1. Contenuto della pagina
  2. Menu principale di navigazione
  3. Menu fondo pagina di navigazione
/ Rassegna stampa » 2018 » Ottobre » 5 » rassegna stampa del 5 ottobre 2018
 

rassegna stampa del 5 ottobre 2018

Giornale di Sicilia


Con una mini-manovra
Finanziaria, la giunta deve trovare 166 milioni
Bocciata da Roma l'ipotesi di pagare a rate il buco ereditato da Crocetta

Entro fine ottobre l'Ars dovrà approvare una mini manovra che vale almeno 166 milioni. La giunta Musumeci non ha ottenuto da Roma il via libera a spalmare su 10 anni il buco ereditato dal governo Crocetta. E così l'assestamento di bilancio approvato mercoledì notte prevede la prima di tre rate da 167 milioni. Una mazzata per la Regione, già in affanno nel reperire i fondi necessari alle Province per approvare i bilanci 2018 evitando il default. Servirebbero altri 200 milioni che però non sembrerebbero essere stati trovati. Condizionale d'obbligo perché i dettagli dellamanovra ieri non sono stati resi noti. Il governo non ha illustrato come farà a coprire la maxi rata da 167 milioni. L'unico dettaglio fornito  dall'assessore all'Economia, GaetanoArmao, riguarda appunto il termine di tre anni per ripianare questobuco. Dunque oltre ai 167 da trovare subito, la giunta dovrà anche pianificare la copertura di una rata analoga nella Finanziaria che inizierà il cammino subito dopo l'assestamento. «Si tratta di docume ti - ha detto Armao - che tengono conto dei rilievi che la Corte dei Conti ha espresso sul rendiconto generale della Regione per l'esercizio 2017, relativi, quindi, alla precedente legislatura, le cui scelte hanno determinato l'onere di realizzare in tre anni un riassorbimento di residui che si poteva fare in più tempo e con meno oneri per i siciliani». Approvato in giunta anche il rendiconto 2017. Norma tecnica che l'Ars deve però approvare per poter poi passare alle manovra più politiche. La giunta ha approvato anche il cosiddetto bilancio consolidato, che tiene conto di tutta la galassia che ruota intorno alla Regione. «Un documento di natura prettamente tecnica - ha commentato Armao - previsto dal decreto legislativo 118 del 2011, che fotografa la situazione economica e patrimoniale dei 162 tra enti, società partecipate ed organismi strumentali della Regione. Dalla ricognizione effettuata dall'assessorato all'Economia, è emerso un quadro migliore rispetto a quello dell'anno scorso, anche se ci sono ancora enti che non hanno presentato in tempo i bilanci. Per questo motivo, il governo regionale, sulla base di una norma contenuta nell'ultima Finanziaria, rimuoverà gli amministratori degli enti inadempienti». L'anno scorso eranostati oltre 100 gli enti chenonavevano approvato i bilanci. Gia. Pi.

Nel nome di Francesco Crispi
Ribera celebra le eccellenze
Il presidente della Regione Nello Musumeci: «L'unità di Italia è un valore che dobbiamo custodire e dobbiamo difenderla»

Giuseppe Pantano
RIBERA
Ha ricevuto una bottiglia di «Don cì», un amaro all'arancia di Ribera, il presidente della Regione, Nello Musumeci, arrivato ieri mattina nel centro crispino, assieme all'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, per partecipare alle manifestazioni per il bicentenario della nascita di Francesco Crispi. A consegnargliela è stato il sindaco di Ribera, Carmelo Pace. Si tratta di una delle 200 bottiglie, numerate, con questo infuso di arancello e di erbe del territorio preparato da Carmelo Russo. La bottiglia, in ceramica, è del saccense Rino Ragusa. Rileggiamo Crispi a 200 anni dalla nascita» è il titolo della manifestazione, promossa dal Comune di Ribera,  che si è svolta ieri. Alle 9 l'accoglienza in piazza Giovanni XXIII degli studenti delle scuole superiori riberesi e la presentazione dei loro lavori didattici. A seguire, nella sala consiliare Frenna, sono stati svolti gli interventi previsti. A presiedere è stato il sindaco di Ribera, Carmelo Pace. Sono interventi i professori Marcello Saija e Francesco Bonini, mentre le conclusioni della giornata di studi sono state affidate al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Apprezzato il concerto degli studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini di Ribera. Una targa commemorativa è stata posta sul monumento a Crispi in piazza Giovanni XXIII. «Oggi l'Unità di Italia è un valore per il quale tutti dobbiamo lavorare - ha detto Musumeci - e abbiamo il dovere di custodirla l'Unità d'Italia. Abbiamo anche il diritto di sapere come è avvenuta l'Unità d'Italia. Questo è importante. Ve lo dice il presidente della vostra Regione che è un Autonomista unitario, nel senso che sono orgoglioso di dire di essere italiano di Sicilia, ma non sono italiano perché siciliano, sono siciliano perché italiano ». Il sindaco, Carmelo Pace, ha pubblicamente affermato che a Ribera ci sono tre cose importanti: Crispi, le arance e il Conservatorio Toscanini di cui ha sottolineato la necessità che sia presto concluso il percorso di statalizzazione. Il presidente Musumeci si è impegnato pubblicamente ad ascoltare tutte le necessità del Conservatorio e ad intervenire tramite l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto La Galla. Poi Musumeci ha apprezzato molto la performance del Toscanini Brass and Percussion Ensemble che ha accompagnato il momento solenne della scoperta della Targa apposta al monumento di Crispi. Il Toscanini, diretto da Mariangela Longo, il motore delle iniziative che vengono svolte dall'Istituto, ha poi proseguito con la seconda parte della manifestazione dedicata a Crispi al Teatro Pirandello di Agrigento  con il concerto dell'Ensemble Toscanini che rientra nella stagione concertistica itinerante 2018. Nella sala Frenna del palazzo municipale di Ribera e in piazza Giovanni XXIII sono arrivati anche i parlamentari regionali Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Sanità dell'Ars, e Giusi Savarino e il commissario del Liberto Consorzio di Agrigento, Alberto Di Pisa. (*GP *)


Agrigentooggi

Agrigento celebra Francesco Crispi e in città anche il pronipote

Libero Consorzio di  Agrigento: il presidente della Regione Musumeci alla "Scala Reale" per la mostra su Francesco Crispi.
C'era anche  il Presidente della Regione Siciliana,  Nello Musumeci, ad inaugurare insieme al commissario straordinario del Libero Consorzio, Alberto Di Pisa, la mostra di "Ricostruzione storica di vita e di lavoro di Francesco Crispi". All'evento, che si è tenuto nella Scala Reale dell'Ottocentesco Palazzo della Provincia, ha partecipato anche il pronipote di Crispi, Guido Palamenghi.
La  mostra, che ha il patrocinio gratuito dell'Assemblea Regionale Siciliana e della Presidenza della Regione Siciliana, è stata allestita in occasione dei 200 anni dalla nascita del grande statista siciliano.
Si tratta, quindi, di una "vetrina" che ricostruisce gli ambienti di vita e di lavoro del più volte primo ministro del Regno d'Italia, con documenti originali dell'epoca ed effetti personali del dibattuto politico italiano, come ad esempio un elegante orologio da taschino ed una medaglia in bronzo che i "siciliani" donarono a Crispi in occasione del suo "ottantesimo anno".
L'iniziativa del Libero Consorzio, ha lo scopo di rileggere la complessa e controversa parabola crispina e celebrare, così, uno dei personaggi storici, tra i principali protagonisti del Risorgimento italiano, che hanno segnato la nascita dall'Unità d'Italia. Alla manifestazione hanno  aderito anche diverse associazioni d'Arma e di Corpi; ci saranno, infatti, i bersaglieri della sezione di Agrigento, mentre il servizio di picchetto d'onore sarà curato dai soci della ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato). Uno dei primi atti di Crispi in qualità di Ministro degli Interni del gabinetto De Pretis fu, appunto, l' istituzione delle Guardie di Pubblica Sicurezza, oggi Polizia a Cavallo, una specialità, che nata per combattere la criminalità, ottenne importanti risultati nella lotta al brigantaggio. L'evento alla Scala Reale sarà preceduto dalle celebrazioni crispine  a Ribera. Entrambi gli eventi saranno trasmessi trasmesso in diretta sulla pagina facebook: Urp informa Agrigento.

Agrigentonotizie.it
Raddoppio della 640 e lavori sulla 189, tutto rinviato al 2020


Gli agrigentini, e non solo, dovranno attendere ancora qualche anno prima di poter contare su strade veloci per raggiungere i principali centri siciliani. Mentre la città è ancora ostaggio di ponti e gallerie malandati, brutte notizie arrivano anche dai due grandi cantieri del raddoppio della statale 640 e dai lavori sulla Palermo - Agrigento. In entrambi i casi, infatti, gli interventi avranno fine tra metà 2019 e il 2020, salvo nuovi imprevisti. Partiamo dalla "Strada degli Scrittori", che attende il raddoppio nel tratto che va da Canicattì all'autostrada A19. I lavori sarebbero dovuti essere in fase di completamento, ma, purtroppo, così non è. Il ritardo, stando ad una nota Anas, "è stato contestato formalmente all'appaltatore che è la 'Cmc' alla quale vengono comminate le sanzioni intermedie recentemente introdotte dall'Azienda nazionale autonoma per le strade nel contratto di appalto al fine di imporre il necessario stimolo alla ripresa. Ad oggi il ritardo accumulato, che è oggetto di sanzioni economiche applicate al contraente generale, lascia prevedere una ultimazione dei lavori entro l'estate 2019". Termine che probabilmente potrebbe scivolare ancora avanti, forse fino alle soglie dell'anno successivo. Spostandoci da tutt'altra parte della Sicilia, cattive notizie giungono anche dai lavori nel tratto di Bolognetta dalle statale 189. A seguito delle ulteriori lavorazioni introdotte con una perizia di variante tecnica in corso di approvazione presso la direzione generale Anas di Roma, infatti, i tempi di ultimazione saranno "traslati a tutto il giugno del 2020", per quanto, garantisce Anas, si procederà all'apertura progressiva dei tratti già ammodernati.

Gds.i
t Bicentenario della nascita

 Nel nome di Francesco Crispi Ribera celebra le eccellenze Il presidente della Regione Nello Musumeci: «L'unità di Italia è un valore che dobbiamo custodire e dobbiamo difenderla» Ha ricevuto una bottiglia di «Don cì», un amaro all'arancia di Ribera, il presidente della Regione, Nello Musumeci, arrivato ieri mattina nel centro crispino, assieme all'assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa, per partecipare alle manifestazioni per il bicentenario della nascita di Francesco Crispi. A consegnargliela è stato il sindaco di Ribera, Carmelo Pace. Si tratta di una delle 200 bottiglie, numerate, con questo infuso di arancello e di erbe del territorio preparato da Carmelo Russo. La bottiglia, in ceramica, è del saccense Rino Ragusa. «Rileggiamo Crispi a 200 anni dalla nascita» è il titolo della manifestazione, promossa dal Comune di Ribera, che si è svolta ieri. Alle 9 l'accoglienza in piazza Giovanni XXIII degli studenti delle scuole superiori riberesi e la presentazione dei loro lavori didattici. A seguire, nella sala consiliare Frenna, sono stati svolti gli interventi previsti. A presiedere è stato il sindaco di Ribera, Carmelo Pace. Sono interventi i professori Marcello Saija e Francesco Bonini, mentre le conclusioni della giornata di studi sono state affidate al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Apprezzato il concerto degli studenti dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Toscanini di Ribera. Una targa commemorativa è stata posta sul monumento a Crispi in piazza Giovanni XXIII. «Oggi l'Unità di Italia è un valore per il quale tutti dobbiamo lavorare - ha detto Musumeci - e abbiamo il dovere di custodirla l'Unità d'Italia. Abbiamo anche il diritto di sapere come è avvenuta l'Unità d'Italia. Questo è importante. Ve lo dice il presidente della vostra Regione che è un Autonomista unitario, nel senso che sono orgoglioso di dire di essere italiano di Sicilia, ma non sono italiano perché siciliano, sono siciliano perché italiano». Il sindaco, Carmelo Pace, ha pubblicamente affermato che a Ribera ci sono tre cose importanti: Crispi, le arance e il Conservatorio Toscanini di cui ha sottolineato la necessità che sia presto concluso il percorso di statalizzazione. Il presidente Musumeci si è impegnato pubblicamente ad ascoltare tutte le necessità del Conservatorio e ad intervenire tramite l'assessore regionale all'Istruzione, Roberto La Galla. Poi Musumeci ha apprezzato molto la performance del Toscanini Brass and Percussion Ensemble che ha accompagnato il momento solenne della scoperta della Targa apposta al monumento di Crispi. Il Toscanini, diretto da Mariangela Longo, il motore delle iniziative che vengono svolte dall'Istituto, ha poi proseguito con la seconda parte della manifestazione dedicata a Crispi al Teatro Pirandello di Agrigento con il concerto dell'Ensemble Toscanini che rientra nella stagione concertistica itinerante 2018. Nella sala Frenna del palazzo municipale di Ribera e in piazza Giovanni XXIII sono arrivati anche i parlamentari regionali Margherita La Rocca Ruvolo, presidente della commissione Sanità dell'Ars, e Giusi Savarino e il commissario del Liberto Consorzio di Agrigento, Alberto Di Pisa. (*GP *)


grandangoloagrigento.it

cua. Parla la Uil.
Nelle eterne e lunghe problematiche del Consorzio Universitario di Agrigento, interviene la Uil provinciale per sollecitare il governo regionale ad agire, affinchè si possa ripristinare la governance sul polo agrigentino, che è fondamentale per la programmazione e l'offerta formativa per gli studenti e la ripresa accademica in provincia. "Ci chiediamo ancora una volta se il Consorzio agrigentino deve diventare un campo di battaglia o un polo di attrazione e di opportunità per gli studenti agrigentini. Dopo il decreto Baccei, che penalizza il decentramento scolastico e amministrativo dei consorzi, e poi il Decreto Lagalla, è stata chiara una cosa: adesso è la Regione siciliana che dà le carte e ha il potere di nomina del Presidente e in questo bailamme le cose sono ancora ferme. Quindi, il governo regionale deve prendere una decisione per fare chiarezza e far continuare un percorso che, per quanto riguarda i consorzi, è già stato fortemente compromesso. Presidente e Cda devono essere nominati per dare un assetto preciso e una guida certa al territorio. Noi restiamo convinti che il Cua, per essere vivo, deve avere quella autonomia gestionale, funzionale, amministrativa e finanziaria che lo differenziano dalle Università centrali, con le quali, negli ultimi anni, sono nati solo contenziosi e scarse relazioni che hanno solo indebolito il sistema dei Consorzi. Il governo regionale ha il sacrosanto diritto di difenderlo e tutelarlo, per garantire il diritto allo studio anche in provincia, in un momento in cui studiare fuori non è alla portata di tutti."
scrivolibero.it Piano anticorruzione e trasparenza dell'ex Provincia di Agrigento: entro il 30 ottobre le eventuali modifiche Associazioni e cittadini hanno tempo sino alle ore 13:00 del 30 ottobre per far pervenire le proposte e le osservazioni per una possibile rimodulazione dei contenuti del piano triennale di prevenzione della corruzione e della Trasparenza denominato P.T.P.C.T. del Libero Consorzio Comunale di Agrigento per il triennio 2019/2021. Sul sito dell'Ente www.provincia.agrigento.it, nella sezione "Primo Piano", della home page è possibile esaminare tutta la documentazione e scaricare il modulo di presentazione delle osservazioni. Le eventuali osservazioni o proposte di modifica dei cittadini o dell Associazioni al Piano potranno essere consegnate direttamente alla Segreteria del Libero Consorzio comunale di Agrigento o inviate agli indirizzi di posta elettronica: m.hamel@provincia.agrigento.it e i.iannuzzo@provincia.agrigento.it oppure utilizzando la posta certificata del Libero Consorzio Comunale di Agrigento: protocollo@pec.provincia.agrigento.it . Le eventuali modifiche, inviate da cittadini o Enti interessati, dovranno essere valutate entro il 31 gennaio del 2019. Il piano ha per oggetto l'individuazione di misure finalizzate a prevenire la corruzione nell'ambito dell'attività amministrativa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, a tutela ed a salvaguardia della correttezza e della legalità dell'azione amministrativa e dei comportamenti, rispettivamente, realizzati ed assunti nell'ambito della stessa attività amministrativa e delle attività istituzionali

repubblica.it
Diplomi facili ad Agrigento: indagato l'ex deputato che ora lavora nello staff di Turano A casa di Gaetano Cani trovati 300mila euro in una scatola di scarpe. Coinvolte 110 persone
Nella sua abitazione hanno trovato 300mila euro in una scatola di scarpe. L'ex deputato regionale Gaetano Cani è tra i 110 indagati dell'inchiesta Diplomat della procura di Agrigento sulla "vendita" di diplomi nelle scuole private: in tutto sono stati sequestrati circa 400mila euro e 22 diplomi "taroccati".
Cani, dirigente scolastico in aspettativa, è attualmente collaboratore dell'assessore alle Attività produttive Girolamo Turano. Sedeva sui banchi dell'Ars nella scorsa legislatura, ma non è stato rieletto nelle liste dell'Udc. Il suo nome era comparso 
nella lista degli "impresentabili" redatta dalla commissione Antimafia perché a processo per estorsione. "Siamo in presenza di una vera e propria organizzazione a delinquere - ha spiegato il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio - dove ognuno aveva un ruolo preciso nella vendita dei diplomi. Nella lista dei 110, a cui stiamo notificando l'avviso di chiusura dell'inchiesta, ci sono pubblici ufficiali in servizio nelle scuole. Si tratta di insegnanti, dirigenti scolastici e personale di cancelleria". L'inchiesta è partita dalla procura di Ragusa per il coinvolgimento di un istituto di Ispica che risultava collegato ad altri della provincia di Agrigento. Infatti, sono quattro le scuole coinvolte. Sono l'istituto Pirandello di Licata, l'istituto Pirandello di Canicattì, la scuola "Alessandro Volta" di Canicattì e l'istituto San Marco di Acireale. "Nell'inchiesta - ha precisato Patronaggio - non risultano indagati, al momento, gli alunni e i loro genitori che sono stati interrogati come persone informate dei fatti ma è chiaro che sapevano di avere beneficiato di lezioni false, di esami truccati e altro. Quindi la loro posizione è al vaglio".
Per il comandante della guardia di finanza di Ragusa, Giorgio Salerno, "l'attività scolastica era del tutto fittizia. Niente lezioni e niente interrogazioni. Risultava solo sulla carta perché gli studenti pagavano consistenti quote di iscrizioni. Quando si doveva fare i conti con le commissioni di esami esterne si faceva in modo di risolvere la questione comunicando prima le domande e dando in anticipo i temi delle prove scritte. Tutto avveniva con grande sfrontatezza". I reati contestati sono l'associazione per delinquere, il falso commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico, la rivelazione del segreto di ufficio e l'abuso di ufficio. Patronaggio ha aggiunto: "Non spetta a noi annullare i diplomi, abbiamo ritenuto di intervenire con il sequestro perché cinque studenti si stavano iscrivendo all'università. Investiremo della questione le autorità scolastiche, spetterà a loro avviare un procedimento amministrativo ed eventualmente invalidare il titolo di studio".

Tempostretto.it
Concluse celebrazioni in ricordo di Crispi. Musumeci: Fece riforma Enti locali

A Ribera e Agrigento si riscrive la storia. Si stanno concludendo ad Agrigento le giornate dedicate alla rivalutazione della gura di Francesco Crispi. Una serie di eventi iniziati nel maggio scorso e che vede a capo del comitato scientico il docente universitario messinese Marcello Saija. A Ribera, città natale di Crispi copertura di una targa a piazza Municipio. Stasera al teatro Pirandello piece teatrale scritta dal prof Saija che vede sul palco nelle vesti di Crispi l' attore Pippo Pattavina. All' evento presente il presidente della Regione Nello Musumeci e gli assessori Tusa e Armao, nonchè il Rettore Lumsa Francesco Bonini. Ad organizzare gli eventi di Crispi l' assessorato retto da Armao, il Consorzio universitario di Agrigento e il Comune di Ribera. " Crispi commise tanti errori- ha detto nel suo intervento al Comune Musumeci ma questi sono legati al contesto e al tempo in cui visse. Ma fece anche tante cose buone. A lui ad esempio si deve la riforma degli enti locali". A margine del suo intervento Musumeci ha promesso che la Regione si batterà in tutte le sedi per difendere l' arancia siciliana dalla concorrenza spagnola ed ha annunciato che entro novembre la Regione stanziera' 400 milioni per le strade siciliane.




Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO