Nuvole
di fiori bianchi al Giardino Botanico del Libero
Consorzio di Agrigento. In questi ultimi giorni, complici anche le
alte temperature e le insistenti piogge, si sta infatti verificando
una fioritura "fuori stagione" degli alberi di mandarino
del parco urbano di via Demetra. Questi
eventi inconsueti, spiegano gli agronomi del Giardino Botanico, sono
da attribuirsi anche al progressivo cambiamento climatico che sta
interessando la fascia Sud delle aree del Mediterraneo.
Un
fatto abbastanza eccezionale, visto che i fiori bianchi del mandarino
sono soliti sbocciare tra marzo e aprile e non ad ottobre inoltrato.
Sicuramente gli sbalzi del meteo di questi ultimi due mesi, hanno
avuto ripercussioni su alcune piante, facendo sbocciare prima del
tempo i loro fiori. Una singolarità che non è sfuggita anche ai
visitatori del Giardino Botanico che si sono soffermati ad ammirare e
fotografare gli alberi di mandarino fioriti.
Lo
scorso anno, proprio il Giardino botanico del Libero Consorzio aveva
ottenuto una lusinghiera affermazione nell'ambito del censimento
nazionale "I luoghi del cuore", promosso dal Fondo Ambiente
Italiano, classificandosi al primo posto in provincia di Agrigento e
all'ottavo in Sicilia.
Il
Giardino botanico di Agrigento, rappresenta una sorta di museo a
cielo aperto delle essenze e piante della macchia mediterranea esteso
circa 7 ettari incastonati nel cuore della Valle dei Templi, a poche
decine di metri dalla linea delle fortificazioni dell'antica
Akragas e del Parco archeologico. Al Giardino
Botanico sono presenti circa 20mila piante riferibili ad oltre 300
colture ed essenze diverse espressioni tipiche della vegetazione
mediterranea.
Oltre
a questo inestimabile patrimonio vegetale, sono inoltre presenti
pregevoli testimonianze archeologiche, ipogei visitabili, caverne
naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di
suggestiva bellezza.
All'interno
del Giardino sono inoltre visitabili anche una serie "terrazze"
che sorgono su banchi in tufo che offrono ai visitatori
un'ineguagliabile vista su tutta la Valle dei Templi.
È
visitabile inoltre un "erbario" con centinaia di essenze erbacee
essiccate catalogate, alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino
dispone di una fitta rete di sentieri e di segnaletica descrittiva
delle diverse colture vegetali che lo rendono facilmente fruibile ai
visitatori.