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Rassegna stampa dall'8 al 10 settembre 2018

8 Settembre - sabato

AGRIGENTONOTIZIE

SCUOLA
Autorizzati tre nuovi indirizzi di studio all'istituto "Brunelleschi"
La realizzazione di nuovi indirizzi di studio è stata comunicata dal dirigente scolastico del "Foderà" di Agrigento.
Tre nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2019-2020 sono stati autorizzati dal Libero Consorzio all'istituto tecnico "Brunelleschi" di Agrigento.
Si tratta di un corso serale per l'indirizzo "Agraria Agroalimentare e Agroindustria", articolazione Gestione dell'Ambiente e del territorio;  di un corso serale per l'indirizzo "Costruzioni Ambiente e territorio" e di un corso serale per l'indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, articolazione Meccanica e Meccatronica.
La realizzazione di nuovi indirizzi di studio è stata comunicata dal dirigente scolastico del "Foderà" di Agrigento, Patrizia Pilato, tramite un'apposita richiesta inviata al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'istruttoria è stata curata dal Settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione.
Per l'attivazione dei nuovi corsi dovranno essere utilizzate le aule già disponibili, oltre agli stessi laboratori degli altri indirizzi di studio. L'autorizzazione del Libero Consorzio è necessaria per la parte relativa ad eventuali oneri finanziari per gli edifici scolastici e per le aule da destinare ai nuovi indirizzi di studio. Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio toccherà alla Regione valutare la documentazione per la creazione di questi nuovi indirizzi.

LA SICILIA

LIBERO CONSORZIO
Brunelleschi autorizzati tre nuovi "indirizzi"
Il Commissario straordinario del Libero consorzio comunale di Agrigento, Girolamo Alberto Di Pisa, ha autorizzato l'istituzione presso l'Istituto Tecnico Tecnologico (ltt) Brunelleschi di Agrigento di tre nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2019/2020. Si tratta di un corso serale per !'indirizzo "Agraria Agroalimentare e Agroindustria", articolazione Gestione dell'Ambiente e del territorio; di un corso serale per l'indirizzo "Costruzioni Ambiente e territorio" e di un corso serale per l'indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, articolazione Meccanica e Meccatronica, Per l'attivazione dei nuovi corsi dovranno essere utilizzate le aule già disponibili, oltre agli stessi laboratori degli altri indirizzi di studio. L'autorizzazione del Libero Consorzio è necessaria per la parte relativa ad eventuali oneri finanziari per gli edifici scolastici e per le aule da destinare ai nuovi indirizzi di studio. Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio toccherà alla Regione valutare la documentazione per la creazione di questi nuovi indirizzi.

VIADOTTO MORANDI

Ipotesi demolizione rinviata a data da destinarsi. Anas avvierà le attività di manutenzione e recupero
SI POTENZIA LA VIABILITA' ALTERNATIVA
Il sindaco Calogero Firetto ha chiesto uno sforzo congiunto sullo sviluppo di altri percorsi.
Sulla demolizione del viadotto Akragas ancora oggi, non e stata del tutto messa la parola "fine", ma è stato lo stesso sindaco di Agrigento Lillo Firetto a dire che, in questo contesto, se ne parlerà tra un numero di anni imprecisato. "Chi vivrà vedrà". Così oggi, come forse sarebbe sempre dovuto essere, il tema torna a essere uno e uno solo: quando sarà restituito alla città il "Morandi"? Ma anche: quando si offriranno alla Città alternative valide? .
Di tempi ieri mattina, durante il tavolo tecnico convocato per discutere del futuro dell'infrastruttura, si è parlato relativamente. La proposta attualmente è che Anas inizi a espletare le procedure burocratiche al netto di eventuali ricorsi) i propri  interventi di recupero di pile e impalcati dal viadotto Akragas Il, quello attualmente già aperto sebbene con limitazioni sul carico, consentendo di rimettere in funzione il doppio senso di marcia e consentire il passaggio anche dei mezzi pesanti. Fatto questo ci si sposterà sul viadotto Akragas I, che assorbirà due terzi dei 30 milioni di euro (19 milioni di euro privati, 11 pubblici) e che, stando a quanto detto da Anas, potrebbe essere riaperto almeno al traffico leggero forse entro un anno. E nel frattempo, come anticipato dal sindaco Lillo Firetto, si dovrà aprire un confronto aperto sulla viabilità secondaria (ma non necessariamente alternativa), portando avanti un pro-getto che è oggi già inserito sia nel Pum che nel Piano regolatore generale che nel Piano dei trasporti della Regione Siciliana, una cosiddetto "raccordo Omega", una variante stradale che funzionerà ad anello sfruttando certamente il viadotto Akragas Il, ma andando a potenziare e rendere- pienamente fruibili i percorsi alternativi al "Morandi", Un progetto che Anas non conosceva ma che si è dimostrata interessata a poter implementare con due piccoli viadotti che intersecheranno la strada di Fondacazzo. Ipotesi, ad oggi, che però potrebbero aver il tempo per essere vagliate, dato che il completamento degli interventi sul viadotto richiederà comunque anni. Nel frattempo, ovviamente, c'è ancora margine per le polemiche, anche in casa ambientalista. Su due posizioni opposte si trovano Legambiente e Italia Nostra. Se quest'ultima sostiene la necessità della demolizione del viadotto, conservando, dice, la memoria del suo autore, più conservatrice è l'associazione del cigno. che ha ritenuto sia "prematuro" parlare di demolizione, stante che "si demolisce ciò che non può più essere utilizzato e il viadotto Morandi è più che mai necessario alla vita della città e dei centri urbani limitrofi ed è - può sembrare paradossale e provocatorio, ma non lo è - di vitale importanza per la Valle dei Templi perché senza di esso non si può portare a termine la chiusura al traffico della passeggiata archeologica".
GIOACCHINO SCHICCHI

9 settembre - domenica

LA SICILIA

Allarme dell'Ance
«RISCHIO IDROGEOLOGICO SPESO SOLO IL 23,69%  DEI FONDI ASSEGNATI»
Nuove risorse. «Dare subito più poteri al commissario per accelerare i progetti»
PALERMO. Lo Stato ha guardato con favore alla Sicilia nell'assegnazione delle risorse per difendere il territorio dal rischio idrogeologico, avendo riservato all'Isola quasi 1'11% del budget complessivo del Piano "ItaliaSicura".
Per questo motivo l'Ance Sicilia, cogliendo l'impegno e l'attivismo del governo regionale nel recuperare i ritardi accumulati dai precedenti Esecutivi, offre al presidente della Regione e Commissario delegato, Nello Musumeci, il proprio contributo tecnico per accelerare ulteriormente l'utilizzo di questi fondi, nel quale l'Isola risulta ancora più indietro rispetto al ritardo nazionale perché a frenare ci sono stati lentezze burocratiche, procedure di gara farraginose e lente e tempi lunghi nella stipula dei contratti e nell'apertura dei cantieri.
Una disponibilità a collaborare che parte dalla possibilità di partecipare alle prossime riunioni con gli esperti dell'Agenzia nazionale per la Coesione territoriale finalizzate alla messa a punto di nuovi strumenti operativi più snelli, fino alla richiesta a Palazzo Chigi di incrementare i poteri del Commissario delegato solo per accelerare le procedure di programmazione e approvazione dei progetti eliminando gli intoppi burocratici, nonché per potere lavorare a ritmo serrato e con carattere continuativo all'indizione ed espletamento delle gare d'appalto tramite l'insediamento di più commissioni esaminatrici.
Purchè, avverte Ance  Sicilia, non vi siano ulteriori deroghe alle norme vigenti riguardo alle aggiudicazioni di opere ed incarichi, che devono continuare ad avvenire in un'aperta e trasparente concorrenza del mercato.
L'Ance Sicilia, inoltre, avendo già notato favorevolmente nei mesi scorsi il dinamico ricorso degli enti locali ai vari fondi rotativi regionali per le progettazioni in diversi campi, ritiene opportuno che siano impiegate al meglio le risorse previste dal nuovo specifico Fondo del Piano "ItaliaSicura", dotato per la Sicilia di 16 milioni di euro (ben il 16% del totale nazionale di 100 milioni) mirato a finanziare un totale di 71 ulteriori progetti esecutivi, affinché la loro redazione sia conclusa speditamente ma con maggiore attenzione alla qualità dei progetti risultanti, della spesa e dell'esecuzione delle opere (e non solo alla fretta di rendicontare).
Ance Sicilia auspica, infine, che sia anche costituito un gruppo di lavoro misto fra Regione e mondo delle costruzioni per monitorare le procedure e segnalare dove e come intervenire sugli interventi ancora bloccati.

10 settembre - lunedì

LA SICILIA

AL VIA PROVE TECNICHE DI LIQUIDAZIONE
Il primo cittadino ha già incontrato alcuni colleghi in modo informale.
GIOACCHINO SCHICCHI
Voltano, si lavora allo scioglimento del consorzio acquedottistico. Su richiesta del Comune di Agrigento, il prossimo 27 settembre è stata infatti convocata l'assemblea dei soci per discutere non solo della fuoriuscita - a lungo prospettata - del capoluogo, ma anche la possibilità che la società, tra gli enti digestione idrica più antichi in Sicilia, possa essere messa appunto in liquidazione. Una posizione che Lillo Firetto porta avanti con il mandato del Consiglio comunale: un paio di anni fa l'Aula - anche qui, dopo non pochi rinvii e difficoltà da parte degli uffici, votò un atto che impegnava l'amministrazione a chiudere i conti con la partecipata, ritenuta non strumentale dagli uffici. Non era solo scarsa fiducia in una legge per l'acqua pubblica che poi alla fine è tramontata, ma più che altro la tappa di un percorso di revisione che ha colpito, in modo diverso, anche il Consorzio universitario, che il Comune ha mantenuto tra le proprie partecipate solo dopo una robusta riduzione del contributo, calato da 150 a 50mila euro l'anno. Così, nell'ottica di quell'incontro, formalmente convocato da alcuni giorni, il sindaco di Agrigento ha ritenuto di fare un primo passaggio informale e interlocutorio con altri primi cittadini, che ha incontrato due giorni fa nella propria stanza poco prima del tavolo tecnico con Anas sul futuro del viadotto Akragas. Un confronto che è servito a Firetto anche per capire la consistenza di un fronte del "no", stante che non tutti i sindaci sono oggi d'accordo con l'idea di sciogliere il Consorzio, che, sebbene oggi non gestisca più sorgenti (che sono passate a Girgenti Acque) e abbia diversi conti da chiudere con i creditori, rimane per alcuni una struttura già "pronto uso" in caso di un ritorno alla gestione pubblica della risorsa idrica. Tra i comuni che fanno parte di Voltano, del resto, ci sono anche territori che non hanno consegnato le reti al gestore e che quindi dipendono dall'intermediazione del Consorzio per poter assicurare la fornitura idrica ai propri cittadini (è il caso di Aragona, anche se risultano utenze, ad esempio, tra Agrigento, Favara e Porto Empedocle).
Insomma, la parola "fine" della Voltano è tutt'altro che detta, anche perché oggi tranne Agrigento, sono pochi i sindaci che possono contare su un atto del Consiglio comunale che autorizzi alla fuoriuscita dalla partecipata, passaggio essenziale per giustificare il complesso e lungo percorso che si dovrebbe mettere in moto per chiudere i battenti. Cosa che, comunque, non potrà avvenire prima di alcuni anni, sia che si punta sulla sola fuoriuscita di singoli comuni che sulla liquidazione.

Sicilia24h

La F.P. CGIL di Agrigento sulla vicenda che ha coinvolto gli Operatori Addetti all'Assistenza all'Autonomia ed alla Comunicazione ed Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
La F.P. CGIL di Agrigento, esprime la propria soddisfazione nel registrare l'esito positivo della vicenda che ha coinvolto gli Operatori Addetti all'Assistenza all'Autonomia ed alla Comunicazione ed Libero Consorzio Comunale di Agrigento. Il Coordinatore Provinciale Enti Locali Pietro Aquilino dichiara che l'Ente, recependo in toto le richieste prontamente avanzate dalla F.P. C.G.I.L. di Agrigento, ha provveduto, con Determina Dirigenziale n. 1947 del 31/08/2018, ad integrare la parte relativa ai requisiti che il predetto personale deve possedere per poter essere impiegato dagli operatori del settore, già iscritti all'albo regionale, aventi specifiche competenze nel campo dell'handicap ed autorizzati allo svolgimento dei servizi in favore dei portatori di handicap.
Infatti dopo il seguente paragrafo "Gli operatori per le attività di assistenza all'autonomia (cat. C3/D1 C.C.N.L., Cooperative del settore socio-sanitario ed assistenziale-educativo in vigore) devono possedere almeno i seguenti titoli di studio: Laurea triennale in: Scienze dell'Educazione e della Formazione, Scienze della Formazione Primaria, Scienze e Tecniche Psicologiche, Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica, Terapia della Neuro-psicomotricità dell'età evolutiva, Logopedia, ovvero diplomi di laurea equipollenti." è stato aggiunto: "In alternativa devono possedere il Diploma di Scuola Secondaria di II grado, unitamente al titolo specifico di Assistente all'Autonomia e Comunicazione, conseguito al termine di un corso di formazione professionale biennale o di almeno 900 ore di lezione, riconosciuto valido dall'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale, accompagnato da una esperienza professionale certificata, almeno triennale, con disabili neuro-psico-motori maturata a seguito di attività svolta presso enti pubblici."
L'aggiornamento del registro è finalizzato a determinare gli enti del privato sociale autorizzati allo svolgimento dei servizi in favore degli alunni con disabilità, iscritti nelle scuole secondarie di II grado, secondo il sistema cosiddetto dell'accreditamento.

Corriere Agrigentino

Libero Consorzio, autorizzati nuovi indirizzi scolastici al Brunelleschi ed al Foderà di Agrigento

Il Commissario straordinario Girolamo Alberto Di Pisa ha autorizzato l'istituzione presso l'Istituto Tecnico Tecnologico (ITT) F. Brunelleschi  di Agrigento di tre nuovi indirizzi di studio per l'anno scolastico 2019/2020. Si tratta di un corso serale per l'indirizzo "Agraria Agroalimentare e Agroindustria", articolazione Gestione dell'Ambiente e del territorio;  di un corso serale per l'indirizzo "Costruzioni Ambiente e territorio" e di un corso serale per l'indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia, articolazione Meccanica e Meccatronica. La realizzazione di nuovi indirizzi di studio per l'anno 2019/2020 è stata comunicata dal Dirigente Scolastico dell'I.I.S.S. Foderà di Agrigento Prof.ssa Patrizia Pilato, tramite un'apposita richiesta inviata al Libero Consorzio Comunale di Agrigento. L'istruttoria è stata curata dal Settore Politiche attive del Lavoro e dell'Istruzione.
Per l'attivazione dei nuovi corsi dovranno essere utilizzate le aule già disponibili, oltre agli stessi laboratori degli altri indirizzi di studio. L'autorizzazione del Libero Consorzio è necessaria per la parte relativa ad eventuali oneri finanziari per gli edifici scolastici e per le aule da destinare ai nuovi indirizzi di studio.
Dopo l'autorizzazione del Libero Consorzio toccherà alla Regione valutare la documentazione per la creazione di questi nuovi indirizzi.
I nuovi indirizzi scolastici, se autorizzati, serviranno a migliorare l'offerta formativa da destinare agli studenti della provincia creando occasioni di studio in settori di recente istituzione.

Grandangolo

Agrigento, disponibile elenco candidati ammessi all'esame di trasportatore su strada di merci

Disponibile sul sito internet del Libero Consorzio Comunale di Agrigento l'elenco dei candidati ammessi alla II° Sessione d'esame 2018 per la professione di trasportatore su strada di merci per conto terzi nel settore dei trasporti nazionali ed internazionali. L'elenco si trova nella sezione primo piano della home page del sito www.provincia.agrigento.it . La seconda sessione di esame per l'anno 2018 si svolgerà, come previsto dal bando, tra il 15 settembre e il 15 novembre, considerato che si sono iscritti un numero superiore al minimo previsto dal regolamento, di almeno dieci partecipanti.
I candidati che supereranno gli esami potranno svolgere la professione di trasportatore di merci su strada in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea.
L'esame verte su due le prove scritte da svolgersi in un unico giorno per una durata massima, per ogni prova, di due ore. La prima prova scritta consiste nella compilazione di una scheda quiz di sessanta domande con risposta a scelta fra quattro risposte predefinite, di cui, solamente, una corretta. La seconda prova scritta consiste in una esercitazione su un caso pratico che prevede la soluzione di un problema a "risposta aperta" articolato in quattro domande e contenente elementi relativi all'ambito nazionale e/o internazionale.
Per qualsiasi altra informazione in merito agli esami, gli interessati potranno rivolgersi agli Uffici del Settore Turismo, Attività Produttive e Trasporti - Ufficio III° (Autotrasporti c/terzi e Marketing) sito nella Via Esseneto n. 66 ad Agrigento - Dott. Di Mauro - tel. 0922/593633.

Giornale di Sicilia


Comune. L'Anas non cambia stategia: «È un'opera malata che bisogna curare». L'assessore Tusa: «Irragionevole, meglio eliminarla»
Agrigento, il viadotto Morandi non sarà demolito
AGRIGENTO
«Anas non ha motivo di cambiare soluzione. È un'opera che ha bisogno di cure, ma Anas sa come curare l'opera che può essere ristrutturata e restituita alla collettività in piena sicurezza ». Lo ha detto, ieri, a margine del vertice in Comune per discutere del futuro del viadotto «Morandi», Valerio Mele responsabile della società per le regioni Sicilia e Calabria. Tramonta, dunque, - almeno per il momento - l'ipotesi di demolizione del viadotto che collega Agrigento con Porto Empedocle e viceversa. «Anas, allo stesso tempo, non pone nessuna pregiudiziale e qualora ci fosse una forte richiesta del territorio - ha argomentato l'ingegnere Mele - di eliminare l'opera per motivi non legati alla sicurezza, ma legati all'aspetto paesaggistico saremo anche disponibili ad affrontarla. Ma il territorio, giustamente, richiede che prima ci sia una viabilità in grado di sopportare l'esigenza di mobilità». Durante il tavolo tecnico si è, inevitabilmente, parlato di viabilità alternativa al viadotto. «Qualunque operazione da fare per la viabilità alternativa - ha concluso Mele - dovrà comunque escludere l'area archeologica». Ieri sera, ha ribadito la sua idea - ossia quella di demolire il viadotto Akragas - l'assessore regionale  ai Beni culturali Sebastiano Tusa. «Rimango della mia idea, spendere tutti questi soldi per un'opera che offende ambiente e paesaggio - ha detto Tusa -, quando si può ovviare con opere alternative, è irragionevole. La sensibilità ai beni culturali è cambiata, gli agrigentini non vedono più quei i beni archeologici come una sorta di blocco al loro sviluppo, anzi. Oggi la maggioranza assoluta plaude al Parco archeologico che è una delle industrie che fa più reddito». Alla riunione hanno preso parte, tra gli altri, anche Sovrintendenza, Genio civile e Regione. L'Anas, proseguirà, dunque, con gli interventi di manutenzione - per una spesa di 30 milioni di euro - sul viadotto. La gara di aggiudicazione dei lavori partirà in autunno. Il sindaco di Agrigento,  Lillo Firetto, ha chiesto  all'Anas di lavorare anche a dei progetti alternativi. Si starebbe parlando  di una sorta di grande circonvallazione, chiamata «Omega». (*CR*)

SANT'AGATA
Assostampa contro un incarico non pagato
PALERMO
«Nessun giornalista può accettare incarichi a titolo gratuito come addetto stampa o portavoce e nessun sindaco o amministratore  può conferire incarichi a titolo gratuito». Lo dice il segretario regionale dell'Assostampa Roberto Ginex, con riferimento  al provvedimento del sindaco diSant'Agata di Militello Bruno Mancuso che lo ha conferito un incarico al giornalista Giuseppe Romeo. «Non si tratta - afferma  Bruno Mancuso - di un incarico di addetto stampa, ma di esperto alla comunicazione del sindaco, a titolo gratuito».

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