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rassegna stampa del 25 ottobre 2018

Giornale di Sicilia

La riforma della pubblica amministrazione
Le impronte digitali anti-assenteismo
Maurizio D'Incanto
RO M A
Maggiore efficienza per la pubblica amministrazione con più personale ma mirato alle competenze digitali, a quelle sulla qualità dei servizi e una stretta sull'assenteismo attraverso l'uso delle impronte digitali e dei controlli biometrici in generale per la rilevazione delle presenze. Il disegno di legge «per la concretezza delle azioni della pubblica amministrazione e la prevenzione dell'assenteismo » messo a punto dalla ministra Giulia Bongiorno sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri. «Voglio evitare - ha detto Bongiorno - che ci siano Comuni in cui la gente non va a lavorare: passerà, in via definitiva, il mio provvedimento che prevede che ci siano controlli biometrici nella pubblicaamministrazione ». I controlli saranno fatti «con l'identificazione facciale, con l'impronta digitale o con l'iride. Dopo anni in cui c'è stato sempre blocco del turnover - ha proseguito il ministro - finalmente abbiamo la possibilità di assunzioni al 100 per cento. Uno va via e uno entra. Direi che è un dato storico visto che da decenni avevamo turnover al 25%. Sono previste anche delle assunzioni straordinarie perché riteniamo che la pubblica assunzione debba ritornare a correre». I badge e i fogli di presenze lasceranno il passo alle impronte digitali o al controllo dell'iride anche se il disegno di legge non intende individuare già la «specifica tecnologia che sarà impiegata» per la lotta all'assenteismo. Questa tecnologia sarà individuata in un secondo momento con fonte re olamentare dopo aver acquisito il parere del Garante per la protezione dei dati personali. Le assunzioni potranno superare le uscite purché si rispetti il limite del 100 per cento della spesa per il personale cessato: le amministrazioni dello Stato possono procedere a decorrere dal 2019 ad assunzioni a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. In pratica non c'è un limite sul numero delle persone e essendo il personale che va in pensione in genere più costoso di quello che entra sarà possibile assumere più lavoratori di quelli in uscita. Le amministrazioni dovranno elaborare il piano dei fabbisogni tenendo conto soprattutto della necessità di reclutare figure professionali con elevate competenze nella digitalizzazione e nella semplificazione dei procedimenti amministrativi. Una nuova struttura denominata Nucleo della Concretezza dovrà individuare le azioni che consentiranno di verificare la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento delle amministrazioni.

Accolto l'invito della Regione
Anas: controlli ai ponti non nostri

Luigi Ansaloni
PALERMO
Musumeci chiama, l'Anas risponde. Dopo le critiche, nemmeno troppo velate, del presidente della Regione sui tempi di controllo di ponti e viadotti in Sicilia, l'azienda ha ufficialmente confermato, con una lettera inviata al governatore stesso, la sua disponibilità a mettere a disposizione tutte le sue risorse in campo a servizio della collettivitò, al fine di estendere le attività di controllo e monitoraggio, già costantemente svolto sui propri ponti, anche alle opere non di propria competenza, tramite un accordo. Anas, si legge nella lettera, ha proposto di fissare una data per la firma di una specifica convenzione per poter avviare quanto prima queste attività. Nel documento si legge che comunque l'Anas ha svolto «regolarmente attività di monitoraggio e controllo sui 1614 ponti e viadotti della rete di competenza, con le ispezioni periodiche previste dalle norme, nonché con l'inst allazione di avanzati sistemi di monitoraggio strumentale su alcune opere particolarmente rilevanti. Da gennaio 2018 ad oggi (quindi ben prima della tragedia di Genova) sono state già effettuate 5077 ispezioni da personale specializzato su ponti e viadotti della rete Anas, compresi quelli delle autostrade A19 e A29». Il sistema di gestione di ponti e viadotti utilizzato da Anas sarebbe stato dettagliatamente illustrato a Musumeci nel corso dell'incontro il 24 agosto, e dopo il governatore avrebbe chiesto ad Anas di adottare il proprio sistema di monitoraggio anche sulla rete stradale di competenza delle ex province regionali e del CAS. Intanto domenica riaprirà senza ulteriori intoppi il tratto autostradale della A19, Enna-Ponte Cinque Archi, in direzione Palermo, lo lo slittamento di dieci giorni per la sostituzione di due solette del viadotto Morello. (* LANS*)


Scrivolibero

Agrigento, al Libero Consorzio studenti incontrano capitano dei Carabinieri

Compiti dell'Arma Carabinieri, educazione stradale, lotta al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, giovani e società. Sono stati questi, e non solo, i temi trattati da alcuni studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane "R. Politi" e del Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento nel corso di un incontro con il Comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, Capitano Luigi Garrì, sul tema "L'Arma dei Carabinieri ed il suo rapporto con i giovani". L'incontro, che si è svolto stamani nell'Aula Consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, si è inserito nel contesto del percorso culturale sulle uniformi ed i cimeli storici dell'Arma dei Carabinieri, gentilmente concessi dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, in mostra fino al 9 novembre nella Galleria della Scala Reale dell'ex Provincia. Il Capitano Garrì si è, poi, soffermato sulla figura del Carabiniere amico, soprattutto nei rapporti con i più giovani. Nel corso dell'iniziativa è stato, anche, proiettato un video che ha sintetizzato i compiti dell'Arma, asse portante su cui si basa tutto il sistema di sicurezza nazionale. Il Comandante, poi, ha ricordato la figura del capitano Mario D'Aleo, ucciso dalla mafia a Monreale il 13 giugno del 1983. Infine, sotto l'aspetto professionale, il Capitano Garrì ha spiegato agli studenti quali sono le "attitudini" che un "aspirante Carabiniere" deve possedere per entrare nell'Arma e diventare, così, un professionista della sicurezza, calato in una dimensione di alta tecnologia e professionalità. Un nuovo appuntamento con gli studenti è previsto il prossimo 30 ottobre con i Licei Scientifici "Leonardo" e "Majorana".
La mostra di uniformi e cimeli storici dell'Arma dei Carabinieri, ricordiamo, rimarrà aperta al pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, con apertura straordinaria domenica 4 novembre, Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale.

Grandangolo

Agrigento, il 5 novembre gli esami per autotrasportatore merci su strada

Si svolgeranno il 5 novembre, con inizio alle 8.15, gli esami della seconda sessione 2018 per lo svolgimento della professione di autotrasportatore di merci su strada, nella Sala "Silvia Pellegrino" in Via Acrone ad Agrigento. Quattordici i candidati ammessi agli esami dal Settore "Attività Economiche e Produttive e Trasporti" del Libero Consorzio Comunale di Agrigento. I candidati che supereranno gli esami potranno esercitare la professione in Italia e su tutto il territorio dell'Unione Europea. Due le prove d'esame previste. La prima prova scritta consiste in sessanta domande con 4 risposte alternative di cui una vera e tre false, scelte tra quelle contenute nella banca dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e riportate nei relativi decreti dirigenziali. Il quiz è composto da venti quesiti per la materia del diritto equamente ripartiti tra Diritto civile, Diritto commerciale, Diritto tributario e Diritto sociale; dieci quesiti per la materia di "Gestione Commerciale e Finanziaria dell'azienda"; dieci quesiti per la materia di accesso al mercato; dieci quesiti per la materia di Norme tecniche e gestione tecnica; dieci quesiti per la materia di Sicurezza Stradale. La prima prova d'esame avrà una durata di due ore. Ad ogni risposta esatta è attribuito un punto. La prova s'intende superata con punteggio minimo di 30 punti che devono corrispondere ad almeno il 50% dei quesiti per ogni materia d'esame.
La seconda prova scritta, che avrà una durata di due ore, consiste in un'esercitazione su un caso pratico che prevede la soluzione di un problema a "risposta aperta". La prova contiene parti concernenti sia l'ambito nazionale e/o internazionale, scelti tra quelli inclusi nella banca dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e riportati nei relativi decreti dirigenziali.

AGRIGENTONOTIZIE

I CARABINIERI INCONTRANO GLI STUDENTI, IL LICEO POLITI A "LEZIONE" CON I MILITARI DELL'ARMA Un nuovo appuntamento con gli studenti è previsto il prossimo 30 ottobre con i licei scientifici "Leonardo" e "Majorana"

Compiti dell'arma carabinieri, educazione stradale, lotta al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, giovani e società. Sono stati questi, e non solo, i temi trattati da alcuni studenti del liceo scientifico e delle scienze Umane "R. Politi" e del liceo classico "Empedocle" di Agrigento nel corso di un incontro con il comandante della Compagnia Carabinieri di Agrigento, capitano Luigi Garrì, sul tema "L'Arma dei Carabinieri ed il suo rapporto con i giovani". L'incontro, che si è svolto stamani nell'aula consiliare "Luigi Giglia" del Libero Consorzio comunale di Agrigento, si è inserito nel contesto del percorso culturale sulle uniformi ed i cimeli storici dell'Arma dei Carabinieri, gentilmente concessi dal Generale di Brigata nella Riserva Michele Di Martino, Ispettore Regionale dell'Associazione Nazionale Carabinieri, in mostra fino al 9 novembre nella Galleria della Scala Reale dell'ex Provincia. Il capitano Garrì si è, poi, soffermato sulla figura del Carabiniere amico, soprattutto nei rapporti con i più giovani. Nel corso dell'iniziativa è stato, anche, proiettato un video che ha sintetizzato i compiti dell'Arma, asse portante su cui si basa tutto il sistema di sicurezza nazionale. Il comandante, poi, ha ricordato la figura del capitano Mario D'Aleo, ucciso dalla mafia a Monreale il 13 giugno del 1983. Infine, sotto l'aspetto professionale, il capitano Garrì ha spiegato agli studenti quali sono le "attitudini" che un "aspirante Carabiniere" deve possedere per entrare nell'Arma e diventare, così, un professionista della sicurezza, calato in una dimensione di alta tecnologia e professionalità. Un nuovo appuntamento con gli studenti è previsto il prossimo 30 ottobre con i licei scientifici "Leonardo" e "Majorana". La mostra di uniformi e cimeli storici dell'Arma dei Carabinieri, ricordiamo, rimarrà aperta al pubblico, gratuitamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, con apertura straordinaria domenica 4 novembre, Giornata delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale.

AGRIGENTOOGGI
Agrigento, a febbraio si vota per eleggere il presidente della Provincia Regionale A Febbraio si vota per il presidente e si ritorna alla vecchia denominazione Provincia Regionale Di Agrigento. Gli elettori delle ex province saranno i sindaci e i consiglieri. Dopo anni di braccio di ferro fra la regione e lo stato, in sicilia si applicheranno delle regole identiche a quelle fissate dalla Legge Delrio. Il governo regionale, infatti, ha deciso di adeguare le norme siciliane alla sentenza della corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la previsione di elezioni dirette.

LA SICILIA
RIBERA Mareamico: «Le piogge cancellano tracce inquinamento del Magazzolo»
   RIBERA. Se è vero che le piogge dei giorni scorsi hanno cancellato in parte le tracce, le "prove" dell'inquinamento del fiume Magazzolo, è anche vero che vi sono gli elementi indiziari raccolti dai carabinieri della locale tenenza già il 16 di ottobre che, opportunamente valutate, potranno indirizzare le indagini verso quanti hanno versato acque oleose dei frantoi nel fiume. C'è di più perché l'associazione "Mareamico" di Agrigento ha segnalato che lo scorso 15 ottobre l'acqua del fiume Magazzolo, a pochi chilometri da Ribera, era scura, per la evidente presenza di acque di vegetazione. "Dopo avere avuto la segnalazione - scrive in un comunicato l'associazione ambientalista - ci siamo recati alla foce con il drone e, dopo aver rilevato la grave situazione ambientale, abbiamo avvisato le autorità per gli accertamenti, senza divulgare la notizia per permettere l'inizio delle indagini". Da metà mese ad oggi, anche grazie alle altre precipitazioni atmosferiche, il fenomeno non si sarebbe più ripetuto. Mareamico auspica che le forze dell'ordine possano effettuare dei controlli accurati nei frantoi e realizzare degli appostamenti per appurare dove viene versato il contenuto delle cisterne delle acque, con lo scopo di stroncare definitivamente l'incivile abitudine imprenditoriale che va a danno dell'ambiente, di terreni e colture e soprattutto del mare, inquinando tutto l'ambiente. L'associazione ricorda che l'acqua di vegetazione è 200 volte più inquinante delle fogne. Mareamico ha realizzato, oltre alle foto, anche un video con il drone sull'area inquinata del fiume Magazzolo, soprattutto alla foce, nel Canale di Sicilia. EMANUELA MINIO

SCUOLE
. Il dettaglio del report su "Ecosistema scolastico" di Legambiente gettano ombre pesanti sulla qualità dei plessi cittadini. SENZA CERTIFICAZIONI CON POCHISSIME MANUTENZIONI E SERVIZI LATITANTI
Poche manutenzioni, troppi edifici con amianto, pochi servizi. Se siamo 68esimi, probabilmente, ce lo siamo meritato. Ad un giorno dalla pubblicazione del rapporto "Ecosistema scuola" di Legambiente possiamo finalmente approfondire le singole voci utilizzate per calcolare il posiziona mento di Agrigento in classifica. I dati che hanno alla fine individuato il nostro posizionamento sono impietosi e di- pingono un settore, quello dell'istruzione pubblica di pertinenza comunale, in vero e proprio affanno. Partiamo dai numeri: al 2017 risultavano 35 scuole per un totale di 47 edifici. Per la manutenzione, in quell'anno, furono stanziati 124.500 euro, ma ne furono spesi quasi 55 mila. Dato comune in molti comuni probabilmente a causa della burocrazia, ma che rappresenta un esito incomprensibile, dato che in realtà, i motivi per spendere i soldi ci sono eccome. Stando a quanto comunicato dal Comune a Legambiente, il patrimonio esistente (il più "giovane" risale agli anni '90) non è stato edificato con criteri antisismici, né, tantomeno, risultano essere stati effettuati interventi di verifica di vulnerabilità sismica. C'è poi un dato che non quadra: secondo il Municipio gli edifici sono stati collaudati da un punto di vista statico, e sarebbero in possesso di certificati di idoneità statica e di agibilità. Fatto questo che collide, e non poco, con' quanto ufficialmente riportato da parte degli stessi funzionari comunali in atti formali. Anzi, di recente furono stanziati proprio 50mila euro per effettuare alcuni interventi di questo tipo, che sarebbero inutili se, come riporta il report, tutti gli edifici sono in possesso delle dovute certificazioni. Ad ogni modo, oggi solo tre edifici risultano avere un certificato di prevenzione incendi (ma si sta partecipando ad un bando per ottenere il finanziamento in tal senso), solo 14 hanno porte antipanico, 12 presentano elementi contenenti amianto, solo 20 su 47 hanno impianti elettrici a norma e solo 5, negli ultimi anni, sono stati interessati da indagini diagnostiche rispetto alle condizioni dei solai. Pochi, pochissimi, gli interventi di manutenzione straordinaria (5in 10 anni), nessuno in termini di riqualificazione e adeguamento. AI2017 solo 12 scuole risultano in possesso di biblioteche, poche hanno verde a disposizione e ancor meno palestre adeguate. Spesso gli istituti sono ospitati in civili abitazioni, contesti certamente inidonei. "I risultati conseguiti sono troppo pochi se rapportati ad un numero di scuole tanto esigui - spiega Raffaella Giambra, responsabile Legambiente Scuola e Formazione Sicilia -. Ciò che emerge è l'assenza di una politica di edificazione e una difficoltà di fare pianificazione e programmazione per arricchire e rendere più sicure le istituzioni scolastiche".

AUTOSTRADE ESICUREZZA VERIFICHE SU PONTI E VIADOTTI GIALLO DI DATE SULLE LETTERE PER LA RICHIESTA DEI CONTROLLI Braccio di ferro. La Regione ha chiesto all' Anas cosa voglia fare ma non c'è un piano di interventi. Musumeci: «Ci dia risposte chiare»

CATANIA. Il governo regionale chiede aIl'Anas risposte ancora non arrivate. Quest'ultima ribadisce la sua disponibilità, ma sostiene che la Regione abbia formalizzato la sua richiesta di "aiuto" sul monitoraggio di ponti, viadotti, strade e autostrade soltanto «con lettera del 12 ottobre». E qui c'è un piccolo giallo, «Non è vero, abbiamo formalizzato la richiesta lo scorso 9 settembre», assicura l'assessore regionale per le Infrastrutture, Marco Falcone. «Domani a Roma - aggiunge - con il presidente Musumeci incontreremo il direttore Progettazione e realizzazione lavori di Anas, Stefano Liani e discuteremo delle opere ancora bloccate, dalla Bronte-Adrano alla Agrigento-Palermo e di molte altre, per un totale di 1 miliardo e 600 milioni di investimenti. Ma sarà anche l'occasione di chiarire se l'Anas vuole e può fare quanto le abbiamo chiesto, facendoci sapere quando intende intervenire, come e quanto costa». L'avviso ai naviganti l'aveva già spedito qualche giorno fa il presidente della Regione, Nello Musumeci, sollecitando i vertici Anas a fornire «una relazione su Ile attività di verifica effettuate e sulle iniziative già intraprese in merito al monitoraggio di autostrade, ponti e viadotti dell'Isola». Addirittura chiedendo «copia della certificazione attestante il collaudo statico delle autostrade». Spazientito per i silenzi dell'azienda, Musumeci ha detto chiaramente che «se l'Anas non è nelle condizioni di assicurare il monitoraggio in tempi brevi ce lo dica con chiarezza. Troveremo un'altra soluzione». La soluzione sarebbe quella di fare da sé. Il Cas con i suoi (pochi) tecnici, il Dipartimento tecnico della Regione per le strade di competenza delle ex Province. Insomma, nonostante i tre incontri a Roma e altri sette a Palermo e il prospettarsi di varie soluzioni, come quella di impiegare cento ingeneri siciliani anche mediante un accordo con l'ordine professionale, a Palermo il piano chiesto ad Anas non c'è. Ma la pazienza sembra finita, tanto da mettere in biblico quella "corrispondenza di amorosi intenti" che sublimerebbe nel progetto di fusione con il Caso Forse l'incontro di domani potrà mettere le cose in chiaro. Intanto, l'Anas ieri ha fatto sapere di avere «ufficialmente confermato con lettera inviata al presidente della Regione Siciliana, la sua disponibilità a mettere a disposizione il proprio know-how a servizio della collettività. al fine di estendere le attività di controllo e monitoraggio, già costantemente svolto sui propri ponti, anche alle opere non di propria competenza (sulla rete stradale delle ex province regionali e del Cas), previa stipula di un accordo istituzionale con la Regione Siciliana. Anas ha proposto di fissare una data per la firma di una specifica convenzione per poter avviare quanto prima tali attività. Aggiungendo poi di svolgere «regolarmente attività di monitoraggio controllo sui 1.614 ponti e Viadotti della rete di competenza» e che «da gennaio 2018 ad oggi sono state già effettuate 5.077 ispezioni da personale specializzato su ponti e viadotti della rete Anas, compresi quelli delle autostrade A19 e A29 (le autostrade Catania-Palermo e Palermo-Mazara del Vallo, ndr)». L'azienda precisa, pero, che «il sistema di gestione di ponti e viadotti utilizzato da Anas è stato illustrato al presidente Musumeci nell'incontro del 24 agosto» e che dopo quella presentazione Musumeci ha chiesto di adottarlo anche sulla rete stradale delle ex province e del Caso.



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