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Ex
Province, il ddl all'Ars
Pullara: "Presto fuori dalla
palude
In
questi giorni l'Assemblea Regionale Sicilia approverà la legge sui
Liberi consorzi, che traghetterà la Regione siciliana fuori dalla
palude entro cui era stata gettata del precedente governo". A
dirlo è Carmelo Pullara, deputato regionale di Popolari e
autonomisti. "Il passato - prosegue - è stato caratterizzato,
infatti, dall'abbandono di servizi fondamentali, come le strade, la
scuola, l'assistenza ai diversamente abili, il turismo e dalla
noncuranza con cui sono stati trattati gli operatori dei settori
interessati, sempre più frustrati. Ora, la gestione di tutti questi
servizi sarà accentrata e presidiata ad un organo intermedio
competente. Le Province, finalmente, saranno governate attraverso un
modello elettivo. Non secondo un modello di democrazia perfetta, come
da me auspicato, ma attraverso delle elezioni di secondo livello, in
linea con il dettato nazionale ed indipendentemente dalla volontà
dell'Ars, che vedranno i consiglieri comunali ed i sindaci
impegnati nell'elezione degli organi di governo degli enti di area
vasta. Comunque, il risultato è stato raggiunto, un risultato da me
fortemente voluto essendo questo un tema affrontato sin dai primi
giorni della mia campagna elettorale". "Cessa il periodo di
ultrattività commissariale - aggiunge Pullara - e prende vigore una
non più rinviabile azione di governo, perché si dica basta al
prelievo forzoso e si ridia dignità amministrativa agli enti che
ancora oggi si vedono impegnati nell'assicurare i servizi essenziali
per il territorio e per la popolazione. E' stata proposto, in
deroga alla Legge Delrio, che possano essere eletti Presidente della
Provincia, i Sindaci della provincia il cui mandato scada non prima
di 12 mesi (non 18 come da Legge dello Stato) dalla data delle
elezioni. Queste ultime si terranno tra il 15 aprile ed il 30 giugno
del prossimo anno in una domenica non interessata da elezioni
amministrative".
Corriere Agrigentino
Sciacca, rifacimento del primo stralcio della rete idrica.
Aggiudicato l'appalto
E' ripresa l'attività dell'Ufficio Gare del Libero Consorzio di Agrigento in qualità di Stazione Unica Appaltante ai sensi del Dlgs n. 50/2016 che obbliga, per l'affidamento di beni e servizi, i Comuni non capoluogo alla convenzione con le ex Province per la gestione degli. E' stato infatti aggiudicato un importante appalto per conto del Comune Sciacca per l'affidamento del "primo stralcio del servizio di ottimizzazione della rete idrica e interventi di miglioramento della qualità delle acque", dell'importo complessivo di 1.221.173,84 euro, alla quale hanno partecipato oltre 200 imprese.
L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all'ATI capogruppo C.G.SYSTEM SRL - mandante CARTILORA EMPEDOCLINA con sede a Montelepre (PA), che ha offerto il maggior ribasso non anomalo del 36,1226% sull'importo soggetto a ribasso di 1.185.102,72 euro, per un importo netto di 757.012,80 euro, ai quali vanno aggiunti 36.071,12 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale di 793.083,92 euro più Iva). Seconda in graduatoria l'impresa I.CO.LI DI LI DESTRI GIACOMO E C. SAS di Caltavuturo (PA), che ha offerto il ribasso del 35,9876%.
Agrigentooggi
Agrigento, Micari annuncia: "Nuovi corsi di laurea al Cua"
Consorzio universitario
Buone nuove arrivano dal CUA di Agrigento. Ad annunciare nuovi corsi di laurea il Rettore dell'Ateneo palermitano Fabrizio Micari in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018/19. Si stanno progettando in pratica i corsi nei settori dell'Architettura, dell'Economia, Scienze dell'Educazione e Giurisprudenza. Si è parlato anche di assunzioni di personale docente e ricercatori, aumento del numero progressivo di immatricolazioni e nuovi investimenti in termini di ricerca e offerta formativa. A darne notizia il Giornale di Sicilia.
Fattiavvenimentisciacca
Sciacca. Aggiudicato primo stralcio appalto per miglioramento rete idrica per 1.221.173,84 euro
È stato aggiudicato l'appalto per conto del Comune di Sciacca per l'affidamento del "primo stralcio del servizio di ottimizzazione della rete idrica e interventi di miglioramento della qualità delle acque", per un importo complessivo di 1.221.173,84 euro
Lo comunica l'Ufficio Gare del Libero Consorzio di Agrigento in qualità di Stazione Unica Appaltante ai sensi del Dlgs n. 50/2016 che obbliga, per l'affidamento di beni e servizi, i Comuni non capoluogo alla convenzione con le ex Province per la gestione degli. Alla gara di appalto, hanno partecipato oltre 200 imprese. L'appalto è stato aggiudicato provvisoriamente all'ATI capogruppo C.G.SYSTEM SRL - mandante CARTILORA EMPEDOCLINA con sede a Montelepre (PA), che ha offerto il maggior ribasso non anomalo del 36,1226% sull'importo soggetto a ribasso di 1.185.102,72 euro, per un importo netto di 757.012,80 euro, ai quali vanno aggiunti 36.071,12 euro per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (importo contrattuale di 793.083,92 euro più Iva). Seconda in graduatoria l'impresa I.CO.LI DI LI DESTRI GIACOMO E C. SAS di Caltavuturo (PA), che ha offerto il ribasso del 35,9876%.
Agrigentonotizie
L'Arma al fianco degli studenti, Garrì incontra gli alunni del "Politi"
L'iniziativa si è tenuta nella sala Giglia del Libero consorzio dei comuni, visitata la mostra.
Il comandante della compagnia dei carabinieri di Agrigento, Luigi Garrì, ha incontrato gli studenti del liceo scientifico e delle Scienze umane Politi di Agrigento. L'iniziativa si è svolta nell'aula Giglia del Libero consorzio dei Comuni.Gli studenti, accompagnati dalla professoressa Angela Rancatore, hanno seguito con attenzione l'intervento dell'ufficiale dell'Arma.Garrì ha, poi, sottolineato la vicinanza dei carabinieri alla gente nella lotta alla criminalità comune e organizzata, nel controllo del territorio e nel contrasto alle diverse forme di illegalità.Gli studenti, infine, hanno visitato lo stand espositivo che il comando provinciale ha allestito in piazza Aldo Moro. Il personale dell'Arma ha coinvolto i liceali nell'illustrazione degli innovativi metodi investigativi adottati dal Raggruppamento operativo speciale (Ros) e dal Reparto investigazioni scientifiche (RIS).
Gli incontri di questa mattina si inseriscono nel contesto delle iniziative collaterali programmate in occasione della mostra sulle uniformi ed i cimeli storici dell'Arma. La mostra rimarrà aperta al pubblico nella galleria espositiva della "Scala Reale", con ingresso gratuito, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13.00. Venerdì, in occasione dell'ultimo giorno espositivo, il generale Di Martino ed il comandante della Compagnia carabinieri di Canicattì, Mario Amengoni, incontreranno gli studenti del liceo classico e scientifico "Ugo Foscolo" di Canicattì.
LA SICILIA
SANTO STEFANO QUISQUINA.
Una task force per liberare le
strade rurali.
Un paese sottosopra. Un'economia che
già precarie di per sè rischia la catastrofe, famiglie sfollate,
c'è chi ha perso tutto. Santo Stefano di Quisquina dopo due giorni
terribili, comunque, ha rialzato la testa. Sistemato il centro
cittadino, per fortuna nessun danno agli edifici
pubblici, scuole comprese, il pensiero
del sindaco è stato quello di liberare le strade rurali dove operano
diverse aziende zootecniche e agricole. Le strade sono state
cancellate dall'acqua e dal fango, proprio per questo motivo, il
primo cittadino, Francesco Cacciatore, ha
istituito una task force tra tutte le
aziende edili del paese al fine di potere utilizzare i mezzi
meccanici. Da due giorni si sta andando avanti per liberare le
arterie rurali, consentire quindi agli imprenditori di poter
tornare a lavorare regolarmente. «E'
successo il finimondo nel nostro paese - dice il sindaco, ancora
scosso - ma non ci siamo fasciati la testa,l'abbiamo subito rialzata
perché la gente deve tornare a vivere serenamente. Ringrazio tutti
coloro i quali hanno risposto immediatamente al mio appello di
mettere a disposizione qualsiasi mezzo meccanico per liberare le
strade».
La Giunta Comunale, ieri, ha deliberato
lo stato di calamità naturale ed emergenza, in attesa di
quantificare i danni ai privati cittadini, successivi agli eventi
alluvionali. n Comune ha chiuso numerosi tratti stradali a
salvaguardia della pubblica incolumità. Il sindaco ha altresì
inoltrato una lettera alla Direzione Regionale Anas e all'Ufficio del
Genio Civile mettendo ancora una volta in evidenza l'inadeguatezza
del ponticello della SS118 che attraversa il Vallone Manneraz
invocando la relativa soluzioni con gli urgenti interventi di
raccolta e regimentazione del acque a monte del centro abitato.
PRO LOCO
Trend positivo per presenze
turistiche estate 2018
g.c.)
Da punto di vista delle presenze
turistiche, quella passata è stata un'estate positiva. Ad
affermarlo, dopo aver rilevato i numeri, è la sezione cittadina
della Pro Loco. "A conclusione della stagione estiva 2018 la Pro
Loco Licata ha rilevato i seguenti dati sulle presenze turistiche in
città registrate presso l'InfoPoint sito al chiostro Sant'Angelo:
turisti provenienti da tutta Italia: 200: turisti nazioni Europee ed
extraeuropee: 110: Gruppi organizzati (associazioni varie,
scolaresche, confraternite): 650". Ovviamente quelli della Pro
Loco non possono essere i dati totali del turismo estivo a Licata.
Per avere questi bisognerebbe infatti sentire tutte le strutture
alberghiere ed extralberghiere del territorio. Però il censimento
della Pro Loco, che supera di gran lunga le 1000 unità, è già di
per sé importante. Il bilancio estivo è dunque positivo - continua
l'organismo con sede in Piazza Sant'Angelo - perché ha permesso di
constatare come oltre 1.150 persone hanno potuto ammirare le bellezze
di Licata anche grazie alle nostre visite guidate". Secondo
l'associazione di promozione del territorio, un ruolo importante l'ha
avuto "l'evento "Una Notte al Museo" organizzato in
collaborazione con il Gruppo Archeologico d'Italia i "Finziade",
che ha permesso a oltre 200 persone di visitare il chiostro Sant'
Angelo con il Museo del Mare e dello Sbarco Alleato durante le ore
serali. La Pro Loco - conclude la nota - ha realizzato, collaborando
anche con portali turistici, una grande varietà di materiale
informativo tra cui depliant, mappe, guide tascabili che è stato
utile a tutti coloro i quali hanno soggiornato in città e che
continua a essere distribuito".
STRADE INTERROTTE, STUDENTI A CASA,
COMMERCIO FERMO.
BURGIO
. Sulla Provinciale 47 degli
alberi caduti sulla carreggiata impediscono il transito veicolare.
BURGIO. e.m.) L'ondata di maltempo che
ha colpito maggiormente la fascia costiera agrigentina non ha
risparmiato la viabilità provinciale e statale che mette in
comunicazione i centri dell'interno montano con il litorale. Tante
strade sono rimate bloccate, risultano ad oggi intransitabili e
pericolose e bloccano lo spostamento dei cittadini da un paese
all'altro. Perfino gli studenti non possono recarsi a scuola perché
le arterie sono impercorribili.
È il caso della strada provinciale 47
che da Burgio porta al bivio di Sant'Anna e poi alla strada statale
115. Degli alti e grossi alberi di pini, in prossimità del ponte
Cifota, e lo straripamento di alcuni ruscelli che hanno trascinato
pietre e fango, in località "Piano Monaco", hanno impedito
il transito veicolare. Cittadini, pendolari e commercianti bloccati e
studenti in vacanza forzata. La protezione civile ha aperto un varco
sulla strada, tagliando i tronchi, ma possono passare solo le piccole
auto. È stata rimossa parte della fanghiglia che intasava cunette e
fondo stradale. La strada risulta chiusa al transito. Nella giornata
di oggi la strada dovrebbe essere liberata, grazie all'intervento di
operai, mezzi e tecnici del Libero Consorzio di Agrigento.
Pure bloccata la strada statale 386,
tra Calamonaci, bivio Tamburello e Villafranca Sicula. In questo
tratto di 10 chilometri, il fango ha impedito il transito veicolare.
Qualcuno si è avventurato a proprio rischio. È stato velocissimo il
provvedimento dell'Anas che con somma urgenza ha inviato sul posto
tre imprese che nella giornata di ieri hanno ripulito buona parte del
fondo stradale. L'importante arteria dovrebbe tornare percorribile
nella giornata di oggi per migliaia di viaggiatori e di mezzi
pesanti.
È intransitabile, dalla notte della
tempesta d'acqua, la strada provinciale che collega Lucca Sicula a
Bivona. I primi ad essere danneggiati sono stati gli agricoltori che
non possono raggiungere le loro aziende e gli studenti che si recano
quotidianamente nel centro bivonese. Sono saltati ponti, carreggiate,
cunette, con un metro di fango dappertutto. Difficoltosa la
riparazione immediata perché tutta la strada è stata interessata
dagli smottamenti.
C'è un concreto miglioramento sulla
strada provinciale Ribera-Cianciana per la quale il sin Francesco
Martorana del centro collinare a chiesto subito l'intervento del
Libero Consorzio Provinciale di Agrigento. Da ieri mattina si visti
all'opera, in prossimità delle due cittadine sui tratti bloccati dal
fango, bulldozer e pale meccaniche.
VILLAFRANCA SICULA
I sindaci del comprensorio chiedono
interventi urgenti
VILLAFRANCA SICULA. Al capezzale del
fiume Sosio-Verdura lunedì sera al palazzo comunale di Villafranca
Sicula c'erano tutti, dagli amministratori comunali agli agricoltori,
alle organizzazioni professionali e ai cittadini comuni. Tutti hanno
chiesto all'unisono provvedimenti urgenti per fronteggiare l'ondata
di maltempo e i gravissimi danni arrecati agli agrumeti del
territorio nella vallata del fiume.
Tutti hanno chiesto lo stato di
calamità naturale non solo alla Regione Siciliana, ma anche al
governo nazionale. Ieri mattina le Giunte comunali di Ribera,
Calamonaci, Lucca Sicula, Villafranca Sicula, Burgio, Caltabellotta e
Sciacca, con urgenza hanno deliberato la richiesta dello stato di
calamità, la presenza sul territorio di istituzioni e tecnici per
valutare la gravità dei danni che la tempesta d'acqua ha arrecato a
migliaia di aziende agricole. La richiesta è stata avanzata inoltre
con un documento unitario di tutti i sindaci del comprensorio che
sono stati presenti all'incontro.
Gli amministratori comunali hanno
ribadito ancora una volta che sul fiume non vengono effettuati
interventi di sistemazione idraulica, in mancanza dei quali il corso
d'acqua periodicamente esonda. Variegati gli interventi dei sindaci
Balsamo, Matìnella, Dazzo, Spinelli, dell'assessore Aquè e dei
rappresentanti delle organizzazioni professionali Caruana, Puleo,
Colletti. Sono state avanzate ulteriori proposte da Cacioferro, Sala,
Mosca e Girgenti i quali hanno sottolineato la gravità della
calamità e l'urgente intervento da richiedere alla Regione
Siciliana, all'Ente di sviluppo agricolo e al Consorzio di bonifica
Agrigento 3.
È stato detto che per sistemare
l'alveo del fiume gli agricoltori sono disponibili ad autotassarsi
per acquistare il carburante per i mezzi dell'Ente di sviluppo
agricolo che potrebbero eseguire i lavori di sistemazione del letto
del fiume, che deve essere abbassato di qualche metro per evitare la
sua esondazione.
È stato chiesto di bloccare e
dilazionare le tasse, gli sgravi fiscali e i contributi che gli
agricoltori devono pagare entro qualche mese. Sarebbe urgente - è
stato auspicato - realizzare dei progetti con finanziamenti europei
con priorità alla sistemazione degli argini del fiume Sosio-Verdura.
Il genio civile dovrebbe intervenire subito per la pulizia del corso
d'acqua intasato da fango, cespugli, alberi che impediscono il
deflusso naturale dell'acqua.
Ha concluso i lavori l'assessore
all'Agricoltura del Comune di Ribera Aquè che ha proposto un'azione
congiunta di amministratori comunali e agricoltori nei confronti
della Regione Siciliana.
L'amministratore ha annunciato una
prossima riunione unitaria per fare il punto della situazione.
Giornale di Sicilia
Cade giù parte della marna
Alla Scala dei Turchi si sbriciola la costa, distrutta la passerella
Giuseppe Pantano
SCIACCA
Il maltempo ha flagellato l'Agrigentino e tra i luoghi più danneggiati c'è sicuramente la Scala dei Turchi. Vento e pioggia hanno fatto sì che lamarna bianca si sbriciolasse, ma non solo. Le mareggiate hanno anche distrutto la passerella in legno, unico passaggio utile per approdare in uno dei posti simbolo dell'Agrigentino. «Questa - dice l'associazione ambientalista Mareamico - che dovrebbe essere la vetrina turistica della provincia di Agrigento, sembra un vero e proprio campo di battaglia. Il degrado è ovunque e poi c'è stato pure un nuovo piccolo crollo della marna. Che tristezza». Quest'ondata di maltempo ha causato danni ingenti lungo la costa. Stravolta la viabilità interna di zone di mare che fino a poche settimane fa erano prese d'assalto dai turisti. Partendo dall'area Belicina con alcune aree di Porto Palo di Menfi e, soprattutto, Lido Fiori, passando per Sciacca con le località balneari della Foggia e di San Giorgio. Proprio questa mattina a San Giorgio è prevista una manifestazione di protesta da parte del comitato di quartiere. Ed a pochi chilometri da San Giorgio, sempre a Sciacca, si trova quell'area di località Muciare dove il 25 novembre del 2016 è stata trovata l'auto, accartocciata, di Vincenzo Bono, di 60 anni, allevatore saccense. Di Bono, però, da allora, nessuna traccia. Scomparso durante un violento nubifragio. Pare che una donna, proprio nelle ore in cui si è scatenato il temporale, ferma in auto a norddella contrada Muciare, abbia sentito un'altra donna pronunciare la frase «Gesu a machina nu fossu cariu». Nelle ricerche sono stati impegnati anche gli uomini del soccorso alpino. Un'area vastissima è stata controllata dai Vigili del fuoco e da tante squadre di volontari. Dell'allevatore di Sciacca, però, non si è più avuta nessuna notizia. Scomparso nel nulla, inghiottito dal nubifragio. (*GP*)
Università e futuro
Micari rilancia il Cua
Busetta: «Risultato frutto di un duro lavoro»
Paolo Picone
C'è grande soddisfazione ad Agrigento dopo l'intervento del rettore dell'università di Palermo, Fabrizio Micari, che ha annunciato l'attivazione di nuovi corsi di laurea al Polo decentrato di contrada Calcarelle riprendendo di fatto un percorso che era stato interrotto qualche anno fa. «Apprendiamo con grande piacere che l'università di Palermo torna in forza su Agrigento - ha dichiarato il presidente del Cua, Pietro Busetta. Tale risultato insieme all'impegno della Lumsa ed ai rapporti con Università di Catania sono il frutto di un lungo lavoro condotto dall'associazione dei consorzi universitari siciliani guidati da Agrigento». Il presidente Busetta ha già annunciato che si dimetterà a fine novembre per permettere l'elezione dei nuovo vertici del consorzio. «Appena terminati i cambiamenti statutari necessari - ha infatti detto Busetta - lasceremo un consorzio rivitalizzato, con i conti a posto, pronto a rappresentare una eccellenza nella formazione e quel think - tank che serve alla provincia. Ne parleremo anche il prossimo 14 novembre nel corso del convegno da noi organizzato su immigrazione ed emigrazione. Abbiamo con tutti gli altri consorzi guidati da Agrigento preteso una nuova legge. Questi sono i risultati». La notizia del ritorno ad Agrigento di UniPa è stata salutata positivamente dal consigliere comunale, Pietro Vitellaro che è stato uno degli artefici della riunione straordinaria del Consiglio, nel mese di aprile scorso, alla presenza Dopo mesi di buio le parole del rettore hanno riacceso l'entusiasmo del rettore Micari, che già in quella occasione, senza sbilanciarsi, aveva ventilato la possibilità di riprendere i rapporti interrotti tre anni fa. «Forse ce la stiamo facendo - ha commentato Vitellaro. Il rettore Micari, all'inaugurazione dell'Anno Accademico, ha finalmente parlato di apertura di corsi ad Agrigento. Ha parlato di Architettura, Eocnomia, Scienze dell'Educazione e Giurisprudenza. Dopo anni di lotte e continue incertezze forse stiamovedendo la luce in fondo al tunnel. Sarebbe una vittoria importantissima per l'intera provincia. È chiaro che fino a quando non vediamo fatti concreti non possiamo cullarci, ma è già una buona notizia quella comunicata dal Rettore Micari». Adesso dunque sarà necessario il passaggio delle dimissioni di Busetta che serviranno a mettere a punto la nuova normativa sui Consorzi che prevede una governance con un presidente nominato dalla Regione, un Consigliere nominato dall'Università di riferimento, cioè quella che avrà il numero maggiore dei corsi (e qui si vorrà inserire Palermo) ed un rappresentante eletto dai territori con una nomina che prevede una elezione "pesata" in base ai contributi dati. Ma potrebbe trattarsi di un arrivederci e non di un addio, visti i risultati ottenuti dalla gestione Busetta. Ultimo in ordine di tempo, l'accordo raggiunto con la Lumsa. (* PAPI*)