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Rassegna stampa del 4 maggio 2018

Giornale di Sicilia

Giro d'italia. Sarà un martedì speciale per gli appassionati di ciclismo e non solo. Disposto il divieto di vendita delle bevande alcoliche e niente aste per fare selfie
Arriva la «corsa rosa»
Traffico rivoluzionato e controlli in centro
Scuole chiuse un giorno

La partenza prevista alle 13 da piazza Vittorio Emanuele Agrigento è pronta. Mercoledì ospiterà la tappa - in occasione della edizione 101 - del Giro d'Italia. Il sindaco Lillo Firetto e il comandante della polizia municipale Gaetano Di Giovanni, nelle ultime ore, hanno cercato - firmando le apposite ordinanze - di definire tutti gli aspetti legati alla circolazione stradale, alla sicurezza urbana e alle scuole. La tappa del Giro d'Italia, Agrigento-Santa Ninfa, prenderà il via alle 13,30. La partenza avverrà in piazza Vittorio Emanuele, dove sarà allestito un palco, con tensostrutture a corredo degli spazi di servizio e logistica. I divieti per garantire la sicurezza urbana Vietato vendere e somministrare bevande alcoliche o bevande in bicchieri, lattine e bottiglie di vetro o in altro materiale potenzialmente  utilizzabile quale strumento atto ad offendere o a turbare l'incolumità fisica e l'ordine pubblico. Vietato consumare alcool. Obbligo di posizionare idonei contenitori per il deposito di bicchieri di plastica che non dovranno essere abbandonati sul suolo pubblico. Vietato vendere e far esplodere, all'interno dell'area della manifestazione, artifici che abbiano effetto scoppiettante. Vietato portare nell'area ombrelli, aste per selfie, oggetti contundenti di vario tipo, caschi e bombolette spray. Sono queste alcune delle disposizioni, contenute nell'ordinanza firmata dal sindaco Lillo Firetto, per garantire la sicurezza urbana e la pubblica incolumità in occasione della tappa del Giro d'Italia. Firetto ha vietato anche il bivacco nell'area interessata alle manifestazioni e qualunque  forma di accattonaggio, con particolare riguardo ai parcheggi pubblici. Le sanzioni previste, in caso di violazione di una di queste prescrizioni, vanno da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500. «Rivoluzionata» la viabilità Per garantire il sereno svolgimento della competizione sportiva, il comandante della polizia municipale, Gaetano Di Giovanni, ha predisposto un'ordinanza che rivoluziona il traffico nelle zone interessate dalla tappa del Giro d'Italia. È stato predisposto il divieto di transito e di sosta a tutti i veicoli dalle 5 fino a cessate esigenze nei giorni della manifestazione. Si comincia il giorno prima: dalle ore 7 dell'8 maggio fino alle 19 del 9 maggio, scatterà il divieto di sosta con rimozione e di transito in piazza Vittorio Emanuele e via Imera (ambo i lati) fino alla zona Garibaldi. Dalle 5 alle 15 del 9 maggio, divieto di sosta  e di transito in via Papa Luciani, nell'area di intersezione con le vie Cicerone e De Gasperi; via Cicerone dall'intersezione con le vie Papa Luciani e De Gasperi, fino all'intersezione con piazza Vittorio Emanuele. Divieti in piazzale Rosselli, piazzale Aldo Moro, le vie Atenea, Delle Torri, piazza Marconi, viale della Vittoria, salita Coniglio, via Crispi, via Passeggiata Archeologica e via Luca Crescente. «A discrezione del personale della polizia municipale impegnato nella manifestazione - scrive Di Giovanni nell'ordinanza - potranno essere consentite deroghe ai provvedimenti e l'adozione di ulteriori limitazioni alla circolazione stradale finalizzati a salvaguardare l'incolumità pubblica ed il regolare svolgimento della manifestazione». Un giorno di vacanza per gli studenti Mercoledì, proprio in occasione della tappa agrigentina del Giro d'Italia, le scuole - di ogni ordine e grado - della città dei Templi resteranno chiuse. Lo ha annunciato - anche perché le domande dei genitori cominciavano a farsi sempre più pressanti - il sindaco Lillo Firetto. «In occasione della edizione 101 del Giro d'Italia, quarta tappa, con partenza da Agrigento - ha scritto Firetto - saranno chiuse tutte le scuole della nostra città». «Godiamo insieme di un bel momento di sport» - ha lanciato una sorta di appello al coinvolgimento il sindaco Firetto- . (*CR*)

Intimidazione. Era in avanzato stato di decomposizione, vicino al cancello dell'abitazione estiva. Il primo cittadino ha informato il prefetto, presentando una denuncia
Porto Empedocle, una testa di mucca trovata davanti casa del sindaco Carmina
ll suo primo commento: «Vado avanti per la mia strada»
PORTO EMPEDOCLE
«Non volevo che si sapesse per evitare strumentalizzazioni. In via cautelativa ho avvisato il prefetto di Agrigento, Dario Caputo, ed ho presentato una denuncia al commissariato di polizia. Non lo so se è una intimidazione o meno, di certo lo spettacolo e il suo significato sono stati davvero inquietanti. E non soltanto per me, ma anche per la mia famiglia». È con queste parole che, ieri, il sindaco di Porto Empedocle Ida Carmina -eletta con il Movimento Cinque Stelle nel giugno del 2016 -ha commentato la scoperta fatta davanti al cancello della sua abitazione estiva di contrada Scavuzzo a Porto Empedocle. Davanti a quel cancello, che permette l'ingres - so su un terreno che è di esclusiva proprietà del sindaco e della sua famiglia, è stata ritrovata una testa di mucca mozzata, in avanzato stato di decomposizione. «Per la posizione in cui era messa, molto strana, davanti al cancello che si trova in un vicolo cieco, - ha spiegato il sindaco Carmina -ci siamodavvero  impressionati. Non è una strada di passaggio, è un vicolo cieco. La casa di contrada Scavuzzo è una residenza estiva, dove andiamo in determinate giornate. Non siamo andati per Pasquetta e nemmeno per il 25 aprile. E se fosse stata messa in quel posto, quella testa mozzata, da diversi giorni? - si chiede la stessa Ida Carmina - . Non so davvero cosa pensare, è stato inquietante certo, ma a prescindere dalla lettura che gli si voglia dare, io sono serena e continuerò ad andare avanti». I poliziotti del commissariato «Frontiera» hanno avviato le indagini su un fronte di 360 gradi, senza nulla escludere e nulla privilegiare. La casa di contrada Scavuzzo è la stessa che - lo scorso anno, sempre a maggio, - venne «visitata» da qualcuno. Allora, i delinquenti rovistarono e misero tutto a soqquadro, ma dalla residenza estiva non sembrò che fosse stato portato via nulla. Si ipotizzò, allora, anche un banale tentativo di furto. Ma non si escluse che dietro l'accaduto potesse nascondersi un inquietante messaggio, rivolto ad Ida Carmina, a «stare attenta». Anche allora i poliziotti del commissariato «Frontiera » avviarono le indagini. A fine dello scorso gennaio, ignoti rigarono la macchina del sindaco di Porto Empedocle. A pubblicare - su Facebook - la foto del danneggiamento e una mini lettera aperta rivolta a chi aveva compiuto il gesto fu proprio Ida Carmina. «Sappiate - scriveva il sindaco empedoclino -che io non ho paura. Non ho nessuna auto blu, né tanto meno una scorta. Il coraggio me lo danno l'amore per il mio paese e per i miei ed i nostri figlio. "Malo mori quam foedari", meglio morire che perdere la dignità, è il motto di Porto Empedocle, ed io sono "Marinisa" purosangue: non mollo ». Ida Carmina - sindaco di un Comune che ha dichiarato il dissesto finanziario - è alle prese, e da tempo ormai, con l'emergenza rifiuti e con le difficoltà a saldare le fatture delle imprese che rendono il servizio. Ditte che, a loro volta sono in ritardo nell'onorare la liquidazione degli stipendi ai netturbini. Nei giorni scorsi è stato  ufficialmente scongiurato - almeno per il momento - il rischio di un secondo dissesto finanziario per il Comune di Porto Empedocle. A darne notizia era stato l'assessore al Bilancio Salvatore Urso che spiegò come, analizzando il quadro dei residui per l'anno 2017, alla voce «residui conservati e stanziamenti definitivi di bilancio» è stato accertato come a fronte di spese per 15.167.643 euro si sono registrate entrate per 17.280.924 euro, quindi con un attivo di 2.113.281 euro. Residui che avranno la funzione di garantire un margine di manovra strettamente tecnico in fase di redazione dei prossimi strumenti finanziari. Porto Empedocle sta, del resto, cercando di recuperare -e lo dovrà fare in trenta anni - un deficit di 12 milioni di euro. Nonostante i tantissimi problemi economici, Ida Carmina e tutta la sua  amministrazione, nelle ultime settimane, si sono particolarmente spesi per riattivare quello che è il cuore economico di Porto Empedocle: il turismo. (*CR*)

Musumeci lancia la sfida a Roma:
«Ridateci le tasse sulla benzina»

Il presidente: «Non rispetteremo i patti finanziari firmati da Crocetta». Una partita che vale 400 milioni. M5S torna all'attacco: «Resuscitata la tabella H». Critiche dai  sindacati
Giacinto Pipitone - Palermo
I sindacati bocciano la Finanziaria e dietro il silenzio di Confindustria c'è una  insoddisfazione rispetto alle attese. E intanto inizia una lunga e difficile trattativa con lo Stato per evitare che in autunno il governo Musumeci sia costretto a tagliare in tutta fretta fra i 120 e i 400 milioni bloccando altrettante spese già deliberate. È il day after della manovra approvata all'Ars. «Nella Finanziaria - ha ammesso ieri il presidente Musumeci - c'è una norma che può essere letta come una provocazione. Serve a riaprire il confronto con lo Stato». In realtà più che una norma è una omissione: il governo ha deciso di non rispettare  un obbligo imposto dallo Stato un anno fa, quando Crocetta e Baccei firmarono i nuovi patti finanziari con Roma. Lì è previsto che - come contrappeso rispetto all'erogazione di un miliardo e mezzo di fondi statali - la Regione debba tagliare ogni anno fino al 2020 il 3% della spesa corrente, quella più sensibile perchè riguarda  anche stipendi e finanziamenti alla galassia regionale. Musumeci e l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, avrebbero dovuto prevedere tagli per almeno 120 milioni ma hanno scelto di non rispettare questo vincolo nella prospettiva di aprire un nuovo confronto con lo Stato per ottenere regole diverse. Il punto è però che il confronto si annuncia lungo e imprevedibile, a cominciare dal fatto che non si sa ancora se a Roma da qui ai prossimi mesi ci sarà un governo con pieni poteri per una trattativa così delicata dal punto di vista finanziario. Cosa può accadere quindi? È scritto nella Finanziaria: l'assessorato all'Economia a quel punto sarà costretto a bloccare la spesa per preservare roprio quei 120 milioni circa che garantiscono il rispetto del 3%. In realtà però il taglio sarà anche maggiore perchè la Regione dovrà recuperare il 3% e la spesa extra, che a quel punto verrà considerata sforamento. Il totale della partita può valere quindi fino a 300/400 milioni. E se non sarà la Regione a tagliare, lo Stato sarà a sua volta autorizzato dai precedenti accordi a trattenere quegli stessi 300/400 milioni dai finanziamenti ordinari alla Regione. E c'è anche una seconda norma della Finanziaria che Armao e Musumeci non nascondono abbia il senso di una sfida allo Stato: la Regione ha iscritto in entrata circa 600 milioni che sono il frutto di un altro patto non rispettato questa volta dallo Stato. Nel 2006 fu aumentata la quota della spesa sanitaria a carico della Regione, in cambio Roma aveva previsto di trasferire ogni anno 600 milioni di accise sui prodotti petroliferi maturate in Sicilia ma incassate dallo Stato. E sono questi 600 milioni che Armao ha iscritto fra le entrate, pur destinandoli a capitoli non di spesa: sono prudenzialmente accantonati in attesa della trattativa con Roma. «Abbiamo grande rispetto per lo Stato - ha detto Musumeci - ma lo Stato deve avere altrettanto rispetto per la Sicilia. Ci è stato tolto tanto negli ultimi decenni, abbiamo aperto un contenzioso che è  improntato al diritto sacrosanto di potere ottenere quello che ci è stato indebitamente tolto». I grillini sono tornati ad attaccare: «Hanno resuscitato la tabella H e se ne vantano pure. Nella manovra di Musumeci ci sono soldi per regate e conigli ma ora mancano quelli per il  salvataggio nelle spiagge». Musumeci ha però respinto l'accusa di aver varato una Finanziaria fatta solo di contributi e assunzioni. Il presidente ha ricordato che sono stati stanziati 84 milioni che l'Irfis gestirà in favore delle imprese e che altri 50 saranno erogati  tramite consorzi fidi per facilitarel'accesso al credito. Ma il silenzio di Confindustria sulla manovra tradisce la delusione degli imprenditori che vedono poche misure a favore degli investimenti pur mantenendo cautela nei rapporti col governo. Musumeci ha ricordato che sono stati stanziati 340 milioni per i Comuni e altri 5 destinati a premiare le amministrazioni che hanno raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata. Armao e Musumeci hanno sottolineato anche i 53 milioni stanziati per il rinnovo del contratto dei regionali e i 6,9 milioni per l'integrativo dei forestali. E a questo proposito il presidente ha aggiunto dagli studi televisivi di Tgs, durante Cronache Siciliane, che la prospettiva è quella di sbloccare i concorsi alla Regione: «Nella Finanziaria c'è una norma che autorizza l'Arpa ad assumere. È un primo passo, l'obiettivo è colmare i vuoti di ingegneri, architetti, avvocati e professionisti vari negli assessorati. Servirebbero circa duemila persone, dopo i prepensionamenti e proveremo a reclutarne una buona parte». Musumeci non si è sbilanciato sui tempi necessari  a sbloccare i concorsi ma ha proseguito dicendo che «anche i sindaci dovrebbero essere messi in condizione di  colmare i vuoti nelle fasce alte dell'amministrazione e nella polizia municipale». Restano le critiche di un ampio fronte dei disabili per la carenza di assistenza. Ma Musumeci ha replicato  che «saranno preparati i piani di assistenzapersonalizzata e saranno erogati in fretta i 271 milioni che coprono il fabbisogno di tutti i casi gravissimi e gravi censiti dalle Asp». In più sono stati stanziati 17 milioni per l'assi - stenza agli anziani e altri 11 per i disabili che restano orfani.  Mentre sulla norma che fa scattare la sanatoria a favore degli occupanti abusivi delle case popolari il governo ha precisato che arriverà un regolamento che escluderà quanti hanno ottenuto la casa sfruttando il racket mafioso. Il futuro, per Musumeci, sono le riforme dei rifiuti, delle Province, delle Opere Pie e dei procedimenti amministrativi  «da discutere con l'opposizione». Ma nell'attesa continuano ad arrivare proteste per la Finanziaria.

Agrigentonotizie


Altro a Favara in Strada Provinciale 15C: "zona industriale di Agrigento" :: Segnalazione a Agrigento
Voragine alla zona industriale, buca segnalata"
Nella zona industriale di Agrigento, una enorme buca sull'asfalto.  E' questa la segnalazione fatta da un agrigentino. La voragine potrebbe provocare non pochi danni agli automobilisti. "Il tratto in cui è stata segnalata la voragine - fanno sapere dal Libero Consorzio - è di proprietà comunale, e non del Libero Consorzio di Agrigento. Il tracciato della provinciale n. 15-C infatti comprende alcuni tratti di proprietà e competenza dei Comuni che attraversa. Peraltro, il Settore Infrastrutture Stradali è già intervenuto nei giorni scorsi per coprire alcune buche ed effettuare altri interventi di manutenzione nei tratti della stessa strada di sua competenza".

Grandangoloagrigento

Viabilità, entro il 15 maggio le offerte per lavori nell'agrigentino
Scade il 15 maggio, alle ore 12:00 il termine per partecipare alla gara d'appalto relativa ai "Lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo per il ripristino della regolare transitabilità sulla S.P.N.C. n. 3 Cottonaro - Lavanche", nel territorio di Caltabellotta. L'importo dei lavori previsti nel progetto esecutivo redatto interamente dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali del Libero Consorzio ammonta a € 1.100.000,00. I lavori Stradali ammontano a € 1.016.021,00 a cui si aggiungono le barriere stradali di sicurezza per € 75.439,00, la  segnaletica stradale non luminosa per 8.540,00 euro. Infine sono previsti € 13.369,40 relativi ad oneri per l'attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso. Il Disciplinare di gara contenente le norme integrative del presente Bando relativo alle modalità di  partecipazione alla gara, alle modalità di compilazione e presentazione dell'offerta, ai documenti da presentare e alle procedure di aggiudicazione dell'appalto, nonché gli elaborati grafici, il piano di sicurezza, il capitolato speciale di appalto, l'elenco prezzi, lo schema di contratto, sono disponibili e scaricabili sul sito del Libero Consorzio www.provincia.agrigento.it. Il termine di presentazione dei plichi per partecipare alla gara è stato fissato il giorno 15 maggio 2018, entro le ore 12:00. Le offerte vanno inviate al Libero Consorzio Comunale  i Agrigento, Gruppo Contratti, Via Acrone, 27 - 92100 - Agrigento. L'apertura delle offerte avverrà nella prima seduta pubblica nella Sala Garedel Gruppo Contratti del Libero Consorzio, alle ore 09:00 del giorno 21 maggio 2018; Il finanziamento dei lavori proviene dal bilancio della Regione Sicilia su progetto esecutivo approvato in house dal Dirigente del Settore "Ambiente e Territorio, Infrastrutture Stradali" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Questo finanziamento fa parte dell'Accordo di Programma Quadro (APQ) - Testo Coordinato e Integrato per il Trasporto Stradale relativo ad "Interventi sulla rete viaria secondaria siciliana", sottoscritto dalla Regione Siciliana (Dipartimento della Programmazione e Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti), dall'Agenzia per la Coesione T erritoriale, dal  inistero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall'Anas S.p.A.

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