Scrivolibero
Riaperta al traffico la SP 37
Caltabellotta-San Carlo: era chiusa dal febbraio 2015
E' stata riaperta al traffico
veicolare la Strada Provinciale n. 37 Caltabellotta-San Carlo, chiusa
dal febbraio 2015 in seguito al crollo di un ponte sul torrente
Valentino provocato dall'esondazione dello stesso corso d'acqua.
Il collaudo statico eseguito dal
progettista e direttore dei lavori ing. Filippo Napoli, funzionario
tecnico del Libero Consorzio di Agrigento, ha dato esito positivo ed
è stato quindi possibile riaprire questa strada di collegamento tra
Caltabellotta e San Carlo, frazione di Chiusa Sclafani, e soprattutto
tra due importanti comparti della zona ovest della provincia di
Agrigento e la provincia di Palermo, che per quasi tre anni hanno
dovuto sopportare grossi disagi in seguito all'interruzione. In
precedenza era stata rimossa una grossa frana e consolidato un tratto
di strada al km 9,200, e completati il decespugliamento e la pulizia
di cunette e bordi del tracciato stradale.
Il progetto elaborato dal Settore
Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è
stato finanziato con 750.000 euro dal Dipartimento Regionale della
Protezione Civile, che ha anche gestito le procedure della gara
d'appalto.
Agrigentooggi
Riaperta al traffico la SP n. 37
Caltabellotta-San Carlo
E' stata riaperta al traffico
veicolare la Strada Provinciale n. 37 Caltabellotta-San Carlo, chiusa
dal febbraio 2015 in seguito al crollo di un ponte sul torrente
Valentino provocato dall'esondazione dello stesso corso d'acqua.
Il collaudo statico eseguito dal progettista e direttore dei lavori
ing. Filippo Napoli, funzionario tecnico del Libero Consorzio di
Agrigento, ha dato esito positivo ed è stato quindi possibile
riaprire questa strada di collegamento tra Caltabellotta e San Carlo,
frazione di Chiusa Sclafani, e soprattutto tra due importanti
comparti della zona ovest della provincia di Agrigento e la provincia
di Palermo, che per quasi tre anni hanno dovuto sopportare grossi
disagi in seguito all'interruzione. In precedenza era stata rimossa
una grossa frana e consolidato un tratto di strada al km 9,200, e
completati il decespugliamento e la pulizia di cunette e bordi del
tracciato stradale.
Il progetto elaborato dal Settore
Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è
stato finanziato con 750.000 euro dal Dipartimento Regionale della
Protezione Civile, che ha anche gestito le procedure della gara
d'appalto.
Grandangolo
Agrigento, sindacati incontrano il
presidente Cupa, Pietro Busetta
di Redazione
Si è svolto il primo incontro tra le
Segreterie Provinciali dei Sindacati Confederali e di Categoria e il
Presidente del CUPA Prof. Pietro Busetta.
CGIL CISL UIL non possono che
prendere atto, con soddisfazione, del fatto che il Presidente Prof.
Busetta condivida le preoccupazioni espresse dal Sindacato ed hanno
ribadito che la condizione essenziale per proseguire è chiarire
tutti gli aspetti ed i rapporti con i diversi soggetti.
Occorre chiarire il rapporto con la
Regione e con l'Ex Provincia; chiarire il rapporto con UNIPA (sia
rispetto allo storico contenzioso sia rispetto al rapporto
complessivo con riferimento ai corsi di laurea); occorre chiarire il
rapporto con il Comune (socio di maggioranza) di Agrigento e con gli
altri Soci. Questo per restituire serenità economica e di percorso
al CUPA. Insieme a ciò occorre ridefinire il senso e la "mission"
dell'Ente.
In ultimo occorre mettere mano alle
questioni relative al personale, valorizzando il personale interno e
stabilizzando il personale precario.
Sulla "mission" del CUPA le
posizioni del Neo Presidente e quelle del Sindacato Agrigentino sono
sovrapponibili: occorre rilanciare il CUPA riconfermando i corsi che
ne hanno fatto la storia e puntando su alcune possibili "eccellenze"
che possono candidare Agrigento come attrattore: archeologia,
accoglienza (mediazione linguistica e culturale); turismo ed
agroalimentare.
Ma accanto alla formazione, fare del
CUPA un "laboratorio di idee per lo sviluppo della provincia",
luogo d'incontro delle istituzioni e delle forze economiche e
sociali e di elaborazione della provincia di domani, a partire dalla
vicenda "Agrigento 2020".
Il Presidente ha informato dei passi
fin qui svolti in direzione della Regione e dell'Università
Palermitana ed insieme si è convenuto un aggiornamento a breve per
valutare insieme le ulteriori iniziative da intraprendere per il
rilancio del CUPA.
CGIL CISL UIL Agrigentine continuano
l'impegno per il rilancio del CUPA e seguiranno con attenzione
anche l'azione di questa Presidenza, esattamente come hanno fatto
con le altre, perché continuano a ritenere utile al rilancio di
questa terra la presenza dell'Università.
Agrigento, Cna incontra Busetta e Di
Maida; Randisi: assieme per puntare su turismo e agroalimentare.
Il presidente provinciale della Cna
Agrigento, Mimmo Randisi, ha incontrato, nella sede di contrada
Calcarelle, il neo presidente del Cda del Consorzio Universitario
di Agrigento, Pietro Busetta, assieme al vice presidente Giovanni Di
Maida. "E' stato un momento di confronto cordiale e proficuo -
afferma Randisi - nel corso del quale sono stati affrontati i temi
legati allo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento
dell'attività accademica. La nostra disponibilità è stata bene
accolta e gradita ai vertici del Cua.
Il professore Busetta ha manifestato
grande interesse e attenzione rispetto alla nostra volontà di
instaurare un fattivo rapporto di collaborazione con il Consorzio.
Tenuto conto della vocazione del territorio e del ruolo e delle
funzioni della Cna - evidenzia Randisi - il ragionamento si è
sviluppato attorno ad un preciso progetto che veda al centro del
percorso formativo il turismo e l'agroalimentare, due settori
importanti sui quali potere investire per ridare linfa e slancio
all'intera economia agrigentina. Seguiranno dei ravvicinati momenti
di interlocuzione con il presidente Busetta e con il vice presidente
Di Maida, ai quali va il nostro apprezzamento per questa efficace
apertura nei confronti del territorio - conclude il presidente
provinciale della Cna - in modo da arrivare, presto, alla
definizione e condivisione di un programma di intervento dettagliato,
da perfezionare, così come ci è stato proposto, attraverso la
stipula di un'apposita convenzione".
La Sicilia
SANTO STEFANO QUISQUINA
Aule al freddo
Studenti protestano
Disposti interventi.
SANTO STEFANO QUISQUINA. Anno nuovo,
problemi vecchi per gli studenti del Liceo Scientifico Madre Teresa
di Calcutta di Santo Stefano Quisquina che, alcuni giorni prima delle
vacanze natalizie. Hanno denunciato alcuni disagi che rendono
difficoltoso il normale svolgimento delle lezioni.
Riscaldamenti guasti, disuso e
abbandono del bagno per disabili, guasto all'ascensore: sono queste
le principali carenze che gli studenti lamentano e che attraverso un
comunicato hanno fatto conoscere a tutti. Inoltre gli studenti, per
sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare chi di dovere alla
soluzione di questi problemi, hanno dato vita a scioperi e
autogestioni che sono andati
avanti durante il mese di dicembre.
Rientrati da qualche giorno a scuola dopo la pausa natalizia,
speravano di trovare almeno l'impianto
dei riscaldamenti funzionante, ma a quanto pare dovranno continuare a
fare uso di coperte e sciarpe per ripararsi dal freddo che in questi
giorni sta colpendo i paesi agrigentini e, considerando che Santo
Stefano Quisquina è un paese di montagna, non è difficile
immaginare che in questi mesi le temperature possano abbassarsi
parecchio. La dirigente dell'istituto, Marika Helga Gatto ci ha
riferito che la spesa per ripristinare l'impianto di riscaldamento
è abbastanza consistente, per questo è -stato necessario rivolgersi
al Libero Consorzio comunale, da cui ha ricevuto risposte positive e
sembra che, al più presto, si interverrà per risolvere il problema.
Ieri mattina, inoltre, una rappresentanza di ragazzi è stata
ricevuta dalla dirigente per avere chiarimenti sulla situazione.
FRANCESCA M. MAGRÌ
SCIACCA
Carnevale 2018 si sta approntando
piano di sicurezza.
Organizzazione del Carnevale
di Sciacca, edizione 2018. in piena attività. Mentre continua
l'allestimento dei carri allegorici nei capannoni e la preparazione
di altri aspetti Legati all'evento, tra le priorità
dell'organizzazione c'è stata anche la questione sicurezza. Nei
prossimi giorni è previsto un vertice con le forze dell'ordine.
Nel frattempo, il vice sindaco e assessore al turismo e alla
sicurezza urbana, Filippo Bellanca ha presieduto un incontro con
operatori del locale Sert, il servizio per la prevenzione della
tossicodipendenza dell'Asp, finalizzato all'avvio di una campagna
di sensibilizzazione rivolta ai giovani. È stato un confronto
propedeutico, per concordare le iniziative da promuovere assieme
nell'ambito della campagna di sensibilizzazione contro l'abuso di
sostanze tossiche tra i giovani. soprattutto alcol. Ci saranno degli
incontri nelle scuole con operatori qualificati e personale della
Polizia Municipale, per far passare tra i messaggi quello di un uso
consapevole e soprattutto responsabile di sostanze alcoliche durante
la festa, per un divertimento sano e vero nei giorni del Carnevale.
L'incontro si è tenuto nella sala giunta ed erano presenti il
responsabile del Sert, lo psichiatra Paolo Li Bassi, la sociologa
Elisa Iovino, la psicologa Elena Montagna ed alcuni componenti
dell'associazione "Acquario" che nei giorni scorsi aveva
offerto alle autorità comunali la propria disponibilità a titolo
gratuito per collaborare con alcuni aspetti della manifestazione, in
programma a partire dal prossimo 8 febbraio e per i sei giorni
successivi. Sarà un'edizione che negli intendimenti del Comune
dovrebbe costare circa 100 mila euro in meno. Nei giorni scorsi è
stato affidato ad una società esterna il compito di occuparsi dei
servizi collegati alla manifestazione, dalla gestione del suolo
pubblico alla realizzazione del palco, compresi tutti i dettagli
tecnici.
GIUSEPPE RECCA
PALMA DI MONTECHIARO
Verranno effettuati con somma
urgenza i lavori di sistemazione della rete fognaria lungo la strada
provinciale e la ss. 115.
Saranno effettuati con somma urgenza i
lavori di sistemazione e riparazione della rete fognaria lungo la
Strada provinciale 62, invia Bernini e tra le vie Togliatti—Brodolini
e la $5.115.! lavori, dato il pericolo di natura igienico-sanitario e
l'impossibilità da parte del Comune di risolvere tempestivamente
la situazione con propri mezzi e proprio personale, sono stati
affidati alla ditta Bellia Giuseppe che ha offerto un ribasso medio
del 20%. Gli interventi saranno effettuati dopo le nume rose segna
pervenute all'Ente da parte di cittadini. Innanzitutto, quella di
un proprietario terriero che lamentava dei danni subiti al proprio
vigneto, ubicato nelle vicinanza della strada provinciale, a causa
della fuoriuscita di liquami provenienti da una condotta fognaria di
cacciata di 300 mm che si diparte dalla stazione di pompaggio Piano
Piduzzi I alla stazione di pompaggio Piduzzi 2. Nel corso del
sopralluogo tecnico effettuato si è riscontrato un avvallamento
della strada e la fuoriuscita di liquami sia dal muro di sotto
scarpata che dal manto stradale. Altre segnalazioni sono pervenute da
abitanti della via Bernini che lamentavano la fuoriuscita di cattivi
odori dalle proprie abitazioni. In questo caso, nel corso del
sopralluogo tecnico, si è riscontrata l'otturazione di un tratto
della condotta fognaria. L'ultima segnalazione riguardava, infine,
la fuoriuscita di liquami da un pozzetto fognario profondo 5 metri e
privo di coperchio sito tra le vie Togliatti e Brodoloni e la SS.
115, in un tratto retrostante lo stadio comunale. Anche in questo
caso dal sopralluogo tecnico è emerso che la condotta fognaria
proveniente da via Togliatti fosse otturata a causa di corpi estranei
detriti e liquami. Preso atto, dunque, che il perdurare ditali
disfunzioni costituisse un pericolo per l'incolumità pubblica
dovuto al continuo inquinamento da reflui che scaricano a cielo
aperto e dai cattivi odori sprigionati, si è proceduto
all'affidamento dei lavori alla ditta esterna, non essendo l'
manutenzioni nelle condizioni di potervi provvedere con tempestività.
Peraltro, il Comune era stato invitato ad intervenire con le dovute
riparazioni dal Settore infrastrutture stradali del Libero consorzio
di Agrigento proprio per eliminare il deflusso di acque (o giurie che
continuano a riversarsi sul manto stradale.
LUIGI ARCADIPANE
FAVARA
Precari in agitazione
sit-in davanti al Comune.
Stato di agitazione per 46 lavoratori
socialmente utili, quelli del Fondo nazionale, in servizio al Comune
di Favara con contratto a tempo determinato.
Scaduto il contratto,
adesso sono a rischio licenziamento con grande preoccupazione per le
famiglie. Dal 2 gennaio sono in attesa da un nuovo contratto, che
però rischia di non arrivare. eri con una nota inviata al F're
fetta di Agrigento, alla Commissione di Garanzia Roma e per
conoscenza al sindaco di Favara, il sindaco Funzione Pubblica della
Cgil di Agrigento, ha annunciato la dichiarazione di volontà da
parte dei lavoratori e l'avvio delle procedure di raffreddamento
così come previsto dalla legge 146(90. Si tratta di operai che fino
al 31 dicembre scorso erano titolari di un contratto a te determinato
part-time a 21 ore settimanale, impegnati in lavori di pubblica
utilità. L'amministrazione comunale con delibera di giunta n. 156
del 31.12.20l7 ha approvato la prosecuzione senza fine di continuità,
limitatamente a 8 ore lavorative settimanali, da espletare su due
giorni lavorativi, in attesa che la Regione definisca il destino dei
precari. Questo se da un lato garantisce la continuità, per evitare
il licenziamento in tronco, dall'altro con 8 ore settimanali
possono garantire il sostentamento delle famiglie.
"A seguito di un incontro avuto con
gli interessati — scrive il coordinatore Funzione Pubblica della
Cgil, Pietro Aquilino — i lavoratori hanno rappresentato le forti
preoccupazioni e il conseguente stato di disperazione in cui versano
dando di fatto l'idea dì quanto la situazione sia tragicamente
grave".
Tenuto conto che il perdurare della
situazione potrebbe dar vita a manifestazioni eclatanti, che
potrebbero sfociare anche in gesti estremi, la Cgil chiede alla
Prefettura l'attivazione della procedura di raffreddamento,
TOTO ARANCIO
Lo ha anticipato il presidente Marco
Campione netta relazione che accompagnava il bilancio 2016
Ridotto l'acquisto di acqua
E' la nuova linea imprenditoriale
di Girgenti acque per "perdere" meno soldi.
Comprare meno acqua per perdere meno
soldi. La nuova linea imprenditoriale della Girgenti Acque è tutta
riassumibile in questo semplice concetto. Un'idea che può apparire
contraddittoria per una società che gestisce il sistema idrico
integrato, ma che deve tenere conto di un fatto: l'azienda acquista
a sua volta dal sovrambito gran parte della risorsa. Una spesa enorme
che, a causa di perdite e abusivismo, solo in parte viene coperta.
Così, se fino a qualche anno fa la
campagna portata avanti era quella del pagare tutti per pagare meno"
(e non era affatto così) adesso il motto è risparmiare l'acqua, o
quantomeno procurarsela gratis. E questo perché, se da un lato
indiscutibilmente la risorsa è attualmente scarsa a causa delle
poche precipitazioni. dall'altro ridurre complessivamente il
consumo da parte dei cittadini è potenzialmente un salvagente per lo
stesso privato.
Lo dice il presidente Marco Campione
nella relazione che accompagnava il bilancio 2016 approvato a metà
dell'anno passato. Nel corso dei primi cinque mesi del 2017 - si
legge - la società ha avuto un notevole risparmio per l'acquisto
dell'acqua all'ingrosso grazie principalmente ad una maggiore
disponibilità di risorse idriche proprie (sorgenti e pozzi)
aumentate per l'intensa piovosità dei mesi di gennaio e febbraio.
Già dal 2016, inoltre, ha iniziato u
n'intensa attività di ricerca delle perdite e di ottimizzazione
della distribuzione, volta a ridurre gli sprechi di risorsa idrica".
Recuperare su questo fronte, rassicurava, se unito ad un adeguamento
tariffario (quindi, appunto, un aumento) che tuttavia a momento non
si è concretizzato, sarebbe bastato per recuperare la perdita: il
bilancio di Girgenti Acque, infatti, si è chiuso con meno un milione
e mezzo di euro. Con tendenza a rialzo. Infatti, in un verbale di
trattativa sindacale, derivante da un confronto sui ritardi nella
retribuzione dei dipendenti, la società precisa di avere oggi una
difficoltà di accedere al credito bancario e, soprattutto, che
l'attuale tariffa comporterà una perdita di un altro milione e
mezzo di euro. Quali le iniziative adottate? "Il risparmio sul
costo di acquisto dell'acqua".
GIOACCHINO SCHICCHI
Oltre gli endorsement c'è di più
La selezione fra le 31 città verrà
fatta sul progetto presentato (e poco conosciuto).
Se Agrigento sarà o meno Capitale per
il 2020 lo si saprà a breve (teoricamente il bando indica il 31
gennaio, ma la commissione è io notevole ritardo), ma di certo
cittadini agrigentini non sono, come auspicava il sindaco Firetto
poche settimane fa, cittadini culturali". Infatti, mentre le
caselle di posta delle redazioni giornalistiche ricevono ogni giorno
gli "endorsement" di personaggi della cultura e dello spettacolo
(alcuni poi direttamente coinvolti nel progetto), e in molti si
limitano stancamente a rilanciarne messaggi di promozione della città
dei Templi, sembra che non si conosca davvero quale è la posta in
palio alla quale chi sta sostenendo questo progetto punta. Al netto
del titolo, in fatti, Agrigento capitale della Cultura sposterà
importanti capitali, pubblici e privati. Anzi, probabilmente nella
pubblica vulgata non è nemmeno chiarissimo cosa significhi divenire
Capitale: è anzi sentire comune che
Agrigento - e il suo territorio - non possono- ambire a questo
risultato perché, ad esempio, per strada sono presenti delle buche
oppure perché o spazzamento non viene realizzato con regolarità. In
realtà, come è possibile comprendere leggendo anche soltanto il
bando emesso dal Ministero per i Beni Culturali, il conferimento del
titolo di Capitale della Cultura è connesso soprattutto al dossier
di 60 pagine (lunghezza stabilita da concorso) consegnato ai Mibact e
i rispetto di para metri come la coerenza del progetto rispetto a
legge e alle altre iniziative dì valorizzazione del territorio",
efficacia del progetto, innovatività del progetto, capacità di
incrementare il settore turistico, la coerenza del cronoprogramma e
l'efficacia del sistema che si dovrà poi fare carico dello
sviluppo e l'attuazione del dossier di candidatura.
Insomma, a essere valutata non è tanto
la città per quello che è, ma per quello che vuole tentare di
essere e che potrà fare contando, anche, sulle risorse che il
riconoscimento porta con sé: un finanziamento nel limite delle
risorse disponibili a legislazione vigente e comunque non oltre 1
milione di euro per ciascuno degli anni". Come questi, e altri
soldi potranno essere spesi è spiegato nel dossier, che elenca
un'ottantina di eventi in totale tra rassegne, iniziative teatrali
e attrattori di vario tipo già esistenti (come il Mandorlo in Fiore
o il carnevale di Sciacca). L'iniziativa, infatti, non è di
esclusiva proprietà del comune capoluogo. Anzi. Il comitato
promotore comprende 15 comuni, più una decina di istituzioni —
Legambiente, Ufficio scolastico, Farm ecc — e ha numerosi partner
privati. Tra questi Coop culture, Adnkronos, Italcementi, Rocco Forte
e persino la Tua. Tutti pronti, ognuno per la propria parte, a
promuovere iniziative o fornire servizi per Agrigento 2020, nome che
fino a 2 anni fa era solo una coalizione politica poi tristemente
naufragata.
GIOACCHINO SCHICCHI