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rassegna stampa del 17 ottobre 2018


AGRIGENTONOTIZIE
CAMMARATA Interventi sulla viabilità montana, consegnati i lavori: ecco quali sono le strade interessate Saranno inoltre installate nuove barriere di protezione e segnaletica Redazione Nuovi interventi sulla viabilità montana. Sono stati consegnati i lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo del tratto B della strada provinciale n. 24 Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte Giuri), che era stato chiuso al traffico nel 2013 con ordinanza del settore infrastrutture Stradali a causa di alcune frane e dissesti che rendevano estremamente pericoloso il transito dei veicoli. L'impresa Ediltecnica Costruzioni di San Cataldo, aggiudicataria dell'appalto, dovrà eseguire i lavori progettati dai tecnici del settore Infrastrutture stradali entro un anno, con la sistemazione delle frane tramite paratie, drenaggi, gabbionate e realizzazione di cunette per lo smaltimento delle acque meteoriche. Saranno inoltre installate nuove barriere di protezione e segnaletica. Per riaprire questo importante collegamento tra i comuni montani e la stazione ferroviaria di Cammarata è prevista una spesa di 564.994,61 euro più Iva, pari all'importo contrattuale complessivo. La consegna di questi lavori chiude una rosa di interventi per i quali il Libero Consorzio Comunale aveva elaborato numerosi progetti esecutivi, ottenendo i relativi finanziamenti dalla Regione Siciliana. Relativamente alle strade dell'area montana sono già consegnati o in corso d'opera i lavori per il ripristino del transito sulle SP n. 34, n. 26 B e n. 20.

AGRIGENTOOGGI
VIABILITÀ MONTANA: CONSEGNATI I LAVORI DELLA SP 24 B CAMMARATA - PONTE GIURI

Prosegue l'impegno del Libero Consorzio di Agrigento per il miglioramento dei collegamenti stradali nell'area montana. A conclusione del relativo iter amministrativo sono stati consegnati infatti i lavori per l'eliminazione delle condizioni di pericolo del tratto B della Strada Provinciale n. 24 Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte Giuri), che era stato chiuso al traffico nel 2013 con ordinanza del Settore Infrastrutture Stradali a causa di alcune frane e dissesti che rendevano estremamente pericoloso il transito dei veicoli. L'impresa Ediltecnica Costruzioni di San Cataldo, aggiudicataria dell'appalto, dovrà eseguire i lavori progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali entro un anno, con la sistemazione delle frane tramite paratie, drenaggi, gabbionate e realizzazione di cunette per lo smaltimento delle acque meteoriche. Saranno inoltre installate nuove barriere di protezione e segnaletica. Per riaprire questo importante collegamento tra i comuni montani e la stazione ferroviaria di Cammarata è prevista una spesa di 564.994,61 euro più Iva, pari all'importo contrattuale complessivo. La consegna di questi lavori chiude una rosa di interventi per i quali il Libero Consorzio Comunale aveva elaborato numerosi progetti esecutivi, ottenendo i relativi finanziamenti dalla Regione Siciliana. Relativamente alle strade dell'area montana sono già consegnati o in corso d'opera i lavori per il ripristino del transito sulle SP n. 34, n. 26 B e n. 20.


SICILIA24H
IL DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO AI DISABIL

I Le Province in ritardo, e i Comuni senza fondi: studenti disabili a casa per mancanza del servizio di assistenza a scuola. Il caso di due bambine di Aragona. La Sicilia dei ritardi e del diritto allo studio negato ai disabili. Nelle Province, oggi Liberi consorzi comunali, probabilmente si è ignorato che il primo giorno di scuola ricadesse a settembre, e così, al suono della prima campanella, i signori delle Province, al rientro dalle ferie estive, sono stati impreparati a rendere puntualmente operative le procedure per finanziare l'ingaggio del personale per il trasporto e l'assistenza scolastica degli studenti disabili nelle scuole superiori. E la conseguenza è stata che, ad esempio, tra Palermo e provincia oltre 400 studenti disabili sono stati e sono costretti a casa, a meno che i genitori non abbiano loro la possibilità di accompagnarli e assisterli a scuola. E alla Provincia di Palermo, per giustificarsi, hanno balbettato le solite manfrine del tipo: "Aspettiamo 3 milioni di euro dalla Regione, utilizziamo dei residui dell'anno scorso, avvieremo i primi servizi al più presto". E le associazioni di tutela dei disabili hanno replicato ai signori delle Province: "E perché non vi siete preoccupati per tempo? Forse non eravate a conoscenza che a settembre inizia la scuola?" E poi altre vergogne e vigliaccherie di Sicilia: nelle scuole inferiori, quindi, infanzia, elementari e medie, la competenza per l'assistenza scolastica degli studenti disabili è stata delle Province. Poi, a seguito della fallimentare riforma delle Province del governo Crocetta, tale competenza è stata scaricata sui Comuni. I Comuni sono tutti sull'orlo del precipizio del dissesto finanziario, e non sono in grado di sostenere il servizio di assistenza ai disabili. E così, tra i tanti altri esempi, due bambine di Aragona, una all'infanzia e un'altra in prima media, che sono sorde figlie di un sordo, Vincenzo Salamone, a scuola sono senza l'assistente che traduce le lezioni con il linguaggio dei segni per i sordi. Vincenzo Salamone si è rivolto al Comune di Aragona e la risposta è stata che mancano i soldi e che, forse, il servizio sarà attivato a febbraio.


SCRIVOLIBERO
AGRIGENTO, ALLA "SCALA REALE" UNA MOSTRA DI UNIFORMI E DI CIMELI STORICI DELL'ARMA DEI CARABINIERI
   Saranno esposti anche dei documenti firmati dal Comandante della Divisione di Agrigento dei Carabinieri Reali, Maggiore Romano dalla Chiesa, alla mostra di uniformi e di cimeli storici dell'Arma che sarà inaugurata il prossimo giovedì 18 ottobre, alle ore 11:00, nella Galleria Espositiva della "Scala Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo" dell'ex Provincia ( Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento). Si tratta di alcune lettere che il padre del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa scrisse nel 1930 all'Amministrazione della "Provincia di Girgenti" per richiedere l'esecuzione di lavori urgenti per la "caserma capoluogo". I documenti saranno visionabili, appunto, all'interno della mostra organizzata dal Libero Consorzio Comunale in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento. La collezione, gentilmente concessa dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, racconta le tradizioni della Benemerita attraverso un percorso espositivo realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti originali. Una storia lunga più di duecento anni nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività. La mostra, rimarrà aperta al pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso orario, domenica 4 novembre 2018 in occasione della Giornata delle Forze Armate.

LA SICILIA
DALL' ANPAL FONDI A NEET DI GARANZIA GIOVANI PER COSTITUIRLE
   Startup innovative, la Sicilia cresce fino a quota 508 PALERMO. Cresce ancora in Sicilia il numero di startup innovative e l'Isola resta al top della classifica nazionale. Secondo l'ultimo rapporto del ministero dello Sviluppo economico elaborato con Unioncamere e Infocamere, da giugno a settembre scorsi le newco dedicate all'innovazione sono salite di numero da 498 a 508, cioè 10 in più e il 5,27% del totale delle startup innovative italiane. Con un rapporto che mostra come sul totale delle nuove società create in Sicilia, il 2,23% sia rappresentato da startup tecnologiche. Ciò ha consentito alla nostra regione non solo di tagliare il traguardo psicologico delle 500 startup, ma anche di continuare a superare il Piemonte mantenendo la sesta posizione dopo Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e Campania. A livello provinciale, fra le prime 20 ci sono Catania con 152 aziende (14 ° posto) e Palermo con 145 ( 17" posto), mentre fra le ultime 20 figurano Ragusa, 87" posto, con 18 unità, e Enna al 95° posto con 9 startup. Ragusa è fra le ultime province italiane anche per densità di startup sul totale del tessuto di imprese (0,90%, al 99° posto). Un incentivo alla nascita di nuove attività in questo settore, che è anche fonte di occupazione, arriva dall'Anpal, che ha lanciato ieri "Ves I Start Up", formazione per l'avvio di impresa, il nuovo progetto finanziato nell'ambito di Garanzia Giovani, misura 7.1- "Attività di accompagnamento all'avvio di impresa e supporto allo start up di impresa" del Programma operativo Iniziativa occupazione giovani, in aiuto dei Neet, giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Il progetto, realizzato dall'Ente nazionale Microcredito a seguito di un accordo con Anpal, punta sulla formazione ed è finalizzato ad individuare, coinvolgere e formare i Neet per supportarli a realizzare la loro idea imprenditoriale attraverso lo sviluppo di un piano di impresa lo scopo è consentire, al termine del percorso formativo, l'accesso al finanziamento del fondo rotativo "SELFlEmployment", finanziato da Garanzia Giovani e che mette a disposizione un prestito per importi da 5.000 a 50.000 euro senza interessi e senza la necessità di garanzie reali o personali. La domanda di contributo a "SELFIEmployment" si presenta sul sito di Invitalia.
IL PIANO. Nella prima fase una rete pubblico-privata, poi assunzioni e banca dati unica CENTRI IMPIEGO, ECCO LA "CURA DI MAIO" Michele Guccione PALERMO. Per evitare che il Reddito di cittadinanza faccia flop come accaduto nel caso del Rei, occorre che i centri per l'impiego funzionino. Il governo nazionale lo sa bene e intende fare presto, prestissimo, per riorganizzarli. Lo ha spiegato chiaramente ieri agli assessori regionali al Lavoro convocati a Roma, il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, illustrando loro il "Piano di sviluppo della rete dei Centri per l'impiego". , ' Nell'immediato, proprio per evitare che le strutture con pochi addetti e prive di attrezzature adeguate, vengono sommerse dalle richieste di Reddito di cittadinanza (che prevede non solo soldi, ma anche l'erogazione di formazione e di servizi per trovare un lavoro), in una fase transitoria il governo concorderà con le Regioni una "chiamata" a livello nazionale o regionale di tutti i soggetti privati che potrebbero essere disponibili a fare parte di una rete pubblico-privata che aiuti a smaltire la mole di lavoro. Ma il piano è pensato bene, dall'inizio alla fine, e, con la dotazione iniziale di 1 miliardo di euro per il 2019, mira a soddisfare cinque priorità: rafforzare l'organico dei Centri per l'impiego e promuovere lo sviluppo delle competenze interne mediante la, formazione: ridisegnare logo e ambienti perché tutti gli uffici in Italia abbiano lo stesso layout (per questo sarà subito lanciato un "bando per la creatività" per raccogliere le idee); potenziare le attrezzature informatiche e i livelli di connessione a internet dei singoli centri; completare la creazione, di un software unico per tutti I Cpi Italiani accelerando anche l'integrazione di tutte le banche dati (comprese quelle di Inps e Miur) nel Sistema informativo unitario la cui mancanza finora ha impedito, ad esempio, ad un soggetto di mettere insieme le certificazioni relative ad attività lavorative svolte in città diverse; creare servizi informativi per il lavoro che aiutino gli operatori a fare incontrare domanda e offerta di impiego in maniera trasparente. Tutto ciò avverrà attuando il "Piano nazionale per lo sviluppo dei servizi per il lavoro", alla cui redazione concorreranno le Regioni con propri piani basati sulla radiografia dell'esistente (dotazione organica e fabbisogni stimati sul numero di Dichiarazioni di disponibilità rilasciate in un condizione delle strutture, screening delle competenze del personale in servizio, fabbisogni di aggiornò e di formazione). Il problema vero per le Regioni sarà indicare, come chiede il ministero, tempi e modalità di assunzione del personale.

LE MISURE. Più supporti , meno tasse. CAMBIA LA FORNERO E UN PRIMO PASSO VERSO LA "FLAT TAX" Introduzione del reddito e della pensione di cittadinanza, sterilizzazione dell'Iva per 12 miliardi prevista nel 2019. CHIARA SCALISE ROMA. Riforma della Legge Fornero, introduzione anche in Italia del reddito e della pensione di cittadinanza, un primo passo verso la 'flat tax' e un pacchetto di misure che includono la cosiddetta pace fiscale nonchè la sterilizzazione dell'Iva per 12 miliardi nel 2019: sono alcune delle norme contenute nei tre diversi provvedimenti (la manovra e due decreti legge) approvati ieri dal Consiglio dei ministri e i cui testi devono però ancora essere resi noti. Ecco le misure principali secondo quanto riportato dal governo. . REDDITO, 780 A CHI RISIEDE IN ITALIA DA 5 ANNI. Confermato l'assegno da 780 euro, che potrà salire se si hanno figli o familiari a carico: andrà a chi cerca lavoro e risiede in Italia da almeno 5 anni. Prevista la riforma dei centri per l'impiego. PENSIONI CON FINESTRE. Ok 'quota 100' per anticipare da febbraio l'uscita a 62 anni d'età con 38 anni di contributi. Previste 4 finestre in un anno. Prorogata "opzione donna". PENSIONI D'ORO, 1 MLD IN 3 ANNI. Nella manovra ci sarà anche il taglio delle pensioni sopra i 4.500 euro, nella quota non coperta dai contributi. L'obiettivo annunciato è fare cassa per 1 miliardo in tre anni. FLAT TAX, SOLO FINO A 65MlLA EURO; TAGLIO AIRES. La flat tax sarà al 15% e riguarderà i ricavi fino a 65.000 euro. L'Ires passa dal 24% al 15% per le imprese che reinvestono gli utili in assunzioni stabili o in macchinari. Scompaiono lri e Ace. ROTTAMAZIONE TER IN 5 ANNI. Per chi ha accumulato debiti con il fisco tra il 2000 e il2017 si prevede una nuova definizione agevolata spalmata su 10 rate distribuite in 10 anni. I tempi si allungano anche per chi ha già aderito alla rottamazione bis avviata lo scorso anno. E' escluso il pagamento delle sanzioni e degli interessi di mora. Sulle 10 rate è stabilito un interesse ridotto del 2% l'anno. Prevista anche la possibilità di compensare i debiti con i crediti nei confronti della p.a STRALCIO MINI CARTELLE FINO 1000 EURO. Cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al periodo che va dal 2000 al 2010 di importa residuo fino a 1000 euro. - PACE FISCALE, SOGLIA A 1 00MlLA EURO. Si potrà sanare con un'aliquota al 20% il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi. Con la dichiarazione integrativa si potrà far emergere fino ad un massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d'imposta. Per ridurre il contenzioso, si potranno inoltre sanare le liti con il fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in 5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il 50% in caso di vittoria in primo grado). STRETTA SU BANCHE E ASSICURAZIONI PER 4 MLD. In arrivo una stretta sulla deducibilità delle svalutazioni e anche sul trattamento fiscale delle svalutazioni dei crediti per i nuovi principi contabili. Per fare cassa, il governo starebbe anche valutando un intervento sulla deducibilità degli interessi passivi o sull'Ires. Per le assicurazioni l'obiettivo è rideterminare gli acconti di imposta. Previsto invece un aumento del fondo per i risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie. ECOBONUS ANCHE NEL 2019 MA PIU' BASSO. Nuove detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazioni e per l'efficienza energetica, in entrambi i casi al 50% (finora per l'efficienza energetica l'aliquota era al 65%). CONFERMATO BONUS MOBILI E GIARDINI. Estese nel 2019 le detrazioni per l'acquisto di elettrodomestici a basso .consumo. Proroga anche per il bonus al 36% per i giardini. CEDOLARE SECCA SU NEGOZI. Arriva la flat tax per gli affitti con l'introduzione di una cedolare fissa al 21% sui nuovi contratti degli immobili commerciali, capannoni compresi. RC AUTO PIU' EQUA. Il governo punta a introdurre canoni differenziati rispetto al territorio: stop ai vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro. SPENDING REVIEW, SI PARTE DA MINISTERI. L'obiettivo è incassare 3,6 miliardi di cui 2,5 in arrivo dai tagli ai ministeri e 1,1 miliardi dai trasferimenti a vari enti. SFORBICIATA A AUTO BLU E SCORTE. La task force per la revisione della spesa pubblica punterà anche su una stretta per auto blu, voli di Stato e scorte. NUOVA STRETTA SU ACQUISTI P.A. fino a 2 miliardi di euro di risparmi grazie all'obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare beni e servizi tramite Consip. . NORMA BRAMINI. Più tutele per chi ha debiti nei confronti delle banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato. OK ASSUNZIONI POLIZIA E TOGHE. In arrivo 500 milioni per assumere poliziotti, magistrati e personale amministrativo. VITALIZI REGIONALI. Blocco del trasferimento dei fondi alle regioni che non prevedano l'abolizione dei vitalizi. FONDO BLOCKCHAIN E CDP PER STARTUP. Un fondo di venture capitai con Cdp per investire nelle startup innovative e un fondo blockchain per utilizzare questa tecnologia a sostegno del made in Italy. SANITA', STOP A DOPPIO RUOLO GOVERNATORI. Ok alla norma anti De Luca, per evitare che si possa essere presidenti di Regioni e commissari, e a una serie di interventi per tagliare i tempi delle liste di attesa, comprese norme anti medici furbetti. Via libera anche all'Anagrafe nazionale dei vaccini.

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