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rassegna stampa del 29 novembre 2018

Vocedipopolo.it

EX PROVINCE: LE ELEZIONI SI ALLONTANANO E LE INDENNITA' DEI COMMISSARI CRESCONO !!!

Il Governo Musumeci e l' ARS continuano a tenere nel limbo Liberi Consorzi e Città Metropolitane non consentendo le elezioni degli organi e non garantendo le risorse necessarie ad evitare il dissesto, ma trovano il modo di aggirare le misure di "spending review" imposte dal governo nazionale aumentando le indennità dei commissari in carica (ed anche di quelli degli altri enti). Una manovra in pieno stile gattopardesco che la dice lunga sulla reale volontà di ridare una governance definitiva agli enti e manifesta l'intenzione di continuare ad occuparne le poltrone senza peraltro badare a spese. Un ulteriore dimostrazione di come l'autonomia statutaria, lungi dal rappresentare volano di sviluppo e crescita dei siciliani, viene utilizzata solo per spot elettorali. Per la cronaca il Decreto Presidenziale 610 del 12.11.2018 , passato inosservato e che di del fatto annulla la riduzione effettuata nel 2009 per perseguire limitazioni della spesa pubblica, prevede un aumento del 20% della retribuzione e riguarda i commissari straordinari e regionali presso tutti gli enti locali.
Verrebbe da pensare che le cose che interessano veramente si fanno in fretta e senza problemi !!!

Livesicilia

Prima due leggi, poi il pantano
Crepe in maggioranza fermano l'Ars

di Andrea Cannizzaro
Approvata la norma sulle ex province. Ma i lavori si fermano per l'assenza del numero legale.
PALERMO - All'Ars la maggioranza che appoggia il governo Musumeci torna a scricchiolare. Il numero legale è venuto meno per ben due volte quando si stava per votare la legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. La prima volta, appena dopo la votazione dell'articolato, quando sei deputati dissidenti sono usciti dall'aula e hanno dimostrato la loro posizione entrando in sala stampa. La seduta è stata sospesa ma anche quando è stata riaperta in sala d'Ercole si è registrata l'assenza del numero legale. Eppure, oggi l'Assemblea regionale siciliana è tornata ad approvare due leggi: quella sui parcheggi di interscambio e quella per l'elezione di secondo livello degli organi delle ex province. La prima è stata approvata con il voto di 29 favorevoli e 14 astenuti. La seconda, per cui mancava il voto finale, invece è passata con 26 favorevoli e 17 astenuti. Ma nel momento in cui è arrivata al voto finale la legge per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio è venuto meno il numero legale. I presenti in aula erano 28. Sei deputati, appartenenti alla maggioranza, hanno assistito alla votazione nella sala dedicata alla stampa: Vincenzo Figuccia, Marianna Caronia, Luigi Genovese, Riccardo Gallo, Rosanna Cannata e Tommaso Calderone. Così Vincenzo Figuccia ha spiegato le ragioni del gesto. "Stamattina - ha spiegato il deputato dell'Udc - c'è stata una riunione di maggioranza in cui qualcuno ha detto 'Dobbiamo allargare la maggioranza'. Con questo gesto, personalmente, voglio invitare il governatore Musumeci e Forza Italia a non cercare di andare a prendere fuori ma a conservare i deputati della maggioranza. Quando questi sono presenti, infatti, la maggioranza viene raggiunta: siamo 36". Che la maggioranza strizzi l'occhio all'opposizione sarebbe provato stando a quanto afferma Figuccia dalla nomina dell'ex presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone al Consiglio di giustizia amministrativa siciliana. "Dobbiamo - ha concluso Figuccia - mantenere fede al patto con gli elettori". Dal Partito democratico, Giuseppe Lupo ha respinto, però, qualsiasi scenario di accordo con la maggioranza. "Siamo e restiamo - ha detto - forza di opposizione ad una coalizione, guidata dal presidente Musumeci, che dimostra ogni giorno di più la sua inconsistenza ed inefficacia di fronte ai tanti problemi della Sicilia". Rimane così da votare il riconoscimento dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze, il cui ammontare è pari a più di 21 milioni. Per pagarli la Regione attingerà al fondo per i contenziosi e le spese legali. Tali debiti non sono altro che che spese non previste nell'autorizzazione di spesa che il parlamento fa al governo con il bilancio di previsione. Nel caso della legge in esame in Sala d'Ercole l'origine dei debiti è da trovare nelle cause esecutive verso la Regione. Nella passata seduta l'Ars ha approvato l'ammontare dei debiti fuori bilancio: più di 44 milioni. Adesso dovrebbero essere approvate le tre leggi che sanano la spesa non autorizzata. Una legge è quella per le sentenze. Un'altra è quella per i circa 16 milioni di debiti fatti dai dipartimenti regionali. Mentre mancano all'appello, perchè non approvati ancora dalla giunta, i debiti fuori bilancio fatti per ricapitalizzazione e il finanziamento delle partecipate pubbliche che dovrebbero ammontare a circa 9 milioni.

Siciliaonpress

Dai Comuni
Lavori stradali con fondi Anas, 90 imprese partecipano alla gara d'appalto

Sono 90 le imprese che hanno presentato offerta per la gara dei lavori di manutenzione straordinaria delle strade indetta dal Comune di Favara e finanziata con i fondi ANAS. La prima seduta dell'Ufficio gare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento si è tenuta nei giorni scorsi proprio per esaminare i plichi pervenuti e valutare o meno l'ammissibilità alla gara che ha un importo a base d'asta di €. 236.000,00. La Commissione è composta dall'ing. Alberto Avenia, responsabile dell'U.T.C. di Favara, presidente e dai componenti Giovanni Spallitta e Eduardo Martines, funzionari del Libero Consorzio. Delle 90 imprese concorrenti 85 sono state ammesse direttamente mentre le rimanenti 5 sono state ammesse con riserva , tutte le ditte, comunque,  sono subordinate alle verifiche positive del RUP sul sistema AVCPASS.  La gara è stata aggiornata a lunedì  10 dicembre alle ore 9:00 per lo scioglimento delle riserve e per l'apertura delle offerte prodotte dalle imprese ammesse.

Giornale di Sicilia

Via Ugo La Malfa
Una esposizione su Villa Genuardi

Domani mattina alle 10, presso Villa Genuardi ad Agrigento, in via Ugo La Malfa, sarà inaugurata la mostra intitolata «Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo». Il  progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino. Si avvale della consulenza botanica dei proff. Rosario Schicchi e Manlio Speciale, rispettivamente direttore e curatore dell'Orto Botanico - Sistema museale di Ateneo dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il museo archeologico «Griffo» ed il FAI - Giardino della Kolymbethra. (*ACAS*)

Rinviato anche il Def
Altro flop all'Ars
Musumeci: non ho maggioranza

PALERMO
Ancora una volta all'Ars è mancato il numero legale. E così il Parlamento non ha potuto approvare nemmeno il Documento di economia e finanza. Ci  si riproverà oggi. Intanto il tempo stringe e ogni ritardo rischia di  compromettere l'obiettivo di varare la Finanziaria entro fine anno. Su questo ieri è andato in scena uno scontro fra centrodestra e opposizioni. Il governo e il presidente dell'Ars spingono per approvare entro i primi giorni di dicembre le variazioni di bilancio: una leggina di 5 articoli che ha il principale obiettivo di rimpinguare i fondi degli enti regionali per pagare gli stipendi. Gianfranco Miccichè ha fatto in modo che i tempi in commissione
per l'esame della norma risultino dimezzati: le commissioni di merito avranno tempo fino a lunedì 3 poi si passerà all'esame della commissione Bilancio, che dovrà approvare la norma entro mercoledì 5. La votazione
avverrà fra giovedì 6 e venerdì 7. «Se per caso non ci si riesce, si andrà avanti a oltranza» ha detto Miccichè. Il calendario dei lavori è stato oggetto di forti critiche da parte dei deputati del Pd, Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici, secondo i quali, di fatto, c'è stato un dimezzamento dei termini del regolamento dell'Ars. Mentre per i grillini «il governo con i suoi ritardi mette a rischio gli stipendi». Il problema è la mancanza di una maggioranza in Parlamento. E anche Musumeci ieri è tornato su questo problema: «Non so cosa sia la maggioranza, dal primo giorno non ce l'ho. Abbiamo una coalizione e in questa coalizione chi vuol stare ci sta». Musumeci ha però ribadito di non voler corteggiare deputati di altri partiti,  aprendo invece al consenso su singoli provvedimenti: «Non mi occupo della condotta dei deputati né di quelli della coalizione né di quelli dell'op - posizione, non è compito mio ma di altri. Sono convinto che un deputato all'opposizione possa votare un provvedimento del governo». Intanto però l'impasse tiene bloccate varie norme, visto che martedì non si era  riusciti ad approvare neppure la legge sui debiti fuori bilancio. Musumeci tuttavia non pensa di convocare un vertice di maggioranza: «Serve quando ci sono le maggioranze, quando non ci sono serve il senso di responsabilità singolo e collettivo. Apprezzo i deputati che vedo spesso in aula, un po' meno quelli che vedo raramente o solo in campagna elettorale o nel mio studio ». Ma Nello Dipasquale del Pd attacca il presidente: «Abbia un sussulto di dignità e si dimetta se non riesce a trovare soluzione».

SENTIERI DANNEGGIATI DALLA PIOGGIA
Lavori di manutenzione nella Valle dei Templi

Manutenzione programmata delle aree archeologiche della Valle dei Templi, sistemazione dei percorsi pedonali - resi pericolosi dalle piogge - lungo i templi di Giunone (nella foto) e della Concordia, lavori per illuminare i vialetti e i marciapiedi degli ingressi di Giunone e dell'ex scuola rurale e, infine, manutenzione e restauro di natura paesaggistico-ambient ale: formando i viali parafuoco, potando, zappando e recintando
le aree demaniali del Parco. Sono quattro gli iter, avviati dal Parco archeologico Valle dei Templi, per appaltare gli interventi. Complessivamente è prevista una spesa di 696.411 euro. Il più importante degli interventi, la spesa complessiva è di 313.611 euro, è quello dei lavori di conservazione delle rovine della Valle con un approccio nuovo. Perché il Parco di Agrigento si è posto, da tempo ormai, in un'ottica diversa: non più restauro come opera di necessità, ma interventi graduali e costanti con un'ordinaria opera di manutenzione che tenda, con piccoli interventi, a preservare nel tempo i monumenti della Valle. (*CR*)


La decisione presa con urgenza dalla prefettura
Girgenti Acque commissariata
La gestione affidata a Venuti

A guidare la società arriva l'ex manager della sanità
Concetta Rizzo
Nel tardo pomeriggio di ieri, Gervasio Venuti - commissario straordinario dell'azienda sanitaria provinciale di Agrigento fino alla scorsa settimana - era già nella sede, nella zona industriale, di «Girgenti Acque». Il prefetto Dario Caputo disponendo «la straordinaria e temporanea gestione della società Girgenti Acque, con contestuale sospensione dell'esercizio dei poteri di disposizione e gestione degli organi societari» ha nominato il sessantatreenne commissario straordinario della società che gestisce le reti idriche in 27 dei 43 Comuni dell'Agri - gentino. La «Girgenti Acque» è stata destinataria la scorsa settimana di u a interdittiva antimafia, firmata dalla stessa Prefettura. Poche ore dopo, il presidente Marco Campione - detentore del 51,85 per cento di quote azionarie - si è dimesso. Il Cda prendendo atto del passo indietro fatto da Campione individuò, quasi in contemporanea, come presidente pro tempore l'avvocato Diego Galluzzo, già componente del Consiglio di amministrazione. Lo scorso 19 novembre, secondo quanto emerge dall'atto di nomina del commissario straordinario Venuti, la Prefettura di Agrigento ha chiesto anche un parere al presidente dell'autorità nazionale Anticorruzione. L'obiettivo era ed è quello di «garantire senza soluzione di continuità le funzioni e i servizi pubblici indifferibili relativi all'erogazione dell'acqua e alla raccolta e depurazione dei reflui nei 27 Comuni». Il presidente dell'autorità nazionale Anticorruzione ha ritenuto condivisibili le argomentazioni della Prefettura «e la necessità di disporre un presidio di legalità che consenta - viene riportato nel provvedimento di nomina del commissario - di arginare i rischi di contaminazioni criminali nella gestione del servizio, garantendo al contempo la prestazione». La Prefettura, dunque, ha nominato il commissario «per la straordinaria e temporanea gestione della società anche al fine -è stato scritto - di consentire all'assemblea territoriale idrica di Agrigento di provvedere all'individuazione di nuove modalità di gestione dei servizi ». La scelta è ricaduta sull'ex manager dell'Asp sia per i requisiti che «ne attestano la particolare competenza
nel settore della gestione delle aziende pubbliche, oltre che gli incarichi di docente di organizzazione ed economia aziendale all'università degli studi di Palermo», sia «per instaurare l'indispensabile rapporto fiduciario con la Prefettura». «L'incarico è da intendersi - ha scritto la Prefettura - esclusivamente riferito alle funzioni e servizi attribuiti alla società in esecuzione della convenzione sottoscritta il 27 novembre 2007 con l'Ati».(*CR*)


Italyflash

Pullara: A Gennaio prossimo si inizieranno i lavori di ricostruzione Ponte Petrusa

Il deputato regionale Carmelo Pullara ha incontrato l'ingegnere Mele, direttore Anas Sicilia, per conoscere lo stato dell'arte sulla ricostruzione del Ponte Petrusa. Carmelo Pullara14 (1)"Nel mese di novembre - ci dice Pullara - è stata aggiudicata la gara, nel mese di dicembre si firmerà il contratto e i lavori si inizieranno nel mese di gennaio 2019. La durata della ricostruzione è prevista in un anno".
Nel 2020, incrociando le dita, l'importante collegamento sarà aperto dopo anni di disagi per le due città di Agrigento e Favara.
"Mi piace la frase incrociando le dita - continua l'onorevole Pullara -  e per certi versi la condivido al punto tale che è mia intenzione e, tra l'altro devo dire, una mia abitudine seguire i problemi che mi presenta la gente e questo non farà eccezione. Il ponte doveva essere demolito perché era insicuro. Con la demolizione il territorio ha subito graviCommissario Di Pisa 2 (1) disagi nella viabilità con danni sia per la città di Agrigento che di Favara. In questa ultima i collegamenti sono assicurati dalle strade provinciali, non messe proprio bene. In questo senso, dopo l'incontro con il dirigente dell'Anas Sicilia, intendo incontrare il commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, dottore Di Pisa, per fare il punto della situazione sulle provinciali che collegano Favara già con progetti approvati e finanziati".
In pratica, ciò che sollecita Pullara è esattamente quello che si aspettano i favaresi e, in particolare, l'inizio dei lavori sulle strade provinciali e la ricostruzione del ponte Petrusa.

Corriere di Sciacca

CHI VUOL PRENDERE LE OPERE D'ARTE DEL "BONACHIA"? IN CAMPO IL MINISTERO DELL'INTERNO E L'EX PROVINCIA

Leggendo la corrispondenza ufficiale del Ministero dell'Interno e del Commissario Straordinario dell'ex Provincia di Agrigento, la domanda appare spontanea: perché è stato necessario produrre lettere per chiarire la proprietà delle opere d'arte che sono custodite nella sede del liceo artistico "G.Bonachia" di Sciacca? E' come se ci fosse il pericolo di un loro collocamento altrove, tanto che Enti pubblici come il Ministero dell'Interno ha sentito il bisogno di mettere nero su bianco, in modo ufficiale. Altra domanda: perché solo in questi ultimi tempi è sorta la questione? E che ruolo ha la Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento, visto che sembra l'attore principale? E ancora una domanda: il Comune di Sciacca entra in qualche modo nella vicenda? Lettera del Commissario Straordinario del Libero Consorzio dei Comuni della Provincia di Agrigento (ex Provincia). La lettera è di pochi giorni fa ed è indirizzata alla dirigente scolastica del liceo artistico "G.Bonachia" e firmata dal dottor Girolamo Alberto Di Pisa (ex magistrato). Nella lettera, il Commissario avverte la necessità di comunicare alla dirigente che "ogni acquisizione da parte di altri Enti senza un valido e certo titolo di proprietà sarebbe da considerare arbitraria e quindi suscettibile di configurare fatti di rilevanza penale". La stessa dirigente scolastica aveva chiesto lumi alla Provincia, essendo un istituto superiore e quindi di competenza della Provincia, "in merito alla condizione giuridica delle opere d'arte custodite" presso la sede scolastica del Bonachia. Il Commissario Di Pisa, nella lettera, chiarisce che le opere d'arte custodite dal liceo artistico sono di "dimostrata proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) e saranno oggetto di formalizzazione dei rapporti con la Prefettura attraverso un verbale di consegna". Addirittura, il Commissario, inoltre, evidenzia alla dirigente che "altre opere di cui non venga dimostrata inequivocabilmente la legittima proprietà debbano rimanere allocate presso la scuola", considerato che questa "ha sempre doverosamente svolto il compito della custodia a tutela, valorizzandole ai fini didattici e culturali". Lettera del Ministero dell'Interno. Anche il Ministero dell'Interno punta i piedi e invia una lettera (lo scorso 16 novembre) alla Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento, all'Istituto secondario "T.Fazello" e alla Prefettura di Agrigento. Anche in questo caso, il Ministero comunica che "risultano riconducibili al Ministero dell'Interno tutti gli affreschi staccati provenienti dal convento dell'Itra, di accertata proprietà FEC, mentre non è stato possibile rintracciare notizie e/o documenti relativi alle chiese non più esistenti di San Giorgio dei Geneovesi e della Madonna degli Infermi, dalle quali presumibilmente provengono i tre pannelli ceramici ed i materiali lapidei", descritti dalla Soprintendenza. Il Ministero scrive anche che "non è stato possibile rinvenire documentazione relativa all'ex collegio dei padri Gesuiti, dal quale proverrebbe il dipinto "Annunciazione" del XVII secolo". Il Ministero invita la Prefettura a "formalizzare i rapporti con il liceo che attualmente ospita gli affreschi staccati di proprietà FEC  mediante un verbale di consegna con cui l'Ente detentore si impegna a garantire la buona conservazione e la tutela dei beni".  Il Ministero, infine, sollecita la Soprintendenza a "far conoscere in quale chiesa FEC della città o della provincia potrebbero essere trasferiti i suddetti affreschi". Il Ministero dell'Interno ribadisce che l Consiglio di Amministrazione del FEC si è "recentemente espresso sulla necessità di provvedere al ricollocamento dei beni mobili fuori sede nelle chiese di provenienza ovvero, qualora impossibile, in altre chiese di proprietà FEC". Insomma, il Ministero dell'Interno frena un possibile tentativo di trasferire opere d'arte di proprietà del FEC in luoghi diversi da quelli indicati dal Consiglio di Amministrazione del FEC. Certamente è il caso, sulla questione, che il sindaco Francesca Valenti intervenga per fare chiarezza su chi vuole mettere le mani sulle opere d'arte in questione.
Filippo Cardinale

AGRIGENTONOTIZIE
VILLA GENUARDI E I GIARDINI STORICI DI AGRIGENTO, UNA MOSTRA TRA MONUMENTI E NATURA

Sarà inaugurata venerdì 30 novembre, alle ore 10, dalla Soprintendenza ai Beni culturali. Sarà presentato anche l'evento "Invadi il verde" Redazione Villa Genuardi e i giardini storici di Agrigento: dal Giardino degli Dei al Giardino del Vescovo. È questo il titolo della mostra che verrà inaugurata venerdì 30 novembre, alle ore 10, dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Agrigento. Il progetto culturale è coordinato e curato dal Soprintendente Gabriella Costantino, e si avvale della consulenza botanica dei professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale rispettivamente, direttore e curatore dell'Orto Botanico - sistema museale di Ateneo dell'Università di Palermo. L'evento è stato realizzato anche in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, la Curia Vescovile, il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, il Museo Archeologico "Griffo" ed il Fai Giardino della Kolymbethra. La mostra propone un itinerario storico monumentale-naturalistico, corredato da un ricco apparato documentario, che illustra i giardini storici pubblici e privati della città, anche non più esistenti, con le varietà delle piante presenti e con una accurata attenzione di quelle centenarie ancora esistenti. Ampio spazio viene dedicato alla storia di Villa Genuardi conosciuta anche come Hotel des Temples, frequentatissimo e lussuoso albergo della prima metà del '900, rinomato per il suo lussureggiante parco di piante esotiche. L'iniziativa è volta anche ad una efficace azione di tutela e salvaguardia culturale di un patrimonio storico-naturalistico di rilevante pregio che possiede la città di Agrigento. All'inaugurazione interverranno il Soprintendente Gabriella Costantino, i professori Rosario Schicchi e Manlio Speciale e Sergio Alessandro, dirigente del dipartimento per i Beni Culturali. Collaterale alla mostra sarà presentato l'evento Invadi il verde realizzato in collaborazione con l'agenzia del Demanio e il dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale - servizio 8 per il territorio di Agrigento con la partecipazione degli alunni dell'istituto tecnico Foderà e dell'istituto comprensivo Agrigento Centro, plesso Garibaldi. La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il mercoledì dalle 9 alle 17,30.

LA SICILIA

AEROPORTI. CONTINUITA' TERRITORIALE

Per sconfiggere l"'isolitudine" 47 milioni sulle tratte sociali Patto a Roma, lite a Palermo Cancell eri: «La Regione dorme». Falcone: «Incontro proficuo» Comiso pensa a Bologna, Verona e Venezia. Trapani: 4 opzioni. MARIO BARRESI CATANIA. L'incontro s'è svolto. E sembra l'unica certezza, a giudicare dalle diverse divagazioni sul tema. Parliamo di continuità territoriale, la formula (tornata di gran moda dopo essere stata in naftalina per anni) grazie alla quale la Sicilia conta di uscire dalla propria "isolitudine" riducendo i costi dei trasporti. Lunedì, al ministero dei Trasporti, con la Regione convocata per discutere dei fondi per le "tratte sociali" per gli aeroporti di Comiso e Trapani. All'appuntamento, oltre ai vertici di Soaco e Airgest, c'era l'assessore ai Trasporti, Marco Falcone. Una presenza inutile a sentire Giancarlo Cancelleri che parla di «un nulla di fatto», Argomentando così: «La storia si ripete, il governo Musumeci si dimostra ancora una volta inconcludente e non interessato alle necessità della Sicilia. Da quando il sottosegretario ai Trasporti Michele Dell'Orco, a giugno scorso, è venuto in Sicilia ad annunciare la disponibilità di fondi statali per l'operazione, non è cambiato niente». Secondo la versione del leader grillino il vertice «ha infatti evidenziato mancanze e ritardi nel fornire la documentazione più volte richiesta». Riflessione pratica: «Se la Regione non avesse fatto perdere invano sei mesi, l'iter sarebbe avanti e magari per Natale potevano già esserci i primi biglietti a prezzi ribassati per i siciliani che tornano per le vacanze». Riflessione politica: «Il governo del nulla si occupa di aiuole e dorme sulla continuità territoriale. Il M5S regionale e nazionale dimostra di avere a cuore il problema per far sentire i siciliani isolani ma non isolati». Di tutt'altro tipo è la versione di Falcone. Che accenna alla polemica. «Gli assenti hanno sempre torto: Cancelleri non c'era. Anche il sottosegretario Dell'Orco era assente, ma degnamente rappresentato dal suo staff». poi va al punto: «S'è trovato un accordo proficuo, secondo cui lo Stato mette 31 milioni di residui non spesi di 5-6 anni fa, segno che la questione a Roma era dimenticata, e la Regione l'esatta metà: 15,5 milioni». Quasi 47 milioni per tre anni, equamente distribuiti fra Pio La Torre e Birgi, «allo scopo di sostenere tratte economicamente non redditizie, ma importanti per i viaggiatori siciliani». Cioè queste: Bologna, Vero-o na e Venezia (per Comiso); Brindisi, Napoli e Venezia o Teviso (per Trapani). Nessun riferimento alla carenza di documenti denunciata da Cancelleri, l'assessore assicura però che «entro giovedì le due società di gestione invieranno al Mit le schede con i piani finanziari». n successivo step è «una conferenza di servizi in cui il ministro Toninelli delegherà il presidente Musumeci per la definizione di un iter da concludere in 45 giorni». A quel punto le società aeroportuali dovranno pubblicare una "pre-informativa" rivolta al mercato delle compagnie aeree della durata di sei mesi. E quindi, al netto di niet di Bruxelles sull'ipotesi di aiuti di Stato, si arriverà al bando finale, «riteniamo entro la fine dell'anno prossimo». Per i biglietti scontati si dovrà attendere almeno il Natale 2020.

L'inchiesta su Girgenti Acque
L'incarico è stato affidato a Gervasio Venuti (Asp) per l'esperienza maturata come manager Servizio idrico integrato.

 Il mandato affidato è di traghettare la società fino all'individuazione di una nuova forma di gestione da parte dell'Ati. Non un commissario prefettizio in senso stretto, come ci si sarebbe aspettati per vicende in cui viene citata la criminalità organizzata, ma un manager di provata esperienza che avrà un compito chiaro: gestire temporaneamente la società, completare i lavori in corso, garantire un servizio indispensabile ai cittadini e poi lasciare quando sarà la politica a decidere del futuro della risorsa idrica in provincia di Agrigento. Nasce sotto questi auspici la nomina a commissario della Girgenti Acque di Gervasio Venuti, già a capo dell'Asp di Agrigento e da ieri impegnato nel complesso compito di traghettare la società nella fase complessa che si è aperta dopo l'interdittiva antimafia firmata dalla Prefettura di Agrigento. Nell'atto di nomina firmato dal prefetto Dario Caputo e concordata con l'Anac,che aveva condivise la necessità di "disporre un presidio di legalità che consenta di arginare i rischi di contaminazioni criminali nella gestione del servizio, garantendo la prestazione del medesimo senza soluzione di continuità", limitando - comunque il provvedimento "al tempo strettamente necessario a ricondurre il servizio nell'ordinaria fisiologia di mercato", e più volte rimarcato che Venuti sia stato scelto per la sua "particolare competenza nel setto- re della gestione delle aziende pubbliche". Lui, il commissario, al momento ha ritenuto di non rilasciare alcuna intervista alla stampa, né tanto meno alcun commento sulla nomina, ma, a quanto pare, già ieri sera era a Girgenti Acque per prendere contatto con la società che dovrà guidare nei prossimi mesi in modo, ribadisce la Prefettura, straordinario e temporaneo", consentendo la "prosecuzione della convenzione sottoscritta il 27 novembre 2007" e fino "all'entrata in vigore delle nuove modalità di gestione del servizio idrico integrato per i ventisette Comuni agrigentini secondo forme e modalità che saranno individuate a cura dell'Ati ed opportunamente notificate al commissario e alla Prefettura". Forma di gestione alternativa che, come abbiamo spiegato, al momento non esiste. Ad oggi non e chiaro come la nomina di Venuti possa incidere con gli impegni più immediati che avrebbero dovuto riguardare la compagine societaria di Girgenti Acque. Il prossimo 3 dicembre, infatti, si sarebbe dovuta riunire l'assemblea dei soci per decidere del futuro della governance della società. L'incontro sarà confermato? li commissario "temporaneo" sostituirà la presidenza o vorrà ragionare con i soci che oggi non sono interessati dall'interdittiva, come molti di loro auspicano? GIOACCHINO SCHICCHI


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