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Rassegna stampa del 22 febbraio 2018

Giornale di Sicilia

Precari, la Regione sospende i reintegri
Si pronunci l'ufficio legale»: l'assessorato ferma il ritorno al lavoro dei 100 Pip licenziati perché avevano commesso reati
Salvatore Fazio - PALERMO
La Regione sospende i circa cento Pip che erano stati prima licenziati e poi reintegrati dal dipartimento Lavoro. L'ex dirigente generale del dipartimento scelto dalvecchio governo Crocetta li aveva  eintegrati con alcuni provvedimenti amministrativi. Ma ieri il nuovo dirigente, Francesca Garoffolo, ha bloccato le direttive: quei Pip sono stati sospesi in attesa della pronuncia dell'ufficio legale della Regione sulla correttezza dei provvedimenti di reintegro. Nel 2013 l'allora presidente della Regione, Rosario Crocetta, aveva annunciato il licenziamento di un migliaio dei tremila Pip che avevano redditi elevati incompatibili rispetto al sussidio pubblico da 800 euro ricevuto o perché avevano commesso reati gravi incompatibili con il lavoro svolto. Successivamente erano arrivate due leggi dell'Ars e diversi provvedimenti amministrativi che, secondo l'assessorato, avevano fatto cadere i presupposti dei licenziamenti. Così, come raccontato mercoledì scorso dal Giornale di Sicilia, un centinaio dei precari espulsi erano stati rimessi in servizio con alcune  direttive dell'assessorato. Antonio Parrinello, l'ex dirigente generale dell'assessorato al Lavoro che ha firmato i provvedimenti di reintegro, ha spiegato: «Cancellando ogni volta un pezzo della norma originaria che aveva permesso di avviare i licenziamenti, le ultime leggi varate dall'Ars - ha detto Parrinello - avevano creato una sperequazione fra dipendenti della stessa categoria. In pratica queste norme avevano imposto di confermare il licenziamento solo se i lavoratori avevano commesso un reato dopo il 17 maggio del 2013». Parrinello ha evidenziato che «il risultato è stato che gente che aveva commesso reati  anche gravi prima di questa data non poteva essere licenziata perché altre leggi dell'Ars avevano via via sanato queste situazioni mentre chi  aveva commesso un reato, anche di lieve pena, dopo il 17 maggio del 2013 doveva essere  licenziato». Così prima di essere sostituito dal nuovo governo Musumeci, Parrinello ha firmato una circolare che permette di richiamare in servizio anche chi ha commesso reati non gravi dopo il 2013. Il decreto con cui ognuno di questi Pip è stato reintegrato dice esplicitamente che il ritorno al lavoro è stato deciso dalla Regione «in autotutela e fino ad eventuali condanne definitive per reati commessi successivamente al 17 maggio del 2013». Parrinello aveva precisato che in questa situazione si trovano «fra 50 e 100 lavoratori licenziati». Ieri è arrivato però lo stop con una nota del nuovo dirigente Garoffolo: niente reintegro, almeno per ora. Si dovrà attendere il parere dell'ufficio legale della Regione. Nel frattempo i lavoratori reintegrati sono sospesi. Intanto dall'assessorato hanno fatto sapere che il Pip accusato di aver rapinato e violentato una turista nei giorni scorsi a Palermo fa parte del bacino e non era tra quelli licenziati e poi reintegrati. L'accordo sui tetti agli stipendi del personale di Palazzo dei Normanni è stato ratificato dal consiglio di presidenza dell'Ars. L'accordo è passato a maggioranza. Hanno espresso voto contrario Stefano Zito e Salvatore Siragusa, deputati del Movimento 5 stelle. Con le risorse provenienti dal taglio agli stipendi e con la reintroduzione dei tetti, è stato creato un fondo di 100 mila euro che sarà destinato a interventi di solidarietà. Le risorse saranno prelevate dal capitolo del personale. Il presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè, ha proposto, inoltre, ai deputati di effettuare donazioni per ulteriori 100 mila euro. Gli  sponenti del Movimento 5 stelle si sono dichiarati contrari. «I tetti degli stipendi all'Ars? Sono tetti di cartone. Lo avevamo detto nei giorni scorsi, non possiamo che ribadirlo ora» dicono i deputati del M5S. (*SAFAZ*)

ENTI LOCALI,
CONTRATTO VICINO
Ok al rinnovo. Firma preliminare per i dipendenti di Regioni, Comuni, Città metropolitane. Aumenti da 85 euro
ROMA
È stato firmato nella notte di martedì, dopo quasi dieci anni di attesa, l'accordo preliminare per il rinnovo del contratto di lavoro degli enti locali. Tra Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere dicommercio sono 467 mila i lavoratori interessati. L'intesa prevede un incremento contrattuale medio di 85 euro e, nel contempo, la salvaguardia del bonus degli 80 euro. Il contratto avrà decorrenza dal primo marzo 2018 e l'auspicio dei sindacati è che già nella busta paga di aprile ci siano l'incremento contrattuale a regime e gli arretrati che si attestano intorno ai 450 euro medi. Tra le novità c'è il riconoscimento alla polizia locale di un'apposita sezione contrattuale con l'introduzione di un'indennità di funzione  legata ai gradi e all'attività disagiata.«Un traguardo raggiunto grazie a un lavoro di squadra e al senso di responsabilità di ciascuno degli attori coinvolti» commenta il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini. Il nuovo contratto «pone le basi - fa notare il Presidente dell'Upi, Achille Variati - per una maggiore autonomia organizzativa e gestionale delle Province, premia chi è disposto ad assumersi responsabilità e semplifica e incentiva la possibilità di stipulare i contratti decentrati a livello territoriale».
Soddisfatto il presidente dell'Anci, Antonio Decaro: «Restituiamo dignità ai dipendenti dei Comuni, personale più vicino ai bisogni, alle esigenze e alle aspettative del nostro Paese». E soddisfatta pure la ministra della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che conta ora di concludere il percorso - sono stati già firmati i rinnovi per gli statali e per il settore dell'istruzione - con la firma del contratto della Sanità. Anche sul fronte sindacale giudizi positivi. «Dopo quasi 10 anni si torna alla contrattazione e ai risultati » constata la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan «si apre una pagina nuova per garantire servizi fondamentali a cittadini e imprese». «Vista la ristrettezza dei tempi si tratta di un contratto ponte che non risponde a tutte le problematiche del comparto, ma attraverso l'istituzione di una commissione paritetica, si procederà entro luglio 2018 -assicura la Uil - alla rivisitazione della declaratoria dei profili professionali e alla semplificazione del sistema, nonchè all'analisi di specifiche professionalità».

Ilpersonale.it

Firmato il CCNL per i dipendenti degli enti locali
Firmato dopo quasi dieci anni di attesa, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle Funzioni Locali.
La bozza di accordo come comunicato delle sigle sindacali, è "un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori". Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, commenta la sigla della pre-intesa. "È stata una trattativa lunga e articolata su più punti - spiega dal canto suo Maurizio Petriccioli, Segretario Generale Cisl FP -. Abbiamo realizzato, tra le altre cose, un aumento medio al tabellare di 85 euro lordi, in linea con quanto stabilito nell'intesa del 30 novembre 2016; una sezione che valorizza le specificità della Polizia Locale, con l'istituzione di un'indennità di funzione legata al grado; la revisione del sistema di classificazione del personale, a partire da una sezione specifica per il settore educativo e scolastico; una ulteriore posizione economica aggiuntiva per ogni categoria; l'incentivo al Lavoro Agile; infine, abbiamo ottenuto una giusta valorizzazione della contrattazione territoriale". "Ora - conclude - dobbiamo procedere con il rinnovo del Contratto collettivo della Sanità pubblica per rispondere alle esigenze delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanità che attendono un giusto riconoscimento ormai da troppi anni".
Sono tanti gli aspetti che questo contratto va a migliorare, vediamone alcuni:
prevista una ulteriore categoria economica per ogni area, definizione delle sezioni speciali per la Polizia Locale, previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il  sistema di classificazione, normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale, introduzione per la Polizia Locale di un'identità di funzione collegata ai gradi, aumenti retributivi di 85 euro mensili medi,
ferie potranno essere sospese in caso di lutto, le ferie, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore.

La Sicilia

VIABILITÀ PROVINCIALE Sp 17 Siculiana-Raffadali approvatoprogetto esecutivo
(f.m.) Settore Infrastrutture Stradali del Libero ConsorzioComunale di Agrigento ha approvato, per la parte amministrativa, ilprogettoesecutivo relativo ai lavori dimanutenzione straordinaria per la eliminazione delle condizioni dipericolo della rete viaria secondaria e suamessa in sicurezza dellaviabilitàorientale sulla strada S.p. n.17 nel tratto Siculiana-Raffadali. I lavoririguardano un tratto di stradaper km13+800 m., per un costo complessivo della spesa di6.500.000 euro, di cui i lavori a based'asta ammontano a 5.090.000 euro e gli oneriper la sicurezza per152.700 euro, piùaltri oneri peroltre un milione dieuro. L'opera è stata inserita nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2017- 2019 approvato con Deliberazione Commissariale n. 36 del 3 marzo 2017. llavori sono finanziati nel Patto per lo sviluppo della Sicilia (Patto per ilSud).Appena saranno disponibili lesomme da parte della Regione saranno avviate le procedure della gara d'appaltoper la realizzazione dell'opera stradale. n miglioramento della Sp 17 renderà,anche, più agevole la transitabilità con la Strada Statale 115 "SudoccidentaleSicula" consentendo unosnellimento del traffico stradaledellazona interessata.

Agrigentonotizie
LIBERO CONSORZIO, SUCCESSO PER IL"RICICLABOLARIO"
Impazza sui social network il"Riciclabolario", il "dizionario" (riadattato in versionelocale dal Settore Urp e Stampa del Libero Consorzio di Agrigento)per orientarsi nel mondo della raccolta differenziata.La piccola guida si trova facilmente suinternet, ma per le esigenze e le caratteristiche del territorioagrigentino è stata "rimaneggiata" dal personale dell'Urp perassistere ed agevolare il Cittadino - Utente nelle operazioni diseparazione del rifiuto di origine domestica per una correttaraccolta differenziata.Nel "Riclicabolario", infatti, irifiuti sono stati elencati in ordine alfabetico con indicazionedella modalità di conferimento ed eventuali note.In pochi giorni la piccola guida haavuto un boom di contatti su facebook con più di cinquantamilavisualizzazioni e circa quattrocento condivisioni. Il"Riciclabolario" si inserisce nel contesto dei servizi erogatidall'Ufficio Relazioni con il Pubblico secondo la normativa dettata dalla legge 150 del 2000, che assegna all'URP nuove funzioni,ampliando il ruolo e i compiti di tale struttura nell'agevolarel'utilizzazione dei servizi offerti ai Cittadini, anche attraversol'informazione sulle disposizioni normative e amministrative, esulle strutture e sui compiti delle Amministrazioni in generaleIl boom di visualizzazioni, inoltre,conferma l'efficacia e l'efficienza del Urp del Libero Consorzio diAgrigento e attesta, oltremodo, la "customer satisfaction" o"citizen satisfacion" che rilevano il grado di soddisfazione diun cliente/utente nell'ottica del miglioramento del serviziofferti, come si legge in una recensione del profilo: "Quando isocial hanno un senso! Pagina utilissima agli utenti. Attenta allenostre richieste ed efficace nel rispondere tempestivamente. Unesempio : ho chiesto in un loro post se si poteva avere un pdf suglielenchi della differenziata ed in poche ore ho ricevuto l'emailrichiesta!."È possibile richiedere il "Riciclabolario" in formato Pdf inviando una richiesta e-mailindirizzata a urp@provincia.agrigento.

Agrigentoweb

San Gerlando, uffici chiusi lunedì26 febbraio Quest'anno, la memoria liturgica diS. Gerlando, patrono della città e dell'arcidiocesi di Agrigento,per la coincidenza con la seconda domenica di Quaresima è statatraslata da Domenica 25 febbraio a lunedì 26 febbraio 2018.Pertanto, recependo le disposizionidella Curia, gli uffici gli uffici pubblici, scuole ed entirimarranno chiusi.

Grandangolo
Approvato il progetto esecutivo deilavori sulla S.p. 17 Siculiana-Raffadali di Redazione Il Settore Infrastrutture Stradali delLibero Consorzio Comunale di Agrigento ha approvato, per la parteamministrativa, il progetto esecutivo relativo ai lavori dimanutenzione straordinaria per la eliminazione delle condizioni dipericolo della rete viaria secondaria e sua messa in sicurezza dellaviabilità orientale, dipartimento n.2, sulla strada S.p. n.17 neltratto Siculiana-Raffadali.I lavori riguardano un tratto di stradaper km 13+800 m., per un costo complessivo della spesa di €.6.500.000,00, di cui i lavori a base d'asta ammontano a €5.090.000,00 e gli oneri per la sicurezza per € 152.700,00, piùaltri oneri per oltre un milione di euro.L'opera è stata inserita nelProgramma Triennale delle Opere Pubbliche 2017 - 2019 approvato conDeliberazione Commissariale n. 36 del 03/03/2017.I lavori sono finanziati nel Patto perlo sviluppo della Sicilia (Patto per il Sud). Appena sarannodisponibili le somme da parte della Regione saranno avviate leprocedure della gara d'appalto per la realizzazione dell'operastradale. Il miglioramento della S.P. 17 renderà, anche, piùagevole la transitabilità con la Strada Statale 115 "SudOccidentale Sicula" consentendo uno snellimento del trafficostradale della zona interessata.

LA SICILIA
UNA FOTOGRAFIA aveva suscitato lareazione di mota gente.
Il "Corriere" dopo le protestesi è scusato con tutta la città.Il Corriere della sera ha formalmentechiesto scusa per aver urtato la sensibilità dei lettori e dellacittà di Agrigento". Al termine dei giorni di furenti polemichesocial scaturite dalla pubblicazione sull'edizione digitale delquotidiano di una foto dei Tempio di Ercole prospetticamente'schiacciato" sulla città, corredato appunto da una didascaliaritenuta altamente offensiva in primis dall'Amministrazionecomunale di Agrigento, arrivano passi indietro. A chiedere unintervento in tal senso era stato il sindaco Lillo Firetto, che avevascritto appunto alla direzione del giornale per chiedere unarettifica, Nel parlare della grande indignazione popolare di cui luisi faceva carico, il primo cittadino, intervenendo sulla fotospecificava che «negli anni 80 o nei primi anni 90 quell'immagineaveva l'intento di provocare una reazione sostenere una tesi cheesaltasse il bisogno di ripristinare la legalità in un territorio»,ma usarla oggi non poteva avere altro senso che "dileggiare unacittà che ha invece intrapreso un cammino virtuoso fin quasi araggiungere il titolo di Capitale Ita liana della Cultura per il2020'. La foto, a parere del sindaco è comunque un fa'so da unpunto di vista ideologico", dato che nessun palazzone sta a ridossodel tempio e che l'area archeologica dista cinque chilometri daquel non lusinghiero profilo, peraltro, ahinoi!, tutto legalizzatonegli anni Sessanta, e tutt'altro che abusivo, ma frutto del saccoedilizio che investì Italia e effetto di scelte urbanistichescellerate".«Prendiamo atto dell'inesattezzadella nostra didascalia e ci scusiamo se la precedente versione haurtato la sensibilità dei lettori e della città diAgrigento»scrivono dal Corriere, pur confermando «l'autenticitàdella foto, realizzata "nel tentativo di tutelare e non discreditare il patrimonio artistico della Valle dei Templi».G.S

ACQUA. Oggi sarà approvata una nuovadisposizione per regolamentare le procedure di installazioneContatori, l'Ati detta le regole!
Sono ancora oltre sedicimila le utenzeforfettarie, in gran parte a Favara e Raffadali.Installazione dei contatori. la'guerra' continua. Dopo un'infruttuosa riunione congiunta traAd, Girgenti acque e associazioni per l'acqua pubblica,dall'Assemblea territoriale idrica potrebbe arrivare oggi un attodeliberato dai sindaci che dovrebbe fornire linee guida per ilgestore rispetto all'attività che lo stesso definisce dinormalizzazione delle utenze idriche a forfait". Sedicimila, intotale su base provinciale, della quale gran parte tra Favara eRaffadali, tutte paganti (con impegni economici diversi per comune)in maniera forfettaria l'acqua consumata.L'atto che l'Ati andràprobabilmente a firmare prevederà tra le al tre cose la necessitàche l'azienda fornisca o brevi mano o via racco mandata i contrattiagli utenti in modo che gli stessi possano analizzarli prima didecidere se firmare e che si installino valvole di sfiato ad ognicontatore e su vari punti della rete (e che gli stessi siano oggettodi controllo congiunto). Ma non solo:un punto molto controverso — che nonè chiaro se troverà accoglimento nella versione definitiva deldocumento — prevede il vincolo di Girgenti Acque a bollettare inuna determinata area solo dopo che per quella stessa sia statacompletata la normalizzazione delle utenze. Traduzione: finché nonsi finiscono di installare i contatori in tutta una via, o in unquartiere, non si dovrebbe chiedere il pagamento di quanto misuratodal contatore. Impossibile, secondo il gestore, che già in occasionedell'incontro svoltosi a fine gennaio aveva reputato questa ipotesicome destinata a tentare di bloccare di fatto l'opera di"normalizzazione", che comunque nel frattempo è proseguita conl'installazione di circa mille misuratori."Stiamo cercando di arrivare ad untesto che sia condiviso e che trovi l'accoglimento delle istanze dìutenti, associazioni e sindaci — è il commento del presidentedell'Ati Vincenzo Lotà -". Che tutto possa finire dinnanzi alTar. come già avvenuto con la tariffa, è quindi altamentepossibile, con conseguente prolungamento dei tempi necessari.Eppure di tempo ce n'è poco. Siperché se è dal 2014 che Girgenti acque ha avviato (con sortialterne) di tramutare le utenze da forfettarie a contatore,a penderecome una "Spada di Damocle" oggi è una delibera dell'Aeegsi,l'Autorità per l'energia, il gas e Il servizio idrico, la qualestabilisce che se in un ambito le utenze non erano almeno al 90%dotate di contatore, al 31/12 si rischia una penalità del 10% sultotale del servizio. Pericolo attualmente non sfumato (anche se verràchiesta una proroga) e che si tradurrebbe in una sanzione da circa 4milioni di euro, da scaricare sul gestore, il quale, si dice in unanota stampa di non molto tempo fa "non potrebbe che rivalersi suisoggetti che, a vario titolo, hanno impedito l'esecuzione delleattività di normalizzazione".GIOACCHINO SCHICCHI

L'APPUNTAMENTO è poco primadell'ora di pranzo e può considerarsi un'occasione
RIAPRE LA VIA PASSEGGIATAARCHEOLOGICA
Si tratta della prima stradarealizzata in colore tufo per omogeneizzarsi con l'ambiente.Via Passeggiata Archeologica, l'attesa è finita. Oggi, stando a quanto comunicato dal Comune diAgrigento, la nuova strada, dotata di asfalto color tufo (e consegnaletica orizzontale bianca) sarà ufficialmente aperta altraffico e, lo precisiamo, così rimarrà. almeno nel medio-lungo periodo.Per quanto ancora sui social l'opinionedel "complotto" sia dura a morire (c'è cioè chi continua asostenere l'imminenza della pedonalizzazione), dal Municipiocontinuano a rassicura re: in questa fase non si penserà aprovvedimenti così radicali.E questo perché è stato già chiaroin questi giorni cosa sarebbe accaduto in caso di unapedonalizzazione tanto improvvisa e radicale: in questo periodo Lavia Panoramica dei Templi è stata letteralmente bloccata daingorghi, dato che è di venuta per tutti coloro che abitano alVillaggio Mosè, a San Leone e nelle zone a valle della cittàl'unica strada percorribile in ambito urbano.Le alternative, va chiarito,esisterebbero, ma renderebbero ben più lungo il percorso: l'assepiù utilizza bile in tal senso sarebbe la ex Statale 640,raggiungibile però solo uscendo dal centro abitato attraverso, adesempio, via Papa Luciani. Chilometri su chilometri, a conti fatti,che però in questi giorni sono stati pratica mente una sceltaobbligata se ci si voleva risparmiare una lunga, lunghissima,permanenza in auto in at tesa che la fila scorresse.Quindi, anche se di un colore di verso,la Passeggiata Archeologica continuerà ad essere utilizzata dalleautovetture così come è sempre avvenuto. Adesso, al massimo, ilnuovo spunto di riflessione diventa la durata del colore tufo: isegni delle gomme, l'eventuale olio perso dai mezzi, soprattuttoquelli di maggiori dimensioni e altri elementi abbastanza comunilungo le nostre strade potrebbero "sfregiare" l'asfaltoimmacolato già dopo poco tempo. Questo, tuttavia, non modificherebbedi tanto l'impatto paesaggistico, comunque minore del bitumenero-grigio.G.S.

PALACONGRESSI, QUESTA MATTINA SIDECIDE SULLA SUA RIAPERTURA.
In programma l'attesa riunionedella commissione pubblici spettacoli che dovrà stabilire sel'edificio potrà ospitare già dai primi giorni di marzo glieventi al chiuso del Mandorlo in Fiore.Palazzo dei congressi. oggi è ilgiorno decisivo. Stamattina, infatti si riunirà la commissioneprovinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, che avràil compito in sostanza di valutare la possibilità dell'aperturadel la struttura, sulla quale il Parco archeologico lavora ormai daalcuni mesi.Un incontro decisivo, perché finita lalunga fase degli interventi di manutenzione ordinaria realizzatidall'en te regionale il momento di capire se l'edificio potràospitare già dai primi giorni di marzo gli eventi al chiuso delMandorlo in Fiore.Se il Parco si era già dotato dellecertificazioni, come quella rilasciate dai Vigili dèl Fuoco, attendeadesso l'utilizzabilità dell'area esterna al, Pala congressi,del contro foyer e delle tre grandi sale di cui l'edificio èdotato.Qui, proprio nei giorni scorsi, si èprovveduto alla sanificazione delle poltroncine, con la pulizia ebonifica della moquette e delle sedie, dato che le porte del benesono chiuse ormai da 5 anni dopo che la Regione lo sottrasse allagestione de Comune di Agrigento per tentare di venderlo,infruttuosamente.Se tutto andrà bene quindi, i Palazzodei Congressi sarà restituito alla collettività, anche se solo inparte (non utilizzabili rimangono infatti tutti i Io primo piano, adesempio), ma per quanto tempo e con quale futuro?Il punto è tutto economico eburocratico. Se il Parco ha già speso 400mila euro per questiinterventi, impegnando altri 336mi1a per un completamento degliimpiantì (ad esempio dotando l'edificio di una videosorveglianza),Ente non può fare altro che semplici interventi di manutenzioneordinaria e che,soprattutto,dal gennaio 2018 non potrà più dedicare.E questo perché è la stessa Regioneche, nella finanziaria che trasferì al Parco la gestionedell'edificio (con sentendogli di usare i fondi dellosbigliettamento fino al 10%), indicava come data ultima il 31dicembre scorso. Quindi se adesso potranno entrare le risorsederivanti dai ticket di partecipazione agli eventi, e, in prospettiva, quelli che deriveranno dallo svolgimento di specificheiniziative(ad esempio qui potrebbero essere messi in mostra i repertiricavati dagli scavi del teatro ellenistico), sussisterebberocomunque una serie di problemi gestionali abbastanza concreti.Quindi, riaperto il Palacongressi,bisognerà che della vicenda si occupi la politica Regionale, chedovrà decidere una volta e per tutte cosa fare di quella che oggi è,per molti versi, una cattedrale nel deserto.C.SCH.

ARS, DA RISPARMI SU STIPENDI FONDODI SOLIDARIETÀ L'ACCORDO.
Ratificata all'arsintesa su tetti. interventi per la crisi idrica.GIUSEPPE BIANCAPALERMO. Il governo regionale harelazionato, netta seduta dell'Assemblea regionale di ieri, alparlamento sugli interventi da realizzare nell'ambito dellastraordinaria crisi idrica che ha colpito negli ultimi mesi quasi perintero la Sicilia, rendendo necessari i poteri speciali conferiti daRoma. Il presidente della Regione colpito da una faringite. hapresentato il documento, letto all'Aula dall'assessore Cordaro.Partendo dalla premessa che ilfabbisogno idrico su Palermo e i comuni della costa necessita di 100milioni di metri cubi annui di acqua: «il permanere di condizionisiccitose, registrate fino agli inizi del mese di febbraio 2018 nonconsentivano di assicurare il soddisfacimento dei suddetti fabbisognianche per la stagione in corsoDa qui la necessità di una seriemirata di interventi. Tra cui il ripristino della esistente condottache consentirebbe «il parziale vettoriamento delle acque rese dallasorgente Presidiana di Cefalù 130 litri al secondo. Impianto didissalazione alimentato con te acque detta sorgente Presidiana aifini dello sfruttamento integrale della fonte».Un intervento di 4 milioni 880 milaeuro, dì cui 3 milioni 880 mila di quota pubblica e un mulo ne acarico dell'Amap dovrebbe andare a finanziare invece la reaLizzazione di un by-pass sull'acquedotto di Scillato. Allo studioanche la realizzazione di un impianto di dissalazione per sfrutta reintegralmente la fonte di Presi- diana. Un infrastruttura di sistemaquesta da considerare nei lungo periodo.Sono state approvate dal parla mentotre delle cinque 'nozioni presentate che impegnano il go vernoregionale. Firmatari dei di versi atti Alessandro Amicò, capo-gruppo di 4 Claudio Fava (Sinistra) e Salvo Siragusa (MSS).Per 11 Pd sorto intervenuti ilCapogruppo Giuseppe Lupo ed Anthony Barbagallo. Per Lupo: «L'acquaè un bene prezioso e l'aumento dei consumi, tipico della stagioneestiva, non può cogliere impreparati mentre Barbagallo ha messo inrelazione Le criticità dì sistema con la vicenda normativa dellaprecedente legislatura in cui il Consiglio dei ministri impugnò indiverse parti la legge di riordino voluta da governo Crocetta.Il Consiglio di Presidenza dell'Arsha ratificato ieri l'accordo sui tetti agli stipendi del personaledi Palazzo dei Normanni. Votato a maggioranza, l'accordo è passatocol solo voto contrario di Stefano Zito e Salvatore Siragusa,deputati del Movimento 3 stelle.Con le risorse provenienti dai taglistipendi è stato creato un fondo di 100 miLa euro che saràdestinato ad interventi di solidarietà. Le risorse saranno pre evatedal capitola del personali presidente dell'Ars, GianfrancoMiccichè, ha proposto, inoltre, ai deputati di effettuare donazioniper ulteriori 100 mila euro. Anche su questo punto gli esponenti delMovimento 5 stelle si sono dichiarati contrari.Per i 5stelle invece i tetti deglistipendi dell'Ars sono «tetti di cartone». In una nota si legge:La spesa dell'Ars aumenterà rispetto ai imiti precedenti, configure che, grazie ad alcuni giochetti, sforeranno abbondantemente i240 mila euro, arrivando a porta re a casa cifre vicino ai 300 milaeuro".


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