istruttoria il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci).
Nei prossimi giorni, sarà presentato il programma definitivo dell'evento organizzato in collaborazione con Poste Italiane, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e Comune di Agrigento.

Agrigentoweb

XX anniversario Valle dei Templi patrimonio UNESCO: il Ministro Beni Culturali Dario Franceschini concede patrocinio


Anche il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, On.le Dario Franceschini, ha concesso il proprio autorevole patrocinio alle celebrazioni in programma per il "XX Anniversario del riconoscimento della Valle dei Templi Patrimonio Mondiale dell'Umanità".
È pervenuta, infatti, questa mattina negli uffici del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la nota del MIBACT che comunica la concessione del prestigioso patrocinio e detta le direttive per l'uso del logo del Ministero. Nella missiva, indirizzata al Commissario Straordinario del Libero Consorzio, Dott. Giuseppe Marino, a firma del Capo di Gabinetto del Ministro, Prof. Giampaolo D'Andrea, si legge: "Sono lieto di comunicarLe che l'On.le Dario Franceschini ha concesso il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo all'evento. Nel formulare i migliori auguri per il successo dell'iniziativa, colgo l'occasione per inviarLe cordiali saluti". La manifestazione, che ha assunto dimensioni internazionali grazie al patrocinio dell' Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione la Scienza e la Cultura (UNESCO), ha già ricevuto il patrocinio dell'Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali della Regione Siciliana, mentre, è in fase di istruttoria il patrocinio della Presidenza della Repubblica Italiana, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (MAECI). Con l'atteso patrocinio, si avvia a definizione il progetto ideato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento per celebrare il "XX Anniversario del riconoscimento della Valle dei Templi Patrimonio Mondiale dell'Umanità". Nei prossimi giorni, infatti, sarà presentato il programma definitivo dell'evento organizzato in collaborazione con Poste Italiane, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento e Comune di Agrigento.

Canicattiweb

Pubblicato il regolamento per l'utilizzo del Palasport di Racalmuto

E' stato pubblicato all'albo pretorio on line del Libero Consorzio Comunale di Agrigento il nuovo regolamento per l'utilizzo del palasport "Gigi Salemi" di Racalmuto, di proprietà dell'Ente. Il palasport viene messo a disposizione di tutte le associazioni e scuole che svolgono attività sportive di interesse pubblico, in particolare per l'attività formativa dei più giovani, l'attività sportiva delle scuole, quella agonistica (ovvero campionati, tornei e manifestazioni ufficiali organizzati da federazioni e organismi riconosciuti dal CONI), l'attività motoria per anziani e disabili e quella ricreativa e sociale per tutti i cittadini. Nel nuovo regolamento sono indicati, tra l'altro, i giorni di utilizzo della struttura, le modalità di utilizzo e di accesso, le tariffe orarie e i criteri per la gestione di eventuali spazi pubblicitari all'interno della struttura stessa. Tutti gli interessati possono prendere visione del regolamento collegandosi al sito www.provincia.agrigento.it, e successivamente all'albo pretorio.

Giornale di Sicilia

Sabato 4 novembre 2017

Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di bloccare l'innalzamento a 67 anni per tutto il bacino dell'Ape social, che comprende anche i disoccupati senza ammortizzatori da almeno tre mesi.

Marianna Berti
ROMA

Allargare la platea di chi sarà «salvato» dall'innalzamento a 67 anni  dell'età di pensione, che scatterà dal 2019. Non solo: mettere a punto un nuovo meccanismo di calcolo per adeguare l'età all'aspettativa di vita, rendendolo più soft. Su queste ipotesi si ragiona in vista del primo tavolo tecnico tra governo e sindacati, fissato per lunedì 6 novembre a Palazzo Chigi. L'obiettivo è quello di individuare soluzioni condivise nella difficile partita sulle pensioni. La lista degli «esentati» sembra destinata  ad allungarsi. Aumenterà il numero di lavori gravosi e usuranti a cui sarà riconosciuto il congelamento dell'aumento a 67 anni, assicura il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, «ma è impossibile adesso dire di quanti mestieri parliamo». Definire l'elenco sarà materia del confronto tra governo e sindacati. «Vedremo se arriveremo ad un accordo o rimarranno posizioni distinte: a quel punto si potrà trasferire l'accordo o - fa sapere Morando - il governo prenderà un'iniziativa autonoma nella legge di bilancio, più che nel decreto fiscale». Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella di bloccare  l'innalzamento a 67 anni non solo per i lavori gravosi (undici oggi le categorie già fissate, che vanno dalle maestre ai macchinisti) ma per tutto il bacino dell'Ape social, che comprende anche i disoccupati senza ammortizzatori da almeno tre mesi, chi assiste il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave, gli invalidi al 74%. Operazione condizionata ai costi, che si stanno esaminando. Altra opzione allo studio quella di prorogare l'Ape social, che attualmente scade nel 2018 consentendo l'uscita a 63 anni. Un altro punto atteso al tavolo è il meccanismo sulla base del quale si adegua l'età pensionabile all'aspettativa di vita, che il governo ieri ha detto di essere disposto a «modificare e migliorare», senza toccare il principio dell'automatismo e la sostenibilità finanziaria. Il nuovo calcolo potrebbe prendere in considerazione una media ed un confronto annui su un arco temporale più lungo. La legge oggi prevede che il calcolo avvenga tramite una formula secca, che nell'ultimo aggiornamento ha messo a confronto il 2016 con il 2013, riferito all'aspettativa di vita a 65 anni, da cui è scaturito l'aumento di cinque mesi. Inoltre, secondo alcune valutazioni, si potrebbero includere anche gli eventuali cali dell'aspettativa e riflettere sulla cadenza dell'adeguamento, ora triennale e poi biennale: se ad esempio diventasse annuale, è il ragionamento, si eviterebbero bruschi aumenti.

Ex Provincia
Appalto per l'istituto tecnico di Naro

Il Libero Consorzio provvederà ad eseguire, tramite un pubblico appalto, i lavori di manutenzione straordinaria nell'Istituto Tecnico Commerciale Federico II di Naro. I lavori prevedono il restauro e la manutenzione dell'immo - bile dell'Istituto, gli impianti termici e di riscaldamento e la fornitura e posa in opera degli infissi. L'importo complessivo dell'appalto, compresi gli oneri per la sicurezza, ammonta ad oltre 304 mila euro. Si tratta di fondi provenienti dal bilancio provinciale.

Franceschini sponsorizza i 20 anni Unesco

Anche il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, ha concesso il proprio patrocinio alle celebrazioni in programma per il "XX Anniversario del riconoscimento della Valle dei Templi Patrimonio Mondiale dell'Umanità". È pervenuta, infatti, questa mattina negli uffici del Libero  Consorzio Comunale di Agrigento, la nota del MIBACT che comunica la concessione del prestigioso patrocinio e detta le direttive per l'uso del logo del Ministero.

Domenica 5 novembre 2017

RIPARTE LA TRATTATIVA SUL CONTRATTO. Gli scatti in busta paga sono attesi a partire dai mesi iniziali del 2018
Statali, arretrati coi primi aumenti  
Marianna Berti - ROMA

Il nuovo contratto riserverà agli statali anche l'una tantum con gli arretrati maturati negli ultimi due anni. Una dote che spetta di diritto agli statali, visto che i rinnovi decorrono dal 2016. I primi aumenti di stipendio, attesi per i mesi iniziali del 2018, saranno così particolarmente «ricchi», con una dote che si  aggiungerà allo scatto medio mensile di 85 euro. Le risorse ci sono, assicurate dalla manovra che «salva» anche il bonus Renzi, come garantito dalla ministra della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Ma non basta: ora la partita si sposta tutta sui tavoli con i sindacati. Negoziati rimasti in stand-by durante la messa a punto della legge di Bilancio e che ora ripartono. L'appuntamento tra le parti è fissato per mercoledì prossimo. Le sigle del pubblico impiego torneranno  all'Aran, l'agenzia che fa le veci dell'esecutivo nella trattativa. A fare da apripista sono gli statali in senso stretto, ovvero i dipendenti dei ministero, delle agenzie fiscali e del parastato (come Inps e Inail). Ma sono pronti a partire anche i tavoli per la sanità, la scuola e gli enti locali. «Ci sono tutte le condizioni per fare molto presto», ha detto di recente la ministra Madia. In effetti non sembrano esserci ostacoli dopo lo stanziamento di 2 miliardi e 850 milioni e l'escamotage per impedire la perdita del bonus 80 euro. E soprattutto dopo otto anni di attesa. Ora dovrebbe funzionare così: da gennaio vanno messi in conto aumenti di 85 euro lordi mensili (1.105 euro annui). Dato che il rinnovo è per triennio 2016-2018 ai lavoratori spetteranno anche le somme di 2016 e 2017. E per quel periodo il totale maturato, stando ad alcune stime, è di circa 460 euro medi lordi (corrispondenti agli 1,2 miliardi garantiti dalle manovre precedenti). Tuttavia per dire quanto e quando ciascuno intascherà bisognerà vedere come il tutto sarà spalmato. E questo dipenderà dalla trattativa. Ma di certo con i primi scatti in busta paga c'è da attendersi anche la tranche del biennio precedente. Lo stesso Def (Documento di economia e finanza) evidenziava come i rinnovi contrattuali siano «comprensivi della quota di arretrati». «Vogliamo rinnovare i contratti in tempi certi e celeri e soprattutto bene». È la posizione della leader della Fp Cgil, Serena Sorrentino. Le rivendicazioni includono anche la defiscalizzazione del welfare e della produttività: «Se avremo riscontri su questi temi, sarà possibile siglare il contratto, già nei prossimi mesi, ed erogare una tranche sulle competenze 2016-17 e una relativa all'aumento per il 2018», spiega il numero uno della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli. Sulla stessa linea il segretario della Confsal Unsa, Massimo Battaglia, «si deve chiudere a dicembre così da consentire ai lavoratori di prendere nei primi mesi del 2018 adeguamenti e arretrati. Altrimenti si va al 2019, quando parte una nuova tornata contrattuale. Sperando che non serva un'altra sentenza». Si andrà avanti con un calendario «serrato» di incontri: «una non stop per chiudere a metà dicembre », sostiene il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo. In effetti dalla firma del rinnovo all'entrata in vigore dello stesso ci sono una serie di  tappe, con passaggi al ministero dell'Economia e delle Finanze e alla Cortedei Conti. Ecco quindi spiegato il pressing per definire l'accordo in uno o due mesi. Il fronte Pubblica amministrazione non si esaurisce qui. Sono in arrivo le linee guida su concorsi e stabilizzazioni. A proposito, la ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha così replicato, via Twitter, al candidato premier del M5s: «Caro @luigidimaio, sappi che dall'inizio dei #millegiorni è la #RiformaPA che sta risolvendo problema del precariato».

Anci. Le spese correnti giudicate insufficienti. «Così le autonomie sono a rischio»
Manovra, allarme dei sindaci: pochissime le risorse per i Comuni
ROMA

Molte ombre e pochissime luci: questo il giudizio dei sindaci italiani sulla manovra approdata ora a Palazzo Madama e che martedì finirà sotto la lente di Anci, Upi e Conferenza delle Regioni nel corso di un'audizione presso le Commissioni Bilancio di Senato e Camera. Il delegato Anci alla finanza locale, Guido Castelli, parla di provvedimento «regressivo», aggiungendo senza giri di parole che «a questo punto le autonomie sono a rischio ». Ma un allarme di pari entità lo ha lanciato ieri anche Giuseppe Sala, sindaco dem di una città metropolitana di rilievo come Milano. Castelli ha puntato il dito sulle spese correnti, che giudica insufficienti. A questo punto «l'articolo 5 della Costituzione è pura teoria, visto che prevede delle competenze senza però riconoscere le risorse necessarie». Mancano, avverte, «anche norme ad hoc per gli  stati di predissesto, che stanno aumentando,il tutto dopo una cura da cavallo che negli ultimi 5 anni ha comportato un taglio di 11 miliardi di euro». A pesare come un macigno saranno i circa 300 milioni necessari per l'adeguamento del contratto (85 euro lordi per ciascun addetto dei municipi) e gli accantonamenti per i crediti di dubbia esigibilità, capitolo che quest'anno, avverte ancora Castelli, «sarà pari all'85%, passando in valore da 3,5 a 3,8 miliardi». Volgendo la testa all'indietro, il delegato Anci ricorda che se nel 2012 la percentuale di debito dei Comuni era pari al 3,8%, questo dato ora si è attestato al 2,8%, «facendo segnare quindi un drastico abbassamento, diversamente da quanto fa lo Stato centrale che continua a indebitarsi, peraltro in deficit».

Villaggio mosè. In questi giorni operai all'opera per completare la manutenzione dell'impianto antincendio e il ricircolo dell'aria. Parello: rispettata la tabella di marcia
Continuano i lavori al Palacongressi, aprirà entro Natale

Stanno calibrando il funzionamento del sistema antincendio e quello del ricircolo dell'aria all'interno dei locali. Il tempo stringe, ma gli operai e i tecnici - risolvendo anche dei problemi non preventivati - stanno lavorando alacremente. Nessuno si sbilancia ufficialmente. Ma le intenzioni sono chiare: si vuole restituire il Palacongressi, almeno una buona parte, alla città entro Natale. E il Parco archeologico "Valle dei Templi" - che ha ottenuto la gestione della struttura del Villaggio Mosè dalla Regione - è in costante contatto con tutti gli enti che dovranno rilasciare le apposite autorizzazioni per consentire la riapertura.
E proprio con questi enti c'è un contatto praticamente quotidiano sulle modalità da seguire  per risolvere i vari problemi.Al momento, però, lo "scoglio"  iù complesso da superare è quello dell'impiantistica. Le infiltrazioni d'acqua dalle cupolette - dove sono state collocate ampi strati di guaina - non rappresentano più un'emergenza. Resta, però, inevitabilmente il problema dell'allagamento degli scantinati dove l'acqua, infatti, continuerà ad entrare. E questo perché sotto il Palacongressi c'è una falda freatica che proviene dalla parte alta del Villaggio Mosè. Una "sorgente" attiva che per evitare che faccia altri danni ha necessità, intanto, anche in attesa di interventi e progetti di una certa importanza economica e tecnica, di sette pompe di drenaggio e  di vasche per l'accumulo dell'acqua. Pompe che, però, durante gli anni di chiusura della struttura non erano in funzione e dunque è per questo motivo che gli scantinati sono stati trovati completamente allagati. Adesso, invece, anche questo dilemma" - che è solo un intervento tampone - è stato risolto e le pompe di drenaggio sono tornate operative. «Il Parco è tenuto alla manutenzione e ripristino del Palacongressi - ha spiegato ieri il direttore Giuseppe Parello - . Per archiviare gli allagamenti degli scantinati serve un progetto importante e strutturale, dunque non semplici interventi di manutenzione. E' stato fatto già presente all'assessorato regionale all'Economia che è il titolare dell'immobile. Il Parco sta facendo tutto il possibile per riportare il Palacongressi nelle condizioni in cui era prima della chiusura». Gli operai sono, al momento, al lavoro anche sugli impianti elettrici. Dopo anni di inutilizzo, soltanto per rendere funzionali questi impianti, secondo una stima iniziale, s'era parlato di una spesa di circa 600 mila euro. Fin dal momento della consegna delle chiavi, dalla Regione al Parco, si è deciso di dare priorità agli interventi ritenuti più importanti come quelli che serviranno - visto che presto sarà la stagione delle piogge - ad evitare ulteriori, nuovi, danni creati proprio dalle infiltrazioni d'acqua piovana. (*CR*)

In sette Comuni stop all'erogazione idrica, in azione le autobotti
da domani sera a mercoledì sera. Gli operai della Girgenti Acque saranno al lavoro per riparare la rete servita dal Tre Sorgenti in cui ci sono tre grosse perdite
Da Canicattì a Ravanusa: ecco dove approvvigionarsi
La bolletta idrica per i cittadini quest'anno comunque sarà più leggera. L'Assemblea territoriale idrica ha approvato all'unanimità la tariffa del 2017 con una riduzione del 2,5%.
Paolo Picone

Tra interruzioni e guasti vari alla rete idrica e con la sempre più preoccupante siccità che sta limitando le scorte d'acque, il gestore del servizio idrico integrato in provincia di Agrigento, Girgenti Acque corre ai ripari. Ci sono molti Comuni a secco e domani scatterà anche la riduzione idrica nei centri serviti dal Tre Sorgenti. A seguito della sospensione, programmata per domani, a partire dalle 20 dell'esercizio dell'Acquedotto tre Sorgenti, la Società idrica, per garantire a tutta l'utenza servita continuità nell'approvvigionamento idrico,oltre ad effettuare in via sostitutiva all'omonimo Consorzio acquedottistico le riparazioni di tre copiose perdite idriche grazie al lavoro degli operatori di Girgenti Acque, ha predisposto l'approvvigionamento sostitutivo di acqua potabile, messo a disposizione di tutti gli utenti, che martedì si recheranno nei vari punti di distribuzione, predisposti nei Comuni interessati dalla sospensione di fornitura idrica. A Campobello di Licata stazionerà un'auto - botte in piazza Peppino Impastato dalle 8.30 alle 15.30; a Canicattì saranno attivate le fontanelle in Piazza Roma dalle 9 alle 13; a Castrofilippo, l 'autobotte sarà al viale Bonfiglio (di fronte all'ufficio postale) dalle 8.30 alle 15.30; a Grotte l'auto - botte stazionerà in piazza Marconi dalle 8.30 alle 15.30. Ed ancora a Naro l'autobotte sarà in piazza Crispi (Carminu) dalle 8.30 alle 15.30. Servizio di approvvigionamento con autobotte anche a Racalmuto in piazza del Carmelo dalle 8.30 alle 15.30 mentre a Ravanusa saranno attivate le fontanelle in via Tirso e San Vito (h24). La sospensione programmata per domani a partire dalle 20dell'esercizio dell'Acquedotto Tre Sorgenti, verrà eseguita per consentire agli operatori di Girgenti Acque di eseguire con estrema urgenza la riparazione di tre grosse falle idriche al fine di assicurare la regolare funzionalità dell'infrastruttura evitando inutili, e gravi, perdite di ingenti quantitativi di risorsa idrica, vista la precarietà dell'intero acquedotto. Il ripristino della fornitura idrica nei Comuni interessati è previsto per le 20 di mercoledì prossimo e consequenzialmente la normalizzazione dei turni didistribuzione avverrà nel rispetto dei necessari tempi tecnici. La bolletta idrica per i cittadini quest'anno comunque sarà più leggera. L'assemblea territoriale idrica (Ati) ha approvato all'unanimità la tariffa del 2017 con una riduzione del 2,5% rispetto a quella applicata dal gestore per la bollettazione del 2016 ed ha anche approvato un ordine del giorno che contestualmente impegna tutti i Comuni a una gestione unitaria delle fonti di approvvigionamento idrico. Praticamente una sorta di solidarietà tra i sindaci dei Comuni che hanno le fonti idriche e le reti, dove i cittadini pagano di meno, e  quelli dove si paga di più perché l'acqua ci arriva dopo tanti chilometri di condotta. «Si tratta di una vera rivoluzione - spiega il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto - che può sanare le distanze finora eccessive tra i comuni che hanno sul proprio  territorio le fonti e quelli che non cele hanno. La vera distinzione che ha prodotto grosse differenze in bolletta, infatti, è sempre stata questa e non quella tra consegnatari/ non  consegnatari. La nostra soddisfazione è dovuta al fatto che ci si sta finalmente incamminando nella direzione giusta, quella che noi avevamo indicato già nell'estate del 2015 subito dopo l'approvazione della legge 19/2015. L'acqua è un bene di tutti. Ciò vuol dire che, dal referendum del 2011, sulla sua gestione non si possono fare profitti ma vuol dire anche che va gestita in modo efficiente e solidale. La sua gestione unitaria, oltre a consentire una maggiore efficienza ed economicità,  è l'unica scelta che da un senso al concetto di ambito ottimale. Senza una gestione unitaria delle fonti, l'Ati semplicemente non
esiste». (*PAPI*)

Lunedì 6 novembre 2017

la trattativa. Palazzo Chigi e sindacati studiano come allargare la platea a lavori gravosi e donne con figli
Pensioni, parte in salita il confronto su quota 67
Roma

Si preannuncia tutto in salita il tavolo tecnico di oggi a Palazzo Chigi tra governo e sindacati sul tema dell'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni dal 2019. Il primo obiettivo dei sindacati è infatti bloccare lo scatto a 67 anni almeno per la platea dei cosiddetti lavori «gravosi» e per la categoria dei lavori «usuranti » e al tempo stesso cercare di allargare il perimetro di tale platea, includendo, ad esempio, le donne con figli. Il governo però è in attesa di vedere quali emendamenti alla manovra il Parlamento presenterà. Considerando che le risorse sono limitate, Palazzo Chigi vuole capire quanto costerà estendere la platea. Secondo la leader della Cgil, Susanna Camusso, il confronto non parte «sotto gli auspici migliori» perché «la stessa convocazione del tavolo  tecnico si è dimenticata un pò di cose». Ossia «si è dimenticata che i temi da affrontare non sono esclusivamente  quelli dell'aspettativa di vita ma per noi è altrettanto rilevante affrontare il tema della pensione per i giovani e delle prospettive. C'è un tema che riguarda la donne e il lavoro  di cura», ha sottolineato Camusso. Al tavolo tecnico di oggi, che preparerà la strada al tavolo politico del 13, i sindacati metteranno in discussione tutto il meccanismo di calcolo dell'aspettativa di vita che, aumentando, fa aumentare anche l'età pensionabile, ma se diminuisce non è previsto che l'età pensionabile si abbassi. Quindi chiederanno che in caso di abbassamento di aspettativa di  vita, si abbassi anche l'età pensionabile. Inoltre i rappresentanti dei lavoratori vogliono che l'aspettativa di vita sia calcolata settore per settore, e che questo avvenga ogni anno e non solo ogni tre anni come adesso. Dal 2019 la legge prevede che si passi a due. «Per noi l'obiettivo ideale sarebbe un sistema pensionistico flessibile e volontario nel quale, a una certa età, se qualcuno non ce la fa più può mollare se invece è in buona salute, contento del suo lavoro può continuare », ha detto il segretario confederale Domenico Proietti che rappresenterà la Uil al tavolo tecnico. Facendo un confronto con altri Paesi dell'Unione Europea, in Italia si va già in pensione in media 4 anni più tardi. Ad esempio in Germania i cittadini vanno in pensione a 65 anni e si arriverà a quota 67 nel 2030, 11 anni più tardi che in Italia. In Francia attualmente a 60 anni che diventeranno 62 per quelli nati dal 1955 in poi, con diverse deroghe migliorative.  

Fusione territoriale
Cammarata e S. Giovanni decidono

Sulla proposta di fusione dei comuni di Cammarata e San Giovani Gemini si esprimeranno i consigli comunali dei due enti locali convocati in seduta straordinaria rispettivamente per domani e dopodomani. Perché l'iter burocratico possa andare avanti occorrerà il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri in carica a cui seguirà il referendum delle popolazioni interessate dalla fusione. (*UR*)

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