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rassegna stampa del 24 gennaio 2018

Giornale di Sicilia

Dopo 4 anni nel capoluogo. Questa mattina ci sarà l'ultimo incontro con i più stretti collaboratori e tutti gli impiegati. Venerdì prossimo dovrebbe insediarsi Dario Caputo
Inchiesta su Girgenti Acque, il prefetto Diomede ai saluti

La data di avvicendamento è stata fissata. Venerdì dovrebbe insediarsi, ma non è detto che possa anche slittare di qualche giorno, il nuovo prefetto di Agrigento Dario Caputo che è stato il vice capo di gabinetto del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti.
Caputo, 61 anni, è laureato in Scienze politiche all'università di Padova. È stato tra i responsabili dell'agenzia nazionale dei beni confiscati. Prenderà il posto del prefetto Nicola Diomede che è stato, tranne qualche breve parentesi, ad Agrigento dal 1991. Diomede, questa mattina, saluterà i
suoi più stretti collaboratori e tutti gli impiegati della Prefettura e poi -in silenzio -lascerà la città e rientrerà nella sua Palermo. Dopo l'avviso di proroga delle indagini preliminari, ricevuto lo scorso
mercoledì mattina dalla Procura di Agrigento, il consiglio dei ministri ha deliberato, poche ore dopo, non il trasferimento del prefetto Nicola Diomede in un'altra sede. Diomede è stato collocato "a disposizione". Il terremoto giudiziario - con 72 indagati per associazione a delinquere,
corruzione, truffa e false comunicazioni sociali -nell'ambito dell'inchiesta sul "sistema" Girgenti Acque, che ipotizza decine di episodi di corruzione legati alle assunzioni nel gestore idrico e fognario dell'Agrigentino, ha fatto la sua prima "vittima". Esattamente una settimana dopo dalla notifica dell'avviso di proroga delle indagini preliminari il prefetto Nicola Diomede sta, infatti, lasciando la città dei Templi e la sua provincia. Poche ore dopo aver ricevuto l'avviso di proroga delle indagini, lo stesso prefetto ha scritto -ed è stato chiaro - al ministro dell'Interno Marco Minniti. Ed è stato questo il suo ultimo atto d'amore nei confronti dell'Agrigentino. «Agrigento merita un prefetto senza ombre» - ha scritto Diomede - . «Sono estraneo alle accuse. Ma mi
rendo conto che un prefetto della Repubblica accusato di associazione per delinquere, truffa, corruzione, non è spendibile nel ruolo istituzionale ». Oggi, dunque, - esattamente 4 anni dopo il suo insediamento da prefetto -Diomede, in punta di piedi, dice «addio». Perché Diomede, 60 anni
compiuti all'inizio del mese, venne assegnato - in qualità di vice-consigliere - alla Prefettura di Agrigento nel 1991. Nel 2000 è diventato vice prefetto aggiunto e poi, un anno e mezzo dopo circa, è stato promosso a vice prefetto. Sempre nell'Agrigenti - no, il prefetto Nicola Diomede è stato
componente della commissione di accesso ispettivo al Comune di Lampedusa e Linosa e di coordinatore delle commissioni di accesso ispettivo nei Municipi di Campobello di Licata,  Castrofilippo e Racalmuto. E nel dicembre del 2013 era rientrato nella città dei Templi dopo la parentesi quale capo della segreteria tecnica dell'allora ministro dell'Interno Angelino Alfano. (*CR*)

Agrigentonotizie

Tartalife, bilancio positivo per il progetto nell'ultimo anno di attività


Procede regolarmente il progetto comunitario Life "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale"- LIFE12 NAT/IT/000937, con risultati incoraggianti per il contenimento delle catture accidentali della Tartaruga marina con le attrezzature di pesca professionali. Il report delle attività condotte tra la fine del 2016 e il 2017 evidenzia l'eccellente lavoro compiuto dai partner del progetto, e tra questi il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha come ente capofila il CNR-ISMAR di Ancona. Particolarmente interessanti i risultati ottenuti dalle azioni C1, C2 e C3, con l'utilizzo di ami circolari al posto di quelli tradizionali nei palangari (C1), dei TED, acronimo di Turtle Excluder Devices nelle reti a strascico (C2), dei dissuasori luminosi e delle nasse collassabili (C3).  I risultati ottenuti durante le sperimentazioni dimostrano infatti che i rendimenti ottenuti con l'attrezzo tradizionale e con il TED sono pressoché comparabili, confermando livelli ottimali di efficienza di cattura anche grazie all'espulsione di gran parte della frazione del "debris" (rifiuti antropici, materiale legnoso, rocce, etc.) consentendo una migliore qualità del pescato. Anche l'utilizzo dei dissuasori luminosi UV non ha comportato cambiamenti nella performance di pesca, rappresentando un  valido deterrente per la riduzione del bycatch nelle reti da posta. Molto efficaci  anche le azioni di monitoraggio (Azioni D), e decisamente rilevante in particolare l'emanazione, conseguente alle attività iniziali dell'azione D2, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della circolare del 19/02/2015 che ha chiarito definitivamente che detenere a bordo una tartaruga marina per il tempo necessario al suo recupero o per il suo trasferimento in  un centro a terra non costituisce un reato, purché il ritrovamento dell'animale venga segnalato alla Capitaneria di Porto. Buoni risultati anche dall'azione E2, dopo l'approvazione del Fondo Europeo Affari Marittimi e Pesca (FEAMP), che ha consentito l'apertura degli sportelli di assistenza tecnica ai pescatori, e tra questi i desk di Licata, Porto Empedocle e Sciacca grazie all'intervento del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, nei quali proseguono le attività previste e calendarizzate in base ai bandi FEAMP già pubblicati ed altri di prossima pubblicazione. L'azione E3 rivolta alla sensibilizzazione delle scuole, dei turisti e del pubblico in generale è stata effettuata regolarmente con la realizzazione di materiale informativo e promozionale, TartApp (per smartphone e PC), programmi di visite guidate nei centri di recupero, attività di animazione Tartaworld e, per le scuole elementari e medie della Regione Sicilia, con la seconda edizione del concorso Scopritarta che ha visto la partecipazione di  84 classi e l'ideazione da parte dello staff del settore Ambiente del Libero Consorzio del "Tartagame", al quale è stato dato spazio nella home page del sito di progetto www.tartalife.eu. Infine, ben tre eventi nazionali sono stati dedicati al mondo delle tartarughe marine (Tartaday), con la liberazione di numerosi esemplari curati nei vari centri di recupero. Il report sarà inviato alla Commissione Europea per la sua approvazione, mentre è prevista per la prossima primavera l'annuale verifica del monitor di progetto delle attività di tutti i partner.

Malgradotutto

Progetto Tartalife, le attività condotte nell'ultimo anno



Libero Consorzio Agrigento: "Eccellente lavoro compiuto dai partner del progetto". Procede il progetto comunitario Life "Tartalife - Riduzione della mortalità della tartaruga marina nelle attività di pesca professionale"-
"Il report delle attività condotte tra la fine del 2016 e il 2017-comunica il Libero Consorzio di Agrigento- evidenzia l'eccellente lavoro compiuto dai partner del progetto, e tra questi il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, che ha come ente capofila il CNR-ISMAR di Ancona. "Particolarmente interessanti-prosegue la nota- i risultati ottenuti dalle azioni con l'utilizzo di ami circolari al posto di quelli tradizionali nei palangari...  Molto efficaci anche le azioni di monitoraggio, e decisamente rilevante in particolare l'emanazione, da parte del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della circolare del 19 febbraio del 2015 che ha chiarito definitivamente che detenere a bordo una tartaruga marina per il tempo necessario al suo recupero o per il suo trasferimento in un centro a terra non costituisce un reato, purché il ritrovamento dell'animale venga segnalato alla Capitaneria di Porto. Buoni risultati anche, dopo l'approvazione del Fondo Europeo Affari Marittimi, degli sportelli di assistenza tecnica ai pescatori, e tra questi i desk di Licata, Porto Empedocle e Sciacca grazie all'intervento del Libero Consorzio Comunale di Agrigento". Infine, il Libero Consorzio comunica che l'azione rivolta alla sensibilizzazione delle scuole, dei turisti e del pubblico in generale è stata effettuata regolarmente con la realizzazione di materiale informativo e promozionale..." e che "ben tre eventi nazionali sono stati dedicati al mondo delle tartarughe marine (Tartaday), con la liberazione di numerosi esemplari curati nei vari centri di recupero".

Giornalelora


Ddl per l'istituzione del Consiglio delle Autonomie locali Assenza: "Organo costituzionale terzo per la collaborazione fra EELL e Regione"


"In ottemperanza a quanto sancito dalla Costituzione (art.123) e dopo la riforma delle Province, occorre poter contare su un organo necessario alla collaborazione legislativa fra la Regione stessa e i Liberi consorzi nonché le Città metropolitane" dice Giorgio Assenza, presentatore di uno schema di progetto di legge per l'istituzione del Cals, Consiglio regionale delle Autonomie locali per la Sicilia, da sottoporre al Parlamento nazionale, ai sensi dellart. 41 ter del nostro Statuto. Il presidente del Collegio dei Questori all'Ars si sofferma, quindi, sulle funzioni essenziali che espleterà il nuovo organo: dai pareri obbligatori sui documenti regionali di programmazione economica e finanziaria ai diversi contributi di sua competenza nell'elaborazione della legislazione isolana in materia di Enti locali fino ai pareri su eventuali questioni di legittimità costituzionale nei casi previsti dalla Carta. Al momento, i Cal sono stati formati in tredici regioni e nelle due province autonome (Trento e Bolzano). Per garantire la rappresentanza dei diversi livelli istituzionali, Assenza, il quale definisce il (futuro) Cals "organo essenziale per una fattiva e razionale collaborazione fra Enti locali e Regione siciliana", nel suo ddl depositato oggi in Ars stabilisce che una successiva legge regionale ne disciplinerà la composizione. Com. Stam.

Sicilia24h
Ddl per l'istituzione del Consiglio delle Autonomie locali Assenza: "Organo costituzionale terzo per la collaborazione fra EELL e Regione" "In ottemperanza a quanto sancito dalla Costituzione (art.123) e dopo la riforma delle Province, occorre poter contare su un organo necessario alla collaborazione legislativa fra la Regione stessa e i Liberi consorzi nonché le Città metropolitane" dice Giorgio Assenza, presentatore di uno schema di progetto di legge per l'istituzione del Cals, Consiglio regionale delle Autonomie locali per la Sicilia, da sottoporre al Parlamento nazionale, ai sensi dellart. 41 ter del nostro Statuto. Il presidente del Collegio dei Questori all'Ars si sofferma, quindi, sulle funzioni essenziali che espleterà il nuovo organo: dai pareri obbligatori sui documenti regionali di programmazione economica e finanziaria ai diversi contributi di sua competenza nell'elaborazione della legislazione isolana in materia di Enti locali fino ai pareri su eventuali questioni di legittimità costituzionale nei casi previsti dalla Carta. Al momento, i Cal sono stati formati in tredici regioni e nelle due province autonome (Trento e Bolzano). Per garantire la rappresentanza dei diversi livelli istituzionali, Assenza, il quale definisce il (futuro) Cals "organo essenziale per una fattiva e razionale collaborazione fra Enti locali e Regione siciliana", nel suo ddl depositato oggi in Ars stabilisce che una successiva legge regionale ne disciplinerà la composizione.
LA SICILIA
SICILIA, ASSE CON MALTA PER LA PROMOZIONE DI UN TURISMO CONDIVISO L'assessore Pappalardo e il ministro maltese Mizzi "Vareremo percorsi che toccheranno le due mete". ANDREA LODATO Catania. Sicilia e Malta non sono soltanto competitor naturali nel cuore del Mediterraneo. Ognuno può, e deve giocare la propria partita, ma insieme possono diventare una forza trainante, sinergica e sempre più capace di attrarre flussi turistici. Ne sono convinti l'Assessore della Regione Siciliana con de lega al Turismo, Sandro Pappalardo e il Ministro del governo di Malta, con delega al Turismo, Konrad Mini. Ieri l'assessore e il ministro si sono incontrati a Catania a margine della conferenza di presentazione della nuova rotta Catania-Vienna che sarà effettuata, dal prossimo 23 marzo, proprio da Air Malta, il vettore dell'isola maltese. E l'incontro è stata l'occasione giusta per rigenerare vecchie iniziative che erano già state avviate, ma anche per iniziare a ragionare su nuovi fronti di azione comune. Ringrazio il ministro Mizzi perla sua presenza — ha detto l'assessore Pappalardo — durante il lancio di una nuova rotta così strategica per il turismo siciliano. Una novità che prelude al varo di altri nuovi collegamenti da Catania verso diverse mete europee operate dallo stesso vettore, Il potenziamento dei collegamenti tra la Sicilia e le grandi città europee è un punto di interesse per il nostro governo, nell'ottica di incrementare i flussi turistici verso la nostra regione». Più trasporto, dunque, da Catania verso il resto d anche grazie ad Air Malta, ma i progetti sono anche più diretti tra le due isole. «Ho avuto modo di confrontarmi con il ministro maltese — ha detto ancora l'assessore Pappalardo — sul legame che esiste tra la Sicilia e Malta e sulle tante attività che possono essere lanciate congiunta mente, In particolare abbiamo passato in rassegna dei progetti di partnership che erano stati avviati in campo turistico e sportivo e che in tendiamo rivitalizzare. In più, abbiamo preso in esame la possibilità di una reale sinergia istituzionale per promuovere, in un'ottica di valorizzazione della bellezza euro-mediterranea, percorsi turistici congiunti che tocchino sia la Sicilia e sia Malta. La storica regata Siracusa-Malta, ad esempio, rappresenta un patrimonio da valorizzare. Abbiamo già messo in programma con il ministro Mi un nuovo incontro per iniziare a lavorare, sin da subito, con concretezza sui primi obiettivi strategici delineati». Sull'asse Sicilia—Malta, dunque potrebbero nascere nei prossimi mesi una serie di eventi e di appuntamenti che, attivati opportuna mente i canali dei tour operator internazionali, sarebbero elementi fortemente attrattivi per i turisti. Consentendo, così, di vendere pacchetti comuni che incrementino le presenze in entrambe le isole, e, contemporaneamente, facendo aumentare l'interesse degli operatori economici che potrebbero investire sia in Sicilia che a Malta, soprattutto in attività strettamente connesse al turismo.
Una giornata di iniziative per ricordare il terremoto MONTEVAGO. Per il 25 gennaio in programma vari eventi. La bella cittadina del Belice. Montevago, il 25 gennaio prossimo ricorderà il cinquantesimo anniversario della tragedia del terremoto con una serie di iniziative storiche, sociali e culturali. L'amministrazione comunale, al riguardo, presieduta dalla sindaca onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, vuole rievocare attraverso la memoria dei superstiti, degli storici, degli artisti e di quanti parteciparono nella fase dei primi soccorsi ciò che avvenne nei giorni 14 e 15gennaio del 1968. Una data sempre ricorrente nella popolazione belicina che vide distrutte le proprie abitazioni e morire tante persone. Il piccolo comune di Montevago fu uno dei più colpiti dal terremoto. Case, chiese, conventi, abitazioni rase al suolo, strade e piazze devastate. Alla mise ria secolare di quella terra, si aggiunse la disperazione e il grande dolore dei sopravvissuti. Il terremoto fu, per tutti, una grande tragedia umana. Si vide un intero popolo duramente colpito e provato dalla grave sciagura che rischiò di perdere anche la sua antica e peculiare identità sociale, la propria storia e la sua anima cultura le. Furono giorni di alta drammaticità e di profonda disperazione, con migliaia e migliaia di "senza tetto". A Montevago occorreva ricostruire tutto. Gli abitanti subirono il trasferimento nelle anguste baracche divenute, con il passare degli anni, il simbolo duraturo del sisma. Il terremoto rappresentò il più grave evento catastrofico della natura. La distruzione del luogo ripropose al Paese, i problemi di sempre, gravi e antichi, di una vasta area del Belice. Anche se sono passati 50 anni da quella data, va ancora sottolineato il fatto che il terremoto colpì duramente le zone più povere del Belice e della provincia dì Agrigento. L'opera di ricostruzione del patrimonio abitativo si articolò in due direzioni ben precise: la prima. Tesa alla realizzazione di nuovi alloggi e la seconda, al recupero e alla riparazione del patrimonio esistente. Con varie leggi dello Stato vennero costruiti a Montevago oltre 200 alloggi ed edifici pubblici. Il territorio,tuttavia,dopo tanti lustri da terremoto necessita ancora dì strutture produttive, di infrastrutture. di collegamenti viari, autostradali e ferroviari. La giornata del 25 gennaio. detta della memoria, prevede la mostra fotografica dal titolo "Gli angeli di Montevago" a cura dello scrittore-fotografo Carmelo Capraro, la presentazione del libro di Paolo Cilona "I monumenti ai caduti" in ricordo degli eroi della prima guerra mondiale 1915-1918, da parte della scrittrice e poetessa Giuseppina Mira, con l'intervento della poetessa Giuseppina Mira, con l'interventp della poetessa Daniela Ilardi, il concerto bandistico a cura del "Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana". Sono previsti inoltre, gli interventi delle ispettrici Nazionale e Regionale della Croce Rossa Italiana, Monica Dialuce e Anna Di Marzo, dei docenti e degli alunni delle scuole di Montevago e degli amministratori locali. Infine, da parte dei partecipanti sarà effettuata una visita ai luoghi e ai monumenti colpiti dal sisma in un revival tra storia, memoria e rinascita. Per quanto riguarda il numero dei caduti montevaghesi durante la prima guerra mondiale 1915- 18 è stato di 24 (1 ufficiale, S. Ten. Giuseppe Giuffrida; 1 sottufficiale Sergente Vito Monteleone; 2 graduati caporalmaggiore Calogero Saladino, Caporale Francesco Clemente; 20 soldati Calogero Barrile, Baldassare Battaglia, Filippo Bavetta, Salvatore Bavetta, Nunzio Bevilacqua, Francesco Biondo, Lorenzo Cavalcante, Antonino Crifasi, Calogero Crisafi, Antonino Di Giovanna, Antonino Di Maria, Giuseppe Giordano, Gaspare La Marca, Antonino Maritato, Vito Migliore, Salvatore Placido, Vincenzo Puzzo, Calogero Saladino di Domenico, Calogero Saladino di Leonardo, Giuseppe Saladino, Antonino Triolo, Girolamo Triolo, Nicola Triolo).
ELEZIONI POLITICHE Le prime indiscrezioni sulle candidature. Mancano poco meno di 20 giorni per l'avvio della campagna elettorale per le elezioni nazionali del 4 marzo e un pò ovunque, i partiti sembrano sull'orlo di una crisi di nervi. La nuova legge elettorale, con le sue pastoie e i suoi nuovi collegi sta infatti spiazzando tutti, rendendo ancora più complesso rispetto al passato trovare un posto sicuro in cui piazzarsi, Nomi e certezze, dicevamo, ce ne sono poche, ad eccezione del Movimento 5 stelle che ha scelto i propri candidati domenica con le Parlamentarie". Per la provincia di Agrigento, nel collegio Sicilia 1- 03 in cui è capolista la deputata uscente Azzurra Cancelleri hanno trovato spazio Rosalba Cimino, attivista del meetup Grotte 5 stelle" e candidata alle passate elezioni regionali, Filippo Perconti. attivista bivonese e Dino Terrana, titolare di uno studio dentistico di Ravanusa. A questi si aggiunge Antonella Di Prima da Sciacca. come candidata supplente. Nessun attivista invece nel collegio per il Senato. tranne re supplenti: Giuseppa Cristina Federica Montana, Laura Piazza e Carmelo Baio. Individuati, ma non resi ancora noi, anche i candidati della lista "Potere al Popolo", che raccoglie diversi partiti della sinistra radicale. In altissimo mare, invece, Forza Italia e Partito Democratico. Nel partito di Berlusconi, stando a quanto riferiscono i referenti locali, ad oggi non vi sarebbero stati incontri ufficiali per affrontare il tema delle prossime elezioni nazionali, per quanto prenda sempre più piede l'ipotesi di un ticket tra l'ex deputato nazionale e ora deputato regionale Riccardo Gallo e il primo dei non eletti all'Ars, Vincenzo Giambrone. Berlusconi, infatti, vorrebbe tutti in campo i propri deputati uscenti. Questo di fatto precetterebbe Gallo, il quale, se eletto a Roma, potrebbe lasciare il posto a Giam brone. Nebuloso è il quadro anche in casa Pd. Dopo la direzione regionale e le proteste dei circoli loca li, nel pomeriggio di ieri si è tenuto un incontro tra il segretario regionale e quelli provinciali, tra cui l'agrigentino Peppe Zambito. Durante il confronto, stando a quanto trapelato. Fausto Raciti avrebbe ribadito che i posti nella quota proporzionale delle candidature saranno scelti con l'avallo di Roma, mentre ai territori rimarrebbe la possibilità solo di segnalare nomi per l'uninominale, ovvero dove sarà necessario raccogliere voti con il proprio nome e cognome, sotto Pala più comoda del proporzionate potrebbero rientrare gli uscenti, a partire da Maria Iacono e Tonino Moscatt. Ancora tutto da definire è invece il futuro per la "quarta gamba" di Lupi in cui sarebbero dovuti confluire gli ex Alfaniani. Intanto #diventeràbellissima continua a strutturarsi in provincia di Agrigento, con l'elezione di tre nuovi responsabili: Flavia Cantone. Ignazio Salemi e Tommaso Vergopia. per quanto non è chiaro se il movimento di Musumeci sarà impegnato alle Nazionali. Complessivamente, comunque, la situazione è molto confusa. Profetico potrebbe essere quindi un consigliere comunale di Agrigento: vedrai. sa ranno le elezioni meno partecipate degli ultimi anni". GIOACCHINO SCHICCHI


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