Livesicilia
Scompare Archeologia da Agrigento
Il
caso delle Università decentrate
L'Università
degli studi di Palermo ha
deciso di non attivare, nel prossimo anno accademico, ad Agrigento,
il
corso di laurea magistrale in archeologia continuando
un processo di arretramento già avviato da qualche anno con la
chiusura di altri corsi di studio. Quest'ultima decisione si lega
alla lunga crisi dei consorzi universitari e, in particolare, del
Cua,
Consorzio universitario di Agrigento.
A
dire il vero il 9 giugno 2017 un decreto a firma Marziano-Baccei
provava a risolvere l'annosa questione. Con
quell'atto gli assessori all'Istruzione e all'Economia
rendevano esecutivo e facevano propri i contenuti di un protocollo di
intesa firmato fra loro stessi e le Università siciliane, il 31
maggio. L'accordo fra le parti, anzitutto, sanciva
il ridimensionamento
del finanziamento (da 5 a 3,6 milioni) da
parte della Regione Siciliana, ma rendeva il finanziamento stabile
nel futuro triennio consentendo alle università di programmare la
propria attività con certezza. Inoltre il decreto, a fronte del
minore finanziamento attribuiva un aumento del potere di controllo
delle Università sui Cda dei consorzi. In cambio del nuovo onere
finanziario, per le università che si addossavano la gestione di
enti fortemente indebitati, la
Regione si impegnava a fare modificare gli statuti dei consorzi onde
garantire la guida amministrativa delle Università.
Il
19 luglio 2017, il consorzio di Trapani si adeguava al
decreto attribuendo all'Università di Palermo la maggioranza degli
amministratori nel proprio Cda. Una simile modifica invece non veniva
approvata dai soci della città dei templi. Piuttosto, il consorzio,
allora guidato dal presidente Gaetano
Armao,
impugnava il decreto ottenendo, il 14 settembre, un'ordinanza
cautelare che sospendeva l'atto.
Con
l'insediamento del governo Musumeci, i nuovi assessori Lagalla
e proprio Armao,
nel frattempo entrato nella giunta regionale, hanno ritirato il
decreto dei predecessori. L'attuale assessore all'economia
racconta: "Quando sono arrivato in assessorato nessuno aveva
notizia del decreto dal punto di vista amministrativo: era stato
emanato - spiega Armao - senza alcuna istruttoria. Il decreto
risultava, inoltre, paradossale perché attribuiva il governo dei
consorzi all'ente erogatore del servizio, che non solo non è socio
ma che inoltre, plausibilmente, sarebbe stato in conflitto di
interessi".
Il
finanziamento però è rimasto intatto. "L'attuale
governo - continua Armao - non può aumentare l'investimento
in formazione perché
tali spese non sono fra le eccezioni che il precedente
governo ha inserito nel patto con lo Stato per il rientro della spesa
regionale del 3 % annuo. Questa è una scelta scellerata ma che
purtroppo subiamo per scelte non nostre".
L'assessore
all'istruzione Roberto Lagalla, assessore competente per materia,
inoltre puntualizza:
"Dal punto di vista politico abbiamo ritenuto che il decreto
andasse ritirato perché i poli decentrati sono un presidio di
promozione del diritto allo studio universitario. Essi garantiscono
un incentivo a continuare la carriera di studio per chi non può
permettersi i costi della vita fuori sede. La ragione decisiva che mi
preme sottolineare è però che, oggi più che mai, mentre
diminuiscono gli apporti finanziari degli Enti locali, la Regione
deve far emergere il proprio ruolo sussidiario garantendo, attraverso
i poli decentrati, una presenza diffusa su tutto il territorio
siciliano dell'Università e della ricchezza ad essa
connessa".
Rispetto
alla necessità di affrontare la questione in modo corale,
l'assessore Lagalla ha inoltre convocato un tavolo tecnico,
che spera sarà attivo già entro fine aprile. "Sarà la sede -
dice- per intervenire sia in termini di governance e gestione, in
sinergia con i pareri e le proposte che saranno avanzate, sia per
dare maggiore respiro alla proposta didattica delle sedi distaccate
degli Atenei siciliani".
Il
rettore dell'Università di Palermo Fabrizio Micari,
spiega così la scelta di cancellare la facoltà di Archeologia ad
Agrigento: "Il decreto Baccei-Marziano provava a fare fronte alla
questione dei sempre più indebitati consorzi universitari dopo la
lunga stagione di arretramento degli enti locali e della Regione. Uno
dei principali meriti che aveva, era quello di garantire
alle università la stabilità e la certezza dei finanziamenti che
fino ad allora venivano trovati anno per anno, causando non
indifferenti difficoltà di programmazione non solo per gli atenei ma
pure per le famiglie. Dal punto di vista della fisionomia dei Cda -
prosegue - è comprensibile che il nuovo governo abbia una nuova
visione politica delle questioni. Dall'altra parte l'ateneo di
Palermo ha maturato un credito verso il consorzio agrigentino di 8
milioni, accertati al 2014; debito che si presume sia nel frattempo
lievitato a circa 12 milioni. Per questa cifra c'è una lite
giudiziaria pendente, il cui avvio fu approvato dall'amministrazione
precedente alla mia e che la nostra amministrazione ha portato
avanti. In questa situazione di litigiosità ritengo naturale che
l'Università metta i motori al minimo".
Rispetto
al futuro, Micari lancia segnali d'apertura: "Come
fatto a Trapani, vogliamo continuare a investire nei territori con
dei corsi di laurea triennali perché siamo convinti della
strategicità sociale di un'offerta formativa accattivante per lo
studente diplomato. La volontà di rilanciare la presenza dell'
Università di Palermo ad Agrigento però richiede la stessa
stabilità e certezza che il decreto Baccei-Marziano garantiva nella
governance e nei finanziamenti pluriennali". E
continua: "Per ciò che riguarda l'attivazione di nuovi corsi di
laurea nel Cua, una volta mutate le condizioni secondo le nostre
esigenze di stabilità, occorrerà attendere la programmazione
dell'offerta formativa per l'anno accademico 2019-2020. Ove
dovessero riscontrarsi le condizioni che consentano all'università
di potenziare la sua presenza nel polo d'Agrigento, inoltre, non
credo di poter escludere la disponibilità da parte dell'Università
a risolvere la situazione debitoria tramite una
transazione".
Vincenzo
Calarca rappresentante degli studenti,
che in un'interrogazione in Senato accademico ha esposto le
preoccupazioni degli studenti per la condizione del Cua, commenta
così la vicenda: "Come associazione Onda universitaria, chiediamo
ai protagonisti in gioco, all'Università e alla Regione Siciliana,
di trovare al più presto una soluzione consona per evitare che
l'ateneo di Palermo si disimpegni totalmente dal Cua e che la
Regione Sicilia riesca ad avere parola sulle strategie del Consorzio.
Quelle che sembrano beghe politiche non possono condizionare la vita
di migliaia di studenti".
Intanto,
ad Agrigento il prossimo 13 aprile è
stato convocato un Consiglio comunale aperto per trattare la
questione. Il rettore Fabrizio Micari e il presidente del Cua
Pietro Busetta, hanno annunciato che parteciperanno.
Scrivolibero
Libero
Consorzio: gli studenti di Alternanza Scuola Lavoro incontrano il
Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri, Giovanni
Pellegrino
Compiti
dell'Arma Carabinieri,
lotta al consumo
e spaccio di sostanze stupefacenti, giovani e società,
contrasto all'immigrazione clandestina: sono stati questi,
e non solo, i temi trattati da alcuni studenti del Liceo
Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi" di
Agrigento nel corso di un incontro
con il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri
di Agrigento, Tenente Colonnello Giovanni Pellegrino.
La
visita, che si è svolta ieri nella
Caserma "Biagio Pistone", sede del Comando provinciale
dell'Arma, si è inserito nell'ambito
del progetto di Alternanza Scuola Lavoro,
denominato "fuoriclasse", che
gli studenti svolgono all'Ufficio Stampa del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento.
Dopo
il discorso di benvenuto, il
Comandante Pellegrino ha parlato della centralità della stazione
Carabinieri nel contesto del territorio provinciale, una capillarità
che rende l'uniforme dei Carabinieri familiare e
riconoscibile. L'alto Ufficiale si è, poi, soffermato
sulla figura del Carabiniere amico; il cittadino, ha detto, deve
considerare la Stazione Carabinieri un luogo di accoglienza, di
ascolto, di aiuto e di tutela dei propri diritti. Il
Carabiniere, ha sottolineato, è una persona a cui rivolgersi in caso
di bisogno, non una figura da temere. Agli studenti, inoltre, è
stato fatto vedere un video che ha sintetizzato i
compiti dell'Arma, asse portante su cui si basa tutto il sistema di
sicurezza nazionale. Il Comandante nel rimarcare, poi,
il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, la disciplina,
la serietà, l'affidabilità e la stretta vicinanza ai cittadini
dei Carabinieri, ha ricordato la figura del Maresciallo Giuliano
Guazzelli, ucciso dalla mafia nell'aprile di 26 anni fa:
Guazzelli, ha
detto Pellegrino, era
toscano, giunto in Sicilia ha voluto imparare il dialetto siciliano
per calarsi più facilmente nel contesto sociale e culturale del
territorio e comprenderne meglio le dinamiche. Un modo per
incidere con più forza e determinazione nella lotta alla criminalità
organizzata.
Sotto
l'aspetto professionale, poi, Pellegrino ha spiegato
agli studenti, che si affacciano al mondo del lavoro, quali
sono i requisiti che un cittadino deve possedere
per entrare nell'Arma e diventare, così, un
professionista dell'ordine pubblico calato
in una dimensione di alta tecnologia e professionalità.
Diverse,
infine, le domande poste dai quindici liceali che
hanno seguito con
interesse l'incontro che si è concluso con un invito del
Comandate a partecipare il prossimo 5 giugno, nella Valle
dei Templi di Agrigento, alle celebrazioni per la Festa dell'Arma
in occasione del 204esimo anniversario della fondazione. Gli
studenti, infine, accompagnati dal Tenente Luigi Garrì, hanno
visitato la centrale operativa del Comando Provinciale
dove l'ufficiale
ha spiegato
come viene coordinato e gestito un intervento di emergenza. "Incontro
molto utile e formativo", hanno dichiarato, infine, i liceali
che hanno compreso al meglio l'essenza militare
dell'Arma e la sua straordinaria duttilità nell'adeguarsi
ai tempi, motivi principali della grande popolarità di questa forza
militare di polizia, che da più di due secoli vigila e protegge
l'Italia e la sua gente, in pace e in guerra.
Libero
Consorzio Agrigento: entro il 27 aprile le domande per la selezione
del nucleo di valutazione
Il Commissario
Straordinario Girolamo Alberto Di Pisa ha approvato con propria
determinazione l'avviso di selezione pubblica per la nomina dei
componenti esterni del nucleo di valutazione del Libero Consorzio.
La scelta avverrà a cura del
Commissario straordinario "intuitu personae", previa valutazione
dei curricula prevenuti. Rimane ferma la facoltà del Commissario di
fare precedere la nomina da un colloquio per verificare il possesso
dei requisiti e le capacità professionali dei partecipanti su una
rosa di candidati non inferiore a cinque.
Coloro
che hanno interesse a svolgere l'incarico predetto devono far
pervenire entro le ore 12.00 del 27 aprile 2018 nella sede del Libero
Consorzio Comunale nel Piazzale Aldo Moro n.l, la dichiarazione di
disponibilità ad accettare l'eventuale nomina corredata della
documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La
manifestazione di interesse, potrà pervenire a mezzo posta, brevi
manu e all'indirizzo p.e.c. dell'Ente
protocollo@pec.provincia.agrigento.it
La
durata dell'incarico è prevista fino al 30 giugno 2018 e comunque,
fino alla data di cessazione del mandato commissariale. Il compenso
annuo è pari a € 8.000,00 oltre i.v.a, e c.p., se dovute, e al
rimborso delle spese documentate.
I componenti del nucleo di valutazione
devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel
campo del management, della valutazione della performance e della
valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i
soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in
partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito
tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che
abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti
continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano
per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente.
La procedura di selezione non ha
carattere comparativo e la presentazione delle domande di
partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo
insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere
all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei
candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. Per ulteriori
informazioni gli interessati possono consultare la sezione primo
piano della homepage del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it
dove si trova il modello di domanda per partecipare alla selezione.
Il nucleo valuta, tra l'altro, la
performance dei Dirigenti sulla scorta di criteri oggettivi e
qualitativi che formano i sistemi di valutazione. Inoltre verifica
l'attività svolta nell'anno di riferimento, in rapporto ai
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati ed alle
risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili.
Agrigentonotizie
Nuovo aggiornamento dell'elenco di istituzioni ed associazioni della provincia
Rivisto l'elenco delle istituzioni ed associazioni operanti in provincia di Agrigento. Gli aggiornamenti in primo luogo, riguardano la composizione del nuovo Parlamento e dei suoi uffici e le modifiche dei vertici di alcuni Enti pubblici e Associazioni della provincia. I cittadini possono consultare l'elenco nelsito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it, nella pagina Urp e stampa/Ufficio stampa/pubblicazioni.
La pubblicazione pubblicata esclusivamente in formato digitale è curata dell'ufficio stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Viene realizzata in formato pdf ed include una serie di notizie su vertici, indirizzi e numeri telefonici di enti ed associazioni utili a cittadini. Questo strumento di lavoro è aggiornato e migliorato da parte dell'ufficio stampa in tempo reale.
Le Istituzioni e le Associazioni interessate ad inviare segnalazioni ed aggiornamenti per integrare la pubblicazione o per l'inserimento nelle categorie presenti nell'elenco possono chiamare lo 0922/593228 oppure lo 0922/593267 o inviare una e-mail all'indirizzo ufficiostampaproag@yahoo.it.
Le variazioni, compatibilmente con l'editing del formato, saranno compiute nel più breve tempo possibile.
Nucleo di valutazione del Libero Consorzio, si presentano le istanze per la nomina dei componenti esterni
Il commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa ha approvato con propria determinazione l'avviso di selezione pubblica per la nomina dei componenti esterni del nucleo di valutazione del Libero Consorzio. La scelta avverrà a cura del commissario straordinario "intuitu personae", previa valutazione dei curricula prevenuti. Rimane ferma la facoltà del commissario di fare precedere la nomina da un colloquio per verificare il possesso dei requisiti e le capacità professionali dei partecipanti su una rosa di candidati non inferiore a cinque. Coloro che hanno interesse a svolgere l'incarico predetto devono far pervenire entro le ore 12.00 del 27 aprile 2018 nella sede del Libero Consorzio comunale nel Piazzale Aldo Moro n.l, la dichiarazione di disponibilità ad accettare l'eventuale nomina corredata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La manifestazione di interesse, potrà pervenire a mezzo posta, brevi manu e all'indirizzo p.e.c. dell'ente protocollo@pec.provincia.agrigento.it.
La durata dell'incarico è prevista fino al 30 giugno 2018 e comunque, fino alla data di cessazione del mandato commissariale. Il compenso annuo è pari a € 8.000,00 oltre i.v.a, e c.p., se dovute, e al rimborso delle spese documentate. I componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'ente.
La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione primo piano della homepage del sito dell'ente www.provincia.agrigento.it dove si trova il modello di domanda per partecipare alla selezione.
Il nucleo valuta, tra l'altro, la performance dei Dirigenti sulla scorta di criteri oggettivi e qualitativi che formano i sistemi di valutazione. Inoltre verifica l'attività svolta nell'anno di riferimento, in rapporto ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati ed alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili.
Grandangolo
Libero Consorzio di Agrigento: studenti alternanza scuola-lavoro incontrano Comandante Provinciale Carabinieri, Giovanni Pellegrino
Compiti dell'Arma Carabinieri, lotta al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, giovani e società, contrasto all'immigrazione clandestina: sono stati questi, e non solo, i temi trattati da alcuni studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi" di Agrigento nel corso di un incontro con il Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Agrigento, Tenente Colonnello Giovanni Pellegrino.
La visita, che si è svolta ieri nella Caserma "Biagio Pistone", sede del Comando provinciale dell'Arma, si è inserito nell'ambito del progetto di Alternanza Scuola Lavoro, denominato "fuoriclasse", che gli studenti svolgono all'Ufficio Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Dopo il discorso di benvenuto, il Comandante Pellegrino ha parlato della centralità della stazione Carabinieri nel contesto del territorio provinciale, una capillarità che rende l'uniforme dei Carabinieri familiare e riconoscibile. L'alto Ufficiale si è, poi, soffermato sulla figura del Carabiniere amico; il cittadino, ha detto, deve considerare la Stazione Carabinieri un luogo di accoglienza, di ascolto, di aiuto e di tutela dei propri diritti. Il Carabiniere, ha sottolineato, è una persona a cui rivolgersi in caso di bisogno, non una figura da temere. Agli studenti, inoltre, è stato fatto vedere un video che ha sintetizzato i compiti dell'Arma, asse portante su cui si basa tutto il sistema di sicurezza nazionale. Il Comandante nel rimarcare, poi, il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, la disciplina, la serietà, l'affidabilità e la stretta vicinanza ai cittadini dei Carabinieri, ha ricordato la figura del Maresciallo Giuliano Guazzelli, ucciso dalla mafia nell'aprile di 26 anni fa: Guazzelli, ha detto Pellegrino, era toscano, giunto in Sicilia ha voluto imparare il dialetto siciliano per calarsi più facilmente nel contesto sociale e culturale del territorio e comprenderne meglio le dinamiche. Un modo per incidere con più forza e determinazione nella lotta alla criminalità organizzata. Sotto l'aspetto professionale, poi, Pellegrino ha spiegato agli studenti, che si affacciano al mondo del lavoro, quali sono i requisiti che un cittadino deve possedere per entrare nell'Arma e diventare, così, un professionista dell'ordine pubblico calato in una dimensione di alta tecnologia e professionalità. Diverse, infine, le domande poste dai quindici liceali che hanno seguito con interesse l'incontro che si è concluso con un invito del Comandate a partecipare il prossimo 5 giugno, nella Valle dei Templi di Agrigento, alle celebrazioni per la Festa dell'Arma in occasione del 204esimo anniversario della fondazione.
Gli studenti, infine, accompagnati dal Tenente Luigi Garrì, hanno visitato la centrale operativa del Comando Provinciale dove l'ufficiale ha spiegato come viene coordinato e gestito un intervento di di emergenza. "Incontro molto utile e formativo", hanno dichiarato, infine, i liceali che hanno compreso al meglio l'essenza militare dell'Arma e la sua straordinaria duttilità nell'adeguarsi ai tempi, motivi principali della grande popolarità di questa forza militare di polizia, che da più di due secoli vigila e protegge l'Italia e la sua gente, in pace e in guerra.
Scrivolibero
Libero Consorzio Agrigento: entro il 27 aprile le domande per la selezione del nucleo di valutazione
Il Commissario Straordinario Girolamo Alberto Di Pisa ha approvato con propria determinazione l'avviso di selezione pubblica per la nomina dei componenti esterni del nucleo di valutazione del Libero Consorzio. La scelta avverrà a cura del Commissario straordinario "intuitu personae", previa valutazione dei curricula prevenuti. Rimane ferma la facoltà del Commissario di fare precedere la nomina da un colloquio per verificare il possesso dei requisiti e le capacità professionali dei partecipanti su una rosa di candidati non inferiore a cinque.
Coloro che hanno interesse a svolgere l'incarico predetto devono far pervenire entro le ore 12.00 del 27 aprile 2018 nella sede del Libero Consorzio Comunale nel Piazzale Aldo Moro n.l, la dichiarazione di disponibilità ad accettare l'eventuale nomina corredata della documentazione richiesta secondo l'avviso pubblicato. La manifestazione di interesse, potrà pervenire a mezzo posta, brevi manu e all'indirizzo p.e.c. dell'Ente protocollo@pec.provincia.agrigento.it . La durata dell'incarico è prevista fino al 30 giugno 2018 e comunque, fino alla data di cessazione del mandato commissariale. Il compenso annuo è pari a € 8.000,00 oltre i.v.a, e c.p., se dovute, e al rimborso delle spese documentate.
I componenti del nucleo di valutazione devono possedere elevata professionalità ed esperienza maturata nel campo del management, della valutazione della performance e della valutazione delle risorse umane. Non possono far parte del nucleo i soggetti che rivestono incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organismi sindacali o che abbiano rivestito tali incarichi e cariche nell'anno precedente la nomina o che abbiano in corso rapporti di lavoro dipendente o rapporti continuativi di collaborazione con l'Ente o che, comunque, siano per la loro attività in conflitto di interesse con l'Ente. La procedura di selezione non ha carattere comparativo e la presentazione delle domande di partecipazione non vincola in alcun modo l'Ente che a suo insindacabile giudizio potrà anche decidere di non procedere all'affidamento dell'incarico, nel caso in cui nessuno dei candidati sia stato valutato idoneo per l'incarico. Per ulteriori informazioni gli interessati possono consultare la sezione primo piano della homepage del sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it dove si trova il modello di domanda per partecipare alla selezione. Il nucleo valuta, tra l'altro, la performance dei Dirigenti sulla scorta di criteri oggettivi e qualitativi che formano i sistemi di valutazione. Inoltre verifica l'attività svolta nell'anno di riferimento, in rapporto ai risultati conseguiti rispetto agli obiettivi assegnati ed alle risorse umane, finanziarie e strumentali effettivamente disponibili.
Giornale di Sicilia
I nodi della sicilia
il piano di musumeci e gli emendamenti al bilancio
Forestali, disabili e Comuni: previsti più fondi Meno ai teatri
Un incremento di sessanta milioni di euro per avviare in tempo la stagione antincendio e assicurare le giornate di lavoro. Sforbiciata per alcuni enti e per l'Unione ciechi
Salvatore Fazio
PALERMO
Sessanta milioni di euro in più per i forestali: serviranno a garantire l'avvio in tempo della stagione antincendio e ad assicurare tutte le loro iornate di lavoro. Ma ci sono anche 23 milioni in più per i Comuni e dieci per le ex province. Tagli del 5 per cento invece sui fondi per teatri, unione ciechi e vari enti regionali: dall'istituto ippico a quello per la Vite e il vino, ma pure per l'Esa, l'Irsap e il Ciapi. Ecco come la giunta Musumeci vuole suddividere, attraverso una serie di emendamenti, le somme del bilancio regionale. L'esecutivo ora si prepara a inviare i documentiall'Ars. E tra tabelle e ripartizioni si sottolinea che è stato coperto pure il buco del bilancio triennale grazie a maggiori entrate dallo Stato da Irpef e Iva. Nel testo varato dal governo regionale ci sono anche 30 milioni in più per i disabili (da 122 a 152 milioni). Pressoché invariati invece i fondi a disposizione del trasporto pubblico locale e per quello marittimo e anche quelli stanziati per le comunità alloggio per minori.
Forestali, lavoro in spiaggia
Per i forestali è previsto un netto incremento delle somme a carico della Regione: da circa 150 a 210 milioni. In questo modo la giunta vuolegarantire una copertura più certa e immediata rispetto ai fondi comunitari il cui iter è più complesso. Finora infatti la stagione antincendio è partita «regolarmente» in ritardo. E per completare le giornate previste dai contratti, i forestali dovevano spesso lavorare a dicembre, in un periodo completamente fuori dalla stagione. I vantaggi potrebbero arrivare soprattutto per alcune categorie he spesso non riescono a completare le giornate di lavoro. Nel piano del governo non c'è solo l'obiettivo di garantire una stagione regolare, ma soprattutto quello di ottimizzare l'impiego di una categoria tante volte al centro delle polemiche: si sta studiando come impiegarli presto anche per la pulizia delle spiagge e dei siti archeologici. «Occorre modificare la norma perché si tratta di altra mansione» afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci, che aggiunge: «Proveremo con un emendamento alla finanziariaoppure nella legge di riforma del settore, che proporremo subito dopo la sessione di bilancio».
Tagli a teatri, ciechi ed enti
Nella manovra del governo è previsto un taglio del 5 per cento circa per diverse voci tra cui spiccano i teatri. Ma tra quanti avranno la decurtazione ci sono pure l'Istituto per l'incremento ippico, l'istituto regionale per la Vite e il vino, l'istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive e il Ciapi. Ma anche l'unione ciechi e l'Ente sviluppo agricolo. Alcuni di questi enti, come l'Esa e l'istituto incremento ippico, negli obiettivi del governo sarebbero poi destinati ad accorpamenti o cancellazioni. Ma il taglio del 5 per cento, si precisa nel piano, potrebbe essere poi recuperato in assestamento del bilancio in autunno. Insomma l'esecutivo pare intenzionato a mettere alla prova gli enti: è previsto un monitoraggio al termine del quale decidere se rimpinguarne o meno le casse.
La copertura del buco di bilancio
Nel bilancio triennale c'era la previsione di un buco di 400 milioni. Una voragine che anche la Corte dei Conti aveva chiesto di coprire. Si è fatta una manovra sulle entrate che, si sottolinea nella relazione del governo, consente di raggiungere un saldo positivo di 200 milioni già nel 2018. Il dipartimento Finanze ha rivisto le previsioni e ha coperto il buco con maggiori entrate tra cui spiccano sopratutto circa 100 milioni di introiti Irpef da incassare dallo Stato e altri 80 milioni di Iva da riscuotere anche essi dall'erario nazionale: si tratta di misure frutto di un accordo rivisto con Roma.
L'iter in Assemblea regionale
A Palazzo dei Normanni la conferenza dei capigruppo ha già dato il via alla sessione di Bilancio per l'approvazione del disegno di legge di Stabilità regionale. Mercoledì le commissioni di merito dovrebbero esaminare gli emendamenti della Finanziaria, ddl che il 20 dovrebbe essere esitato dalla commissione Bilancio dell'Ars. Il 23 e il 24 i documenti contabili dovrebbero approdare a Sala d'Ercole per l'approvazione del Bilancio e a seguire, dal 26 in poi, l'Aula sarà impegnata nell'esame del ddl di Stabilità.
(*SAFAZ*)
La struttura. L'assessore è intervenuto sulla vicenda a margine di un convegno affermando che «la Regione attende che il Comune faccia le verifiche sullo stato dei luoghi»
Terme di Sciacca,
Armao puntualizza: «Conta essere veloci, ma anche efficaci»
Anche il teatro va rimesso in attività produttiva
Giuseppe Pantano
Sciacca
«Siamo all'esame della situazione che abbiamo trovato molto ingarbugliata sia per quanto riguarda la vicenda delle terme, dove gli atti sono stati adottati senza una sequenza corretta e soprattutto in assenza di un decreto approvativo da parte dell'assessore all'Economia, per cui adesso è sulle nostre spalle, insieme al sindaco, il compito di portare a compimento una vicenda che giustamente i cittadini di Sciacca pretendono di vedere conclusa nel miglior modo. E poi c'è la vicenda del teatro che sei anni fa consegnai alla città e che oggi ritrovo chiuso, a rischio di vandalizzazione ». Così ieri sera, a Sciacca, l'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, giunto in città per partecipare a un convegno sulla Battaglia delle Egadi, del 241 a.C., lo storico scontro navale tra la flotta romana e quella cartaginese che concluse la prima guerra punica. Armao non si è sottratto alle domande sulle terme e dopo gli interventi dei giorni scorsi, pur sottolineando che bisogna «esaminare questi due temi per rilanc are la presenza della Regione a ciacca e farlo in assoluta cooperazione istituzionale tra Regione e Comune». Sui tempi per definire l'iter Armao ha aggiunto che la Regione attende «dal Comune che faccia le verifiche e lo stato di consistenza che non ha ancora fatto. Da parte nostra la velocità nelle decisioni è lo stile di governo e non ci sarà nessun ritardo». Ma l'assessore Armao rispetto all'iter che è stato seguito fino ad oggi e che prevedeva la cessione dalla Regione al Comune anche dei beni che si trovano nella zona di San Calogero, le stufe e i due alberghi, e poi il bando, da parte del Comune, per la ricerca del partner, ha annunciato una linea diversa. «I bandi per la gestione di un patrimonio così rilevante - afferma Armao - non li possono fare le strutture burocratiche che si occupano di altre cose, come il Comune o la Regione. Noi, in Regione, abbiamo strutture che ci danno supporto, advisor nelle più grandi società di consulenza che lavorano nel nostro Paese. Potremmo chiedere un supporto in uesto senso. Quel che conta è essere veloci, ma anche efficaci. Intanto, bisognerà definire gli adempimenti da parte del Comune prima e della Regione dopo. Qui non bisogna puntare al taglio del nastro che alla gente non interessa. Alla gente interessa che questi patrimoni diventino produttivi per il lavoro e per l'econo - mia ed è per questo che noi ci impegniamo. Il teatro va rimesso in attività produttiva, anche congressuale. Non capisco perché oggi sia chiuso. Chiedo alla città - aggiunge Armao di farsi carico di una valorizzazione di questo teatro ». Pochi giorni fa a Palermo il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ha incontrato con il dirigente Benedetta Cannata, dell'asses - sorato regionale all'Economia, due funzionari del Dipartimento, assieme al liquidatore delle Terme, Carlo Turriciano. «È stata riconosciuta - ha commentato il sindaco - la nostra impostazione, quanto chiedeva l'amministrazio - ne comunale, e quanto già espresso la scorsa settimana all'assessore Gaetano Armao, per prosegu re su un percorso già delineato. Da domani, si procederà senza più intoppi alla verifica tecnica dello stato dei luoghi per definire a consistenza dei beni termali, portando avanti così quanto sottoscritto nell'atto di concessione ». Ma ieri sera a Sciacca l'asses - sore Armao è sceso più sul concreto delle cose da fare e la definizione di tutto l'iter non sembra possa avere tempi estremamente celeri. E per la riapertura degli impianti si dovrà ancora attendere. Insomma, la vicenda terme rimane ancora in primo piano a Sciacca e questo, purtroppo, avviene a strutture ancora chiuse. (*GP*)
LA SICILIA
MONTALLEGROPER LA MORTE DI SCHEMBRI CONTENZIOSO IN TRIBUNALE TRA FAMIGLIA ED EX PROVINCIA.FRANCESCO DI MAREMONTALLEGRO.
"Guerra" di carte bollate in Tribunale tra la famiglia di Roberto Schembri, 26 anni, originario di Montallegro e il Libero Consorzio.Il ragazzo morì il primo agosto 2016 per un incidente stradale verificatosi in contrada Carlici, la strada provinciale che collega Montallegro con Siculiana. Il giovane era in sella a una motocicletta quando, per cause da accertare finì fuori strada, precipitando nel sottostante canalone. Un canale discolo che separa la strada statale 115 dalla strada provinciale. Secondo le testimonianze che i carabinieri stanno acquisendo, al giovane - rientrato nel suo paese d'origine per un breve periodo di ferie estive - sarebbe scoppiato uno pneumatico della motocicletta e perdendo il controllo è finito nel canalone. Una tragedia che sconvolse Montallegro. Sul posto, si è recò anche il sindaco Nino Baglio e alcuni assessori che hanno immediatamente sospeso le iniziative e manifestazioni previste per la serata e per tutta la settimana. A distanza di quasi due anni da quella tragedia la famiglia chiede al Tribunale di Agrigento di disporre una perizia ad hoc sul posto, nominando un consulente tec-co al fine di valutare le condizioni del sito al momento della tragedia. Il tutto nell'ambito di un contenzioso che si prevede come sempre irto di difficoltà per entrambe le parti in causa. In questo caso la situazione è aggravata dalla presenza di una vittima, giovane, spirata in circostanze drammatiche. A tale consulente che il Tribunale intenderà nominare sarà assegnato anche il compito di trovare una mediazione tra la famiglia del ragazzo deceduto e il Libero Consorzio, nell'ambito di una questione risarcitoria di un certo spessore. L'avvocato Diega Martello Alaimo seguirà come sempre per l'ex provincia regionale il contenzioso.
GIRGENTI ACQUE.
Martedì al via interventi di riparazione sull'adduttore dell'acquedotto del Voltano a S. Stefano Quisqina.Lavori sulla rete idrica, disagi in molti comuni.Disagi in vista in parecchi comuni della provincia di Agrigento, compreso il capoluogo e le frazioni, per martedì prossimo 10 aprile. Girgenti Acque ieri ha fatto sapere che "saranno effettuati degli interventi di riparazione sull'adduttore principale dell'acquedotto Voltano in territorio di Santo Stefano di Quisquina" e "al fine di permettere il regolare svolgimento degli stessi, dalle 8:00 alle 18:00, sarà necessario diminuire la fornitura idrica nei comuni alimentati dall'acquedotto".Potranno verificarsi slittamenti, o limitazioni, della turnazione idrica prevista per le giornate di martedì 10 e mercoledì 11 ad: Agrigento (frazioni di Giardina Gallotti, Montaperto, Zona industriale, San Michele, Fontanelle); Aragona, Comitini, Porto Empedocle e Favara."Per lo stesso motivo, poiché gli Acquedotti "Voltano" e "Tre Sorgenti" sono idraulicamente interconnessi si potrebbero verificare delle riduzioni della fornitura idrica nei Comuni serviti dal "Tre Sorgenti" e cioè a: Canicattì, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto, Campobello di Licata, Ravanusa.Il gestore assicura che "a conclusione degli interventi di riparazione, la fornitura idrica tornerà regolare, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici".Dunque ci risiamo. Una condotta idrica ormai vecchia da decenni continua a dare problemi alla distribuzione idrica in quasi tutta la totalità dei comuni della provincia grigento. Da anni si parla di rifacimenti ex novo dell'intera rete il che porta l'acqua nelle Zone di grigentino ma poi i governi che si sono succeduti alla guida dello Regione Siciliana non hanno di fatto consento di avere i finanziamenti necessari ad effettuare questo nere di interventi. A farne le spese sono evidentemente i cittadini a causa delle continue interruzioni devono ricorrere ad interventi alternativi di approvvigionamenti. Tra questi è frequente il ricorso alle autobotti o alle poche ormai fontanelle pubbliche che sono rimaste attive nei comuni della provincia di Agrigento