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rassegna stampa del 25 gennaio 2018

Giornale di Sicilia

Operazione montagna
Il sindaco di San Biagio Platani ha respinto ogni accusa durante l'interrogatorio di garanzia in carcere
Sabella si difende, la prefettura lo sospende


«Non ho concordato alcuna candidatura con esponenti mafiosi ma solo interloquito, come si fa in tutte le campagne elettorali, con esponenti politici del mio paese». Il sindaco di San Biagio Platani, Santo Sabella, qualche ora prima di venire sospeso dalla Prefettura, si è difeso davanti al gip di Palermo, Filippo Serio, che ha firmato un'ordinanza cautelare in carcere nei suoi confronti per l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Sabella, difeso dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano, ascoltato in una delle sale interrogatori del carcere Pagliarelli, ha smentito qualsiasi contatto con le famiglie mafiose di San Biagio spiegando che «il contenuto di alcune frasi va contestualizzato» e che si tratta di «normali dialoghi che si fanno in campagna elettorale con persone con cui avevo una conoscenza per ragioni politiche». Secondo la Dda la contropartita - da cui scaturisce l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa - sarebbe stata  l'intromissione nella gestione di alcuni appalti per favorire l'assunzione di manovalanza. Gli accordi, in questo senso, secondo la Dda sarebbero stati raggiunti con Giuseppe Nugara e Raffaele La Rosa, il primo ritenuto reggente della famiglia mafiosa di San Biagio e il secondo suo principale collaboratore. Sabella ha cercato di dare una spiegazione a tutte le accuse che gli vengono contestate. Il gip gli ha letto anche singole frasi intercettate di cui ha smentito il contesto in cui le inquadra la Dda. Il sindaco di San Biagio ha spiegato che, in una campagna elettorale che riguarda un Comune con 3 mila anime, è quasi impossibile non avere rapporti con gli elettori e, riguardo alle presunte pressioni legate agli appalti, ha fatto notare due aspetti. «Mi sono limitato - ha detto al giudice e al pm Alessia Camilleri - a chiedere di aiutare alcune persone che avevano bisogno di lavorare. Non c'era alcuna logica di scambio dietro queste richieste, né si è trattato di pressioni perché di fatto non ha lavorato nessuno di quelli che ho segnalato ». A Sabella viene contestato «d'aver messo in guardia Nugara dai controlli presenti in paese anche tramite un sistema di telecamere e averlo invitato a non intrattenere rapporti con un carabiniere ». Anche su questo aspetto Sabella ha dato una spiegazione e avrebbe detto che sarebbe stata una frase priva di significato. I suoi legali hanno annunciato ricorso  al tribunale del riesame. Fra la mattina e il pomeriggio di ieri, al carcere Pagliarelli di Palermo, si sono svolti i primi interrogatori - in tutto una ventina -dell'inchiesta «Montagna». Davanti al giudice sono comparsi Raffaele Fragapane, Luigi Pullara, Giuseppe Nugara, Giuseppe Vella, Vincenzo Cipolla, Vincenzo Mangiapane classe 1971, Stefano Valenti, Giuseppe Quaranta, Pasquale Fanara, Giuseppe Luciano Spoto, Massimo Spoto e Vincenzo Spoto. La strategia difensiva (gli indagati sono assistiti, fra gli altri, dagli avvocati Giuseppe Barba, Giovanni Castronovo, Giovanni Vaccaro, Domenico Testasecca e Raffaele Bonsignore) è stata differente. Gli Spoto, Pullara e Nugara si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Quasi tutti gli altri hanno risposto per difendersi dalle accuse. Al carcere di Agrigento, dove si sono celebrati gli interrogatori davanti al giudice Francesco Provenzano, sono stati ascoltati Caogero Maglio, 51 anni, di Favara (difeso dall'avvocato Tanja Castronovo) che si è avvalso della facoltà di non rispondere, e il medico di Cammarata Pietro Stefano Reina, assistito dagli avvocati Lillo Fiorello e Riccardo Pinella. Oggi e domani si continua con gli interrogatori nelle varie carceri siciliane dove i 56 arrestati sono detenuti.(*GECA*)

Libero consorzio. Nei prossimi giorni sarà stabilita la data per la presentazione delle offerte. L'importo del progetto è stato finanziato lo scorso novembre dalla Regione
Cammarata, appalto per la strada provinciale 24 Ponte Giuri
Cammarata


Pubblicato nell'albo pretorio del Libero Consorzio il provvedimento riguardante la gara relativa ai «Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura al transito della strada provinciale 24 A della zona di Ponte Giuri. Nei prossimi giorni sarà stabilita la data per la presentazione delle offerte. L'importo del progetto, redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio, è stato finanziato lo scorso novembre dalla Regione Siciliana per un totale di 1.100.000,00 di euro di cui per 2.200,00 sull'esercizio finanziario 2017, 1.066.457,20 sull'esercizio finanziario 2018 e per 28.542,80 sull'esercizio finanziario 2019. Si tratta di uno dei progetti esecutivi, rapidamente approvati dal Dirigente del Settore Ambiente e Territorio, Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, inviati alla Regione per il relativo finanziamento. Come per gli altri stanziamenti autorizzati dalla Regione, il Commissario Straordinario Giuseppe Marino, avuta notizia del finanziamento, aveva chiesto agli uffici competenti di attivare nel più breve tempo possibile l'iter amministrativo per effettuare la relativa gara d'appalto, in modo da ripristinare la transitabilità lungo la Strada Provinciale 24 A che collega alcuni territori della zona ricadenti nel comune di Cammarata. Con la pubblicazione del decreto di finanziamento da parte della Regione gli uffici del Libero Consorzio hanno completato, sollecitamente, la documentazione per indire la gara di appalto. Due sono i tratti della strada interrotti a causa di frane, la prima proprio all'uscita del paese in contrada Fosse che ha tranciato oltre la metà della sede stradale, e l'altra più recente in prossimità appunto del Ponte sul torrente Giuri. La situazione di quest'ultima è davvero drammatica, di fatti a causa dell'erosione dell'alveo del torrente, le opere murarie a presidio della strada sono scivolate a valle creando un enorme cedimento della carreggiata stradale. (*ADS*)

Scrivolibero.it
Aggiudicatala gara per la manutenzione straordinaria dell'ITC Federico II diNaro


L'UfficioGare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ha aggiudicatol'appalto per i lavori di manutenzione straordinaria dell'ITCFederico II di Naro, dell'importo complessivo di 304.507,16 euro, ealla quale hanno preso parte 161 imprese. La Commissione di gara ha aggiudicatoprovvisoriamente l'appalto all'impresa DAMIGA SRL, con sede adAlcamo, che ha offerto il ribasso del 33,4575% sull'importosoggetto a ribasso di 288.446,23 euro, per un importo netto di191.939,36 euro, ai quali vanno aggiunti 16.060,93 euro per oneri disicurezza (importo contrattuale di 208.000,27 euro più Iva). Secondain graduatoria l'impresa CONPAT SCARL di Roma, con un ribasso del33,2122%.Buone notizie, dunque, sul fronte deilavori di manutenzione degli edifici che ospitano le scuole dicompetenza del Libero Consorzio. Oggi peraltro inizia anche la gararelativa ai lavori di manutenzione straordinaria del LiceoScientifico e delle Scienze Umane "Politi" di Agrigento, unappalto dell'importo complessivo di 248.915,11 euro alla qualepartecipano ben 463 imprese. Riprenderà invece il prossimo 13febbraio la gara per l'aggiudicazione della "Proceduta Aperta -Frane del corpo stradale della S.P. n.34 Bivio Tamburello-Bivona alKm 1+600, 7+600, 11+700 e 11+900", dell'importo di 709.772,37euro, alla quale prendono parte 310 imprese. Un vero tour de forceper l'Ufficio Gare, impegnato anche quale Stazione UnicaAppaltante, ai sensi del Decreto Legislativo n. 50/2016 (Nuovo Codicedegli Appalti), che obbliga i Comuni non capoluogo alla convenzionecon l'Ufficio Gare del Libero Consorzio Comunale per l'affidamentodi beni e servizi.

Operazioneantimafia "Montagna": sospeso il Sindaco di San Biagio Platani

Dopol'operazione antimafia denominata "Montagna" che hadisarticolato i vertici di due mandamenti e di sedici famiglie di"Cosa Nostra" agrigentina, il Sindaco di San Biagio Platani,Santino Sabella (in foto), è stato sospeso dalla carica dallaPrefettura di Agrigento.La misura è stata decisa in base allalegge Severino. Nelle prossime ore il provvedimento verrà comunicatoall'assessorato regionale agli Enti Locali che dovrà cosìprovvedere alla nomina di un commissario straordinario. Sabella, come si ricorderà, è unodegli arrestati nel blitz scattato nella notte fra domenica e lunedìpoiché accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.Una delle accuse per il primo cittadino, secondo i magistrati dellaDda di Palermo, sarebbe quella di avere concordato con alcuniesponenti ritenuti appartenere a famiglie mafiose le candidature perle elezioni comunali svolte nel maggio del 2014.

Agrigentonotizie.it

Provinciale 24, pronto il bando per i lavori di messa in sicurezza


Pronto il bando di gara per i lavori di manutenzione eriapertura al traffico della provinciale 24. Ponte Giuri. Neiprossimi giorni il Libero Consorazio stabilirà la data per lapresentazione delle offerte.L'importo del progetto, redattointeramente dai tecnici del settore Infrastrutture stradali delLibero Consorzio, è stato finanziato lo scorso novembre dallaRegione Siciliana per un totale di 1.100.000,00 di euro. Sitratta di uno dei progetti esecutivi, rapidamente approvati daldirigente del settore Ambiente e Territorio, Infrastrutture stradalidel Libero Consorzio Comunale di Agrigento, inviati alla Regione peril relativo finanziamento.Il ommissario straordinario GiuseppeMarino, avuta notizia del finanziamento, aveva chiesto agli ufficicompetenti di attivare nel più breve tempo possibile l'iteramministrativo per effettuare la relativa gara d'appalto, in mododa ripristinare la transitabilità lungo la provinciale 24A checollega alcuni territori della zona ricadenti nel comune diCammarata.

Raccolta rifiuti, quinto giorno di stop: la Digos avvia un'indagine

Si fa sempre più preoccupante la situazione igienicosanitaria a Porto Empedocle dove, oggi, per il quinto giornoconsecutivo, gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia insegno di protesta contro i ritardi nei pagamenti dei loro stipendi.L'ennesimo incontro tra l'amministrazione comunale e i rappresentantidei lavoratori, si infatti concluso con un sostanziale nulla difatto.Troppo distanti le posizioni tra le parti. Da un lato ci sono glioperai che per tornare al lavoro immediatamente, hanno chiesto alsindaco che vengano pagate due fatture arretrate alle imprese dellaRealmarina in modo che le stesse ditte possano provvedere a saldaredue stipendi e una rata della tredicesima mensilità. Dall'altrolato, il sindaco Ida Carmina, ribadendo quelle che sono le difficoltàdi un comune al dissesto, si è detta possibilista solamente per unafattura arretrata. La riunione si è dunque sciolta e tutto è statorimandato a questa sera quando le parti dovrebbero tornare a sedersiallo stesso tavolo per provare a trovare una soluzione condivisa.Intanto questa mattina, gli agenti della Digos della Questura diAgrigento, hanno cominciato ad acquisire informazioni specifichesulla vertenza che si protrae ormai dallo scorso mese di novembrequando gli operatori ecologici e le sigle sindacali proclamarono unostato di agitazione mai ritirato. Gli operatori ecologici, devonoancora riscuotere gli stipendi di marzo, aprile maggio, novembre edicembre 2017, la tredicesima e due rate della quattordicesima. Almomento, il Comune di Porto Empedocle ha un arretrato con le impresedi diversi mesi con l'ultima fattura pagata per servizi resi relativaal mese di maggio 2017.


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