AGRIGENTONOTIZIE
CAMMARATA
Interventi sulla viabilità montana,
consegnati i lavori: ecco quali sono le strade interessate
Saranno inoltre installate nuove
barriere di protezione e segnaletica
Redazione
Nuovi interventi sulla viabilità
montana. Sono stati consegnati i lavori per l'eliminazione delle
condizioni di pericolo del tratto B della strada provinciale n. 24
Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte Giuri), che era stato chiuso al
traffico nel 2013 con ordinanza del settore infrastrutture Stradali a
causa di alcune frane e dissesti che rendevano estremamente
pericoloso il transito dei veicoli.
L'impresa Ediltecnica Costruzioni di
San Cataldo, aggiudicataria dell'appalto, dovrà eseguire i lavori
progettati dai tecnici del settore Infrastrutture stradali entro un
anno, con la sistemazione delle frane tramite paratie, drenaggi,
gabbionate e realizzazione di cunette per lo smaltimento delle acque
meteoriche. Saranno inoltre installate nuove barriere di protezione e
segnaletica. Per riaprire questo importante collegamento tra i comuni
montani e la stazione ferroviaria di Cammarata è prevista una spesa
di 564.994,61 euro più Iva, pari all'importo contrattuale
complessivo.
La consegna di questi lavori chiude una
rosa di interventi per i quali il Libero Consorzio Comunale aveva
elaborato numerosi progetti esecutivi, ottenendo i relativi
finanziamenti dalla Regione Siciliana. Relativamente alle strade
dell'area montana sono già consegnati o in corso d'opera i lavori
per il ripristino del transito sulle SP n. 34, n. 26 B e n. 20.
AGRIGENTOOGGI
VIABILITÀ MONTANA: CONSEGNATI I
LAVORI DELLA SP 24 B CAMMARATA - PONTE GIURI
Prosegue l'impegno del Libero
Consorzio di Agrigento per il miglioramento dei collegamenti stradali
nell'area montana. A conclusione del relativo iter amministrativo
sono stati consegnati infatti i lavori per l'eliminazione delle
condizioni di pericolo del tratto B della Strada Provinciale n. 24
Cammarata-Cammarata Scalo (Ponte Giuri), che era stato chiuso al
traffico nel 2013 con ordinanza del Settore Infrastrutture Stradali a
causa di alcune frane e dissesti che rendevano estremamente
pericoloso il transito dei veicoli.
L'impresa Ediltecnica Costruzioni di
San Cataldo, aggiudicataria dell'appalto, dovrà eseguire i lavori
progettati dai tecnici del Settore Infrastrutture Stradali entro un
anno, con la sistemazione delle frane tramite paratie, drenaggi,
gabbionate e realizzazione di cunette per lo smaltimento delle acque
meteoriche. Saranno inoltre installate nuove barriere di protezione e
segnaletica. Per riaprire questo importante collegamento tra i comuni
montani e la stazione ferroviaria di Cammarata è prevista una spesa
di 564.994,61 euro più Iva, pari all'importo contrattuale
complessivo.
La consegna di questi lavori chiude una
rosa di interventi per i quali il Libero Consorzio Comunale aveva
elaborato numerosi progetti esecutivi, ottenendo i relativi
finanziamenti dalla Regione Siciliana. Relativamente alle strade
dell'area montana sono già consegnati o in corso d'opera i
lavori per il ripristino del transito sulle SP n. 34, n. 26 B e n.
20.
SICILIA24H
IL DIRITTO ALLO STUDIO NEGATO AI
DISABIL
I
Le Province in ritardo, e i Comuni
senza fondi: studenti disabili a casa per mancanza del servizio di
assistenza a scuola. Il caso di due bambine di Aragona.
La Sicilia dei ritardi e del diritto
allo studio negato ai disabili. Nelle Province, oggi Liberi consorzi
comunali, probabilmente si è ignorato che il primo giorno di scuola
ricadesse a settembre, e così, al suono della prima campanella, i
signori delle Province, al rientro dalle ferie estive, sono stati
impreparati a rendere puntualmente operative le procedure per
finanziare l'ingaggio del personale per il trasporto e l'assistenza
scolastica degli studenti disabili nelle scuole superiori. E la
conseguenza è stata che, ad esempio, tra Palermo e provincia oltre
400 studenti disabili sono stati e sono costretti a casa, a meno che
i genitori non abbiano loro la possibilità di accompagnarli e
assisterli a scuola. E alla Provincia di Palermo, per giustificarsi,
hanno balbettato le solite manfrine del tipo: "Aspettiamo 3 milioni
di euro dalla Regione, utilizziamo dei residui dell'anno scorso,
avvieremo i primi servizi al più presto". E le associazioni di
tutela dei disabili hanno replicato ai signori delle Province: "E
perché non vi siete preoccupati per tempo? Forse non eravate a
conoscenza che a settembre inizia la scuola?" E poi altre vergogne
e vigliaccherie di Sicilia: nelle scuole inferiori, quindi, infanzia,
elementari e medie, la competenza per l'assistenza scolastica degli
studenti disabili è stata delle Province. Poi, a seguito della
fallimentare riforma delle Province del governo Crocetta, tale
competenza è stata scaricata sui Comuni. I Comuni sono tutti
sull'orlo del precipizio del dissesto finanziario, e non sono in
grado di sostenere il servizio di assistenza ai disabili. E così,
tra i tanti altri esempi, due bambine di Aragona, una all'infanzia
e un'altra in prima media, che sono sorde figlie di un sordo,
Vincenzo Salamone, a scuola sono senza l'assistente che traduce le
lezioni con il linguaggio dei segni per i sordi. Vincenzo Salamone si
è rivolto al Comune di Aragona e la risposta è stata che mancano i
soldi e che, forse, il servizio sarà attivato a febbraio.
SCRIVOLIBERO
AGRIGENTO, ALLA "SCALA REALE"
UNA MOSTRA DI UNIFORMI E DI CIMELI STORICI DELL'ARMA DEI
CARABINIERI
Saranno esposti anche dei documenti
firmati dal Comandante della Divisione di Agrigento dei Carabinieri
Reali, Maggiore Romano dalla Chiesa, alla mostra di uniformi e di
cimeli storici dell'Arma che sarà inaugurata il prossimo giovedì
18 ottobre, alle ore 11:00, nella Galleria Espositiva della "Scala
Reale" all'interno dell'Ottocentesco "Magnifico Palazzo"
dell'ex Provincia ( Piazzale Aldo Moro, 1 - Agrigento).
Si tratta di alcune lettere che il
padre del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa scrisse nel 1930
all'Amministrazione della "Provincia di Girgenti" per
richiedere l'esecuzione di lavori urgenti per la "caserma
capoluogo".
I documenti saranno visionabili,
appunto, all'interno della mostra organizzata dal Libero Consorzio
Comunale in collaborazione con il Comando Provinciale Carabinieri di
Agrigento.
La collezione, gentilmente concessa dal
Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore
Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, racconta le
tradizioni della Benemerita attraverso un percorso espositivo
realizzato con pannelli illustrativi ricchi di immagini d'epoca e
una suggestiva raccolta di uniformi storiche, cimeli e documenti
originali.
Una storia lunga più di duecento anni
nella quale l'Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i
mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio "della pubblica
e privata sicurezza": un percorso fatto di fedeltà alle
Istituzioni e di servizio alla collettività.
La mostra, rimarrà aperta al pubblico,
gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore
13.00, sino al 9 novembre 2018, con apertura straordinaria, stesso
orario, domenica 4 novembre 2018 in occasione della Giornata delle
Forze Armate.
LA SICILIA
DALL' ANPAL FONDI A NEET DI GARANZIA
GIOVANI PER COSTITUIRLE
Startup innovative, la Sicilia
cresce fino a quota 508
PALERMO. Cresce ancora in Sicilia il
numero di startup innovative e l'Isola resta al top della classifica
nazionale. Secondo l'ultimo rapporto del ministero dello Sviluppo
economico elaborato con Unioncamere e Infocamere, da giugno a
settembre scorsi le newco dedicate all'innovazione sono salite di
numero da 498 a 508, cioè 10 in più e il 5,27% del totale delle
startup innovative italiane. Con un rapporto che mostra come sul
totale delle nuove società create in Sicilia, il 2,23% sia
rappresentato da startup tecnologiche. Ciò ha consentito alla nostra
regione non solo di tagliare il traguardo psicologico delle 500
startup, ma anche di continuare a superare il Piemonte mantenendo la
sesta posizione dopo Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Veneto e
Campania.
A livello provinciale, fra le prime 20
ci sono Catania con 152 aziende (14 ° posto) e Palermo con 145 ( 17"
posto), mentre fra le ultime 20 figurano Ragusa, 87" posto, con
18 unità, e Enna al 95° posto con 9 startup. Ragusa è fra le
ultime province italiane anche per densità di startup sul totale del
tessuto di imprese (0,90%, al 99° posto).
Un incentivo alla nascita di nuove
attività in questo settore, che è anche fonte di occupazione,
arriva dall'Anpal, che ha lanciato ieri "Ves I Start Up",
formazione per l'avvio di impresa, il nuovo progetto finanziato
nell'ambito di Garanzia Giovani, misura 7.1- "Attività di
accompagnamento all'avvio di impresa e supporto allo start up di
impresa" del Programma operativo Iniziativa occupazione giovani,
in aiuto dei Neet, giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano e
non lavorano.
Il progetto, realizzato dall'Ente
nazionale Microcredito a seguito di un accordo con Anpal, punta sulla
formazione ed è finalizzato ad individuare, coinvolgere e formare i
Neet per supportarli a realizzare la loro idea imprenditoriale
attraverso lo sviluppo di un piano di impresa lo scopo è consentire,
al termine del percorso formativo, l'accesso al finanziamento del
fondo rotativo "SELFlEmployment", finanziato da Garanzia
Giovani e che mette a disposizione un prestito per importi da 5.000 a
50.000 euro senza interessi e senza la necessità di garanzie reali o
personali. La domanda di contributo a "SELFIEmployment" si
presenta sul sito di Invitalia.
IL PIANO. Nella prima fase una rete
pubblico-privata, poi assunzioni e banca dati unica
CENTRI IMPIEGO, ECCO LA "CURA DI
MAIO"
Michele Guccione
PALERMO. Per evitare che il Reddito di
cittadinanza faccia flop come accaduto nel caso del Rei, occorre che
i centri per l'impiego funzionino. Il governo nazionale lo sa bene e
intende fare presto, prestissimo, per riorganizzarli. Lo ha spiegato
chiaramente ieri agli assessori regionali al Lavoro convocati a Roma,
il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, illustrando loro
il "Piano di sviluppo della rete dei Centri per l'impiego".
, '
Nell'immediato, proprio per evitare che
le strutture con pochi addetti e prive di attrezzature adeguate,
vengono sommerse dalle richieste di Reddito di cittadinanza (che
prevede non solo soldi, ma anche l'erogazione di formazione e di
servizi per trovare un lavoro), in una fase transitoria il governo
concorderà con le Regioni una "chiamata" a livello
nazionale o regionale di tutti i soggetti privati che potrebbero
essere disponibili a fare parte di una rete pubblico-privata che
aiuti a smaltire la mole di lavoro.
Ma il piano è pensato bene,
dall'inizio alla fine, e, con la dotazione iniziale di 1 miliardo di
euro per il 2019, mira a soddisfare cinque priorità: rafforzare
l'organico dei Centri per l'impiego e promuovere lo sviluppo delle
competenze interne mediante la, formazione: ridisegnare logo e
ambienti perché tutti gli uffici in Italia abbiano lo stesso layout
(per questo sarà subito lanciato un "bando per la creatività"
per raccogliere le idee); potenziare le attrezzature informatiche e i
livelli di connessione a internet dei singoli centri; completare la
creazione, di un software unico per tutti I Cpi Italiani accelerando
anche l'integrazione di tutte le banche dati (comprese quelle di Inps
e Miur) nel Sistema informativo unitario la cui mancanza finora ha
impedito, ad esempio, ad un soggetto di mettere insieme le
certificazioni relative ad attività lavorative svolte in città
diverse; creare servizi informativi per il lavoro che aiutino gli
operatori a fare incontrare domanda e offerta di impiego in maniera
trasparente.
Tutto ciò avverrà attuando il "Piano
nazionale per lo sviluppo dei servizi per il lavoro", alla cui
redazione concorreranno le Regioni con propri piani basati sulla
radiografia dell'esistente (dotazione organica e fabbisogni stimati
sul numero di Dichiarazioni di disponibilità rilasciate in un
condizione delle strutture, screening delle competenze del personale
in servizio, fabbisogni di aggiornò e di formazione). Il problema
vero per le Regioni sarà indicare, come chiede il ministero, tempi e
modalità di assunzione del personale.
LE MISURE. Più supporti , meno
tasse.
CAMBIA LA FORNERO E UN PRIMO PASSO
VERSO LA "FLAT TAX"
Introduzione del reddito e della
pensione di cittadinanza, sterilizzazione dell'Iva per 12 miliardi
prevista nel 2019.
CHIARA SCALISE
ROMA. Riforma della Legge Fornero,
introduzione anche in Italia del reddito e della pensione di
cittadinanza, un primo passo verso la 'flat tax' e un pacchetto di
misure che includono la cosiddetta pace fiscale nonchè la
sterilizzazione dell'Iva per 12 miliardi nel 2019: sono alcune delle
norme contenute nei tre diversi provvedimenti (la manovra e due
decreti legge) approvati ieri dal Consiglio dei ministri e i cui
testi devono però ancora essere resi noti. Ecco le misure principali
secondo quanto riportato
dal governo. .
REDDITO, 780 A CHI RISIEDE IN ITALIA DA
5 ANNI.
Confermato l'assegno da 780 euro, che
potrà salire se si hanno figli o familiari a carico: andrà a chi
cerca lavoro e risiede in Italia da almeno 5 anni. Prevista la
riforma dei centri per l'impiego. PENSIONI CON FINESTRE.
Ok 'quota 100' per anticipare da
febbraio l'uscita a 62 anni d'età con 38 anni di contributi.
Previste 4 finestre in un anno. Prorogata "opzione donna".
PENSIONI D'ORO, 1 MLD IN 3 ANNI.
Nella manovra ci sarà anche il taglio
delle pensioni sopra i 4.500 euro, nella quota non coperta dai
contributi. L'obiettivo annunciato è fare cassa per 1 miliardo in
tre anni.
FLAT TAX, SOLO FINO A 65MlLA EURO;
TAGLIO AIRES.
La flat tax sarà al 15% e riguarderà
i ricavi fino a 65.000 euro. L'Ires passa dal 24% al 15% per le
imprese che reinvestono gli utili in assunzioni stabili o in
macchinari. Scompaiono lri e Ace. ROTTAMAZIONE TER IN 5 ANNI.
Per chi ha accumulato debiti con il
fisco tra il 2000 e il2017 si prevede una nuova definizione agevolata
spalmata su 10 rate distribuite in 10 anni. I tempi si allungano
anche per chi ha già aderito alla rottamazione bis avviata lo scorso
anno. E' escluso il pagamento delle sanzioni e degli interessi di
mora. Sulle 10 rate è stabilito un interesse ridotto del 2% l'anno.
Prevista anche la possibilità di compensare i debiti con i crediti
nei confronti della p.a
STRALCIO MINI CARTELLE FINO 1000 EURO.
Cancellazione automatica di tutti i debiti con il fisco relativi al
periodo che va dal 2000 al 2010 di importa residuo fino a 1000 euro.
-
PACE FISCALE, SOGLIA A 1 00MlLA EURO.
Si potrà sanare con un'aliquota al 20%
il pregresso di chi ha già presentato la dichiarazione dei redditi.
Con la dichiarazione integrativa si potrà far emergere fino ad un
massimo del 30% in più rispetto alle somme già dichiarate e
comunque con un tetto di 100.000 euro per periodo d'imposta. Per
ridurre il contenzioso, si potranno inoltre sanare le liti con il
fisco pagando senza sanzioni o interessi il 20% del non dichiarato in
5 anni in caso di vittoria del contribuente in secondo grado (o il
50% in caso di vittoria in primo grado).
STRETTA SU BANCHE E ASSICURAZIONI PER 4
MLD.
In arrivo una stretta sulla
deducibilità delle svalutazioni e anche sul trattamento fiscale
delle svalutazioni dei crediti per i nuovi principi contabili. Per
fare cassa, il governo starebbe anche valutando un intervento sulla
deducibilità degli interessi passivi o sull'Ires. Per le
assicurazioni l'obiettivo è rideterminare gli acconti di imposta.
Previsto invece un aumento del fondo per i risparmiatori coinvolti
nelle crisi bancarie.
ECOBONUS ANCHE NEL 2019 MA PIU' BASSO.
Nuove detrazioni fiscali per le spese
di ristrutturazioni e per l'efficienza energetica, in entrambi i casi
al 50% (finora per l'efficienza energetica l'aliquota era al 65%).
CONFERMATO BONUS MOBILI E GIARDINI.
Estese nel 2019 le detrazioni per
l'acquisto di elettrodomestici a basso .consumo. Proroga anche per il
bonus al 36% per i giardini.
CEDOLARE SECCA SU NEGOZI. Arriva la
flat tax per gli affitti con l'introduzione di una cedolare fissa al
21% sui nuovi contratti degli immobili commerciali, capannoni
compresi.
RC AUTO PIU' EQUA.
Il governo punta a introdurre canoni
differenziati rispetto al territorio: stop ai vincoli di
trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro.
SPENDING REVIEW, SI PARTE DA MINISTERI.
L'obiettivo è incassare 3,6 miliardi
di cui 2,5 in arrivo dai tagli ai ministeri e 1,1 miliardi dai
trasferimenti a vari enti. SFORBICIATA A AUTO BLU E SCORTE.
La task force per la revisione della
spesa pubblica punterà anche su una stretta per auto blu, voli di
Stato e scorte.
NUOVA STRETTA SU ACQUISTI P.A.
fino a 2 miliardi di euro di risparmi
grazie all'obbligo per le amministrazioni pubbliche di acquistare
beni e servizi tramite Consip. .
NORMA BRAMINI.
Più tutele per chi ha debiti nei
confronti delle banche ma vanta crediti nei confronti dello Stato.
OK ASSUNZIONI POLIZIA E TOGHE.
In arrivo 500 milioni per assumere
poliziotti, magistrati e personale amministrativo. VITALIZI
REGIONALI.
Blocco del trasferimento dei fondi alle
regioni che non prevedano l'abolizione dei vitalizi.
FONDO BLOCKCHAIN E CDP PER STARTUP.
Un fondo di venture capitai con Cdp per
investire nelle startup innovative e un fondo blockchain per
utilizzare questa tecnologia a sostegno del made in Italy.
SANITA', STOP A DOPPIO RUOLO
GOVERNATORI.
Ok alla norma anti De Luca, per evitare
che si possa essere presidenti di Regioni e commissari, e a una serie
di interventi per tagliare i tempi delle liste di attesa, comprese
norme anti medici furbetti. Via libera anche all'Anagrafe nazionale
dei vaccini.