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Rassegna stampa dal 7 al 9 luglio 2018

Giornale di Sicilia

sabato 7 luglio 2018


I nodi della regione
La mannaia di roma sulla finanziaria
La manovra impugnata, salvate le norme su 15 mila precari

Proroghe dei contratti fino al 2020 per i lavoratori degli Enti Locali. Alt invece alla stabilizzazione di tremila Pip di Palermo. Il governo blocca anche i contributi a pioggia
Giacinto Pipitone - Palermo
Cadono le stabilizzazioni dei tremila Pip di Palermo, non passa lo stop ai nuovi impianti di energia fotovoltaica, fermati molti contributi a pioggia. Si salvano, a sorpresa, solo i 15 mila precari degli enti locali: l'articolo che garantisce le proroghe dei contratti fino al 2020 e l'avvio delle stabilizzazioni ha superato i dubbi sollevati dal ministero dell'Economia. Per il resto, la prima finanziaria del governo Musumeci  viene amputata di ben venti articoli su 103. Vengono meno le misure più popolari. Il Consiglio dei ministri si è tenuto ieri pomeriggio: appena trenta minuti è durato l'incontro, segnale che le carte preparate dall'Economia nei giorni scorsi sono state sostanzialmente ratificate. Il negoziato che il governo regionale ha tentato mercoledì per salvare un bel pezzo della manovra non ha evidentemente dato i risultati sperati. Salvi i precari dei Comuni Può brindare solo l'assessore agli Enti Locali, Bernadette Grasso, che è riuscita a fornire dettagli utili a salvare l'articolo 26, quello sui precari, malgrado Roma avesse individuato dubbi sulla copertura finanziaria e sulle regole per trasformarei contratti a tempo indeterminato (non è previsto un concorso pubblico). Ma sulla trattativa che ha salvato i precari hanno influito anche i grillini siciliani che hanno chiesto (e ottenuto) ai riferimenti romani di non varare provvedimenti impopolari. Nei giorni scorsi il leader  siciliano Giancarlo Cancelleri aveva segnalato a Roma l'importanza di questa norma evidenziando invece le anomalie in molte altre misure poi effettivamente cassate dal Consiglio dei ministri. Ieri i grillini hanno però chiesto a Musumeci di «mettere alla porta l'assessore Armao».
Lo stop ai Pip
Vengono meno ugualmente norme di grande impatto sociale approvate nella manovra di fine aprile. La prima è il trasferimento dei Pip alla Resais, società regionale che per lo Stato non può assumere a tempo indeterminato precari senza violare un divieto nazionale. Salta anche il trasferimento all'Irfis del personale delle partecipate chiuse o fallite negli anni scorsi.
Richiusi i prepensionamenti
Impugnato anche l'articolo che avrebbe riaperto i prepensionamenti (aumentando i costi per il sistema pubblico) e permesso di erogare la liquidazione subito mentre a livello nazionale l'attesa varia da 2 a 4 anni. Cade la norma che avrebbe permesso di erogare un integrativo ai pensionati dell'Eas: ieri avevano scritto al Giornale di Sicilia alcuni ex dipendenti Eas per segnalare che non si trattava di aumenti pensionistici  ma del recupero di tagli precedenti. Ma il governo nazionale li ha comunque ritenuti illegittimi anche perchè la Regione non è
stata in grado di quantificare la spesa necessaria. Stop pure alle promozioni di massa in D6 di tutti i 700 dipendenti oggi in categoria D5: norma che, fiutando il vento, la Regione aveva comunque già abrogato in una legge dei giorni scorsi. Cancellati anche i commi che avrebbero consentito il trasferimento dei catalogatori dalla società partecipata Sas all'assessorato ai Beni Culturali. Non passa neppure una sorta di stabilizzazione del personale sanitario penitenziario: riguardava i cosiddetti medici incaricati provvisori.
Niente cessioni del demanio
Cassato pure l'articolo che avrebbe permesso all'assessorato al Territorio di censire i beni immobili abbandonati sul demanio marittimo per darli poi in concessione a privati. Un'operazione commerciale che aveva fatto storcere il naso in aula a Pd e grillini ma fortemente voluta dall'assessore Cordaro.
Riparte l'eolico
Cancellata anche la norma che avrebbe sospeso per 4 mesi tutte le  autorizzazioni per nuovi impiantidi energia eolica e fotovoltaica in attesa di un piano di riordino della materia. Un articolo nato sulla scia  delle polemiche per una nuova ondatadi autorizzazioni già formalizzate.
Di conseguenza, ripartono da subito gli investimenti nel settore nazionale pure gli articoli per l'erogazione di borse di studio nell'area non medica. Il governo nazionale ha negato il via libera pure a due norme con cui l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, prevedeva di iscrivere in entrata nel bilancio circa un miliardo frutto della rivisitazione degli accordi finanziari con lo Stato: una rivisitazione - ha segnalato il ministero dell'Economia - per la quale non è neppure iniziata la trattativa a Roma. Viene meno anche l'artico - lo che avrebbe permesso al governo regionale di riscrivere le regole di investimento degli ingenti fondi Pac. L'ultima norma impugnata è quella che avrebbe permesso di erogare un budget extra alle strutture private sanitarie accreditate che hanno subito richieste estorsive: la Regione ha provato a difendere la norma ma per il governo nazionale resta illegittima perchè assicurerebbe vantaggi slegati dai  fabbisogni sanitari.
Verso una manovra bis?
Ieri nè Musumeci nè Armao hanno commentato l'impugnativa. Nei giorni scorsi l'assessore all'Economia aveva però sottolineato come la maggio parte delle norme finite nel mirino «siano di ispirazione parlamentare mentre il cuore della legge, quella approvata in giunta, ha resistito alla censura». Una visione contestata dal presidente della commissione Bilancio, Riccardo Savona, secondo il quale sono cadute anche molte norme volute dal governo. In questo clima l'Ars si troverà a discutere delle prossime leggi. E soprattutto il governo dovrà decidere se varare una manovra bis, come da molti ipotizzato, entro metà agosto o in autunno per recuperare o correggere le norme venute meno. Sarà questo uno dei principali temi di dibattito delle prossime settimane.

Realizzata dalla Banca d'Italia. Servirà al monitoraggio dei flussi di denaro. Il segretario regionale Anci, Alvano: «Una piccola rivoluzione sul fronte della trasparenza»
Una piattaforma digitale per la spesa pubblica
Andrea D'Orazio - Palermo

Uno strumento a portata di mano di tutti i siciliani, una specie di lente di ingrandimento utile a cittadini e imprese fornitrici per controllare, nel dettaglio, le entrate e le uscite delle amministrazioni locali. Si chiama Siope Plus, (Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici): piattaforma igitale per il monitoraggio della spesa pubblica realizzata dalla Banca d'Italia, avviata in fase sperimentale lo scorso anno e diventata operativa a gennaio 2018, dapprima solo in alcuni territori del Paese, poi, lo scorso aprile, obbligatoriamente in tutte le grandi città italiane, e adesso, da pochissimo, anche nei comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti. Nell'Iso - la, ad oggi, sono interessati 111 municipi, città metropolitane e liberi consorzi compresi, ma dal primo ottobre, quando l'uso della piattaforma dovrà entrare a regime in tutta l'amministrazione pubblica nazionale, dovranno mettersi in regola anche i rimanenti 279 comuni - quelli fino a 10mila abitanti - nonché tutte le aziende sanitarie e ospedaliere. L'obbligo è previsto dalla legge di Bilancio 2017, che dispone alle amministrazioni pubbliche di ordinare incassi e pagamenti, al proprio tesoriere o cassiere, utilizzando ordinativi informatici emessi secondo lo standard dell'Agenzia per l'Italia Digitale e per il tramite, appunto, dell'infrastruttura Siope Plus, gestita da Bankitalia. Per il segretario regionale dell'Anci, Mario Emanuele Alvano, «il nuovo strumento rappresenta una piccola rivoluzione sul fronte della trasparenza, a vantaggio dei cittadini ma anche degli enti stessi, perché riduce la necessità di trasmissione di ulteriori dati consentendo al contempo alla Ragioneria generale dello Stato il massimo livello di dettaglio informativo». In Sicilia, però, c'è un ostacolo da superare. Spiega Alvano: «È probabile che non tutti i comuni siano al corrente dell'esistenza e dell'obbligo di questa piattaforma». L'Anci ha organizzato il
9 e 10 luglio, a Palermo e Catania, due incontri. (*ADO*)

Litorali. Il servizio predisposto costerà 40 mila euro
Spiagge più pulite a Licata
Via alla rimozione dei rifiuti

LIcata
Spiagge pulite. Inizia la rimozione della spazzatura accumulata nel periodo invernale sul litorale licatese. Facendo seguito all'impegno assunto nei giorni scorsi e dopo aver ricevuto risposta negativa da parte del Libero Consorzio dei Comuni di Agrigento, il sindaco Pino Galanti ha disposto l'avvio delle procedure per provvedere alla pulizia delle spiagge, intervenendo in sostituzione dell'ente preposto per legge, con conseguente recupero delle somme. Conseguentemente il dipartimento Lavori pubblici ha già avviato la procedura per l'affidamento dei lavori pulizia spiagge di tutto il litorale licatese invaso da svariate quantità vegetazione spontanea infestante e di rifiuti, nonché del ripristino dei luoghi, mediante l'utilizzo di mezzi meccanici, manodopera e quanto necessario per l'esecuzione del servizio. Il tutto nell'ambito di un importo massimo di 40.000 euro. L'ufficio procederà all'individuazione del soggetto a cui affidare i lavori mediante negoziazione assistita, invitando almeno cinque ditte  tra quelle iscritte all'Albo Nazionale Gestori Ambientali. All'iniziativa del Comune si aggiunge anche quella dei privati. Infatti alcuni volontari hanno pulito l'arenile del Pisciotto. E c'era anche il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, assiduo frequentatore delle spiagge di Licata, tra i volontari che hanno aderito all'iniziativa organizzata dal Wwf, guidato da Gino Galia e dall'associazione «La Rosa dei venti» che non è nuova a questo tipo di attività. Sono stati raccolti una decina di sacchi di spazzatura differenziata poi conferita nelle apposite campane ecologiche. «È stata una giornata bellissima - spiega Giuseppe Risplendente dell'associazione "La Rosa dei venti"- ricca di amore per l'ambiente in cui viviamo, amicizia e voglia di fare. L'evento deve essere visto da noi licatesi come un cambiamento dei modi di fare pensare e agire. Il senso civico deve diventare una moda tra i giovani. Queste parole Grazie al Wwf di Licata, ragazzi dal cuore d'oro con i quali, tra una bottiglia di plastica e spazzatura  Varia raccolta, abbiamo parlato di idee e progetti, questo ci ha caricato di positività; un grazie ai ragazzi della comunità Arcobaleno e ai loro educatori; grazie a Francesca Castorino, una ragazza che stava prendendo il sole con la propria famiglia che, vedendoci arrivare, ha apprezzato l'iniziativa, indossato la magliettina dell'evento e si è unita al gruppo». Intanto torna nuovamente  ad essere balneabile il mare di Mollarella. A seguito dell'esito negativo registrato sui campioni di acqua prelevati il 3 luglio scorso nei pressi del canalone di Mollarella comunicato dai responsabili dell'Ufficio Igiene e Sanità Pubblica di Licata, il sindaco Pino Galanti ha immediatamente disposto la revoca dell'ordinanza. (*PAPI*)

domenica 8 luglio

Estate ed emergenze. Appena ieri, a causa di concomitanti e imprevedibili problemi sugli acquedotti principali, c'è stata una momentanea interruzione in diversi centri
Tanti guasti e pozzi e invasi quasi a secco
Girgenti Acque lancia un appello
La società invita i cittadini a ridurre il consumo idrico

Concetta Rizzo
L'acqua a disposizione - negli invasi, nelle sorgenti e nei pozzi - è significativamente ridotta. Accade nell'Agrigentino, ed è un «copione» ormai consueto, soprattutto in estate. Blackout, guasti, falle - lungo le condotte idriche - che si aprono all'improvviso complicano, poi, quella che è una situazione già delicatissima. Girgenti Acque - che ha, intanto, potenziato  la dotazione idrica nelle zone balneari, ma non soltanto - ieri ha lanciato una sorta di allarme- appello. L'ente gestore ha, di fatto, - e non è la prima volta che accade - invitato tutti «ad un uso responsabile della risorsa idrica, evitando gli sprechi inutili». «Oltre ad una fisiologica e strutturale diminuzione della risorsa idrica disponibile nel periodo estivo, - hanno scritto da Girgenti Acque - si sono aggiunti concomitanti ed imprevedibili guasti sugli acquedotti principali. La società ha adottato tutte le misure per la redistribuzione e il riequilibrio delle risorse idriche disponibili per ripartire equamente, tra tutti i Comuni gestiti, la riduzione, con l'inevitabile allungamento dei turni di erogazione». Appena ieri, ad esempio, a causa di concomitanti e imprevedibili guasti sugli acquedotti principali, c'è stata una momentanea interruzione  che ha interessato le frazioni di Giardina Gallotti e Montaperto, ad Agrigento, e i Comuni di Joppolo Giancaxio, Sant'Angelo Muxaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Aragona, Porto Empedocle e Raffadali. E anche oggi potrebbero esserci slittamenti o limitazioni di turnazione. «Abbiamo da tempo segnalato la precarietà del sistema delle infrastrutture idriche - hanno scritto ieri da Girgenti Acque -, sollecitando agli Enti preposti l'adozione delle misure necessarie, quali il pieno utilizzo di tutte le fonti idriche della provincia non utilizzate o parzialmente utilizzate, il finanziamento degli interventi di rifacimento delle reti idriche comunali: in primis del Comune di Agrigento. Tutte misure che renderebbero disponibili ulteriori risorse per la comunità agrigentina». La situazione era e resta però precaria, se non - certe volte - addirittura emergenziale. Ecco perché la società, ieri, ha fatto appello «al senso di responsabilità di tutti gli utenti per contenere i consumi ed evitare ogni inutile spreco della sempre più preziosa risorsa idrica ». Da tempo ormai, la società ha avviato una campagna di sensibilizzazione sull'uso responsabile dell'acqua e l'ha intitolata: «Risparmiala - Risparmia l'acqua».  Una campagna - che puntando sulla semplicità del messaggio - invita ad evitare gli sprechi dell'acqua. Ecco i consigli e accorgimenti: «Un rubinetto che gocciola o un water che perde fanno sprecare oltre 4 mila litri d'acqua all'anno», «Lava la frutta e verdura lasciandola in ammollo e riutilizza l'acqua per innaffiare le piante",
"Verifica periodicamente i   consumi rilevati dal contatore idrometrico: è un valido strumento  per accertare eventuali perdite idriche in casa, evitare gli sprechi e risparmiare sulla bolletta»,  «Installa nel rubinetto un miscelatore d'aria e chiudilo quando ti lavi i denti o ti fai la barba. Questi semplici accorgimenti ti consentiranno di ridurre il consumo dell'acqua». È importante usare l'acqua con cura e responsabilmente, in quanto tutte le fonti, gli invasi, le sorgenti, i pozzi sono interessati da carenza idrica. Girgenti Acque per fronteggiare questa situazione ha adottato tutte le misure necessarie per la redistribuzione e il riequilibrio delle risorse idriche disponibili. Di fatto, l'acqua disponibile viene - o almeno si cerca di farlo - equamente distribuita tra tutti i Comuni gestiti che «sopportano», dunque, la riduzione del prezioso liquido, con l'inevitabile allungamento dei turni di erogazione. (*CR*)

lunedì 9 luglio 2018

Classifica «panorama turismo». L'Emilia Romagna in testa, poi c'è la Sardegna
La Sicilia fa un balzo tra le star dell'estate: è al terzo posto ma guadagna tre posizioni

Roma
Emilia-Romagna, Sardegna e Sicilia regine della classifica generale  2018 sull'offerta «mare» italiana. Emerge dalla ricerca Panorama Turismo - Mare Italia di Jfc che come di consueto è andata ad «ascoltare» gli italiani e le loro preferenze nello scegliere un'area balneare rispetto a un'altra. La riviera romagnola si piazza in testa per il terzo anno consecutivo, con un punteggio complessivo di 42,46 punti e un aumento di circa mezzo punto. Al secondo posto la Sardegna che con 42,12 punti si avvicina notevolmente alla vetta della classifica. Al terzo posto si posiziona invece la Sicilia con 39,21 punti ed un salto in avanti di ben tre posizioni e di circa 4 punti e mezzo. La Puglia mantiene il quarto  posto assoluto con 38,76 punti. A seguireToscana (37,69 punti, Veneto (37,59), Liguria (36,37 punti), Marche (27,95).
Oltre alla classifica generale, è interessante prendere in esame i singoli fattori analizzati da Jfc per avere un quadro più completo dei giudizi. Per quanto riguarda l'essere famosa, quindi riconosciuta e riconoscibile, l'area regionale che ottiene il migliore punteggio è la Sardegna,
seguita da Puglia ed Emilia Romagna. Quanto alla regione più trendy, vince anche quest'anno la Puglia seguita da Sardegna ed Emilia Romagna.  passando invece all'analisi dei servizi, il primo fattore analizzato è quello relativo al giudizio espresso dagli italiani in merito alle aree balneari regionali considerate con la migliore ricettività (alberghi, campeggi, villaggi, Residenze turistico alberghiere, Bed and Breakfat, appartamenti, etc.). In questa classifica la Sardegna sale di due posizioni e supera sia il Veneto (leader lo scorso anno, che scende al quarto posto) che l'Emilia Romagna che è medaglia di bronzo. Al secondo posto si colloca la Toscana, migliorando la sua classifica di ben due posizioni. Altro fattore di rilievo è, ovviamente, legato alla motivazione primaria del soggiorno balneare, ovvero le spiagge di migliore qualità: in questo caso la Sardegna come al solito è senza rivali. Seguono Sicilia e Puglia.  

Musica. Con la seconda edizione di «E Lucean le stelle» e una Masterclass di Canto Lirico del Tenore Fabio Armiliato. Per l'istituto un altro prestigioso appuntamento Ribera
Ribera, il Toscanini torna a «Le Dionisiache»
L'Istituto Musicale «Toscanini» di Ribera è tornato al Festival «Le Dionisiache di Segesta» 2018 con la seconda edizione di «E Lucean le stelle» e una Masterclass di Canto Lirico del tenore Fabio Armiliato. Alla presentazione del cinquantunesimo festival «Le Dionisiache», tenutasi a Palermo presso Palazzo Forcella de Seta, alla presenza deldirettore artistico Nicasio Anzelmo, del sindaco di Calatafimi Vito Sciortino, del direttore del Parco archeologico di Segesta Luigi Biondo, il direttore del Toscanini, Mariangela Longo, ha così illustrato i due importanti appuntamenti dell'Istituto nel prestigioso palinsesto del Festival :"Siamo giunti al terzo anno di proficua collaborazione con Il Festival Le Dionisiache e con il comune di Calatafimi, che ringrazio vivamente per avere offerto al Toscanini, Istituzione di Alta Formazione Artistico Musicale, già dal 2016, un palcoscenico così prestigioso per mettere in atto la Missione statutaria di didattica, produzione, ricerca e terza missione e per realizzare eventi importanti ed esclusivi con commistioni di linguaggi musicali e di forme d'arte e del sapere molto apprezzati dal pubblico: nel 2016 Barock Fest , evento di Musica barocca e Danza Classica e Contemporanea , ha ottenuto oltre 250.000 visualizzazioni sul sito ufficiale del festival; nel 2017 «E Lucevan le stelle » è stato evento sold out e record d'incasso di tutto il Festival unendo insieme Musica e Scienza. Quest'anno, il prossimo 10 agosto, alle ore 21, presso il Teatro Greco,manderemo in scena la seconda edizione di «E Lucevan le stelle» con un speciale connubio dimusica, teatro e tradizione siciliana, con la partecipazione straordinaria dell'attore Salvo Piparo e la collaborazione del Centro Planetario di Palermoche, dalle 23, metterà a disposizione la postazione alTempio per l'osservazione guidata delle stelle. «Sulla scena saranno impegnati oltre 100 musicisti tra solisti, coro e orchestra Toscanini diretti dal maestro Gaetano Randazzo,autore degli arrangiamenti e di alcune composizioni del programma musicale - dice Mariangela  Longo - appositamenteideato per lo spettacolo con brani per tutti i gusti con cui potere apprezzare la varietà e le abilità interpretative
dei numerosi solisti: dalle arie Pucciniane tratte daTosca e Boheme, al MusicalWest Side Story di Bernstein (in uno speciale omaggio nel centenario dalla sua nascita), dallo stile Jazz di Ellingtonalle nuove composizioni di Randazzo, Collura, Piraino». Tra gli artisti parteciperanno per il Toscanini Daniela Spalletta, Anita Vitale, Ernesto Marciante, Pasquale Bono (jazz singer), Klizia Prestia (Soprano), Giuseppe Michelangelo Infantino (tenore) Giacomo Tantillo (tromba), Gaspare Palazzolo, Rita Collura (saxofono), Sergio Calì (strumenti a percussione), Paolo Vicari (batteria e percussioni jazz), Fulvio Buccafusco (basso elettrico), Paolo Alongi (chitarra jazz).Special Ticket ridotti potranno essereacquistati pressola Segreteria dell'Istituto. Altro appuntamento importante nelpalinsesto «Le Dionisiache», è la Masterclass di alto perfezionamento di canto lirico del famoso tenore Fabio Armiliatoche si svolgerà a Calatafimi, dal 29 al 31 luglio, con concerto finale il primo agosto, a curadel Toscanini in collaborazione con il Comune di Calatafimi. (*GP*)

Scatti
Lo sbarco alleato in 50 foto

Nel ricordare lo sbarco americano in Sicilia, il 10 luglio del 1943, il chiosco dell'Urp della Provincia di Agrigento ospita una mostra fotografica che ricorda quell'evento. A distanza di 75 anni il settore beni culturali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento - la ex Provincia - in collaborazione con il Comune di Agrigento, ha messo insieme circa 50 foto d'epoca realizzate dai reporter al seguito della Us Army. Immortalano le truppe americane durante le operazioni di sbarco a Licata, di liberazione e bonifica dell'intero territorio agrigentino. Le foto sono visibili dalle vetrine del chiosco per una fruibilità a qualsiasi orario. La mostra rimarrà allestita per tutta la prossima settimana.(*ACAS*)

7 luglio 2018

Agrigentoierieoggi

Lo Sbarco Anglo-Americano in Provincia di Agrigento nel luglio del 1943: una mostra in città
di Elio Di Bella

Il 10 luglio 1943 le truppe dalla VII Armata Americana, al comando del Generale George Patton sbarcavano a Licata dando il via alla "Operazione Husky" che condusse alla progressiva liberazione della Sicilia e poi a quella dell'intero Paese. Nel 75esimo anniversario di quegli avvenimenti, il settore Beni Culturali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento ex "Provincia Regionale", in collaborazione con il Comune di Agrigento, ha allestito nei locali del chiosco del Piazzale Aldo Moro, in cui è ubicato il punto informativo dell'ufficio Relazioni con il Pubblico, una mostra in cui sono esposte una cinquantina di foto d'epoca, in bianco e nero, realizzate dai reporter al seguito della Us Army. Le foto che fanno parte del patrimonio documentale e storico dell'Ente, immortalano le truppe  americane durante le operazioni di sbarco a Licata, di liberazione e bonifica dell'intero territorio agrigentino. Tra gli scatti d'epoca è possibile ammirare, tra l'altro, i marines che sfilano ad Agrigento al Viale della Vittoria devastato dai bombardamenti, l'ex Caserma Crispi di Agrigento divorata dalle fiamme, il saccheggio della caserma di Agrigento. Inoltre alcuni scatti immortalano i carri armati, i mezzi anfibi e le truppe americane che sfilano a Licata, Sciacca, Naro, Canicattì e Porto Empedocle accolti dalla popolazione.L'evento espositivo è visionabile durante l'intera giornata, in quanto è stata allestita dietro le vetrine del chiosco in modo da consentire sia ai cittadini che ai visitatori italiani e stranieri una piena fruibilità dell'evento. La mostra resterà allestita per una settima.

Siciliainformazioni

Si torna a votare per le province, cancellate tutte le riforme

da SALVATORE PARLAGRECO
IL 15 dicembre prossimo, a meno che la Consulta non decida il contrario, si torna a votare per le amministrazioni provinciali. Cade così l'ultimo baluardo riformatore che avrebbe dovuto sfoltire la larga rappresentanza politica. Il referendum ha cancellato la fine del Senato della Repubblica, così com'era, ed ora tocca, in Sicilia, alle province, oggi Liberi consorzi, commissariati ormai da tempo immemorabile e tenuti a bagnomaria, a corto di risorse. Il ritorno al voto è preceduto da una serie di provvedimenti che hanno devastato le amministrazioni provinciali, facendo rimpiangere le vecchie province. Non è stato trascurato nulla perché l'opinione pubblica si schierasse per il ritorno all'antico: i servizi, importanti, affidati alle province, sono stati devastati, perfino il personale non è stato in alcuni casi pagato. Una pagina nerissima della storia politica siciliana.
E dire che era nata con l'annuncio della nascita di Liberi Consorzi, che la Sicilia avrebbe dovuto istituiuire settanta anni or sono fin dalla nascita dell'Assemblea, essendo la loro istituzione parte dello Statuto Speciale della Regione. I Liberi Consorzi avrebbero dovuto dare ai comuni responsabilità e funzioni rilevanti, e realizzare risparmi, sfoltendo gli apparati politici, obiettivo che avrebbe dovuto essere ben visto da quanti non hanno in gran spolvero i partiti e le loro ramificazioni periferiche. L'Assemblea regionale siciliana, questa la verità, non ha mai avuto una maggioranza che favorisse la nascita dei liberi Consorzi e la fine delle Province. I capoluoghi vivono delle burocrazie e le province assicurano gettoni e funzioni al personale politico che, altrimenti, ne rimarrebbe orfano. Alle ragioni di campanile si aggiungono quindi quelle legate alle lobby locali, timorose di perdere preziose poltroncine. Non sarebbe altrimenti spiegabile che la vecchia mappa delle province, istituite nel Ventennio fascista, sia resistita a tutti i tentativi di aggiornare la geografia del territorio, prendendo atto delle novità intervenute in settanta anni. Ci sono decine di città siciliane che contano infinitamente di più dei capoluoghi e si sentono da essi, in qualche modo, vessati. I Liberi Consorzi non sono nati Liberi", al pari delle città metropolitane, perché nei fatti è praticamente impossibile effettuare la più lieve delle modifiche territoriali, a causa di una normativa disincentivante molto severa, che ha costituito un muro invalicabile. In linea di principio i Liberi Consorzi avrebbero dovuto modificare gli assetti territoriali esistenti, di fatto è stato impossibile metterci mano. Anche l'elezione di secondo grado, affidata ai consiglieri comunali ed ai sindaci, è stata bocciata sull'altare della democrazia. I partiti e le lobby locali hanno difeso il bisogno dei cittadini elettori di partecipare alla vita delle province con il loro voto. E' legittimo dubitare che questi sentimenti alberghino in cittadini che vogliano soprattutto servizi efficienti e opportunità di lavoro e sviluppo.

Confartigianatoag

Autotrasporto Conto Terzi, Il 15 Luglio Scade la Richiesta di Ammissione agli Esami

La domanda corredata della documentazione richiesta dovrà pervenire, a mezzo servizio postale o brevi manu, entro le ore 12,00 del 15/07/2018 al - Libero Consorzio Comunale di Agrigento ex Provincia Regionale - Settore Promozione Turistica ed Attività Produttive e Economiche - Ufficio III° Autotrasporti  e Marketing - Piazza A. Moro 1, 92100, Agrigento.

FattieavvenimentidiSciacca

Anche la Sciacca del 1943 nella mostra fotografica dell'URP del Libero Consorzio

da Redazione    
Tra le tante foto dall'immenso valore storico - tra cui anche Sciacca con il suo antico Mulino Cuore e corso Vittorio Emanuele attraversato da un tank yankee - nella mostra che resterà aperta al pubblico fino a giorno 11
Era il 10 luglio 1943 quando le truppe dalla VII Armata Americana, al comando del Generale George Patton sbarcavano a Licata - foto visibile nella galleria - dando il via alla "Operazione Husky" che condusse alla progressiva liberazione della Sicilia e poi a quella dell'intero Paese.
Nel 75.mo anniversario di quegli avvenimenti, il settore Beni Culturali del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, in collaborazione con il Comune, ha allestito nei locali del chiosco-URP di Piazzale Aldo Moro ad Agrigento una mostra in cui sono esposte oltre 50 foto d'epoca, in bianco e nero, realizzate dai reporter al seguito della Us Army.
Le foto che fanno parte del patrimonio documentale e storico dell'Ente, immortalano le truppe americane durante le operazioni di sbarco a Licata, di liberazione e bonifica dell'intero territorio agrigentino.
Tra gli scatti d'epoca è possibile ammirare, anche, un carro armato che entra a Sciacca con alle spalle lo storico Mulino Cuore ed un altro tank che attraversa Corso Vittorio Emanuele.
Ma sono molteplici i significativi scatti storici visibili nella mostra con carri armati, i mezzi anfibi e truppe americane che sfilano a Licata, Sciacca, Naro, Canicattì, Porto Empedocle ed Agrigento.
Di questi scatti, noi di Fatti&Avvenimenti.it abbiamo potuto mostrarvene alcuni dei più significativi grazie alla collaborazione dell'Ufficio Stampa del Libero Consorzio.
L'esposizione è visionabile durante l'intera giornata, essendo stata allestita dietro le vetrine del chiosco in modo da consentire sia ai cittadini che ai turisti una piena fruibilità dell'evento. La mostra è stata allestita giorno 4 luglio e resterà visionabile per una settima.

Agrigentonotizie

Verifiche su incarichi esterni, blitz dei finanzieri all'ex Provincia

L'Autorità nazionale anticorruzione è stata informata sui fatti, grazie ad un corposo dossier inviato nei mesi scorsi.
Incarichi esterni al Libero Consorzio nel mirino della Guardia di finanza. Le fiamme gialle - riporta il quotidiano La Sicilia - hanno acquisito una corposa serie di documenti relativi alle concessioni di incarichi esterni ai dirigenti in servizio nell'ex Provincia. Incarici che sarebbero finiti sotto la lente degli inquirenti a seguito di qualche esposto inviato - tra gli altri - alla Procura della Corte dei Conti, oltre che alla Procura della Repubblica di Agrigento. L'Autorità nazionale anticorruzione è stata informata sui fatti, grazie ad un corposo dossier inviato nei mesi scorsi, in particolare sulla nomina dei componenti del Nucleo di valutazione del Libero Consorzio, composto da tre professionisti. Nell'esposto si chiedono chiarimenti e indagini alla Corte dei Conti circa l'effettiva legittimità della nomina dei professionisti, sollecitando gli inquirenti ad effettuare le opportune verifiche.


La Sicilia


PALMA DI MONTECHIARO
Spiagge, durerà 35 giorni servizio di salvataggio

PALMA  MONTECHIARO. Durerà 35 giorni il servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge del terntono del Comune di Palma. L'amministrazione comunale ha, infatti, approvato il preventivo di spesa per indire la procedura negoziata per lo svolgimento del servizio denominato "spiagge sicure" per cui è stata impegnata la somma di quasi 39 mila euro. Il servizio peserà sulle casse comunali per meno di 13 mila euro essendo la rimanente parte a carico del1a Regione (50%) e del1a ex provincia di Agrigento (20%). Il servizio sarà attivo dal1e 9 al1e 19 in 3 spiagge: quel1e di Ciotta levante, Ciotta ponente e Marina di Palma (Molo foraneo). Sono state escluse dal provvedirnento le spiagge con minore afflusso, come quella del1a Malerba o della Vicinzina, e le altre di Marina di Palma. Ciò in quanto al Trampolino, la principale spiaggia del1a borgata marinara palmese, il servizio è già effettuato da inizio estate, essendovi presente uno stabilimento balnerare che è obbligato per legge a garantire il servizio di vigilanza ~ sicurezza del1a spiaggia. Nel1e tre postazioni individuate saranno attive in ciascuna 4 bagntnì. due per turno, per un totale 12 bagnini, di cu uno è chiamato a svolgere la funzione di coordinatore  Ciascuno dei bagnini deve essere in possesso del requisiti previsti dalla legge e, in particolare, essere muniti del brevetto rilasciato da un ent o da un'associazione abilitate per legge. Ogni postazione. invece, deve essere dotata di tutto quanto è necessario a consentire ai bagnini di effettuare attività di prevenzione.
LUIGI ARCADIPANE

OSSERVATORIO RECIONALE. Diffusi i dati soprattutto relativi al periodo di bassa stagione
Turismo, si registra un forte calo su arrivi e permanenze

Numeri dawero catastrofici: in termini di arrivi, in due mesi, la flessione è stata dell'8,49% nel 2017 e dell'8,76% nel 2018, la permanenza, è calata del 9,63% nel 2017 e del 1 0,83% nel 2018
Dati turistici in provincia di Agrigento: che sta succedendo?
Se nei giorni scorsi vi avevamo raccontato come stia crescendo in modo esponenziale il flusso di persone che accedono alla Valle dei Templi, l'Osservatorio Turistico della Regione Siciliana per l'ennesima volta racconta un comune, quello capoluogo, dove gli arrivi e le permanenze nelle strutture ricettive sono in calo significativo. Lo avevamo già scritto alcuni mesi fa. Vi avevamo raccontato, raccogliendo gli strali di alcuni, come i dati Regionali cristallizzassero un crollo dei visitatori nella nostra provincia, unica a registrare un segno negativo in tutta l'Isola.
Abbiamo incassato le critiche e le contumel1e, spiegando un fatto chiaro e assodato: i numeri sono pubblici, ufficiali e formali.
Con la stessa impostazione oggi vi rendiamo conto di altri numeri anomali, se lo si vuole, ovvero quelli che vengono fuori da un periodo di bassa stagione ma che, ad Agrigento è molto particolare, cioè quello tra febbraio e marzo, quando nella città dei Templi si svolge il Mandorlo in Fiore. Bene, i numeri ci dicono che nel febbraio 2016 nelle strutture ricettive erano arrivate 6.182 persone, che erano già diventate 5.986 nel 2017 e 5.551 ne12018. Questo con un calo significativo anche dei pernottamenti, che sono passati dai 10.043 del 2016, ai 9.405 2017 e 8.146 ne12018. Flessioni che si sono registrate anche a marzo: parlando sempre di arrivi il dato è stato di 12.513 persone nel 2016, 11.121 nel 2017 e 10.058 nel 2018. Questo ovviamente ha avuto ricadute anche sulle presenze, il cui dato è ottenuto semplicemente moltiplicando il numero di arrivi per i giorni complessivi di pernottamenti. Bene, questo dato raccontava di 19.573 presenze ne12016, che erano diventate 17.358 nel2017 e 15.719 ne12018.
Guardando al dato complessivo il risultato è davvero catastrofico: in termini di arrivi, in due mesi, il calo è stato dell'8,49% nel 2017 e dell'8,76% nel 2018, con ancora più danni sulla permanenza, che è calata del 9,63% nel2017 e del 1 0,83% nel 2018. Significa, parlando solo dell'anno in corso, quasi 1500 arrivi in meno e 2,898 permanenze all'interno degli hotel. Qualcosa, dicevamo, tuttavia non quadra. Infatti, se crescono i numeri dei posti letto disponibili in città e in provincia, significa che la richiesta non è venuta meno. Ma soprattutto, perché si è iniziato a calare con i numeri proprio quando è cambiato l'ente che gestisce i numeri, dato che se una volta lo faceva il Libero consorzio adesso a ricevere i numeri da parte delle strutture ricettive è la Regione. Ci potrebbe essere una spiegazione molto semplice: i gestori non inviano i numeri, come del resto confermatoci dallo stesso Osservatorio, che lamentava una certa reticenza. Insomma, i numeri sono questi e noi ve li abbiamo raccontati. Sperando che non accada, per l'ennesima volta, che a chi indica la luna sia guardato solamente il dito.
G. SCH.

Grasso: «Il salvataggio dei precari soltanto opera nostra»
L'ASSESSORE. «Nessun grillino ha messo una buona parola per questi lavoratori al Consiglio dei ministri»
G
IUSEPPE BIANCA  -PALERMO.
Azioni, retroazioni e polemiche. Tutto scritto. Tutto già visto. Dopo l'impugnativa alla legge di stabilità regionale, maggioranza e opposizioni tornano ad alimentare il dibattito della politica siciliana. I 5stelle venerdì erano andati all'attacco del vicepresidente della Regione Gaetano Armao. chiedendone le dimissioni, ma a loro è arrivata ieri la risposta di un altro esponente del governo, l'assessore alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali Bernardette Grasso che ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto con la norma sui precari storici della Regione (non impugnata): «Sono soddisfatta e contenta che il CdM abbia ritirato l'impugnativa. Lo dico da privato cittadino prima che da rappresentante del Governo, perché la norma Salva Precari è un atto che restituisce dignità a migliaia di lavoratori siciliani. Tengo a precisare, tuttavia, che se la norma è ancora in piedi è solo merito di questo assessorato e di questo Governo».
Grasso poi ha aggiunto: «Nessuno del M5S siciliano ha messo la buona parola in Consiglio dei Ministri. Chiunque oggi racconti che i precari siciliani sono salvi grazie ad una telefonatina tra amici di partito non soltanto distorce la realtà, ma soprattutto mortifica il lavoro di decine di funzionari che si sono impegnati con professionalità per garantire a migliaia di famiglie serenità e diritto al lavoro».
Ieri è tornato a farsi sentire anche il Partito democratico con il suo capogruppo all'Ars Giuseppe Lupo: «Il governo è allo sbando, a questo punto è necessario che il presidente dell'Ars Miccichè convochi al più presto il presidente della Regione in parlamento per spiegare come intende rimediare ai danni prodotti».
A buttare benzina sul fuoco ci pensa invece Vincenzo Figuccia, uno dei principali artefici della norma, tra quelle impugnate da Roma, che regolava il passaggio degli 'ex Pip in Resais: «Ritengo inaccettabile che l'anima grillina del governo nazionale abbia impugnato la norma relativa alla ricollocazione in Resais del bacino Emergenza Palermo e considero altresì vergognoso l'atteggiamento di chi si compiace della recente pronuncia del MEF che considera il prowedimento incostituzionale. La legge, frutto della sovranità parlamentare, approvata all'Assemblea Regionale, va difesa nelle opportune sedi e ai tavoli nazionali. Non ho visto nulla di tutto ciò. Per queste ragioni oggi ho rappresentato la questione al sottosegretario di stato per il lavoro Claudio Durigon in visita in Sicilia».

MOLLARELLA
Revocato il divieto di balneazione

(g.c.) La spiaggia di Mollarella torna completamente balneabile. E' stata infatti revocata l'ordinanza che vietava di fare il bagno nel primo tratto dell'arenile, quello prospiciente all'omonimo canalone che ha riversato in mare dopo essere stato gonfiato dalle piogge della seconda metà di Giugno. "A seguito dell'esito negativo registrato sui campioni di acqua prelevati il 3 luglio scorso nei pressi del canalone di Mollarella e la notizia ricevuta dai responsabili dell'Ufficio Igiene e Sanità Pubblica di Licata - si legge in una nota del Comune - il Sindaco Giuseppe Galanti ha immediatamente disposto la revoca dell'ordinanza con la quale il 29 giugno scorso aveva ordinato il divieto di balneazione". Tirano ovviamente un sospiro di sollievo i gestori dei tanti stabilimenti balneari piazzati sull'arenile. Un'altra deliberazione è quella che riguarda il servizio di pulizia delle spiagge libere della costa licatese. Come accaduto negli anni passati, anche questa estate sarà il Comune a sostituirsi al Libero Consorzio di Agrigento che ha comunicato la mancanza dei fondi per ottemperare alla bonifica. "Dopo avere avuto risposta negativa da parte del Libero Consorzio di Agrigento, il Sindaco Giuseppe Galanti con un'ordinanza - scrive Palazzo di Città - ha disposto l'avvio delle procedure per provvedere alla pulizia delle spiagge, intervenendo in sostituzione dell'ente preposto per legge, con conseguente recupero delle somme". L'iter ha già preso il via e il Dipartimento Lavori Pubblici ha già avviato la procedura per l'affidamento dei lavori pulizia spiagge di tutto il litorale licatese. C'è anche lo stanziamento economico e I'invito alle ditte di settore: "II tutto nell'ambito di un importo massimo di 40mila euro. L'ufficio procederà all'individuazione del soggetto a cui affidare i lavori mediante negoziazione assistita, invitando almeno cinque ditte tra quelle iscritte all'Albo Nazionale Gestori Ambientali.


GUARDIA DI FINANZA. Blitz dei militari delle Fiamme gialle negli uffici del Libero Consorzio
Affidamento incarichi esterni nel mirino
Nei mesi scorsi sono stati inviati esposti alla Corte dei Conti e all' Autorità Anticorruzione

FRANCESCO DI MARE
"Blitz" della Guardia di Finanza del comando provinciale nella sede del Libero Consorzio dei comuni.
I militari delle fiamme gialle hanno acquisito una corposa serie di documenti relativi alla concessione di incarichi esterni ai dirigenti in servizio nell'ente un tempo Provincia regionale. Incarichi di vario genere, con remunerazione adeguata che, evidentemente, sono finiti sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti a seguito di qualche esposto inviato - tra gli altri - alla Procura della Corte dei Conti oltre che alla Procura della Repubblica di Agrigento. A essere informata su situazioni da accertare è stata anche l'Autorità nazionale anticorruzione, alla quale è stato inviato nei mesi scorsi un corposo dossier su I un settore in particolare. Quello relativo alla nomina dei cornpo nenti il Nucleo di valutazione del Libero consorzio, composto da tre professionisti, dei quali due avvocati. Nell'esposto si chiedono chiarimenti e indagini alla Corte dei Conti circa l'effettiva legittimità della nomina di questi professionisti, sollecitando gli organi inquirenti a verificare se costoro siano in possesso dei requisiti previsti per assumere tale incarico. In sostanza, si chiede agli ìnquirenti di pesare bene il curriculum dei tre componenti tale nucleo di valutazione, per appurare se possano continuare a svolgere tale mansione, conseguendo quindi un adeguato compenso.
Appare evidente come la "carne al fuoco" sia corposa ed evidentemente la Guardia di Finanza ha rotto gli indugi - ammesso che ce ne fossero, ndr - programmando ed eseguendo nei giorni scorsi mirate visite negli uffici dell'ex Provincia regionale di Agrigento. I militari hanno acquisito una serie di atti ufficiali che proprio in queste ore sono al vaglio degli organi inquirenti, al fine di verificare se le segnalazioni pervenute nei mesi scorsi siano suffragate o meno da elementi concreti. Sul fronte della concessione di incarichi esterni ai dirigenti in servizio nell'ente pubblico provinciale non è la prima volta che gli organi inquirenti avviano accertamenti anche approfonditi, a conferma di come il settore sia sempre caldo, anche alla luce di rapporti interni all'ente stesso non sempre idilliaci tra colleghi o ex colleghi.
Il "blitz" dei militari delle fiamme gialle si è svolto con estrema cordialità tra le parti, con la massima collaborazione offerta dal personale dei settori teatro dell'acquisizione degli atti necessari all'indagine in corso. Non resta i che attendere gli sviluppi di questa nuova attività d'indagine intrapresa dalle forze dell'ordine su atti di un ente pubblico che, tra l'altro, è sotto commissiariamento da diversi anni, da quanto la Provincia Regionale è stata cassata, per fare posto al Libero Consorzio.

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