Live Sicilia
Ex Province, tra stallo e paralisi"
L'appello della Cisl a Musumeci
PALERMO - "Sulle ex Province non può calare il silenzio. Il rischio che s'intravede, è che entro qualche mese lo stallo degeneri in paralisi. Nel blocco istituzionale e sul fronte dei servizi": una ipoteca che pende su strade, scuole, fasce sociali deboli. Sui seimila dipendenti, sugli 800 delle Partecipate e sui 600 precari degli enti di area vasta. A lanciare l'allarme sull'assetto e sul funzionamento di Liberi consorzi e Città metropolitane, sono Cisl e Cisl Fp siciliane che, in una nota firmata dai segretari Mimmo Milazzo e Paolo Montera, chiedono al governo Musumeci, una volta archiviate le elezioni amministrative di domenica, di "convocare, già la prossima settimana, l'Osservatorio regionale previsto dall'articolo 25 della legge 15/2015". Un passaggio in ossequio alla legge 23 del 2015, "affinché sulla base del confronto con le organizzazioni sindacali, si vada a un accordo programmatico che fissi le linee guida del riordino di questi enti".
Ma per Cisl e Cisl Fp va anche sviluppato, già dai prossimi giorni con il nuovo governo nazionale, il "confronto istituzionale sugli oltre 200 milioni annui di prelievo forzoso, che fin qui ha funzionato come vera e propria palla al piede". "Non si può più tergiversare", affermano Milazzo e Montera. "Va chiusa questa annosa e drammatica pagina della storia siciliana. E bisogna recuperare i ritardi finora accumulati".
Agrigentooggi
Il tema della lotta alla corruzione nella Pubblica Amministrazione al centro dei lavori del seminario formativo organizzato dal Libero Consorzio comunale di Agrigento
"Anticorruzione nella pubblica Amministrazione: Semplificazione, pubblicità e trasparenza nella legislazione vigente" è stato il tema di un partecipatissimo seminario di formazione organizzato dal Libero Consorzio Comunale, in programma, oggi, nella sala dello spazio Temenos in Via Pirandello, ad Agrigento. L'evento è stato patrocinato dalla Regione, dall'Assemblea Regionale Siciliana, dall'Università degli Studi di Palermo, dall'Ordine degli Architetti di Agrigento, dall'Ordine degli Avvocati di Palermo e di Sciacca, dall'Ordine dei Commercialisti di Agrigento e dall'Ordine degli Ingegneri di Agrigento. All'evento hanno partecipato Sindaci e Amministratori Comunali oltre a circa duecento iscritti provenienti dagli ordini professionali e dalla Pubblica Amministrazione. A moderare i lavori del seminario è stato chiamato il giornalista Salvatore Parlagreco, il quale ha partecipato attivamente ai lavori ponendo diverse questioni ai relatori del seminario prima dei loro interventi.
I lavori si sono aperti con i saluti del Dott. Girolamo Alberto Di Pisa, Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il quale, alla luce della sua profonda conoscenza della materia, ha formulato una serie di proposte in tema di contrasto dei fenomeni corruttivi, tra cui la creazione di una procura nazionale anticorruzione. La prima relazione è stata tenuta dal Dott. Maurizio Graffeo, Presidente della Sezione di controllo della Corte dei Conti della Regione Siciliana, il quale si è soffermato sul ruolo della Corte dei Conti e sul variegato sistema dei controlli della magistratura contabile nell'attività di prevenzione della corruzione, nonché sulla incidenza negativa dei fenomeni corruttivi nella P.A.. Il Dott. Graffeo ha pure analizzato il danno all'immagine e al decoro e prestigio delle Amministrazioni Pubbliche arrecato dai pubblici dipendenti.
Dopo il Dott. Graffeo, ha preso la parola la Dott.ssa Maria Spatola, Dirigente Divisione Anticrimine Questura di Agrigento, sul tema delle attività della Polizia di Stato nella prevenzione e nel contrasto della corruzione con particolare riferimento alla funzione di prevenzione dei reati contro la Pubblica Amministrazione e sull'etica della responsabilità. Un saluto ai partecipanti è stato rivolto, poi, dal Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il quale si è soffermato sulla mancanza di risorse economiche che affligge le amministrazioni comunali. Il Colonnello Pietro Maggio, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento,ha spiegato il ruolo del corpo della Guardia di Finanza nella prevenzione dei fenomeni corruttivi, sulle strutture operative a livello provinciale e della collaborazione della Guardia di Finanza con l'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione.
La Prof. Maria Cristina Cavallaro, Docente di Diritto Amministrativo dell'Università degli studi di Palermo ha concluso la sessione antimeridiana con una relazione sulla trasparenza come pratica di controllo e buona amministrazione. La Prof.ssa Cavallaro ha ricostruito il percorso legislativo iniziato nel 1990 con l'approvazione della legge n. 241 sul diritto di accesso, per arrivare alla nozione attuale di trasparenza nella P. A. e dei limiti alla trasparenza rappresentati dalla riservatezza dei dati personali.
La sessione pomeridiana ha visto il lungo intervento del Dott. Luigi Patronaggio, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento sul sistema repressivo della corruzione e sulle numerose fattispecie dei reati contro la Pubblica Amministrazione. Il Dott. Patronaggio ha parlato sull'evoluzione legislativa in tema di responsabilità penale, specie sulle misure di prevenzione che consentono la confisca dei beni provenienti da comportamenti illeciti e sul ruolo dell'Anac. Patronaggio ha poi ricordato come occorra migliorare la qualità dei pubblici dipendenti e che bisogna fare prevalere il merito e la competenza rispetto alle nomine per appartenenza politica. La Prof.ssa Caterina Ventimiglia, Docente di Diritto Amministrativo dell'Università di Palermo ha parlato della nomina, ruolo e poteri della figura del responsabile dei nuovi controlli anticorruzione. La Prof.ssa Ventimiglia ha analizzato il rapporto del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza con l'OIV, l'organismo indipendente di valutazione per la verifica della performance in chiave di assicurare la massima trasparenza all'attività dei dirigenti pubblici. La Prof.ssa Ventimiglia ha chiesto infine una maggiore valorizzazione di quei dipendenti che hanno a cuore la cosa pubblica per svolgere un'azione più incisiva in favore dei cittadini. L'ultima relazione è stata tenuta dal Tenente Colonnello Giovanni Pellegrino, Comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Agrigento sulle capacità operative ed informative dell'Arma dei Carabinieri nel contrasto ai fenomeni corruttivi. Il Ten. Colonello Pellegrino ha rimarcato la capillarità delle strutture dell'Arma dei Carabinieri che sono presenti e sono presidio di legalità in tutto il territorio provinciale, ricordando che queste strutture svolgono sia un'attività informativa che quella investigativa. Infine si è soffermato sulla necessità di dialogare con le giovani generazioni ed in particolare con gli studenti.
I lavori si sono conclusi con i ringrazianti del dott. Salvatore Parlagreco ai relatori per la qualità dei loro interventi ma anche al folto pubblico presente che ha seguito con molta attenzione l'evento e con una sintesi del Dott. Girolamo Alberto Di Pisa il quale ha riassunto i temi trattati nelle singole relazioni, ricordando come la corruzione non sia genetica ma che sia un fatto culturale. Il Dott. Di Pisa si augura che i lavori di oggi possano giovare ai presenti al seminario, contribuendo all'abbattimento dei fenomeni corruttivi che costano moltissimo alla collettività.
10 giugno 2018
Il Procuratore di Agrigento, Patronaggio, svela i segreti del sistema corruttivo
Da SALVATORE PARLAGRECO - 10 giugno 2018
Misurare la distanza fra la corruzione percepita e la corruzione rilevata può essere un buon esercizio per avvicinarci alla realtà ed avere un quadro sufficientemente attendibile delle dimensioni del fenomeno, ma è come spaccare il pelo in quattro, stabilire fine a che punto una fotografia è stata ritoccata e con quale maestria il lavoro è stato fatto. Luigi Patronaggio, Procuratore della Repubblica di Agrigento, una vita all'inseguimento di corrotti e corruttori, preferisce allinea fatti, elementi concreti su cui riflettere con rigore intervenendo al seminario formativo di Agrigento, organizzato dal commissario del Libero Consorzio, Alberto Di Pisa. L'Italia, ricorda il magistrato, sta meglio di Grecia e Ungheria fra le nazioni europee, nella speciale classifica della corruzione ma ha guadagnato 18 posizioni nell'ultimo anno. Si piange con un solo occhio? Forse, commenta Patronaggio, ma se accanto a questi dati si affiancano quelli che provengono dagli istituti di pena italiani, cadono le braccia. Nelle carceri italiane, infatti, solo lo 0,6 per cento dei detenuti, su 54 mila, è ristretto per reati finanziari, corruzione, riciclaggio, contro la pubblica amministrazione ecc. E non è tutto: se in quello 0,6 per cento, avverte Patronaggio, cerchiamo la percentuale dei detenuti che espiano una condanna definitiva, scopriamo che il dato non è statisticamente rilevante. Che significa? I colletti bianchi affidano i loro guai giudiziari ad avvocati talentuosi, privilegio non è concesso ai detenuti comuni, in specie gli extracomunitari, che sono in galera in gran numero. Patronaggio non fa un discorso di classe, comunque. Spiega come stanno le cose, ricordando che molto è cambiato. Gli episodi di corruzione non hanno più un solo protagonista, ma più attori legati insieme da corposi interessi comuni, in perfetta unità d'intenti. Sono nate vere e proprie lobby del malaffare in grado di influenzare perfino i provvedimenti dei legislatori. Il prezzo della corruzione, osserva perciò il Procuratore, non è più la mazzetta una tantum ma l'accesso al sistema corruttivo, che offre tante opportunità e privilegi, fino all'ingresso, con quote societarie nei consigli di amministrazione di società che contano. Partecipare al sistema dunque procura dividendi costanti e permette un salto di qualità, trasformando l'evento episodico in una condizione strutturale. Nel sistema non agisce la famiglia mafiosa che si compone e scompone a seconda degli eventi, ma qualcosa di più e di meglio,nella quale troviamo frequentemente anche il braccio criminale. Come si è arrivati a tanto? Grazie a quali alleanze, silenzi, omissioni? E con quali armi si combatte il sistema? (Continua)
www.tp24.it/
"Anticorruzione nella PA". Un seminario dell'ex procuratore di Marsala Alberto Di Pisa
"Anticorruzione nella pubblica Amministrazione: Semplificazione, pubblicità e trasparenza nella legislazione vigente" è stato il tema di un seminario di formazione organizzato dal Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il cui commissario straordinario è l'ex procuratore della repubblica di Marsala Alberto Di Pisa.
E' lui, di fatto, l'organizzatore dell'incontro, svoltosi nello "spazio Temenos", in Via Pirandello, ad Agrigento. L'evento è stato patrocinano dalla Regione, dall'Ars, dall'Università di Palermo, dall'Ordine degli Architetti di Agrigento, nonché da quelli degli Avvocati di Sciacca, dei Commercialisti e degli Ingegneri di Agrigento. I lavori si sono aperti con i saluti di Girolamo Alberto Di Pisa, Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il quale, alla luce della sua profonda conoscenza della materia, ha formulato una serie di proposte in tema di contrasto dei fenomeni corruttivi, tra cui la creazione di una procura nazionale anticorruzione. La prima relazione è stata tenuta dal Dott. Maurizio Graffeo, Presidente della Sezione di controllo della Corte dei Conti della Regione Siciliana, il quale si è soffermato sul ruolo della Corte dei Conti e sul variegato sistema dei controlli della magistratura contabile nell'attività di prevenzione della corruzione, nonché sulla incidenza negativa dei fenomeni corruttivi nella P.A.. Il Dott. Graffeo ha pure analizzato il danno all'immagine e al decoro e prestigio delle Amministrazioni Pubbliche arrecato dai pubblici dipendenti. Dopo Graffeo, ha preso la parola la Dott.ssa Maria Spatola, Dirigente Divisione Anticrimine Questura di Agrigento, sul tema delle attività della Polizia di Stato nella prevenzione e nel contrasto della corruzione con particolare riferimento alla funzione di prevenzione dei reati contro la Pubblica Amministrazione e sull'etica della responsabilità. Un saluto ai partecipanti è stato rivolto, poi, dal Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il quale si è soffermato sulla mancanza di risorse economiche che affligge le amministrazioni comunali. Il Colonnello Pietro Maggio, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento,ha spiegato il ruolo del corpo della Guardia di Finanza nella prevenzione dei fenomeni corruttivi, sulle strutture operative a livello provinciale e della collaborazione della Guardia di Finanza con l'Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione. Maria Cristina Cavallaro, Docente di Diritto Amministrativo dell'Università degli studi di Palermo ha concluso la sessione antimeridiana con una relazione sulla trasparenza come pratica di controllo e buona amministrazione. La dottoressa Cavallaro ha ricostruito il percorso legislativo iniziato nel 1990 con l'approvazione della legge n. 241 sul diritto di accesso, per arrivare alla nozione attuale di trasparenza nella Pubblica Amministrazione e dei limiti alla trasparenza rappresentati dalla riservatezza dei dati personali.
9 giugno - sabato
AGRIGENTOOGGI
SI È SVOLTO OGGI IL CONVEGNO SU
ANTICORRUZIONE NELLA PUBBLICA SICUREZZA
Di Paolo Picone
AGRIGENTO. "Anticorruzione nella
pubblica Amministrazione: Semplificazione, pubblicità e trasparenza
nella legislazione vigente" è stato il tema di un partecipatissimo
seminario di formazione organizzato dal Libero Consorzio Comunale, in
programma, oggi, nella sala dello spazio Temenos in Via Pirandello,
ad Agrigento.
L'evento è stato patrocinato dalla
Regione, dall'Assemblea Regionale Siciliana, dall'Università
degli Studi di Palermo, dall'Ordine degli Architetti di Agrigento,
dall'Ordine degli Avvocati di Palermo e di Sciacca, dall'Ordine
dei Commercialisti di Agrigento e dall'Ordine degli Ingegneri di
Agrigento. All'evento hanno partecipato Sindaci e Amministratori
Comunali oltre a circa duecento iscritti provenienti dagli ordini
professionali e dalla Pubblica Amministrazione. A moderare i lavori
del seminario è stato chiamato il giornalista Salvatore Parlagreco,
il quale ha partecipato attivamente ai lavori ponendo diverse
questioni ai relatori del seminario prima dei loro interventi.
I lavori si sono aperti con i saluti di
Girolamo Alberto Di Pisa, Commissario Straordinario del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento, il quale, alla luce della sua
profonda conoscenza della materia, ha formulato una serie di proposte
in tema di contrasto dei fenomeni corruttivi, tra cui la creazione di
una procura nazionale anticorruzione.
La prima relazione è stata tenuta dal
Dott. Maurizio Graffeo, Presidente della Sezione di controllo della
Corte dei Conti della Regione Siciliana, il quale si è soffermato
sul ruolo della Corte dei Conti e sul variegato sistema dei controlli
della magistratura contabile nell'attività di prevenzione della
corruzione, nonché sulla incidenza negativa dei fenomeni corruttivi
nella P.A.. Il Dott. Graffeo ha pure analizzato il danno all'immagine
e al decoro e prestigio delle Amministrazioni Pubbliche arrecato dai
pubblici dipendenti.
Dopo il Dott. Graffeo, ha preso la
parola la Dott.ssa Maria Spatola, Dirigente Divisione Anticrimine
Questura di Agrigento, sul tema delle attività della Polizia di
Stato nella prevenzione e nel contrasto della corruzione con
particolare riferimento alla funzione di prevenzione dei reati contro
la Pubblica Amministrazione e sull'etica della responsabilità.
Un saluto ai partecipanti è stato
rivolto, poi, dal Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il quale si
è soffermato sulla mancanza di risorse economiche che affligge le
amministrazioni comunali.
Il Colonnello Pietro Maggio, Comandante
provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento,ha spiegato il
ruolo del corpo della Guardia di Finanza nella prevenzione dei
fenomeni corruttivi, sulle strutture operative a livello provinciale
e della collaborazione della Guardia di Finanza con l'Anac,
l'Autorità Nazionale Anticorruzione.
Maria Cristina Cavallaro, Docente di
Diritto Amministrativo dell'Università degli studi di Palermo ha
concluso la sessione antimeridiana con una relazione sulla
trasparenza come pratica di controllo e buona amministrazione. La
dottoressa Cavallaro ha ricostruito il percorso legislativo iniziato
nel 1990 con l'approvazione della legge n. 241 sul diritto di
accesso, per arrivare alla nozione attuale di trasparenza nella P. A.
e dei limiti alla trasparenza rappresentati dalla riservatezza dei
dati personali.
Tele Radio Studio 98
AGRIGENTO - SEMINARIO SU
ANTICORRUZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
"Anticorruzione nella pubblica
Amministrazione: Semplificazione, pubblicità e trasparenza nella
legislazione vigente" è stato il tema di un partecipatissimo
seminario di formazione organizzato dal Libero Consorzio Comunale, in
programma, oggi, nella sala dello spazio Temenos in Via Pirandello,
ad Agrigento. L'evento è stato patrocinato dalla Regione,
dall'Assemblea Regionale Siciliana, dall'Università degli Studi
di Palermo, dall'Ordine degli Architetti di Agrigento, dall'Ordine
degli Avvocati di Palermo e di Sciacca, dall'Ordine dei
Commercialisti di Agrigento e dall'Ordine degli Ingegneri di
Agrigento. All'evento hanno partecipato Sindaci e Amministratori
Comunali oltre a circa duecento iscritti provenienti dagli ordini
professionali e dalla Pubblica Amministrazione. A moderare i lavori
del seminario è stato chiamato il giornalista Salvatore Parlagreco,
il quale ha partecipato attivamente ai lavori ponendo diverse
questioni ai relatori del seminario prima dei loro interventi.
I lavori si sono aperti con i saluti
del Dott. Girolamo Alberto Di Pisa, Commissario Straordinario del
Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il quale, alla luce della sua
profonda conoscenza della materia, ha formulato una serie di proposte
in tema di contrasto dei fenomeni corruttivi, tra cui la creazione di
una procura nazionale anticorruzione.
La prima relazione è stata tenuta dal
Dott. Maurizio Graffeo, Presidente della Sezione di controllo della
Corte dei Conti della Regione Siciliana, il quale si è soffermato
sul ruolo della Corte dei Conti e sul variegato sistema dei controlli
della magistratura contabile nell'attività di prevenzione della
corruzione, nonché sulla incidenza negativa dei fenomeni corruttivi
nella P.A.. Il Dott. Graffeo ha pure analizzato il danno all'immagine
e al decoro e prestigio delle Amministrazioni Pubbliche arrecato dai
pubblici dipendenti.
Dopo il Dott. Graffeo, ha preso la
parola la Dott.ssa Maria Spatola, Dirigente Divisione Anticrimine
Questura di Agrigento, sul tema delle attività della Polizia di
Stato nella prevenzione e nel contrasto della corruzione con
particolare riferimento alla funzione di prevenzione dei reati contro
la Pubblica Amministrazione e sull'etica della responsabilità.
Un saluto ai partecipanti è stato
rivolto, poi, dal Sindaco di Agrigento Calogero Firetto, il quale si
è soffermato sulla mancanza di risorse economiche che affligge le
amministrazioni comunali.
Il Colonnello Pietro Maggio, Comandante
provinciale della Guardia di Finanza di Agrigento,ha spiegato il
ruolo del corpo della Guardia di Finanza nella prevenzione dei
fenomeni corruttivi, sulle strutture operative a livello provinciale
e della collaborazione della Guardia di Finanza con l'Anac,
l'Autorità Nazionale Anticorruzione.
La Prof. Maria Cristina Cavallaro,
Docente di Diritto Amministrativo dell'Università degli studi di
Palermo ha concluso la sessione antimeridiana con una relazione sulla
trasparenza come pratica di controllo e buona amministrazione. La
Prof.ssa Cavallaro ha ricostruito il percorso legislativo iniziato
nel 1990 con l'approvazione della legge n. 241 sul diritto di
accesso, per arrivare alla nozione attuale di trasparenza nella P. A.
e dei limiti alla trasparenza rappresentati dalla riservatezza dei
dati personali.
La sessione pomeridiana ha visto il
lungo intervento del Dott. Luigi Patronaggio, Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Agrigento sul sistema repressivo
della corruzione e sulle numerose fattispecie dei reati contro la
Pubblica Amministrazione. Il Dott. Patronaggio ha parlato
sull'evoluzione legislativa in tema di responsabilità penale,
specie sulle misure di prevenzione che consentono la confisca dei
beni provenienti da comportamenti illeciti e sul ruolo dell'Anac.
Patronaggio ha poi ricordato come occorra migliorare la qualità dei
pubblici dipendenti e che bisogna fare prevalere il merito e la
competenza rispetto alle nomine per appartenenza politica.
La Prof.ssa Caterina Ventimiglia,
Docente di Diritto Amministrativo dell'Università di Palermo ha
parlato della nomina, ruolo e poteri della figura del responsabile
dei nuovi controlli anticorruzione. La Prof.ssa Ventimiglia ha
analizzato il rapporto del responsabile della prevenzione della
corruzione e della trasparenza con l'OIV, l'organismo
indipendente di valutazione per la verifica della performance in
chiave di assicurare la massima trasparenza all'attività dei
dirigenti pubblici. La Prof.ssa Ventimiglia ha chiesto infine una
maggiore valorizzazione di quei dipendenti che hanno a cuore la cosa
pubblica per svolgere un'azione più incisiva in favore dei
cittadini.
L'ultima relazione è stata tenuta
dal Tenente Colonnello Giovanni Pellegrino, Comandante provinciale
dell'Arma dei Carabinieri di Agrigento sulle capacità operative ed
informative dell'Arma dei Carabinieri nel contrasto ai fenomeni
corruttivi. Il Ten. Colonello Pellegrino ha rimarcato la capillarità
delle strutture dell'Arma dei Carabinieri che sono presenti e sono
presidio di legalità in tutto il territorio provinciale, ricordando
che queste strutture svolgono sia un'attività informativa che
quella investigativa. Infine si è soffermato sulla necessità di
dialogare con le giovani generazioni ed in particolare con gli
studenti.
I lavori si sono conclusi con i
ringrazianti del dott. Salvatore Parlagreco ai relatori per la
qualità dei loro interventi ma anche al folto pubblico presente che
ha seguito con molta attenzione l'evento e con una sintesi del
Dott. Girolamo Alberto Di Pisa il quale ha riassunto i temi trattati
nelle singole relazioni, ricordando come la corruzione non sia
genetica ma che sia un fatto culturale. Il Dott. Di Pisa si augura
che i lavori di oggi possano giovare ai presenti al seminario,
contribuendo all'abbattimento dei fenomeni corruttivi che costano
moltissimo alla collettività.
LA SICILIA
SCIACCA
Alla Srr Agrigento ovest montano le
polemiche
Pronta reazione del presidente della
Srr Agrigento Ovest, società che regolamenta il servizio nei
Comuni ex Ato Agl, alle polemiche scaturite alcuni giorni fa dopo le
dimissioni di un componente del consiglio di amministrazione,
ilmenfitano Ignazio Mistretta.
Il presidente della Srr, Enzo Greco
Lucchina, replica al dimissionario che aveva contestato il distacco
all'Aro di Sciacca di "tre unità di cui due di terzo livello e
una di sesto livello".
Mistretta sosteneva che tale
provvedimento non rientrava nelle competenze del presidente in quanto
si sarebbe trattato di "funzioni di natura prettamente
gestionale".
Greco Lucchina oggi dice che la
reazione di Mistretta è stata "strumentale".
«Tutto questo - dice Greco Lucchina -
rallenta la riapertura degli impianti pubblici di smaltimento dei
rifiuti presenti nell'Ato a l'incremento della raccolta differenziata
nel Comune di Sciacca, che rappresenta un'altra criticità del
servizio di raccolta rifiuti nell'Ato stesso. Un percorso ché ha
l'obiettivo inequivocabile di migliorare la qualità del servizio e
di ridurre la tariffa a carico degli utenti come stabilito in maniera
unanime dall'Assemblea dei soci».
Prima di Mistretta si era dimessa
l'altra componente del cda, Vanessa Girgenti, di Villafranca Sicula.
Le nomine dell'organismo sono politiche
e sono frutto degli accordi tra i 17 sindaci i cui Comuni che
ricadono nel territorio di competenza. Greco Lucchina auspica che i
provvedimenti dell'assemblea possano avere seguito a prescindere
dalle dimissioni.
GIUSEPPE RECCA
TRIENNIO 2018-2020
Edilizia scolastica proroga
interventi fino al 2 luglio.
PALERMO. Proroga al 2 luglio - ore 14 -
per la presentazione delle domande per la nuova programmazione di
interventi in materia di edilizia scolastica per il triennio
2018-2020 e per la messa a norma antincendio degli edifici della
Sicilia. A stabilirlo è un decreto del Dipartimento istruzione e
formazione professionale della Regione che, in accordo con
AnciSicilia, ha deciso di estendere i tempi di adesione al bando per
dare a comuni, province e città metropolitane la possibilità di
valutare attentamente i fabbisogni edilizi del proprio territorio.
"Oggi esiste finalmente la
concreta possibilità di rinnovare le strutture che quotidianamente
accolgono i nostri ragazzi, rendendole sicure, vivìbili e adatte
alloro percorso di crescita - afferma l'assessore regionale
all'Istruzione Roberto Lagalla - In questi ultimi mesi, ho potuto
costatare come molti edifici abbiano urgente bisogno di interventi
significativi. Ritengo quindi che questa opportunità non vada
sprecata". Il bando permette di intervenire in modo
significativo sullo stato attuale di molti istituti scolastici
siciliani che necessitano di interventi non solo per l'adeguamento
sismico e la messa in sicurezza, ma anche per la realizzazione di
mense, palestre, spazi ricreativi e per la costruzione di nuovi
edifici scolastici pubblici, inclusi i poli dell'infanzia.
RICORSO IN APPELLO
"Ecotassa" ex Provincia
perde causa con privato.
Causa milionaria tra il Libero
consorzio e la ditta Catanzaro, commissione tributaria dà ragione al
privato e l'Ente ricorre in appello. La vicenda è complessa e risale
ad un paio di anni fa. L'ex Provincia, tra il 2015 e il 2017 emette
sanzioni nei confronti del gesto: della discarica di Siculiana,
contestando allo stesso di aver applicato ai Comuni che conferivano
nel suo impianto il cosiddetto tributo speciale per il deposito in
discarica misura minore a quanto avrebbe dovuto ( ovvero poco più di
6 euro tonnellata contro le 12 necessari tra il 2012 e il 2015.
Il giudice, in questa fase, ha però
riconosciuto come corretto il comportamento del gestore, il quale
aveva chiesto alla Regione di conoscere in cl misura applicare la
tassa in base trattamento ricevuto dai rifiuti a banca ti, e si era
quindi attenute quanto comunicato formalmente. La versione degli
uffici pubblici e però cambiata letteralmente in corso d'opera, e il
Libero Consorzio si era attivato per recuperare somme (in realtà non
dal privato che comunque le avrebbe chiesti a sua volta ai Comuni)
firmando sanzioni per circa 10 milioni di euro. La commissione
tributaria, respingere tutti e quattro i provvedimenti, ha inoltre
ribadito che in effetti la quantificazione economica della tassa era
nella misura dei sei euro circa già applicati.
Tutto finito? No, perché il
commissario della Provincia, ascolti il parere legale, ha deciso di
applicare la sentenza per ottenere regione e recuperare gli importi n
versati. Una causa che sarà gestita da avvocati esterni, in forza di
una nota del 31 maggio 2018 dell'avvocatura interna la quale
certifica che "a causa della notevole mole lavoro, stante che la
controversia risulta particolarmente complessa e delicata, e
pertanto, richiede un approfondimento, non è ne condizioni di
assumere la difesa nel giudizio de quo".
10 giugno - domenica
LA SICILIA
CARETTA-CARETTA MALATA
Tartaruga inviata a Lampedusa
g.c) E' grazie all'interessamento
diretto della sezione locale del Wwf che una tartaruga
caretta-caretta potrà essere curata a Lampedusa. Sono stati infatti
i volontari licatesi capitanati da Gino Galia ad aver imbarcato il
rettile alla volta della più grande delle Pelagie. "Il primo
gioiello della stagione recuperato, sta male - si legge nella pagine
della sezione licatese del Wwf - sta male per via della plastica che
giorno dopo giorno domina il nostro Mediterraneo, chissà se un
giorno il pianeta terra arriverà ad ottenere un vero equilibrio
affinché tali creature in via di estinzione possono godere di un
mare degno di loro, tutto ciò lo dovrà decidere l'essere umano ad
oggi poco sostenibile per le problematiche ambientali. La piccola
caretta che ha ingerito filamenti di plastica - continua il post -
raggiungerà il centro recupero tartarughe marine di ampedusa, dove
la dottoressa Daniela Freggi, responsabile del centro, si occuperà
delle cure necessarie". Purtroppo, a sentire la sezione locale
del Wwf, questo potrebbe non essere l'unico caso simile. La presenza
di filamenti di plastica in mare cresce di giorno in giorno e a farne
le spese sono soprattutto le tartarughe e i pesci. Come si ricorderà,
l'anno passato una tartaruga caretta-caretta ha scelto la spiaggia di
Marianello per deporre le proprie uova. Al termine del periodo della
schiusa, erano state dodici le nuove nate che erano riuscite a
raggiungere il mare dopo un lungo monitoraggio del nido operato dai
volontari del Wwf durato oltre 40 giorni.
RIBERA
Allarme per trivellazioni nel
territorio del Platani.
Mobilitazione di politici,
parlamentari e ambientalisti.
RIBERA. Allarme nel territorio compreso
tra i comuni di Ribera, Cattolica Eraclea e Montallegro per il via
libera della Regione Siciliana alle trivellazioni per la ricerca di
sali potassici e alcalini a ridosso della foce del Platani. La
concessione ha suscitato la rivolta del M5S Sicilia, di politici e
amministratori locali e di alcune associazioni ambientalistiche.
I deputati regionali agrigentini Matteo
Mangiacavallo e Giovanni Di Caro, supportati dall'intero gruppo
parlamentare, hanno presentato una mozione di indirizzo all'ARS per
ottenere la revoca della concessione alla General Mining Research
ItaIy da parte dell'assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
II governo Musumeci ha comunicato la procedibilita' dell'istanza di
valutazione di impatto ambientale relativa al permesso di ricerca per
sali potassici ed alcalini nei territori dei tre comuni.
"Tutto ciò è inammissibile -
dichiarano i deputati del M5S - il nostro territorio, ricco di
risorse naturalistiche, è continuamente aggredito da chi dovrebbe
tutelarlo. Non possiamo consentire l'insediamento di questa tipologia
di industria mineraria in un sito di importanza comunitaria. La
concessione va revocata immediatamente".
Fortemente contrario pure il Wwf Area
Mediterranea il cui presidente Giuseppe Mazzetta sta preparando un
articolato documento di protesta contro la Regione Siciliana.
11 giugno - lunedì
LA SICILIA
NASCE IL PRIMO LICEO MATEMATICO
AI "Leonardo" tutti pazzi
per i numeri.
Tutti pazzi per i numeri e al liceo
scientifico Leonardo, diretto da Enza Ierna, dall'anno scolastico
2018-2019, nasce iI liceo Matematico. Non c'è da stupirsi se alcuni
ragazzi hanno una sfrenata passione per la Matematica ed Enza Ierna,
attenta alle richieste degli studenti, ha predisposto iI nuovo
indirizzo di studi con l'obiettivo di "accrescere la conoscenza
della Matematica e delle sue applicazioni - scrive Enza Ierna in una
nota indirizzata ai genitori degli alunni iscritti alle prime classi
- e favorire collegamenti fra cultura scientifica e umanistica,
nell'ottica di una formazione completa ed equilibrata". Nasce
così la prima e unica classe del liceo Matematico ma a queste
condizioni: se il numero delle richieste supera il limite di 25, gli
studenti n soprannumero saranno iscritti in una classe del liceo
scientifico tradizionale; se, al contrario, la quota minima di
iscrizioni non dovesse essere raggiunta, la classe non potrà essere
istituita. Ovviamente, chi sceglierà di seguire questo percorso di
studi, non avrà a che fare soltanto con i numeri: Arte, Letteratura,
Fisica, Filosofia, Logica, Storia della Matematica, Biologia, ...
fanno parte di un piano di studi che integra la Matematica con le
altre discipline, prevedendo ore aggiuntive per le conoscenze
matematiche degli allievi, favorire collegamenti interdisciplinare
con la Matematica attraverso attività di laboratorio e costruire un
solido ponte tra la cultura scientifica e quella matematica.