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Rassegna stampa del 10 aprile 2018

 

Grandangoloagrigento.it

Sicilia: 300 portaborse all'Ars, oggi capigruppo in Corte Conti

Oggi e' il 'Portaborse day'. E non sara' una festa. L'infornata all'Assemblea regionale siciliana di 300 collaboratori dei 70 deputati regionali e' al vaglio della magistratura contabile. Alle 10.30 alla Corte dei Conti si presenteranno i capigruppo per motivare le loro scelte. Numeri e costi abnormi: si calcola almeno 4 milioni di euro l'anno. Ogni deputato ha un budget annuale di 58 mila euro da attivare su questo capitolo. Un appannaggio che viene utilizzato per intero e allegramente, a quanto pare, anche secondo la Sezione di controllo della Corte dei Conti dove domani saranno sentiti i presidenti dei gruppi. Tra le contestazioni, l'assenza spesso di un collegamento tra la cifra ragguardevole, le competenze e le qualifiche dei portaborse: tra gli ottanta 'stabilizzati' dei gruppi ve ne sono molti che arrivano a guadagnare fino a 60 mila euro, anche a fronte di un diploma di terza media. Incidono pesantemente pure i contratti esterni, sottoscritti in massa in queste settimane di inizio legislatura. Anche la presidenza dell'Ars non si e' sottratta alla 'regola'. E il presidente Gianfranco Micciche' ha promesso che avrebbe presto messo mano alla spinosa pratica: "All'Ars - ha gia' affermato - sono state fatte molte 'assunzioni' di collaboratori dei deputati con fattispecie contrattuali inaudite", promettendo "una riforma radicale di tutto questo sistema che ha ben tre bacini di precari: gli stabilizzati, i cosiddetti portaborse e i collaboratori previsti dal decreto Monti che destina 58 mila euro ad ogni singolo parlamentare per circondarsi di ulteriori esperti. Cosi' non puo' andare. Questo sistema deve essere cambiato".


Libero consorzio
Scade il 16 aprile il termine per la presentazione delle istanze per le borse di studio 2017/2018, riservate agli studenti delle scuole medie di primo e secondo grado.

Il bando per le borse di studio è riservato alle famiglie degli alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione dei propri figli per l'anno scolastico 2017/2018 per le spese non inferiori a 51,64 euro sostenute dal 1 settembre 2017 al 16 aprile 2018, in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad € 10.632,94. La domanda va presentata dai genitori degli alunni ammessi al beneficio, residenti nel territorio della Regione, che frequentano le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Per gli interessati è possibile consultare Il bando dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale per l'assegnazione delle borse di studio con la relativa documentazione anche nel sito internet della provincia "www.provincia.agrigento.it", nella home page. L'istanza, scaricabile dal sito dell'Ente, va presentata esclusivamente nell'Istituzione scolastica frequentata dagli studenti. L'attestazione Isee valida da presentare è quella rilasciata dopo il 15 gennaio 2018. Il Libero Consorzio Comunale di Agrigento provvederà, successivamente, alla pubblicazione degli elenchi degli aventi diritto nel relativo albo pretorio on line e sul sito Internet dell'Ente.

Agrigentonotizie.it

strade provinciali.
Cade il "limitatore di altezza", viabilità in tilt a Fondacazzo

La tragedia è stata evitata. I problemi alla circolazione sono però fortissimi. In contrada Fondacazzo - una delle strade alternative al viadotto Morandi chiuso - è caduto il "limitatore di altezza". Il cedimento è avvenuto subito dopo (o poco prima per chi arriva da Villaseta/Porto Empedocle) del passaggio a livello.  A postare la foto su Facebook è stato il consigliere comunale del movimento Cinque Stelle Marcella Carlisi. Nessun danno a cose o persone, per fortuna, ma è il caos - con file chilometriche - nella zona dei Templi. "Questa è una delle strade alternative al ponte Morandi. Pericolosissima.Senza segnaletica orizzontale stretta e con tante curve - ha scritto il consigliere Carlisi - . Ho inviato mesi fa una nota alle autorità competenti per una messa in sicurezza della strada. L'importante - conclude - è colorare l'asfalto di giallo". Il riferimento del consigliere comunale del movimento Cinque Stelle è alla Passeggiata archeologica, il cui manto stradale è stato rifatto - dall'Anas - di colore giallo.

Strade provinciali per le zone montane, c'è l'appalto da oltre 2 milioni

„Le strade provinciali d'accesso alle aree montane, ma non soltanto, rinasceranno. Dopo le recriminazioni e le proteste dei residenti e degli imprenditori, ieri, il Libero consorzio comunale di Agrigento ha pubblicato il bando per la gara d'appalto da 2.686.389,60 euro. Sarà, dunque, a lavori effettuati, veramente garantita - attraverso la viabilità secondaria - una maggiore accessibilità alle aree interne di Cammarata, Santo Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana e Cattolica Eraclea.Le offerte, per partecipare alla gara d'appalto, dovranno essere formalizzate entro le ore 13 del 23 maggio. Della procedura d'appalto - che verrà aggiudicata seguendo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa - si occuperà l'Urega."


Revocata la scorta a Cutrò, il testimone: "Lasciato solo nel periodo più delicato"

"Da domani la mia famiglia ed io non avremo più la protezione da parte dello Stato. Eppure appena due mesi fa un boss è stato intercettato mentre parlava di me e delle rotture di coglioni che ho provocato alla mafia locale. Da domani io sarò con una normale autovettura senza vetri blindati, della quale a questo punto potrei probabilmente farne a meno. Eppure alcune settimane fa sono stati scarcerati i soggetti che ho fatto condannare con le mie testimonianze". Ennesimo, durissimo, sfogo del testimone di giustizia Ignazio Cutrò che, negli anni scorsi, ha denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori. "La mia famiglia - aggiunge - non avrà più alcun tipo di protezione. Da domani verranno anche smontate le telecamere che consentivano ai carabinieri di videosorvegliare la mia casa. Eppure i carabinieri circa due mesi fa hanno arrestato alcune persone che - intercettate - dicevano: "Appena lo Stato si stanca... che gli toglie la scorta poi vedi che poi...". Cutrò aggiunge: "Che messaggio vuole mandare lo Stato con questa decisione? Il Comitato, ancor prima di me, conosceva il contenuto di quelle intercettazioni. Sono stati i carabinieri ad intercettare due persone mentre dicevano "Appena lo Stato si stanca... che gli toglie la scorta poi vedi che poi...". Negli atti giudiziari si mettere nero su bianco che ad essere intercettato è "un soggetto ritenuto a capo della famiglia di San Biagio Platani, che - conversando con un allevatore del posto - parlava di Ignazio Cutrò e spiegava come il boss di Bivona si sia trovato al centro di questioni giudiziarie per colpa del testimone di giustizia". L'ex imprenditore di Bivona sottolinea di essere stato lasciato da solo "nel momento più delicato. Nel momento in cui qualcuno pensa di poter fare la resa dei conti".  "

SCRIVOLIBERO
Libero Consorzio Agrigento, l'Istituto "Crispi" di Ribera visita l'Ecomuseo

L'Istituto comprensivo statale ad indirizzo musicale "F. Crispi" di Ribera ospite dell'Ecomuseo del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.Alcune classi, infatti, hanno visitato il Giardino Botanico, la Galleria della Scala Reale e l'Aula Consiliare "Luigi Giglia".Nella prima parte della visita, gli studenti hanno avuto l'occasione di immergersi nel ricco patrimonio vegetale del Giardino Botanico, un'area originariamente adibita a colonia agricola degli ospiti dell'ex Ospedale Psichiatrico che piantumarono diverse decine di alberi di mandorlo. Oggi la coltivazione è stata implementata con la messa a dimora di specie autoctone di grande varietà (con qualche rarità, per esempio una varietà di "Cercis siliquastrum" o Albero di Giuda a fiori bianchi, e diversi esemplari ultrasecolari di essenze mediterranee), secondo un progetto coerente di sistemazione di un'area. Successivamente, la visita guidata ai tesori d'arte dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo della Provincia".Il tour all'interno del Palazzo dell'ex Provincia si inserisce nel contesto del percorso dell' Ecomuseo istituito recentemente dal Libero Consorzio.Gli "ecomusei", infatti, sono previsti dalla legge regionale n. 16 del 2 luglio 2014 che ha attribuito agli enti pubblici e privati, agli anti locali e alle associazioni, la possibilità di istituirli. Il termine "ecomuseo" indica un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. A comporre l'ecomuseo, sono tutti beni il cui comune denominatore è il XIX secolo compreso il Giardino Botanico con l'erbario.

.INFOAGRIGENTO
Cade palo di segnalazione, paura sulla provinciale per Porto EmpedocleRedazioneTraffico in tilt per almeno un'ora, circolazione tornata alla normalità dopo la rimozione dei pali rovinati sulla carreggiata.

Cade palo di segnalazione, paura sulla provinciale per Porto EmpedocleUn segnale in prossimità del passaggio a livello della ferrovia vicino il parco dell'Addolorata, è caduto intorno ad ora di pranzo rovinando sulla carreggiata della provinciale che collega la Ss 118 con la Ss 115.In particolare, molto probabilmente a causa di un urto derivante dall'impatto di un mezzo, a rovinare sull'asfalto è stata la sagoma di segnalazione della catenaria della linea ferroviaria Agrigento - Porto Empedocle; paura tra gli automobilisti, ma per fortuna nessuno è rimasto ferito o coinvolto.Per circa un'ora il traffico è rimasto però bloccato, con inevitabili disagi alla circolazione e ripercussioni sulla viabilità in tutta la zona nord della città; rimossi i pali caduti, la circolazione è tornata alla normalità.

LIVESICILIA

Il governo e l'emergenza"A OGNI PROVINCIA I SUOI RIFIUTI"DA PALERMO A GELA CAOS IMMONDIZIA

Nello Musumeci sceglie la discarica di Cozzo Vuturo di Enna, che entro due mesi dovrà vedere attivo l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti, per comunicare le intenzioni del governo regionale: "Ogni provincia si piange i propri rifiuti". La "teoria" dell'esecutivo, che al di là delle buone intenzioni è ancora lontana dalla realtà, viene scandita nel corso di un sopralluogo con il dirigente generale dipartimento Acque e rifiuti Salvo Cocina, che coadiuva Musumeci nella struttura commissariale decisa dal governo nazionale per trovare una via d'uscita all'emergenza nell'Isola. "Vogliamo che il ciclo dei rifiuti nasca e muoia all'interno della stessa provincia", è il pensiero di Musumeci davanti a una emergenza che torna in tutta la sua gravità a macchia di leopardo nei vari angoli di Sicilia. Situazioni locali al momento, ma che con l'avvicinarsi della stagione estiva potrebbero scoppiare in tutta la loro gravità. Al governatore, intanto, si rivolge il capogruppo del Pd all'Ars Giuseppe Lupo, che chiede il suo intervento in Aula per spiegare "perché, a distanza di due mesi dal dibattito sull'emergenza rifiuti, il cronoprogramma dei provvedimenti annunciati resti ancora un libro dei sogni". Lupo chiede di sapere "a che punto è la redazione del piano per la realizzazione delle piattaforme per la raccolta differenziata, il compostaggio ed il conferimento post trattamento, che avrebbe dovuto essere pronto entro il mese di febbraio". Per il capogruppo del Pd "è urgente definire un realistico programma di interventi perché l'emergenza rifiuti sta crescendo e rischia di esplodere in piena estate ed in piena stagione turistica".In cima alla lista delle preoccupazioni c'è Palermo, dove il guasto all'impianto di pretrattamento dei rifiuti a Bellolampo ha rigettato il capoluogo nell'emergenza e nell'incubo dei cassonetti incendiati. Nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco sono stati impegnati in una dozzina di interventi nei vari quartieri della città: da Tommaso Natale a Falsomiele. Le strade sono invase dai rifiuti e anche la ripresa del piccolo impianto mobile di Bellolampo, che era finito anche ko come il gemello più grande qualche giorno fa, non consente alla città di respirare. La raccolta dei rifiuti va a rilento: "Faremo di tutto per far rientrare l'emergenza anche se non abbiamo la bacchetta magica - fanno sapere dalla Rap, l'azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dell'immondizia a Palermo -. Sappiamo bene dove sono le difficoltà maggiori ma ci vuole tempo e attrezzature specifiche".E se le fiamme dei cassonetti sono state domate con facilità, non si è ancora spento il fuoco della polemica sorta dopo la nota con cui la Regione dava al Comune il via libera al pretrattamento dei rifiuti nella discarica privata EcoAmbiente. In quella nota il dipartimento Acqua e rifiuti, infatti, bacchettava duramente la Rap e lo stesso Comune di Palermo paventando l'accusa di danno erariale per la 'cattiva gestione' dello smaltimento dei rifiuti e per gli scarsi risultati raggiunti nella raccolta differenziata. "La quantità di rifiuti indifferenziato raccolti - è stata l'accusa della Regione - apparein aumento anziché in decremento come richiesto dalle normative". Rap ha risposto puntando il dito contro le cattive abitudini dei palermitani con il loro "scorretto conferimento di materiali inerti e ferrosi nei cassonetti", mentre il sindaco, Leoluca Orlando, è andato al contrattacco nei confronti di Cocina, che ha firmato la nota della Regione: "Lo stesso funzionario regionale che da un anno impone alla Rap e ai cittadini di Palermo il funzionamento del Tmb al 120% delle proprie capacità per far conferire i rifiuti di oltre 30 comuni; quello stesso funzionario che mai nella sua carriera ha adottato un solo provvedimento contro i privati affaristi che gestiscono i rifiuti in tutta la Sicilia tranne che a Palermo oggi scrive che sarebbero la Rap e il Comune gli inadempienti - le parole di Orlando -. Ne prendiamo atto, concordando su un punto: i guasti simultanei di questi giorni sono anomali e per questo chiederemo indagini approfondite, anche appunto per verificare se non siano le ordinanze regionali che impongono il sovraccarico alla base dei danneggiamenti, oltre al conferimento di rifiuti ingombranti". Polemiche che si sono spostate anche sul fronte politico, con lo scontro tra l'Amministrazione e il consigliere comunale Fabrizio Ferrandelli, sconfitto da Orlando un anno fa alle Amministrative. Rap, intanto, prova ad aumentare la differenziata lanciando il secondo step di 'Palermo differenzia 2', che riguarda i quartieri Politeama e Massimo.Ma non c'è solo Palermo nel vortice dei rifiuti. La situazione è difficile anche nell'Agrigentino, dove la raccolta differenziata è quasi un miraggio. Roghi di cassonetti anche a Canicattì, dove il blocco del conferimento in discarica da parte della ditta Catanzaro, che gestisce il sito di Siculiana, ha messo in tilt il sistema di raccolta. Il no della ditta è dovuto alle fatture pregresse non pagate dal Comune, che intanto ha chiesto aiuto alla Regione affinché venga individuato un nuovo sito in cui scaricare i rifiuti. L'invasione di sacchetti in città, intanto, ha costretto i fedeli di religione ortodossa a rinunciare alla processione per le vie limitrofe alla chiesa di San Nicola. A Licata l'emergenza delle scorse settimane è stata spazzata via dalla raccolta straordinaria decisa dalla Regione a metà marzo: oltre 400 tonnellate di spazzatura, che invadevano le strade della cittadina agrigentina, sono state spazzate via dalle pale meccaniche il cui costo, tuttavia, ricadrà sulle spalle dei cittadini con l'aumento della Tari.A Messina, intanto, l'Amministrazione aumenta i controlli sulle regole di conferimento dei rifiuti che vengono spesso violate dai cittadini. A vigilare sarà la polizia municipale, coadiuvata da alcuni operatori scelti tra le file della 'MessinaServizi Bene Comune'. e opportunamente formati. Il Comune punta a risolvere il problema dell'abbandono illecito di rifiuti da parte di cittadini e commercianti. Stesso quadro anche a Gela, dove il sindaco Domenico Messinese non riesce a fare rispettare le regole della raccolta differenziata ai propri cittadini. Per le strade la situazione è pesante e i cassonetti, inoltre non vengono svuotati da giorni per uno scontro tra l'Amministrazione e l'azienda di raccolta e smaltimento rifiuti.

LA SICILIA
GIRO D'ITALIA
Solo pochi soldi per le nostre stradeSCIACCA
 Chi sperava che con il Giro d'Italia di ciclismo arrivasse anche un bel lifting per le strade agrigentine rimarrà deluso. La Regione Sicilia nel rimodulare i fondi del Patto per la Sicilia e individuare le risorse necessarie al rifacimento di alcune strade che il prossimo mese di maggio (giorni 8, 9 e 10) saranno teatro di tre tappe del Giro d'Italia, su un totale di 3 milioni e 335 mila euro ha previsto solo 635 mila euro per la viabilità della Tappa Agrigento Santa Ninfa, destinati solo al rifacimento di aree interne della Valle del Belice. L'importo è stato deliberato in questi giorni dalla giunta regionale dopo avere preso visione dei progetti Anas. I soldi saranno destinati in gran parte al rifacimento, che si dovrà dunque effettuare in tempi record, di una serie di strade provinciali che non si presentano adeguate e sicure al passaggio dei ciclisti. A seguito dei sopralluoghi tecnici effettuati dagli organizzatori della corsa rosa, tre gli altri è stata riscontrata la necessità di intervenire nel tratto Agrigento-Santa Ninfa, sede della seconda tappa siciliana. In particolare, sono previsti lavori per 635 mila euro di distese naturali previa sagomatura, del piano viabile lungo le seguenti arterie provinciali dell'area belicina: strada provinciale 4 Partanna-Braccio S.Nicolò, la 5Gibellina-Salaparuta-Poggioreale, la 19 Salaparuta-Santa Margherita Belice, la 26 Partanna Salaparuta, la strada provinciale 27 Salaparuta-Belice e la 32 allaccio Saparuta-Poggioreale-Belice e strada militare. Sono invece risultate buone le condizioni delle strade comunali di Sciacca che saranno attraversate dalla tappa del Giro d'Italia. Un milione e 330 mila euro deliberati invece per le strade che interesseranno la tappa di Caltagirone e 1 milione e 596 mila euro sulla SS 192 tra Catania ed Enna.

LIBERO CONSORZIO: BORSE DI STUDIO

Istanza si presenta entro il 16 aprile.Scade il 16 aprile il termine per la presentazione delle istanze per le borse di studio 2017/2018, riservate agli studenti delle scuole medie di primo e secondo grado. Il bando per le borse di studio è riservato alle famiglie degli alunni della scuola dell'obbligo e superiore, statale e paritaria, quale sostegno alle spese sostenute per l'istruzione del propri figli per l'anno scolastico 2017/2018 per le spese non inferiori a 51,64 euro sostenute dal 1 settembre 2017 al 16 aprile 2018, in possesso di un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore ad 10.632,94. La domanda va presentata dai genitori degli alunni ammessi al beneficio, residenti nel territorio della Regione, che frequentano le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado. Per gli interessati è possibile consultare Il bando dell'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale per l'assegnazione delle borse di studio con la relativa documentazione anche nel sito internet della provincia "www.provincia.agrigento.it";, nella home page.

RAGAZZI E DOCENTI HANNO VINTO VIAGGIO PREMIO A NEW YORKL
'Istituto "Odierna" trionfa a Roma nell'ambito dello "Sport Tech"PALMA DI MONTECHIARO. Calogero Monachello, Salvatore Vecchio, Roberto Bongiorno e Angelo Mazza della IV E di indirizzo Tecnico Informatico, Rossana Vitale, Milena Conti, Federica Lo Giudice e Erica Provenzani della IV D di indirizzo Scienze Applicate. Questi sono i nomi degli otto ragazzi che insieme al docente di Informatica Carmelo Ferrara, hanno portato al Primo Posto,il nome del prestigioso I.I.S. "Giovan Battista. Odierna" nella Maratona "Rome Sport Tech" che si è svolta nella Capitale. Tutti i ragazzi delle dieci scuole partecipanti si sono cimentati a trovare soluzioni e innovazioni tecnologiche in rapporto allo sport. Il team degli studenti palmesi tra i quali Rossana Vitale si è classificato al primo posto per l'originalità delle proposte innovative digitali nello sport. "Fit in Sport" questo è il nome dell'applicazione innovativa per cellulare che consente di controllare e guidare l'attività fisica personale, controllare il patrimonio sportivo della scuola attraverso la prestazione di ogni singolo studente e socializzare mediante la condivisione di appuntamenti con altri studenti per praticare insieme le attività.La bravissima Rossana Vitale, insieme al suo Team, i14 Novembre di quest'anno farà un viaggio premio a New York in occasione della Maratona della "Grande Mela" newyorchese per partecipare ad un Hachathon Internazionale. Grande soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico Annalia Todaro per il risultato ragguardevole raggiunto dai ragazzi. «L'Odierna è una scuola di eccellenza che vanta ragazzi seri e preparati - ha evidenziato la preside - ed un corpo docente motivato capace di dare risposte concrete alle nuove generazioni».«II successo di Rossana Vitale poi è anche il frutto della collaborazione dei compagni di classe e d'Istituto che hanno partecipato alla manifestazione e dei professori che insegnano con professionalità e abnegazione"

STRADA PROVINCIALE "FONDACAZZO"

Un camion abbatte segnaletica e blocca il traffico automobilistico.Un camion ha abbattuto una grossa struttura segnaletica in metallo, e dopo l'urto, l'autista si è allontanato dalla zona. Per fortuna, in quei momenti non vi erano veicoli, a parte un'auto, il cui conducente, con i riflessi pronti, ha fatto in tempo a fermarsi. E' successo ieri all'ora di pranzo, inlocalità "Fondacazzo", con la chiusura del ponte Morandi, diventato uno degli snodi, più importanti della viabilità agrigentina. Da qui ogni giorno, a tutte le ore, transitano centinaia di auto, pullman e autoarticolati. Sarebbe stato proprio un mezzo pesante, di passaggio su questa strada, a fare collassare la costruzione in ferro, posta in alto a circa 4 metri dall'asfalto, per indicare il divieto di transito di alcuni veicoli, superiori una certa altezza, in quanto nella zona e presenze un passaggio a livello, e i cavi della linea ferrata. Il conducente del mezzo, forse sicuro di sé, non si è reso conto della situazione, e attraversando il tracciato ha completamente sradicato la struttura metallica, crollata tra il manto stradale e la vicina campagna. Per evitare guai il responsabile ha preferito dileguarsi dalla zona. Ha rischiato di causare un grave incidente. Miracolosamente in quegli attimi, lungo il tratto di strada, il traffico era piuttosto scarso. Se l'è vista brutta solo una persona alla guida di un'autovettura, il quale, ha frenato di colpo prima di impattare contro il blocco di ferro. Finito "coricato" a terra, sbarrando di fatto il passaggio. L'arteria è stata completamente chiusa alla circolazione. Scattato l'allarme sul posto sono interventi gli agenti della Polizia Locale. Difficoltoso è stato gestire la colonna di camion e pullman, rimasti fermi in fila per ore, e fino alla rimozione della struttura metallica. Per spostarla c'è voluto l'intervento del Vigili del fuoco, giunti con una gru. Sono in corso accertamenti nel tentativo di risalire al responsabile del fatto.

L'ATI HA AVVIATO GIA' L'ITER SU IMPUT DI CITTADINANZATTIVA E CONTRO GIRGENTI ACQUE

I cittadini hanno diritto al rimborso del deposito cauzionale.I licatesi avranno diritto al rimborso del canone corrisposto a Girgenti Acque per il deposito cauzionale. La tassa era stata infatti corrisposta dai cittadini licatesi al precedente gestore del servizio idrico. A darne comunicazione è la sezione locale di Cittadinanzattiva con una nota a firma di Maria Grazia Cimino e di Salvatore Licata."Ci fa piacere comunicare - si legge in una nota - che, dopo un impegno portato avanti per oltre tre anni dallo scrivente Movimento, sia a livello Territoriale che Regionale, abbiamo ottenuto che l'Ati Idrico iniziasse l'iter per il rimborso del Deposito Cauzionale che in maniera non dovuta era stato addebitato, a suo tempo, sulle bollette degli utenti di Licata. Il Gestore unico era stato autorizzato con due successive delibere dall'Autorità Nazionale, ad addebitare sulle bollette degli utenti questo ulteriore costo e così è stato. Ma l'Ati idrico - continuano Cimino e Licata - non ha verificato, a suo tempo, che i cittadini/utenti di Licata avevano già pagato negli anni 1998 e 1999 e successivi, questo balzello al precedente Gestore e così facendo li si stava sottoponendo ad un doppio pagamento". Decisiva è stata anche la "collaborazione" del precedente gestore attraverso il quale è stato possibile documentare l'avvenuto pagamento del deposito cauzionale.«Abbiamo iniziato - continuano Cimino e Licata - un lungo braccio di ferro con il vecchio Gestore per avere i tabulati riportanti le utenze, gli ammontare e la data di pagamento ed in questo modo stiamo ottenendo il rimborso, commutato in euro, salvo conguagli». La sezione locale di Cittadinanzattiva rende noto inoltre a quanto ammonta il rimborso e le modalità in cui ne beneficeranno gli utenti licatesi. «L'ammotare per il 1998, quando ancora era in vigore la vecchia lira è pari a 24.997.530 lire e per il 1999 è pari a 27.168.470. I cittadini utenti di Licata non dovranno compilare nessun modulo, non dovranno redigere nessuna domanda di rimborso, non dovranno fare nessuna richiesta a nessuno. Sarà autonomamente il Gestore Unico - concludono - che provvederà dopo gli opportuni controlli a riversare in bolletta, a scomputo quanto versato da ognuno a suo tempo». Le segnalazioni in merito a questa voce addebitata in bolletta erano partite direttamente da diversi utenti licatesi che si erano rivolti ad addetti ai lavori per avere dei chiarimenti. Segnalazioni che oggi si sono trasformate in diritto al rimborso del deposito cauzionale non dovuto.GIU.CE.




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