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/ Rassegna stampa » 2018 » Aprile » 21 » Rassegna stampa dal 21 al 23 aprile 2018

Rassegna stampa dal 21 al 23 aprile 2018

 

Sabato 21 aprile

Scrivolibero

Libero Consorzio Agrigento, aggiudicate due gare d'appalto per strade e ambiente
Continua l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il miglioramento della situazione della viabilità interna.
Nel corso dell'ultima tornata di gare, infatti, l'Ufficio Gare del Libero Consorzio ha aggiudicato l'appalto per i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 2 Piano Gatta-Montaperto-Giardina Gallotti, dell'importo complessivo di 200.558,00 euro. L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa BCS COSTRUZIONI SRL, con sede a Mistretta (ME), che ha offerto il maggior ribasso non anomalo del 37,7197% sull'importo soggetto a ribasso di 192.219,00 euro, per un importo netto di 119.714,57 euro, ai quali vanno aggiunti 8.339,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale di 18.053,57 euro più Iva). Seconda in graduatoria è l'impresa INTESA VERDE SRL di Trapani, che ha offerto il ribasso del 37,4422%. In qualità di Stazione Unica Appaltante, ai sensi del Dlgs n. 50/2016, l'Ufficio Gare ha invece concluso l'iter, per conto del Comune di Palma di Montechiaro, per l'affidamento del servizio di gestione tecnico-operativa e manutenzione delle stazioni di sollevamento dell'impianto di depurazione delle acque nere provenienti dalla fognatura urbana e delle opere complementari dello stesso Comune. La Commissione di gara ha provvisoriamente aggiudicato il servizio all'impresa G.O.S.T. srl con sede ad Assisi (PG) che ha ottenuto il miglior punteggio totale di 77,9007. Sono ancora in corso, inoltre, altre gare per il miglioramento della viabilità interna, in particolare quella relativa ai lavori per assicurare la transitabilità sulla SP n. 26B (tratto S.S. 189-S.Giovanni Gemini) nei tratti dissestati, dell'importo complessivo di 239.359,00 euro, alla quale partecipano oltre 200 imprese, e che è stata riconvocata per il prossimo 8 maggio per l'esame delle offerte.

Università ad Agrigento, Busetta: "stiamo lavorando per un rilancio sostanziale del Cua"
"E' ben strano che le voci di una chiusura del CUA si diffondano proprio nel momento in cui si sta procedendo a far rialzare un organismo che si sta riprendendo". Lo afferma il presidente del Consorzio Universitario di Agrigento, il professore Pietro Busetta (in foto), che aggiunge: "Cioè ci si sta rendendo conto delle difficoltà in cui versa il CUA proprio nel momento in cui si sta lavorando alacremente per riprendere un cammino virtuoso. Ed allora voglio intervenire dopo un lungo periodo di silenzio , dichiara il neo presidente del CUa prof. Pietro Busetta. " la crisi del Cua nasce da una volontà della Università di Palermo di volerne avere la governance, come peraltro è avvenuto a Trapani. Il ricorso al decreto Baccei del CUA, sotto la presidenza di Armao e la successiva presa di posizione del Governo regionale, hanno stoppato le mire di governo della Università di Palermo ed ora si è in attesa di un nuovo decreto , concordato tra Regione, Università e territorio che dovrebbe sciogliere tutti i problemi derivanti da un contrasto , ampliato dalle recenti elezioni regionali che hanno visto il rettore Micari candidato per il centro sinistra e quindi in una posizione contemporanea di parte politica e di parte tecnica.  In realtà l'università di Palermo con motivazioni relative al contenzioso in atto con il Consorzio, ha deciso di tirare i remi in barca per quanto attiene al corso di Architettura, Giurisprudenza e incredibilmente di Archeologia, con la motivazione relative al credito , peraltro in contenzioso, vantato dalla stessa. L'altro problema importante è stata la pseudo abolizione delle Province , che hanno fatto venire meno importanti risorse".
"Per questo le voci di una chiusura del CUA.  Invece posso assicurare - continua Busetta - che, anche se l'anno 2018-2019 sarà l'anno della massima crisi, stiamo lavorando per un rilancio sostanziale del consorzio di Agrigento., insieme peraltro alla importante struttura del polo universitario, diretto egregiamente dal Prof Castorina e con il quale si lavora in sinergia, che occupa oltre 30 addetti dell'università e che si colloca a villa Genuardi. E' noto che l'università di Palermo sta ristrutturando il palazzo... e quindi che le voci di un disimpegno della stessa da Agrigento sono false e pretestuose. A breve avrete notizie molto interessanti sulle nuove iniziative del CUA, che è un organismo vivo e vegeto , in piena attività, che sta lavorando alacremente per incassare i crediti, per pagare i debiti, per avere nuove iniziative di formazione che interessino gli studenti agrigentini". "Riunione, da noi promossa - continua il professore Busetta -, di tutti i consorzi siciliani ha portato ad un incontro con gli assessori La Galla ed Armao che hanno assicurato che i consorzi avranno certezza di risorse e quindi potranno programmare il loro lavoro, magari evitando abbracci fatali che si sono rivelati potenzialmente mortali.  Intanto quest'anno parte un processo formativo in mediazione culturale, sotto il coordinamento del prof Marcello Saija, e vi sono contatti molto interessanti che evito di dichiarare per evitare che l'informazione possa essere dannosa per la chiusura dei rapporti. Chiedo alla comunità agrigentina, a quella della provincia, alle istituzioni locali, di essere vicini a questa fondamentale istituzione che deve essere il fulcro , e siamo certi che lo sarà, del rilancio della provincia, insieme al Parco, ed alle realtà imprenditoriali del territorio". "Noi, il consiglio di amministrazione, il personale tutto stiamo facendo la nostra parte sino in fondo e siamo profondamente convinti che riusciremo a portare il CUA agli splendori del periodo iniziale di Melisenda e La Galla nel solco del lavoro recentemente svolto da Gaetano Armao per essere pronto per i 200 anni dalla fondazione della città", conclude Busetta.
    
Agrigentooggi

Libero Consorzio: Aggiudicate due gare d'appalto per strade e ambiente
di Paolo Picone    
AGRIGENTO.
Continua l'impegno del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il miglioramento della situazione della viabilità interna. Nel corso dell'ultima tornata di gare, infatti, l'Ufficio Gare del Libero Consorzio ha aggiudicato l'appalto per i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per la riapertura al transito della Strada Provinciale n. 2 Piano Gatta-Montaperto-Giardina Gallotti, dell'importo complessivo di 200.558,00 euro. L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all'impresa BCS COSTRUZIONI SRL, con sede a Mistretta (ME), che ha offerto il maggior ribasso non anomalo del 37,7197% sull'importo soggetto a ribasso di 192.219,00 euro, per un importo netto di 119.714,57 euro, ai quali vanno aggiunti 8.339,00 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale di 18.053,57 euro più Iva). Seconda in graduatoria è l'impresa INTESA VERDE SRL di Trapani, che ha offerto il ribasso del 37,4422%.
In qualità di Stazione Unica Appaltante, ai sensi del Dlgs n. 50/2016, l'Ufficio Gare ha invece concluso l'iter, per conto del Comune di Palma di Montechiaro, per l'affidamento del servizio di gestione tecnico-operativa e manutenzione delle stazioni di sollevamento dell'impianto di depurazione delle acque nere provenienti dalla fognatura urbana e delle opere complementari dello stesso Comune. La Commissione di gara ha provvisoriamente aggiudicato il servizio all'impresa G.O.S.T. srl con sede ad Assisi (PG) che ha ottenuto il miglior punteggio totale di 77,9007.
Sono ancora in corso, inoltre, altre gare per il miglioramento della viabilità interna, in particolare quella relativa ai lavori per assicurare la transitabilità sulla SP n. 26B (tratto S.S. 189-S.Giovanni Gemini) nei tratti dissestati, dell'importo complessivo di 239.359,00 euro, alla quale partecipano oltre 200 imprese, e che è stata riconvocata per il prossimo 8 maggio per l'esame delle offerte.


Risoluto.it

Omaggio degli studenti del Bonachia a Filippo Testi
Stamattina al Castello Incantato di Sciacca sono state consegnate   due opere d'arte realizzate dagli studenti del liceo artistico Bonachia, dedicate a Filippo Bentivegna in occasione del cinquantenario dalla morte. Uno dei due sarà collocato nello stesso sito, l'altro nel centro storico di Sciacca. La realizzazione del progetto scolastico, che ha preso il via un anno fa, si è concluso oggi con la consegna dei quadri alla presenza della dirigente scolastica del Liceo Artistico Bonachia, Giovanna Pisano, del commissario del Libero Consorzio, Alberto Di Pisa, dell'ex assessore Maria Antonietta Testoni, del presidente di Agorà Giuseppe Gulino che gestisce il sito e degli alunni che hanno creato i due quadri su legno  100 x 120 cm con tecnica di colori acrilici.

Agrigentonotizie

Libero Consorzio, ecco gli eletti Rsu: tutti i risultati

I dipendenti più votati sono stati Luigi Bottone con 93 voti e Lorena Midolla con 71 voti. I votanti in totale sono stati 522
Eletti i quindici componenti dell'organismo di Rappresentanza sindacale unitaria del Libero Consorzio di Agrigento che resteranno in carica per tre anni. La lista 1 UilFpl ha ottenuto 8 seggi riportando 280 voti. Gli eletti sono stati Luigi Bottone, Lorena Midulla, Biagio Aurelio Bruno, Domenico Busuito, Francesco Barbello, Angelo Di Mauro, Totò Cacciatore e Vincenzo Dainotto. La lista 2 Diccap con voti 27, ha ottenuto un seggio: Giuseppe Spoto. La lista n. 3 CISL FP, 141 voti, ha avuto quattro seggi: Salvatore Cipolla (detto Totò), Pasquale Sorce, Anna Capizzi e Raffaele Campione.  Infine la lista 4 Cgil Fp  con 64 voti ha ottenuto due seggi: Luigi Di Benedetto e Carmelo Bruno. I dipendenti più votati sono stati Luigi Bottone con 93 voti e Lorena Midolla con 71 voti. I votanti in totale sono stati 522.

Elezioni Rsu Iacp, Confael: "Importante conferma di gradimento"
Dopo  l' affermazione ottenuta dalla Confael  nel 2017  nel settore di igiene ambientale,   in occasione  del rinnovo delle RSU - Rappresentanze sindacali Unitarie e delle RLSA- Rappresentanze della Lavoratori per la sicurezza aziendale , un' altra importante   conferma del gradimento  verso l' autonomismo sindacale  proviene dal settore del pubblico impiego- autonomie locali.
Il Sindacato  CONFAEL,   nelle elezioni  per il rinnovo delle RSU,  svoltesi  ieri presso l' IACP Istituto Case Popolari   Agrigento,  ha ottenuto  21 voti su  63 votanti, confermandosi il primo sindacato con n.2 RSU elette  (Giuseppe Maraventano  e Giovanni Montalbano)  a seguire  UIL n. 1, CGIL n.1, CISL n.1. Questo risultato  premia la   Confael  per  i contenuti della  proposta sindacale nonché   per la qualità della rappresentanza del gruppo dirigente eletto. Un ente  che deve decisamente avviarsi verso la stabilizzazione del personale precario di categoria C e D  e superare nel contempo la condizione  di  precarietà ed incertezza  che attualmente sta vivendo. Si spazia dall' accorpamento  in un unico ente regionale o  presso il Libero Consorzio di Agrigento,   nel caso la Corte Costituzionale  dovesse pronunciarsi a favore del ricorso  presentato dalla Regione Siciliana,  avverso l'impugnativa per tutelare la potestà statutaria della Sicilia in materia di ordinamento degli Enti locali.  Lo IACP  ad avviso della Confael  deve vivere di luce propria  per l' importanza strategica che riveste  sul tema delle politiche della casa che riguardano tutti i comuni della provincia di Agrigento e decine di migliaia di utenti, per la maggior parte in  condizioni di difficoltà e di indigenza.
La  Confael, continuano Cardella e i componenti eletti RSU Maravntano e MOntalbano auspica l'immediato avvio  di un confronto con il Commissario Straordinario e la nuova RSU sulle politiche contrattuali e del personale, in materia di efficentamento dei servizi gestionali, amministrativi, finanziari, di  potenziamento del settore servizi legali, del Front-Office  assicurando la complessiva funzionalità della struttura operativa che interagisce con l'utenza, in materia di programmazione  della manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio abitativo, nonché di nuovi  interventi  abitativi d'intesa con i comuni della provincia per rispondere  ai fabbisogni di cittadini per la maggior parte  in condizioni di  indigenza. Su iniziativa della Confael e della  RSU è già in atto un coordinamento degli IACP della Sicilia che la prossima settimana chiederà di incontrare  l'Assessore Regionale alle Infrastrutture On. Falcone, per sottoporre una piattaforma programmatica per la riqualificazione del ruolo e della funzione degli IACP e chiedere nel contempo garanzie sul futuro occupazionale dei dipendenti degli IACP.  

Giornale di Sicilia

Sstatale 115. Nel tratto tra Montallegro e Siculiana
Crollo di calcinacci, chiusa galleria nell'Agrigentino
Agrigento
L'Anas è all'opera con lavori di manutenzione sulla statale 115 sia nel tratto compreso tra Agrigento e Sciacca che in quello tra il centro termale e Menfi. Un intervento di manutenzione viene eseguito all'interno della galleria «Garebici », sulla statale 115 «Sud Occidentale Sicula», tra i comuni di Montallegro e Siculiana. L'Anas sottolinea che «l'intervento, lungo la canna in direzione Sciacca, interessa lo strato superficiale del calcestruzzo in un punto localizzato della galleria. Fino al termine dei lavori, previsto entro l'inizio della  prossima settimana, il traffico sarà disposto sulla canna in direzione opposta, configurata a doppio senso di circolazione». Un altro intervento  di manutenzione, con lavori eseguiti anche nella giornata di ieri, è in corso nel tratto compreso tra i Comuni di Sciacca e Menfi, in località Piana Scunchipani. Si sta procedendo alla scarificazione e al ripristino del manto stradale. La statale 115, in questo versante della provincia di Agrigento, è ad altissima densità di traffico e anche ieri, nella zona in cui vengono effettuati   lavori, personale Anas procedeva a regolare il transito. In alcuni tratti della statale 115 si sta procedendo anche a lavori di pulizia  delle zone verdi oltre il guardrail per evitare che si possa creare ostacolo alla circolazione stradale. Nel tratto compreso tra Sciacca e Menfi l'Anas ha realizzato, negli anni scorsi, lavori di ammodernamento della statale 115. In particolare, sono state realizzate strade complanari, necessarie ad eliminare tutti i numerosi accessi preesistenti, fonte di pericolo e causa di incidenti. Il progetto èstato appaltato previa approvazione e autorizzazione di tutti gli enti competenti,compreso il Comune di Sciacca. In questo tratto, negli anni precedenti, si erano verificati numerosi incidenti stradali, anche con gravi conseguenze. (*GP*) Giuseppe Pantano

Piano straordinario. Il governo annuncia l'avvio di cantieri per 272 milioni di euro destinati a realizzare le strutture antisismiche in quasi tutti gli istituti isolani
Regione, ecco i fondi per la sicurezza nelle scuole
Inquietanti i numeri del disastro: solo quattro edifici su dieci potrebbero resistere a un terremoto, solo uno su tre è agibile
Giuseppe Leone - Palermo
Priorità agli interventi per mettere in regola le scuole non a norma con la certificazione antisismica. Perché proprio su questo fronte i numeri che vengono fuori dall'anagrafe  egli edifici scolastici sono inquietanti: su 4.358 istituti gestiti da Comuni (81%) e province (19%) solo il 40% è pienamente conforme con le prerogative strutturali per difendersi dai terremoti. Per non parlare dell'agibilità: solo il 30% delle scuole ha una certificazione assolutamente in regola. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto a consolare, si fa per dire, è il fatto che il dato rispecchia la media nazionale. Parte da questa fotografia il piano per l'edilizia scolastica della Regione, presentato ieri dal governatore Nello Musumeci e dall'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla, i quali hanno snocciolato numeri e cifre. I soldi ci sono. La Regione metterà sul piatto per adeguare le scuole poco più di 272 milioni di euro, dei quali 82 milioni e mezzo derivano dai fondi europei Po Fesr, mentre 90 arrivano dallo Stato. Alcuni Comuni hanno già i progetti pronti e gli enti locali potranno presentare le domande per ricevere parte dei soldi dal 9 maggio al 20 giugno. Poi, tra presentazione del piano della Regione a Roma e la graduatoria, che non dovrebbe essere stilata prima di sei mesi, la previsione è di vedere il primo cantiere all'opera prima della fine del 2019. Nella speranza che prima di vedere le maestranze al lavoro non si registrino terremoti, considerando che il 92% delle scuole siciliane ricade in zone dal rischio sismico di livello 1 e 2. L'esigenza di intervenire sulla sicurezza delle scuole in Sicilia, inoltre, nasce anche dall'anzianità della maggior parte degli istituti. Solo il 35% delle scuole (1.478) è stato costruito dopo il 1976. Tra il 1946 e il 1975, invece, sono stati realizzati 1.856 istituti (44%), mentre 257 (6%) sono nati tra l'inizio del Novecento e il 1945. Risalgono addirittura all'Ottocento 87 scuole (2%) e in questo caso si parla di ex conventi o monasteri. C'è anche una fetta di strutture (476) delle quali non si conosce la data di realizzazione. Oltre agli adeguamenti antisismici e all'eliminazione  dei rischi per ottenere la certificazione di agibilità, gli interventi riguarderanno gli ampliamenti o le nuove costruzioni per completare edifici esistenti, compresi mense e palestre. Nello stilare la graduatoria, si terrà conto anche di manutenzioni straordinarie o rimozione di barriere architettoniche o residui di amianto, fino ai piccoli lavori che prevedono esclusivamente opere per l'adeguamento antincendio in modo da ottenere la relativa certificazione. «Siamo accusati di lentocrazia, questo è il nostro modo di rispondere alle cornacchie che continuano a svolazzare: lavorare con profilo basso e con senso del dovere e dell'efficienza -commenta il presidente della Regione Musumeci - Le scuole rappresentano per noi una priorità come la rete stradale e il recupero dei centri storici. L'obiettivo è accelerare la spesa in modo da fare lavorare le piccole e medie imprese del nostro territorio». Per l'assessore Lagalla, invece, le condizioni delle scuole sono anche lo specchio di come si presentano le istituzioni e per questa ragione «i lavori copriranno tutta la Sicilia per garantire la sicurezza degliedifici e dell'utenza che li frequenta». Accanto a Musumeci e Lagalla ieri a Palazzo d'Orleans era presente anche l'assessore agli Enti locali Bernadette Grasso, la quale ha sottolineato «l'importante lavoro di sinergia insieme all'assessorato all'Istruzione per questo piano. La formazione -ha aggiunto l'assessore Grasso - è fondamentale per i Comuni per evitare la dispersione scolastica e per questo servono edifici sicuri al 100%».(*GILE*)

Agrigento. Il sindaco Calogero Firetto: «Una adeguata strategia di promozione occorre prepararla con largo anticipo. Così facendo attireremo sempre più visitatori»
Mandorlo in fiore, preparata la volata per il 2019
La manifestazione presentata ieri nella sede della Stampa Estera a Roma. Si cerca una nuova vetrina internazionale
Osvaldo Baldacci - Roma
In un tripudio di fiori di mandorlo si è appena concluso ad Agrigento il festival 2018 che già viene presentata l'edizione del prossimo anno. Non è smania, ma una precisa strategia comunicativa per promuovere non solo l'ini - ziativa ma tutto ciò che le gira attorno, cercando di accrescere l'in - dotto turistico. «Dal 2015 abbiamo dato una forte strambata al Festival del Mandorlo in fiore - ci spiega il sindaco di Agrigento, Calogero Firetto durante la presentazione nella sede della Stampa estera a Roma - perché esso merita di essere un evento di carattere internazionale e che quindi è in grado con la giusta programmazione di attirare sempre più visitatori ad Agrigento da tutto il mondo. Per fare questo bisogna attivare per tempo una adeguata strategia di promozione». E non è l'unica novità relativa a questo storico festival che nel 2019 raggiungerà la sua 74^ edizione. «Il festival - sottolinea il sindaco - ha preso una direzione nuova. È un'occasione di declamare le radici della città, porta del Mediterranee e dell'Europa, ma vogliamo accentuare l'incontro tra le culture folkloristiche siciliane in dialogo con quelle di ogni parte del mondo. Stiamo realizzando un festival  del patrimonio immateriale dell'umanità facendolo sposare con il patrimonio culturale dell'umanità». E infatti il festival gode della benedizione dell'Une - sco, presente alla conferenza stampa, a sottolineare le ricchezze incredibili della Sicilia. «Si è risvegliata una grande attenzione verso le nostre iniziative - racconta il primo cittadino di Agrigento - con il coinvolgimento di numerose ambasciate e consolati (in sala è intervenuta l'ambasciatrice britannica). D'altro canto il senso delle manifestazioni agrigentine è fortemente legato al dialogo internazionale,  all'integrazione, alla concordia. Nel confronto continuofra armonia e contesa - come diceva Empedocle - davanti al tempio della Concordia nella Valle dei Templi si incontrano nazioni che stanno vivendo momenti difficili: nella scorsa edizione il premio è stato vinto ex aequo daisraeliani e palestinesi. È un po' lo spirito di Empedocle, filosofo agrigentino, che spiegava il mondo ». «Il Festival rientra nella strategia del nuovo governo- spiega  l'assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo -. La nostra politica parte dalla presentazione di un nuovo brand con cui stiamo portando in giro per il mondo le incredibili bellezze della nostra isola. Poi vogliamo fidelizzare i turisti, attraverso il miglioramento dei servizi e la specializzazione del personale. Terzo, puntiamo alla destagionalizzazione del turismo, in cui ben si inserisce un festival primaverile come quello del Mandorlo in fiore. Infine c'è il problema dei trasporti, e stiamo lavorando per aumentare i voli diretti con la Sicilia, per esempio è in arrivo un accordo con Air Malta». Il tema del festival 2019 sarà «Patrimo nio culturale e comunità», volendo sempre più sottolineare il legame forte fra la cultura e il territorio ma anche tra le culture dei territori. E infatti l'anno prossimo il tradizionale premio al gruppo che ha espresso la migliore coreografia verrà trasformato nel premio a chi ha saputo raccontare meglio la propria cultura e tradizione. Senza dimenticare che la cultura - co - me dimostrato dai numeri di questi ultimi anni - è sempre più anche indotto economico. E poi c'è il tema dell'integrazione, centrale in una città che è il porto d'accesso dell'Europa e ha una plurimillenaria tradizione di accoglienza: all'interno del Festival sono stati organizzati numerosi momenti di incontro e condivisione tra ragazzi siciliani e stranieri, anche con l'aiuto di Coopculture.(*OBA*)

Università. Il presidente: «A breve avvieremo nuove iniziative di formazione»
Cua, Busetta: «Stiamo lavorando al completo rilancio del polo»
Il presidente del Consorzio universitario, Pietro Busetta non ci sta: rompe gli indugi e rilascia una lunga dichiarazione d'intenti per il futuro del Consorzio universitario agrigentino. Ed a chi sostiene che il consorzio è agonizzante, risponde: «No, stiamo lavorando al rilancio dell'università agrigentina». «Ci si sta rendendo conto delle difficoltà in cui versa il Consorzio proprio nel momento in cui si sta lavorando alacremente per riprendere un cammino virtuoso. Ed allora voglio intervenire dopo un lungo periodo di silenzio, dichiara Busetta». A distanza di una settimana dal Consiglio straordinario che si è svolto ad Agrigento alla presenza del rettore dell'ateneo di Palermo, Fabrizio Micari che è stato chiaro su cosa deve fare il Cua per mantenere i rapporti con la sede centrale, Busetta dice: «È strano che le voci di una chiusura del Consorzio si diffondano proprio nel momento in cui si sta procedendo a far rialzare un organismo che si sta riprendendo « Ed analizza le cause. «La crisi del Cua nasce da una volontà della Università di Palermo di volerne avere la governance, come peraltro è avvenuto a Trapani. Il ricorso al decreto Baccei del Cua, presentato sotto la presidenza dell'avvocato Gaetano Armao e la successiva presa di posizione del Governo regionale, hanno stoppato le mire di governo della Università di Palermo ed ora si è in attesa di un nuovo decreto , concordato tra Regione - Università e territorio che dovrebbe sciogliere tutti i problemi derivanti da un contrasto, ampliato dalle recenti elezioni regionali che hanno visto il rettore Micari candidato per il centrosinistra e quindi in una posizione contemporanea di parte politica e di parte tecnica. In realtà l'università di Palermo con motivazioni relative al contenzioso in atto con il Consorzio, ha deciso di tirare i remi in barca per quanto attiene al corso di Architettura, Giurisprudenza e incredibilmente di Archeologia». «Posso assicurare - continua l'economista palermitano - che, anche se l'anno 2018-2019 sarà quello della massima crisi, stiamo lavorando per un rilancio sostanziale del consorzio di Agrigento, insieme peraltro all'importante struttura del Polo universitario, diretto egregiamente da Ettore Castorina e con il quale si lavora in sinergia, che occupa oltre 30 addetti dell'università e che si colloca a villa Genuardi. A breve avrete notizie molto interessanti sulle nuove iniziative del Cua che è un organismo vivo e vegeto, in piena attività, che sta lavorando alacremente per incassare i crediti, per pagare i debiti, per avere nuove iniziative di formazione». (*PAPI*)

Libero consorzio
Il Libero Consorzio comunale di Agrigento ha indetto una selezione pubblica per la nomina dei componenti esterni del nucleo di valutazione dell'ente. Gli interessati possono far pervenire entro le 12 del 27 aprile, al Libero Consorzio Comunale di Piazzale Aldo Moro, la dichiarazione di disponibilità. La durata dell'incarico è prevista fino al 30 giugno. Il compenso annuo è pari a 8.000 euro oltre Iva e Cassa previdenziale, se dovute, e al rimborso delle spese documentate. (*PAPI*)

Sindacati. Ad avere la meglio, in assoluto, i rappresentanti dei confederali: prima per eletti la Cgil, poi la Cisl e infine gli iscritti alla Uil
Rsu, in provincia record di votanti: superato l'80 per cento
Sono state rinnovate le Rappresentanze sindacali unitarie negli enti locali della provincia. Si è votato nei Comuni, Sanità pubblica, Inps, Inail, Agenzie Fiscali e Ministeri. In provincia di Agrigento i lavoratori interessati sono stati circa 5500 la partecipazione registrata è stata molto alta circa 82%. La Cgil Funzione pubblica ha ottenuto 2.306 preferenze, gran parte dei quali nel settore enti locali (Comuni, Ipab, Iacp, Ato Idrico, Libero Consorzio). Segue a quota 2153 preferenze la Cisl Fp, che però ha avuto un'ottima affermazione nel settore Sanità (622 voti contro i 577 della Cgil). Segue a distanza la Uil, che ha ottenuto 1547 voti. Netta dunque l'affermazione dei sindacati confederali, mentre gli autonomi e quelli di base, come Fials e Csa, hanno ottenuto 383 voti nei Comuni della provincia. Si tratta comunque di dati ancora non definitivi. Ecco alcuni degli eletti. Libero consorzio provinciale: La lista Uil Fp ha ottenuto 8 seggi riportando 280 voti. Gli eletti sono stati Luigi Bottone, Lorena Midulla, Biagio Aurelio Bruno, Domenico Busuito, Francesco Barbello, Angelo Di Mauro, Totò Cacciatore e Vincenzo Dainotto. La lista Dicapp con 27 voti ha ottenuto un seggio: Giuseppe Spoto. La lista Cisl Fp, 141 voti, ha avuto quattro seggi: Salvatore Cipolla, Pasquale Sorce, Anna Capizzi e Raffaele Campione. Infine la lista Cgil con 64 voti ha ottenuto due seggi: Luigi Di Benedetto e Carmelo Bruno. I dipendenti più votati sono stati Luigi Bottone con 93 voti e Lorena Midolla con 71 voti. I votanti in totale sono stati 522.  (*PAPI*)

Domenica 22 aprile 2018

I nodi della regione
La commissione bilancio ha approvato la manovra
Dai musei aperti ai Pip di Palermo, primi passi all'Ars per la Finanziaria
Tra le novità: aumentano le ore di lavoro dei dipendenti Sas per garantire l'apertura dei beni culturali, 2.600 precari saranno stabilizzati, aiuti per salvare il coniglio selvatico
Salvatore Ferro - Palermo
Il cerottino dell'aumento delle ore per il bacino dei custodi della Sas cerca di alleviare la piaga aperta della carenza di personale fra musei e monumenti siciliani, decine dei quali in odor di chiusura per l'imminente festività del 25 aprile. La transumanza volontaria dei quasi duemilaseicento ex Pip di Emergenza Palermo nei ranghi folti del contenitore Resais in vista di un orizzonte che si chiama stabilizzazione. L'in - nalzamento della soglia minima di reddito familiare annuo, da seimila a settemila euro, per accedere ai benefici del Rei, il reddito di inclusione. E poi varie (tante) ed eventuali (poche, quanto le «sorprese» sostenibili dal disastrato bilancio regionale) in grembo all'ultima lunga notte prima che la manovra approdi a sala d'Ercole: ora, dopo l'approvazione notturna in commissione Bilancio a maggioranza compatta e voti contrari di Pd e Movimento 5 Stelle, l'incardinamento in aula, da domani il dibattito sugli emendamenti. 
Musei, più custodi nei festivi
Non risolverà i problemi immediati di chiusura prefestiva e festiva di molti dei principali musei e luoghi d'arte, ma l'emendamento con il quale i 180 del bacino Sas spuntano un aumento di tre ore settimanali  darà ossigeno alle turnazioni, favorendone l'apertura festiva senza più figuracce». Lo dice il deputato di Sicilia  Futura Edy Tamajo, fra i promotori dell'emendamento poi fatto  roprio dal governo. Gli ex dipendenti Spatafora, già a disposizionedell'assessorato dei Beni culturali e transitati nella Sas, passeranno da 32 a 35 ore, a una sola incollatura dalle 36 canoniche del full time. Lo stesso Tamajo ricorda di aver «portato avanti l'idea anche nella scorsa legislatura. Se fosse stata messa nero su bianco prima del voto di novembre non avremmo registrato l'emergenza chiusure nelle ultime vacanze di Natale in generale nell'ultimo anno ». L'aumento del monte ore, in sostanza, servirebbe a bypassare senza scossoni il blocco delle assunzioni. Soltanto pochi giorni fa era scoppiata l'ennesima bomba, con l'allarme controfirmato dai direttori di alcuni dei principali musei dell'Isola. Una dichiarazione di resa, in termini di mancata possibilità di garantire l'apertura prefestiva, festiva e nei superponti. All'allarme lanciato dalla Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo, si sono associati il Museo archeologico Salinas, i Parchi archeologici di Naxos Taormina e di Segesta, il Museo Pepoli a Trapani, il Lilibeo a Marsala, il Pietro Griffo di Agrigento, per tacere delle decine di altri siti meno in vista. A mettere sale sulla ferita, il botta e risposta fra assessorato e Sadirs, il sindacato autonomo dei dipendenti regionali. Ha insistito, per tamponare l'emergenza, sulla «dislocazione più razionale del personale e dei piani di lavoro» l'assessore Sebastiano Tusa, «se necessario con spostamenti limitati da un museo all'altro».
Ex Pip verso la stabilizzazione 
A parità - o quasi - di spesa i circa 2.600 del bacino ex Pip Emergenza Palermo potranno transitare volontariamente nelle file della  Resais, il grande vaso di compensazione della mobilità interna regionale. Spieghiamolo: chi vorrà, passerà a Resais; gli altri continueranno a percepire il sussidio di circa 800 euro al mese. A illustrare l'emendamento è il suo principale ispiratore, il deputato Udc Vincenzo Figuccia: «I lavoratori - dice - verranno assunti con contratti a tempo indeterminato senza alcun incremento di oneri per la finanza regionale a far data dall'1 gennaio 2019. Non oltre il 31 dicembre di quest'anno, saranno presi in carico dal dipartimento Politiche sociali che dovrà inoltrare l'elenco degli assunti a Roma entro fine luglio. Si tratta di mettere fine a 18 lunghi anni di sostanziale lavoro nero e ricattabilità». Ancora: su proposta di Popolari e autonomisti, al Ciapi sarà destinato un finanziamento per il personale che ammonta a 2 milioni e centomila euro, per scongiurare la chiusura. E 1,2 milioni in due anni andranno a sostenere gli ex lavoratori delle cave di Pomice eoliane coinvolti nella vertenza Pumex. Disabili e case segrete Dopo l'emendamento principale che stanzia 30 milioni più economie varie per l'assistenza ai disabili gravissimi fino al 2019, lo stesso gruppo dei Popolari autonomisti, con il placet dell'assessore alle Politiche sociali Mariella Ippolito, propone e otitiene altre norme: la prima accantona 5 milioni di euro per case alloggio per l'accoglienza dei disabili psichici; poi un altro milione per le case con indirizzo segreto da destinare alle donne vittime di violenza, nell'ambito  del Piano generale appena varato dall'assessorato. La stessa Ippolito saluta «con soddisfazione i due emendamenti che rimpinguano il Fondo regionale da 122 a 152 milioni e autorizzano l'uso delle economie del 2017. Inoltre si utilizzeranno le economie del Fondo Nazionale per la disabilità, relative al 2016». Stanziamenti anche «per l'abbattimento delle barriere architettoniche:  5 milioni per gli edifici pubblicie 5 per le costruzioni private».
Comuni, zone franche e... conigli
Approvato all'unanimità con il parere favorevole del governo l'emendamento presentato dal deputato Cateno De Luca che stanzia 20
milioni per la città di Messina per contrastare l'emergenza idrica. Sempre De Luca ha proposto 50 milioni per l'eliminazione  dell'amianto (10 alla Protezione Civile e 40 ai Comuni) e 20 milioni destinati ai Comuni per la realizzazione di rifugi per animali. A valere sul Fondo per le Autonomie, si stabilisce la premialità per i Comuni più virtuosi (secondo indicatori quali bandiere blu per le spiagge, raccolta differenziata) nell'accesso ai fondi e con 800 mila euro per chi raggiunge gli obiettivi. Discorso a parte per le Zone franche della legalità, cioè il sostegno ai Comuni con i consigli sciolti per infiltrazioni mafiose: la platea viene estesa ai centri con meno di 50 mila abitanti. Duecentomila euro presi dal capitolo di bilancio per le indennità di carica del presidente della Regione e degli assessori saranno destinati al ripopolamento del coniglio selvatico: la norma porta la firma del capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Milazzo. Il prelievo sul capitolo delle indennità, che ammonta a 1,63 milioni, il 13% circa. (*SAFE*)

Movimenti poliziotti democratici e riformisti
Imbrò è segretario all'unanimità
Alfonso Imbrò è stato eletto, all'unanimità, segretario generale provinciale di Agrigento del movimento poliziotti democratici e  riformisti. Composta anche, per un mandato di 4 anni, la segreteria provinciale: Antonino Amata è il vice segretario generale; Calogero Tiranno è il segretario amministrativo; Davide Lo Vetere, Maurizio Volpe, Fabio Profeta, Giuseppe Lalomia e Cristina Zaccone sono i segretari provinciali; Cettina Indelicato si occuperà, invece, del coordinamento delle donne. Sono stati delegati, nel contempo, al congresso nazionale -che si terrà a Roma il 17 maggio -Antonino Amato, Calogero Tiranno, Davide Lo Vetere, Maurizio Volpe, Fabio Profeta, Giuseppe Lalomia, Cristina Zaccone, Giuseppe Seminerio e Alfonso Imbrò. (*CR*)

Lunedì 23 aprile 2018

La manovra. Stabilizzazioni e contributi ad Enti e associazioni: sono 85 gli articoli aggiuntivi al testo base del governo. Armao: per tutte le norme c'è la copertura
Forestali, geologi ed ex precari: in arrivo una pioggia di assunzioni
Palermo
Assunzioni, stabilizzazioni e contributi a pioggia in misura che ricorda i primi anni Duemila. Eccolo il cuore della Finanziaria, contenuto in 85 articoli aggiuntivi al testo base del governo. Ogni deputato è stato accontentato all'atto della presentazione degli emendamenti.  È l'assessorato al Territorio, guidato da Toto Cordaro, a governare le assunzioni. Le prime verranno autorizzate ai Comuni per avviare piani di prevenzione dal rischio idrogeologico. Gli enti locali «che sono già dotati di Piani di emergenza comunale possono assumere, anche con contratti a termine, idonee professionalità nel campo delle Scienze della terra, quali laureati in scienze geologiche o ingegneria per l'ambiente e il territorio».  In un altro articolo l'Agenzia regionale per l'ambiente è autorizzata ad assumere personale con concorso in deroga al blocco delle assunzioni che alla Regione vige dal 2008. Ci sono poi le stabilizzazioni dei precari degli enti locali, rimuovendo gli ostacoli che le hanno rallentate fino a ora. Via libera alle stabilizzazioni pure di Lsu, Pip e vecchi precari dei consorzi Asi, che suscitano la dura reazione degli esclusi: «All'Ars ci sono figli e figliastri. Nessuno pensa ai 5 mila Asu, che così restano fuori» commentano Vito Sardo e Mario Mingrino del Csa. Pure gli ex precari del vivaio Federico Paulsen finiscono in un albo speciale da cui l'istitutodovrà assumere. E i forestali che svolgono 151 giornate possono essere stabilizzati superando gli attuali limiti. In generale sui forestali arriva una pioggia di fondi che garantisce anche il pagamento degli aumenti garantiti dal contratto integrativo siglato durante la scorsa campagna elettorale. Da qui in poi, e in attesa del voto in aula, la Finanziaria si trasforma in uno sterminato elenco di contributi. Quasi tutti i deputati hanno chiesto finanziamenti per città e paesi di provenienza. A Lampedusa, Linosa e  Pozzallo va un milione. Un milioneanche a Comiso. Tre milioni ai Comuni che hanno piani di riequilibrio approvati dalla Corte dei Conti. Un milione ai Comuni commissariati. Un milione va ai Comuni la cui spiaggia ha ottenuto il riconoscimento  Bandiera Blu. Un milione aiComuni che hanno ottenuto il riconoscimento di Borgo più bello d'Ita - lia (Gangi, Montalbano Elicona e Sambuca). Trecentomila euro ai Comuni danneggiati dalle alluvioni del 2009. Per gli ex operai Pumex di Lipari  pronti 1,2 milioni.Cinque milioni vanno ai Comuni in cui ci sono comunità alloggio per disabili psichici. Altri 13 milioni sono stati stanziati per «la realizzazione e il recupero di impianti sportivi». Per la Targa Florio i 100 mila euro. Dieci milioni vanno alla Fondazione Rimed  per promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie in campo biomedico.  All'Istituto della Vite e dell'Olio vanno subito 237 mila euro ma l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, ha pianificato una operazione che consentirà alla Regione di accendere un mutuo da 3 milioni per acquistare i beni immobili dell'Istituto rifinanziandolo al contempo. Agli Ersu andranno 2 milioni e 708 mila euro. Per contributi a chi tenta l'adozione internazionale pronti 600 mila euro. Per aumentare l'indennità a vantaggio dei talassemici pronti 88 mila euro. Al Luglio musicale trapanese andranno 200 mila euro e 300 mila al Comune di Adrano per il teatro comunale. E al Comune di Sciacca vanno 150 mila euro per riaprire il teatro popolare Samonà. Ai Comuni che hanno creato scuole di antichi mestieri vanno 1,5 milioni. Centomila euro vanno alla Fiera di Messina per chiudere la liquidazione. Per la promozione dei vini «sui mercati dei Paesi terzi» pronti 1,4 milioni. Centomila euro ciascuno vanno al Banco alimentare e al Banco  elle opere di carità, 200 mila euro all'Istituto superiore di giornalismo.  Per il ripopolamento del coniglio selvatico l'assessorato all'Agricoltura spenderà 200 mila euro. Al Club nautico di Gela vanno 50 mila euro e altrettanti all'Associazione sportiva  Caltanissetta corse. Giuseppe Lupo del Pd ricorda che «il partito ha fatto rifinanziare con 600 mila euro il fondo che sostiene le vittime dell'usura». Per l'aeroporto di  Comiso stanziati altri 1,3 milioni. Per «le opere di enti di culto» pronti 50 milioni. Nasce su proposta del Pd Nello DiPasquale un fondo da 10 milioni per la tutela dei siti Unesco ma Aurelio Angelini, direttore della Fondazione, protesta perche i soldi non andranno in tutti i centri in cui c'è un sito sotto tutela: «I dieci milioni sono destinati ad interventi migliorativi non dei monumenti, ma dei centri urbani». I soldi andranno ad Agrigento, Piazza Armerina, Eolie, città barocche della Val di Noto e Siracusa.  Basterà questa pioggia di emendamenti a garantire un sostegno in aula al governo? Armao mostra un filo di ottimismo: «Per quanto su posizioni diverse, c'è stato un dialogo proficuo in commissione sia col Pd che con i grllini. Vedremo». Proprio in vista del dialogo da ricercare in aula l'assesso - re garantisce che «le norme approvate in commissione hanno tutte copertura finanziaria o grazie ad appositi tagli e compensazioni o perchè sfruttano fondi comunitari». Armao ha anche fatto approvare una norma che introduce una No Tax  Area a favore delle famiglie a basso reddito che potranno essere così esentate dall'addizionale regionale Irpef. La norma introduce per la prima volta in Sicilia il concetto di quoziente familiare spalmando su tutto il  nucleo i redditi che influiscono sulla definizione del limite per usufruire di sconti o esenzione. Gia. Pi.

21 aprile - sabato
LA SICILIA
SICULIANA Chiusa una galleria della strada statale 115 SICULIANA. Dalla calotta della galleria cadono calcinacci. Di notte un automobilista si accorge del pericolo imminente, avvisa il 113 e i vigili del fuoco e nel giro di qualche ora, il tunnel stradale viene messo in sicurezza momentanea e viene chiuso al transito veicolare. Si tratta della galleria di contrada "Garebici", posta sulla strada statale 115 nel tratto tra i centri di Siculiana e Montallegro e precisamente all'altezza del chilometro 162+100. Il tratto della galleria chiuso al transito dei veicoli è quello che va nella direzione da Agrigento a Sciacca. Non si registrano grosse diffi­coltà nella circolazione stradale perché la direzione regionale dell'Anas ha provveduto ad istituire il doppio senso di circolazione nella galleria attigua per cui il rallentamento dei veicoli è quasi insignificante. E' successo che molto probabilmente, i calcinacci della calotta sono crollati o per infiltrazioni d'acqua dal terreno sovrastante il tunnel o per mancanza, più plausibilmente, di lavori di manutenzione della galleria che è stata costruita a metà degli anni Settanta del secolo scorso. Ora bisognerà mettere in sicurezza stabile la galleria "Garebicì" e prowedere ad un attento sopralluogo e controllo dell'altra galleria. Fortuna per gli automobilisti che potranno sfruttare il secondo tunnel stradale perché, diversamente, viaggiatori e mezzi avrebbero dovuto utilizzare il vecchio tratto della 55115, sempre tra Siculiana e Montallegro, oggi strada provinciale che presenta difficoltà di transito sul torrente "Garebici", in prossimità dello svincolo stradale di Siculiana Marina. EMANUELA MINIO
L'EVENTO. Sull'onda del boom di presenze di quest'anno, presentata a Roma l'edizione 2019 Sagra del mandorlo in fiore tra folklore e integrazione. La magia dei colori e dei suoni, le danze in costume nello scenario fascinoso dei templi greci, gli storici carretti siciliani che si incrociano con le "torri umane" degli artisti di strada. E poi musica, teatro, reading, la festa che dal maestoso sito archeologico invade il centro storico della città che fu di Empedocle e poi di Pirandello in un crogiuolo di incontri e di culture che abbracciano il Mediterraneo. Ad Agrigento la Sagra del Mandorlo in Fiore compie 74 anni; dal 2016 in collaborazione con l'Unesco, e guarda all'edizione 2019 - dieci giorni nel prossimo mese di marzo - con un programma già fitto di enti, sempre più puntati all'incontro e allo scambio tra patrimonio storico e cultura immateriale, ma anche all'inclusione e all'accoglienza, alla concordia tra i popoli, tra testimonianze di mondi lontani e spazio ai più fragili. E così tra una sfilata e uno show cooking, tra una performance di saltimbanchi e la messa in scena per i bimbi delle fiabe popolari raccolte nell'Ottocento da Giuseppe Pitré, la poetica festa della fioritura dei mandorli, nata nel 1934 come sagra popolare nella piccola città di Naro poi spostata ad Agrigento e dal 1954 arricchita dal Festival internazionale del folklore, diventa un'occasione d'oro anche per il turismo siciliano, da tempo impegnato, come ricorda l'assessore regionale al Turismo, Sandro Pappalardo, a trovare occasioni per convincere i turisti a riempire alberghi e bed and breakfast anche nei mesi più lontani dalla stagione estiva. Già nelle edizioni 2017 e 2018, intanto, racconta il direttore Giuseppe Parello fianco a fianco con il sindaco di Agrigento, Calogero Eretto, e il segretario generale della commissione Unesco Italia, Enrico Vicenti, i numeri premiano chi in questi anni sta lavorando per il rilancio. Nell'edizione che si è da poco conclusa, per esempio, gli spettacoli hanno registrato un incremento di pubblico del 73,6%. E le presenze di visitatori nella Valle dei Templi nel corso della festa, sempre rispetto al 2017, sono aumentate del 38,92. Finanziata per intero dalla bigliettazione del Parco (che ora è l;ma istituzione autonoma), la manifestazione ha un costo medio di poco inferiore ai 500mila euro e frutta ricavi per circa tre volte la cifra investita. A guadagnarci è anche il Parco archeologico, fa notare ancora il direttore, sottolineando che grazie alle diverse iniziative messe in campo dalla gestione autonoma la Valle dei Templi ha visto aumentare del 23% nel2017 i suoi visitatori, mentre già nei primi tre mesi del2018 si è registrato un ulteriore incremento del 20%.

22 aprile - domenica
LA SICILIA
SICULIANA Galleria chiusa e ponte off limits «serve l'elicottero» SICULIANA. f.d.m.) Tra le situazioni delle strade agrigentine quella della zona in prossimità di Siculiana è tra le più drammatiche. E' notizia dei giorni scorsi la chiusura di una delle due gallerie gemelle in contrada Garabeci, lungo la Statale 115 tra Siculiana e Montallegro. L'Anas ha riscontrato la caduta di alcuni calcinacci da uno dei due trafori, disponendo la chiusura dello stesso e l'apertura a doppio senso di marcia dell'altra. Il tutto, come se non bastasse la chiusura del ponte sul torrente Canne lungo la Strada Provinciale n. 75 Siculiana-Montallegro (krn 1+190 al km 1 +560), avvenuta un anno e mezzo fa, disposta - si disse _ come misura esclusivamente cautelativa per l'esecuzione delle opportune verifiche strutturali, non ha portato alla sua apertura. Era la fine del 2016 quando durante un sopralluogo eseguito da tecnici e cantonieri del Libero consorzio Comunale di Agrigento evidenziò che la struttura portante del ponte si presentava in buone condizioni e non pericolante, mentre alcuni elementi sovrastrutturali, in particolare sulla parte superiore della campata, presentano diversi distacchi di calcinacci. E' uno dei ponti già da molto tempo sottoposti a continuo monitoraggio dal Libero Consorzio, che ha elaborato da tempo diversi i progetti per la ristrutturazione (come avvenuto, ad esempio, per il ponte sul Drago lungo la SP n.1) non ancora finanziati dal Governo Regionale nonostante le ripetute sollecitazione degli uffici competenti. Ieri è pervenuto l'allarme/appello di Giuseppe Moscato un pensionato siculianese che telefonando m redazione si chiedeva: "Cosa accadrebbe se anche la seconda galleria venisse chiusa? Come raggiungeremmo il nostro paese (Siculiana) in elicottero? E' necessario e urgente che si riapra il ponte sul torrente Canne". 

BAYWATCH I bagnini non hanno ancora ricevuto gli stipendi. g.c)
Tra poco più di un mese si dovrà procedere con l'affidamento del nuovo appalto per l'estate 2018, ma i bagnini che hanno prestato il servizio di vigilanza e sicurezza sulle spiagge libere durante la stagione estiva passata non hanno ancora visto un soldo. A distanza di otto mesi e mezzo dalla conclusione dell'attività relativa all'estate 2017, l'associazione Guardia Costiera Ausiliaria e le unità che hanno prestato la loro opera non hanno ancora visto riconosciuto alcun compenso. L'onere finanziario per l'attivazione del servizio è stato a carico di Palazzo di Città poiché sia la Regione che il Libero Consorzio di Agrigento hanno risposto picche alle richieste partite dal Comune per l'attivazione del servizio dei bagnini. I presidi erano stati garantiti dalla Guardia Costiera ausiliaria aggiudicataria del bando proposto dal Comune per la Cifra di 30mIla euro. Servizio che era stato prestato con la collocazione di torrette di avvistamento sulle spiagge nelle località balneari di Due Rocche, Poggio di Guardia, Playa, Marìanello Ovest e Foce della Gallina per una durata estesa dal 10 luglio al 7 settembre.

ATI idrico VENERDI' ASSEMBLEA.
 Sarà però necessaria la presenza dei sindaci e naturalmente il voto della maggioranza
ATI, LA RISOLUZIONE DA GIRGENTI ACQUE E' VICINA g.s.) Le riunioni si sono susseguite nel più totale riserbo nelle ultime settimane. L'ultima, venerdì pomeriggio a Palermo. Alcuni sindaci dell'Ati sono andati ad incontrare l'avvocato Mazzarella, oggi incaricato da parte dell'Ambito di individuare le possibilità di una risoluzione contrattuale a carico della Girgenti Acque. La riunione va bene e le rassicurazioni da parte del legale pare ci siano: la strada è percorribile, ma è necessario il voto dell'Assemblea. Ci si lascia con un impegno: nessuno rilasci dichiarazioni alla stampa. La convocazione, però, è chiara: giovedì 26 in prima chiamata e venerdì 27 in seconda chiamata. L'Assemblea territoriale idrica voterà per decidere se dare mandato per avviare il complesso procedimento e il tentativo di risoluzione contrattuale, Uno strumento, questo, che era stato indicato proprio dall'avvocato Mazzarella come uno di quelli potenzialmente adottabili per tentare di chiudere i conti con il gestore privato già a metà del 2017 ma che, fu subito chiaro, per poter essere realmente applicato necessitava di un robusto supporto documentale e legale. A partire dall'individuazione delle eventuali inadempienze, compito che era stato demandato ai Comuni (entro il 30 settembre 2017 avrebbero dovuto fornire "la ricognizione di tutti gli elementi probatori di inadempimento, propedeutici alla risoluzione") i quali però non sempre sono sembrati pronti a scendere in battaglia. Altro punto nodale è il rischio di dover soccombere alla "contraerea." che Girgenti Acque potrà mettere in campo, non solo per contestare le obiezioni avanzatele, ma per attaccare a sua volta rilevando le carenze della parte pubblica, a partire dalla mancata consegna delle reti da par­e dei sindaci "ribelli". Questioni che, pare, oggi potrebbero essere state quanto meno ricondotte ad un binario di trattativa, per quanto, ci confidano alcuni, si temono assenze pesanti, come quella del capoluogo, che è parso a molti abbastanza "freddo" nell'approcciarsi alla questione della risoluzione contrattuale.

23 aprile - lunedì
LA SICILIA
RAPPRESENTANZE SINDACALI AZIENDALI Sindacati, se hanno vinto tutti... Rinnovate le rappresentanze sindacali unitarie nel comparto enti pubblici e sanità, e, come avviene sempre, hanno vinto un po' tutti, tra schemi per la registrazione dei voti e comunicati stampa che raccontano, quando va bene, solo "mezza messa". Il sistema è quello usato ad ogni elezione, ad essere onesti: accertato chi ha vinto, parte il valzer del margine della vittoria, e segue lunga lista di note che festeggiano per la singola affermazione in uno specifico ente o per l'aumento di una percentuale rispetto al passato. Tutto con toni di trionfo che, appunto, danno l'impressione che tutti abbiano vinto. A votare sono andati oltre 4mi!a dipendenti di Enti Locali, Sanità pubblica, Inps, Inai!, Agenzie Fiscali e Ministeri, i quali dovevano indivi­duare in seno agli enti la propria rappresentanza. In termini assoluti a portare a casa i! maggior numero di voti e di delegati- e questo è un dato certo e condiviso anche dalle altre sigle - è stata la Cgil, che ha ottenuto 81 seggi. Segue la Cisl con 79 e la Uil con 48. Residuali i dati delle altre sigle, che hanno ottenuto però risultati a volte significativi nelle singole realtà. Un esempio sono i due rappresentanti dei lavoratori ottenuti da Confael allo Iacp. Tornando ai sindacati confederali, che comunque raccolgono 1'80 per cento dei consensi, va rimarcato il successo della Uil al Libero Consorzio, dove ha ottenuto 8 Rsu (cui si aggiunge il risultato di Sciacca e Canicattì), e l'affermazione della Cisl nel settore scuola, dove si è confermata per il quinto anno di fila la prima sigla, stando a quanto affermato dagli stessi ma senza che siano stati forniti dati. La Cgil Fp si è invece confermata primo sindacato, tra i grandi comuni, ad Agrigento e Licata.

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