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Rassegna stampa del 13 marzo 2018

 

repubblica.it

Sicilia, circolare agli enti locali: 4 mesi per i dati sui conti

In Sicilia Comuni, Liberi Consorzi e Città metropolitane avranno quattro mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative con i dati strutturali, contabili e quelli in materia di personale relativi al 2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su fabbisogni e costi standard: chi non rispetterà il termine dei 120 giorni subirà il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo erogati fino a quando non si metterà in regola; l'elenco degli inadempienti inoltre sarà pubblicato sul sito del ministero dell'Interno. E' quanto disposto dall'assessorato regionale alle Autonomie locali, guidato da Bernardette Grasso, con una circolare appena diramata agli amministratori locali. La distribuzione dei questionari agli enti locali comincerà il prossimo 15 marzo, se ne occuperà la società Sose come stabilito nel protocollo d'intesa che l'assessorato alle Autonomie locali, in raccordo con quello all'Economia, ha siglato con l'Anci Sicilia e che prevede il coinvolgimento anche dell'Istituto per la finanza e l'economia locale (Ifel) in qualità di partner scientifico anche per fornire assistenza tecnica e formazione agli enti locali. L'Ifel ha fornito il questionario unico alla Regione siciliana, lo stesso utilizzato a livello nazionale dalle regioni a statuto ordinario. Prima dell'avvio dell'iter, l'assessorato, si legge nella circolare, ha chiesto un approfondimento all'ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione che, "premessa la compatibilità del sistema delle funzioni fondamentali individuate per le regioni a statuto ordinario con quello degli enti locali siciliani, ha ritenuto che l'adozione di tali parametri appare coerente o comunque non confliggente con il quadro normativo vigente". L'assessore Grasso richiama alla collaborazione gli enti locali sottolineando "ancora una volta l'importanza di avviare il nuovo sistema di ripartizione delle risorse nei confronti degli enti locali siciliani basato su un modello finanziario improntato al principio di responsabilità dei singoli livelli istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e di spesa, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale".

livesicilia.it

Le spese negli enti controllati 
La Regione avvia una indagine

Un'indagine disposta dalla Ragioneria generale della Regione mira a verificare se gli enti e gli organismi abbiano rispettato in pieno i vincoli di spesa imposti dalle norme nazionali e regionali. Con una circolare firmata qualche giorno fa, il ragioniere Giovanni Bologna, ha chiesto ai dipartimenti, agli enti e ai collegi dei revisori dei conti di fornire gli elementi richiesti dall'amministrazione entro e non oltre il 5 aprile. Un monitoraggio avviato, si legge nella circolare, "indipendentemente dalla redazione del rendiconto generale della gestione per l'esercizio 2017". La Ragioneria evidenzia che "la Corte dei conti a sezioni riunite, in sede di parifica del rendiconto generale della Regione per il 2016, ha raccomandato la 'creazione di un adeguato sistema che permetta alla Ragioneria generale un monitoraggio costante della gestione finanziaria dell'amministrazione e degli enti controllati con puntuale attenzione per le voci di spesa interessate dalle norme di spending review'". Sotto osservazione il rispetto dei vincoli riguardo il divieto di assunzione, i fondi di trattamento accessorio, l'acquisto di beni e servizi, la riduzione dei contratti di acquisto, le spese per la stampa di relazioni e altre pubblicazioni e quelle per spostamenti e missioni, retribuzione e salario accessorio della dirigenza, spese per auto di servizio e rappresentanza, consumi, buoni pasto, compensi e misure di contenimenti dei costi agli organi.


Precari della Regione, Grasso: 
"Stabilizzazioni entro fine anno"

Si sono riuniti oggi nell'assemblea organizzata dalla Cisl Fp Sicilia nella sede della Funzione pubblica i lavoratori precari della Regione siciliana. La richiesta è chiara: definire concretamente le procedure per la stabilizzazione, così come previsto anche dalla cosiddetta Legge Madia che, all'articolo 20, parla di "superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni" e apre alla possibilità di assumere a tempo indeterminato per il triennio 2018-2020. All'assemblea hanno partecipato anche l'assessore al ramo Bernardette Grasso e il segretario generale della Cisl Fp Sicilia Paolo Montera. "Un processo, quello delle stabilizzazioni - ha detto Montera - che deve essere portato a termine. Serve un'accelerazione. Non è più accettabile che ci siano lavoratori che, dopo anni di sacrificio e di attesa, si ritrovino ancora in una situazione in cui i loro diritti non sono riconosciuti dal'Amministrazione. Ma - precisa il sindacalista - non può trattarsi di un processo a una sola velocità perché, oltre a quello dei precari della Regione, è necessario mettere mano anche alle vertenze che riguardano i precari degli Enti locali e il rinnovo del contratto dei regionali".
L'assessore Grasso ha ribadito l'impegno del Governo Musumeci in questa direzione. "Dobbiamo trovare percorsi sostenibili - ha spiegato Grasso - ma da parte del Governo regionale c'è la ferma intenzione di procedere alle stabilizzazioni. Entro la fine dell'anno definiremo le diverse tappe da seguire, anche perché le risorse saranno disponibili dal 1 gennaio 2019". "Accogliamo con soddisfazione l'apertura del governo regionale - ha concluso Montera - e siamo disponibili al confronto che si renderà necessario per stabilire il programma per la stabilizzazione ma sia chiaro che vigileremo affinché l'attenzione resti alta fino al raggiungimento degli obiettivi e, allo stesso tempo, affinché non si arresti il processo per il rinnovo del contratto e la riclassificazione di tutto il personale attualmente in servizio alla Regione.

Quotidiano di sicilia.it

Costi standard: da Regione siciliana procedura fabbisogni, blocco fondi a inadempienti

Comuni, liberi Consorzi e Città metropolitane avranno quattro mesi di tempo per trasmettere le informative con i dati strutturali, contabili e di personale per il 2017, poi scatterà la black-list. La distribuzione dei questionari agli enti locali comincerà il prossimo 15 marzo. In Sicilia Comuni, liberi Consorzi e Città metropolitane avranno quattro mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative con i dati strutturali, contabili e quelli in materia di personale relativi al 2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su fabbisogni e costi standard: chi non rispetterà il termine dei 120 giorni subirà il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo erogati fino a quando non si metterà in regola; l'elenco degli inadempienti inoltre sarà pubblicato sul sito del ministero dell'Interno. E' quanto disposto dall'assessorato regionale alle Autonomie locali, guidato da Bernardette Grasso, con una circolare appena diramata agli amministratori locali. La distribuzione dei questionari agli enti locali comincerà il prossimo 15 marzo, se ne occuperà la società Sose come stabilito nel protocollo d'intesa che l'assessorato alle Autonomie locali, in raccordo con quello all'Economia, ha siglato con l'Anci Sicilia e che prevede il coinvolgimento anche dell'Istituto per la finanza e l'economia locale (Ifel) in qualità di partner scientifico anche per fornire assistenza tecnica e formazione agli enti locali. L'Ifel ha fornito il questionario unico alla Regione siciliana, lo stesso utilizzato a livello nazionale dalle regioni a statuto ordinario. Prima dell'avvio dell'iter, l'assessorato, si legge nella circolare, ha chiesto un approfondimento all'ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione che, "premessa la compatibilità del sistema delle funzioni fondamentali individuate per le regioni a statuto ordinario con quello degli enti locali siciliani, ha ritenuto che l'adozione di tali parametri appare coerente o comunque non confliggente con il quadro normativo vigente". L'assessore Grasso richiama alla collaborazione gli enti locali sottolineando "ancora una volta l'importanza di avviare il nuovo sistema di ripartizione delle risorse nei confronti degli enti locali siciliani basato su un modello finanziario improntato al principio di responsabilità dei singoli livelli istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e di spesa, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale".

Lasicilia.it
Basta sprechi, ultimatum della Regione a Comuni ed ex province: «Stop ai fondi a chi non si adegua»

L'ultimatum a Comuni, liberi Consorzi e Città metropolitane che avranno quattro mesi di tempo per trasmettere alla Regione le informative con i dati strutturali, contabili e quelli in materia di personale relativi al 2017 nell'ambito dell'applicazione delle norme su fabbisogni e costi standard: chi non rispetterà il termine dei 120 giorni subirà il blocco dei trasferimenti a qualunque titolo erogati fino a quando non si metterà in regola. E l'elenco degli inadempienti inoltre sarà pubblicato sul sito del ministero dell'Interno. E' quanto disposto dall'assessorato regionale alle Autonomie locali, guidato da Bernardette Grasso, con una circolare appena diramata agli amministratori locali. La distribuzione dei questionari agli enti locali comincerà il prossimo 15 marzo, se ne occuperà la società Sose come stabilito nel protocollo d'intesa che l'assessorato alle Autonomie locali, in raccordo con quello all'Economia, ha siglato con l'Anci Sicilia e che prevede il coinvolgimento anche dell'Istituto per la finanza e l'economia locale (Ifel) in qualità di partner scientifico anche per fornire assistenza tecnica e formazione agli enti locali. L'Ifel ha fornito il questionario unico alla Regione siciliana, lo stesso utilizzato a livello nazionale dalle regioni a statuto ordinario. Prima dell'avvio dell'iter, l'assessorato, si legge nella circolare, ha chiesto un approfondimento all'ufficio legislativo e legale della Presidenza della Regione che, «premessa la compatibilità del sistema delle funzioni fondamentali individuate per le regioni a statuto ordinario con quello degli enti locali siciliani, ha ritenuto che l'adozione di tali parametri appare coerente o comunque non confliggente con il quadro normativo vigente». L'assessore Grasso richiama alla collaborazione gli enti locali sottolineando «ancora una volta l'importanza di avviare il nuovo sistema di ripartizione delle risorse nei confronti degli enti locali siciliani basato su un modello finanziario improntato al principio di responsabilità dei singoli livelli istituzionali e a una maggiore autonomia di entrata e di spesa, nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale».

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