Giornale di Sicilia
Pensioni, flat tax e pace fiscale: ecco i nodi
la scheda. La quota cento della riforma Fornero già da sola vale 20 miliardi a regime. In bilancio incentivi al Sud
La riforma della Fornero ci sarà, così come arriverà nella prossima legge di bilancio un primo avvio del reddito di cittadinanza e della flat tax, che, nel suo stato embrionale, incorporerà probabilmente una una terza aliquota. In base a quanto promesso finora da esecutivo e maggioranza parlamentare, la manovra non potrà peraltro prescindere dal disinnesco delle clausole di salvaguardia sull'Iva. Ecco tutti i temi sul tavolo in vista della finanziaria di autunno. Niente rialzi Iva: l'aumento è stato previsto per assicurare la diminuzione del deficit, secondo il percorso di rientro concordato con l'Unione europea. Come già fatto dai governi di centrosinistra, si potrebbe però optare per un calo più graduale, non facendo quindi scattare dal primo gennaio il rialzo dal 22% al 24,2% e dal 10% all'11,5% dell'aliquota agevolata. Lo stop totale bisogna trovare 12,4 miliardi. Lo vogliono sia Lega che M5s. Reddito di cittadinanza, si parte da centri impiego: per il sostegno al reddito il primo passo sarà il potenziamento dei centri per l'impiego (costo stimato 2 miliardi) che si cercherà di finanziare anche con il Fondo sociale Ue. Il nuovo reddito ingloberà vari strumenti esistenti, dall'assegno sociale al reddito di inclusione, assorbendone le risorse. È da sempre la proposta del Movimento 5 stelle. Le novità sulla Flat tax: di flat tax ha parlato ieri ancora una volta Matteo Salvini, facendo spuntare dal cilindro una terza aliquota. Dalle proposte ufficiali, messe finora nero su bianco, era emersa prima una dual tax al 15% e al 20%, prevista dal contratto di governo per persone, famiglie, partite Iva e imprese, poi una seconda versione inserita in un ddl depositato alla Camera e destinata ad autonomi e professionisti. In questo caso le aliquote sono sempre due: l'attuale forfait al 15% viene esteso a tutti i redditi fino a 100.000, mentre una micro tassazione al 5% è riservata alle start up. Il tetto è apparso da subito molto alto ed ora, secondo alcune indiscrezioni di stampa, si starebbe valutando di mantenere il 5% per le nuove imprese e il 15% per le partite Iva fino a 65.000 euro di ricavi. Per la soglia più alta, fino a 100.000 euro, l'aliquota salirebbe invece al 20%. La Lega ha già depositato un ddl ad hoc per ampliare la platea dell'attuale regime forfettario al 15% destinato alle partite Iva. Nel disegno di legge la soglia dei ricavi per accedere alla flat tax già esistente (che sostituisce Iva, Irpef, Irap e tasse locali) sale a 100.000 euro. Il costo è alto, stimato a 3,5 miliardi. Se la norma dovesse essere assorbita nella legge di bilancio, non è escluso che il tetto di ricavi possa essere ridimensionato. La proposta arriva dal programma elettorale della Lega. Pensioni, si guarda a quota 100: l'abolizione dell'attuale sistema di accesso anticipato alla pensione rispetto all'età di vecchiaia (dal 2019 43 anni e tre mesi di contributi per gli uomini e 42 e tre mesi per le donne) con l'intro - duzione della quota 100 (101 per gli autonomi) potrebbe costare dall'an - no prossimo 14,38 miliardi per arrivare a 19,8% nel 2021. Il calcolo è dell'Inps e si riferisce, insieme alla quota 100, anche al ripristino della possibilità di andare in pensione con 41 anni di anzianità contributiva indipendentemente dall'età. La quota 100 integrale consentirebbe l'accesso alla pensione della gran parte di coloro che hanno maturato 41 anni di contributi (basterebbe avere almeno 59 anni di età e quindi aver cominciato a lavorare a 18 anni). Secondo l'Inps questa misura, comunque prevedendo almeno 35 anni di contributi ed escludendo quindi chi ha 66 anni di età e 34 di contributi, porterebbe a 751.000 pensioni in più a fine 2019. Il calcolo Inps non considera i paletti di cui si è parlato nelle scorse settimane come gli abbattimenti degli anni di contributi in caso di contribuzione figurativa e del possibile ricalcolo degli importi per chi va in pensione con il metodo retributivo. Uno dei cavalli di battaglia soprattutto della Lega è la revisione della legge Fornero. M5s propone il tetto alle pensioni d'oro. Sblocco patto e regole semplici per investimenti: l'idea, perseguita già negli ultimi anni, ma che ha acquistato vigore dopo il crollo del ponte Morandi, è quella di sbloccare le risorse a bilancio, sia a livello centrale che di enti locali, per fare avanzare le opere pubbliche. La vuole fortemente il ministro dell'Economia Giovanni Tria. Ritocchi in vista per super e iperammortamento: in cantiere la riconferma delle due misure (la prima al 130% e la seconda al250%), ma probabilmente con qualche novità per le piccole e medie imprese. Potrebbero essere rivisti i coefficienti di ammortamento e garantiti sconti fiscali maggiorati per l'innovazione «datadriven ». Lavoro, tre anni in più per incentivi al Sud: il governo è già intervenuto nel decreto dignità per prorogare la decontribuzione al 50% per gli under35. Nella legge di bilancio potrebbe essere estesa per altri due anni anche la decontribuzione al 100% riservata al Mezzogiorno. Maxipiano assunzioni nella pubblica amministrazione: Giulia Bongiorno vorrebbe concentrare nel 2019 tutte le assunzioni che nel prossimo triennio sarebbero garantite in caso di turnover al 100%. Ogni anno sono previste 150.000 uscite. Spending review:alle amministrazioni verrà chiesto un nuovo sforzo che,nel caso dei ministeri, dovrebbe superare 1 miliardo l'anno di tagli chiesto lo scorso anno. Si dovrebbe procedere con un 'congelamentò della spesa corrente, eccezione fatta per sanità, cuola e ricerca. Lo chiede il Mef. Pace fiscale: il «saldo e stralcio» riguarderà i piccoli debitori (possibile entro i 100mila euro) e non i grandi evasori. Si tratterà di un pagamento forfait per chiudere il contenzioso con il fisco. L'obiettivo di gettito parte da circa 3,5 miliardi, ma si tratterebbe di entrate una tantum con cui non è quindi possibile finanziare misure permanenti. Prima revisione tax expenditures: per finanziare la tassa piatta si potrebbe mettere mano agli sconti fiscali, compresi quelli per le imprese. Il progetto però, politicamente molto delicato e finora sempre rimandato, dovrebbe essere legato a l'intervento generale sul sistema fiscale, con l'introduzione della dual tax (al 15% e al 20%) anche per le famiglie che potrebbe essere già impostata per partire dall'anno d'imposta 2020.
Beni culturali. Il sindaco Nicastro: «L'appalto è stato aggiudicato, la cava di zolfo di Cozzo Disi tornerà a vivere». Per gli eventi intesa col Teatro Massimo di Palermo
Casteltermini, nella miniera nascerà un anfiteatro
Casteltermini
Un anfiteatro nella miniera di Casteltermini. Sta per prendere forma, con l'affidamento dei lavori, la nuova vita della cava di zolfo Cozzo Disi, chiusa dagli anni Novanta, che oggi invece avrà all'interno una grande opera. Adesso a far rivivere il luogo ci ha pensato il sindaco Gioacchino Nicastro, insediatosi lo scorso anno, che ha programmato un grande futuro per il luogo che era aperto fino al novembre del 1990, ma dovette chiudere i battenti dopo le nuove normative dell'allora Comunità europea, che impose la chiusura dei centri estrattivi dello zolfo presenti in Sicilia. «Per la costruzione dell'anfiteatro - assicura il sindaco - si è giunti all'affidamento dei lavori che cominceranno presto. Il nostro intento è quello di chiedere alla Regione dei finanziamenti per assicurare la guardiania 24 ore su 24 e l'elettricità nei luoghi che sono visitabili». Già nei primi anni Duemila erano stati spesi più di nove milioni di euro per trasformare la miniera di Casteltermini in un museo ma questa non è mai stata aperta al pubblico in maniera definitiva se non saltuariamente, in occasione delle giornate Fai. Tanti progetti bollono in pentola per il futuro della grande miniera: innanzitutto la costruzione dell'anfiteatro nei pressi del «livello zero» della miniera, ai piedi della recuperata centrale elettrica, che oggi rivive grazie al lavoro dei professori Lillo Tirolo e Vittorio Nocera, che grazie ad un programma di scuola-lavoro, sono riusciti a dare vita alla catalogazione dei reperti trovati nell'im - menso parco minerario di Cozzo-Disi, tra i quali ce ne sono ancora tanti da inventariare. Oggi infatti la zona vive grazie all'elettricità di un grande gruppo elettrogeno, ma lavori partiranno presto per assicurare la linea elettrica nelle strutture recuperate grazie ai nove milioni di euro di finanziamento degli anni Duemila, che però non hanno portato alla tanto agognata apertura. Nel più ampio progetto c'è anche l'intento di creare nelle vicinanze anche dei ristoranti e delle strutture alberghiere, magari utilizzano i locali dell'ormai chiusa caserma dei carabinieri, presente a pochi metri dalla miniera, serrata dopo la dismissione della cava castelterminese, oggi pronta a rivivere con una nuova funzione. Il sindaco vuole ripartire con gli eventi affidandosi anche all'aiuto del teatro Massimo di Palermo, con il quale vuole stipulare un accordo per realizzare degli eventi nell'anfiteatro che verrà costruito all'ingresso della miniera Cozzo Disi. Altro tassello che verrà ricomposto grazie all'aiuto gratuito delle scuole e dei professori Tirolo e Nocera e al Fai, il Fondo Ambiente italiano, è la mappatura dei luoghi interni alla miniera: oggi infatti le cartine topografiche dei vari livelli sono accantonate nell'archivio all'interno del Comune, ma c'è in progetto di trascrivere i percorsi al fine di custodirli quali impronta storica di un bene che ha fatto la storia economica di Casteltermini, città che dalla sua chiusura ha visto un calo di abitanti senza precedenti. (*ADV*)
libero consorzio. È stato approvato
il piano delle alienazioni e valorizzazioni per il triennio 2018-2020
In attesa del Bilancio di previsione
2018, il commissario straordinario del Libero consorzio comunale di
Agrigento, cioè l'ex Provincia, Girolamo Alberto Di Pisa, su
proposta del settore Edilizia e Gestione Patrimoniale, ha approvato
il piano delle alienazioni e valorizzazioni dei beni dell'Ente non
strumentali all'esercizio delle funzioni istituzionali per il
triennio 2018-2020. Si tratta di un atto propedeutico, infatti,
all'ap - provazione dello strumento contabile che permette all'ente
di programmare la spesa corrente. Il piano adottato prevede la
dismissione ed anche l'utilizzo mediante rinnovo del comodato d'uso
di dieci unità immobiliari di proprietà del Libero Consorzio
Comunale di Agrigento. Potranno essere alienati i seguenti immobili:
un lotto di terreno, adibito a villetta comunale, sito nel comune di
Castrofilippo, confinante con la proprietà del Comune di
Castrofilippo e proprietà private, dal valore di 30 mila euro, da
dismettere con previsione di vendita nel 2019; un edificio ubicato
nel comune di Comitini, confinante con proprietà private del valore
di 6.394,42 euro, da dismettere con previsione di vendita nel 2019;
un immobile e pertinenza denominato «Casa Albergo per la Terza Età»
sito nel territorio del Comune di Ribera, dal valore netto di
inventario di 1.684.509,50 euro con previsione di vendita nel 2019;
un immobile e le relative pertinenze del Centro per la
commercializzazione dei prodotti agricoli in agro del territorio
Comunale di Ribera, del valore di 7.407.463,39 euro, da valorizzare
mediante dismissione con previsione di vendita nel 2019. In vendita
anche il relitto stradale lungo la ex provinciale 37 nel tratto
«Sciacca - Caltabellotta San Carlo» al Km. O+500, pari a mq.
320,00, con un prezzo stimato di 640 euro e l'im - mobile e
pertinenze, in atto in affitto all'ufficio del Territorio del Governo
per Sede del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, ricadente nel
territorio comunale di Agrigento in via Marzabotto a Villaseta, del
valore netto di inventario di 2.295.000 euro, con previsione di
vendita nel 2019. Il piano contiene anche quattro lotti da destinare
a valorizzazione mediante comodato d'uso. Si tratta di un immobile
che si trova nel Comune di Bivona nella via Roma, con un valore netto
di inventario di 681.659,79 euro, in comodato d'uso dal 2017; di un
immobile sito nel Comune di Cattolica Eraclea, ex casa cantoniera
ubicata lungo la provinciale 29, del valore di 36.484,56 euro, da
valorizzare mediante cessione in locazione o concessione a
medio-lungo termine (non superiore a 50 anni) con rinnovo del
comodato d'uso nel 2018; di un immobile sito nel Comune di Siculiana,
ex Casello ubicato in contrada Omo Morto, lungo la provinciale 75 del
valore di 5.951,90 euro, da valorizzare mediante cessione in
locazione e concessione a mediolungo termine, con rinnovo del
comodato d'uso nel 2018; dell'immo - bile sito nel Comune di
Agrigento, sede Casa della Speranza ubicato in via Gramsci, al civico
6 ad Agrigento, da rinnovare in comodato d'uso nel 2018. Prima di
questo atto il commissario aveva approvato il programma delle Opere
Pubbliche che prevede la realizzazione di una serie di opere e di
interventi sull'intero territorio provinciale. Interventi che
riguardano sia l'edilizia scolastica che la viabilità provinciale.
Previsti interventi per un ammontare di 4.214.500 euro per il 2018,
di 42.814.891 di euro per il 2019 e di 48.390.953 di euro per il 2020
per un totale complessivo nel triennio di 95.420.345 di euro. I nuovi
interventi previsti per il 2018 riguardano i lavori di manutenzione
straordinaria e di eliminazione delle frane insistenti su tre strade
provinciali che convergono nel Comune di Favara, precisamente la
provinciale 3B Favara-Crocca, Agrigento - Baiata Favara e la
provinciale 7 Esa - Chimento. (*PAPI*)
I progetti ci sono: le strade
provinciali si rifaranno il look e saranno messe in sicurezza.
Il settore Infrastrutture stradali
dell'ex Provincia ha annunciato che proprio il grande impegno
dell'Ente ha permesso di accedere a cospicui finanziamenti
riguardanti la rete viaria interna. In queste settimane molti sindaci
hanno protestato per la condizione delle strade. «Alcune gare
d'appalto - s c r ive il Libero consorzio in una nota stampa - sono
state già ultimate, con lavori già consegnati o contratti in corso
di stipula, e questo ha riguardato esclusivamente strade chiuse o con
forti limitazioni al transito, requisiti esclusivi per l'ammissione
dei progetti esecutivi ai relativi bandi». Al momento, peraltro,
l'Urega ha completato l'iter di gara per l'appalto dei lavori di
manutenzione straordinaria sulla viabilità interna (comprensorio dei
Comuni di Cammarata, Santo Stefano Quisquina, Bivona, Alessandria
della Rocca e Cianciana), finanziato con 3.000.000 di euro dal
Dipartimento Regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, e, che
prevede la manutenzione straordinaria di alcune strade del comparto
centro-nord, come le strade provinciali 24, 25, 26, 29, 58 e 19, le
Strade ex consortili 32, 34, 35, 39 e altre ancora, mentre dopo
l'approvazione del bilancio si potrà provvedere alle altre gare che
prevedono la manutenzione straordinaria di altri comparti stradali, e
che saranno gestite dall'Urega. «Per quanto riguarda la manutenzione
di altre strade interne - aggiunge l'ente - in particolare la
provinciale 19 che da Raffadali conduce a San Biagio Platani, e per
la quale più volte sono stati segnalati avvallamenti e dissesti del
manto stradale, a breve partiranno gli interventi di manutenzione
ordinaria previsti dal contratto aperto. Si tratta ovviamente di
interventi tampone, finalizzati a migliorare la sicurezza e la
transitabilità di questa importante via di comunicazione con le
opportune limitazioni, in attesa che siano disponibili nuovi
finanziamenti regionali e nazionali. Il Libero Consorzio ha
dimostrato di essere il più attivo tra le ex Province in Sicilia
grazie ai progetti redatti ed ammessi a finanziamento, pur dovendo
agire con una operatività ridotta a causa dell'impossibilità di
approvare il bilancio in equilibrio. Ciò non consente di poter
fissare le gare d'appalto relative ai progetti di manutenzione
straordinaria finanziati nel 2018, con rallentamenti che potrebbero
comportare anche la perdita dei finanziamenti. L'Ente, peraltro -
conclu - de la nota - non gode di alcuna discrezionalità sulla
destinazione delle risorse, usufruendo soltanto di risorse finanziate
da bandi con criteri rigidi». (*PAPI*)
AGRIGENTONOTIZIE
Cronaca
L'EX PROVINCIA VUOLE FARE CASSA,
ECCO TUTTI I BENI MESSI IN VENDITA
Approvato dal commissario straordinario del Libero Consorzio di
Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, il piano delle alienazioni e
valorizzazioni dei beni dell'ente non strumentali all'esercizio
delle funzioni istituzionali per il triennio 2018-2020. Il piano
adottato prevede la dismissione ed anche l'utilizzo mediante
rinnovo del comodato d'uso di dieci unità immobiliari di proprietà
del Libero Consorzio.
Nel dettaglio, si tratta di un lotto di
terreno, adibito a villetta comunale, sito nel comune di
Castrofilippo, confinante con la proprietà del Comune di
Castrofilippo e proprietà private, dal valore di 30mila euro, da
dismettere con previsione di vendita nel 2019; un edificio ubicato
nel comune di Comitini, confinante con proprietà private del valore
di 6.394 euro da dismettere con previsione di vendita nel 2019; e
ancora un immobile e pertinenza denominato "Casa Albergo per la
Terza Età", sito nel territorio del Comune di Ribera, dal valore
netto di inventario di 1.684.509 euro con previsione di vendita nel
2019 ed un immobile per la commercializzazione dei prodotti agricoli
del territorio Comunale di Ribera, del valore di 7.407.463 euro da
valorizzare con dismissione con previsione di vendita nel 2019.
Ma non è tutto. In vendita anche il
relitto stradale lungo la ex provinciale 37, in un tratto della
Sciacca - Caltabellotta San Carlo, con un prezzo stimato di 640 euro
e l'immobile e pertinenze, in atto in affitto all'ufficio del
Territorio del Governo per la sede del Comando provinciale dei vigili
del fuoco, ricadente nel territorio comunale di Agrigento, in via
Marzabotto a Villaseta, del valore netto di inventario di 2.295.000
euro con previsione di vendita nel 2019.
Il piano contiene anche quattro lotti
da destinare a valorizzazione mediante comodato d'uso. Si tratta di
un immobile sito nel Comune di Bivona nella via Roma, valore netto di
inventario 681.659 euro in comodato d'uso dal 2017; di un immobile
sito nel Comune di Cattolica Eraclea, ex casa cantoniera ubicata
lungo la provinciale 29, del valore di 36.484 euro da valorizzare
mediante cessione in locazione o concessione a medio-lungo termine
(non superiore a 50 anni) con rinnovo del comodato d'uso nel 2018; di
un immobile sito nel Comune di Siculiana, ex Casello ubicato in
contrada Omo Morto, lungo la provinciale 75 del valore di 5.951 euro
da valorizzare mediante cessione in locazione e concessione a
medio-lungo termine, con rinnovo del comodato d'uso nel 2018;
dell'immobile sito nel Comune di Agrigento, sede Casa della
Speranza ubicato in via Gramsci, da rinnovare in comodato d'uso nel
2018.
Notizie
MANUTENZIONE DELLE STRADE
PROVINCIALI, TUTTO PRONTO PER I LAVORI
L'Urega ha completato l'iter di gara
per l'appalto dei lavori di manutenzione straordinaria sulla
viabilità interna
Il Libero Consorzio al lavoro per la
manutenzione delle strade provinciali. Dal settore Infrastrutture
stradali, fanno sapere che alcune gare d'appalto sono state già
ultimate, con lavori già consegnati o contratti in corso di stipula,
e questo ha riguardato esclusivamente strade chiuse o con forti
limitazioni al transito, requisiti esclusivi per l'ammissione dei
progetti esecutivi ai relativi bandi.
Al momento, peraltro, l'Urega -
proseguono dall'ex Provincia - ha completato l'iter di gara per
l'appalto dei lavori di manutenzione straordinaria sulla viabilità
interna (comprensorio dei Comuni di Cammarata, Santo Stefano
Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca e Cianciana), finanziato
con 3 milioni di euro dal Dipartimento Regionale Infrastrutture,
Mobilità e Trasporti, e, che prevede la manutenzione straordinaria
di alcune strade del comparto centro-nord, come le Strade Provinciali
24, 25, 26, 29, 58 e 19, le strade ex consortili 32, 34, 35, 39 e
altre ancora, mentre dopo l'approvazione del bilancio si potrà
provvedere alle altre gare che prevedono la manutenzione
straordinaria di altri comparti stradali, e che saranno gestite
dall'Urega.
Per quanto riguarda la manutenzione di
altre strade interne, in particolare la provinciale 19 che da
Raffadali conduce a San Biagio Platani, e per la quale più volte
sono stati segnalati avvallamenti e dissesti del manto stradale, a
breve partiranno gli interventi di manutenzione ordinaria previsti
dal contratto aperto. "Si tratta ovviamente di interventi
tampone, - chiariscono dall'ex Provincia - finalizzati a migliorare
la sicurezza e la transitabilità di questa importante via di
comunicazione con le opportune limitazioni, in attesa che siano
disponibili nuovi finanziamenti regionali e nazionali".
LA SICILIA
LIBERO CONSORZIO COMUNALE
Approvato il Piano delle alienazioni
e delle valorizzazioni dei beni
Il Libero Consorzio approva il Piano
delle alienazioni e valorizzazioni dei beni non strumentali
all'esercizio delle funzioni istituzionali. Il Piano prevede la
dismissione e l'utilizzo, mediante rinnovo del comodato d'uso, di
dieci unità immobiliari distribuite su tutto il territorio
provinciale e di proprietà del Libero Consorzio.
Vediamo nel dettaglio, di quali
immobili e terreni si tratta.
Da dismettere, con previsione di
vendita entro il 2019: un lotto di terreno, adibito a villetta
comunale, a Castrofilippo (dal valore di 30mila euro); un edificio
ubicato a Comitini dal valore di poco meno di 6mila395 euro; un
immobile denominato "Casa albergo per la terza età" sito a
Ribera, dal valore netto di inventario di 1.684.509,50 euro; un
immobile e pertinenze
Centro per la commercializzazione dei
prodotti agricoli in agro del territorio di Ribera, dal valore di
7.407.463,39 euro. Cartello "vendesi" anche per il relitto
stradale lungo la ex SP 37, nel tratto Sciacca - Caltabellotta San
Carlo, pari a 320,00 metri quadrati', con un prezzo stimato in 640,00
euro e l'immobile e pertinenza, in atto concesso in affitto
all'Ufficio del territorio del Governo come sede del Comando
provinciale dei vigili del fuoco, in via Marzabotto a Villaseta, che
ha un valore di inventario pari a 2milioni295mila euro.
Nel Piano anche quattro lotti da
valorizzare mediante comodato d'uso: un immobile, in via Roma a
Bivona dal valore di 681mila659 euro; un immobile a Cattolica
Eraclea, ex casa cantoniera, ubicato lungo la SP 29, dal valore di
36mila484 euro, da valorizzare mediante cessione in locazione o
concessione a medio-lungo termine (non superiore a 50 anni) con
rinnovo del comodato d'uso 2018; un immobile sito a Siculiana, ex
Casello, ubicato in contrada Omo Morto, dal valore di 5mila951
euro,da valorizzare mediante cessione in locazione e concessione a
medio-lungo termine con rinnovo del comodato d'uso nel 2018. Chiude
l'elenco l'immobile sito in via Gramsci ad Agrigento, sede della Casa
della Speranza, da rinnovare in comodato d'uso nel 2018.
Il Piano di alienazioni e
valorizzazioni dei beni dell'Ente, è stato approvato dal commissario
straordinario, Girolamo Alberto Di Pisa, su proposta del settore
Edilizia e Gestione patrimoniale
dell'Ente.
LIBERO CONSORZIO COMUNALE
Parte la manutenzione su diverse
strade provinciali
Viabilità provinciale, senza
l'approvazione del bilancio in equilibrio il Libero Consorzio non può
fissare le gare d'appalto per i progetti di manutenzione
straordinaria finanziati nel 2018, con rallentamenti che potrebbero
comportare anche la stessa perdita dei finanziamenti. L'Ente ha
definito alcune gare d'appalto, con lavori già consegnati o
contratti in corso di stipula, per le strade chiuse o con forti
limitazioni al transito poiché, con questi requisiti, i progetti
esecutivi sono stati ammessi ai relativi bandi.
Si fa quel che si può e, in questo
senso, dal settore Infrastrutture Stradali dell'Ente precisano che
"proprio il grande impegno ci ha permesso di accedere a cospicui
finanziamenti per la rete viaria interna. Il Libero Consorzio ha
dimostrato di essere il più attivo tra le ex Province regionali
siciliane, grazie ai progetti redatti e ammessi a finanziamento, pur
dovendo agire con operatività ridotta a causa dell'impossibilitò di
approvare il bilancio in equilibrio".
Ed è proprio il settore Infrastrutture
Stradali a fare il punto della situazione, cominciando dalla
viabilità interna per il comprensorio dei comuni di Cammarata, Santo
Stefano di Quisquina, Bivona, Alessandria della Rocca e Cianciana:
"L'Urega ha completato l'iter di
gara per l'appalto dei lavori di manutenzione straordinaria sulla
viabilità interna, finanziato con 3milioni di euro dal dipartimento
regionale Infrastrutture, Mobilità e Trasporti che prevede la
manutenzione di alcune strade del comparto centro - nord (SP 24, 25,
26, 29, 58 e 19 strade consortili 32, 34, 35, 39) mentre, dopo
l'approvazione del bilancio, si potrà provvedere alle altre gare per
la manutenzione straordinaria di altri comparti stradali".
E non è finita.
"Per la manutenzione di altre
strade interne, in particolare la SP 19 che da Raffadali conduce a
San Biagio Platani per la quale più volte sono stati segnalati
avvallamenti e dissesti del manto stradale, a breve partiranno gli
interventi di manutenzione ordinaria previsti dal contratto aperto.
Si tratta di interventi tampone per migliorare la sicurezza e la
transitabilità della Strada con le opportune limitazioni, in attesa
che siano disponibili nuovi finanziamenti regionali e nazionali".
REGIONE
Bilanci: commissari in 18 Comuni
Niente bilanci di previsione 2018,
arrivano commissari per 18 comuni della provincia Comuni senza
bilancio previsionale 2018, la Regione invia nuovi commissari ad
acta. Mentre un paio di settimane fa dall'assessorato Enti locali
erano partiti i decreti di nomina di funzionari per sollecitare - ed
eventualmente sostituirsi a Giunta e Consiglio comunale - la
produzione dello strumento finanziario consuntivo 2017, è per il
previsionale che adesso arriveranno nuovi soggetti incaricati. Gli
enti interessati saranno Agrigento, Bivona, Calamonaci, Cammarata,
Campobello di Licata, Canicattì, Cianciana, Comitini, Grotte,
Lampedusa e Linosa, Licata, Lucca Sicula, Menfi, Raffadali,
Realmonte, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta e Santo Stefano
Quisquina, tutti Comuni che secondo la Regione non avrebbero ancora
prodotto i propri bilanci o comunque non li avrebbero trasmessi
all'Assessorato Enti locali. Un "vuoto" che nasce
evidentemente dalle note difficoltà che attualmente colpiscono i
municipi i quali, in carenza di risorse economiche e con l'incertezza
connaturata alle complessità anche contabili che le nuove normative
impongono, sono in forte ritardo nella produzione degli strumenti
finanziari. Per citare il caso del Capoluogo, probabilmente il
consuntivo 2017 non arriverà prima di novembre e, il previsionale
2018, a fine dicembre. Quale margine rimanga per programmare l'azione
amministrativa e politica, ovviamente, è da capire, dato che tutto
questo ritardo non può che sfalsare in modo irrimediabile la
percezione di una "narrazione" economica dell'Ente, oltre che
bloccare importanti risorse come i trasferimenti statali o le somme
incassate ad esempio con l'imposta di soggiorno. A margine, tra
l'altro, è il caso di dire che i commissari avranno anch'essi un
costo che spetterà ai Comuni.
GIOACCHINO SCHICCHI.
PORTO EMPEDOCLE
Anas ha illustrato
ieri al sindaco Carmina il piano di recupero dei tre viadotti lungo
la statale
PAROLA D'ORDINE SULLA 115: SENSO
UNICO
Il Salsetto non desta
preoccupazione, lo Spinola è da approfondire, il Re è il messo
peggio.
PORTO EMPEDOCLE. Saranno mesi terribili
per la viabilità lungo il tratto empedoclino della strada statale
115. Come se non bastasse l'intasamento costante per la chiusura
parziale del viadotto Salsetto a senso unico alternato da semaforo
per consentire ad Anas di capire come intervenire nel consolidamento
della struttura, si profilano altri interventi sugli altri 2 viadotti
lungo il percorso compreso tra Realmonte e Agrigento.
Ieri pomeriggio in Municipio si è
tenuto un vertice tra l'amministrazione empedoclina retta dalla
sindaco Ida Carmina e i massimi esponenti regionali di Anas, ovvero
Mele e Montesano. Un momento di confronto e reciproco scambio di
informazioni su una emergenza senza precedenti storici. Ecco cosa è
emerso: il viadotto saìsetto dai primi rilievi pare goda di una
salute migliore di quella che si pronosticava fino a una settimana
fa. Entro ottobre dovrebbero finire i test di controllo, per poi
procedere all'avvio del ripristino delle parti ammalorate. Tempi
compresi entro la fine del 2018, con traffico in questo lasso di
tempo sempre regolato da semaforo e senso unico alternato. Al
Viadotto Spinola, nei pressi dello stabilimento Italcementi si
penserà entro un mese, anche qui con senso unico alternato da
semaforo e analisi di accertamento che si concluderanno a gennaio
2019. Ipotizzabile dunque una terrificante concomitanza di sensi
unici sui viadotti Salsetto e Spinola almeno per tutto Novembre 2018.
A destare più apprensione all'Anas sono le condizioni del ponte Re,
quello che sovrasta un noto ristorante empedoclino. Qui si dovrà
sostituire addirittura una campata della struttura, estrarla e
sostituirla con una nuova di acciaieria. I vertici Anas hanno
rassicurato la sindaco Carmina che tale intervento dovrebbe essere
eseguito al massimo entro 15 giorni, con deviazione del mastodontico
traffico veicolare in direzione Agrigento, dirottato nel centro
abitato della cittadina marinara. Cioè lungo la via Empedocle, dove
incombono tra l'altro due scuole, dove la vita cittadina sarà
irrimediabilmente condizionata per quei 15 giorni, almeno.
Anas, su sollecitazione
dell'amministrazione comunale solleciterà a sua volta l'autorità
portuale per consentire soprattutto ai mezzi pesanti in transito
lungo la strada statale 115 falcidiata da semafori e sensi unici, di
procedere dentro al porto, per immettersi quindi lungo il tratto
iniziale della Ss640, verso la galleria Caos . Ecco perché i
prossimi mesi saranno terribili dal punto di vista dei disagi per gli
utenti della strada. Una rivoluzione alla quale dovranno fare fronte
tutti, lavoratori, studenti, servizi pubblici, forze dell'ordine,
tutti. La speranza è che da qui a un anno la Ss 115 torni a essere
scorrevole e più sicura di quanto non sia oggi. E pensare che
dormiente è il cantiere per l'asse urbano che bypasserebbe Porto
Empedocle. Lavori fermi che sanno di "crimine contro l'umanità".