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rassegna stampa dell'11 gennaio 2018

Scrivolibero

Riaperta al traffico la SP 37 Caltabellotta-San Carlo: era chiusa dal febbraio 2015 E' stata riaperta al traffico veicolare la Strada Provinciale n. 37 Caltabellotta-San Carlo, chiusa dal febbraio 2015 in seguito al crollo di un ponte sul torrente Valentino provocato dall'esondazione dello stesso corso d'acqua. Il collaudo statico eseguito dal progettista e direttore dei lavori ing. Filippo Napoli, funzionario tecnico del Libero Consorzio di Agrigento, ha dato esito positivo ed è stato quindi possibile riaprire questa strada di collegamento tra Caltabellotta e San Carlo, frazione di Chiusa Sclafani, e soprattutto tra due importanti comparti della zona ovest della provincia di Agrigento e la provincia di Palermo, che per quasi tre anni hanno dovuto sopportare grossi disagi in seguito all'interruzione. In precedenza era stata rimossa una grossa frana e consolidato un tratto di strada al km 9,200, e completati il decespugliamento e la pulizia di cunette e bordi del tracciato stradale. Il progetto elaborato dal Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è stato finanziato con 750.000 euro dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha anche gestito le procedure della gara d'appalto.

Agrigentooggi
Riaperta al traffico la SP n. 37 Caltabellotta-San Carlo
   E' stata riaperta al traffico veicolare la Strada Provinciale n. 37 Caltabellotta-San Carlo, chiusa dal febbraio 2015 in seguito al crollo di un ponte sul torrente Valentino provocato dall'esondazione dello stesso corso d'acqua. Il collaudo statico eseguito dal progettista e direttore dei lavori ing. Filippo Napoli, funzionario tecnico del Libero Consorzio di Agrigento, ha dato esito positivo ed è stato quindi possibile riaprire questa strada di collegamento tra Caltabellotta e San Carlo, frazione di Chiusa Sclafani, e soprattutto tra due importanti comparti della zona ovest della provincia di Agrigento e la provincia di Palermo, che per quasi tre anni hanno dovuto sopportare grossi disagi in seguito all'interruzione. In precedenza era stata rimossa una grossa frana e consolidato un tratto di strada al km 9,200, e completati il decespugliamento e la pulizia di cunette e bordi del tracciato stradale. Il progetto elaborato dal Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento è stato finanziato con 750.000 euro dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile, che ha anche gestito le procedure della gara d'appalto.

Grandangolo
Agrigento, sindacati incontrano il presidente Cupa, Pietro Busetta di Redazione

Si è svolto il primo incontro tra le Segreterie Provinciali dei Sindacati Confederali e di Categoria e il Presidente del CUPA Prof. Pietro Busetta. CGIL CISL UIL non possono che prendere atto, con soddisfazione, del fatto che il Presidente Prof. Busetta condivida le preoccupazioni espresse dal Sindacato ed hanno ribadito che la condizione essenziale per proseguire è chiarire tutti gli aspetti ed i rapporti con i diversi soggetti. Occorre chiarire il rapporto con la Regione e con l'Ex Provincia; chiarire il rapporto con UNIPA (sia rispetto allo storico contenzioso sia rispetto al rapporto complessivo con riferimento ai corsi di laurea); occorre chiarire il rapporto con il Comune (socio di maggioranza) di Agrigento e con gli altri Soci. Questo per restituire serenità economica e di percorso al CUPA. Insieme a ciò occorre ridefinire il senso e la "mission" dell'Ente. In ultimo occorre mettere mano alle questioni relative al personale, valorizzando il personale interno e stabilizzando il personale precario. Sulla "mission" del CUPA le posizioni del Neo Presidente e quelle del Sindacato Agrigentino sono sovrapponibili: occorre rilanciare il CUPA riconfermando i corsi che ne hanno fatto la storia e puntando su alcune possibili "eccellenze" che possono candidare Agrigento come attrattore: archeologia, accoglienza (mediazione linguistica e culturale); turismo ed agroalimentare. Ma accanto alla formazione, fare del CUPA un "laboratorio di idee per lo sviluppo della provincia", luogo d'incontro delle istituzioni e delle forze economiche e sociali e di elaborazione della provincia di domani, a partire dalla vicenda "Agrigento 2020". Il Presidente ha informato dei passi fin qui svolti in direzione della Regione e dell'Università Palermitana ed insieme si è convenuto un aggiornamento a breve per valutare insieme le ulteriori iniziative da intraprendere per il rilancio del CUPA. CGIL CISL UIL Agrigentine continuano l'impegno per il rilancio del CUPA e seguiranno con attenzione anche l'azione di questa Presidenza, esattamente come hanno fatto con le altre, perché continuano a ritenere utile al rilancio di questa terra la presenza dell'Università.

Agrigento, Cna incontra Busetta e Di Maida; Randisi: assieme per puntare su turismo e agroalimentare.
Il presidente provinciale della Cna Agrigento, Mimmo Randisi, ha incontrato, nella sede di contrada Calcarelle, il neo presidente del Cda del Consorzio Universitario di Agrigento, Pietro Busetta, assieme al vice presidente Giovanni Di Maida. "E' stato un momento di confronto cordiale e proficuo - afferma Randisi - nel corso del quale sono stati affrontati i temi legati allo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento dell'attività accademica. La nostra disponibilità è stata bene accolta e gradita ai vertici del Cua. Il professore Busetta ha manifestato grande interesse e attenzione rispetto alla nostra volontà di instaurare un fattivo rapporto di collaborazione con il Consorzio. Tenuto conto della vocazione del territorio e del ruolo e delle funzioni della Cna - evidenzia Randisi - il ragionamento si è sviluppato attorno ad un preciso progetto che veda al centro del percorso formativo il turismo e l'agroalimentare, due settori importanti sui quali potere investire per ridare linfa e slancio all'intera economia agrigentina. Seguiranno dei ravvicinati momenti di interlocuzione con il presidente Busetta e con il vice presidente Di Maida, ai quali va il nostro apprezzamento per questa efficace apertura nei confronti del territorio - conclude il presidente provinciale della Cna - in modo da arrivare, presto, alla definizione e condivisione di un programma di intervento dettagliato, da perfezionare, così come ci è stato proposto, attraverso la stipula di un'apposita convenzione".

La Sicilia
SANTO STEFANO QUISQUINA Aule al freddo Studenti protestano Disposti interventi.

SANTO STEFANO QUISQUINA. Anno nuovo, problemi vecchi per gli studenti del Liceo Scientifico Madre Teresa di Calcutta di Santo Stefano Quisquina che, alcuni giorni prima delle vacanze natalizie. Hanno denunciato alcuni disagi che rendono difficoltoso il normale svolgimento delle lezioni. Riscaldamenti guasti, disuso e abbandono del bagno per disabili, guasto all'ascensore: sono queste le principali carenze che gli studenti lamentano e che attraverso un comunicato hanno fatto conoscere a tutti. Inoltre gli studenti, per sensibilizzare l'opinione pubblica e sollecitare chi di dovere alla soluzione di questi problemi, hanno dato vita a scioperi e autogestioni che sono andati avanti durante il mese di dicembre. Rientrati da qualche giorno a scuola dopo la pausa natalizia, speravano di trovare almeno l'impianto dei riscaldamenti funzionante, ma a quanto pare dovranno continuare a fare uso di coperte e sciarpe per ripararsi dal freddo che in questi giorni sta colpendo i paesi agrigentini e, considerando che Santo Stefano Quisquina è un paese di montagna, non è difficile immaginare che in questi mesi le temperature possano abbassarsi parecchio. La dirigente dell'istituto, Marika Helga Gatto ci ha riferito che la spesa per ripristinare l'impianto di riscaldamento è abbastanza consistente, per questo è -stato necessario rivolgersi al Libero Consorzio comunale, da cui ha ricevuto risposte positive e sembra che, al più presto, si interverrà per risolvere il problema. Ieri mattina, inoltre, una rappresentanza di ragazzi è stata ricevuta dalla dirigente per avere chiarimenti sulla situazione. FRANCESCA M. MAGRÌ

SCIACCA Carnevale 2018 si sta approntando piano di sicurezza.
Organizzazione del Carnevale di Sciacca, edizione 2018. in piena attività. Mentre continua l'allestimento dei carri allegorici nei capannoni e la preparazione di altri aspetti Legati all'evento, tra le priorità dell'organizzazione c'è stata anche la questione sicurezza. Nei prossimi giorni è previsto un vertice con le forze dell'ordine. Nel frattempo, il vice sindaco e assessore al turismo e alla sicurezza urbana, Filippo Bellanca ha presieduto un incontro con operatori del locale Sert, il servizio per la prevenzione della tossicodipendenza dell'Asp, finalizzato all'avvio di una campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani. È stato un confronto propedeutico, per concordare le iniziative da promuovere assieme nell'ambito della campagna di sensibilizzazione contro l'abuso di sostanze tossiche tra i giovani. soprattutto alcol. Ci saranno degli incontri nelle scuole con operatori qualificati e personale della Polizia Municipale, per far passare tra i messaggi quello di un uso consapevole e soprattutto responsabile di sostanze alcoliche durante la festa, per un divertimento sano e vero nei giorni del Carnevale. L'incontro si è tenuto nella sala giunta ed erano presenti il responsabile del Sert, lo psichiatra Paolo Li Bassi, la sociologa Elisa Iovino, la psicologa Elena Montagna ed alcuni componenti dell'associazione "Acquario" che nei giorni scorsi aveva offerto alle autorità comunali la propria disponibilità a titolo gratuito per collaborare con alcuni aspetti della manifestazione, in programma a partire dal prossimo 8 febbraio e per i sei giorni successivi. Sarà un'edizione che negli intendimenti del Comune dovrebbe costare circa 100 mila euro in meno. Nei giorni scorsi è stato affidato ad una società esterna il compito di occuparsi dei servizi collegati alla manifestazione, dalla gestione del suolo pubblico alla realizzazione del palco, compresi tutti i dettagli tecnici. GIUSEPPE RECCA

PALMA DI MONTECHIARO Verranno effettuati con somma urgenza i lavori di sistemazione della rete fognaria lungo la strada provinciale e la ss. 115.

Saranno effettuati con somma urgenza i lavori di sistemazione e riparazione della rete fognaria lungo la Strada provinciale 62, invia Bernini e tra le vie Togliatti—Brodolini e la $5.115.! lavori, dato il pericolo di natura igienico-sanitario e l'impossibilità da parte del Comune di risolvere tempestivamente la situazione con propri mezzi e proprio personale, sono stati affidati alla ditta Bellia Giuseppe che ha offerto un ribasso medio del 20%. Gli interventi saranno effettuati dopo le nume rose segna pervenute all'Ente da parte di cittadini. Innanzitutto, quella di un proprietario terriero che lamentava dei danni subiti al proprio vigneto, ubicato nelle vicinanza della strada provinciale, a causa della fuoriuscita di liquami provenienti da una condotta fognaria di cacciata di 300 mm che si diparte dalla stazione di pompaggio Piano Piduzzi I alla stazione di pompaggio Piduzzi 2. Nel corso del sopralluogo tecnico effettuato si è riscontrato un avvallamento della strada e la fuoriuscita di liquami sia dal muro di sotto scarpata che dal manto stradale. Altre segnalazioni sono pervenute da abitanti della via Bernini che lamentavano la fuoriuscita di cattivi odori dalle proprie abitazioni. In questo caso, nel corso del sopralluogo tecnico, si è riscontrata l'otturazione di un tratto della condotta fognaria. L'ultima segnalazione riguardava, infine, la fuoriuscita di liquami da un pozzetto fognario profondo 5 metri e privo di coperchio sito tra le vie Togliatti e Brodoloni e la SS. 115, in un tratto retrostante lo stadio comunale. Anche in questo caso dal sopralluogo tecnico è emerso che la condotta fognaria proveniente da via Togliatti fosse otturata a causa di corpi estranei detriti e liquami. Preso atto, dunque, che il perdurare ditali disfunzioni costituisse un pericolo per l'incolumità pubblica dovuto al continuo inquinamento da reflui che scaricano a cielo aperto e dai cattivi odori sprigionati, si è proceduto all'affidamento dei lavori alla ditta esterna, non essendo l' manutenzioni nelle condizioni di potervi provvedere con tempestività. Peraltro, il Comune era stato invitato ad intervenire con le dovute riparazioni dal Settore infrastrutture stradali del Libero consorzio di Agrigento proprio per eliminare il deflusso di acque (o giurie che continuano a riversarsi sul manto stradale. LUIGI ARCADIPANE

FAVARA
Precari in agitazione sit-in davanti al Comune. Stato di agitazione per 46 lavoratori socialmente utili, quelli del Fondo nazionale, in servizio al Comune di Favara con contratto a tempo determinato.
Scaduto il contratto, adesso sono a rischio licenziamento con grande preoccupazione per le famiglie. Dal 2 gennaio sono in attesa da un nuovo contratto, che però rischia di non arrivare. eri con una nota inviata al F're fetta di Agrigento, alla Commissione di Garanzia Roma e per conoscenza al sindaco di Favara, il sindaco Funzione Pubblica della Cgil di Agrigento, ha annunciato la dichiarazione di volontà da parte dei lavoratori e l'avvio delle procedure di raffreddamento così come previsto dalla legge 146(90. Si tratta di operai che fino al 31 dicembre scorso erano titolari di un contratto a te determinato part-time a 21 ore settimanale, impegnati in lavori di pubblica utilità. L'amministrazione comunale con delibera di giunta n. 156 del 31.12.20l7 ha approvato la prosecuzione senza fine di continuità, limitatamente a 8 ore lavorative settimanali, da espletare su due giorni lavorativi, in attesa che la Regione definisca il destino dei precari. Questo se da un lato garantisce la continuità, per evitare il licenziamento in tronco, dall'altro con 8 ore settimanali possono garantire il sostentamento delle famiglie. "A seguito di un incontro avuto con gli interessati — scrive il coordinatore Funzione Pubblica della Cgil, Pietro Aquilino — i lavoratori hanno rappresentato le forti preoccupazioni e il conseguente stato di disperazione in cui versano dando di fatto l'idea dì quanto la situazione sia tragicamente grave". Tenuto conto che il perdurare della situazione potrebbe dar vita a manifestazioni eclatanti, che potrebbero sfociare anche in gesti estremi, la Cgil chiede alla Prefettura l'attivazione della procedura di raffreddamento, TOTO ARANCIO

Lo ha anticipato il presidente Marco Campione netta relazione che accompagnava il bilancio 2016 Ridotto l'acquisto di acqua

E' la nuova linea imprenditoriale di Girgenti acque per "perdere" meno soldi. Comprare meno acqua per perdere meno soldi. La nuova linea imprenditoriale della Girgenti Acque è tutta riassumibile in questo semplice concetto. Un'idea che può apparire contraddittoria per una società che gestisce il sistema idrico integrato, ma che deve tenere conto di un fatto: l'azienda acquista a sua volta dal sovrambito gran parte della risorsa. Una spesa enorme che, a causa di perdite e abusivismo, solo in parte viene coperta. Così, se fino a qualche anno fa la campagna portata avanti era quella del pagare tutti per pagare meno" (e non era affatto così) adesso il motto è risparmiare l'acqua, o quantomeno procurarsela gratis. E questo perché, se da un lato indiscutibilmente la risorsa è attualmente scarsa a causa delle poche precipitazioni. dall'altro ridurre complessivamente il consumo da parte dei cittadini è potenzialmente un salvagente per lo stesso privato. Lo dice il presidente Marco Campione nella relazione che accompagnava il bilancio 2016 approvato a metà dell'anno passato. Nel corso dei primi cinque mesi del 2017 - si legge - la società ha avuto un notevole risparmio per l'acquisto dell'acqua all'ingrosso grazie principalmente ad una maggiore disponibilità di risorse idriche proprie (sorgenti e pozzi) aumentate per l'intensa piovosità dei mesi di gennaio e febbraio. Già dal 2016, inoltre, ha iniziato u n'intensa attività di ricerca delle perdite e di ottimizzazione della distribuzione, volta a ridurre gli sprechi di risorsa idrica". Recuperare su questo fronte, rassicurava, se unito ad un adeguamento tariffario (quindi, appunto, un aumento) che tuttavia a momento non si è concretizzato, sarebbe bastato per recuperare la perdita: il bilancio di Girgenti Acque, infatti, si è chiuso con meno un milione e mezzo di euro. Con tendenza a rialzo. Infatti, in un verbale di trattativa sindacale, derivante da un confronto sui ritardi nella retribuzione dei dipendenti, la società precisa di avere oggi una difficoltà di accedere al credito bancario e, soprattutto, che l'attuale tariffa comporterà una perdita di un altro milione e mezzo di euro. Quali le iniziative adottate? "Il risparmio sul costo di acquisto dell'acqua". GIOACCHINO SCHICCHI

Oltre gli endorsement c'è di più La selezione fra le 31 città verrà fatta sul progetto presentato (e poco conosciuto).
Se Agrigento sarà o meno Capitale per il 2020 lo si saprà a breve (teoricamente il bando indica il 31 gennaio, ma la commissione è io notevole ritardo), ma di certo cittadini agrigentini non sono, come auspicava il sindaco Firetto poche settimane fa, cittadini culturali". Infatti, mentre le caselle di posta delle redazioni giornalistiche ricevono ogni giorno gli "endorsement" di personaggi della cultura e dello spettacolo (alcuni poi direttamente coinvolti nel progetto), e in molti si limitano stancamente a rilanciarne messaggi di promozione della città dei Templi, sembra che non si conosca davvero quale è la posta in palio alla quale chi sta sostenendo questo progetto punta. Al netto del titolo, in fatti, Agrigento capitale della Cultura sposterà importanti capitali, pubblici e privati. Anzi, probabilmente nella pubblica vulgata non è nemmeno chiarissimo cosa significhi divenire Capitale: è anzi sentire comune che Agrigento - e il suo territorio - non possono- ambire a questo risultato perché, ad esempio, per strada sono presenti delle buche oppure perché o spazzamento non viene realizzato con regolarità. In realtà, come è possibile comprendere leggendo anche soltanto il bando emesso dal Ministero per i Beni Culturali, il conferimento del titolo di Capitale della Cultura è connesso soprattutto al dossier di 60 pagine (lunghezza stabilita da concorso) consegnato ai Mibact e i rispetto di para metri come la coerenza del progetto rispetto a legge e alle altre iniziative dì valorizzazione del territorio", efficacia del progetto, innovatività del progetto, capacità di incrementare il settore turistico, la coerenza del cronoprogramma e l'efficacia del sistema che si dovrà poi fare carico dello sviluppo e l'attuazione del dossier di candidatura. Insomma, a essere valutata non è tanto la città per quello che è, ma per quello che vuole tentare di essere e che potrà fare contando, anche, sulle risorse che il riconoscimento porta con sé: un finanziamento nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente e comunque non oltre 1 milione di euro per ciascuno degli anni". Come questi, e altri soldi potranno essere spesi è spiegato nel dossier, che elenca un'ottantina di eventi in totale tra rassegne, iniziative teatrali e attrattori di vario tipo già esistenti (come il Mandorlo in Fiore o il carnevale di Sciacca). L'iniziativa, infatti, non è di esclusiva proprietà del comune capoluogo. Anzi. Il comitato promotore comprende 15 comuni, più una decina di istituzioni — Legambiente, Ufficio scolastico, Farm ecc — e ha numerosi partner privati. Tra questi Coop culture, Adnkronos, Italcementi, Rocco Forte e persino la Tua. Tutti pronti, ognuno per la propria parte, a promuovere iniziative o fornire servizi per Agrigento 2020, nome che fino a 2 anni fa era solo una coalizione politica poi tristemente naufragata. GIOACCHINO SCHICCHI

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