Giornale di Sicilia
I nodi della regione
Cammino difficile per l'approvazione entro il 29 aprile
Pioggia di ritocchi
Per la Finanziaria ora si cerca una maggioranza
Duemila emendamenti, in testa i ribelli dell'Udc. E il Pd fissa i paletti per dare il via libera. Meno fondi a cultura e trasporti, ma per i tagli ai Pip arriva già il no di Forza Italia
Sulla Finanziaria e sul bilancio sono piovuti duemila emendamenti. È questa la montagna da scalare per arrivare al traguardo dell'approvazione entro domenica 29. Ma più che il numero delle proposte di modifica, sono i numeri del centrodestra a rendere la partita più difficile. Musumeci ha già ammesso di non avere una maggioranza: De Luca e Figuccia, i ribelli dell'Udc, hanno presentato una valanga di emendamenti annunciando il loro No alla manovra se non verranno approvati. E ieri anche il Pd ha fissato i paletti per l'indispensabile soccorso rosso. La caccia a «una» maggioranza È in questo clima che ieri è davvero iniziato il cammino della manovra: la commissione Bilancio ha lavorato fino a notte provando almeno ad approvare il bilancio. Ma se intorno a Musumeci non si creerà un fronte, anche trasversale, che voterà le norme principali il cammino sarà tutto in salita e il rischio è che per approvare il cuore della Finanziaria il governo debba poi «cedere» su vari emendamenti cari ai singoli deputati da «arruolare »di volta in volta per rafforzare la maggioranza. Questi sono i nuvoloni che si addensano sulla manovra.
Meno fondi alla cultura
In più i tagli hanno rallentato i lavori per tutto il pomeriggio di ieri. Il Pd e Movimento 5 Stelle hanno diffuso un emendamento del governo che toglieva 2,2 milioni alle scuole (1,5 al fondo per il funzionamento amministrativo e didattico e 750 mila euro destinati alla manutenzione), il tutto per recuperare 12 milioni da dirottare sul cofinanziamento regionale dei fondi europei. L'emendamento è stato poi ritirato dal governo su richiesta del Pd. I tagli alla cultura sono tuttavia oggetto di scontro da giorni. Il teatro Massimo dovrà rinunciare a un milione, il Bellini di Catania a 2 milioni e lo Stabile a 240 mila, il Biondo di Palermo a 360 mila euro, il Vittorio Emanuele diMessina a 597 mila euro. All'Orchestra sinfonica il governo prevede di tagliare un milione e 219 mila euro. Taormina Arte avrà 195 mila euro in meno e le Orestiadi 40 mila in meno. Il tutto serve a recuperare risorse per garantire il pagamento dei forestali. E anche per questo i 5 Stelle hanno buttato benzina sul fuoco ricordando ieri i tagli alla cultura ma l'aumento dei fondi per i viaggi dell'assessore al Turismo che costeranno 50 mila euro in più. Il no di Forza Italia ai tagli per i Pip La stessa Forza Italia, col capogruppo Giuseppe Milazzo, ha contestato il previsto taglio di 4,4 milioni al finanziamento per i Pip, che a loro volta sperano in una stabilizzazione garantita da emendamenti di maggioranza e opposizione già presentati. Alle aziende dei bus destinati al trasporto pubblico locale andranno 23,6 milioni in meno. Tagli anche agli istituti per ciechi e sordomuti, alle comunità alloggio, all'Istituto Vite e Vino, all'Istituto Ippico, allo Zootecnico, ai Parchi e alle riserve. E perfino all'anti- racket.
Le richieste dei ribelli dell'Udc
La coperta è corta ma i deputati chiedono ugualmente spazio per garantiresostegno al governo. De Luca ha presentato 710 emendamenti. Vincenzo Figuccia «solo» un centinaio ma ha precisato che «se la Finanziaria dovesse tradire il programma non mi sentirò di tradire il popolo. La mia sarà un'analisi punto per punto, comma per comma, emendamento per emendamento». Ogni voto in meno è un buco da coprire per Musumeci, forte sulla cara di appena 36 deputati su 90 ma in pratica sicuro di averne non più di 34 nella migliore delle ipotesi. Non a caso lo stesso presidente dell'Ars, Gianfranco Miccichè ha invitato il governo a «guardare» all'opposizione per trovare i numeri: «Se il governo non discuterà con tutto il Parlamento, la Finanziaria avrà vita molto difficile. Se inizierà una guerra feroce tra maggioranza e opposizione su ogni singolo articolo è sicuro che verranno approvati centinaia di emendamenti che distruggeranno la Finanziaria ». I 5 Stelle sembrano meno propensi al dialogo, soprattutto perchè finora hanno visto bocciati i loro emendamenti in commissione: l'ultimo era quello che avrebbe tagliato lo stipendio dei deputati e degli assessori da 11.100 a 7 mila lordi.
L'opposizione «costruttiva» del Pd
Il Pd ieri ha invece radunato gli 11 deputati per presentare il loro pacchetto di oltre 100 emendamenti. E di fatto ha fissato i paletti per quella che il capogruppo Giuseppe Lupo ha definito una «opposizione costruttiva». Non ci sarà muro contro muro a patto che il governo non bocci a priori proposte come quella di estendere il reddito di inclusione a chi ha un Isee di non oltre 7 mila euro (oggi il limite è seimila) aumentando così la platea dei beneficiari. I deputati Dem caldeggiano anche l'esenzione dal ticket sanitario per gli inoccupati. E chiedono di modificare alcune delle norme su cui gli assessori puntano invece con forza. I deputati del Pd hanno guardato con sospetto a una misura già inserita nel testo della Finanziaria dall'assessore al Territorio, Toto Cordaro, che prevede di investire 15 milioni per la tutela del sistema fluviale: secondo il Pd è una mascherata ondata di assunzioni e collaborazioni. Da qui la contrproposta: «Vincoliamo questo budget all'impiego di forestali, lavoratori dell'Esa e dei consorzi di bonifica». Il deputato del Pd Nello Di Pasquale ha invece chiesto di modificare una norma cara all'assessore alle Infrastrutture,Marco Falcone: prevede un investimento di 9 milioni per concedere contributi alle giovane coppie a reddito basso che intendano «acquistare, costruire o recuperare la prima casa». Secondo Di Pasquale «non si tratta di contributi per l'edilizia agevolata e convenzionata, che già ci sono, ma addirittura per la realizzazione di nuova edilizia residenziale. Così com'è scritta, la norma finanzierebbe pure chi vuol costruire una villa». Per avviare un dialogo sulla manovra Lupo ha poi invocato la correzione dei tagli previsti attualmente. E soprattutto la correzione di una norma che attribuirebbe al governo, dopo l'approvazione di bilancio e Finanziaria, la possibilità di decidere per decreto quali uscite tagliare per rispettare il patto con lo Stato sull'abbassamento del 3% delle spese correnti: «Le spese le decide con voto l'Ars» ha sibilato ilcapogruppo del Pd, rendendo evidente quale può essere il livello dello scontro e su cosa deve iniziare il dialogo fra centrodestra e Partito Democratico.
Il bando. La domanda deve pervenire entro il prossimo 2 maggio. L'aspirante dirigente dovrà avere una laurea in economia e commercio
Santa Margherita, il Comune cerca un esperto per il settore finanziario
Il comune di Santa Margherita cerca un esperto da inserire nel settore finanziario. E lo fa attraverso un bando di concorso attraverso cui si potrà individuare un professionista esperto nella gestione economica finanziaria degli enti locali che consentirà di stipulare un contratto. La domanda deve pervenire al comune belicino entro il prossimo 2 maggio. La selezione prevista dal bando pubblico è per titoli e colloquio, prevede la stipula di un contratto a tempo determinato, extra dotazione organica per selezionare un esperto nella gestione economica finanziaria degli Enti Locali cui conferire la responsabilità del settore Finanziario. Il bando garantisce la pari opportunità uomo e donna. Con un rapporto di lavoro a tempo pieno pari a 36 ore settimanali. La durata è dalla data di sottoscrizione del contratto individuale, mentre la scadenza è fissata con il cessare del mandato elettivo del sindaco Franco Valenti in carica, previsto per giugno 2022. Dalla data di assunzione dell'incarico, l'esperto sarà sottoposto ad un periodo di prova della durata di due mesi. Al professionista verrà attribuita la posizione organizzativa del settore finanziario e verranno conferite le funzioni dirigenziali. Per il trattamento economico, il bando fa riferimento a quello previsto per i dipendenti inquadrati nella categoria D3, oltre alla retribuzione di posizione e di risultato secondo i criteri vigenti all'interno del comune di Santa Margherita di Belice. Viene riconosciuta inoltre la tredicesima ed eventuali altri compensi previsti dal contratto nazionale di categoria. È richiesta la laurea in Economia e Commercio, adeguate conoscente informatiche, conoscenza di almeno una lingua straniera, ed una esperienza di servizio nell'ambito dell'attività oggetto dell'incarico. La domanda di ammissione e i requisiti previsti dal bando di concorso sono pubblicati sull'albo on-line del comune di Santa Margherita. Si può partecipare alla selezione presentando la domanda o tramite Pec, o in forma cartacea, entro le ore 12 di mercoledì 2 maggio 2018. (*FGR*)
LA SICILIA
RIBERA
Imposta di soggiorno per il momento
sospesa.
Confronto tra l'Amministrazione e
gli operatori del settore.
L'amministrazione
comunale rivede la sua posizione in merito all'imposta di soggiorno
deliberata con immediata esecutività il 22 marzo scorso dalla giunta
munitipale.
Questo è quanto è avvenuto ieri
mattina nella sala dei sindaci del palazzo municipale, dove si sono
incontrati gli esercenti locali delle attività turistiche e
alberghiere e gli amministratori della cosa pubblica. Gli operatori
del settore, le organizzazioni di categoria e i dirigenti provinciali
hanno espresso parere positivo sui risvolti che sono venuti fuori dal
tavolo tecnico comunale. Il comune di Ribera ha preso l'impegno di
effettuare un censimento di tutte le strutture del territorio e dei
servizi idonei all'offerta turistica locale. Alla luce di questi dati
- sostengono gli operatori - si potrà parlare di nuova tassa di
soggiorno in una cittadina dove gli albergatori e i gestori di
camping e di B&B sono appena sei unità.
La protesta degli operatori turistici
era nata nei giorni scorsi quando è stata pubblicata la delibera
della giunta comunale che istituiva per la prima volta a Ribera
l'imposta di soggiorno. Pare che per l'amministrazione comunale si
sarebbe dovuto trattare di un introito di circa 25 mila euro l'anno,
definito assurdo e irreale da tutti i ristoratori e albergatori. Essi
infatti sostengono che invece di imporre una tassa di soggiorno
seppur minima, la civica amministrazione dovrebbe provvedere a
rendere accessibile e decorosa la città dove - sostengono - vi sono
ancora mucchi di rifiuti abbandonati e soprattutto beni archeologici
e monumentali chiusi.
Disabili, in bilancio mancano 36
milioni per garantire le cure
LA DENUNCIA. "Malgrado gli
annunci - dice il movimento "Siamo Handicappati No Cretini"
- i soldi non basteranno".
Malgrado le promesse del
governo Musumeci, sul mantenimento dell'assegno di cura ai disabili
gravissimi siciliani, sembra che i conti e le somme inserite nella
Finanziaria non tornino. A fronte di circa 13 mila disabili
gravissimi mancherebbero all'appello 36 milioni utili a garantire
l'assegno di cura mensile. Il Fondo regionale per la disabilità ha
una disponibilità complessiva, per il corrente anno di 198 milioni,
168 dei quali derivanti dalla Legge di Bilancio 2017 e 30 previsti
dal Disegno di Legge di Bilancio 2018. Un Fondo Regionale come questo
non è però sufficiente a pagare l'assegno di cura alle sole persone
con disabilità gravissima, perché per fare ciò servirebbero 234
milioni (1.500 euro mensili ciascuno per 13.000 disabili gravissimi
per 12 mesi = 234 milioni). Con una disponibilità complessiva di 198
milioni, ne mancano quindi 36.
Per le associazioni dei disabili
siciliani "la proposta di legge di Bilancio 2018, prevede tra
l'altro che il presidente della regione produca un decreto, per
stabilire quanto sarà l'importo annuo da concedere alle persone con
disabilità gravissima: sembra che 120 milioni saranno destinati a
pagare l'assegno di cura dei 13 mila disabili gravissimi, mentre la
rimanente somma andrà ad interventi di assistenza per i disabili
gravi.
"Malgrado gli annunci e le cifre
pubblicate il problema reale è matematico: i soldi non basteranno -
scrivono in una nota i membri del movimento "Siamo Handicappati
No Cretini" - se è vero come appare che i disabili gravissimi
saranno circa 13.000, i soldi stanziati non basteranno per coprire
l'assegno di cura per tutti". Nel testo della finanziaria
infatti si rimanda ad un fantomatico nuovo decreto di cui non si ha
traccia e che dovrebbe normare le nuove regole per ottenere l'assegno
di cura. "Riteniamo questo Modus operandi - continua la nota
dell'associazione dei disabili - indecente e vergognoso nei confronti
di cittadini che hanno il diritto di essere curati e presi in carico
dalla Regione. Perchè non dire subito quali saranno i nuovi
parametri? Come fate ad approvare una finanziaria su basi così
instabili? Al "governo dell'attesa" chiediamo di essere
chiaro fin d'ora. Questa è onestà.
Tanta la delusione tra le associazioni
di disabili siciliani che in maggioranza hanno scelto l'assegno di
cura. Un assegno che non ricevono dal mese di gennaio e che il
governo Musumeci ha promesso di garantire.
"Ancora oggi non si conosce
esattamente il numero dei disabili gravissimi e nessuno riceve gli
assegni di cura, sia arretrati che correnti. Le associazioni di
disabili siciliane chiedono maggiore chiarezza e auspicano
l'istituzione di un dipartimento unico che si occupa di esigenze
sociosanitarie .