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Rassegna stampa del 17 aprile 2018

 

Giornale di Sicilia

Partirà da caltanissetta. L'iniziativa è stata dedicata a tutti gli appassionati e a coloro che vogliono scoprire «l'archeotrekking»
Treno storico, nella Valle torna l'Akragas Express
Si chiama Akragas Express il treno che partirà il 22 aprile da Caltanissetta Centrale per raggiungere Agrigento e la sua Valle dei templi, fino a Porto Empedocle, nella rinata stazione ferroviaria che sempre più turisti accoglie dopo un grande lavoro di riqualificazione e ammodernamento. L'iniziativa è dedicata a tutti gli appassionati e a coloro che vogliono scoprire «l'archeotrekking», un nuovo modo di scoprire il territorio attraverso le passeggiate, coniugando la bellezza del  paesaggio con l'amore per le camminate. La nuova formula turistica, che abbina all'escursionismo culturale il trekking vero e proprio, sarà condotta il gruppo Archeo Trekking Tours, che attenderà l'arrivo del treno storico alla stazione di Agrigento Centrale da dove partirà la lunga camminata alla scoperta della città araba, fino ad arrrivare alla Valle dei templi, alla scoperta della storia dell'antica Akragas, per un percorso di circa sei chilometri aperto a tutti al costo di dieci euro. Il viaggio del treno storico divenuto ormai un must per i turisti agrigentini che vogliono visitare la Valle dei templi, continuerà il suo viaggio, nel cuore della Valle, ai piedi del tempio di Vulcano, permettendo così ai visitatori di scoprire le bellezze del giardino della Kolymbethra, ormai fiore all'oc - chiello della Parco, sotto l'ammini - strazione del Fai, Fondo ambiente italiano. Proprio in questo periodo il giardino offre il meglio, con i primi frutti e i fiori della primavera, proponendo ai turisti una immersione in una varietà unica di agrumi. Per chi lo vorrà sarà, comunque, possibile proseguire in treno fino a Porto Empedocle, visitare l'ottocentesca stazionemuseo insieme ai soci di Ferrovie Kaos, oppure raggiungere il capolinea "Succursale" da cui è facile raggiungere i vicini lidi, tra cui la Scala dei Turchi, oppure ancora degustare i piatti tipici della "Vigata" del Commissario Montalbano, attraversando i territori che hanno ispirato lo scrittore agrigentino. Il treno segna la rinascita anche per molte ferrovie: il convoglio si potrà infatti prendere da Serradifalco, Canicattì, Racalmuto, Grotte, Comitini Zolfare, Aragona Caldare, da dove arriverà ad Agrigento Centrale.Da qui ripartirà subito dopo perTempio di Vulcano, Porto Empedocle Centrale e Porto Empedocle Succursale. Il nuovo percorso segue il successo delle iniziative che hanno portato sempre più visitatori ad esplorare la Valle dei templi e i vicini luoghi sotto un punto di vista totalmente nuovo, in vista di un'estate che probabilmente riproporrà il treno storico nei weekend, una delle manifestazioni che negli anni passati ha dato la possibilità a migliaia di turisti di avventurarsi nel parco con il treno, grazie all'inaugurazione del treno storico-turistico, un'idea nata proprio ad Agrigento e poi emulata in altre parti dell'Italia, con grande successo e una legge che ha reso realtà quello che fino a qualche anno Un treno storico nella Valle dei Templi fa era solo un sogno. (*ADS*)

Tradizione che si rinnova. Un successo che supera ogni aspettativa. In assenza di fondi, da parte della Regione, gli artisti hanno fatto ricorso all'autofinanziamento
«Archi di Pane», a San Biagio arrivati 30 mila visitatori da tutta la Sicilia
Numeri da record per l'ultima edizione della festa
Alan David Scifo - San Biagio Platani
Un successo che supera ogni aspettativa. Gli Archi di Pane di San Biagio, a due settimane dall'inaugurazione attraggono migliaia e migliaia di persone provenienti da ogni parte della Sicilia,  non solo nei giorni della festa ma anche durante la settimana, quando turisti, curiosi e appassionati si recano nel viale principale della cittadina per ammirare le strutture fatte con il pane e i cereali, seguendo i canoni della tradizione sanbiagese, portata avanti tra gli altri dai maestri Carmelo  Navarra e Salvatore Virone, i due fautori di questa rinascita della manifestazione che quest'anno ha un sapore particolare in quanto arriva in un momento delicato per la comunità di San Biagio. L'operazione antimafia «Montagna » ha infatti aperto il vaso di Pandora sulla mafia dell'entroter - ra agrigentina, portando all'arresto del presunto boss del paese, Giuseppe Nugara e del sindaco Santino Sabella. Ma tra chi si è rammaricato per quello che è accaduto  e chi non ci credeva c'è anche chi si è rimboccato le maniche, pur senza alcun finanziamento degli enti regionali, ma solo con l'autofinanziamento e la voglia di dire un secco «no» alla mafia attraverso l'arte e la tradizione, oltre all'unione, elemento essenziale del popolo di San Biagio che ha realizzato le grandi opere oggi ammirate da migliaia di persone. «Dal primo giorno - spiega Biagio Nigrelli, dell'associazione "Creatività di un popolo", uno dei gruppi impegnati nella realizzazione degli archi - sono arrivate circa 30mila persone, attraverso pullman e auto arrivati da tutta la Sicilia per ammirare le nostre bellezze. Questo risultato supera ogni aspettativa, le presenze sono costanti in tutti i giorni della settimana e questo è un successo per tutti noi che abbiamo creduto in questa manifestazione ». Un evento che si è fatto  appunto senza alcun finanziamento della Regione a causa delle dimissioni del consiglieri comunali subito dopo l'arresto del sindaco Sabella. Prima con i laboratori e poi con le offerte dei negozi e degli artigiani di San Biagio, si sono comunque raccolti i soldi per creare le opere di pane e cereali, una manifestazione che dopo  una lunga tradizione si era interrotta lo scorso anno a causa della mancanza di soldi esponsor. «Quest'anno è stato realizzato qualcosa di grande - spiega ancora Biagio Nigrelli - c'è stata una collaborazione di tante persone che si sono impegnate nella realizzazione  di queste opere. C'è stato un coinvolgimento di tutta  la popolazione senza precedenti, sotto la guida dei due artisti d'ec - cezione che hanno guidato tutti i volontari nell'importante compito. La forza di questo paese è stata l'unione, quest'anno è venuto fuori l'orgoglio di un'intera cittadina, che si è unita per reperire i fondi e per creare gli archi con tanto lavoro». La Pasqua ha già portato tante persone a San Biagio, l'intento degli organizzatori è stato però quello di creare numerosi eventi, facendo degli archi la  scenografia per manifestazioni musicali, recite e tanto altro. Domenica si è svolta anche la lettura di poesie che ha visto come protagonisti i poeti del gruppo «Lillibetano » di Marsala, invitati dal parroco del paese, don Giuseppe Carbone e da Michele Misuraca dell'associazione «Creatività di un popolo». Gli eventi però continuano  per tutta la durata dellamanifestazione, che si concluderà a maggio: «Abbiamo cercato di coniugare la festa con diversi eventi per ogni domenica - continua Nigrelli - eventi che sono stati graditi da chi viene a visitare gli archi. Domenica si terrà il concerto di un cantautore locale e poi si terrà la sfilata di macchine d'epoca e poi tanti e tanti eventi per i giorni della manifestazione che si protrarrà fino al 6 maggio». (*ADS*)

Criminalità. Il commissario: «Chiederò a Caputo di convocare il Comitato per l'ordine e la sicurezza durante la sua visita». Solidarietà del Guardasigilli a Ingiaimo
Intimidazioni, Brandara: «Il prefetto verrà presto a Licata»
Licata
Dopo i fatti di cronaca, tra attentati incendiari e danneggiamenti, a Licata è attesa la visita del prefetto Dario Caputo. Sarebbe la prima visita ufficiale del rappresentante territoriale del Governo in città. A preannunciare la visita di Caputo è stato il commissario straordinario del Comune, Maria Grazia Brandara. «La sua presenza sarà graditissima, ma riteniamo necessario ed è mia intenzione, nella qualità di attuale guida amministrativa di questa città, chiedere ufficialmente che tale visita venga trasformata una riunione del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, da tenersi a Licata, per dare una immediata e decisa risposta alla città ed ai suoi abitati, giustamente allarmati per quanto sta accadendo, mediante  l'adozione di idonei provvedimenti che garantiscano il controllo del territorio in qualunque ora del giorno e della notte». Il commissario inoltre analizza i fatti della scorsa settimana: «Quanto sta accadendo a Licata - ha detto Brandara-ha veramente dell'incredibile, a causa di una escalation della delinquenza che, che nel giro di pochi giorni, ha preso di mira commercianti ed onesti cittadini. Se a questo  aggiungiamo che questi criminali abbiano voluto prendere di mira anche i politici, la situazione si fa sempre più inquietante. All'ex segretario cittadino del Pd, Massimo Ingiaimo, all'assistente dell'onorevole Pullara, Antonio Pira e a tutte le altre vittime di questi vili atti intimidatori, vanno la mia solidarietà ed il pieno appoggio di tutta quanta la società civile licatese. È chiaro ed evidente, che è necessario, con tutti i mezzi che la legge ci mette a disposizione, intervenire, per la  tutela della incolumità delle persone e la salvaguardia del patrimonio sia dei privati che del demanio. Come sempre - conclude il Commissario - assicuro tutto il mio appoggio alle forze dell'ordine e agli organi inquirenti, e ribadisco la solidarietà  a quanti sono vittime di questi assurdi, deprecabili e, soprattutto, vili atti». Anche   il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha espresso a Ingiaimo solidarietà e vicinanza, ha telefonato al segretario del Pd licatese al quale è stato dato fuoco al portone  dell'immobile in cui vive.Intanto proseguono a tutto spiano le indagini sulle intimidazioni a personaggi politici. L'ultimo in ordine cronologico si è registrato all'alba di sabato scorso. Le fiamme hanno avvolto l'ingresso dello stabile di via Ugo La Malfa, una traversa di via Gela, dove abita, tra gli altri, Massimo  Ingiaimo, dipendente del Libero consorzio comunale di Agrigento, l'ex Provincia, fino a pochi mesi fa segretario del Pd di Licata e componente dell'Assemblea nazionale del partito. Sul posto si sono portati  i carabinieri ed i vigili del fuoco del distaccamentodi corso Argentina, che hanno spento il rogo in pochi minuti. Mentre i militari dell'arma hanno effettuato i rilievi. Gli autori del gesto -secondo la prima ipotesi investigativa - con molta probabilità, hanno gettato della benzina sul portone ed hanno appiccato le fiamme. (*PAPI*)

Ribera
«I solisti del Toscanini» a luglio a Palermo
Il 27 luglio «I solisti del Toscanini» andranno in scena al Teatro di Verdura di Palermo, Città della Cultura 2018, nell'ambito della stagione estiva ufficiale  presentata dal sindaco Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile. Docentie studenti saranno i protagonisti della «Messa Rock» di Bernstein, imponente opera che sarà eseguita per la prima volta in Sicilia in una coproduzione tra l'Istituto Toscanini e la  Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana con un nuovo concept del compositore e direttore d'orchestra Gaetano Randazzo. In occasione del 100° anniversario della nascita del compositore e direttore d'orchestra statunitense Leonard Bernstein e nell'ambito  delle manifestazioni per Palermo città della Cultura, sarà realizzata la «Rock  Mass» per orchestra sinfonica, rock band, coro di voci bianche, solisti di
blues, rock singer, jazz singer e cantanti lirici. L'evento vedrà impegnati sul palco più di 160 musicisti. (*GP*)

Livesicilia

LE NOMINE
Rifiuti, enti regionali, ex Province  - È sempre la Sicilia dei commissari
di Maria Teresa Camarda
Tra conferme e nomi nuovi, ecco i vertici di Srr, Istituto zootecnico, Irvo.
PALERMO - Il governo regionale ha nominato i commissari straordinari delle Srr - Società di regolamentazione dei rifiuti. Il decreto del presidente Musumeci è stato pubblicato sul sito del dipartimento. Questi i nomi dei commissari scelti dal governo, molti dei quali erano già volti noti dell'era Crocetta: Ettore Ragusa, per Messina Area metropolitana (Ato Me3 e Ato Me4); Nicola Russo, per la provincia di Enna (Ato En 1) e per la provincia di Ragusa (Ato Rg 1); per Palermo Area metropolitana (Ato Pa1 Pa3 e Pa4) e Provincia Ovest, Natale Tubiolo; per Palermo Provincia Est (Ato Pa 5 e Pa6), Francesco Mannone; torna Sonia Alfano, ex parlamentare europea, per Trapani Provincia Sud; per Agrigento Est arriva Maurizio Norrito, mentre per Agrigento Ovest ecco Giuseppe Carapezza. Stando al decreto del presidente, i commissari straordinari durano in carica sei mesi. A proposito di commissari, ce n'è uno nuovo a capo dell'Ente per il diritto allo studio di Enna: si tratta di Maurizio Caracci, anche lui con un passato al fianco del governo di Rosario Crocetta. E gradito al vecchio esecutivo è certamente Alessandro Ferrara, che è stato scelto come commissario straordinario del Fondo pensioni siciliano con i poteri del presidente e del cda.
Intanto, in attesa che parta il "vero" spoils system, visto che il governatore aveva parlato, poche settimane fa di nomine sostanzialmente "temporanee" al vertice delle società ed enti regionali, ecco la proroga per due commissari nominati proprio nei mesi scorsi: Marcello Maisano è confermato all'Istituto zootecnico, mentre Vincenzo Pernice resta alla guida dell'Istituto regionale vino e olio. In attesa delle "vere" nomine e della ricostituzione dei consigli di amministrazione. Nel frattempo, come raccontato nei giorni scorsi, resteranno in carica ancora per un po' i commissari delle ex Province: lo slittamento delle elezioni al prossimo autunno, infatti, si è tradotto in una proroga degli attuali vertici degli enti sottoposti a un commissariamento record di cinque anni.

Repubblica Palermo

Pd: intimidazione a segretario Pd Licata, Orlando chiama Ingiaimo

Palermo, 16 apr. (AdnKronos) - Telefonata di solidarietà del ministro della Giustizia Andrea Orlando a Massimo Ingiaimo, dipendente del Libero consorzio comunale di Agrigento, segretario dimissionario del Pd di Licata e componente dell'Assemblea nazionale del partito. Nella notte tra sabato e domenica le fiamme hanno avvolto l'ingresso dello stabile di via Ugo La Malfa, una traversa di via Gela, dove Ingiamo abita. Orlando nella telefonato ha espresso la sua vicinanza all'esponente politico licatese.

GRANDANGOLO

Sicilia, stop a emendamenti. Domani la finanziaria in Commissione bilancio. E' scaduto alle 16 il termine per la presentazione degli emendamenti alla finanziaria. La manovra passa adesso all'esame della commissione Bilancio dell'Ars che entro venerdì dovrebbe approvare i documenti contabili in modo da garantire il passaggio in Aula per la prossima settimana. Legge di bilancio e finanziaria dovranno essere approvate da Sala d'Ercole entro il 30 aprile, data di scadenza dell'esercizio provvisorio.

SCRIVOLIBERO
Agrigento, tutto pronto per il Giro d'Italia: cresce l'attesa per la quinta tappa."Tappa pianeggiante lungo la costa nella prima parte che si svolge lungo la statale 115 (a scorrimento veloce) salvo l'attraversamento cittadino piuttosto articolato di Sciacca".Viene presentata così la tappa numero 5 del Giro d'Italia in programma il 9 maggio 2018 con partenza da Agrigento alle ore 13.20. 153 chilometri con partenza da piazza Vittorio Emanuele per un percorso entusiasmante che terminerà a Santa Ninfa.In piazza Vittorio Emanuele verrà allestito il Villaggio e collocata la postazione Rai che trasmetterà la partenza in diretta su RaiSport. In via Imera invece verrà collocato il Villaggio Commerciale e al Viale della Vittoria verranno posteggiate le ammiraglie e i mezzi tecnici del "Giro". I ciclisti del "Giro" dopo la partenza soft in piazza, scenderanno lungo via Crispi e la passeggiata archeologica fino a raggiungere la 640."La seconda parte, interamente nella valle del Belice, è invece molto articolata e caratterizzata da alcune salite lunghe, ma di blanda pendenza classificate GPM. La seconda parte presenta tratti a carreggiata ristretta e talvolta con manto strade molto usurato. Ultimi km: finale in discesa leggera fino ai 2200 m dove svoltato a destra si percorre uno strappo di circa 1200 m con pendenze fino al 12%. Ultimo km dapprima in leggera discesa e in seguito sempre in leggera salita. Retta finale di 250 m su asfalto larga 7.5 m".

LA SICILIA

IL RETTORE MICARI Critica le lauree con università straniere e ora rischia la querela.Università, il Consiglio comunale straordinario dei giorni scorsi magari non agevolerà l'apertura di nuovi corsi di laurea, ma potrebbe portare ad effetti collaterali "indesiderati".

Le parole in aula "Sollano" del rettore di Unipa Fabrizio Micari, infatti, sembra potrebbero dare il via ad un vero e proprio "Romaniagate". In particolare a suscitare un po' di "movimento" è quanto dichiarato rispetto a "corsi universitari realizzati da università di altri Paesi" che, aveva detto Micari, "non hanno valore in Italia". Una frase inserita in un contesto più ampio, in cui il rettore di fatto criticava le scelte fatte dal Cua e rivendicava per la sua Università la possibilità di influire sulle stesse qualora si ritenesse possibile ricucire i rapporti tra Palermo e Agrigento. Un riferimento, solo indiretto e mai esplicitato, che è stato però sovrapposto al nome dell'unica università straniera oggi (quasi) operante nella nostra provincia, ovvero la "Dunarea de Jos" di Galati, in Romania che con il Cua ha già firmato un accordo per realizzare qui nei prossimi anni dei corsi di laurea. Si parlava, inizialmente, di Ingegneria Agroalimentare, ma alla fine si potrebbe ragionare anche di progetti maggiormente impegnativi. Un sodalizio rispetto al quale il Consorzio ha grandi aspettative (l'accordo prevede infatti solo la disponibilità dei locali, con l'impegno in termini di investimento tutto a carico dell'università romena) ma che pare non convincere così tanto Palermo. Non a torto, sia chiaro: l'esperimento della medesima università, condotto ormai da alcuni anni ad Enna (attraverso la fondazione "Proserpina"), ha trovato piena legittimazione solo dopo il ricorso alle corti, che hanno certificato però come i titoli di studio conseguiti con università della Comunità europea sono, a determinate condizioni, validi anche nel nostro Paese. Tutto chiarito? Macché.Stando a quanto comunicato al Cua ieri c'è oggi la possibilità nei tempi brevi di una conferenza stampa convocata dai rappresentanti dell'università romena per smentire le dichiarazioni del rettore, accarezzando anche l'ipotesi di un'azione risarcitoria. Una strada che non è chìaro se vorrà seguire anche la Lumsa, che ad Agrigento svolgerà un corso di Scienze dell'Educazione, e che è stata tirata in ballo sempre da Mìcari durante il suo intervento con toni che alcuni non hanno visto come particolarmente lusinghieri. Insomma, a dispetto dell'apertura reciprocamente manifestata tra Unipa e Cua a separare le due istituzioni c'è ancora un vero e proprio mare di questioni da risolvere. Così, come dicevamo, appare molto complesso che il Consiglio comunale di venerdì scorso possa davvero portare a risultati utili per rilanciare l'offerta formativa del Consorzio che, come ha precisato il presidente Pietro Busetta, di certo non potrà far registrare cambiamenti epocali nel breve termine.G.S.

RIBERA
Albergatori contro Comune sull'imposta di soggiorno."Incoraggiamo il turista- sostengono - anziché tassarlo"

Gli esercenti riberesi di attività turistica ricettivo-alberghiera in regola: "No all'imposta di soggiorno a Ribera. L'introduzione sarebbe inutile, dannosa e priva di fondamento oggettivo. Incoraggiamo il turista a venire nel territorio anziché tassarlo".A lamentare un tale dissenso sono oggi a Ribera alcuni albergatori come Giuseppe Guadagna (Casa degli Ulivi), Francesco Quartararo (Piana Grande), Vincenzo Di Grado (Oasi del Borgo), Francesco Giallombardo (Hotel Miravalle), Calogero D'Azzo (Kamemi Camping) e Giuseppe Piazza (Tenute Piazza) i quali contestano la deliberazione della giunta comunale del 22 marzo scorso che istituisce imposta di soggiorno e il suo regolamento. l gestori, classificati dal Libero Consorzio di Agrigento, lamentano la mancanza di fondamento della nuova tassa e la scarsa utilità per le casse comunali.Sostengono che i comuni della provincia che hanno adottato tale provvedimento sono appena cinque e, a differenza di Agrigento che presenta 242 strutture turistiche, Sciacca 68, Licata 36, Realmonte 34, Menfi 29, la città delle arance ha appena 6 insediamenti ricettivi extralberghieri di piccole dimensione e con pochi posti letto. I sei albergatori chiedono di conoscere se si è stato fatto un attento studio del movimento turistico e auspicano la riqualificazione dei siti turistici e dei servizi che lasciano molto a desiderare a Ribera, a Borgo Bonsignore, Seccagrande e Piana Grande.

TURISMO
Torna lo storico treno "Akragas Expess".In partenza il treno dalla stazione di Caltanissetta Centrale con destinazione Agrigento Centrale e Porto Empedocle. Ma attenzione, non sarà il solito treno ma lo "storico" Akragas Expess, che offrirà ai passeggeri la possibilità di riscoprire il territorio da un'altra prospettiva, coniugando la bellezza del viaggio in treno storico con l'archeo trekking. L'escursione sarà condotta dal gruppo Archeo trekking tour che attenderà l'arrivo del treno storico alla stazione di Agrigento Centrale. Da lì si partirà per un affascinante tour per complessivi 6 chilometri. Una camminata che si snoderà per le vie delle città araba per poi discendere verso sentieri, sconosciuti ai più, nel cuore della Valle dei Templi. Chi, invece, all'archeo trekking preferisse una tradizionale gita nel Parco archeologico, potrà proseguire in treno fino alla fermata al tempio di Vulcano e visitare, quindi, il Giardino della Kolymbetra e la Valle dei Templi. Infine, si potrà proseguire in treno fino a Porto Empedocle, visitare l'ottocentesca stazione - museo insieme ai soci di Ferrovie Kaos oppure raggiungere il capolinea Succursale dal quale raggiungere i vicini lidi, tra i quali la Scala dei Turchi, o degustare i piatti tipici della Vigata del commissario Montalbano.Il biglietto, il cui costo, compreso di andata e ritorno, varia tra 20 e 4 euro in base alla stazione di partenza e all'età dei partecipanti, può essere acquistato a partire da sabato prossimo su tutti i canali Trenitalia, biglietterie e self service di stazioni, agenzie di viaggio abilitate, on line (sul sito trenitalia.com) oppure direttamente a bordo del treno senza alcuna maggiorazione e in relazione alla disponibilità dei posti a sedere.I.BA.

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