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/ Rassegna stampa » 2017 » Dicembre » 26 » rassegna stampa dal 23 al 27 dicembre 2017

rassegna stampa dal 23 al 27 dicembre 2017

23 dicembre 2017

Giornale di Sicilia


Regione, buchi per 300 milioni
«Nuovi concorsi, nessuna risorsa»
Gli esperti all'assessore Armao: «Assunzioni impossibili»

Il disavanzo costringerà Musumeci a una manovra dura
Solo l'esercizio provvisorio può evitare di bloccare la spesa - Palermo

La relazione è ancora top secret ma di certo conterrà un lungo elenco di buchi di bilancio a cui far fronte subito e una serie di pesanti critiche sulla gestione della spesa della Regione, tali da suggerire, per esempio, di rinunciare alla ventilata riapertura dei concorsi. Ecco cosa hanno trovato gli esperti nominatidall'assessore Gaetano Armao nel bilancio regionale. Buchi per almeno 300 milioni Oggi l'assessore all'Economia illustrerà al presidente della Regione, nella giunta convocata in mattinata, la relazione finale del pool di esperti. Va detto che da giorni circolano indiscrezioni sui nuovi buchi che sarebbero emersi: in primis un ammanco di oltre 200 milioni sulle entrate previste a inizio d'anno. Ci sarebberopoi gli effetti negativi di alcune pronunce della Corte dei Conti che l'amministrazione valuta in almeno una settantina di milioni. Senza considerare che secondo gli sperti che hanno lavorato sull'esame del bilancio 2016 - Angelo Cuva,  Carlo Amenta, Corrado Vergara, Riccardo Compagno, Giovanni  Maniscalco, Caterina Ventimiglia, Giovanni Immordino e Antonino Sciacchitano - proprio alcuni allarmi formulati dalla Procura della Corte dei Conti in estate, quando si sfiorò la bocciatura del bilancio, sono ancora attuali. A cominciare dalla carenza dei fondi di accantonamento: sui cosiddetti fondi di riserva, è facile prevedere che si aprirà un nuovo scontro che potrebbe costare alla Regione una manovra correttiva per rimpinguarli. Inoltre starebbero emergendo nuovi buchi nelle varie partecipate ancora attive. Assunzioni impossibili In generale è l'entità del buco - ancora da quantificare ufficialmente - che costringerà Armao e Musumeci a una manovra che si annuncia dura oltre ogni previsione. Ma la fotografia che è stata scattata dagli esperti va oltre la Finanziaria e il bilancio in gestazione. I commercialisti e i professori universitari che hanno spulciato fra le pieghe del bilancio hanno evidenziato nella relazione che «non ci sono le condizioni per procedere a incrementi del personale ». Il bilancio  non reggerebbe nuove assunzioni, peraltro ventilate dal vecchio governo che prevedeva la riapertura dei concorsi al termine della fase di prepensionamenti che sta mandando in quiescenza anticipate circa 5 mila regionali. Tuttavia - è l'analisi degli esperti - il personale in pensione viene comunque pagato dalla Regione, seppure attraverso il Fondo Pensioni. Dubbi sul patrimonio E proprio sulla tenuta del Fondo si sollevano delle perplessità, le stesse che la Corte dei Conti ha messo sul tappeto nel giudizio di parifica a giugno, quando ha chiesto un bilancio attuariale dell'ente. Le altre «bombe» pronte a esplodere sarebbero legate - secondo le prime indiscrezioni - agli scarsi incassi di Riscossione Sicilia (appena il 7% dei ruoli emessi) che costringono a un sempre maggiore ricorso alle banche per garantire la liquidità e ai veri e propri buchi neri del bilancio. La relazione si soffermerà sull'incertezza che contraddistingue la valutazione del patrimonio della Regione di cui non esisterebbe un inventario puntuale e che viene solo stimato in 709 milioni, cifra che secondo gli esperti non è sorretta da alcun documento attendibile. In generale secondo chi ha esaminato il bilancio emerge sotto il profilo organizzativo una difficoltà dell'assessorato, anche per una carenza di strumenti, di tenere sotto controllo tutti i rubinetti della spesa. Il rischio di uno stop alla spesa Sono tutti temi che il presidente della Regione mette sul tappeto da settimane, fin dai primi giorni successivi al suo insediamento. E che - malgrado le smentite del vecchio governo - stanno condizionando i primi cento giorni di attività. Stamani Armao porterà in giunta l'esercizio provvisorio, la leggina che permette di spendere dal prossimo primo gennaio un dodicesimo al mese del vecchio bilancio. È l'unica soluzione, in attesa della Finanziaria prevista in primavera, per evitare di bloccare la spesa. Anche se sono stretti, strettissimi, i tempi per evitare il blocco della spesa: l'Ars dovrebbe approvare l'esercizio provvisorio entro fine anno (ci sono tuttavia state eccezioni e in qualche caso si è arrivati ai primi giorni del nuovo anno). Ma ieri il Parlamento ha di fatto spostato la data di approvazione di questa leggina: poichè non sono state insediate le commissioni, e non lo saranno prima di martedì 27, solo dal 28 si potrà lavorare all'esercizio provvisorio. A quel punto per vararlo in aula rimarrà solo la giornata di venerdì 29 ed eventualmente sabato 30. Sempre che non scoppi uno scontro fra partiti anche su questo. Il rinvio delle commissioni Il clima all'Ars resta teso. Dopo le spaccature - soprattutto nel Pd ma anche fra Fratelli d'Italia e il resto della maggioranza - che hanno caratterizzato le elezioni del consiglio di presidenza, ieri i partiti non sono riusciti a trovare l'intesa al proprio interno sui deputati da nominare nelle varie commissioni: Bilancio, Affari Istituzionali e Territorio le più ambite. Mentre fra di loro i partiti stanno ancora dando vita a un braccio di ferro per accaparrarsi la guida delle commissioni più i mportanti, fra cui c'è anche la Sanità. Sicilia Futura incassa il jolly In attesa di iniziare l'attività legislativa, ieri il consiglio di presidenza si è riunito per la prima volta approvando una deroga alla norma che impone la presenza di almeno 4 parlamentari per creare un gruppo autonomo. Via libera quindi al gruppo di Sicilia Futura, il partito di Totò Cardinale, che con appena due deputati (Edy Tamajo e Nicola D'Ago - stino) resterà autonomo evitando di convergere nel Misto o nel Pd. I due deputati di Sicilia Futura sono fra quelli dell'opposizione che hanno apertamente votato per eleggere il forzista Miccichè alla presidenza i soldi della sicilia relazione ancora top secret, sarà illustrata oggi dell'Ars. Il ricorso dei non eletti Infine, fa un passo avanti lo scontro giudiziaria che vede i non eletti all'Ars chiedere l'annullamento delle elezioni per un presunto errore nella presentazione delle candidature. L'ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo ha depositato un ricorso al Tar di Palermo sull'esito del voto dello scorso 5 novembre e che ha condotto all'elezione del presidente della Regione, Nello Musumeci. Vinciullo, insieme ad altri venti candidati all'Ars risultati non eletti contesta nel ricorso la mancata presentazione da parte degli attuali eletti di un'autocertificazione relativa ai carichi pendenti previstain base alla legge Severino. Vinciullo ha riportato in totale 6.829 preferenze: essendo stato però candidato nella lista Alternativa Popolare, che non ha superato la quota di sbarramento del 5 per cento, non è stato eletto all'Ars.  

IL parco archeologico di agrigento. Sarà il primo sito siciliano ad utilizzare il sistema «Snapp», eliminando code alle casse. Sgarbi: «Faremo in modo di estenderlo»
Valle dei Templi, al via l'acquisto on line dei biglietti

Si chiama «Snapp» e risolverà un problema: le code alle casse del Parco della Valle dei Templi. Il magico sostantivo (composto dalverbo "snap", schioccare le dita, unito all'abbreviazione del termine informatico "app") altro non è che una piattaforma multicanale per la vendita online di biglietti per l'ingresso al parco, possibile grazie al fatto che, dopo anni di  rinvii, la norma per il teleticketing è stata approvata all'Ars lo scorso aprile. Il Parco di Agrigento, quindi, diventa il primo sito dell'Isola  dove turisti fai-da-te e tour operator potranno programmare e acquistare l'ingresso alla Valle dei Templi e agli eventi che si organizzano  sul posto anche prima delviaggio. «Snapp» consente di ritirare il biglietto alle casse dedicate, di stamparlo a casa o di conservarlo sul cellulare grazie al codice a barre bidimensionale Qr. «Online è meglio che onsite» commenta Letizia Casuccio, direttore generale «CoopCulture», capofila dell'Ati,  he gestisce i servizi aggiuntivi,nella Sicilia occidentale, anche del Museo archeologico regionale «Pietro Griffo», dove il 29 dicembre s'inaugura la grande mostra «Luigi Pirandello e la cultura artistica fra Ottocento e Novecento», del Parco archeologico e dell'Antiquarium di Eraclea Minoa e della  Casa Museo di Luigi Pirandello. Uno sbarco sul web che permetterà un'ulteriore crescita di visitatori. Ad Agrigento, il 2017 è stato un anno record per ingressi e incassi. E i numeri Giuseppe Parello,direttore del Parco, li snocciola a memoria. «Nel 2015, 613 mila visitatori - dice il direttore - l'anno dopo, un incremento del 15 per cento. Ma i 700.000 del 2016 diventano 855.000 quest'an - no con un +25 per cento in dodici mesi. Un successo di comunicazione e reputazione: dal ritrovamento del teatro dell'antica Akragas, al primo premio per l'"Agrigentium: landscape rigeneration". E poi l'archeologia pubblica, processo partecipativo di costruzione, conoscenza e identità che si basa sul coinvolgimento delle comunità: assistere e partecipare agli scavi favorisce la riscoperta del proprio passato come la vendita di abbonamenti annuali, un modo per fidelizzare i residenti. In quest'ottica, il teleticketing col sistema "Snapp", di cui "CoopCulture" è proprietaria, sarà un più moderno trampolino di lancio per la Valle dei Templi». Efficace nella sua stringatezza il commento dell'Assessore ai Beni culturali, Vittorio Sgarbi. «Faremo in modo che questa importante opportunità - ha dichiarato Sgarbi - sia estesa in tempi brevi anche  agli altri siti. Oggi si parla molto di tecnologia applicata alla gestione dei beni culturali, ma su questo fronte il lavoro da fare in Sicilia è  ancora tanto». (*GIUP*) Giusi Parisi

Risorse idriche. Il gestore contro la decisione dell'Ati di ridurre i costi: «Già concordati investimenti per 160 milioni, 74 a carico delle bollette. E non si può modificare»
Girgenti Acque: «Ecco perché la tariffa non può diminuire»

In cinque pagine con importi e programmi Girgenti Acque descrive all'Ati tutte le ragioni per le quali chiede la revisione della tariffa idrica 2016-2019 che comprende "le quote necessarie per gli interventi di ristrutturazione delle infrastrutture". «La tariffa d'ambito 2016-2019 avrebbe dovuto contenere un importo di Foni (Fondo Nuovi Investimenti) - scrive il gestore idrico -che potesse consentire la copertura finanziaria, anche soltanto parziale, dei nuovi investimenti. Il piano degli interventi formulato dal gestore, condiviso dall'ente di governo d'ambito e approvato dall'assemblea dell'Ati prevede nel quadriennio 2016- 2019 un ammontare di investimenti di complessivi 160.102.000. Di tale importo gli investimenti a carico della tariffa sono previsti per complessivi euro 74.359.306"». Girgenti Aque aggiunge di avere «posto quale condizione imprescindibileper la realizzazione delle opere previste nel Piano degli interventi un ammontare di Foni adeguato all'impegno finanziario, tenuto conto delle difficoltà economiche e finanziarie patite dalla società, per gli scostamenti subìti negli anni precedenti, per i quali l'ente di governo d'ambito non ha posto rimedio alcuno (partite pregresse 2008-2011 e maggiori costi operativi 2012-2015) e per i quali la Girgenti Acque ha dovuto ricorrere al giudice amministrativo con ricorsi ad oggi pendenti con la richiesta  di oltre 115 milioni di euro». Il gestore idrico poi continua: «Sorprendentemente, l'ente di governo d'ambito ha sostanzialmente azzerato il Foni contraddicendosi ripetutamente negli atti (relazione, piano economico e finanziario) che sono parte integrante della deliberazione numero 33. In particolare, da un lato sostiene la necessità della previsione di un finanziamento  tramite il Foni degli investimenti, trattandosi di una ambito idrico caratterizzato da pesanti carenze infrastrutturali, dall'altro, dichiara di azzerare integralmente tutte le componenti di Foni spettante". Il gestore, ancora, evidenzia che il Foni è strutturato su tre componenti che «assumono un valore complessivo di oltre 96 milioni" e che l'Ati ha "ritenuto, da una lato, di inserire in tariffa soltanto una quota minima di Foni, all'altro, di approvare un programma degli interventi senza la  copertura finanziaria della tariffa per la parte degli investimenti a caricodel gestore». Girgenti Acque ha impugnato la deliberazione tariffaria presso il Tar della Lombardia che deve pronunciarsi. La lettera inviata all'Ati è a firma del presidente, Marco Campione. (*GP*) Giuseppe Pantano

24/26 Dicembre 2017

Giornale di Sicilia

Regione
norme varate in giunta, entro l'anno il voto all'Ars
Via all'esercizio provvisorio: garantiti i fondi a precari e forestali
Sì alla possibilità di un decreto per l'assistenza ai disabili  mentre Roma accetta di ridiscutere alcuni vincoli finanziari Armao: questo ci dà un margine di manovra di 300  milioni.

Il bilancio e la Finanziaria sono stati ufficialmente rinviati ad aprile. Il governo Musumeci ha deciso di prendersi tre mesi di tempo per turare le falle e mettere ordine nei conti, iniziando subito dal ritiro del Documento di economia e finanza che era stato approvato dal governo Crocetta. Intanto si parte subito con tre mesi di esercizio provvisorio. Si tratta della norma che permette di non bloccare  la spesa, seppure parcellizzandola mese per mese, malgrado la mancata approvazione del bilancio. La scelta di varare un termine così lungo (inizialmente si era parlato di due mesi) conferma i timori sulla situazione finanziaria della Regione. Proprio ieri erano filtrate indiscrezioni su nuovi buchi di bilancio (che potrebbero valere almeno 300 milioni) tali da non permettere, tra l'altro, o sblocco dei concorsi annunciato dal governo Crocetta quando furono varati i prepensionamenti negli assessorati. L'approvazione dell'esercizio provvisorio è arrivata al termine di una riunione fiume della giunta, iniziata alle 11 e andata avanti fino alle 16. Ora tocca all'Ars: il Parlamento dovrà approvare entro fine anno questa leggina, altrimenti la spesa si bloccherà ugualmente. Insieme all'esercizio provvisorio la giunta ha approvato anche le proroghe per tutte le categorie di precari che avevano il contratto in scadenza: via libera anche per i contrattisti dei Comuni in dissesto, ha assicurato l'assessore Bernadette Grasso. Via libera anche alle proroghe per il personale comandato alla Sanità e alla medicina penitenziaria da altre amministrazioni. Insieme all'esercizio provvisorio la giunta ha approvato anche altre due misure di grande impatto. La prima è la possibilità di far entrare in servizio i forestali quest'anno a marzo e non solo a partire da luglio: una possibilità garantita dal fatto che la spesa è stata classificata come indifferibile e urgente. La seconda misura allegata all'esercizio provvisorio assegna a Musumeci la possibilità di varare un decreto entro tre mesi per assicurare l'assistenza domiciliare ai di sabili, che però lamentano il pericolo di ritrovarsi senza fondi già da gennaio. In pratica scatta da ora a marzo la caccia ai finanziamenti da erogare. E c'è anche una norma, fra quelle approvate dalla giunta, che cancella l'obbligo di far passare i bandi per investire i fondi europei dalle commissioni dell'Ars: secondo l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, è una misura invocata dall'Ue che ha segnalato ritardi anche di 7 mesi nella concessione del parere da parte delle commissioni parlamentari. Ma Armao e Musumeci hanno soprattutto iniziato lo smantellamento del sistema finanziario targato Crocetta- Baccei: ritirato ieri il Def, ne verrà critto uno nuovo con una rinnovata filosofia politica. Armao e Musumeci hanno intanto incassato da Roma l'approvazione nella legge di Stabilità alla Camera dell'emenda - mento che rinvia al 31 marzo l'obbligo di approvare il bilancio consolidato 2016. Obbligo disatteso dal governo uscente che ha provocato come sanzione l'impossibilità di nominare dirigenti esterni. E, soprattutto, Armao saluta con un plauso l'approvazione di un'altra norma a Roma che permette di ridiscutere alcuni vincoli introdotti nei patti con lo Stato firmati un anno fa da Baccei: «Questo ci dà un margine di  manovra di almeno 300 milioni» assicural'assessore che conferma però l'intenzione di ridiscutere tutti gli accordi finanziari firmati da Crocetta. Con questo viatico Musumeci ieri ha anticipato che entro Capodanno varerà anche la maxi rotazione dei dirigenti degli assessorati. E parallelamente verrà completata la composizione degli uffici di gabinetto. Nel frattempo, la prossima settimana,verrà spedita alla Corte dei Conti la relazione del pool di esperti che su mandato di Armao hanno passato ai raggi X il bilancio 2017. Gia. Pi.  Istruzione. Con l'approvazione del bilancio a Palazzo Madama si conclude l'odissea dell'istituto musicale che in diversi momenti è stato anche sul punto di chiudere Approvata la legge, il Toscanini ora appartiene allo Stato.

L'Istituto Musicale Toscanini di Ribera è una scuola statale.
La legge di bilancio approvata anche dal Senato comprende i fondi per la statalizzazione degli istituti musicali: 7,5 milioni di euro nel 2017, 22 milioni nel 2018, 34 nel 2019 e 55 milioni, a regime, dal 2019. La notizia era attesa da tempo al Toscanini, che ha recentemente festeggiato 25 anni fa, nato come scuola della Provincia regionale di  Agrigento, che poi è passato al Libero Consorzio, ma che ha vissuto un momento particolarmente critico per la mancanza di risorse  con rischio soppressione. Adesso,invece, avrà un'autonomia finanziaria. Annunciata ieri anche la convenzione che sarà a breve siglata con il Comune di Ribera per una nuova sede, adeguata e capiente,  visto che quella attuale non è più in grado di contenere gli  oltre 360 iscritti. I dettagli saranno messi a punto nei prossimi giorni dall'assessore comunale alla Cultura, Francesco Montalbano, e dal presidente e dal direttore del Toscanini, Giuseppe Tortorici e Mariangela Longo. Assieme al Toscanini sono stati statalizzati in Italia altri 17 Istituti Superiori di Studi Musicali in carico ad enti locali ed a gennaio 2018 il Ministero dell'Istruzione emanerà i decreti attuativi. «Confidiamo adesso che il ministro Fedeli ed i suoi funzionari operino in tal senso per dare avvio ai processi di statalizzazione entro il mese di gennaio 2018 - di - cono il presidente Tortorici e il direttore Lupo - ora che sono assicurate le risorse e soprattutto vista la criticità persistente di alcune  stituzioni e l'immediata necessità della statalizzazione. Siamo felici per questo risultato che inseguivamo da tanto tempo". Il Toscanini è ormai sempre più protagonista di un'attività che viene svolta anche a livello internazionale. Nei giorni scorsi è stata siglata una importante  convenzione tra il direttore dell'istituto, Mariangela Longo, il presidente e il sovrintendente della Fondazione Teatro Massimo  di Palermo, Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, e Francesco Giambrone. La convenzione prevede anche la possibilità di far assistere gli studenti del Toscanini alleprove degli spettacoli (prova d'orchestra, prove di regia) e di farli avvicinare così al mondo professionale lirico -sinfonico in uno dei teatri più importanti e prestigiosid'Italia, nell'ottica di una piena sinergia e sintonia tra Istituzione Afam e Teatro. «Un modello da seguire - dice il direttore Longo - che mira a rafforzare in ambito regionale il sistema di alta formazione artistico musicale e di produzione e fruizione musicale». (*GP*)

Agrigentooggi

Dal Giardino Botanico del Libero Consorzio l'olio per la mensa della solidarietà


Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento rinnova, anche quest'anno, il tradizionale appuntamento con la solidarietà. Verrà consegnato, infatti, domani mercoledì 27 dicembre, alle suore ed ai volontari in servizio alla Mensa della Solidarietà di via Gioeni, l'olio ottenuto dalla molitura delle olive raccolte dagli esemplari di Olivo del Giardino Botanico di proprietà del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento). Si tratta di olio extravergine di qualità superiore e biologico (gli alberi da frutta del Giardino Botanico non sono sottoposti a trattamenti antiparassitari) che, in questi anni, è stato particolarmente gradito dalla comunità impegnata da tanti anni nell'assistenza delle famiglie più povere e disagiate. All' interno del Giardino Botanico, ricordiamo, è presente una ricca collezione di piante arboree ornamentali e da frutto. Tra queste, molte culture tradizionali di agrumi di vecchio e nuovo impianto e, appunto, gli olivi, tra cui una decina di esemplari che superano i tre secoli di vita. Una struttura che si propone come uno scorcio di natura incontaminata e di testimonianza di un'agricoltura tradizionale ormai scomparsa, e che ogni anno in questo periodo fornisce un piccolo contributo di solidarietà alla Comunità Missionaria Porta Aperta.

Scrivolibero

Agrigento, l'ex Provincia chiude i festeggiamenti l'anniversario della nascita di Pirandello e presenta il nuovo percorso culturale di Piazza Vittorio Emanuele


Giungono a conclusione le iniziative organizzate dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento in occasione del 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello. Nel segno, infatti, del grande drammaturgo agrigentino si presenta, domani 27 dicembre, alle ore 11, nello spazio antistante l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (accanto Uffici Questura ndr), il nuovo percorso culturale ispirato, appunto, alle opere di Pirandello. Si tratta del rivestimento artistico dei sette vasi cilindrici ubicati in Piazza Vittorio Emanuele "rigenerati" ed abbelliti con ceramiche cromatiche che richiamano i colori tipici della tradizione etnoplastica siciliana e con bassorilievi che riproducono frasi tratte dalle più prestigiose opere del drammaturgo agrigentino. L'arte antica del plasmare le materie prime e decorarle è, ancora oggi, un segno distintivo e unico della nostra tradizione culturale. Tradizione che ha ispirato il Libero Consorzio Comunale di Agrigento nell'ideare il progetto, realizzato, poi, grazie alla fattiva collaborazione tecnica ed artistica dell'Accademia di Belle Arti "Michelangelo" di Agrigento, diretta da Alfredo Prado. I lavori di decoro sono stati coordinati da Domenico Boscia, docente di scultura della stessa Accademia ed esperto in decorazioni e realizzazioni di ceramiche artistiche, autore di una lunga serie di realizzazioni artistiche, tra cui il bassorilievo di Giovanni Falcone a Kiev in Ucraina. La realizzazione della decorazione artistica dei vasi cilindrici, ricordiamo, è stata proposta dal Libero Consorzio al Sindaco Calogero Firetto che ha apprezzato il progetto, rilevandone il duplice aspetto di valorizzazione urbana e di omaggio alla figura del "Premio Nobel" agrigentino. Il percorso culturale è stato realizzato in un'area strategica di Agrigento che ospita i principali uffici pubblici della Città dei Templi e, soprattutto, l'Ufficio Relazioni con Pubblico del Libero Consorzio di Agrigento, "avamposto" informativo di Girgenti e meta, ogni giorno, di diverse comitive di turisti e visitatori. Il decoro con ceramiche cromatiche, che rimanda ai maestri ceramisti siciliani ed agrigentini in particolare, è molto apprezzato e fotografato dai turisti che non perdono occasione per scattare un "selfie".  Alla cerimonia parteciperanno le massime autorità cittadine.

Agrigentonotizie

Strada dissestata, pronti quasi 240 mila euro per eliminare i rischi
Il termine per eseguire i lavori urgenti, una volta aggiudicato l'appalto, è di 180 giorni consecutivi


La circolazione stradale sulla strada provinciale 26 B, nel tratto fra la statale 189 e San Giovanni Gemini, è a rischio. Per assicurare la transitabilità ed eliminare i pericoli, il Libero consorzio comunale di Agrigento ha pubblicato un bando di gara - per un importo complessivo di 239.359 euro - . L'importo a base d'asta è di 232.178,23 euro. Il termine per eseguire i lavori urgenti, una volta aggiudicato l'appalto, è di 180 giorni consecutivi. Strada dissestata, pronti quasi 240 mila euro per eliminare i rischi. Per partecipare alla gara d'appalto le offerte dovranno essere presentate - vanno inviate al Libero consorzio, gruppo contratti, via Acrone, 27, Agrigento - entro mezzogiorno del prossimo 10 aprile. Le buste verranno aperte alle 9 del 16 aprile.

Agrigentoweb

ll Libero Consorzio Comunale di Agrigento rinnova, anche quest'anno, il tradizionale appuntamento con la solidarietà.


Verrà consegnato, infatti, domani mercoledì 27 dicembre, alle suore ed ai volontari in servizio alla Mensa della Solidarietà di via Gioeni, l'olio ottenuto dalla molitura delle olive raccolte dagli esemplari di Olivo del Giardino Botanico di proprietà del Libero Consorzio Comunale (ex Provincia Regionale di Agrigento). Si tratta di olio extravergine di qualità superiore e biologico (gli alberi da frutta del Giardino Botanico non sono sottoposti a trattamenti antiparassitari) che, in questi anni, è stato particolarmente gradito dalla comunità impegnata da tanti anni nell'assistenza delle famiglie più povere e disagiate. All' interno del Giardino Botanico, ricordiamo, è presente una ricca collezione di piante arboree ornamentali e da frutto. Tra queste, molte culture tradizionali di agrumi di vecchio e nuovo impianto e, appunto, gli olivi, tra cui una decina di esemplari che superano i tre secoli di vita. Una struttura che si propone come uno scorcio di natura incontaminata e di testimonianza di un'agricoltura tradizionale ormai scomparsa, e che ogni anno in questo periodo fornisce un piccolo contributo di solidarietà alla Comunità Missionaria Porta Aperta. 

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